Cosa c'è di nuovo?

[Angolo dell'Orrore] Le Nostre Creepypasta

Yurinoa

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Ecco una storia per MattewMatt96 ;)

Spero ti piaccia :sisi:

Portami con te
Joshua era seduto sul letto, lo sguardo perso nel vuoto. Un mese prima sua madre era morta in un incidente stradale, fu una morte orribile. Il corpo sembrava irriconoscibile, l'impatto con un'altra macchina aveva deturpato il suo bel viso. Joshua ormai era rimasto solo, non aveva fratelli o sorelle e non aveva un padre. Eppure, nonostante la solitudine, gli sembrava ancora di percepire la presenza di sua madre. Forse era solo un'impressione ma gli capitava spesso. A volte, mentre dormiva, sentiva una mano accarezzargli la guancia ma quando apriva gli occhi non vedeva nessuno. Altre volte invece sentiva una voce chiamarlo "tesoro". Tutto ciò non era possibile, probabilmente la sua mente gli giocava brutti scherzi. Decise così di andare da uno psichiatra, questo si limitò a prescrivergli dei farmaci e gli disse di non preoccuparsi, tutto si sarebbe risolto, doveva solo elaborare il lutto. Prese quei farmaci per circa una settimana senza ottenere alcun risultato. Si sentiva osservato, quella presenza si faceva sempre più reale. Un giorno, mentre osservava la foto di sua madre, finalmente la vide chiaramente. La figura della donna gli apparve davanti come una manifestazione soprannaturale e, lentamente, gli mise le mani sul viso.
Madre: Tesoro.
Joshua: Mamma?
Madre: Figlio mio, smetti di essere triste. Non riuscirò mai a riposare in pace se non ti vedo reagire.
Joshua: Come posso fare, Mamma? Eri tutto per me.
Madre: Devi voltare pagina, tesoro, Ci sono molti motivi per continuare a vivere.
Joshua: Vorrei poter stare di nuovo insieme, come prima.
Joshua non riuscì a trattenere le lacrime. Sua madre era il suo mondo, la sua morte significava la fine di tutto.
Madre:...
Lo spirito gli accarezzò i capelli. Sentiva tutta la sofferenza di suo figlio. A quel punto prese una decisione.
Madre: Vorresti venire con me?
Joshua: Si, ti prego.
Madre: Ne sei proprio sicuro?
Joshua: Si, portami con te.
Lo spirito della donna si sollevò in aria strascinando con se l'anima di suo figlio. I due spiriti si abbracciarono dolcemente e piano piano sparirono.
Il corpo del ragazzo fu trovato da un suo amico solo dopo diversi giorni e sottoposto ad autopsia. La causa della morte non venne mai accertata ma ciò che colpì il medico legale era l'espressione serena sul volto di Joshua.
 
Ultima modifica:

MattewMatt96

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Ecco una storia per MattewMatt96 ;)

Spero ti piaccia :sisi:

Portami con te
Joshua era seduto sul letto, lo sguardo perso nel vuoto. Un mese prima sua madre era morta in un incidente stradale, fu una morte orribile. Il corpo sembrava irriconoscibile, l'impatto con un'altra macchina aveva deturpato il suo bel viso. Joshua ormai era rimasto solo, non aveva fratelli o sorelle e non aveva un padre. Eppure, nonostante la solitudine, gli sembrava ancora di percepire la presenza di sua madre. Forse era solo un'impressione ma gli capitava spesso. A volte, mentre dormiva, sentiva una mano accarezzargli la guancia ma quando apriva gli occhi non vedeva nessuno. Altre volte invece sentiva una voce chiamarlo "tesoro". Tutto ciò non era possibile, probabilmente la sua mente gli giocava brutti scherzi. Decise così di andare da uno psichiatra, questo si limitò a prescrivergli dei farmaci e gli disse di non preoccuparsi, tutto si sarebbe risolto, doveva solo elaborare il lutto. Prese quei farmaci per circa una settimana senza ottenere alcun risultato. Si sentiva osservato, quella presenza si faceva sempre più reale. Un giorno, mentre osservava la foto di sua madre, finalmente la vide chiaramente. La figura della donna gli apparve davanti come una manifestazione soprannaturale e, lentamente, gli mise le mani sul viso.
Madre: Tesoro.
Joshua: Mamma?
Madre: Figlio mio, smetti di essere triste. Non riuscirò mai a riposare in pace se non ti vedo reagire.
Joshua: Come posso fare, Mamma? Eri tutto per me.
Madre: Devi voltare pagina, tesoro, Ci sono molti motivi per continuare a vivere.
Joshua: Vorrei poter stare di nuovo insieme, come prima.
Joshua non riuscì a trattenere le lacrime. Sua madre era il suo mondo, la sua morte significava la fine di tutto.
Madre:...
Lo spirito gli accarezzò i capelli. Sentiva tutta la sofferenza di suo figlio. A quel punto prese una decisione.
Madre: Vorresti venire con me?
Joshua: Si, ti prego.
Madre: Ne sei proprio sicuro?
Joshua: Si, portami con te.
Lo spirito della donna si sollevò in aria strascinando con se l'anima di suo figlio. I due spiriti si abbracciarono dolcemente e piano piano sparirono.
Il corpo del ragazzo fu trovato da un suo amico solo dopo diversi giorni e sottoposto ad autopsia. La causa della morte non venne mai accertata ma ciò che colpì il medico legale era l'espressione serena sul volto di Joshua.
Bellissima storia come sempre, questa in particolare molto toccante ?
 

