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Da 1 a 10 quanto la valutate ridicola un'amica che per un anno mi fa una testa piena di cazzate come "voglio che si crei un rapporto profondo e non superficiale tra noi" e mille altre cagate del genere e poi dimentica quand'è il mio compleanno? :asd:
0. Magari lei non da importanza a queste cose e/o non sa quando sia il tuo compleanno o se lo dimentica.
 

Il curioso signore felice

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Da 1 a 10 quanto la valutate ridicola un'amica che per un anno mi fa una testa piena di cazzate come "voglio che si crei un rapporto profondo e non superficiale tra noi" e mille altre cagate del genere e poi dimentica quand'è il mio compleanno? :asd:
Ora io non sono un tipo fissato con le ricorrenze però mi fa piacere ricevere almeno quell'augurio da persone che consider(av)o più strette. Perlomeno fammi fesso e contento con quel messaggino del cazzo su whatsapp.
Cioè son passati giorni, mi ha pure scritto per robe riguardo ferragosto, ma non se n'è proprio resa conto.
Ed io ho il difetto di essere orgoglioso quindi senza farle notare nulla le ho già detto che a ferragosto non mi va di fa un cazzo. Quantomeno con lei.
Ma poi ha invitato dei suoi amici dei quali si lamenta sempre con me rimarcando quanto siano noiosi, così e colì, e poi se li tiene sempre tra le palle.
Ma soprattutto, in 'sti giorni, ha cacciato una perla di cui mi piacerebbe sapere la vostra opinione, ovvero: "il volere bene è relativo".
Ditemi voi che ne pensate... :asd:
Il compleanno vale zero dai, pure io con un’amica con cui sono super amico ce ne sbattiamo totalmente da anni di ste ricorrenze
 

Kinnikuman

Bay Harbor butcher
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Io sono per l'opinione di hacking, personalmente parlando ci tengo che le persone a cui tengo se ne ricordino
 
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Utente cancellato 37287

Il fatto è che lei alle ricorrenze ci tiene... :asd: voi non avete idea delle cazzate per cui fa casino e si lamenta, a parti inverse mi avrebbe fatto dupalle
 

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Io sono per l'opinione di hacking, personalmente parlando ci tengo che le persone a cui tengo se ne ricordino
Ma ci sta che ad alcuno importi e ad altri no, è soggettivo. Ma proprio perché soggettivo non direi che una persona è ridicola perché prima dice di volere un'amicizia profonda e poi ignora la ricorrenza.
Post unito automaticamente:

Il fatto è che lei alle ricorrenze ci tiene... :asd: voi non avete idea delle cazzate per cui fa casino e si lamenta, a parti inverse mi avrebbe fatto dupalle
"E qui la situazione cambia" cit. :asd:
Lei tiene a tutte le ricorrenze, incluso il suo compleanno?
 
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Utente cancellato 37287

Ma ci sta che ad alcuno importi e ad altri no, è soggettivo. Ma proprio perché soggettivo non direi che una persona è ridicola perché prima dice di volere un'amicizia profonda e poi ignora la ricorrenza.
Post unito automaticamente:


"E qui la situazione cambia" cit. :asd:
Lei tiene a tutte le ricorrenze, incluso il suo compleanno?
Sì, ci tiene e so bene che i compleanni delle sue amiche se li ricorda tutti. Vabbè comunque il fastidio m'è passato, a me l'unica cosa che ha dato fastidio è che mi riempie la testa di parole ma di fatti (anche su tante altre situazioni) zero, per questo mi sono permesso di usare quell'aggettivo. Poi sai, quando persino amici che vivono fuori ti spediscono un pensierino per il compleanno (pur sapendo che non tengo alle ricorrenze) mi viene naturale pesare le persone e rendermi conto di determinate cose.
Comunque amen, no more drama.
 
