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Shin GamesDome Musou: una discussione da veri "Warriors" (leggere il primo post!)

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Dopo la grandissima insistenza di Badboy25 e di Storm_FF mi sono visto letteralmente costretto ad aprire questo topic, che a loro dedico.

In sezione c'è già un topic sul genere degli hack and slash, ma visto le profonde differenze che isolano questo sottogenere (praticamente a sé stante) ho deciso di aprire una discussione a parte.
L'obiettivo è avere una guida per orientarsi nel vasto e confusionario panorama dei cosiddetti "musou", per parlare delle caratteristiche del genere (facendo anche paragoni tra i vari titoli), per informarsi sui giochi più recenti e recuperabili per la generazione uscente.
Il topic NON ha invece l'obiettivo di essere una guida esaustiva ed enciclopedica su tutti i giochi del genere, anche molto remoti, motivo per cui mancano nella rassegna titoli spesso menzionati ma non recenti (Dynasty Warriors Gundam, Ken's Rage ecc.)...sebbene non sia vietato parlarne, per una conoscenza approfondita di questo tipo è più indicata la sezione Retrogames.

Prima di cominciare, un avviso generale: come tutti ben sapete stiamo parlando di un genere controverso. Fermo restando che il diritto alla critica è sacrosanto, in questo topic non sono graditi messaggi di flame becero puramente denigratori. Se non vi piacciono questi giochi non è necessario che ce lo comunichiate a tutti i costi, ci sono molte altre sedi per farlo, decisamente più adatte di un topic tematico; qui potete astenervi. Per questa ragione, qualsiasi messaggio di questo tipo (provocazioni, post di puro disprezzo e simili) sarà direttamente passibile di sanzione. Uomo avvisato mezzo salvato!


Origini

Come ormai è risaputo, la serie che ha dato origine a questo sottogenere è Dynasty Warriors, nota in originale come Shin Sangoku Musou (真・三國無双 che più o meno vuol dire "Verità - I Tre Regni senza rivali"), creazione degli Omega Force e di Koei e adattamento videoludico di un grande classico della letteratura cinese, "il Romanzo dei Tre Regni".
In realtà il primo Dynasty Warriors (Sangoku Musou) nacque come picchiaduro ad incontri all'arma bianca; il primo vero capostipite è il suo successore, da noi noto come Dynasty Warriors 2 ma chiamato in giappone Shin Sangoku Musou, azzerando così la numerazione: da questo momento i titoli originali e quelli occidentali avranno sempre un numero di differenza nella serializzazione.
In occidente il termine Musou (che vuol dire "senza rivali" o "senza pari") ha trovato un corrispettivo in Warriors, che è da allora diventato marca identificativa di tutti i titoli riconducibili allo stesso tipo di gameplay: hack and slash dagli sporadici elementi strategici, che vedono il giocatore prendere il controllo di un singolo guerriero in grado di sterminare centinaia di soldati nemici per battaglia.
La maggior parte di questi titoli sono sviluppati dagli Omega Force, che ne hanno il quasi totale monopolio; ciò non ha impedito tentativi da parte di altri sviluppatori di cavalcarne l'onda, con risultati altalenanti.

Panoramica

I musou sono hack and slash dal sapore prettamente arcade. Tra gli elementi ricorrenti ci sono battle system essenziali, roster di dimensioni e diversificazione variabili, mappe ad obiettivi con combattimenti tra fazioni, sistemi di crescita dei personaggi.
Tra i giochi KT, il gameplay di solito è strutturato attorno ad un sistema di combo che alternano attacchi normali e forti, dando luogo a varie stringhe: iniziata una sequenza di attacchi normali (in genere 4-8 colpi), la si può interrompere in un qualsiasi punto con un attacco forte per ottenere le varie tecniche del personaggio. Vista la ricorrenza di questo sistema (con le dovute eccezioni/varianti), si è consolidata una terminologia per indicare queste sequenze: a partire da DW3 si descrive la combo a seconda del punto della stringa interrotto dall'attacco forte (chiamato in molti giochi "Charge Attack", quindi "C"); detto in maniera semplice, per descrivere ad esempio la stringa

attacco normale, attacco normale, attacco forte

si scrive solo "C3"; per descrivere attacco normale x3 + un attacco forte si scrive C4, e così via.
Talvolta è anche possibile trovare la terminologia pre-DW3, dove gli attacchi normali sono indicati con S (Square=il tasto quadrato del pad Sony) e quelli forti con T (Triangle), per cui la trascrizione verrebbe ad esempio SST, SSST e via dicendo.
Questi attacchi spesso assolvono funzioni universali simili, quindi capiterà di notare che C2 è molte volte un attacco che lancia in aria, C3/C4 attacchi rapidi da crowd control, C5/C6 attacchi più lenti.
Come elementi di gioco ricorrenti sono anche presenti varie barre, una che serve quasi sempre a rilasciare un potente attacco speciale (ormai universalmente noto come "musou attack"), altre che possono servire per power-up temporanei.
Le mappe presentano vari obiettivi, che possono variare tra l'uccisione di determinati comandanti nemici, il raggiungimento di una certa soglia di uccisioni di mob, compiti da terminare entro un limite di tempo, npc/luoghi da scortare o proteggere. In diversi giochi presentano anche diversi collezionabili nascosti, e non di rado un sistema di ranking che valuta la prestazione complessiva (tenendo conto di tempo di completamento, danni, uccisioni...).
Le mappe in genere presentano centinaia di mob, di solito quasi inoffensivi: è altamente improbabile che il giocatore venga ucciso da queste schiere alle difficoltà più basse, e infatti la loro funzione è da una parte quella di "risorsa" da eliminare per migliorare le proprie prestazioni (accumulare KO, ottenere risorse, conseguire obiettivi), dall'altra quella di generica manifestazione della forza nemica ed elemento di disturbo delle azioni del giocatore (ad esempio interrompendo le animazioni della sua offensiva durante la battaglia con un nemico potente).
Il pericolo concreto in genere proviene dai generali boss/miniboss, che sono infatti i nemici che hanno la concreta possibilità di conquistare gli accampamenti (se presenti), di uccidere gli alleati e di infliggere danni rilevanti al giocatore, e vanno sempre tenuti d'occhio: non poche volte il fallimento di una missione può dipendere anche dall'uccisione di uno specifico npc o dalla perdita di controllo di un punto di interesse.
Spesso nelle prime missioni capita di incontrare nemici con una forza ben superiore a quella del giocatore (il più famoso dei quali è sicuramente Lu Bu della serie Dynasty Warriors) e non è previsto che questi li sconfigga, sebbene finiscano per costituire un'allettante sfida per i più tenaci.
Gli elementi strategici, salvo che in giochi nei quali sono più sviluppati (come gli Empires) in genere si riducono a questo, un costante controllo delle condizioni del campo di battaglia. In sintesi, l'obiettivo del giocatore è quello di farsi strada tra le forze nemiche nel modo più efficiente possibile, soddisfacendo di volta in volta gli obiettivi proposti.
Infine, questi giochi presentano spesso un grande numero di contenuti/modalità di gioco per chi intende approfondirli, offrendo sempre una buona longevità; di contro, mettono non di rado di fronte alla necessità di farming che può diventare estenuante.