pipigno

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Bellissima storia come sempre, questa in particolare molto toccante ?
Ecco una storia per MattewMatt96 ;)

Spero ti piaccia :sisi:

Portami con te
Joshua era seduto sul letto, lo sguardo perso nel vuoto. Un mese prima sua madre era morta in un incidente stradale, fu una morte orribile. Il corpo sembrava irriconoscibile, l'impatto con un'altra macchina aveva deturpato il suo bel viso. Joshua ormai era rimasto solo, non aveva fratelli o sorelle e non aveva un padre. Eppure, nonostante la solitudine, gli sembrava ancora di percepire la presenza di sua madre. Forse era solo un'impressione ma gli capitava spesso. A volte, mentre dormiva, sentiva una mano accarezzargli la guancia ma quando apriva gli occhi non vedeva nessuno. Altre volte invece sentiva una voce chiamarlo "tesoro". Tutto ciò non era possibile, probabilmente la sua mente gli giocava brutti scherzi. Decise così di andare da uno psichiatra, questo si limitò a prescrivergli dei farmaci e gli disse di non preoccuparsi, tutto si sarebbe risolto, doveva solo elaborare il lutto. Prese quei farmaci per circa una settimana senza ottenere alcun risultato. Si sentiva osservato, quella presenza si faceva sempre più reale. Un giorno, mentre osservava la foto di sua madre, finalmente la vide chiaramente. La figura della donna gli apparve davanti come una manifestazione soprannaturale e, lentamente, gli mise le mani sul viso.
Madre: Tesoro.
Joshua: Mamma?
Madre: Figlio mio, smetti di essere triste. Non riuscirò mai a riposare in pace se non ti vedo reagire.
Joshua: Come posso fare, Mamma? Eri tutto per me.
Madre: Devi voltare pagina, tesoro, Ci sono molti motivi per continuare a vivere.
Joshua: Vorrei poter stare di nuovo insieme, come prima.
Joshua non riuscì a trattenere le lacrime. Sua madre era il suo mondo, la sua morte significava la fine di tutto.
Madre:...
Lo spirito gli accarezzò i capelli. Sentiva tutta la sofferenza di suo figlio. A quel punto prese una decisione.
Madre: Vorresti venire con me?
Joshua: Si, ti prego.
Madre: Ne sei proprio sicuro?
Joshua: Si, portami con te.
Lo spirito della donna si sollevò in aria strascinando con se l'anima di suo figlio. I due spiriti si abbracciarono dolcemente e piano piano sparirono.
Il corpo del ragazzo fu trovato da un suo amico solo dopo diversi giorni e sottoposto ad autopsia. La causa della morte non venne mai accertata ma ciò che colpì il medico legale era l'espressione serena sul volto di Joshua.
Splendida
 

Yurinoa

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Dopo un lungo periodo di inattività riesumo il Topic per postare una nuova storia :dsax:

Questa è per pipigno
Taggo anche MattewMatt96 nel caso volesse leggerla.

