Che devo dire, io non l'ho vissuto così. Anzi a questo punto mi spiace pure che hai avuto queste esperienze.
Mi hai ricordato un pò la mia esperienza con Zelda: Spirit Track, che mi era generalmente piaciuto ma gli ho abbassato il voto ad appena sufficiente per via del flauto rotto e di altri bug sempre negli items. Li alcuni mi diedero dell'esagerato, ma per me rimane uno dei più brutti Zelda per via di questi controlli. Anche se il resto è bellissimo.
Lo so è una situazione diversa, ma me l'hai ricordata.
Giocato anch'io Horace. Ormai con switch sto facendo scopacciate di perle indie. Questo guardando in giro sul web, purtroppo sembra l'abbiano giocato in 4 gatti. Secondo me meritava maggiore successo, ma capisco il perchè abbia avuto cosi poco seguito. Il gioco ha una componente narrativa eccezionale, ma potrebbe non cattuare l'attenzione di molti, specialmente nelle prime fasi, ma soprattutto Horace è bello spigoloso e difficile da approcciare per chi ha poca pazienza.
Quando l'ho iniziato mi ero informato pochissimo, e dopo la prima ora di gioco non mi era chiaro a quale genere appartenesse il titolo, forse metroidvania/collectathon story driven ? Poi il gioco getta la maschera e si rivela essere pricipalmente un platformer 2D di quelli bastardi, ma con una componente narrativa corposa. La difficoltà delle fasi platform non aumenta in modo graduale, ma dopo il cap 1, si impenna vertiginosamente e resta alta per tutto il resto del gioco. Il fatto che il protagonista muoia in un colpo mi è sembrato eccessivamente punitivo, basta toccare un goccio d'acqua e kaput. Hit point extra si trovano, ma sono piuttosto rari da trovare naturalmente durante la progressione, ed appunto basta un colpo e puff... addio HP extra. Nel mio caso, essendo abituato al genere non ho sofferto tantissimo la difficoltà, sezioni da strapparsi i capelli tipo il path of pain di Hollow Knight non ne ho trovate. Due cose mi hanno leggermente indispettito: il fatto che il gioco conti le morti e te le sbatta in faccia ogni volta che apri il menu (ci ho messo un po ad iniziare ad ignorare quel numerello) e che dopo un certo numero di morti in una sezione, il gioco ti faccia la carità regalandoti un HP extra, dandoti implicitamente del pippone
Il platforming in se si distingue dagli altri milioni di esponenti del genere grazie alla meccanica di poter camminare sulle pareti con conseguente cambio della direzione della gravità. Gimmick sfruttata molto bene nel gioco, che permette di strutturare i livelli in modo originale. A volte mi è capitato di guardare un certo layout e pensare inizialmente di non poterlo superare senza un nuovo power-up, per poi ricordarmi, "caxxo, ma io posso camminare sulle pareti e se salto da questo punto, sfruttando il cambio di gravità posso farcela". Il level design è sempre molto ispirato, ogni area ha uno stile unico ed originale e sono ben differenziate tra loro. L'unica parte un po pesante è la sezione metroidvania centrale, il che mi suona strano visto quanto amo il genere, ma quella parte del gioco mi è sembrata un mischione di sezioni platform (sempre di difficoltà elevata) appiccicate una sull'altra con poco criterio. Con i boss invece Horace non sbaglia un colpo, sono tanti e tutti diversissimi tra loro. Ogni scontro è un'impresa epica che comprende varie fasi, una più bastarda dell'altra. Tanta roba.
Parlando dei punti forti del gioco, ovvero narrazione e citazionismo, rosico tantissimo per il fatto che non si sia creato un grosso culto attorno ad Horace. Mi sarebbe piaciuto un casino spulciare le varie community per scoprire le reazioni delle persione, magari scoprire varie chicche che mi sono perso e che qualcuno più fulminato di me è riuscito a notare. Nel mio piccolo comunque di citazioni sono riuscito a beccarne un botto, tra sitcom anni 80, film e videogiochi. Anche altre basate sulla realtà, che non conoscevo e che ho dovuto googlare mi hanno fatto morire, tipo "Bitchy Million"
Riguardo la narrazione, il (nutrito) cast di personaggi, i temi trattati e soprattutto lo stile del racconto sono molto diversi da qualsiasi altro vg che conosco. Oltre al protagonista, il gioco trova il modo di dare ad ogni personaggio un background ed un arco narrativo. In generale la narrazione dosa bene ironia e dramma e non lesina alcuni pugni nello stomaco non da poco.
Horace che uccide un vecchio (innocente?) o la morte di Heather sono belli tosti da mandare giù. Ma poi giocare Horace in questo preciso periodo storico è particolarmente inquietante. Viviamo un momento in cui una guerra è in corso nel cuore dell'europa, con gente sui media che ventila l'ipotesi di una escalation del conflitto a livello globale. Mette un po i brividi giocare un titolo che si svolge con una guerra mondiale sullo sfondo, in cui ci si muove in città bombardate con ordigni inesplosi che fanno parte dello sfondo.
La scrittura poi è eccezionale per me, dal momento che riesce a fare emozionare con una sola voce narrante per di più sintetica e con dei sorrisi con i pixelloni. Il racconto in prima persona con la voce sintetica, secondo me è stata una scelta geniale, perchè fa di necessità virtù e fa sembrare il gioco meno produttivamente povero di quello che in realtà è. Cosi come l'uso di pezzi di colonna sonora che sono remix in 8/16 bit di brani di musica classica come Fur Elise o Dies Irae, che danno un tono più artistico all'opera.
Infine Horace rappresenta anche una lettera d'amore per i videogiochi in generale, specialmente i retrogames. Bello come questi, oltre al fatto di essere presenti come minigiochi, facciano parte integrante della narrativa. Anche se c'è da dire che pad alla mano questi minigiochi sono più croce che delizia.
Due parole sul completismo: il fatto che il gioco ti dia come obiettivo iniziale raccogliere un milione di pezzi di spazzatura, è proprio una trollata meta-videoludica a quelli come me che sono fissati con il 100%. Altri collectibles ci sono e me ne mancano alcuni per il vero 100%. Ma dato che come si diceva, il gioco non è stato questo successone, non esistono praticamente guide sul web da controllare per poter scovare quel epsilon di collezionabili che mi mancano.
Insomma per concludere questo Horace è stata una ottima esperienza. Come platformer anche se bello difficilotto, fa il suo dovere più che bene, ma non lo metterei tra i top del genere. Quello in cui eccelle invece è la componente narrativa. Originale ed emozionante. Un gioco che consiglio a tutti quelli che non si lasciano spaventare dalla difficoltà del titolo.