Serie Koei-Tecmo

Dynasty Warriors

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Esclusa la parentesi del primo capitolo, si tratta della saga più riconoscibile e longeva del genere. L'argomento è sempre il Romanzo dei Tre Regni, le battaglie e le vicende che hanno portato all'unificazione della Cina. Fin da subito il roster è principalmente diviso in tre fazioni (Wu, Shu, Wei) e i personaggi che vi appartengono sono da sempre riconoscibili per un particolare colore come tema dominante (rosso, verde o blu). La serie è sempre stata caratterizzata da un'enfasi sulla narrazione degli avvenimenti storici (molto romanzati e pur sempre dipendenti dalla fonte letteraria), da un combat system piuttosto semplice, e da un roster sempre crescente di personaggi, arrivando a presentarne 90 in quello che è attualmente l'ultimo capitolo (Dynasty Warriors 9). A causa del gran numero di riedizioni, spin-off e titoli può essere difficile orientarsi in questa serie; la struttura è:
  • serie principale (numerata), che si concentra sullo story mode con la narrazione degli avvenimenti; con il tempo gli scenari disponibili si sono ampliati, arrivando ad includere anche quelli ipotetici e/o fittizi.
  • Xtreme Legends: è la dicitura che spesso portano le espansioni della serie principale, con nuovi contenuti e migliorie varie.
  • Empires: è la dicitura di una serie spin-off, spesso parallela alla principale (e considerata gioco a sé stante); titolo in cui l'obiettivo non è ripercorrere le vicende storiche, ma unificare la Cina a discrezione del giocatore; sono presenti forti elementi di personalizzazione ed elementi strategici ereditati da un'altra serie KT, Romance of the Three Kingdoms. Differenze peculiari: creazione di un personaggio-avatar, personalizzazione del proprio castello, aspetti gestionali nella costruzione delle alleanze, implementazione degli "stratagemmi" durante le missioni (tecniche speciali che hanno la possibilità di influenzare il campo di battaglia).
  • giochi portatili, spin-off multiplayer (Strikeforce).
Giochi consigliati oggi; Dynasty Warriors 8 Xtreme Legends, Dynasty Warriors 8 Empires (Sparda).

Samurai Warriors

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Com'era prevedibile, il successo della serie principale porta alla nascita di Sengoku Musou, serie parallela che ha come oggetto per l'appunto il famoso periodo Sengoku (o "degli stati belligeranti"), assai noto nel media. Questa serie tende a diventare un terreno per le sperimentazioni riguardanti il combat system in senso stretto, e per questo spesso presenta un sistema più fresco/con maggiori opzioni: combo free-style in slow-mo, piccoli clash di armi/counter contestuali, schivata, e nel quarto capitolo la sostituzione degli attacchi forti con gli "hyper attacks", colpi con scatto con un alto potenziale di crowd control (ma inefficaci contro i generali) che danno a loro volta luogo a stringhe, "sdoppiando" in tal modo quelle a disposizione di ciascun personaggio.
In maniera simile alla serie originale, anche qui sono presenti titoli principali (numerati), spin-off Empires, titoli portatili (State of War, Chronicles), espansioni Xtreme Legends (per i primi due capitoli) e a questi si devono aggiungere altri due esponenti particolari:
  • Samurai Warriors 4-II, una via di mezzo tra un sequel e un'espansione: non presenta lo story mode del vanilla, ma una serie di battaglie che hanno per protagonisti personaggi minori; tuttavia il gameplay viene migliorato.
  • Samurai Warriors: Spirit of Sanada, spin-off concentrato sulle vicende della famiglia Sanada. Lo story mode è più particolareggiato del solito e più fedele alla storia, e c'è il tentativo di mostrare l'invecchiamento dei protagonisti. C'è un accampamento che funge da hub, ci sono delle subquest, c'è il ciclo giorno-notte.
Giochi consigliati oggi: alcuni giocatori tendono a preferire i titoli precedenti per l'atmosfera più cupa, ma i nuovi sono superiori per il gameplay. Probabilmente, a seconda delle esigenze: Samurai Warriors 4 (Vanilla), Empires, Spirit of Sanada (Sparda).

Warriors Orochi

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Spin-off che unisce le due serie principali (DW e SW) in un crossover dalle tinte fantasy-epiche: il malvagio Orochi si è risvegliato, e i guerrieri più potenti della terra devono radunarsi per sconfiggerlo. Il gioco unisce il meglio del roster dei due mondi; nacque come un crossover celebrativo, ma finì per diventare una serie, ed includere nel suo repertorio di guerrieri anche figure storiche, mitologiche e vari special guest. Il gameplay si basa sulla formazione di una squadra di personaggi, e tende ad essere più spettacolare, e ad includere elementi come abilità speciali e attacchi magici elementali. Con l'ultimo capitolo (WO4 Ultimate) il roster è arrivato ad includere ben 180 personaggi. La serie complessivamente si divide in titoli principali+espansioni e capitoli portatili.

Giochi consigliati oggi: Warriors Orochi 3 Ultimate come gioco complessivo, Warriors Orochi 4 Ultimate per il gameplay (Sparda).
Warriors Orochi 3, il musou della gen ps3 (Yang Xiao Long).
 
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Altre collaborazioni e giochi su licenza

Inaugurati dallo spin-off Dynasty Warriors: Gundam, i giochi su licenza e le collaborazioni sono un altro grande cavallo di battaglia KT, ed hanno un forte appeal sui fan delle rispettive serie (anche quando non fan del genere). Non di rado presentano una buona quantità di fanservice, e cercano di restare aderenti al materiale originale, seppure negli adattamenti di anime/manga le storie risultino spesso molto sintetiche (e talvolta fantasiose), ripercorrendo perlopiù gli scontri principali. Alcuni franchise non hanno nulla da invidiare alla serie principale, anzi: più volte le hanno superate, sia dal punto di vista tecnico che da quello strutturale, facendosi portatrici di innovazioni che sarebbero poi state integrate negli altri giochi. Qui una panoramica delle serie principali disponibili per la gen uscente:

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One Piece: Pirate Warriors è sicuramente l'adattamento da anime più popolare tra tutti gli spin-off. Frutto di una collaborazione tra gli Omega Force e Bandai Namco, la serie ha fatto il suo debutto su ps2 e ha raggiunto un grande successo con il terzo gioco, disponibile anche su ps4. Attualmente ha 4 capitoli all'attivo, con i dlc del quarto in corso di pubblicazione. Quasi tutti gli episodi presentano una modalità storia che intende riprodurre le vicende del materiale originale, seppur condensata, incompleta e non senza diverse licenze (ad esempio PW3 arriva fino all'arco di Dressrosa e poi inventa). I titoli presentano un buon numero di personaggi e una giocabilità piuttosto tradizionale, pur non senza elementi personalizzati (come gli attacchi Kizuna di PW3, attacchi "combinati" insieme ai compagni). PW4 introduce nella serie le stringhe aeree e le mosse speciali assegnate ai dorsali.
Giochi consigliati: dico PW3, che è reperibile, economico e ben fatto. Sul quarto capitolo si attendono pareri (Sparda).
PW3 consigliato da Yang Xiao Long.