Amicizia Innocente
Per Jason quella giornata soleggiata sembrava come tutte le altre, noiosa e priva di stimoli. Mancavano pochi giorni al suo compleanno, avrebbe compiuto sei anni. Sua madre di sicuro aveva in mente di preparare il suo favoloso "pasticcio di carne" ma a dire il vero a Jason non piaceva. Era un bambino tranquillo per la sua età, amava gli insetti e la natura, ciò che avrebbe voluto di più al mondo era un amico con cui condividere le sue passioni. Proprio quel giorno decise di allontanarsi da casa, aveva bisogno di qualcosa di nuovo, Dopo aver camminato però si rese conto di essere arrivato a una vecchia carrozzeria abbandonata. Un luogo un po' spaventoso per un bambino. Decise di vincere la paura e dare un'occhiata in giro. C'erano ancora alcune auto parzialmente demolite e un piccolo magazzino con la porta danneggiata. Sbirciò all'interno e ciò che vide lo fece sobbalzare. C'era un altro bambino rannicchiato in un angolo! Ma non era come lui, era "diverso". In un primo momento Jason si spaventò ma la curiosità vinse la paura. Provò ad entrare forzando l'entrata. Il bambino si accorse di lui e urlò come in preda al panico. A quel punto Jason gli parlò.
Jason: Tranquillo, non voglio farti del male.
Bambino:...
Jason: Mi chiamo Jason. tu come ti chiami?
Bambino: ...
Jason: Parli la mia lingua?
Il ragazzino esitò un po' ma alla fine rispose.
Bambino: ...Si.
Jason: Come ti chiami?
Bambino: ...Travis.
Jason: Piacere di conoscerti Travis.
Jason entrò all'interno del piccolo magazzino e si avvicinò a Travis. Dopo averlo visto bene notò il suo aspetto "strano", penso addirittura a un alieno! Questa sua diversità in qualche modo lo incuriosiva.
Jason: Sei strano...
Travis: (infastidito) Sei tu a essere strano!
Jason decise di non rispondere, forse sarebbe stato meglio dire qualcosa per farlo sentire più a suo agio.
Jason: Ti va di uscire fuori? Perchè ti trovi qui?
Travis: Mio padre ha detto che non devo uscire per nessun motivo.
Jason: Beh, dev'essere noioso stare qui.
Travis: Già, puoi dirlo forte.
Jason: Possiamo giocare qui fuori se ti va.
Travis: Mio padre potrebbe tornare da un momento all'altro, non vorrei farlo arrabbiare.
Jason: Tranquillo, sarà il nostro segreto.
Superata la diffidenza i due bambini uscirono insieme. Il padre di Travis era via già da parecchio tempo e il ragazzino non sapeva quando sarebbe tornato.
Jason: Giochiamo a nascondino, ti va?
Travis: D'accordo.
I due passarono qualche ora insieme, riuscirono a legare in breve tempo, complice la loro giovane età. Prima del calare della sera, Jason pensò di tornare a casa.
Jason: Ora devo andare, se vuoi torno domani.
Travis: Certo...
Jason: Ciao!
Il ragazzino iniziò ad allontanarsi.
Travis: Scusa Jason.
Jason: Si?
Travis: Non mangio da tanto tempo, non è che potresti portarmi qualcosa da mangiare?
Jason: Certo!
I due si salutarono. Jason era felice di aver trovato un nuovo amico. Il giorno dopo tornò da lui portando con se alcuni biscotti preparati da sua madre. Travis li mangiò tutti in un attimo.
Jason: Cavolo, eri davvero affamato...
Travis: Grazie, Jason.
Jason: Di nulla!
I bambini continuarono a vedersi anche i giorni successivi e in breve tempo divennero amici inseparabili. Jason gli mostrò i suoi appunti sugli insetti e notò con piacere che piacevano anche a Travis. Trascorrevano le giornate parlando e giocando allegramente. Una volta restarono insieme fino al tramonto.
Jason: Sai, non importa se sei diverso. Sei un vero amico.
Travis: Te l'ho già detto, sei tu a essere diverso.
Stavolta non era infastidito, i due potevano dirsi tutto.
Jason: Tuo padre non è ancora tornato?
Travis (preoccupato): No...
Jason: Vedrai che tornerà, nel frattempo ci penso io a tenerti compagnia.
Jason tornò tardi a casa e questo destò una certa preoccupazione alla sua famiglia. Suo padre chiese a suo figlio maggiore di seguirlo per scoprire cosa facesse Jason tutti i giorni. Quando il bambino tornò da Travis non si accorse che suo fratello maggiore lo stava seguendo. E purtroppo venne a sapere della sua nuova amicizia. Il giorno dopo Jason si svegliò di colpo sentendo degli urli al piano inferiore. Scese di corsa e vide suo padre che teneva Travis per un braccio. Lo aveva catturato e portato a casa.
Padre di Jason: Jason! Potresti spiegarmi cosa significa "questo"?
Lanciò Travis a terra.
Jason: (in preda al terrore): È... il mio nuovo amico...
Padre di Jason: Sciocchezze!
Travis (piangendo): Jason, aiutami... ti prego...
Jason: Lasciatelo stare!
Padre di Jason: Portatelo in sala da pranzo.
Il fratello e la sorella di Jason presero Travis con la forza, lo portarono in sala da pranzo e lo misero sul tavolo. Poco dopo arrivò anche la madre di Jason.
Madre di Jason: Mi hai proprio delusa giovanotto!
Jason: Vi prego... è mio amico...
Padre di Jason: Gli esseri umani non sono nostri amici.
Fratello di Jason: Possiamo mangiarlo, Papà?
Padre di Jason: Certamente.
Il fratello di Jason afferrò Travis con le sua quattro braccia e iniziò a smembrarlo con ferocia.
Sorella di Jason: Ehi, dammene un pezzo!
La ragazza afferrò un braccio amputato e prese a divorarlo con la sua bocca dotata di denti aguzzi. Nel mentre i tre occhi di Jason piangevano, aveva perso il suo migliore amico...
Madre di Jason (ai figli): Mi raccomando mangiate tutto. Lo sapete che degli esseri umani non si butta via niente.
 

pipigno

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Dopo un lungo periodo di inattività riesumo il Topic per postare una nuova storia :dsax:

Questa è per pipigno
Taggo anche MattewMatt96 nel caso volesse leggerla.

