Cosa c'è di nuovo?

I videogiochi sono una forma d'arte?

Fusenr

Professionista
LV
1
 
Iscritto dal
3 Apr 2013
Messaggi
6,162
Reazioni
1,506
Medaglie
7
Guarda, per me quella dei videogiochi come forma d'arte è sempre stata una grandissima vaccata, ma prima di poter fare un discorso serio al riguardo ho intenzione di aspettare l'apertura di un topic apposito
Eccolo. :ahsisi:

Questione ciclica ed annosa. Per alcuni la risposta sembrerà banale, per altri idem, ma magari i due schieramenti paradossalmente non concordano. Per i restanti la risposta potrebbe essere più sfumata e/o necessitare di maggiori specificazioni/distingui e/o controversa. Tendo ad inserirmi in questo ultimo gruppo principalmente a partire dalla sottocategoria dei richiedenti maggiori specificazioni/distingui per singola tipologia di gioco e per gli obiettivi che emergono prima e durante lo sviluppo del singolo caso, cioè per esempio quanto l'onnipresente finalità del profitto economico di un prodotto videoludico incida sull'integrità della visione dei creativi, in altri termini quanto la seconda risulta essere subordinata alla prima, quanto spazio la prima le concede per ritagliarsi ed esprimersi liberamente in un campo parallelo scevro dal secondo fine pragmatico.

Primo nodo: il risultato che eccede la somma delle parti.

I videogiochi sono senz'altro un insieme eterogeneo di forme d'arte (dalla figurativa o dalla "scultura virtuale", alla cinematografica, alla musica, al sonoro, ai mezzi testuali) e su questo credo di mettere d'accordo molti se non tutti quanti. Ma l'esistenza di queste componenti che già godono della certificazione di forme d'arte è sufficiente a decretare che lo sia parimenti il prodotto complessivo "videogioco" considerato come loro risultato, come loro somma? Il modo peculiare in cui il videogioco le fonde l'una con l'altra attraverso la sua struttura interattiva riesce a sublimare in qualcosa di più compatto e diverso, "altro", rispetto ad una concezione segmentata del medium il cui valore artistico identitario non può essere individuato in altre maniere se non limitandosi ad osservarne sempre e solo singolarmente le forme d'arte che riunisce in sé? Secondo questa concezione il videogioco dovrebbe essere come una galleria con un'esposizione di quadri. Infatti in questo esempio la galleria non è arte, è lo strumento che ti permette, percorrendola, di usufruire (in questo caso attraverso la mera contemplazione) delle opere d'arte. La struttura interattiva di un videogioco si limita a svolgere questa funzione o la travalica?

Secondo nodo: struttura interattiva fra intrattenimento, competizione e vascello di messaggi da collocarsi fuori dal sistema di intrattenimento.

L'arte può essere solo intrattenimento, divertimento? Una comunicazione sussiste, ma le emozioni e i pensieri associati a queste due attività, scaturite dalla concreta esecuzione o dalla contemplazione (penso agli sport), possono essere considerate parte di quello che il concetto di arte comprende?

L'inventore degli scacchi è un artista? L'inventore del basket?

Il film I Fantastici 4 con Jessica Alba nei panni della donna invisibile è arte o un mero passatempo frutto, come tantissimi altri, del postmodernismo?

Terzo nodo: l'essere pur sempre una merce (marketing, persuasione all'acquisto, corretta interpretazione e sfruttamento della domanda).

L'arte in teoria dovrebbe essere in sé e per sé una comunicazione di idee, emozioni, sensazioni senza secondi fini legati al guadagno. Un cartellone pubblicitario diventa automaticamente arte se per avvicinare la clientela a ciò che vuole vendere contiene e sfoggia l'impatto estetico scaturito dal lavoro originale del murale di uno street artist? Il potere artisticamente comunicativo che il murale avrebbe fuori da tale contesto viene compromesso in qualche modo da quest'ultimo in quanto la sua presenza diventa sussidiaria di un altro scopo?

A proposito di cartelloni o billboards, link al minuto esatto:




Il fatto che il remake di un gioco dove era proposto un punto di vista anticonsumistico entri in contraddizione con esso pubblicizzando paradossalmente altri giochi (Road Not Taken, Secret Ponchos, Velocity X2) attraverso i cartelloni ingame delle Rapture Farms indebolisce il suo valore artistico?

C'è un confine oltre il quale lo scopo di lucro diventa talmente invasivo e preponderante da degradare lo status artistico del prodotto?
 
Ultima modifica:

True Erik

LV
0
 
Iscritto dal
29 Gen 2020
Messaggi
2,595
Reazioni
1,689
Medaglie
4
Questo discorso presuppone che quadri o poesia non avessero finalita' economiche, sostanzialmente ignorando millenni di mecenatismo.
Gia' questo basterebbe dimostrare che l'idea che un prodotto creato per ottenere profitti non possa essere arte starebbe a significare che gran parte dei monumenti riconosciuti in tutto il mondo non possano fregiarsi del titolo di opere d'arte poiche' costruiti su commissione e da professionisti stipendiati.
In secondo luogo l'arte e' una forma d'espressione concettuale e come si puo' pensare che i videogame non ne facciano parte?
Non a caso per riferirsi all'aspetto visivo di un titolo si parla spesso di direzione artistica, in inglese tagliano addirittura in art.
Ovviamente non tutti i titoli possono essere considerati opere d'arte, ma lo stesso vale per qualsiasi altro mezzo d'espressione: sfido io a non considerare Zelda Ocarina of Time o Symphony of the Night delle opere d'arte e anzi aggiungerei che se ancora oggi il 99% dei fan di Metroidvania preferiscono l'ultimo citato a Bloodstained, e' proprio per la distanza siderale fra i due titoli in termini di valori artistici.
 

iaCCHe

Divinità
LV
2
 
Iscritto dal
9 Lug 2008
Messaggi
13,550
Reazioni
3,869
Medaglie
12
Sì.

