Cioè come la pensa? Va bene anche un link.
Invece sì (o perlomeno non sei stata chiara):
Sul fatto che avrebbe dovuto riferire in Parlamento da allora ad oggi posso essere d'accordo (mi aspettavo la citazione di Travaglio, quel suo intervento l'ho visto anch'io).
Se ti riferisci al Donbas, penso che la lingua parlata in realtà sia un aspetto superficiale (più di facciata) della questione, quando non propagandistico (cioè strumentalizzato al fine di giustificare l'aggressione). Tanto più che tutti gli ucraini sono abituati per esempio a fruire di un intrattenimento audiovisivo mainstream in russo. Gli abitanti del Donbas hanno legami parentali, economici (e anche culturali più stretti) con la Russia, sono ovviamente vicini al confine e ne ricevono l'influenza. Penso che questi aspetti centrino maggiormente la questione. Nella Crimea c'è un'altra situazione ancora, che potrebbe essere pure più complicata di quella in Donbas.
Il governo russo esclusivamente "interessato a controllare (?) le componenti etniche slave russofone" sarebbe lo stesso che prima di ripiegare e concentrare l'offensiva nel Donbas ha cercato di assediare Kiev e assassinare Zelensky? La narrazione russa per giustificare l'invasione è partita con la "denazificazione" dell'Ucraina (espressione che non significa assolutamente nulla e sbandierata dallo stesso governo che si serve dei miliziani di Kadyrov) affiancata alla protezione dei suddetti gruppi demografici in base alla loro identità linguistica, per poi, recentemente, rilanciare il tema della messa in discussione del sistema mondiale monopolare/unipolare statunitense e della spartizione delle sfere di influenza fra potenze mondiali.* Alla luce di ciò, dei 1340 km di confine con la Russia e delle vicende che l'hanno coinvolta nella WW2, i passi della Finlandia verso la NATO, per quanto drammatici, non mi sembrano totalmente incomprensibili. Vuoi leggerli come provocazione? Almeno abbi il buon senso di specificare che tale è il modo con cui sostiene di vederli la leadership russa e che invece dal punto di vista della Finlandia quello è al massimo un effetto collaterale per giunta discutibile, non certo l'obiettivo prefissato che mi sembra evidente sia la deterrenza.
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https://www.geopolitica.info/mappa-geopolitica-mondiale-piu-multipolare/
Perché ripieghi sul personale e non entri nel merito? Ha importanza nel discorso il momento in cui una persona scopre l'esistenza del concetto di sovranità nazionale? No? Chissenefrega? Visto che hai tirato in ballo l'ipocrisia, ci lamentiamo degli ospiti dei talk show della tv italiana che si azzuffano tra loro mandando un dibattito già abbastanza povero in caciara per poi comportarci allo stesso modo su un forum? Anche l'avesse scoperto il giorno stesso, ciò renderebbe meno valida la sua risposta? No. Inoltre se parli ripetutamente di "annessione" alla NATO piuttosto che, al limite, di "adesione", sinceramente sembra sia tu a non avere ben chiaro il concetto, visto che a seguito di un'annessione (e non si può
annettere uno Stato ad un'alleanza) si verifica proprio la modifica o la perdita della sovranità nazionale precedentemente esercitata dal soggetto politico sul territorio annesso (finito sotto il controllo altrui).
Però chiedo un ulteriore chiarimento perché nell'articolo italiano si specifica "segretamente".
it.wikipedia.org
PS: So che non sostituisce un libro ma grazie per il video sulla Finlandia (e per il canale), ne sapevo pochissimo.
ma per quanto mi riguarda può scoprire anche domani mattina che esistono i confini nazionali, che esiste la sovranità di un Paese, ma son contenta per lui, ma mi sembra paradossale che fino a ieri per sta gente non esistevano i confini nzionali, per loro ognuno poteva andare ovunque, si inneggiava a gente che entrava in Italia illegalmente, ricordo la tizia con le raste, che con la nave si lanciava a manetta contro le motovedette della guardia di finanza, e tutti a dire che non esistevano i confini!! Che poteva fare quel che voleva e se ci scappava il morto tanto meglio...Pronti a dare immunità a tutti, e ora proprio costoro si riscoprono addirittura nazionalisti, pregni di ideologia battagliera, per la patria, dei patriottici che vogliono presidiare i confini da aggressioni esterne! scusa se trovo dell'ironia in tutto ciò, e la cosa mi fa sorridere. Ma ovviamente è anche più divertente vedere costoro che si appigliano a roba nazionalista per inseguire nuove ideologie strampalate, frutto di indottrinamenti pesanti da social americani, o che dir si voglia. Addirittura il cortocircuito storico, di patteggiare per dei squadroni neo nazisti nelle forze militari >Ucraine.
