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Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

  • Autore discussione Staff Cinema
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Quattro

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Nemmeno mi ricordo l'ultima volta che ho commentato :asd: Scorro un po' il diario di Letterboxd e se mi viene in mente qualcosa scrivo qualche riga con pochissima punteggiatura, pronti via,

Alice in den Städten di Wenders, on the road basato sulla solita dicotomia adulto-bambino. La sceneggiatura funziona, il ritmo è molto rilassato e si lascia accompagnare molto piacevolmente.

Uski roti di Mani Kaul, sceneggiatura e intreccio ridotti all'osso, trovo però sempre affascinante il linguaggio visivo di Kaul e il modo in cui costruisce gli spazi intorno ai propri personaggi.

27 down di Awtar Krishna Kaul, mi ha ricordato un po' Europa di von Trier per il modo in cui insiste sul treno come come non-luogo, utilizzando il movimento incessante per infondere nella narrazione una sospensione quasi onirica. La melancolia del protagonista mi ha un po' stancato a lungo andare ma il film è comunque notevole sia per regia che sceneggiatura.

Blade runner 2049 di Villeneuve, con me ha avuto il grosso problema che ho fatto sinceramente fatica a credere al nodo centrale della vicenda. ma al di là di questo non si può dire che non sia un prodotto ben confezionato, a tratti brillante, con un world-building non banale e capace di stare in piedi anche da solo, al punto che forse ci si poteva anche risparmiare di tirarci dentro pure Ford, nel complesso promosso.

Direktøren for det hele di Von Trier mi ha un po' deluso, sarà che partivo con la speranza di trovarmi davanti la versione di Von Trier di The office e non l'ho trovata, ma a parte questo ho trovato proprio poco interessante l'intreccio i personaggi e le situazioni che si vengono a creare. Poteva venirne fuori qualcosa di forte, così è una commediucola non particolarmente brillante.

La maschera del demonio di Bava non so, si lascia guardare ma non ci ho trovato proprio niente di interessante.

Baskin di Evrenol doveva essere un corto, nella parte finale ci sono scene molto forti sia come immaginario che come realizzazione ma per il resto tanta noia.

Toy story 4 di Cooley si lascia guardare volentieri, peccato solo che il bel finale del 3 ne esca ridimensionato. Non so se sono io ma a sto giro il modo ossessivo con cui parlano dei bambini l'ho trovato un po' inquietante e ambiguo.

The rescuers di Reitherman, Stevens e Lounsbery, premetto che non è che sia nulla di particolarmente notevole ma un cartone con un immaginario così brutale non posso non apprezzarlo, da piccolo avevo visto giusto spezzoni qua e là e che incubi, che incubi meravigliosi.

Ride your wave di Yuasa, a tratti molto toccante ma anche molto convenzionale, probabilmente tirato un po' troppo per le lunghe. La componente sovrannaturale è un po' meh ma è anche vero che se togli quella togli tre quarti di film.

Le beau mariage di Rohmer stavo per mollarlo salvo poi rendermi conto che il film stava andando nella direzione diametralmente opposta a quella che pensavo, Di base prende i soliti stereotipi da rom-com e fa andare tutto male. Fa un po' star male ma può anche essere esilarante se lo si prende per il verso giusto. Per certi versi anticipa un po' quell'estetica del cringe che abbiamo tutti imparato ad amare. Altro centro da parte di Rohmer per me.

Pirosmani di Shengelaia, so che è cliché dirlo specialmente sulla biografia di un pittore ma praticamente qualsiasi fotogramma potrebbe essere incorniciato e appeso al muro, deliberatamente pittorico nella composizione, nella scelta dei soggetti, dei colori, dell'illuminazione. Da sottolineare un inaspettato senso dell'umorismo che ho trovato francamente esilarante. Molto molto bello.

Ossessione di Visconti, trama ormai inesorabilmente prevedibile ma è l'occhio di Visconti ad elevare la pellicola, come si fa a esordire con una prova del genere io non lo so.