La domanda si pone unicamente perchè storicamente l'aspetto più accentuato e sul quale si parametrano i giudizi nei videogiochi è l'intrattenimento. Ma quale forma di arte non è intrattenimento? è tutto intrattenimento dai musei, ai libri, al cinema fino alla musica.

La vera differenza con le altre forme d'arte è che i videogiochi sono intrattenimento attivo coinvolgendo in prima persona chi ne fruisce che deve agire materialmente mentre le altre sono passive.
 

Fusenr

Professionista
LV
1
 
Iscritto dal
3 Apr 2013
Messaggi
6,162
Reazioni
1,506
Medaglie
7
Questo discorso presuppone che quadri o poesia non avessero finalita' economiche, sostanzialmente ignorando millenni di mecenatismo.
Gia' questo basterebbe dimostrare che l'idea che un prodotto creato per ottenere profitti non possa essere arte starebbe a significare che gran parte dei monumenti riconosciuti in tutto il mondo non possano fregiarsi del titolo di opere d'arte poiche' costruiti su commissione e da professionisti stipendiati.
In secondo luogo l'arte e' una forma d'espressione concettuale e come si puo' pensare che i videogame non ne facciano parte?
Non a caso per riferirsi all'aspetto visivo di un titolo si parla spesso di direzione artistica, in inglese tagliano addirittura in art.
Aspetta, quale discorso? Ho cercato di non farne, ma limitarmi a porre domande. :asd:

Certo, il mecenatismo e la commissione di opere d'arte. Infatti non si può esulare dalla finalità economica e perciò ho parlato di "spazio ritagliato" da accostare PARALLELAMENTE allo scopo di lucro. E questo spazio probabilmente va ricercato innanzitutto nella mente dell'autore, e "innanzitutto" non significa "esclusivamente".
Post unito automaticamente:

Non a caso per riferirsi all'aspetto visivo di un titolo si parla spesso di direzione artistica, in inglese tagliano addirittura in art.
Esatto, pensavo alla stessa cosa. La direzione artistica quindi nel videogioco, entrando in contatto con la consistenza dell'interattività, crea un messaggio percepibile dall'utente che esonda dalle forme d'arte presenti da cui scaturisce prendendole singolarmente?
 

BTBAM92

LV
0
 
Iscritto dal
25 Ago 2019
Messaggi
852
Reazioni
257
Medaglie
2
Sebbene prendano a piene mani da altre forme d’arte nella creazione del proprio linguaggio, il videogioco ha una caratteristica che nessun altro ha in proporzione, ovvero l’interazione. Questa è la grande differenza e il vero potenziale del videogioco.

Il discorso industriale ha senso fino ad un certo punto, senz’altro è il settore con più crescita e ancora più potenziale in circolazione, però da sempre l’arte è legata al business (i quadri su commissione, il Cinema di che parliamo, la Musica stessa), che è chiaramente sia impulso che possibile limite.

Il videogioco è un media giovane, nasce per scopo ludico e non artistico, lo si evince dal termine (che secondo me è assolutamente restrittivo delle potenzialità, perché se penso a Gris fatico a chiamarlo videogioco), la componente ludica è parte integrante, però ha già dimostrato di avere delle velleità autoriali, di conseguenza artistiche, assolutamente importanti.

Quindi si, potenzialmente è capace di essere una forma d’Arte. Non tutte le opere sono artistiche, una simulazione calcistica non è arte, ma può esserlo tranquillamente.

Riguardo il divertimento, un potenziale limite sono i gamer stessi, ma è una cosa presente in tutti i media di massa. Pensare che un prodotto autoriale come Death Stranding venga schifato da molti perché “ahaha simulatore di Bartolini” fa effettivamente pensare. Però ecco, ognuno vive la cosa a modo suo.
 

True Erik

LV
0
 
Iscritto dal
29 Gen 2020
Messaggi
2,595
Reazioni
1,689
Medaglie
4
Aspetta, quale discorso? Ho cercato di non farne, ma limitarmi a porre domande. :asd:

Certo, il mecenatismo e la commissione di opere d'arte. Infatti non si può esulare dalla finalità economica e perciò ho parlato di "spazio ritagliato" da accostare PARALLELAMENTE allo scopo di lucro. E questo spazio probabilmente va ricercato innanzitutto nella mente dell'autore, e "innanzitutto" non significa "esclusivamente".

Conosco il punto di vista dell'utente che hai citato e sostanzialmente secondo lui un prodotto fatto per essere venduto non puo' avere finalita' artistiche perche' non necessariamente ad un idea originale ma limato secondo finalita' di bieco profitto.
In quel caso dimenticare il mecenatismo e pensare che tutti gli artisti morissero di fame o si facessero bruciare pur di dare sfogo alla propria creativita' e' alquanto ingenuo. In tal caso l'Eneide non sarebbe arte e nemmeno gran parte dei monumenti presenti a Roma.
 

Mogwai

LV
2
 
Iscritto dal
1 Giu 2013
Messaggi
22,216
Reazioni
4,432
Medaglie
16
Lo sono.