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Hyrule Warriors è il sicuramente azzardato incontro tra il modello Warriors e la serie The Legend of Zelda, sviluppato dagli Omega Force e dal Team Ninja, e pubblicato da Nintendo e dalla divisione giapponese di KT. Il gioco introduce la meccanica del weak-point gauge, un indicatore che appare dopo determinati attacchi di un boss/miniboss: se svuotato a furia di attacchi, permetterà di attivare un attacco speciale per colpire molto duramente il nemico in questione. Nel gameplay sono inoltre mutuati e integrati diversi elementi dalla serie principale, tra cui i classici accessori (arco, bomba, boomerang, arpione...) da utilizzare per rivelare le debolezze dei boss giganti. Presenta inoltre una modalità secondaria molto peculiare, chiamata "modalità avventura", che consiste in una serie di missioni distribuite su una mappa sul modello degli Zelda 2d, da svelare progressivamente a suon di completamenti e oggetti contestuali.
Ciascun personaggio presenta meccaniche personali e inedite, e non mancano alcune opzioni molto specifiche per il genere (ad esempio, alcuni pg possono abusare della cancellazione di mosse speciali per mettere in pratica tecniche poco ortodosse).
La serie ha di recente accolto un altro rappresentante con l'uscita di Hyrule Warriors: Age of Calamity: a differenza del primo capitolo che è un crossover dell'intera serie, si tratta di un gioco a metà tra prequel e spin-off di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, e attinge ampiamente a diversi suoi elementi, a partire dal motore grafico; in comune con il primo capitolo ha peropiù il gameplay, che raffina strutturalmente. A differenza del primo, il titolo ha inoltre una struttura che pone decisamente più enfasi sulla narrativa e su una progressione orizzontale delle missioni.
Giochi consigliati: Hyrule Warriors Definitive Edition, Hyrule Warriors: Age of Calamity (Sparda).
Bonus: recensione Season Pass AoC

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Dragon Quest Heroes: L'albero del mondo e le radici del male è stato recepito come una delle migliori collaborazioni degli Omega Force, con la direzione di Square-Enix. Spin-off della celebre serie di Jrpg, il gioco presenta una cura superiore alla media del genere, una grande quantità di fanservice con un'interfaccia che richiama da vicino quella della serie, l'utilizzo di magie che consumano un apposito indicatore del Mana, e un party di pg switchabili a piacimento, con level-up in tempo reale e varie abilità da apprendere. Ogni personaggio ha una giocabilità unica e un sistema di combo specifiche (sul modello di PW3). L'Aeronave Batoshie funge da hub principale per le missioni, a anche qui tornano i boss giganti. Il gioco ha un sequel diretto, Dragon Quest Heroes II, il cui cambiamento più vistoso è l'adozione di un mondo di gioco esplorabile (con tanto di incontri casuali), sul modello della serie principale.
Giochi consigliati: DQ1 consigliato da Yang Xiao Long.

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Arslan: The Warriors of Legend è la trasposizione videoludica della versione anime del 2015 della serie di light novel La Leggenda di Arslan. Sviluppato dagli Omega Force e pubblicato da Koei, è indubbiamente un titolo minore, con un gameplay piuttosto tradizionale. I personaggi possono utilizzare armi multiple, switchabili in combattimento (sul modello di DW8): le armi fungono da moveset, che viene progressivamente svelato aumentando la loro padronanza; armi simili condividono moveset simili, e i personaggi si distinguono soprattutto per l'azione speciale in possesso di ciascuno, utilizzabile con il dorsale. Durante le missioni è possibile incontrare aree speciali denominate Rush Zones, nelle quali è possibile attivare contestualmente sequenze nelle quali si controlla manualmente un battaglione. Il gioco è stato recepito tiepidamente a causa delle poche novità, del roster lacunoso e della mancanza di modalità extra.
Consigliato: no. Se si è grandi fan dell'anime gli si può dare una chance (Sparda).
Fortemente sconsigliato da Yang Xiao Long.

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Attack on Titan, localizzato come A.O.T.: Wings of Freedom, si può a malapena definire un musou. Sviluppato dagli Omega Force e pubblicato da Koei, adattamento del popolare anime, del genere condivide la missione su un campo di battaglia strutturata ad obiettivi, per il resto mutua diversi elementi da un'altra serie Koei, Toukiden. Il titolo tenta di riproporre il peculiare sistema di movimento della serie, il sistema di manovra tridimensionale: il personaggio controllato dal giocatore si muove planando grazie al supporto di funi e carburante (del quale può rimanere a secco), adeguando la velocità e cercando di colpire i punti deboli dei giganti in volo. In questi giochi non c'è una vera e propria barra della salute, in quanto una presa dalla quale non si viene liberati può rivelarsi fatale; le missioni si svolgono con un team composto da fino a 4 personaggi, che possono assistersi a vicenda. I personaggi si differenziano perlopiù per le statistiche che ne determinano l'abilità in battaglia, e per qualche abilità speciale. La modalità storia segue le vicende dell'anime, e il titolo ha anche un sequel (A.O.T. 2) che permette di seguire le vicende dall'inedito punto di vista di un avatar creato dal giocatore con un editor.
Giochi consigliati: consigliati con riserva; diversi dagli altri musou, ma forse più ripetitivi della media del genere (Yang Xiao Long).

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Berserk and the Band of the Hawk ha l'indiscutibile pregio di essere uno dei pochissimi videogiochi prodotti sul popolare manga di Kentaro Miura. Sviluppato dagli Omega Force e pubblicato da Koei, il titolo è un musou estremamente classico, con una modalità storia che, a dispetto del titolo, si spinge ben oltre gli eventi ai tempi trattati dalle serie animate, arrivando fino alla famosa "partenza in mare". Si tratta purtroppo di una produzione a basso budget, e questo traspare da diversi aspetti della confezione del titolo, in particolare dall'impoverimento dell'apparato narrativo una volta superata la Golden Age. La trama presenta inoltre diverse comprensibili omissioni e censure, non raggiungendo mai i picchi ben noti ai lettori del manga, tagliando archi come quello dei Lost Children e limitandosi ad accennare i fatti più gravi. Nonostante questo il titolo presenta una componente di gore superiore alla media del genere, con sangue a schermo e alcune mutilazioni. Sono presenti la modalità storia e una sorta di modalità survival con ciascun pg. Il gameplay è molto tradizionale e il roster è piuttosto lacunoso, con una certa disparità riguardo la cura nella realizzazione dei personaggi, sebbene non ci siano cloni. Ci sono i boss di varie dimensioni, ma talvolta con alcuni di questi il game design del titolo può raggiungere picchi di frustrazione non indifferenti. Tenendo presenti queste criticità, controllare alcuni personaggi (in primis Guts) può comunque rendere il consueto massacro di mob estremamente soddisfacente. È uno dei pochi musou senza modalità cooperativa.
Consigliato: solo se si è fan del manga originale (Sparda); solo per veri fan, altrimenti uno dei musou più brutti (Yang Xiao Long); esperienza divertente, consigliato in quanto fan del manga (Cloud-Loku)

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Warriors All-Stars nasce come celebrazione del ventesimo anniversario degli Omega Force, ed è un crossover che coinvolge diverse ip in possesso di Koei. Il gameplay prevede un pg giocabile nel corso della missione +3 pg di supporto (non giocabili direttamente), i cui assist sono richiamabili nel corso del combattimento (insieme a diverse altre tecniche di gruppo). Al posto del morale delle truppe c'è un sistema di "Audacia" individuale, che determina vantaggio/svantaggio quando si affronta un avversario; ai massimi livelli permette di utilizzare attacchi speciali. Il gioco presenta il rodato sistema di avamposti, qui personalizzati in tipologie, così che ciascuno dia dei bonus una volta conquistato (oggetti curativi, aumento delle difese, miglioramento delle ricompense ecc.). Altre caratteristiche sono sistemi di dash/cancel e il lock-on sui boss. Come modalità il gioco presenta soltanto storia/free-mode e il roster conta all'incirca 30 combattenti, e seppure non insufficienti, questi contenuti sono considerati pochi rispetto allo standard di questi titoli, in particolare il roster (visto il potenziale delle ip). Tra le serie rappresentate oltre a Dynasty e Samurai Warriors ci sono Toukiden, Atelier, Nioh, Ninja Gaiden, Dead or Alive, Nights of Azure.
Consigliato: non un brutto gioco, ma non spicca davvero in nessun aspetto (Yang Xiao Long).