The cat in the hat di Welch, FINALMENTE dopo 17 anni ho trovato il coraggio di vederlo e, e che dire, vogliamo rivalutarlo come miniera per memi? Sia chiaro il film è osceno ma mentirei se dicessi che non mi ci sono divertito, certe robe poi in un film per bambini non ho idea di come siano riusciti a farsele passare.

L'enfant secret di Garrel, riuscitissima commistione di cinema muto e sonoro, una storia spiccatamente autobiografica e visibilmente sofferta da parte di Garrel che brilla soprattutto negli occhi e nei silenzi di Wiazemsky. Se nel mood giusto merita sicuramente la visione. Bellissime immagini.

Synecdoche, New York di Kaufman, impossibilmente denso, follemente ambizioso, stratificato, convoluto, Kaufman esordisce con un'opera titanica sulla vita la morte l'arte che tocca praticamente ogni corda dello spettro emotivo per un'esperienza esilarante, opprimente, febbricitante, estenuante, sicuramente come nessun'altra. Come faccia a stare tutto in meno di due ore è e rimarrà un mistero per me. Può piacere o no, ma la definizione di capolavoro è stata scritta proprio per opere come questa.

Ah quest'anno sono anche riuscito a recuperare tutto Mad men e confermo che sì è un capolavoro.

Buon 2021 a tutti.
 

Francescoc

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Appena visto Ma Rainey's Black Bottom

Film eccezionale

Boseman mi mancherà ancora di più dopo questo film
 

Viscaccia

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Love Actually (Richard Curtis). Non mi ha convinto molto, tante storie, tutte abbozzate. Tutto troppo smielato, bisogna chiudere più di un occhio sulla sceneggiatura.
 

Divodark

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Ho visto Il Primo Natale, l'unico film di Ficarra & Picone che mi mancava. Devo ammettere che non mi è piaciuto nemmeno un pò. Situazioni imbarazzanti, zero comicità.
Deludente, forse il loro film più debole.
 

Togg

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Cycling Chronicles: Landscapes the Boy Saw, Wakamatsu
Da quant'è che voglio recuperare Wakamatsu non lo so, forse quasi un decennio. Anche queste vacanze non saranno il momento ideale ma intanto ho visto questo e accetto consigli per i prossimi.
Sorprende come Wakamatsu riesca a impedire allo psicologismo di installarvi in una storia che vi si presterebbe dall'inizio alla fine. Un ragazzo uccide sua madre, è insoddisfatto dalla vita e forse si redime. Si ritorna ai suoi movimenti presenti incessantemente, i flashback sabotano i principi di significazione invece di risolverli. Sono aperture che beneficiano dall'incostanza del montaggio, mi ricorda i flashback in Kotoko di Tsukamoto, altra storia di traumi forti. Gli incontri fatti lungo la strada non sono prevedibili né come durata né come strumento narrativo. A volte ci illuminano su aspetti sociali, altre è pura azione. Meglio per esempio di Canary di Shiota che è uscito esattamente lo stesso anno, lì era tutto troppo narrativo e sensato e poco nel presente.
Può comprensibilmente annoiare perché lo strumento della ripetizione non ha nessun filtro glamour, allo stesso tempo non potrebbe essere altrimenti visto che la serenità e il dubbio che resta alla radice del film necessitano di quest'approccio.
 

rave98

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Ed ecco anche gli altri due film della collana Welcome to the Blumhouse, presente su Prime Video
Pensavo di metterci di più a recuperarli e invece sono stato veloce
Anche questi sono abbastanza scarsi registicamente, vedremo come saranno i 4 che dovrebbero venir rilasciati nell'arco del 2021
Nei prossimi giorni voglio anche scrivere un paio di righe su una manciata di film visti durante l'anno ma di cui non ho ancora parlato, perché sono veramente belli
Ma intanto ecco due parole su questi lavori meno entusiasmanti (con una miracolosa eccezione)

