…molto curioso di riprendere la storia di Megumi, l’impostazione di “distorto” maho shojo è irresistibile. Più prosegue nella “missione”, più tutto diviene pesante. Più si va più le battutacce taglianti, la boria, i raggiri e le bugie acquistano senso. C’è tanta verità nelle parole di Birba/Izumi/426, tanta verità nascosto dietro a metafore e semplificazioni di vario genere.
Cronologicamente tutte le scene di questa sequenza si collocano poco dopo l’accidentale evocazione della Sentinella da parte di Amiguchi e poco prima che Tomi e Miwako inizino a preoccuparsi per Kurabe in classe, con una singola eccezione che tratterò in seguito.
Di ritorno a casa dopo il rovinoso “””scontro””” con lo stregone Shu Amiguchi, Megumi si trova subito davanti al suo incubo peggiore. Juro è già tornato a casa(solitamente è lei la prima a rientrare) e sta ascoltando il telegiornale. Con un misto di titubanza ed imbarazzo la ragazza si avvicina per parlare di quanto accaduto quel pomeriggio sul tetto ma scopre subito che non ricorda assolutamente NULLA del evento.
Birba/426 non le ha mentito, ha davvero alterato i ricordi del ragazzo. Sollevata, si affretta a cambiare discorso con il proposito di preparare la cena, con il canonico imbarazzo di Kurabe a fare da cornice: voleva del ramen e le attenzioni di Megumi continuano a metterlo a disagio.
Contrariamente a quanto avvenuto in precedenza però non c’è molta scelta. Non possiamo scegliere se cucinare qualcosa o meno, l’attenzione di Yakushiji viene subito colta dal telegiornale che accenna a come un elicottero militare americano abbia colpito accidentalmente l’Istituo Sakura per poi schiantarsi al Parco Ayane, fortunatamente senza feriti.
Assodato che da cenni vari “molte”delle persone presenti “potrebbero” non essere “vere” persone…mi domando al pari di Yakushiji fino a che punto possano spingersi le capacità di Birba/426. Il “gatto” tanto atteso fa il suo ingresso in scena con la sua solita saccenza e dissertando su “quanto siano pericolose” le città umane fra esplosioni di gas ed elicottere che si schiantano.
Dopodiché si stiracchia ed inizia a guardare con noncuranza la televisione. Dettagli squisiti? La quantità di battute a tema TV. Possiamo spegnerla causando l’ira del micio che non risparmia termini come perfida ed infame, ad una Megumi indispettita dalla sua maleducazione “potresti chiederlo in modo carino!” che però riesce sempre a trovare un modo per irritarla “io sono molto più carino di te”.
Con la TV accesa un Birba sempre autoritario ordinerà a Yakushiji di cambiare Canale perché non può farlo da solo(“Ho le zampe troppo corte!”), ancora e ancora nel caso saltassimo quello che gli interessa o lasciassimo ad un programma noioso. In tutto questo marasma di linee opzionali si rischia di perdere un dettaglio: Miyuki Inaba.
426 vuole ascoltare la sua canzone, non credo che sia casuale. Non dopo che la Idol ha rivelato che Juro(e 426) andavano a fargli visita appositamente per comunicare con lei. Nonostante il loro “patto”, Megumi ha bisogno di risposte.
Quella che ha visto era chiaramente una Sentinella, era diversa da quella di Kurabe ma comunque una Sentinella…come ha fatto a manipolare i ricordi del ragazzo e addirittura i notiziari? Il gatto/Shiba/Izumi irride con il suo solito saper fare la ragazza “pensi che i gatti siano divinità pelose?” ma la ragazza non si intimorisce e risponde a tono: LUI non è un gatto.
Birba a questo punto inzia a prenderla in giro “sarebbe strano sentire un gatto parlare. Anzi, forse quella strana sei tu” concludendo come, forse, sia soltanto frutto della di lei immaginazione e “…forse la magia non esiste”. La nostra Megumi però sa essere incredibilmente testarda e non è una sprovveduta.
Cita chiaramente una delle tre leggi di Arthur C. Clarke e del suo 2001::Odissea nello Spazio “Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”, note aggiuntive? L’archivio si è spinto oltre, andando ad inserire tutte e tre le regole in archivio(citando direttamente 2001) inoltre…ho scoperto che lo stesso 2001 si basa su un racconto breve “La Sentinella” che mi toccherà recuperare visto che mi manca.