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Fire Emblem Warriors è l'adattamento su Switch del celebre tattico Nintendo. Frutto degli sforzi congiunti di Omega Force, Team Ninja e Intelligent Systems e pubblicato da Nintendo e dalla divisione giapponese di Koei, si tratta di un crossover che rappresenta principalmente i titoli Shadow Dragon, Awakening e Fates. Il gameplay da una parte mutua elementi dagli altri musou come la griglia di potenzialmento o il weak point gauge di HW, dall'altra prova a tradurre elementi ricorrenti della serie originale come il triangolo delle armi (che qui diventa un sistema di efficacia/inefficacia di certe armi contro altre), il sostegno tra i pg o il permadeath (attivabile nella modalità storia). Le missioni sono affrontate da gruppi di personaggi ai quali è possibile dare ordini, e seguono la ricorrente struttura ad avamposti. Il roster è stato criticato perché poco eterogeneo (sono rappresentati perlopiù i protagonisti di ogni serie, con larga preferenza per i giochi più recenti) e perché presenta un non indifferente numero di personaggi cloni con poche meccaniche inedite, pur non raggiungendo certo le dimensioni a tre cifre. Come modalità sono presenti la Storia e una serie di mappe di battaglia ispirate a scontri classici dei giochi rappresentati. È uno dei pochi titoli della serie a dare la possibilità di scegliere tra modalità risoluzione e performance.
La saga, sulla falsariga di Hyrule Warriors, ha visto l'uscita di un altro capitolo completamente concentrato sull'universo di Fire Emblem Three Houses, ovvero Fire Emblem: Three Hopes. Il titolo è uno spin-off che presenta 3 ulteriori diramazioni rispetto alla trama del gioco originale, tutte scaturite da un presupposto: cosa sarebbe successo se invece di Byleth i 3 lord avessero incontrato Shez (mercenario protagonista del titolo), un guerriero dai poteri misteriosi che ha un conto in sospeso con Byleth?
Il titolo eredita vari assets da Fire Emblem Warriors e moltissimi da Fire Emblem Three Houses (a partire dall'engine); a differenza di FEW ha una struttura completamente story driven, presentando 3 storie differenti con 3 roster differenti. Il cast è molto numeroso, anche se i moveset più che dai personaggi sono dettati dal sistema di classi. Il gioco riesce ad essere un ottimo connubio tra Fire Emblem e la formula musou, soprattutto grazie ad un buon sistema di crescita dei personaggi e ad un approfondimento del sistema di micromanaging delle truppe.
Consigliato: FEW Nì, con riserva. Non il migliore esponente, ma superiore ai titoli a basso budget (Sparda). Post di approfondimento qui. FE:3H Sì, uno dei migliori musou by Nintendo. Post di approfondimento qui e successivo.

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Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers (qui solo Persona 5 Strikers) è lo spin-off del celebre Jrpg. Sviluppato dagli Omega Force e pubblicato da Atlus, è stato rilasciato lo scorso anno in giappone, ed è atteso da noi per Febbraio 2021; è ambientato sei mesi dopo gli eventi dell'originale Persona 5. Come di consueto integra nel suo gameplay diversi elementi della serie rappresentata, come la possibilità di equipaggiare più Persona per Joker (e il sistema di fusioni nella Velvet Room), l'utilizzo di un party per affrontare le missioni, un sistema di subquest denominato B.A.N.D. (che sostituisce i confidant) utile a potenziare i personaggi. Per utilizzare le abilità di combattimento dei propri Persona si utilizza un menù che mette il gioco in pausa in tempo reale. Il giocatore ha a disposizione una mappa esplorabile e i dungeon della storia con relative missioni.
Consigliato: in attesa di pareri.
 
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Giochi NON Koei Tecmo

Come accennato in apertura, il modello "Warriors" ha ispirato altri sviluppatori, che si sono cimentati nella realizzazione di hack and slash accomunati da indiscutibili somiglianze con i giochi Koei pur non essendo frutto di una collaborazione: si tratta o di contendenti diretti, o di titoli che presentano caratteristiche dei musou come strutturalmente radicate, ad esempio la presenza di un gran numero di nemici, le missioni organizzate in mappe con avamposti, un ampio roster e così via, con troppo poco focus sul combat system e sui singoli scontri per considerarli action. La maggior parte di questi titoli non sono stati localizzati, ma si proverà comunque qui a fornirne qualche esempio.

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Sengoku Basara è senza ombra il musou più riuscito in questa categoria. Il titolo di Capcom si muove in un terreno simile a quello di Samurai Warriors, ma il combat system fa una virata decisamente maggiore verso l'action, dando vita ad un gameplay con una sfumatura di Devil May Cry (con il quale ha diviso diversi assets).
In Occidente la serie ha avuto molta sfortuna, avendo visto localizzati soltanto due capitoli: il primo Sengoku Basara è stato adattato con il titolo di Devil Kings, con un'operazione di profondo stravolgimento della storia e dei combattenti (non più personaggi del Giappone feudale, ma anonimi eroi dai nomi evocativi e fantasy); il secondo e unico capitolo localizzato è la versione vanilla del terzo capitolo, arrivata con il nome di Sengoku Basara: Samurai Heroes, e un adattamento a dir poco insufficiente. Da quel momento la serie è rimasta relegata in Giappone, con grande trepidazione di una fanbase appassionata, fedele e creativa, che ha creato varie guide e traduzioni per permettere di fruire del gioco a chi conosca almeno l'inglese (ad esempio il blog di Raindrops and Daydreams).
La generazione uscente ha visto arrivare su console Sony il quarto capitolo in versione cross-gen, sia nella versione vanilla che nella versione espansa (Sengoku Basara 4 Sumeragi); successivamente è uscito lo spin-off Sengoku Basara Sanada Yukimura-Den, titolo che sulla base del Sumeragi propone un focus sulle vicende della famiglia Sanada, aggiungendo come pg giocabili Masayuki, Nobuyuki e le versioni giovani di Yukimura Sanada e Masamune Date.
La serie è caratterizzata da uno stile decisamente sopra le righe, presentando stili di combattimento eccentrici e improbabili (Masamune Date può combattere utilizzando 6 spade) e personaggi trasposti in chiave decisamente anime (Tadakatsu Honda è un guerriero mecha); in ogni caso il battle system è probabilmente il pinnacolo raggiunto dal genere, arrivando a presentare nel Sumeragi ben 40 personaggi, tutti adeguatamente differenziati.
Giochi consigliati: l'ultimo capitolo da noi localizzato è Sengoku Basara: Samurai Heroes, che è anche un gioco discreto, seppure decisamente superato da tutti i suoi successori. Di quelli menzionati, sicuramente Sengoku Basara 4 Sumeragi, tenendo però presente che il gioco è totalmente in giapponese (Sparda).
SB3 consigliato da Yang Xiao Long.