Semplicemente (o almeno secondo me) facciamo ancora molta fatica a riconoscerle come tale perché parliamo di una media giovanissimo, ancora immaturo e che purtroppo rispetto ad altri soffre molto di piú le logiche di mercato.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
 

Snow24

LV
2
 
Iscritto dal
18 Ago 2012
Messaggi
8,617
Reazioni
3,028
Medaglie
13
Non è necessario analizzare i videogiochi come prodotti specifici, ma basta considerarli al pari di film e musica, per esempio. Ogni film o ogni canzone è arte? No. Alcuni film e alcune canzoni possono essere considerati tali? Sì. Stesso identico discorso vale per i videogiochi. Lo stesso quesito che stai ponendo è lo stesso che ci si è posti con film, musica e fotografia decenni fa, le caratteristiche dei prodotti, infatti, sono molto simili: entrambi votati all'intrattenimento/all'espressione di significati, entrambi, talvolta, puramente commerciali, sempre considerati arte di serie B, ma pur sempre arte. Poi ci sarebbe tutto un altro discorso sul fatto che i videogiochi (esattamente come le fotografia, i film e la musica) siano prodotti di massa e l'analisi di Benjamin ne "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", ma il succo resta sostanzialmente quello, i videogiochi possono essere considerati arte. E, onestamente e senza supponenza, non credo sia neppure un opinione, ma un dato di fatto :asd:
 

True Erik

LV
0
 
Iscritto dal
29 Gen 2020
Messaggi
2,595
Reazioni
1,689
Medaglie
4
Esatto, pensavo alla stessa cosa. La direzione artistica quindi nel videogioco, entrando in contatto con la consistenza dell'interattività, crea un messaggio percepibile dall'utente che esonda dalle forme d'arte presenti da cui scaturisce prendendole singolarmente?

La definizione di arte e' la seguente: "l'uso dell'immaginazione per esprimere idee e sentimenti attraverso un mezzo comunicativo."
Non solo i videogames sono un mezzo comunicativo comprensibile, ma sono anche estremamente complessi e ricchi: un quadro o una fotografia catturano un fotogramma, un film 24 al secondo e un videogame fino a 120. Dove sta scritto che il finale di Old Hunters non possa generare delle emozioni superiori rispetto alla visione della Gioconda? Anche l'interattivita' non e' che un mezzo per aumentare il coinvolgimento.
L'interattivita' ovviamente aggiunge degli strati di complessita' che fanno si' che Metal Gear Solid 3 sia piu' simile a un film mentre Tekken 7 agli scacchi, ma al contempo divergono sostanzialmente dai loro metri di paragone.

EDIT:
In tanti per esempio considerano gli scacchi una forma d'arte e ci si riferisce a certi giocatori storici o campioni recenti come a degli artisti.
Ecco, secondo me quando entrano in campo valori oggettivi e quindi che vanno al di la' dell'interpretazione e del soggettivo non si puo' parlare di arte. Cosa voglio dire con questo? Esiste un metodo vincente scientificamente misurabile che possa determinare la vittoria a Tekken, ergo l'allineamento verso quel modello non e' che l'unico modo per vincere(arrivarci ovviamente e' un altro discorso).
Non credo invece che si possa oggettivamente misurare il valore artistico di Van Gogh se comparato a quello di Da Vinci.
 
Ultima modifica:

ShaunandEd

LV
0
 
Iscritto dal
9 Feb 2020
Messaggi
1,919
Reazioni
876
Medaglie
2
Sebbene prendano a piene mani da altre forme d’arte nella creazione del proprio linguaggio, il videogioco ha una caratteristica che nessun altro ha in proporzione, ovvero l’interazione. Questa è la grande differenza e il vero potenziale del videogioco.

Il discorso industriale ha senso fino ad un certo punto, senz’altro è il settore con più crescita e ancora più potenziale in circolazione, però da sempre l’arte è legata al business (i quadri su commissione, il Cinema di che parliamo, la Musica stessa), che è chiaramente sia impulso che possibile limite.

Il videogioco è un media giovane, nasce per scopo ludico e non artistico, lo si evince dal termine (che secondo me è assolutamente restrittivo delle potenzialità, perché se penso a Gris fatico a chiamarlo videogioco), la componente ludica è parte integrante, però ha già dimostrato di avere delle velleità autoriali, di conseguenza artistiche, assolutamente importanti.

Quindi si, potenzialmente è capace di essere una forma d’Arte. Non tutte le opere sono artistiche, una simulazione calcistica non è arte, ma può esserlo tranquillamente.

Riguardo il divertimento, un potenziale limite sono i gamer stessi, ma è una cosa presente in tutti i media di massa. Pensare che un prodotto autoriale come Death Stranding venga schifato da molti perché “ahaha simulatore di Bartolini” fa effettivamente pensare. Però ecco, ognuno vive la cosa a modo suo.
Direi che mi rivedo molto in questo post. Non credo oggi si possa dare una risposta netta e sarà lo scorrere del tempo e una diffusa accettazione sociale in tal senso a definire eventualmente se potrà assurgere a forma d'arte riconosciuta, prescindendo da un dato meramente ontologico che a mio avviso non è riscontrabile in un discorso di questo genere.

Ad ogni modo, e riprendo il messaggio quotato, un grosso limite del videogioco sarà sempre costituito dall'elemento principale da cui trae la propria forza intrattenitrice: l'interazione. E' chiaro che oggi l'arte postmoderna ha adottato un linguaggio molto eterogeneo che prevede anche installazioni in cui il visitatore diventa parte attiva di un'opera ma resta comunque un paradigma residuale rispetto alla concezione classica e maggiormente diffusa. Nessuna forma d'arte fa dell'interazione partecipativa con il proprio fruitore l'elemento portante. Credo che la chiave di volta alla domanda debba trovarsi qui: può una forma d'intrattenimento legata indissolubilmente al proprio fruitore essere anche forma d'arte? Io non so dare una risposta ma credo nessuno la abbia oggi, solo una accettazione in un senso o nell'altro nel tempo potrà fornire una vera risposta.
 