Evil Eye

La mia domanda è... ma come si fa a finanziare e perfino distribuire certa roba?!?! mah...
Che l'horror sia soprannaturale a me piace, d'altronde cosa c'è di più pauroso di qualcosa che non si può concepire, però ci dev'essere la componente horrorifica
E' un po' lo stesso problema di The Lie, sono dei thriller (pure mal riusciti) ma non sono horror come si propongono e questo non è un problema che sto riscontrando solo in questi esempi
Ad ogni modo il film è talmente prevedibile, che se fosse finito diversamente sarebbe stato prevedibile lo stesso, cioè si arriva ad un certo momento in cui potrebbe finire in modo x, in modo y, in modo z, ecc... e sarebbero prevedibili tutti (e finisce proprio con il più scontato di quelli)
La narrazione poi è alquanto prolissa per la prima ora (su un'ora e mezza di durata) e poi è meglio distribuita nell'atto finale, il quale però è anticipato in tutti i modi possibili tranne quelli che potrebbero farlo percepire come climax o momento di tensione, è semplicemente un punto d'arrivo che ci si aspettava dalla prima inquadratura
Tra l'altro ha una regia molto da "videoclip", non so se mi spiego

Nocturne

Finalmente, questo va bene invece
Oddio non aspettatevi il nuovo Hereditary, però almeno ha delle inquadrature decenti, una colonna sonora curata (e c'è perfino il tema della musica, sebbene con brani non originali) e soprattutto sembra un film horror
Le attrici, già note al pubblico mainstream, fanno delle belle performance e sono presenti sia un po' di suspense che una certa atmosfera soprannaturale
Certo che non avrei mai creduto di gridare al miracolo trovando in un film di questo genere quello che tutti i film di questo genere dovrebbero di norma avere
E' quasi un peccato paragonarlo agli altri perché si vede che anche le varie maestranze sono state più attente e precise ai loro ruoli
Sono soddisfatto della visione, credo che questo sarebbe stato un film che avrei visto pure in sala (d'altronde, peggio di Wish Upon e The Lodgers non è)
Gli unici due difetti che sottolineo, anche se c'è poco da essere schizzinosi dopo aver assistito alla concorrenza, consistono nel fatto che in alcuni momenti ciò che accadeva andava articolato un po' di più e nel fatto che in determinati momenti c'avrei visto bene dei campi medi (o lunghi) statici con una durata prolungata

Direi che a livello di regia e sceneggiatura quest'ultimo è il migliore dei 4 (ed è strano pensare che questo film possa essere il migliore in qualcosa), mentre a livello di interpretazioni direi che la spunta The Lie, soprattutto grazie a Sarsgaard
Ovviamente mi dispiace parlare di sta robetta dopo che si menziona Cycling Chronicles : Landscapes the Boy Saw, del cui regista ho visto una decina di film, però volevo segnalare queste new entry di Amazon visto che sono molteplici e che ce ne saranno altre
Tra l'altro girovagando per Amazon ho visto pure robe terribili di cui non parlerò, che fanno sembrare questi film discreti, quindi è una piattaforma sulla quale c'è da scremare abbastanza
 

Quinlan

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L'ufficiale e la spia, Roman Polanski (2019)

Film secondo me minore di Polanski che racconta di un ufficiale dell'esercito francese (Georges Picquart) che lotta contro il suo stesso Paese per difendere un capitano di origine ebrea (Alfred Dreyfus) accusato ingiustamente di essere un informatore della Germania. Purtroppo il film non riesce a trasmettere nè il fervore di Picquart che lotta contro un sistema marcio e corrotto mettendo a repentaglio la sua stessa carriera, nè la sofferenza di Dreyfus, a causa di una messa in scena troppo accademica ed ingessata, limitandosi quindi ad essere una fredda cronaca di un fatto realmente accaduto. Senza dubbio li lascia guardare, però da Polanski mi aspetto di più.
 