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Ambientato nell'universo avviato dal dungeon crawler Fate/Extra (del quale è il seguito), Fate/EXTELLA: The Umbral Star è un hack and slash sviluppato e pubblicato da Marvelous così come il suo sequel Fate/EXTELLA LINK; questi giochi vanno ad ampliare il già vastissimo mondo conosciuto come Nasuverse. La trama dei giochi vede scontrarsi tre fazioni, e presenta lunghi dialoghi e sezioni da Visual Novel.
Nell'economia della storia il giocatore impersona un Master personalizzabile che controlla i suoi Servant, che sono ovviamente i personaggi giocabili (16 in US, 26 in Link), divisi in classi, e dotati di differenti stili di gioco. Il sistema di combattimento attinge a piene mani dalla formula "Warriors", con la combinazioni di attacchi normali e forti e varie barre per attacchi speciali e power-up. Il gioco presenta principalmente una modalità storia con vari scenari, che saranno ulteriormente sviluppati dal seguito. Il combat system viene considerato generalmente abbastanza soddisfacente, e il sequel ne presenta una versione derivativa ma raffinata.
Giochi consigliati: in attesa di pareri.

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Un'altra serie prodotta da Marvelous, ma sviluppata generalmente da Tamsoft. Questa serie ha come motore le vicende e le rivalità di un gruppo di ragazze shinobi, ed è sicuramente controversa per via dei suoi contenuti esplicitamente ecchi; dei capitoli per la generazione corrente, soltanto Senrak Kagura: Estival Versus è effettivamente un hack and slash. Il gameplay presenta le solite caratteristiche dei Warriors, ovvero sistema di combattimento diviso in attacchi normali e forti, attacchi speciali, trasformazioni, power up e numerosi avversari da sbaragliare (sebbene con una struttura ad arena piuttosto che in un campo di battaglia); nelle missioni si gioca affiancati da un compagno (la versione ps4 presenta un multiplayer fino a 10 giocatori). Il gioco vivacizza la formula usando sicuramente degli espedienti quantomeno "originali", visto che le avversarie non presentano una barra dell'energia, ma la loro salute è invece indicata dalle condizioni dei loro vestiti (meno vestiti=più danni); inoltre il personaggio controllato dal giocatore può selezionare la modalità Frantic, un power up che aumenta l'attacco a discapito della difesa...e dei propri vestiti.
Giochi consigliati: mediocre come musou, cucito addosso a me per il fanservice (Cloud-Loki); un po' ignorantello e poco stimolante come musou (Yang Xiao Long).

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Gintama Rumble è un hack and slash prodotto da Bandai Namco e sviluppato da Tamsoft, ed è l'adattamento dell'omonimo anime, coprendo tutti i più importanti archi andati in onda. Il gioco presenta un combat system decisamente debitore del modello Warriors, che però pare risultare decisamente spoglio e superficiale, seppure arricchito da mosse speciali varie e divertenti. Il titolo presenta inoltre una difficoltà sbilanciata e una longevità insoddisfacente, considerato che una volta terminata la modalità storia (non lunghissima) non c'è altro modo di utilizzare i personaggi sbloccati se non la Free Mode. Di positivo c'è sicuramente una grande quantità di fanservice, realizzato talvolta anche in maniera intelligente e non banale, e una realizzazione tecnica piacevole. Il gioco non è arrivato in Europa, ma c'è da segnalare il fatto che la versione Asiatica contiene i sottotitoli in inglese.
Consigliato: in attesa di pareri.
 
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In vita mia ho giocato solo i due musou su Kenshiro :sadfrog:
 

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Facendo qualche rapido conto ho

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  • FEW SW/3DS
  • DQH
  • OP 1-2
  • Berserk
  • Ken

Sicuro prima o poi prenderò P5S e HW2, forse pure DQH2 e un altro OP.
Come al solito le licenze mi fottono sempre sui generi che ho meno voglia di giocare. Difatti della lista ho solo finito PW1 :asd:
 

Cloud-Loku

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Quello di Berserk che ho giocato l'anno scorso mi è piaciuto abbastanza, platinato pure in tempi relativamente brevi (il che vuol dire averci macinato su TANTE ore in un arco di tempo ristretto, pur con la classica ripetitività del genere)
Cosi è stato anche per quello sui Gundam anni fa, come per quello di Kenshiro e quelli su One Piece. C'è qualcosa che me li fa apprezzare.
 
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Ecco, quello di Berserk l’ho saltato e mai recuperato, quasi quasi lo prendo ora
 

Sparda

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Sono lieto di annunciare che, facendo largo uso del mio tempo libero, mi sono adoperato per fare questo dono di questo topic a Games Dome :bip: penso che i primi post siano più che esaustivi, quindi passo a voi la palla!
Mi raccomando, leggete bene le raccomandazioni nel primo post!

Alcune specificazioni: dovrebbe essere chiaro, ma i consigli sono semplicemente miei pareri. Inoltre la lista non ha pretesa di esaustività, se qualcuno è a conoscenza di titoli che potrebbero essere aggiunti o vuole suggerire modifiche, è libero di farlo, anzi...il suo contributo sarà bene accetto!
 

True Erik

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Sono lieto di annunciare che, facendo largo uso del mio tempo libero, mi sono adoperato per fare questo dono di questo topic a Games Dome :bip: penso che i primi post siano più che esaustivi, quindi passo a voi la palla!
Mi raccomando, leggete bene le raccomandazioni nel primo post!

Alcune specificazioni: dovrebbe essere chiaro, ma i consigli sono semplicemente miei pareri. Inoltre la lista non ha pretesa di esaustività, se qualcuno è a conoscenza di titoli che potrebbero essere aggiunti o vuole suggerire modifiche, è libero di farlo, anzi...il suo contributo sarà bene accetto!

Vi siete accorti che i topic sui generi siano quelli maggiormente in voga?
Bravi, e' un ottimo servizio.
 

Cloud-Loku

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Quello di Berserk che ho giocato l'anno scorso mi è piaciuto abbastanza, platinato pure in tempi relativamente brevi (il che vuol dire averci macinato su TANTE ore in un arco di tempo ristretto, pur con la classica ripetitività del genere)
Cosi è stato anche per quello sui Gundam anni fa, come per quello di Kenshiro e quelli su One Piece. C'è qualcosa che me li fa apprezzare.

Mi autoquoto per approfondire un po, inserendo aneddoti divertenti che sorprendentemente ne ho uno per ogni principale musou giocato.

- Il musou di Kenshiro, non sarà il migliore a livello di gameplay tra quelli giocati, ma rende bene l'atmosfera dell'opera e all'epoca ero hypato a millemila per la sua uscita, desiderando da sempre un gioco su Kenshiro come si deve (mi viene in mente solo il picchia per PS2 come esponente degno di nota)
Ricordo anche che il marketing in italia fu buono, c'era anche un messaggio di Tetsuo Hara per Halifax che diceva come anche secondo lui Kenshiro in italia era famosissimo, per certi versi più che in Jap (in relazione, ovviamente).
ANEDDOTO: Ero cosi hypato che il giorno della release, dopo il lavoro, avevo lezione a scuola guida (stavo prendendo la patente), ma col cazz che avrei aspettato il giorno seguente. Beh, ho sfruttato la lezione di guida per andare al Gamestop in macchina (sapendo guidare alla carlona), all'istruttore dissi che volevo provare un nuovo percorso e quando arrivammo davanti al GS gli dissi che dovevo scendere un attimo per prendere una cosa :rickds:
Il gioco mi soddisfò nonostante i limiti. Il fatto che dicevano i nomi in jap delle tecniche con lo screen freeze mi galvanizzava ogni volta.