Amicizia Innocente
Per Jason quella giornata soleggiata sembrava come tutte le altre, noiosa e priva di stimoli. Mancavano pochi giorni al suo compleanno, avrebbe compiuto sei anni. Sua madre di sicuro aveva in mente di preparare il suo favoloso "pasticcio di carne" ma a dire il vero a Jason non piaceva. Era un bambino tranquillo per la sua età, amava gli insetti e la natura, ciò che avrebbe voluto di più al mondo era un amico con cui condividere le sue passioni. Proprio quel giorno decise di allontanarsi da casa, aveva bisogno di qualcosa di nuovo, Dopo aver camminato però si rese conto di essere arrivato a una vecchia carrozzeria abbandonata. Un luogo un po' spaventoso per un bambino. Decise di vincere la paura e dare un'occhiata in giro. C'erano ancora alcune auto parzialmente demolite e un piccolo magazzino con la porta danneggiata. Sbirciò all'interno e ciò che vide lo fece sobbalzare. C'era un altro bambino rannicchiato in un angolo! Ma non era come lui, era "diverso". In un primo momento Jason si spaventò ma la curiosità vinse la paura. Provò ad entrare forzando l'entrata. Il bambino si accorse di lui e urlò come in preda al panico. A quel punto Jason gli parlò.
Jason: Tranquillo, non voglio farti del male.
Bambino:...
Jason: Mi chiamo Jason. tu come ti chiami?
Bambino: ...
Jason: Parli la mia lingua?
Il ragazzino esitò un po' ma alla fine rispose.
Bambino: ...Si.
Jason: Come ti chiami?
Bambino: ...Travis.
Jason: Piacere di conoscerti Travis.
Jason entrò all'interno del piccolo magazzino e si avvicinò a Travis. Dopo averlo visto bene notò il suo aspetto "strano", penso addirittura a un alieno! Questa sua diversità in qualche modo lo incuriosiva.
Jason: Sei strano...
Travis: (infastidito) Sei tu a essere strano!
Jason decise di non rispondere, forse sarebbe stato meglio dire qualcosa per farlo sentire più a suo agio.
Jason: Ti va di uscire fuori? Perchè ti trovi qui?
Travis: Mio padre ha detto che non devo uscire per nessun motivo.
Jason: Beh, dev'essere noioso stare qui.
Travis: Già, puoi dirlo forte.
Jason: Possiamo giocare qui fuori se ti va.
Travis: Mio padre potrebbe tornare da un momento all'altro, non vorrei farlo arrabbiare.
Jason: Tranquillo, sarà il nostro segreto.
Superata la diffidenza i due bambini uscirono insieme. Il padre di Travis era via già da parecchio tempo e il ragazzino non sapeva quando sarebbe tornato.
Jason: Giochiamo a nascondino, ti va?
Travis: D'accordo.
I due passarono qualche ora insieme, riuscirono a legare in breve tempo, complice la loro giovane età. Prima del calare della sera, Jason pensò di tornare a casa.
Jason: Ora devo andare, se vuoi torno domani.
Travis: Certo...
Jason: Ciao!
Il ragazzino iniziò ad allontanarsi.
Travis: Scusa Jason.
Jason: Si?
Travis: Non mangio da tanto tempo, non è che potresti portarmi qualcosa da mangiare?
Jason: Certo!
I due si salutarono. Jason era felice di aver trovato un nuovo amico. Il giorno dopo tornò da lui portando con se alcuni biscotti preparati da sua madre. Travis li mangiò tutti in un attimo.
Jason: Cavolo, eri davvero affamato...
Travis: Grazie, Jason.
Jason: Di nulla!
I bambini continuarono a vedersi anche i giorni successivi e in breve tempo divennero amici inseparabili. Jason gli mostrò i suoi appunti sugli insetti e notò con piacere che piacevano anche a Travis. Trascorrevano le giornate parlando e giocando allegramente. Una volta restarono insieme fino al tramonto.
Jason: Sai, non importa se sei diverso. Sei un vero amico.
Travis: Te l'ho già detto, sei tu a essere diverso.
Stavolta non era infastidito, i due potevano dirsi tutto.
Jason: Tuo padre non è ancora tornato?
Travis (preoccupato): No...
Jason: Vedrai che tornerà, nel frattempo ci penso io a tenerti compagnia.
Jason tornò tardi a casa e questo destò una certa preoccupazione alla sua famiglia. Suo padre chiese a suo figlio maggiore di seguirlo per scoprire cosa facesse Jason tutti i giorni. Quando il bambino tornò da Travis non si accorse che suo fratello maggiore lo stava seguendo. E purtroppo venne a sapere della sua nuova amicizia. Il giorno dopo Jason si svegliò di colpo sentendo degli urli al piano inferiore. Scese di corsa e vide suo padre che teneva Travis per un braccio. Lo aveva catturato e portato a casa.
Padre di Jason: Jason! Potresti spiegarmi cosa significa "questo"?
Lanciò Travis a terra.
Jason: (in preda al terrore): È... il mio nuovo amico...
Padre di Jason: Sciocchezze!
Travis (piangendo): Jason, aiutami... ti prego...
Jason: Lasciatelo stare!
Padre di Jason: Portatelo in sala da pranzo.
Il fratello e la sorella di Jason presero Travis con la forza, lo portarono in sala da pranzo e lo misero sul tavolo. Poco dopo arrivò anche la madre di Jason.
Madre di Jason: Mi hai proprio delusa giovanotto!
Jason: Vi prego... è mio amico...
Padre di Jason: Gli esseri umani non sono nostri amici.
Fratello di Jason: Possiamo mangiarlo, Papà?
Padre di Jason: Certamente.
Il fratello di Jason afferrò Travis con le sua quattro braccia e iniziò a smembrarlo con ferocia.
Sorella di Jason: Ehi, dammene un pezzo!
La ragazza afferrò un braccio amputato e prese a divorarlo con la sua bocca dotata di denti aguzzi. Nel mentre i tre occhi di Jason piangevano, aveva perso il suo migliore amico...
Madre di Jason (ai figli): Mi raccomando mangiate tutto. Lo sapete che degli esseri umani non si butta via niente.
Bellissima , mi piace una sacco. Cavolo saresti un'ottima sceneggiatrice per un film di Dario Argento, magari lavorassi per lui:lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala:
 

