per certi versi mi aspettavo anche che non riproponesse lo stesso formato della (nel mio caso siccome ho skippato la prima novel avendo già visto l'anime) prima stagione, appunto per la forte conclusione che aveva e per il fatto che sembrasse un evento verificatosi in circostanze molto particolari e difficili da potersi ripetere,
pronosticavo quindi che per questa seconda storia un taglio Majoko decisamente più classico con solo in un secondo momento o in un arco successivo il ritorno ad una formula che riprendesse la sanguinolenza (che comunque non era il solo elemento di intrattenimento e che faceva grande la prima storia) la strada che viene presa invece è una di quelle strane perchè sebbene il nuovo gruppo di ragazze non si azzanni continuamente alla gola, abbiamo anche ancora meno elementi Majoko
siccome, le ragazze vengono intrappolate ... all'interno di un videogioco ... potrebbe sembrare la solita balla simil isekai
ma in realtà non lo è, l'elemento videogame è davvero ai minimi termini, la cosa che risalta nel suo uso in questo caso è che il mondo appare davvero sintetico e vuoto (gli edifici nella città sono tutti uguali letteralmente copia incollati, non ci sono NPC) quindi ha la sua dose di originalità nel non proporre un mondo fantasy ma risulta più che altro una trappola alla "Saw" digitale, questo è il parallelo che mi viene più spontaneo fare, e a tutti gli affetti il manstermind dietro tutto può essere paragonato nei suoi intenti e nel modo in cui opera a Jigsaw, dove la precedente serie aveva semplicemente degli psicopatici che volevano essere intrattenuti da una battle royale tra ragazze magiche, qui se pur sempre con una buona dose di cervello andato a marcire, l'intento è quello di un test.
Più che altro questa gimmik del videogame priva le ragazze di momenti da Magical girl nel mondo reale, come salvare gente o dover nascondere la propria identità e diventa addirittura un vero e proprio exploit per liberarsi della responsabilità dei personaggi di conciliare la loro doppia identità e non sono completamente convinto sia una scelta giusta, un pò come togliere a Batman Bruce o Superman Clark è un elemento piuttosto essenziale, la cosa strana che fa la serie è che da anche dei momenti nel mondo reale infatti
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la loro partecipazione all'interno del gioco avviene ad una certa ora della notte, durante la quale (non ho capito se vengano risucchiate all'interno dei propri cellulari o solo la loro mente) il tempo del gioco corrisponde solo ad una minima frazione del tempo nella realtà (yeah Accel World style
) trascorsi tre giorni all'interno ne hanno tre da poter spendere all'esterno e la cosa si ripete