Ma tornando a Birba ed in tema di citazioni, rotolandosi sul cuscino il gatto continuerà a trattare con sufficienza Megumi “””rivelando””” di essere un robot che viene dal futuro, di aver nascosto la macchina del tempo nel cassetto della scrivania, gli ha già consegnato un gadget segreto(la pistola) e invitandola, se vuole, a frugare nella sua tasca quadrimensionale…Doraemon. Sta parlando di Doraemon e lo sta facendo con grande classe, con il suo solito fare borioso e so tutto io.
Le continue prese in giro però non smuovono la nostra Yakushiji. Vuole delle risposte, le avea parlato del Codice Deimos e di come “bloccando” quelli coi poteri potranno sconfiggere i Kaiju, giusto? No. Lui ha detto che “loro” non sarebbero morti.
Birba/426 ha tradotto in termini semplici la verità…non ha mentito. I compatibili/stregoni trasmettono involontariamente il codice D che chiama i Deimos. Birba/426 tira un lungo sospiro, nei loro accordi iniziali non c’era spazio per le spiegazioni ma in via del tutto eccezionale ha deciso di fare uno strappo alla regola.
Quello in cui stanno “partecipando” è un gioco (se non sapessi già che lui e Shiba/426 sono la stessa persona mi sarei ribaltato) e gli stregoni dovranno tutti partecipare con le loro Sentinelle se vogliono sperare di vincere. Lui sta preparando “loro” ed il campo di gioco. Questo preparare mi porta a credere che, in una scena che non ho visto, lui abbia “già” agito su Yuki(è stato accennato a come le abbia manipolato la memoria).
Sparando agli stregoni Megumi non fa altro che “iniettare un incantesimo che li trascina sul campo di battaglia” che immagino sia un codice di attivazione, visto lo “start” presente sulla guancia di Minami. Dopodiché, senza tanti mezzi termini, mette le cose in chiaro. Con la magia NON c’è il lieto fine automatico per tutti. È una guerra, loro sono in ballo e devono combattere. Inoltre, come già detto a Juro “Io assisterò allo svolgersi degli eventi”.
Dopodiché l’attenzione della ragazza si sposta proprio sul giovane Kurabe, gli ha cancellato i ricordi come se nulla fosse, no? Quindi volendo potrebbe fare la stessa cosa con lei, giusto? Cosa gli impedirebbe di sfruttarla per i suoi scopi, cancellandole poi la memoria senza rispettare gli accordi? Birba/Izumi ha sempre la risposta pronta “se fossi cattivo, si”.
Una risposta secca e diretta che toglie alla ragazza ogni possibilità di replicare. Dopodiché, dopo una breve pausa, Birba farà partire un rant infinito. Le ha fatto troppe domande…ma che le importa a lei di tutte queste cose? A lei non importa forse solo di Juro? Sta faticando tanto a cercare i suoi ricordi in quel cervello malandato e come “setacciare il fango”. Non è facile “lo sta facendo per te”, se non vuole rispettare gli accordi può smettere subito. Troverà qualcun altro “una ragazza onesta che vuole farsi esaudire un desiderio”.
Al di là della “non minaccia”, a far sorridere è la consapevolezza delle azioni di Shiba. Sebbene in modo losco e poco affidabile, sta davvero contribuendo alla sanità mentale di Juro ma non divaghiamo. Infastidito da tutte queste sue domande, Birba da un ordine perentorio.
Per dimostrare la sua buona fede dovrà sparare ad una sua amica, Tomi Kisaragi anche lei è una strega e torna a guardare la tv. La mente di Megumi torna indietro al giorno del accordo. Siamo poco dopo la fine del suo prologo ed esattamente una scena prima dello “scontro” con il primo Stregone.
In una tranquilla serata Megumi a finito di rimettere a posto la cuina, si è tolta il grembiule, ha spento la tv e con sguardo sorpreso e amorevole, scopre che Juro si è addormentato nel salotto. La ragazza va per svegliarlo, non vorrebbe che si prendesse un raffreddore ma un intruso, Birba la ferma.