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Togg

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Children of Men, Cuaron
Da un po' che non vedevo una porcata di questo livello. Primo film dell'anno perché ero con amiche e ho scelto una cosa standard ahah erroraccio
 

Quinlan

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Children of Men, Cuaron
Da un po' che non vedevo una porcata di questo livello. Primo film dell'anno perché ero con amiche e ho scelto una cosa standard ahah erroraccio
Per me è una vera palla sto film, uno dei più sopravvalutati degli ultimi 20 anni. Certe volte basta metterci qualche piano-sequenza e un paio di metafore stiracchiate per convincere tutti che si sta facendo cinema di alto livello.
 
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tidus79

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Ieri sera ho rivisto con la famiglia il primo "Jurassic Park", uno dei film preferiti della bambina! ^^
 

Viscaccia

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Togo (Ericson Core). Sarà che sono soggetto a bias quando sono coinvolti animali, ma mi è piaciuto, per lo meno lato storia e colonna sonora (feels nel finale). Ciò che non mi è piaciuto molto è stato il lato tecnico: l'effetto "stampa vecchia" che faceva da contorno, l'effetto "grana" e l'apertura dell'obiettivo (o almeno in fotografia lo chiamerei così, nel cinema non so) che mette a fuoco solo il volto dei personaggi, specie nelle sequenze iniziali.
 

Togg

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Per me è una vera palla sto film, uno dei più sopravvalutati degli ultimi 20 anni. Certe volte basta metterci qualche piano-sequenza e un paio di metafore stiracchiate per convincere tutti che si sta facendo cinema di alto livello.
Sì infatti è finito che non è piaciuto neanche a loro. I piani sequenze non tirano più.
 

tidus79

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Parlando di film bizzarri oggi ho visto "Ilsa la Belva del Deserto" in blu ray con la giunonica Dyanne Thorne.

Un genere un po sopravvalutato per i miei gusti Erotico/Splatter che aveva estimatori negli anni passati, l'attrice ne ha fatti pochi (circa 8) eppure è considerata un'icona del Cinema lo stesso.

Appare nel film Real Men del 1987 nella parte del padre di Jim Belushi LOL
 

BlackWizard

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Una pallottola spuntata
Erano almeno 10 anni che non lo vedevo, non avendo niente da fare ieri sera ho scelto qualcosa di leggero. Sinceramente me lo ricordavo migliore, Nielsen sicuramente mantiene in piedi la baracca ma la gran parte delle battute e delle scene sono portate all'estremo con una pretesa di realismo che non è e non può essere convincente. Ho trovato di cattivo gusto tutta la vicenda della regina, va bene ridere, anche di qualsiasi cosa ma quello...
Nel complesso il film non è malaccio, è leggero e diverse battute fanno anche ridere parecchio, sia chiaro, giusto 3-4, ma le ho trovate divertenti, anche se non salvano la baracca. Sicuramente rivedrò anche gli altri 2 senza pretese, anche perché comunque l'ora emmezza che si impiega va via con leggerezza.

5.5/10

Underworld & Underworld: evolution
Underworld
Non mi ero mai approcciato alla serie e mi sono domandato perché, beh il perché si capisce dal secondo film, in quanto il primo l'ho trovato abbastanza buono se guardato senza pretese, discreto montaggio e buone inquadrature, nulla di più però nel complesso l'ho trovato buono, meglio di quanto mi aspettassi e di quanto forse non meriti il genere, ormai visto, rivisto e stravinto in non so quanti film a cavallo tra i 90' e il 2000, dove questo ne sembra una delle colonne portanti, rimasto incastrato tra un video degli evanescence (qualcuno ha detto Bring me to life...?) e il mastodontico Matrix per lo stile utilizzato, ma solo per lo stile, sia chiaro. I dialoghi...va be', lasciamoli perdere che è meglio :asd: .Più che accettabile nel complesso