Yurinoa

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Bellissima , mi piace una sacco. Cavolo saresti un'ottima sceneggiatrice per un film di Dario Argento, magari lavorassi per lui:lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::lalala:
Se vabbè :sard:

Comunque grazie per averla letta e aver commentato :sisi:

Ho in mente di scrivere un'ultima storia e poi lascerò stare il Topic :dsax:

Promesso :coosaa:
 

MattewMatt96

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Questa è per pipigno
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Amicizia Innocente
Per Jason quella giornata soleggiata sembrava come tutte le altre, noiosa e priva di stimoli. Mancavano pochi giorni al suo compleanno, avrebbe compiuto sei anni. Sua madre di sicuro aveva in mente di preparare il suo favoloso "pasticcio di carne" ma a dire il vero a Jason non piaceva. Era un bambino tranquillo per la sua età, amava gli insetti e la natura, ciò che avrebbe voluto di più al mondo era un amico con cui condividere le sue passioni. Proprio quel giorno decise di allontanarsi da casa, aveva bisogno di qualcosa di nuovo, Dopo aver camminato però si rese conto di essere arrivato a una vecchia carrozzeria abbandonata. Un luogo un po' spaventoso per un bambino. Decise di vincere la paura e dare un'occhiata in giro. C'erano ancora alcune auto parzialmente demolite e un piccolo magazzino con la porta danneggiata. Sbirciò all'interno e ciò che vide lo fece sobbalzare. C'era un altro bambino rannicchiato in un angolo! Ma non era come lui, era "diverso". In un primo momento Jason si spaventò ma la curiosità vinse la paura. Provò ad entrare forzando l'entrata. Il bambino si accorse di lui e urlò come in preda al panico. A quel punto Jason gli parlò.
Jason: Tranquillo, non voglio farti del male.
Bambino:...
Jason: Mi chiamo Jason. tu come ti chiami?
Bambino: ...
Jason: Parli la mia lingua?
Il ragazzino esitò un po' ma alla fine rispose.
Bambino: ...Si.
Jason: Come ti chiami?
Bambino: ...Travis.
Jason: Piacere di conoscerti Travis.
Jason entrò all'interno del piccolo magazzino e si avvicinò a Travis. Dopo averlo visto bene notò il suo aspetto "strano", penso addirittura a un alieno! Questa sua diversità in qualche modo lo incuriosiva.
Jason: Sei strano...
Travis: (infastidito) Sei tu a essere strano!
Jason decise di non rispondere, forse sarebbe stato meglio dire qualcosa per farlo sentire più a suo agio.
Jason: Ti va di uscire fuori? Perchè ti trovi qui?
Travis: Mio padre ha detto che non devo uscire per nessun motivo.
Jason: Beh, dev'essere noioso stare qui.
Travis: Già, puoi dirlo forte.
Jason: Possiamo giocare qui fuori se ti va.
Travis: Mio padre potrebbe tornare da un momento all'altro, non vorrei farlo arrabbiare.
Jason: Tranquillo, sarà il nostro segreto.
Superata la diffidenza i due bambini uscirono insieme. Il padre di Travis era via già da parecchio tempo e il ragazzino non sapeva quando sarebbe tornato.
Jason: Giochiamo a nascondino, ti va?
Travis: D'accordo.
I due passarono qualche ora insieme, riuscirono a legare in breve tempo, complice la loro giovane età. Prima del calare della sera, Jason pensò di tornare a casa.
Jason: Ora devo andare, se vuoi torno domani.
Travis: Certo...
Jason: Ciao!
Il ragazzino iniziò ad allontanarsi.
Travis: Scusa Jason.
Jason: Si?
Travis: Non mangio da tanto tempo, non è che potresti portarmi qualcosa da mangiare?
Jason: Certo!
I due si salutarono. Jason era felice di aver trovato un nuovo amico. Il giorno dopo tornò da lui portando con se alcuni biscotti preparati da sua madre. Travis li mangiò tutti in un attimo.
Jason: Cavolo, eri davvero affamato...
Travis: Grazie, Jason.
Jason: Di nulla!
I bambini continuarono a vedersi anche i giorni successivi e in breve tempo divennero amici inseparabili. Jason gli mostrò i suoi appunti sugli insetti e notò con piacere che piacevano anche a Travis. Trascorrevano le giornate parlando e giocando allegramente. Una volta restarono insieme fino al tramonto.
Jason: Sai, non importa se sei diverso. Sei un vero amico.
Travis: Te l'ho già detto, sei tu a essere diverso.
Stavolta non era infastidito, i due potevano dirsi tutto.
Jason: Tuo padre non è ancora tornato?
Travis (preoccupato): No...
Jason: Vedrai che tornerà, nel frattempo ci penso io a tenerti compagnia.
Jason tornò tardi a casa e questo destò una certa preoccupazione alla sua famiglia. Suo padre chiese a suo figlio maggiore di seguirlo per scoprire cosa facesse Jason tutti i giorni. Quando il bambino tornò da Travis non si accorse che suo fratello maggiore lo stava seguendo. E purtroppo venne a sapere della sua nuova amicizia. Il giorno dopo Jason si svegliò di colpo sentendo degli urli al piano inferiore. Scese di corsa e vide suo padre che teneva Travis per un braccio. Lo aveva catturato e portato a casa.
Padre di Jason: Jason! Potresti spiegarmi cosa significa "questo"?
Lanciò Travis a terra.
Jason: (in preda al terrore): È... il mio nuovo amico...
Padre di Jason: Sciocchezze!
Travis (piangendo): Jason, aiutami... ti prego...
Jason: Lasciatelo stare!
Padre di Jason: Portatelo in sala da pranzo.
Il fratello e la sorella di Jason presero Travis con la forza, lo portarono in sala da pranzo e lo misero sul tavolo. Poco dopo arrivò anche la madre di Jason.
Madre di Jason: Mi hai proprio delusa giovanotto!
Jason: Vi prego... è mio amico...
Padre di Jason: Gli esseri umani non sono nostri amici.
Fratello di Jason: Possiamo mangiarlo, Papà?
Padre di Jason: Certamente.
Il fratello di Jason afferrò Travis con le sua quattro braccia e iniziò a smembrarlo con ferocia.
Sorella di Jason: Ehi, dammene un pezzo!
La ragazza afferrò un braccio amputato e prese a divorarlo con la sua bocca dotata di denti aguzzi. Nel mentre i tre occhi di Jason piangevano, aveva perso il suo migliore amico...
Madre di Jason (ai figli): Mi raccomando mangiate tutto. Lo sapete che degli esseri umani non si butta via niente.
Bellissima, il plot twist finale mi è piaciuto davvero molto ?
 