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Utente cancellato 37287

E allora mi rimangio quanto detto. Sì, allora, i suoi fatti non corrispondono alle parole anche dal mio punto di vista.
Poi sto cercando di decifrare il suo "il volere bene è relativo", ma nel senso che vuole bene ai suoi amici finché le cose vanno comode a lei e quando non è così li prende in antipatia? :asd:
 

BlackWizard

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Cia', racconto sto piccolo aneddoto assolutamente patetico.
C'è questa ragazza per cui ero cotto, lo sono ancora e penso lo sarò per sempre.
È più di un anno che non la vedo, e l'ultimo messaggio risale allo scambio di auguri per i rispettivi compleanni, mesi fa. Beh io ho smesso appunto di frequentarla appunto perché da lei volevo di più e lei non poteva/voleva darmelo,e stavo bene, sto bene anche adesso anzi, però venerdi mi sono visto un paio di reazioni sue ad un paio di foto su facebook ( tra l'altro la foto più recente è di luglio e quella meno recente di ottobre, è plausibile che se le sia ritrovate in bacheca ora?) mi è ritornato il sussulto, quel caro vecchio sussulto bastardo, e mi sono fatto mille film, portando fuori contesto una cosa così banale, che per altro è rimasto tale. Durata poco sta cosa, eh. Giusto per raccontarla
Non è possibile le siano uscite ora, ammesso che abbia solo 3/4 amici su FB ma anche qui pe so sia impossibile.
Sembra che voglia attenzioni. Non ti fare troppe pippe, se senti che provi ancora qualcosa oltre l'amicizia contattarla e vedi la reazione,altrimenti leva mano.
 

Kinnikuman

Bay Harbor butcher
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Non è possibile le siano uscite ora, ammesso che abbia solo 3/4 amici su FB ma anche qui pe so sia impossibile.
Sembra che voglia attenzioni. Non ti fare troppe pippe, se senti che provi ancora qualcosa oltre l'amicizia contattarla e vedi la reazione,altrimenti leva mano.
Mi bastava sapere che fosse altamente improbabile. Non la contatterò, pur provando qualcosa non lo farò perché ora sto bene.
Magari cercava attenzioni, magari no. È vero che io mi sono allontanato, ma di riflesso l'ha fatto anche lei, segno che stava bene ad entrambi farlo
 
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Mogwai

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Sento il bisogno di raccontare e confrontarmi un po' sulla situazione tragicomica in cui mi ritrovo. :unsisi:

Post lungo, potenzialmente sgrammaticato e inconcludente

Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è che questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.

Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, volevo conoscerla e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.

Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata, ho perso l'occasione, teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vediamo ma poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.

Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.

Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se fossi riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.

Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.

Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).

Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.

Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.
 
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Sento il bisogno di raccontare e confrontarmi un po' sulla situazione tragicomica in cui mi ritrovo. :unsisi:

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Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.

Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, voglio conoscerla, e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente, ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.

Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata e o perso l'occasione teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vedevamo, poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia, è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.

Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.

Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se sarei riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.

Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.

Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).

Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.

Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.
E' una bella storia. Io prenderei questo post e glielo farei leggere. Non ti so spiegare di preciso il perchè, ma ritengo che tu non puoi lasciarla così nel limbo. Lo DEVI a te stesso e anche al rapporto che hai con lei. L'overthinking non ha mai aiutato in queste situazioni, tra l'altro tu stesso dimostri, da quello che hai scritto, che hai raggiunto l'obbiettivo di volerla conoscere senza pensarci più di tanto. Del resto in un certo senso anche lei ha "vuotato il sacco", perchè tu no? Se il vostro è un rapporto abbastanza maturo non vedo perchè dovresti temere le conseguenze di questa tua confessione.
 

BlackWizard

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Post lungo, potenzialmente sgrammaticato e inconcludente

Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.

Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, voglio conoscerla, e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente, ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.

Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata e o perso l'occasione teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vedevamo, poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia, è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.

Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.

Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se sarei riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.

Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.

Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).

Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.

Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.
L'unica domanda che dovresti farti è se riusciresti a vivere frequntandola costantemente e non dar peso a quello che potresti ancora provare. Concordo con bernie, io le farei capire che l'interesse c'è, anche se questo vorrebbe dire perderla seriamente come amica perchè non è detto che lei ad oggi ricambi, essendo anche fidanzata ma a maggior ragione che diete stati separati questi anni non perderesti una persona che vedi diverse volte la settimana e, questo è quello a cui penso sempre per dare peso all'istinto e non rimanere nel limbo, mal che vada è tutta esperienza che potresti utilizzare in altre occasioni in futuro, meglio un no che continuare a crucciarsi nel tempo per un "what if".
 

Mogwai

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L'unica domanda che dovresti farti è se riusciresti a vivere frequntandola costantemente e non dar peso a quello che potresti ancora provare. Concordo con bernie, io le farei capire che l'interesse c'è, anche se questo vorrebbe dire perderla seriamente come amica perchè non è detto che lei ad oggi ricambi, essendo anche fidanzata ma a maggior ragione che diete stati separati questi anni non perderesti una persona che vedi diverse volte la settimana e, questo è quello a cui penso sempre per dare peso all'istinto e non rimanere nel limbo, mal che vada è tutta esperienza che potresti utilizzare in altre occasioni in futuro, meglio un no che continuare a crucciarsi nel tempo per un "what if".
E' una bella storia. Io prenderei questo post e glielo farei leggere. Non ti so spiegare di preciso il perchè, ma ritengo che tu non puoi lasciarla così nel limbo. Lo DEVI a te stesso e anche al rapporto che hai con lei. L'overthinking non ha mai aiutato in queste situazioni, tra l'altro tu stesso dimostri, da quello che hai scritto, che hai raggiunto l'obbiettivo di volerla conoscere senza pensarci più di tanto. Del resto in un certo senso anche lei ha "vuotato il sacco", perchè tu no? Se il vostro è un rapporto abbastanza maturo non vedo perchè dovresti temere le conseguenze di questa tua confessione.

Grazie mille per le risposte. :sisi:

In effetti era proprio quello che volevo sentirmi dire, proverò ad uscire definitivamente da sto limbo dopo tutto questo tempo e vediamo come va, nel bene o nel male.
 

Joe_Black

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Sento il bisogno di raccontare e confrontarmi un po' sulla situazione tragicomica in cui mi ritrovo. :unsisi:

Post lungo, potenzialmente sgrammaticato e inconcludente

Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è che questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.

Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, volevo conoscerla e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.

Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata, ho perso l'occasione, teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vediamo ma poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.

Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.

Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se fossi riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.

Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.

Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).

Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.

Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.
Situazione classicissima per i ragazzi giovani. C'e` la tipica ragazza di cui sei cotto e ci passi tempo assieme come "amico" nella speranza che succeda qualcosa, mentre lei ha una vita sentimentale/sessuale attiva, tu la ascolti parlarti del suo fidanzato.

Stai commettendo i tipici errori visto e stra visti:
1) spendere tempo assieme come "amici"
2) pensare a come "dichiararti"
3) avere paura di perdere l'amicizia, quando e` palese che vorresti qualcosa di diverso.