Il gatto “emerge” da dietro Juro(non è un caso ovviamente) e le ORDINA di stare zitta “lo sto riparando”. Megumi per conto suo inizia ad essere infastidita dalla sua petulanza ed insistenza. Inizia a credere che qualcuno la stia mettendo alla prova ma il gatto/426 non tentenna.
Le da della diffidente “cominci a pedere fascino” e la invita ad accettare la realtà…e nella sua realtà i gatti NON parlano “…ma io si”. Conosce il desiderio di Megumi e conosce il desiderio di Juro, un desiderio che ha confidato anche alla ragazza “…ha detto di aver sognato di pilotare un robot?” con immensa enfasi sul termine “sognare” aggiungerei.
Non sa ancora se riacquisterà la memoria, ma si è messo al lavoro e sebbene non dica “nulla”, in realtà sta dicendo esattamente “cosa” ha intezione di fare “Vedi io trovo i ricordi e li metto in una testa vuota”. Le famose cassette, i sogni…è quello che fa.
Dopodiché annuncia di aver “terminato” il periodo di prova, ha visto i vantaggi e se vuole saperne di più, deve accettare l’accordo MA in via del tutto eccezionale accetta di rispondere ad alcune domande precisando che, ad accordo concluso, dovrà limitarsi ad eseguire le sue direttive.
Partiamo dalle basi, che cos’è? Un gatto magico. Ha detto di venire da un altro mondo che è stato distrutto(vero anche se è più corretto dire che è un’altra versione di questo mondo) dai Deimos. I Deimos “sono” i Kaiju.
La maledizione(Il programma) che li evoca è il codice Deimos ed è una maledizione posseduta da tutti gli stregoni(i quindici compatibili). Megumi rimane scettica, cosa le dice che manterrà la parola? Non avendo armi per provare la sua buona fede se non la sua dialettica “un gatto che non mantiene la parola è un semplice animale”, la invita a sputare il rospo subito. Se non si fida, meglio non perdere tempo.
Yakushiji si sposta nel campo delle supposizione, nel caso accettasse cosa dovrebbe fare? Semplicemente dovrà usare gli strumenti magici che gli fornirà per bloccare gli stregoni. Bloccando gli stregoni “potrete vivere tutti più a lungo”
Cosa sono gli stregoni? Sono persone nate con poteri magici fra cui pilotare le Sentinelle e usare i portali aka compatibili e Megumi ne deduce che anche Juro è uno stregone. Ed il Codice Deimos, cosa sarebbe esattamente? Sono i resti di una civilltà “magica”(tecnologica) esistita milioni di fa.Non ho la più pallida idea di quanto possa essere effettivamente passato dalle registrazioni del XXII secolo al “presente” del gioco ma anche dopo aver sentito la registrazione in cui Minami parlava del pianeta più adatto individuato, fa un certo effetto sentirselo dire in questo modo.
Detto questo, si arriva al fatidico momento della scelta. Possiamo continuare a rimandare o addirittura provare a rifiutare, scelta che comporterà una teatrino con Birba che se ne va e Megumi che lo ferma per pensarci bene.
Siglando il tutto, il gatto la con un monito: è una cosa fra loro. NESSUNO deve venirlo a sapere, se ne parla ad altri salta tutto. Dopodiché rimane solo una questione, come deve chiamarlo? Al nostro Izumi/426 va bene qualunque cosa “Come mi chiamavi a scuola?” con un po’ di imbarazzo Megumi ricorda e ufficialmente lo battezza “Birba”. Non senza qualche protesta ”Che brutto. Io poi sono un angelo” dopodiché si torna al presente.
Il mattino seguente vicino a scuola, la giornata di Megumi prende subito una pessima piega. La sera prima il suo partner faceva tutto il superbo ed ora parrebbe(enfasi, potrebbe essere Briciola sempre SE i due gatti sono effettivamente diversi) starsene li a farsi coccolare da due studentesse(Miwako e Iori) come un gatto qualunque?
La stizza è cosi intensa che Megumi quasi non fa caso a Tomi. Le due non parlano da tempo e Yakushiji cerca subito di sviare la conversazione invitandola a seguire le sue amiche. Tomi protesta con dolcezza, anche “lei” è una sua amica ma nella sua semplicità questo breve passaggio mostra quanto il carattere delle due cosi come il loro vivere il loro nuovo “status” di rifugiate, sia del tutto diverso.