Fusenr

Professionista
LV
1
 
Iscritto dal
3 Apr 2013
Messaggi
6,162
Reazioni
1,506
Medaglie
7
Conosco il punto di vista dell'utente che hai citato e sostanzialmente secondo lui un prodotto fatto per essere venduto non puo' avere finalita' artistiche perche' non necessariamente ad un idea originale ma limato secondo finalita' di bieco profitto.
In quel caso dimenticare il mecenatismo e pensare che tutti gli artisti morissero di fame o si facessero bruciare pur di dare sfogo alla propria creativita' e' alquanto ingenuo. In tal caso l'Eneide non sarebbe arte e nemmeno gran parte dei monumenti presenti a Roma.
Concordo con te. :sisi: Sono comunque curioso di sentire cos'aveva da dire.
La definizione di arte e' la seguente: "l'uso dell'immaginazione per esprimere idee e sentimenti attraverso un mezzo comunicativo."
Non solo i videogames sono un mezzo comunicativo comprensibile, ma sono anche estremamente complessi e ricchi: un quadro o una fotografia catturano un fotogramma, un film 24 al secondo e un videogame fino a 120. Dove sta scritto che il finale di Old Hunters non possa generare delle emozioni superiori rispetto alla visione della Gioconda? Anche l'interattivita' non e' che un mezzo per aumentare il coinvolgimento.
Vero, però mi domandavo questo: se escludiamo o rendiamo accessoria l'interattività (cioè la circoscriviamo al ruolo di amplificatore), il videogioco inteso come "raccoglitore" di forme d'arte sembra stare ad esse come la galleria sta ai quadri. Ma secondo me non è così perché l'interattività così intrecciata alle forme d'arte presenti come la sperimentiamo nei vg cambia tutto.

Tuttavia i distingui vanno fatti e si ricollegano al tuo topic sull'estinzione. :asd: Candy Crush è arte? Uhm, ne dubito...
Sì.

La domanda si pone unicamente perchè storicamente l'aspetto più accentuato e sul quale si parametrano i giudizi nei videogiochi è l'intrattenimento. Ma quale forma di arte non è intrattenimento? è tutto intrattenimento dai musei, ai libri, al cinema fino alla musica.

La vera differenza con le altre forme d'arte è che i videogiochi sono intrattenimento attivo coinvolgendo in prima persona chi ne fruisce che deve agire materialmente mentre le altre sono passive.
Io per il momento tendo a pensare: sì, ma non tutti.

Quanto all'intrattenimento, se lo intendi come sinonimo di passatempo/svago ed esaurisci qui le funzioni che può assumere, allora non sono d'accordo con questa definizione. Può essere formativa per esempio, anche un testo narrativo può indurre alla riflessione etica, a quella filosofica, alla comprensione di una scienza. E questi non sono passatempi in quanto sto imparando, sto aprendo la mente (o venendo fuorviato in caso negativo).

Altrimenti il fatto che il design di Ellie di TLOU2 non mostri una strafiga con vestiti succinti e super procace, dalle forme prosperose, non starebbe mettendo in discussione quel tipo di rappresentazione della donna nei videogiochi. E "mettere in discussione" non significa "voler cancellare per sostituirsi del tutto" né diventare il modello dominante. Questa idea non è un passatempo, è formativa per il medium.
 

True Erik

LV
0
 
Iscritto dal
29 Gen 2020
Messaggi
2,595
Reazioni
1,689
Medaglie
4
Concordo con te. :sisi: Sono comunque curioso di sentire cos'aveva da dire.

Vero, però mi domandavo questo: se escludiamo o rendiamo accessoria l'interattività (cioè la circoscriviamo al ruolo di amplificatore), il videogioco inteso come "raccoglitore" di forme d'arte sembra stare ad esse come la galleria sta ai quadri. Ma secondo me non è così perché l'interattività così intrecciata alle forme d'arte presenti come la sperimentiamo nei vg cambia tutto.

Tuttavia i distingui vanno fatti e si ricollegano al tuo topic sull'estinzione. :asd: Candy Crush è arte? Uhm, ne dubito...

Ogni opera d'arte rappresenta la summa di elementi multipli, chiaramente un videogame risulta enorme complesso rispetto ad un quadro ma anche una singole immagine che sia frutto della fantasia di un pittore fa uso di colori, materiali, riferimenti culturali e una serie di altri mezzi che gia' per loro conto potrebbero essere considerati o meno come arte.
Non dimentichiamo poi quanto sia difficile mettersi d'accordo su quali prodotti rientrino o meno nel contesto artistico, prima per esempio ti ho riportato una mia idea ma e' assolutamente soggettiva. Qualche appassionato di scacchi o di Tekken potrebbero attaccarmi dicendo che non ne capisco una mazza, cosi' come un appassionato d'arte potrebbe riderti in faccia se gli dicessi che il taglio di Fontana lo avrebbe potuto fare uguale tuo nipote. E' una misura molto soggettiva e riguarda il nostro lato emotivo, poi ovviamente esistono dei pattern ed e' assai difficile che se io mi mettessi ad appiccicare tavole in una galleria qualcuno le considererebbe opere dal valore storico.
 

iaCCHe

Divinità
LV
2
 
Iscritto dal
9 Lug 2008
Messaggi
13,550
Reazioni
3,869
Medaglie
12
Io per il momento tendo a pensare: sì, ma non tutti.