6/10

Underworld:evolution
Ora arriva la nota dolente e il perché non mi sono mai approcciato a questo genere o a questi film.
Dal più che buono primo capitolo il secondo si rivela di un trash incredibile, portato come quasi una scusante ad approfondire le vicende, anche decenti, che hanno caratterizzato l'inizio della storica battaglia tra le due stirpi.
Evolution riprende quanto di salvabile aveva il primo capitolo e lo cestina malamente nel nome di effetti speciali e visivi che spero di non vedere più in nessun altro film, "evolutosi" in una pellicola dove si cerca di alzare il livello dell'azione, cercando di farla diventare supereroica ma fallendo miseramente e rovinando i pochi pregi che aveva il primo, riducendo i personaggi principali decenti e aggiungendone altri che oltre a macchiette e stereotipi non sono.
Credo che sia giunto il momento di mollare questa serie, anche se sono abbastanza indeciso se vedere anche il 3 capitolo, ma sicuramente oltre al prequel non andrò, non credo ne valga la pena.

5/10


Rapunzel
Con questo Lockdown, come nel precedente di Marzo, ho deciso di riprendere film Disney e Pixar che non avevo ancora visto gli scorsi anni, vuoi per crescita, vuoi per il più che classico "ah quello mi manca, appena posso lo vedo" accompagnato dalla ricerca di un po' di tranquillità e spensieratezza in un momento comunque di grande stress e grandi difficoltà per tutti.
Siamo sui storico livelli della Disney, almeno degli ultimi decenni, che ritengo sia comunque il minimo indispensabile per quello che è e che rappresenta storicamente questa casa di produzione.
Film abbastanza divertente, con i soliti messaggi perbenisti che non fanno mai male e che, come scritto sopra, in periodi difficili è giusto ricercare, anche costantemente.
Scrittura dei personaggi di livello, anche se non mi hanno fatto impazzire, doppiaggio in italiano veramente molto buono, tranne che per Giampaolo Morelli, nonostante lo stimi abbastanza come attore e lo ritenga buono, nel doppiaggio non mi è piaciuto, l'ho trovato troppo statico nell'utilizzo della voce e poco coinvolgente, a differenza di Laura Chiatti che mi ha sorpreso incredibilmente, sia chiaro, non è al livello dei Mostri sacri italiani ma l'ho trovata veramente brava, molto convincente e coinvolgente, per non parlare del cantato di Rapunzel che è completamente fatto dalla stessa, chapeau.
Le canzoni sono anch'esse nella media, i testi, o la loro trascrizione in italiano no, li ho trovati banaolotti, non mi sono piaciuti.
Nel complesso è un film Disney e da' quello che mi aspettavo, certo non è un capolavoro o un must view, però la grande D che sovrasta il titolo del film sulla locandina la merita tutta.

7/10
 
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pipigno

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Infection (2015) Un film danese sugli Zombie, che stranamente, cosa postitiva per me, rispettano i canoni di Romero. Consigliato. Voto 7
 

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Tuya's Marriage, Wang Quan’an
Recuperato dopo avere visto due anni fa a Berlino il bellissimo Ondog. Da difficoltà materiali nelle montagne cinesi emergono uno splendore di diverse relazioni possibili. Non si è ancora liberato di tutto il negativo come farà dopo ma siamo già molto vicini. Film magnifico per iniziare l'anno.
 

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Come avevo anticipato, ci sono film usciti e visti nel 2020 di cui non ho scritto nulla
Paradossalmente, alcuni di loro sono pure tra i più belli visti durante l'anno, quindi ho deciso di recuperare
Tuttavia, dal momento che solitamente i miei messaggi sono un po' lunghi già solo parlando di un film, ho deciso di parlarne in un unico messaggio, con poche righe ciascuno

A Sun

Uno dei nuovi film Netflix più belli eppure non se lo fila nessuno (sarà il ritmo?! boh)
Questo bellissimo film Taiwanese parla in realtà della società in cui tutti viviamo e lo fa con una buona regia, con delle belle immagini e con una scrittura interessante
Spero di vederlo candidato all'Oscar per miglior film straniero (e magari vederlo vincere, anche se ci sono Danimarca e Bosnia che mi potrebbero far cambiare idea)