- E' un po vecchio ormai essendo roba PS3, ma DW Gundam 3 è uno dei musou che ho apprezzato maggiormente. Molto vario, completo di tantissimi esponenti, buon sistema di levelling e gameplay soddisfacente.
ANEDDOTO 2: Per platinarlo c'era da grindare parecchio. Trovai random online un ragazzo giapponese che, senza dire nulla e senza metterci d'accordo, mi boostò' alcune sessioni di gioco per farmi expare (o erano soldi, non ricordo) meglio. Ma tipo c'è stato ore a farlo (e lui lo aveva già platinato). Finito si dileguò nel nulla. Un eroe solitario.

- Il secondo One Piece musou mi è piaciuto (God Ener uno dei pg più divertenti da usare di sempre in un musou), mentre il primo penso sia stato il musou che mi è piaciuto meno. Il motivo è che era farcito di fasi platform QTE stupidissime e pezzotte.
ANEDDOTO 3: Però lo ricordo comunque con affetto perchè ero in Jap quando fu rilasciato e lo acquistai direttamente li :asd: Ricordo ancora i vari cartelloni pubblicitari sul gioco nei negozi (sono stato in jap nel 2012 e in quel periodo One Piece in jap era OVUNQUE, e intendo OVUNQUE)


- Come detto prima, apprezzato non poco il musou su Berserk. Quando gioco agli action dove ci sono flotte di nemici tutti assieme e il pg ha una spada, è inevitabile mi venga in mente Berserk, quindi giocare un musou di Berserk era un'esperienza che dovevo fare. La fedeltà con l'opera era molto buona quindi apprezzato anche questo.
ANEDDOTO 4: Primo gioco che ho giocato in smartwork durante il lockdown, platinato infatti in tempi record proprio perchè potevo maciullare gente mentre lavoravo. Ottimo modo di riempire i momenti morti durante il turno :sard:
 

Sparda

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Mi autoquoto per approfondire un po, inserendo aneddoti divertenti che sorprendentemente ne ho uno per ogni principale musou giocato.

- Il musou di Kenshiro, non sarà il migliore a livello di gameplay tra quelli giocati, ma rende bene l'atmosfera dell'opera e all'epoca ero hypato a millemila per la sua uscita, desiderando da sempre un gioco su Kenshiro come si deve (mi viene in mente solo il picchia per PS2 come esponente degno di nota)
Ricordo anche che il marketing in italia fu buono, c'era anche un messaggio di Tetsuo Hara per Halifax che diceva come anche secondo lui Kenshiro in italia era famosissimo, per certi versi più che in Jap (in relazione, ovviamente).
ANEDDOTO: Ero cosi hypato che il giorno della release, dopo il lavoro, avevo lezione a scuola guida (stavo prendendo la patente), ma col cazz che avrei aspettato il giorno seguente. Beh, ho sfruttato la lezione di guida per andare al Gamestop in macchina (sapendo guidare alla carlona), all'istruttore dissi che volevo provare un nuovo percorso e quando arrivammo davanti al GS gli dissi che dovevo scendere un attimo per prendere una cosa :rickds:
Il gioco mi soddisfò nonostante i limiti. Il fatto che dicevano i nomi in jap delle tecniche con lo screen freeze mi galvanizzava ogni volta.

- E' un po vecchio ormai essendo roba PS3, ma DW Gundam 3 è uno dei musou che ho apprezzato maggiormente. Molto vario, completo di tantissimi esponenti, buon sistema di levelling e gameplay soddisfacente.
ANEDDOTO 2: Per platinarlo c'era da grindare parecchio. Trovai random online un ragazzo giapponese che, senza dire nulla e senza metterci d'accordo, mi boostò' alcune sessioni di gioco per farmi expare (o erano soldi, non ricordo) meglio. Ma tipo c'è stato ore a farlo (e lui lo aveva già platinato). Finito si dileguò nel nulla. Un eroe solitario.

- Il secondo One Piece musou mi è piaciuto (God Ener uno dei pg più divertenti da usare di sempre in un musou), mentre il primo penso sia stato il musou che mi è piaciuto meno. Il motivo è che era farcito di fasi platform QTE stupidissime e pezzotte.
ANEDDOTO 3: Però lo ricordo comunque con affetto perchè ero in Jap quando fu rilasciato e lo acquistai direttamente li :asd: Ricordo ancora i vari cartelloni pubblicitari sul gioco nei negozi (sono stato in jap nel 2012 e in quel periodo One Piece in jap era OVUNQUE, e intendo OVUNQUE)


- Come detto prima, apprezzato non poco il musou su Berserk. Quando gioco agli action dove ci sono flotte di nemici tutti assieme e il pg ha una spada, è inevitabile mi venga in mente Berserk, quindi giocare un musou di Berserk era un'esperienza che dovevo fare. La fedeltà con l'opera era molto buona quindi apprezzato anche questo.
ANEDDOTO 4: Primo gioco che ho giocato in smartwork durante il lockdown, platinato infatti in tempi record proprio perchè potevo maciullare gente mentre lavoravo. Ottimo modo di riempire i momenti morti durante il turno :sard:
No vabbé :rickds:

Io adesso non ho a memoria aneddoti divertenti, ma forse ho qualche aneddoto che mi può far guadagnare la Hall of Shame

-quando uscì Berserk andai in un GS, stavo ridando indietro il mio 3ds normale mezzo scassato e invendibile, me lo valutavano 50€ e avevo la possibilità di prendere un solo gioco...i candidati ai tempi erano Zelda Botw e Berserk Musou...
...tornai a casa con la mia copia di Berserk nuova fiammante :trollface:

a onor del vero Zelda era in versione WiiU, costava 10€ di più e io non avevo ancora Switch, però è più bella raccontata così :pff:

per il resto ho molti bei ricordi legati al genere, per esempio la fissa assurda che mi venne ai tempi con Sengoku Basara 4, unica serie giocata in giapponese dal sottoscritto (e Sumeragi l'ho pure platinato, nella bellezza di 186 ore)...per capirci qualcosa ho stampato un enorme guida/tomo, ad un certo punto avevo iniziato a leggere i caratteri da solo (visto che i power-up eccezionalmente solo per quel gioco non avevano più icone con immagini, ma solo scritte :nev:), e mi sono così appassionato a quei personaggi che praticamente mi sono studiato superficialmente più di 100 anni di protagonisti di scaramucce del Giappone feudale. Adesso Uesugi Kenshin è un idolo (non a caso è sgravato nel gioco :iwanzw:)
Per One Piece avevo giocato un po' ai primi due da un amico ma non l'avevo mai preso appunto perché non mi piaceva la struttura soprattutto del primo...alla fine recuperai il 3, credevo che finita la storia lo avrei mollato, invece dopo ho iniziato il diario dei sogni che ad un certo punto era diventato una droga a tal punto che una volta completata una mappa ho dovuto disinstallare il gioco a forza per non giocarci più :azz:
Dragon Quest Heroes, uno degli unici due giochi in vita mia che sono arrivato al punto di comprare, tenere incellophanato nell'armadio per un anno, realizzare che non lo avrei mai giocato causa backlog (e che in fondo non ci tenevo più di tanto visto che non ho mai finito un DQ ) e infine rivenderlo privatamente così com'era :asd:

Un aneddoto ce l'ho per la stesura del topic...Senran Kagura è l'unico titolo che mi ha fatto mettere in questione la mia vita mentre mi informavo per compilare la sua voce :ahsn:
 

Cloud-Loku

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Ah cazz, Senran Kagura, come ho fatto a dimenticarlo :mwaha: Ho giocato l'Estival Versus su PS4.

