Non so se sia giusto mandare via Binotto, secondo me non cambierebbe nulla, spero che in una maniera o nell’altra riescano a riformare il loro modo di pensare ma la vedo dura
Nel momento in cui non vedi gli errori e dici che nessuno se ne deve andare perché non è stato sbagliato nulla passi direttamente dalla parte del torto.
Se dopo anni non sei capace di analizzare una gara, se non sai leggere i segnali dei team avversari (leggasi bianca su Alpine) e se ancora non capisci come funzionano le mescole alle varie temperature sei stramaledettamente incompetente e se i tuoi strateghi non ci arrivano e tu li difendi e li lasci fare sei doppiamente inadatto al comando.
Se alla 13a gara di 21 ancora non dai ordini di squadra (verso i quali io personalmente sono contrario almeno fino alla fine di giugno) quando le due forze in campo sono ben definite ed il divario con gli avversari si fa troppo esteso ti sei già arreso quindi non vali i soldi che prendi.
Rimetterlo a capo dei motoristi per avere di nuovo una diarchia come fu ai tempi di Arrivabene metterebbe la scuderia alla stregua di un loop temporale che li riporterebbe a fare gli stessi errori e lui ormai probabilmente seguendo tutto il team non segue più attivamente il processo di sviluppo del motore (quindi i motoristi ce la fanno anche senza di lui), per cui se vuole fare il padre padrone che venga ceduto ad Alfa o ad Haas e che venga messo uno con la mano ferma stile Wolff o Horner al suo posto.
Piccola parentesi sugli ordini, verso i quali sono in linea di principio contrario: spesso vengono abusati (vedi ferrari in epoca schumacher, vedi redbull praticamente sempre, vedi Mclaren pro Hamilton e successivamente Mercedes pro Hamilton anche negli anni in di netto dominio tipo 2020) e a volte alcuni vengono dati per una manciata di punti che non cambiano nulla a livello di classifiche piloti e team, rovinando solo l'immagine dello sport, altre volte addirittura sono dannose, tipo quelle di Alpine pro ocon, che quando Fernando è dietro dicono di non battagliare, cosa vista più volte in gara.
Altre volte non darli è dannoso, tipo quando 2 piloti di un team si rallentano ed uno dei due è nettamente più veloce ed il team rischia di perdere punti perché da dietro li stanno recuperando, o quando l'ocon di turno fa battaglia dura col compagno facendo perdere punti al team (vedi varie gare, vedi anche ungheria, sia in partenza sia dopo col doppio sorpasso di Ricciardo) o quando arrivi a giugno ed è nettamente chiaro che solo uno dei due può lottare per il titolo, allora in quel caso gli ordini ci stanno ed hanno una logica oltre che un valore ben preciso, cioè i soldi derivanti da una posizione in classifica o la vittoria del titolo.
Quindi gli ordini imho vanno dati col contagocce e solo quando creano grande valore nell'economia del campionato, ad inizio luglio Ferrari doveva giocarsi l'ultima carta, quella degli ordini puntando tutto su mettere davanti Leclerc, perché è chiaro che Carlos che in gara ha sempre qualche decimo extra sul giro non tiene il passo di Verstappen, mentre Leclerc lo tiene e spesso lo batte. Binotto che a fine luglio, ad oltre metà campionato e con un distacco enorme sugli avversari (e con dietro mercedes che mangia punti) non vuole nemmeno switchare 2 posizioni regala punti pesantissimi a RB. altro macigno che pesa sulla sua leadership.
Sempre parlando di ordini fossi nella Fia punirei pesantemente i "resta fuori e fai da tappo a chi ti segue" tipo Bottas 2018 su Raikkonen che avrebbe vinto a Monza, stile Perez Abu Dhabi 2021 e vari altri, quelle sono strategie antisportive ed antiracing, perché fino a prova contraria dovrebbe vincere il più veloce, non quello col compagno più abile a fare da muro rovinando la propria stessa gara solo per impedire all'avversario di gareggiare, tanto vale permettere di sganciare chiodi dalla vettura stile James Bond o Wacky races
Quindi long story short nello scorso mese Ferrari doveva iniziare a mettere tutte le fiches su un solo numero, ma dalle dichiarazioni di Binotto pare che non lo farà manco a settembre, altro motivo, tra i tanti, per cui mandarlo via non sarebbe una brutta idea