Ema

Film di Pablo Larraìn, regista di Jackie, che nonostante i premi al Festival di Venezia del 2019 ha avuto una distribuzione abbastanza invisibile
Il che è un peccato perché è un film molto bello, con delle inquadrature bellissime (le migliori dell'anno assieme a The Lighthouse per me), altro che effetti visivi
Buonissime anche le interpretazioni e la scrittura, che però scivola un pochino nel finale imho

La Ragazza d'Autunno

Film russo che unisce la microstoria del rapporto tra due ragazze alla macrostoria del secondo dopoguerra
Pellicola coraggiosa e insolita (molto meglio di certi film che sono andati agli oscar, dal mio personale punto di vista) con anche un magnifico uso dei colori
Anche la "schiettezza" con cui i fatti vengono mostrati è molto d'impatto

Sound of Metal

Disponibile su Prime Video dallo scorso mese (credo...)
Un film poetico sotto molti punti di vista, non perde tempo a enfatizzare o romanzare la situazione, la affronta
E lo fa pure con una buona regia e un particolare sound design
Un film che avrebbe meritato di sicuro più visibilità e più premi "popolari"
Ottime interpretazioni di Paul Raci (che non mi piace come attore però è innegabile che avrebbe meritato dei riconoscimenti per questa performance) e Riz Ahmed

Doppia Pelle

Un thriller francese abbastanza particolare, con un Jean Dujardin eccezionale
Il regista si fa chiamare Mr Oizo e a Settembre era pure a Venezia con un altro film
Ho molto apprezzato la scrittura, che ho trovato non convenzionale, metaforica ed intelligente, e l'atmosfera a tratti asfissiante

Roubaix

Film francese arrivato da noi in autunno e ispirato ad un caso di cronaca nera
Nonostante i vari premi per me non è stato nulla di entusiasmante, si segue ma non riserva chissà quali momenti elevati
Molto buona la fotografia

Direi che nonostante la pandemia è stato un anno cinematograficamente consistente per me
 

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Tenet

Visto ieri sera e inizio a già a dire che mi aspettavo qualcosa in più.
Da Nolan mi aspetto sempre un quid pluris abbastanza intricato, originale e assolutamente fuori dal comune, cosa che Tenet non è.
Per carità il suo lo fa e lo fa bene, intrattiene ed è un film apprezzabile ma nulla di più, non ha l'originalità di Inception, la lungimiranza di Interstellar e non ti lascia di sorpresa come The Prestige o Memento, sa troppo di già visto e l'ho ritenuto troppo semplice per le corde di un regista che ci ha abiutuato (forse troppo?) a girare film unici per come costruisce trama e concetti.
La pellicola tecnicamente è sui livelli che conosciamo ma la sostanza manca in gran parte, arrivando a confezionare una pellicola dalla trama più che prevedibile che, appunto, sa di già visto e questo va ad intaccare non poco la sua originalità. Menzione speciale per i 2 attori di punta e per Branhag; Pattinson si sta ritagliando il suo spazio e sono compiaciuto.
In conclusione mi ha leggermente deluso, se voglio essere cattivo: alla fin fine Nolan ha girato un film lineare e ne ha modificato il montaggio, tutto qui. Da lui mi aspetto ben altro, non che faccia il compitino, mi aspetto mi porti su altri lidi, non che confezioni una pellicola, ottima per carità ma che rappresenta il minimo indispensabile se accostato ai suoi altri lungometraggi, che manca in parte della sostanza che ha sempre caratterizzato il salto di qualità dei film del regista inglese.

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tidus79

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Nel Week end ho rivisto "All'inseguimento della pietra verde" e "Il gioiello del Nilo" con la coppia che scoppia Douglas/Turner + il giullare De Vito che da un tocco di comicità con le sue gag.

Indubbiamente Kathleen Turner e Rick Moranis sono stati due miti del cinema per ragazzi anni '80 poi spariti quasi nel nulla nei decenni successivi,io me li ricordo ancora oggi!



 
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