Quanto all'intrattenimento, se lo intendi come sinonimo di passatempo/svago ed esaurisci qui le funzioni che può assumere, allora non sono d'accordo con questa definizione. Può essere formativa per esempio, anche un testo narrativo può indurre alla riflessione etica, a quella filosofica, alla comprensione di una scienza. E questi non sono passatempi in quanto sto imparando, sto aprendo la mente (o venendo fuorviato in caso negativo).

Altrimenti il fatto che il design di Ellie di TLOU2 non mostri una strafiga con vestiti succinti e super procace, dalle forme prosperose, non starebbe mettendo in discussione quel tipo di rappresentazione della donna nei videogiochi. E "mettere in discussione" non significa "voler cancellare per sostituirsi del tutto" né diventare il modello dominante. Questa idea non è un passatempo, è formativa per il medium.
Intrattenimento è intrattenimento poi cosa ti trasmette o il perchè ne vuoi, son cose personali.

Come scrivi, ci sono differenze tra un prodotto e un altro sia per scopo, target e cosa vuole fare ma ognuno deve essere giudicato per il suo scopo.

Tetris ha uno scopo. The Last of Us ne ha un altro. Sono due modi di essere dello stesso tipo di arte che vogliono avere due scopi diversi.

Ma dipende sempre da che punto di vista vuoi analizzare il fenomeno perchè per qualsiasi forma d'arte puoi fare questo ragionamento del passatempo/svago e del "non tutto è arte"

C'è differenza tra i film Marvel e i film di Lanthimos.
C'è differenza tra un album di Guccini e quello dei Pooh.
Non ogni disegno è un dipinto.
E così via

Ma il mezzo è sempre quello. Che ci sia chi lo fa unicamente per un ritorno economico bè è naturale ma il fine è eterogeneo sia da parte di chi crea e sia da parte di chi utilizza, perciò a mio modo di vedere non dovrebbe essere valutato da questo punto di vista.
Post unito automaticamente:

Poi un ragionamento ancora più terra terra: prendi un gioco e scindine le sue parti; hai artwork, colonne sonore, sceneggiature e a volte anche prestazioni attoriali inteso proprio come le mimiche facciali o come si comportano a schermo i protagonisti.

Dipinti, musica, teatro e cinema. In che momento un prodotto che fonde queste cose perde la il valore artistico se per ogni singolo elemento di cui è composto è acquisito il concetto che si tratta di arte?
 

tommbars

LV
2
 
Iscritto dal
11 Ott 2019
Messaggi
2,462
Reazioni
855
Medaglie
10
IMHO i videogiochi sono una forma d'arte, tra l'altro una forma d'arte che ha fatto propri mezzi espressivi di tanti altri media.

Il discorso dell'intrattenimento non regge: tutte le forme d'arte di tutte le epoche hanno un target, spesso legato a motivazioni politiche o economiche. Per esempio, gran parte dell'arte contemporanea è influenzata dal mercato della compravendita delle opere, che ormai vengono viste come un investimento sicuro e fruttuoso.

Secondo me perplessità del genere riguardanti i videogiochi dipendono solo da pregiudizi, che sono generati dalla relativa giovinezza del medium e dalla sua componente ludica.
 

balu85

Leggenda del popum
LV
1
 
Iscritto dal
13 Nov 2011
Messaggi
6,270
Reazioni
757
Medaglie
6


In questo breve video di 15 minuti Wesa spiega molto bene con quale criterio di riconosce, si afferma e si negozia l'importanza di un'opera.

Super consigliato! Perdeteci qualche minuto :)
 

Fusenr

Professionista
LV
1
 
Iscritto dal
3 Apr 2013
Messaggi
6,162
Reazioni
1,506
Medaglie
7
Direi che mi rivedo molto in questo post. Non credo oggi si possa dare una risposta netta e sarà lo scorrere del tempo e una diffusa accettazione sociale in tal senso a definire eventualmente se potrà assurgere a forma d'arte riconosciuta, prescindendo da un dato meramente ontologico che a mio avviso non è riscontrabile in un discorso di questo genere.

Ad ogni modo, e riprendo il messaggio quotato, un grosso limite del videogioco sarà sempre costituito dall'elemento principale da cui trae la propria forza intrattenitrice: l'interazione. E' chiaro che oggi l'arte postmoderna ha adottato un linguaggio molto eterogeneo che prevede anche installazioni in cui il visitatore diventa parte attiva di un'opera ma resta comunque un paradigma residuale rispetto alla concezione classica e maggiormente diffusa. Nessuna forma d'arte fa dell'interazione partecipativa con il proprio fruitore l'elemento portante. Credo che la chiave di volta alla domanda debba trovarsi qui: può una forma d'intrattenimento legata indissolubilmente al proprio fruitore essere anche forma d'arte? Io non so dare una risposta ma credo nessuno la abbia oggi, solo una accettazione in un senso o nell'altro nel tempo potrà fornire una vera risposta.
Ecco, trovo molto interessante quello che hai scritto, mi sento molto vicino a questo pensiero e per la proprietà transitiva a quello di BTBAM92, come pure al post di Snow.

Esattamente, io direi che ogni forma d'arte (dalla meno alla più composita) è legata al proprio fruitore, ma non come nell'interazione partecipativa di un videogioco, la cui comprensione del fatto che la fruizione sia concretamente interattiva ha - o almeno parte da - un grado di intellegibilità (o evidenza) superiore al resto delle arti esistenti.