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Non lasciare niente, te lo proibisco:uhmsisi::uhmsisi::uhmsisi::fiore:
Ok, allora tra qualche giorno posto l'ultima storia :icebad:

Spero di riuscire a chiudere in bellezza :dsax:
Bellissima, il plot twist finale mi è piaciuto davvero molto ?
Grazie del commento, è bello rileggerti :sisi:

Già che ci sono vi faccio gli auguri, Buone Feste ragazzi! :gab:

Tra non molto su Italia 1 fanno notte Horror con Gremlins e Gremlins 2 ma a vederli entrambi si fa davvero tardi quindi passo tanto li ho già visti XD
 

pipigno

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Ok, allora tra qualche giorno posto l'ultima storia :icebad:

Spero di riuscire a chiudere in bellezza :dsax:

Grazie del commento, è bello rileggerti :sisi:

Già che ci sono vi faccio gli auguri, Buone Feste ragazzi! :gab:

Tra non molto su Italia 1 fanno notte Horror con Gremlins e Gremlins 2 ma a vederli entrambi si fa davvero tardi quindi passo tanto li ho già visti XD
Auguri a te e Matt, Buon Nataleeeeeeeeeeeeeeeeeee ho, ho, hooooooooooooooooooooo:lalala:
:lalala::lalala::lalala::lalala::lalala::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype::megahype:

p.s.: stavo giocando a Resident Evil 0 su Switch:bananarap:
 

MattewMatt96

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Auguri a tutti di buon Natale (lo so colpevolmente in ritardo :dsax:) e di buon anno :)
 

Yurinoa

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Ecco la mia ultima storia :sisi:

pipigno
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Sono in ritardo, ero convinta di riuscire a scriverla prima :dsax:

Forse è meglio non sapere

Quante volte l'umanità si è posta dubbi di ogni genere? Da dove veniamo? Perchè esistiamo? Qual è il nostro scopo? Nel corso degli anni le persone hanno sempre cercato la verità. E se fosse possibile rispondere a quei quesiti? Daniel, un poliziotto americano, non avrebbe mai potuto immaginare che quel giorno avrebbe avuto la risposta a tutte quelle domande. Dinanzi a lui si palesarono due misteriose figure avvolte da una luce accecante. Avevano il corpo sottile e allungato, sembravano creature aliene. Daniel li fissò incredulo, incapace di parlare.
Creatura 1: Giovane umano, non aver paura di noi. Ti abbiamo osservato per molto tempo e sappiamo cosa cerchi: La verità.
Creatura 2: Noi esistiamo fin dall'alba dei tempi. Abbiamo visto l'umanità nascere, crescere ed evolversi. La vostra curiosità vi ha permesso di scoprire sempre cose nuove ma sappiamo che vi sentite "incompleti".
Creatura 1: Se è la verità che cerchi, noi possiamo dartela a patto che tu sia davvero pronto.
Daniel:...
Il poliziotto rimase in silenzio. Poteva fidarsi di quelle creature? La curiosità era tanta ma qualcosa nel profondo gli diceva che era meglio non sapere.
Daniel: Io...
Creatura 1: Tranquillo, vogliamo soltanto condividere il nostro sapere.
Creatura 2: Con la consapevolezza potrai migliorare ed esplorare nuovi orizzonti. La conoscenza è ciò che vi ha fatto andare avanti nei secoli.
Daniel:Si, vorrei che rispondeste a tutti i miei dubbi.
Creatura 1: Bene.
Gli occhi delle due creature iniziarono a brillare di luce intensa. Poco a poco trasmisero le risposte utilizzando la telepatia. Una volta conclusa l'operazione rimasero nel silenzio totale.
Creatura 1: Allora? Che ne pensi? Era davvero ciò che volevi?
Daniel non rispose. Subito dopo tirò fuori la pistola e si sparò un colpo alla testa. Il corpo cadde a terra privo di vita.
Creatura 1: Anche questo soggetto si è rivelato un fallimento.
Creatura 2: Vogliono sapere la verità ma quando la scoprono non sono in grado di sopportarla.
Creatura 1: Forse ciò che permette agli umani di andare avanti non è la conoscenza ma l'ignoranza.
Creatura 2: Comunica che il soggetto 6284 è deceduto. Sarà meglio farlo sparire.
Una delle due creature azionò un dispositivo e il cadavere di Daniel sparì in un attimo. Il dispositivo lo teletrasportò in un' area segreta di origine aliena e lo lasciò cadere. Il corpo si ritrovò in cima a una pila di cadaveri.

E con questa ho davvero finito.
 

pipigno

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Ecco la mia ultima storia :sisi:

pipigno
MattewMatt96

Sono in ritardo, ero convinta di riuscire a scriverla prima :dsax:

Forse è meglio non sapere

Quante volte l'umanità si è posta dubbi di ogni genere? Da dove veniamo? Perchè esistiamo? Qual è il nostro scopo? Nel corso degli anni le persone hanno sempre cercato la verità. E se fosse possibile rispondere a quei quesiti? Daniel, un poliziotto americano, non avrebbe mai potuto immaginare che quel giorno avrebbe avuto la risposta a tutte quelle domande. Dinanzi a lui si palesarono due misteriose figure avvolte da una luce accecante. Avevano il corpo sottile e allungato, sembravano creature aliene. Daniel li fissò incredulo, incapace di parlare.
Creatura 1: Giovane umano, non aver paura di noi. Ti abbiamo osservato per molto tempo e sappiamo cosa cerchi: La verità.
Creatura 2: Noi esistiamo fin dall'alba dei tempi. Abbiamo visto l'umanità nascere, crescere ed evolversi. La vostra curiosità vi ha permesso di scoprire sempre cose nuove ma sappiamo che vi sentite "incompleti".
Creatura 1: Se è la verità che cerchi, noi possiamo dartela a patto che tu sia davvero pronto.
Daniel:...
Il poliziotto rimase in silenzio. Poteva fidarsi di quelle creature? La curiosità era tanta ma qualcosa nel profondo gli diceva che era meglio non sapere.
Daniel: Io...
Creatura 1: Tranquillo, vogliamo soltanto condividere il nostro sapere.
Creatura 2: Con la consapevolezza potrai migliorare ed esplorare nuovi orizzonti. La conoscenza è ciò che vi ha fatto andare avanti nei secoli.
Daniel:Si, vorrei che rispondeste a tutti i miei dubbi.
Creatura 1: Bene.
Gli occhi delle due creature iniziarono a brillare di luce intensa. Poco a poco trasmisero le risposte utilizzando la telepatia. Una volta conclusa l'operazione rimasero nel silenzio totale.
Creatura 1: Allora? Che ne pensi? Era davvero ciò che volevi?
Daniel non rispose. Subito dopo tirò fuori la pistola e si sparò un colpo alla testa. Il corpo cadde a terra privo di vita.
Creatura 1: Anche questo soggetto si è rivelato un fallimento.
Creatura 2: Vogliono sapere la verità ma quando la scoprono non sono in grado di sopportarla.
Creatura 1: Forse ciò che permette agli umani di andare avanti non è la conoscenza ma l'ignoranza.
Creatura 2: Comunica che il soggetto 6284 è deceduto. Sarà meglio farlo sparire.
Una delle due creature azionò un dispositivo e il cadavere di Daniel sparì in un attimo. Il dispositivo lo teletrasportò in un' area segreta di origine aliena e lo lasciò cadere. Il corpo si ritrovò in cima a una pila di cadaveri.