Nonostante le proteste iniziali, Tomi si è integrata negli anni ’80 e si è fatta nuove amicizie; quasi sensa accorgersene le due hanno praticamente(tranne rare occasioni) smesso di parlare. Solo in tempi mooolto recenti, la nostra ficcanaso ha scoperto che la sua amica non vive più nel appartamento che era stato assegnato loro dalla Shikishima e con un pizzico di curiosità e preoccupazione, le chiede dove abiti.
Con grande sorpresa scopre che vive insieme a Juro, con solo il “parziale” benestare di Morimura( o quantomeno di Gouto). Kisaragi è convinta che Yakushiji sia decisamente cambiata. Nonostante sia sempre cosi calma e riservata, la vede molto più attiva sebbene non sappia quanto tutto questo possa esserle utile.
Anche Tomi sa che “Izumi” non c’è più ma la cosa a Megumi non interessa. Dal giorno in cui lo ha incontrato ha deciso che sarebbe rimasta accanto a Juro “…a prescindere da tutto”. La biondina non sa proprio come reagire ad una tale determinazione ma la capisce e supporta, invitandola infine a raccontargli qualunque cosa.
Rimasta sola, Yakushiji trascorre l’intera giornata scolastica a tormentarsi. Sta “tradendo” la fiducia della sua migliore amica, non può perdonarselo, non quando le ha teso una mana anche quando ha intenzione di tradirla pugnalandola alle spalle. Dopo le lezioni, NON possiamo scegliere di tornacene a casa senza far nulla come avvenuto in precedenza.
Possiamo però “scegliere” se parlare o meno con Kisaragi in corridoio, cosi facendo scopriamo che il trio ha deciso(su suggerimento della stessa Kisaragi ) di decidere chi andrà a comprare il pranzo a carta-forbici-sasso, l’ordine è piuttosto lungo e dettagliato, quindi fa un po’ fatica a ricordarlo.
Per “ascoltarlo” tutto però non bisogna approcciare la ficcanaso, comunque vada però Megumi la segue in mense dove, in mezza ad una folla Usami è riuscita a recuperare il primo ordine che consegna a Ogata li presente praticamente per caso. Il ragazzo è li per comprare degli anpan con stupore dI Tomi, convinta che NON apprezzasse le cose dolci.
…ed io aggiungerei a ragione. Non so quante volte ho visto Nenji lasciare tutto il cioccolato a lei e Miwako nella città distrutta, rimanendo a stomaco vuoto. A riprova di come sia un vero bancho, un tipo difficile ma con un cuore d’oro.
Usami dopo aver lasciato il primo ordine, tenta di gettarsi subito in mezzo alla folla. Qui un’altra scelta, nel caso ci avvicinassimo direttamente senza parlarle…questa volta Nenji non farà in tempo a fermarci. A bloccarci è Megumi stessa, non riuscirebbe mai a sparare alla sua amica guardandola negli occhi(QUANTO dice quello sguardo?).
Consapevole di essere una vigliacca, per proseguire, Megumi deve parlare alla sua amica. La quale, dopo averle domandato se voglia qualcosa, si getta nuovamente a testa bassa in mezzo alla fila per tentare di recuperare qualcosa. Sfruttando la marasma di studenti urlanti, Megumi può avvicinarsi alle spalle della sua amica sparandole alla schiena(cosa che già so da prologo). Il momento dello sparo viene quindi “sentito” ma non visto.
Usami barcolla un po’ e cade in ginocchio, soccorsa subito da Nenji, farfugliando qualche frase sconnessa, mentre cerca di rimettere in ordine in testa. Aver perso a carta forbici sasso è il suo ultimo ricordo chiaro, poi solo confusione. Nenjji la aiuta a tirarsi su, si offre di accompagnarle in infermeria mentre Megumi distrutto dai sensi di colpa(ancora una volta le espressioni, quanto dice quel viso) si allontana in silenzio, non si offre neppure di recuperare il panino caduto a terra. Va troppo di fretta, non si è accorta che mentre se ne andava Ogata l’ha guardata con la coda del occhio, con fare pensieroso.