Il punto è dimostrare che questa interazione crei dinamiche artistiche, cioè che sia in grado di offrire un terreno nuovo in cui la comunicazione (frutto dell'immaginazione) avviene in modo completamente inedito rispetto al mero comparto audiovisivo (cioè a quello più composito - attenzione, non complesso - in assoluto prima del'avvento dei vg), che in parte sono volute e in parte sfuggono (contributo/percorso/interpretazione del giocatore) allo sviluppatore stesso (inteso come moltitudine delle professioni coinvolte nel processo creativo).
Ogni opera d'arte rappresenta la summa di elementi multipli, chiaramente un videogame risulta enorme complesso rispetto ad un quadro ma anche una singole immagine che sia frutto della fantasia di un pittore fa uso di colori, materiali, riferimenti culturali e una serie di altri mezzi che gia' per loro conto potrebbero essere considerati o meno come arte.
Non dimentichiamo poi quanto sia difficile mettersi d'accordo su quali prodotti rientrino o meno nel contesto artistico, prima per esempio ti ho riportato una mia idea ma e' assolutamente soggettiva. Qualche appassionato di scacchi o di Tekken potrebbero attaccarmi dicendo che non ne capisco una mazza, cosi' come un appassionato d'arte potrebbe riderti in faccia se gli dicessi che il taglio di Fontana lo avrebbe potuto fare uguale tuo nipote. E' una misura molto soggettiva e riguarda il nostro lato emotivo, poi ovviamente esistono dei pattern ed e' assai difficile che se io mi mettessi ad appiccicare tavole in una galleria qualcuno le considererebbe opere dal valore storico.
"Ogni opera d'arte rappresenta la summa di elementi multipli" e fin qui ci siamo, ma in primo luogo distinguiamo la tecnica e gli strumenti dalla creatività. Colori e materiali non sono di per sé "elementi ultimi di espressione artistica" (nessuno ha inventato il colore rosso), casomai sono strumenti che, con la loro combinazione, permettono di esprimere elementi di quel genere, mentre dipingere un "gentiluomo" in bombetta e nasconderne il viso con una mela lo è a tutti gli effetti. Anche se mi viene da pensare che quando qualcuno trova nuovi utilizzi creativi di strumenti usati fino ad allora in maniera canonica ciò possa essere considerato un guizzo artistico. E se continuiamo su questa logica il confine fra progettazione tecnica e arte forse diventa sempre più labile anche se l'uso dell'immaginazione ha scopi esclusivamente pratici (di progresso tecnologico e scientifico).

Ok, posso essere d'accordo con la teoria secondo cui, se c'è un'espressione di significato (a partire da quello estetico ed ontologico) e questo significato è valido anche limitatamente per una sola persona (autore in primis), tutto può essere considerato arte, anche la Merda d'artista di Piero Manzoni, però in questi casi diciamo che soggettivamente tendo a ridimensionarla molto, ecco. :asd: Lo chiamerei "buon senso" ma potrei offendere qualcuno, quindi evito.

Il punto nevralgico secondo me è che, prendendo ad esempio il cinema, il flusso audiovisivo, come testimonia anche la specificità della stessa parola "audiovisivo", ovvero il fatto che sia stata codificata e diffusa nel parlato comune a differenza di "interazione partecipativa", è un paradigma fondante nonché prerogativa di tale medium rispetto a quelli meno compositi che, grazie al fatto di essere stata ormai compresa e riconosciuta come tale, consente alle persone di affermare con immediatezza e facilità, per sé stesse e per gli altri, che "guardare un film non è la stessa cosa che guardare una fotografia, da cui si deduce che il cinema abbia un'identità tutta sua che può adoperare per comunicare in modi che la fotografia non ha". In altre parole che il cinema ha un suo linguaggio e questo è socialmente e largamente accettato anche ad un livello di consapevolezza elementare o indiretta fra i più profani.

Ecco, finché non si riuscirà a sensibilizzare la "massa" (o a dimostrare se c'è prima da dimostrarlo, ma io credo lo si sia già ampiamente fatto, solo che non è leggibile dai non appassionati) sul fatto (o la tesi) che l'interazione partecipativa del videogioco può stare al cinema come il flusso audiovisivo del cinema sta alla fotografia sul piano della formazione di un suo linguaggio e di una capacità comunicativa che si configura in maniera diversa dai medium più anziani ed è insostituibile da essi, non credo che il medium verrà accettato istintivamente come forma d'arte fuori dalle cerchie di appassionati. Nel caso del videogioco, come penso stia suggerendo e in parte abbia esplicitamente detto Shaun nel quote qui sopra, e se non sbaglio anche qualcun altro, liberarsi dallo "stigma sociale" che lo inquadra esclusivamente nel "banale passatempo peraltro assolutamente mancante di una qualsivoglia autorialità" credo potrebbe essere più difficile in quanto, a differenza delle altre arti, è proprio da lì che ha ricavato il maggiore potere di diffusione e successo in un pubblico che tra l'altro non superava una certa età, prima contenuto poi sempre più allargato. E' nato sotto questa stella. Se poi aggiungiamo lo stereotipo "passatempo relativamente infantile, intrattenimento senza capo né coda, concepito a dosi in vena come il getto d'acqua di un rubinetto che si apre e si chiude, o quantomeno privo di intenti maturi che superino l'estemporaneità della sessione di gioco" lo scenario peggiora. Forse col ricambio generazionale si faranno passi avanti in questo senso.
Intrattenimento è intrattenimento poi cosa ti trasmette o il perchè ne vuoi, son cose personali.