E' praticamente un gioco cucito addosso a me che ho una diagnosticata seria ossessione per le zinnone (Hai mai aperto il mio profilo PSN da PS4 e visto cosa ho come sfondo? :sard: )
Diciamolo, un musou piuttosto mediocre, ma ho passato ore a fare screenshot cercando di catturare le pose più oscene.

E anche su questo ho un aneddoto divertente.
Il gioco l'ho rivenduto su Subito.it, scambio a mano vicino a dove lavoravo. Si presentò un giovanotto assieme alla ragazza, e pensai tra me e me "Va stò porcello che viene a ritirare il gioco sulle tettone davanti alla ragazza"
 
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Velvet90

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-Ken's Rage
Piaciuto tantissimo. Grande atmosfera, perfettamente nello spirito dell'opera, divertente da morire. Le tecniche speciali rese alla perfezione e stra gasanti, con un sistema di sviluppo del personaggio ben fatto e stimolante. Ricordo con poco piacere solo le sezioni platform, poco integrate e non adatte alla fisica basilare del gioco.
-Ken's Rage 2
Pessimo. Scelta scellerata di togliere i nomi delle tecniche e gli slow mo, oltre all'assenza delle mosse finali, con un sistema di sviluppo del personaggio osceno (quelle orribili pergamene). L'unica cosa che si salva è il quantitativo enorme di personaggi disponibili, poi il nulla.
-Fire Emblem
Geniale il connubio tra gameplay classico e il tattico di FE. Da provare assolutamente, perché per tirare fuori una cosa del genere in un musou o si è dei geni o si è completamente pazzi.
-Pirate Warriors
L'ho adorato soprattutto per la bellissima parte grafica e la grande resa delle mosse. I sequel li ho lasciati perdere perché se non ricordo male hanno storie originali

Ho giocato anche Gundam 2 ma una marea di anni fa e non ho molto ricordo.

Mi piacerebbe parecchio recuperare HW2
 

giuppydb

LAGGENTE
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Come muosou ho giocato solo N3 su xbox 360, che ricordo mi piacque pure abbastanza come atmosfera. Ho recentemente preso l'ultimo Zelda musou, ma ancora devo giocarlo.
 

Aftermath

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Non toccatemi Senran Kagura Estival Versus. Miglior gioco estivo di sempre :bruniii:

Personalmente, mi innamorai subito del genere sin da piccolo, sulla mia vecchia PS2.

Sul vecchio monolite nero ricordo

- Samurai Warriors (e successivi 2 e 3). Ai tempi da piccolo, potevo farmi prendere solo pochissimi videogiochi all'anno dai miei e ogni volta, stavo ore e ore dentro al negozio di VG di turno per scegliere bene visto che il prescelto, sarebbe dovuto durarmi almeno mezzo anno :asd: Ma quando vidi per la prima volta la copertina scattò subito la scintilla, Yukimura Sanada in copertina e il titolo Samurai Warriors erano praticamente la combo perfetta per il me bambino di allora. Ricordo ancora che in quel periodo non sapevo dell'esistenza della Memory card e pensavo che le console funzionassero un po' come i cabinati, se volevi finirlo dovevi per forza fare tutto di fila. Spesi pomeriggi su pomeriggi a macinare uccisioni di soldati con il mio fido Keiji Maeda alternato al classico Nobunaga Oda, ormai avevo imparato a memoria ogni livello e filmato e sapevo sempre il percorso da fare per sbloccare i miei personaggi preferiti. Ma la cosa più bella fu il fatto di avermi trasmesso la passione di tutto il periodo Sengoku, una vera e propria fissa che dura ancora tutt'oggi :sisi:

- Dynasty Warriors 4. Prestato da mio cugino e giocato per diverse settimane, mi piaceva ma gli ho sempre preferito il setting giapponese dei SW quindi fu anche l'unico titolo che giocai di questa saga

- Warriors Orochi. Giappone da una parte e Cina dall'altra, con in mezzo l'aggiunta dei demoni capitanati proprio da Orochi in persona. Praticamente il gioco dei miei sogni all'epoca e un vero tripudio di goduria. Bellissimo :bruniii:


- Spartan Total Warrior. Ricordo che in quel periodo ero completamente impazzito per il film Alexander e pure la mitologia greca. Appena scoprii l'esistenza di un gioco del genere con un gameplay simile ai miei adorati musou, cominciai a rompere strenuamente mia madre fino a convincerla, finalmente, a comprarmi suddetto titolo. Bellissimo e ricordo ancora adesso, diverse parti del gioco davvero adrenaliniche da giocare. Il problema? Da metà gioco in poi, era davvero troppo ma troppo difficile per me e ogni volta dovevo arrendermi proprio nell'ultimo capitolo del secondo atto. Spero ancora adesso in un qualche tipo di remastered :sadfrog:


Su PS3 ormai la passione era straripata. Giocai davvero una marea di roba come

- Ken's Rage 1-2 (pur non conoscendo l'opera originale :asd: )

- Samurai Warriors 3

- Warriors Orochi 3 (saltai il 2 per mancanza di fondi)

- Sengoku Basara Samurai Heroes

- I primi due One Piece Pirate Warriors

- Bladestorm Nightmare (variante terribile a mio parere)

- Dynasty Warriors 7 vanilla e Xtreme Legends

- Gundam (droppato dopo poco, purtroppo non sopportavo i robottoni :dsax: )

- Warriors Legends of Troy

Per poi concludere su PS4 con i capitoli più recenti delle saghe più famose come WO4, SW4, One Piece 3 (il 4 mi manca), la remastered di Bladestorm (lo so, testardo), DW 8 Xtreme Legends (sia PS4 sia PSV) e provando alcuni nuovi esponenti come appunto, Senran Kagura, Hyrule Warriors o Fate Extella (che dovrei ancora provare in realtà)
 

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I'm not here
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Giocato quello di Aot e Berserk.
Divertentissimi quelle 10-15-20 ore per la storia e qualche sfida, poi mai più toccati.
Li considero giochi che si reggono sul fanservice e poco altro, a livello di gameplay tendo a trovarli monotoni dopo poco tempo.
Giocherò senz’altro quello di One Piece da grande fan della saga.
Idem quello di P5, che magari si discosta un po’ di più da un musou classico
( non lo so, spero)
 

Sparda

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-Ken's Rage
Piaciuto tantissimo. Grande atmosfera, perfettamente nello spirito dell'opera, divertente da morire. Le tecniche speciali rese alla perfezione e stra gasanti, con un sistema di sviluppo del personaggio ben fatto e stimolante. Ricordo con poco piacere solo le sezioni platform, poco integrate e non adatte alla fisica basilare del gioco.
-Ken's Rage 2
Pessimo. Scelta scellerata di togliere i nomi delle tecniche e gli slow mo, oltre all'assenza delle mosse finali, con un sistema di sviluppo del personaggio osceno (quelle orribili pergamene). L'unica cosa che si salva è il quantitativo enorme di personaggi disponibili, poi il nulla.
-Fire Emblem
Geniale il connubio tra gameplay classico e il tattico di FE. Da provare assolutamente, perché per tirare fuori una cosa del genere in un musou o si è dei geni o si è completamente pazzi.
-Pirate Warriors
L'ho adorato soprattutto per la bellissima parte grafica e la grande resa delle mosse. I sequel li ho lasciati perdere perché se non ricordo male hanno storie originali

Ho giocato anche Gundam 2 ma una marea di anni fa e non ho molto ricordo.

