Che cos'è un mini PC? Un mini PC, come si intuisce dal nome stesso, è un vero e proprio computer in miniatura. I PC che abbiamo imparato a conoscere durante gli anni Ottanta e Novanta erano per lo più delle ingombranti scatole, che venivano posizionate sotto dal monitor o ai piedi della scrivania: per l'epoca si trattava di miracoli di ingegneria informatica, ma ovviamente comportavano anche degli aspetti critici: erano rumorosi, appunto ingombranti e, dunque, quasi per nulla portatili, era una piccola impresa anche solo spostarli da una stanza all'altra. Ad oggi, i PC di quella concezione sono ancora molto diffusi, soprattutto fra gli hardcore gamer o fra chi lavora col computer per professione, categorie che necessitano di enorme potenza di calcolo. Tuttavia, per molti l'uso del PC è ridotto ad operazioni basilari, come la navigazione web, la riproduzione multimediale e la modifica di qualche documento. Per compiere queste azioni non sono necessarie macchine super potenti, schede video ingombranti e grosse ventole di raffreddamento: grazie all'avanzamento tecnologico, tutto ciò può essere eseguito sfruttando dei computer che, in alcuni casi estremi, sono più piccoli del palmo di una mano.
A che cosa servono i mini PC? Come anticipato, i mini PC possono essere usati come veri e propri sostituti dei vecchi PC desktop da coloro che non ne fanno un uso lavorativo o videoludico. Parliamo in particolare dei mini PC che montano piattaforme hardware ormai rodate ed ottimizzate (per lo più gli Inter Atom o Celeron) e preinstallano Windows 10 come sistema operativo. Questi PC garantiscono prestazioni assolutamente adeguate, consumi ridottissimi, rumorosità quasi azzerata (esistono anche soluzioni 'fanless', cioè prive di ventole, quindi completamente silenziose) e un ingombro minimo. Ma non finisce qui. Esistono mini PC simili nelle dimensioni a quelli appena descritti, ma pensati per usi più specifici: stiamo parlando dei mini PC che montano Android come sistema operativo. Perché usi più specifici? Perché i mini PC Android nascono con l'idea non di sostituire un vero PC desktop (d'altronde Android è un sistema operativo mobile, non potrebbe competere con Windows da quel punto di vista), ma di configurarsi come riproduttori multimediali 'smart' da collegare alla propria TV in salotto, tanto da essere chiamati anche 'TV box'. Questi dispositivi sono appunto pensati ed ottimizzati per la riproduzione video, i SoC che montano possono sembrare poco potenti se confrontati a quelli (più conosciuti) per smartphone, ma il loro obiettivo è proprio quello di permettere la riproduzione di file video dei più disparati formati, risoluzioni, codec e via dicendo. Oltre alla pura riproduzione da file, trattandosi di Android permettono anche di accedere a tutte le app che il Play Store offre, quindi ad esempio Netflix, Infinity, Sky Go, oltre ad app più generiche e ai giochi. Come si controllano i mini PC e i TV box? Per quanto riguarda i mini PC Windows da utilizzare come veri e propri desktop (in realtà anche i mini PC Windows possono essere utilizzati come TV box da collegare al televisore, ma diciamo che sono meno immediati e quindi poco adatti all'utenza meno esperta), si possono ovviamente collegare mouse e tastiera, via USB o Bluetooth, e il gioco è fatto. Per i TV box puri, il discorso si fa più interessante: i TV box di fascia alta, costando appunto tanto, presentano già in dotazione dei telecomandi o controller di ottima fattura; non si può dire lo stesso per i TV box economici, che sono il più delle volte accompagnati da telecomandi ai limiti dell'usabile, richiedendo quindi l'acquisto di dispositivi di input più adeguati. E' il caso degli 'air mouse'. Come dice il nome, si tratta di dispositivi wireless, molto precisi, con comandi ad hoc per il controllo di Android e, in alcuni casi, con una comoda tastiera qwerty completa, utile per la navigazione web o per la ricerca di titoli nel catalogo di Netflix, ad esempio.
TV Box Android -Lista dispositivi- Mini PC Windows -Lista dispositivi-
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