Poi arriva la solita smentita, che sono tutti stinchi di santo... e ci crediamo certo-.-
ma li senti gli USA che parole usano? Se si voleva un compromesso vero con la Russia la guerra neanche iniziava... hanno interessi che la guerra continui
Hai fatto l'analisi delle parole, ma insomma possiamo dire che la parola denazificare è una risposta a quella di derussificare, quella è stata la parola usata da moltissimi anni dagli Ucraini, dai vertici militari, alcuni di quelli che sono nascosti nell'acciaieria che non hanno avuto neanche il buon onere di rilasciare tutti gli ostaggi. Ma è da ben prima del 2014, che si tenta di derussificare quella zona, con metodi non propriamente democratici, (anche se oggi li fanno passare per tali) andarono avanti fino alla crisi che tutti oggi conosciamo, di cui probabilmente una parte di Europa è complice per aver semplicemente cercato di silenziare il conflitto, assecondato e taciuto, al soldo degli interessi USA, ma é un discorso lungo da fare un'altra volta. Però c'é una verità incontestabile, che quando si comincia a sparare tutti si schierano, con Saddam o con Bush, con Sharon o con gli Hezbollah, con Milosevic o con la Nato. E chi non si schiera passa come nemico. Questo é uno dei motivi per cui le guerre é bene prevenirle con la diplomazia, perché poi certo che quando si comincia a sparare, entrano in moto dei meccanismi o chiamiamoli anche "interessi" e o sei con Bush o con i Talebani, e avere la soddisfazione di dire "io l'avevo detto" dopo 20 anni é magra, soprattutto per chi la impartisce dalla cima di una montagna di rovine. Ucraina oggi viene supportata da altri stati in base a interessi, non a principi. Ne consegue che fino a quando l'interesse supera il costo, l'Ucraina verrà supportata, se il costo supererà l'interesse non lo sarà piú. E se ci sarà una ritirata lasciando tutto lì, in quali mani, tutti gli armamenti pesanti e insieme a tutte le straordinarie invenzioni servite per la raggiungere l'inafferrabile pace.
Sarebbe anche ora di ribadire ad alta voce, che tutte le sanzioni fatte a oggi dall'occidente alla Russia, sono e saranno sempre insufficienti, controproducenti. Il motivo è matematicamente semplice, basterebbe guardare l'economia ogni tanto, saper analizzare il quadro macroeconomico dell'Eurozona, e capire cosa succede con le sanzioni,
certo se si bolla il tutto dicendo, "teniamo i termosifoni spenti e abbiamo risolto" come dicono alcuni politici italiani del partito degli elmetti, capisci che siamo in una situazione molto critica. Una classe dirigente ridicola, se poi abbiamo gente che non spiega ai cittadini quel che succederà, si capisce anche i motivi...
Certamente analizzando il contesto Ucraino si trovano tante cose che non quadrano, tante cose poco "democratiche", come la messa a bando degli oppositori politici, l'eliminazione dei parti di opposizione ecc ma si dice che si è già fatta la bozza per l'invito dell'Ucraina nell'unione europea, si vuol addirittura velocizzare il processo, ma io mi chiedo, ma un tempo per entrare nell'unione europea bisognava rispettare dei requisiti, oggi invece è tutto un ma siii che vuoi che sia se non rispettano i diritti, avanti il prossimo!! Ormai si fa politica con i like, con la moralità di twiter, gli astag e vari ferragnez... questa è la politica europea allo stato attuale. Poi ci si chiede come mai nascono sempre più estremismi o ideologie assurde e strampalate.
Per quanto riguarda la Finlandia, sembra che sia una situazione caldeggiata in primis dalla NATO,
si cerca il modo di andare di provocazione in provocazione per aumentare il conflitto, o la sua durata o addirittura coinvolgere altri Paesi. La NATO poteva benissimo dire "non è il momento" questo per evitare di gettare ulteriore benzina sul fuoco. Un conflitto è nato per quelle ragioni, e tu cosa fai? Dai ulteriori ragioni per continuare... ma vedi che allora non si vuole la pace...
e quindi pare giusto continuare a dare la giustificazione alla Russia per muovere guerra...
Ma aspetta ci sta il sondaggio "popolare" finlandese che dice che vogliono entrare nella NATO, se lo dice il popolo!! Eh carta canta...
ma di questi tempi anche il popolo italiano dice qualcosa riguardo a queste situazione, quante cose che dice il popolo in Italia di questi tempi, e che non viene ascoltato.. eppure in Finlandia il popolo ha deciso e quindi ha ragione il popolo!!.. la democrazia....