Come scrivi, ci sono differenze tra un prodotto e un altro sia per scopo, target e cosa vuole fare ma ognuno deve essere giudicato per il suo scopo.

Tetris ha uno scopo. The Last of Us ne ha un altro. Sono due modi di essere dello stesso tipo di arte che vogliono avere due scopi diversi.

Ma dipende sempre da che punto di vista vuoi analizzare il fenomeno perchè per qualsiasi forma d'arte puoi fare questo ragionamento del passatempo/svago e del "non tutto è arte"

C'è differenza tra i film Marvel e i film di Lanthimos.
C'è differenza tra un album di Guccini e quello dei Pooh.
Non ogni disegno è un dipinto.
E così via

Ma il mezzo è sempre quello. Che ci sia chi lo fa unicamente per un ritorno economico bè è naturale ma il fine è eterogeneo sia da parte di chi crea e sia da parte di chi utilizza, perciò a mio modo di vedere non dovrebbe essere valutato da questo punto di vista.
Post unito automaticamente:

Poi un ragionamento ancora più terra terra: prendi un gioco e scindine le sue parti; hai artwork, colonne sonore, sceneggiature e a volte anche prestazioni attoriali inteso proprio come le mimiche facciali o come si comportano a schermo i protagonisti.

Dipinti, musica, teatro e cinema. In che momento un prodotto che fonde queste cose perde la il valore artistico se per ogni singolo elemento di cui è composto è acquisito il concetto che si tratta di arte?
Non so se ho capito. Ritieni anche che l'arte non debba mescolarsi, per esempio, alla politica?

Ecco, Tetris mi pare rientrare nella concezione di colui o colei che considera arte anche il gioco degli scacchi. Non sto né affermando né smentendo eh, ma è quantomeno interessante il discorso di Erik sul "se è scientificamente misurabile".

Sì, c'è differenza fra gli esempi che hai fatto. Anch'io penso che I Fantastici 4 (pellicola del 2005) sia arte, solo più "semplice e superficiale" o non di mio gusto (i gusti che stanno più in fondo, quelli veri), poi posso guardarlo (e l'ho fatto) anch'io per intrattenermi, ma più o meno finisce lì.

Potrebbe perderlo nel momento in cui si riesca a dimostrare che ciò che lo rende distinguibile da altri medium (in questo caso l'interazione partecipativa) non è arte, non è, in sé, un'espressione artistica, per cui in questi termini lo si potrebbe ritenere un mero raccoglitore di altre arti come potrebbe esserlo un album da disegno.
 
Ultima modifica:

Quinlan

...
LV
1
 
Iscritto dal
23 Feb 2010
Messaggi
1,138
Reazioni
110
Medaglie
5
Secondo me il medium videogioco ha una natura troppo contraddittoria per poter arrivare ad una risposta univoca e definitiva, soprattutto perchè l'elemento che maggiormente lo distingue dalle altre forme d'arte, il gameplay ovviamente, è quello paradossalmente meno votato al nobile scopo di veicolare significati, emozioni ecc...
D'altro canto però contiene in se tutti gli elementi che rendono il cinema, la musica o la pittura appunto forme d'arte, quindi ha anche tutte le potenzialità per andare oltre il mero intrattenimento ed avere ambizioni maggiori. A questo punto la vera domanda non è tanto se sia o no una forma d'arte, ma se ha una sua identità come forma d'arte, per esempio il cinema si è distinto dalla fotografia o dalla pittura attraverso l'immagine in movimento, il montaggio, la sceneggiatura ecc..., il videogioco secondo me questo non lo fa perchè come detto fatico a considerare il gameplay una forma d'arte, più che altro quindi manca coesione tra gli elementi che lo compongono, ciò non toglie che abbia tutti i mezzi per sfornare opere di grande valore. :uhmsisi:
 

Fusenr

Professionista
LV
1
 
Iscritto dal
3 Apr 2013
Messaggi
6,162
Reazioni
1,506
Medaglie
7
Secondo me il medium videogioco ha una natura troppo contraddittoria per poter arrivare ad una risposta univoca e definitiva, soprattutto perchè l'elemento che maggiormente lo distingue dalle altre forme d'arte, il gameplay ovviamente, è quello paradossalmente meno votato al nobile scopo di veicolare significati, emozioni ecc...
D'altro canto però contiene in se tutti gli elementi che rendono il cinema, la musica o la pittura appunto forme d'arte, quindi ha anche tutte le potenzialità per andare oltre il mero intrattenimento ed avere ambizioni maggiori. A questo punto la vera domanda non è tanto se sia o no una forma d'arte, ma se ha una sua identità come forma d'arte, per esempio il cinema si è distinto dalla fotografia o dalla pittura attraverso l'immagine in movimento, il montaggio, la sceneggiatura ecc..., il videogioco secondo me questo non lo fa perchè come detto fatico a considerare il gameplay una forma d'arte, più che altro quindi manca coesione tra gli elementi che lo compongono, ciò non toglie che abbia tutti i mezzi per sfornare opere di grande valore. :uhmsisi:
A mio avviso hai sollevato un punto interessante: l'apparente contradditorietà di un gameplay che, almeno nel principio e/o nell'immaginario popolare, è sinonimo di mero intrattenimento. In pratica penso a quando si dice che un videogioco "deve innanzitutto divertire", cosa che invece può non dirsi per un film e non credo che nessuno starebbe lì a replicare. Per il cinema "catturare l'attenzione e mantenerla viva per tutta la durata della pellicola" non è esattamente e/o necessariamente un sinonimo di "divertire".