La prima cosa che devi capire e` che una ragazza di circa 20 anni un minimo carina e desiderata sa benissimo che tutti gli amici maschi che le orbitano attorno vorrebbero andare a letto con lei. Quello su cui devi lavorare non e` pensare a come dirglielo, ma cercare di massimizzare le probabilita` perche` questo succeda con te.
Assolutamente da evitare il parlare del suo fidanzato. Il fatto che ti ha introdotto questa sua relazione ti ha reso il tutto piu` difficile, anche se non impossibile. Mai incontrato una ragazza nei 20 un minimo carina/desiderata senza qualche tipo di relazione sentimentale in essere; fattene una ragione, e rassegnati al noto fenomeno per cui non lasciano un ramo prima di averne afferrato un altro.
Se e` vero che c'e` molta intesa nelle vostre uscite insieme, devi evitare ad ogni costo razionalizzazioni su fidanzati e simili; devi invece creare una escalation di intimita` che ti porti al contatto fisico, senza discorsoni. No excursus su quanto lei ti piaccia prima di aver raggiunto intimita` fisica.
Quello che la maggior parte dei ragazzi nella tua situazione non sono in grado di generare e` quella escalation di intimita`. Forse tu hai avuto quest'occasione presentata su un piatto d'argento quando lei ti ha detto che le piacevi. L'errore e` concentrarsi troppo su questa ragazza, che mentre lei la sera torna nel letto del suo fidanzato tu guardi le sue foto su instagram. Invece devi mantenere relazioni con altre ragazze, che magari ti piacciono anche di meno di questa, ma devi evitare di focalizzare tutta la tua attenzione su di lei.
 
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GoMarco

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Sento il bisogno di raccontare e confrontarmi un po' sulla situazione tragicomica in cui mi ritrovo. :unsisi:

Post lungo, potenzialmente sgrammaticato e inconcludente

Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è che questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.

Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, volevo conoscerla e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.

Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata, ho perso l'occasione, teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vediamo ma poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.

Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.

Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se fossi riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.

Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.

Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).

Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.

Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.
Devi assolutamente farti avanti, e fregatene del fatto che sia fidanzata visto che ha già fatto un passo verso di te. Poi magari è una profumiera e adora tenerti in pugno ma se a te piace, non lasciare la cosa in sospeso.
Invitala per una pizza e a fine serata falle un regalino simpatico in base ai discorsi vostri (tipo un gadget o simili).
All'interno del regalo, scrivile una piccola letterina in cui ti dichiari, e le dici che la stai aspettando da quella sera in cui ti disse della sua partenza e che non intendi condividerla con altri. Nella lettera scrivile che la risposta deve essere un bacio...
Gliela fai leggere e con sguardo ammiccante la guardi come se aspettassi il bacio.
Se va male, anche se dubito, ovviamente dovrai tagliare i ponti con lei.
 
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Kinnikuman

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Devi assolutamente farti avanti, e fregatene del fatto che sia fidanzata visto che ha già fatto un passo verso di te. Poi magari è una profumiera e adora tenerti in pugno ma se a te piace, non lasciare la cosa in sospeso.
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Gliela fai leggere e con sguardo ammiccante la guardi come se aspettassi il bacio.
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Ha mai funzionato sta cosa?
 

benq

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Si davvero, la lettera giusto ai tempi di Romeo e Giulietta o sotto i 13 anni
 

GoMarco

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Dalfi

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Devi assolutamente farti avanti, e fregatene del fatto che sia fidanzata visto che ha già fatto un passo verso di te. Poi magari è una profumiera e adora tenerti in pugno ma se a te piace, non lasciare la cosa in sospeso.
Invitala per una pizza e a fine serata falle un regalino simpatico in base ai discorsi vostri (tipo un gadget o simili).
All'interno del regalo, scrivile una piccola letterina in cui ti dichiari, e le dici che la stai aspettando da quella sera in cui ti disse della sua partenza e che non intendi condividerla con altri. Nella lettera scrivile che la risposta deve essere un bacio...
Gliela fai leggere e con sguardo ammiccante la guardi come se aspettassi il bacio.
Se va male, anche se dubito, ovviamente dovrai tagliare i ponti con lei.
Mi trovo quasi sempre d'accordo con te, ma in questo caso farei tutto il contrario di quello che hai scritto :asd:
Ho un amico fissato con ste letterine/biglietti. Fosse per lui li userebbe nei locali per abbordare
 
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