Mi piacerebbe parecchio recuperare HW2
Non li ho giocati, ma praticamente tutti si lamentano di Ken's Rage 2. Informandomi ho scoperto che, a differenza del primo (e di praticamente tutti i musou "principali" KT) non è stato sviluppato dagli Omega Force. Praticamente questo attesterebbe che, a parte Capcom e alcuni membri del Team Ninja, sono praticamente gli unici a saper fare questi giochi...

Su PW, il secondo non so, il terzo ripercorre le vicende principali fino a Dressrosa (però poi inventa per concludere la storia, perché ai tempi di uscita del gioco quell'arco non era finito)...considera però che condensa parecchio. Comunque PW3 è un ottimo gioco del genere :sisi:

-------

A proposito di HW, approfondendo Age of Calamity mi è venuto spontaneo più di un paragone col predecessore, visto che è uno dei giochi che mi è più piaciuto su WiiU (ho abbondantemente superato le 100 ore, non ricordo il numero con esattezza, e non ho manco completato tutta la mappa della modalità avventura). Devo dire che ho trovato due giochi molto più diversi di quanto credessi. Non ho ancora finito AoC, ma provo a fare un raffronto dei principali aspetti dei titoli, tenendo presente che il primo Hyrule Warriors ha beneficiato di un season pass, di un'espansione e di una riedizione, mentre AoC è appena uscito.

-Grafica: il primo capitolo presentava modelli piacevoli e un buon chara design, ma mappe/nemici che facevano poco più che il loro lavoro. AoC trae grandissimo beneficio dal motore grafico di Botw, con mappe molto variegate che riproducono molto fedelmente le ambientazioni del gioco originale, e con una morfologia più varia. Sia i protagonisti che i mostri sono gradevoli da vedere, e l'apprezzamento in generale che ha avuto questo titolo secondo me dipende anche da questo. L'aspetto molto negativo che tutti ormai conoscono è sicuramente il frame-rate; non che nel primo brillasse, ma qui in certi stage e in coop scende a livelli da slow-mo...certo dopo tutte queste ore mi sono abituato.

-Colonna sonora: qui devo dare la vittoria al primo HW, quella del secondo è piacevole ma a mio parere non altrettanto incisiva (anche se ci sono un paio di remix niente male).

-Roster: in HW attualmente ci sono 28 personaggi, però c'è da dire che al lancio erano soltanto 13 (+3 aggiunti gratis successivamente fuori dal season pass); AoC presenta 18 personaggi, che per un gioco nuovo (e con un roster quasi del tutto nuovo) è un ottimo numero. Giusto Link e qualche altro personaggio riprendono alcune mosse, per il resto i moveset sono totalmente differenti, e in entrambi i giochi i pg sono estremamente differenziati l'uno dall'altro. Tuttavia come varietà e appeal dei personaggi, a mio parere il primo HW vince, soprattutto per la presenza ben più consistente di varianti di stili di combattimento.

-Storia: da premettere che non ho ancora finito AoC, sicuramente quest'ultimo ha una narrazione più organica e una storia che è in grado di suscitare maggior interesse perché parte da elementi già noti...e la trama ha anche diversi momenti di hype e alcune sezioni di impatto, senza però aver ancora mai raggiunto un vero picco. Probabilmente è anche colpa dei villain, che sono pochi, assenti o poco interessanti (per adesso Astor è una grande delusione, davvero insignificante, difficile si riscatti).
Il primo HW ha una trama che ha il sapore della fanfiction (come capita spesso con i crossover) ma ha introdotto diversi personaggi inediti abbastanza popolari nella fanbase, e la scrittura dei personaggi era molto rispettosa del materiale originale (grande merito per Ganondorf, davvero eccellente).

-Modalità e contenuti: entrambi sono giochi che presentano un gran numero di contenuti, ma forse questo è l'aspetto sul quale divergono di più. Il primo HW separava nettamente modalità storia da modalità accessorie, con il "cuore" del gioco che era sicuramente rappresentato dalla modalità avventura, dove sta il grosso del senso di progressione. L'aspetto negativo è che il tutto è molto dilazionato, richiede un gran numero di partite e di replay, e per qualsiasi cosa il gioco richiede un grinding veramente estenuante.
AoC pone il focus principale sulla sua trama, fin dalla campagna di marketing. Il gioco unisce però unisce tutte le modalità e le voci del menù in un'unica grande mappa che riproduce la Hyrule di Botw, dove sono disposte nelle varie regioni come indicatori che la riempiono (ma sono ovviamente richiamabili anche da un menù apposito). Le missioni secondarie si intersecano direttamente alla trama principale, dando la possibilità di essere giocate alternatamente. Personalmente, trovo che questa scelta a volte impatti negativamente il pacing, e in generale che le subquest restituiscano un senso di progressione peggiore rispetto alla modalità avventura: non potendone vedere il totale preciso, e essendoci molte missioni che continuano a comparire dopo averne finite altre, il loro completamento diventa a volte estenuante. In compenso la loro durata è breve, non esiste un sistema di ranking (quindi possono essere giocate così come viene) e potenziare i pg è decisamente più abbordabile; il farming in generale è ridotto all'osso rispetto al primo HW, almeno fin dove sono arrivato.

-Gameplay: i giochi partono da una stessa base, anche se complessivamente AoC è un gioco sicuramente più bilanciato e meno "sporco", le animazioni risultano più naturali e fluide, ci sono meno moveset fuffa (anche se ce ne sono pure qui), le diverse meccaniche tra i pg sono "istituzionalizzate" dal ricorrente apposito tasto dell'azione personale. Le rune sono decisamente meglio integrate nel gameplay rispetto agli oggetti dei dungeon che servivano principalmente come gimmick da usare contro i boss, in compenso però manca la barra della magia come power up generico per tutti i pg; la sua funzione è sostituita dalle bacchette. In AoC ha ancora più importanza la necessità di abbattere il weak point nemico, e ci sono molti più modi per esporlo e abusarne (bacchette e stasi su tutti). Per controbilanciare, la varietà delle missioni lascia un po' a desiderare rispetto al primo HW, perché si tratta quasi sempre di uccidere tot nemici e poi un mini-boss/boss. Poche battaglie di scorta, gli avamposti sono quasi ininfluenti, forse un paio di battaglie di difesa, zero scontri con una terza fazione. Da questo punto di vista AoC è decisamente meno warriors e più "action" nella sua progressione.
 
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