Poi nel farlo hai introdotto il concetto di "nobiltà di intenti" (farsi veicolo di messaggi, significati, emozioni, riflessioni... cioè "cosa mi lasci") in contrapposizione al mero divertimento. Ecco, nel topic di questa stessa sezione intitolato "Cosa mi lasci" Sparda aveva osservato che anche le emozioni associate al divertimento, al rilassamento sono preziose per l'individuo. Ed è per questo motivo che io con l'op mi sono chiesto se "l'arte può essere (cioè comunicare) solo intrattenimento, divertimento?".

Prendiamo la sitcom statunitense più povera di contenuti nel senso che hai inteso. E' comunque arte? Se rispondi di sì, allora ti chiedo: l'unica cosa di cui è stata capace è farti passare una serie di piacevoli pomeriggi? Se la risposta è di nuovo sì, allora ti chiedo ancora: perché Doom (2016) non dovrebbe essere arte se è capace di fare la medesima cosa, pur non ambendo ad altro?

Non sto premendo per avere una tua risposta, sto solo riflettendo. :sisi:
Post unito automaticamente:



In questo breve video di 15 minuti Wesa spiega molto bene con quale criterio di riconosce, si afferma e si negozia l'importanza di un'opera.

Super consigliato! Perdeteci qualche minuto :)

Grazie, proverò a guardarlo.
 

BTBAM92

LV
0
 
Iscritto dal
25 Ago 2019
Messaggi
852
Reazioni
257
Medaglie
2
Direi che mi rivedo molto in questo post. Non credo oggi si possa dare una risposta netta e sarà lo scorrere del tempo e una diffusa accettazione sociale in tal senso a definire eventualmente se potrà assurgere a forma d'arte riconosciuta, prescindendo da un dato meramente ontologico che a mio avviso non è riscontrabile in un discorso di questo genere.

Ad ogni modo, e riprendo il messaggio quotato, un grosso limite del videogioco sarà sempre costituito dall'elemento principale da cui trae la propria forza intrattenitrice: l'interazione. E' chiaro che oggi l'arte postmoderna ha adottato un linguaggio molto eterogeneo che prevede anche installazioni in cui il visitatore diventa parte attiva di un'opera ma resta comunque un paradigma residuale rispetto alla concezione classica e maggiormente diffusa. Nessuna forma d'arte fa dell'interazione partecipativa con il proprio fruitore l'elemento portante. Credo che la chiave di volta alla domanda debba trovarsi qui: può una forma d'intrattenimento legata indissolubilmente al proprio fruitore essere anche forma d'arte? Io non so dare una risposta ma credo nessuno la abbia oggi, solo una accettazione in un senso o nell'altro nel tempo potrà fornire una vera risposta.
Secondo me si, però bisogna essere in grado di unire interazione e autorialità. Non è per nulla facile
 

iaCCHe

Divinità
LV
2
 
Iscritto dal
9 Lug 2008
Messaggi
13,550
Reazioni
3,869
Medaglie
12
Ecco, Tetris mi pare rientrare nella concezione di colui o colei che considera arte anche il gioco degli scacchi. Non sto né affermando né smentendo eh, ma è quantomeno interessante il discorso di Erik sul "se è scientificamente misurabile".

Sì, c'è differenza fra gli esempi che hai fatto. Anch'io penso che I Fantastici 4 (pellicola del 2005) sia arte, solo più "semplice e superficiale" o non di mio gusto (i gusti che stanno più in fondo, quelli veri), poi posso guardarlo (e l'ho fatto) anch'io per intrattenermi, ma più o meno finisce lì.

Potrebbe perderlo nel momento in cui si riesca a dimostrare che ciò che lo rende distinguibile da altri medium (in questo caso l'interazione partecipativa) non è arte, non è, in sé, un'espressione artistica, per cui in questi termini lo si potrebbe ritenere un mero raccoglitore di altre arti come potrebbe esserlo un album da disegno.
No secondo me si possono mischiare benissimo politica e intrattenimento e un'opera può aver più accentuato un carattere che ti vuole sparare fuori dal mondo reale come un Super Mario o farti riflettere sulle condizioni umane e la loro psiche come TLoU. Ma ripeto queste cose possono essere fatte con qualsiasi mezzo di intrattenimento quindi non ci vedo nulla di strano e di diverso tale da togliere l'etichetta di arte dai videogiochi.

Secondo me come uno li percepisce non qualifica l'opera. Come hai scritto spesso e volentieri è più il gusto personale che ci fa decidere che cosa sia degno di essere arte e cosa no ma si confonde il gusto con il lavoro che c'è dietro che per ogni prodotto è, quantomeno formalmente, lo stesso.

Comunque secondo me non può perderlo nel passaggio dell'iterazione. Anzi, secondo me parte integrante della forza dell'espressione artistica del videogioco sta, come ho scritto prima, nell'essere intrattenimento attivo.

Visto che lo hai citato, parliamo di TLoU: secondo te la serie tv renderà come il gioco? O la stessa storia ma con un mezzo diverso perderà potenza?

Secondo me perderà e pure tanto perchè per esempio
quell'attimo in cui c'è ellie che sta per essere vivisezionata e tu entri e punti la pistola ai medici e sei tu che gli devi sparare, per quanto sia un momento veicolato, sei tu che spari

E poi puoi essere d'accordo oppure no ma sei molto più coinvolto e dentro lo schermo, immerso, piuttosto che vederlo e basta.
 
Top