Più tardi, alla fine delle lezioni con la testa ancora bloccata sul “tradimento”, a sbarrare la strada di Megumi c’è proprio Nenji Ogata. Il ragazzo non sarà una cima ma ha capito che ha fatto qualcosa a Kisaragi in mensa.
Sentendosi messa sotto accusa, Megumi tenta di fare la gnorri, ma Nenji la incalza.Non è solo per Kisaragi c’è del altro. Non ricorda i dettagli ma ha come la sensazione di averla già vista un’altra volta. Non parla del episodio sul tetto con Amiguchi ma di “…penso che sia stata tu ad aiutarmi”. Ora come ora mi mancano dei epzzi ma posso suppore, alla luce degli eventi da me visti, che sia stata Yakushiji a liberare Ogata dalla fabbrica abbandonata dopo aver sparato a Hijiyama.
Il ragazzo vorrebbe saperne di più ma Megumi lo prega di smetterla “Se non mi lasci in pace, chiamo qualcuno” dopodiché si dà alla fuga ma è tardi, il bancho ne è sicuro ormai. È assolutamente sicuro che fosse lei. In tutto questo, non posso che trovare interessante il paradosso: Nenji e Tomi ne hanno passate davvero tante insieme dopo il loro primo “scontro” ma il ragazzo, non ha idea di chi sia la migliore amica della biondina,l’avrà sentita nominare si e no qualche volta ma come Birba/426 ha detto più volte, Yakushiji si sta tenendo a distanza da tutti e tutti. Schiva, riservata al punto da sembrare altezzosa ed arrogante nonostante la sua indole gentile.
A Megumi, segue Shu e, per dirla senza tanti giri di parola, mai pg. fu più adatto. È passato poco tempo dalla visita del ragazzo alla barriera esterna e si aggira pensieroso e stanco per i corridoio del Sakura. Il posto dove vivono tutti loro è isolato. Inoltre i suoi sogni, quelli di Kurabe e forse anche quelli di Fuyusaka NON sono semplici sogni o premonizioni ma eventi passati. O quantomeno è quello che gli dice Miyuki Inaba la famosissima Idol che continua a parlargli tutte le sere attraverso il suo televisore.
Non sa con chi confidarsi, il rischio di essere spedito per direttissima al manicomio è concreto eppure ormai non riesce più a chiudere gli occhi, ad essere scettico, a fare finto che sia solo un brutto sogno.
Vivono in uno spazio circoscritto di soli 30 Km di diametro, nonostante il tutto sia arrivato nel bel mezzo del primo, attesissimo appuntamento con Yuki…non può far finta di non aver visto niente, gettandosi sul romanticismo. Deve fare molta più attenzione nel ascoltare Miyuki Inaba, deve far tesoro di tutti i suoi consigli e suggerimenti.
Uno di questi ovviamente è lo “scoprire” cosa prova Tetsuya Ida, l’uomo che assomiglia a lui in sogno…ma che non potrebbe essere più diverso da lui. Poi c’è lei, Tomi Kisaragi. Dopo averla vista “nuda” in forma di androide, Amiguchi si sente profondamente a disagio in sua presenza ma fortunatamente non pare essere a scuola e purtroppo per lui, anche Yuki è assente, ufficialmente a causa di una punizione
Le sue riflessioni vengono interrotte solo dal accidentale incontro con Juro, l’occasione parrebbe propizia per parlare “di quel film”(sarebbe più corretto dire del ultima cassetta che ho avuto anch’io modo di vedere) ma il ragazzo va di fretta o più correttamente, pare inquieto, scostante…Amiguchi lo intuisce e suppone che abbia notato anche lui “qualcosa”. Per conto mio, so che in questo momento è passato poco tempo dal “incubo terribile”.
Senza nessuno con cui parlare, Shu decide di andare a prendersi una boccata d’aria fresca sul tetto (…e sulla strada non ho potuto fare a meno di notare come si siano preoccupati di fare diverse pagine per la rivista con modelle in costume sfogliata con entusiasmo da due studenti). Sul tetto, Amiguchi inizia a pensare di registrare Miyuki Inaba e mandare i nastri alla TV in modo da renderli pubblici e nel mentre si imbatte in Ogata.