E con questa ho davvero finito.
Bellissima:fiore:
 

MattewMatt96

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Ecco la mia ultima storia :sisi:

pipigno
MattewMatt96

Sono in ritardo, ero convinta di riuscire a scriverla prima :dsax:

Forse è meglio non sapere

Quante volte l'umanità si è posta dubbi di ogni genere? Da dove veniamo? Perchè esistiamo? Qual è il nostro scopo? Nel corso degli anni le persone hanno sempre cercato la verità. E se fosse possibile rispondere a quei quesiti? Daniel, un poliziotto americano, non avrebbe mai potuto immaginare che quel giorno avrebbe avuto la risposta a tutte quelle domande. Dinanzi a lui si palesarono due misteriose figure avvolte da una luce accecante. Avevano il corpo sottile e allungato, sembravano creature aliene. Daniel li fissò incredulo, incapace di parlare.
Creatura 1: Giovane umano, non aver paura di noi. Ti abbiamo osservato per molto tempo e sappiamo cosa cerchi: La verità.
Creatura 2: Noi esistiamo fin dall'alba dei tempi. Abbiamo visto l'umanità nascere, crescere ed evolversi. La vostra curiosità vi ha permesso di scoprire sempre cose nuove ma sappiamo che vi sentite "incompleti".
Creatura 1: Se è la verità che cerchi, noi possiamo dartela a patto che tu sia davvero pronto.
Daniel:...
Il poliziotto rimase in silenzio. Poteva fidarsi di quelle creature? La curiosità era tanta ma qualcosa nel profondo gli diceva che era meglio non sapere.
Daniel: Io...
Creatura 1: Tranquillo, vogliamo soltanto condividere il nostro sapere.
Creatura 2: Con la consapevolezza potrai migliorare ed esplorare nuovi orizzonti. La conoscenza è ciò che vi ha fatto andare avanti nei secoli.
Daniel:Si, vorrei che rispondeste a tutti i miei dubbi.
Creatura 1: Bene.
Gli occhi delle due creature iniziarono a brillare di luce intensa. Poco a poco trasmisero le risposte utilizzando la telepatia. Una volta conclusa l'operazione rimasero nel silenzio totale.
Creatura 1: Allora? Che ne pensi? Era davvero ciò che volevi?
Daniel non rispose. Subito dopo tirò fuori la pistola e si sparò un colpo alla testa. Il corpo cadde a terra privo di vita.
Creatura 1: Anche questo soggetto si è rivelato un fallimento.
Creatura 2: Vogliono sapere la verità ma quando la scoprono non sono in grado di sopportarla.
Creatura 1: Forse ciò che permette agli umani di andare avanti non è la conoscenza ma l'ignoranza.
Creatura 2: Comunica che il soggetto 6284 è deceduto. Sarà meglio farlo sparire.
Una delle due creature azionò un dispositivo e il cadavere di Daniel sparì in un attimo. Il dispositivo lo teletrasportò in un' area segreta di origine aliena e lo lasciò cadere. Il corpo si ritrovò in cima a una pila di cadaveri.

E con questa ho davvero finito.
Bellissima ? Queste storie che mettono in evidenza il fatto che in realtà conosciamo pochissimo e mettono il dubbio sul fatto che forse è meglio cosi mi piacciono molto ? Però come finisci qua? Ovviamente senza impegno, ma se ti capità di voler scrivere qualcosa fallo che a noi fa sempre piacere leggerti ?
 

Yurinoa

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Bellissima ? Queste storie che mettono in evidenza il fatto che in realtà conosciamo pochissimo e mettono il dubbio sul fatto che forse è meglio cosi mi piacciono molto ? Però come finisci qua? Ovviamente senza impegno, ma se ti capita di voler scrivere qualcosa fallo che a noi fa sempre piacere leggerti ?
Penso di aver finito le idee :asd:

In ogni caso grazie a entrambi per averla letta, il vostro supporto mi ha fatta arrivare a ben 12 storie :sisi:
 

Floxy

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Perché scopro solo ora sto topic, adesso recupero tutto. :bruniii:
Mi piacciono un sacco le creepypasta e ne ho lette tante, ogni tanto butto giù alcune idee anch'io ma non essendo bravo a scrivere probabilmente rimarranno nella mia testa per sempre. :asd:
 
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