I due non avevano modo di parlare da un po’ e, come non mi capitava da diverso tempo torno a vedere la stessa scena da due punti di vista differenti. I due si conoscono abbastanza bene da capire che c’è qualcosa che li turba vicendevolmente e colgono l’occasione per, quantomeno, provare a confidarsi.
È il bancho a cominciare, l’amico ha presente la sua assenza di qualche giorno? “…in realtà ero bloccato nel futuro” e come da sua esatta previsione il racconto sembrerebbe ridicolo. Di suo Shu non è più credibile, la star Miyuki Inaba lo visita tutte le sere e lui non sa come comportarsi “Mi sento stupido ad avertelo chiesto”.
I due non hanno modo di approfondire il tutto, Yakushiji arriva sul tetto e vedendola Shu si ricorda della promessa che si erano fatti. Ogata si allontana come da programma con il suo “ci risiamo” credendo che si tratti di una confessione come quando andavano alle medie.
Megumi però, come è già noto, è li per altri motivi. Estrae rapidamente la pistola promettendoli che “non farà molto male” finendo per teletrasportare accidentalmente la Sentinella 20. Amiguchi finisce di forza nella Sentinella che comincia a volare via, non sa come guidarla…di una cosa però è sicura: è un robot molto simile a quello visto nei suoi sogni.
Contemporaneamente sul tetto di un edificio governativo in via Goyo, uno dei MIB viene istruito sul incidente da parte del suo losco superiore, il nostro “””caro””” Ida. Il direttore del USI ordina di diramare un ordinea “tutte le agenzie” e “al esercito americano”, la Sentinella NON va intercettata, non sanno chi sia il pilota né le sue intenzioni e soprattutto non hanno armi per contrastarla inoltre fa convocare Shinonome
Rimasto solo, Ida può smetterla di recitare la parte del ufficiale governativo. Quello…è chiaramente il modello ultraleggero progettato per ultimo da Okino, non credeva che fosse stato fabbricato…chi lo ha costruto? Le Sentinelle di quarta, da archivio, sono stati infatti utilizzate per la prima volta durante la battaglia finale.
La 20 nel mentre continua a salire e salire raggiungendo un’altitudine di circa duemila metri e finisce per ritrovarsi nello spazio. Anche se la “resa” è simile agli intermezzi con la voce nella storia di Ogata(sebbene di un altro colore).
Miyuki riesce a contattare Shu e lo informa che la 20 è la “sua” Sentinella. Il ragazzo per conto suo NON ha perso la memoria dello sparo(Che abbia una naturale resistenza perché clone di Ida?) e si chiede se Yakushiji sia in un qualche modo sua “complice”.
Tuttavia Miyuki gli comunica che la Sentinella è stata trasportata li solo per errore inoltre lo mette in guardia “li hanno trovati”, sono in pericoli. Il pericolo è rappresentato dagli invasori provenienti da un altro settore(Ida suppongo). Senza fornire ulteriore dettagli sulle altre zone residenziali, la Idol prega Shu di tornare nel suo settore e di nascondere la Sentinella. Non può aiutarlo da lì.
Senza avere neppure modo di replicare, la Sentinella 20 precipita e, come mi è già noto, finisce nel parco Ayame. Shu finisce fuori e la Sentinella si teletrasporta via, ad accogliere il ragazzo c’è Yuki che parrebbe essere lì per puro caso.
L’occasione è propizia per fare un po’ il farfallone “Come ti ho sempre detto, siamo legati dal destino” ma la sukeban non gli da retta. Ha bisogno di risposte, quella cosa è sua e…il disastro. Prima che Shu possa aprir bocca, Ida(seguito da Shinonome) arriva sulla scena.
È il primo confronto fra i due ma Shu non lo riconosce, è molto cambiato rispetto a quando lo ha visto nei suoi “sogni”. Ida per conto suo non avrebbe MAI immaginato che proprio Amiguchi potesse essere il pilota. Sarà un caso ma mi viene difficile non notare il modo in cui Yuki si metta davanti a Shu come a difenderlo quando arriva il suo superiore.
Ida fa il suo collaudato e loschissimo discorsetto, sono del governo e non ha che due alternative: collaborare o finire in prigione. Shu è profondamente infastidito dal atteggiamento condiscente di Ida anzi rivela chiaramente che NULLA lo irrita maggiormente “…di quelli come te” ma Yuki lo blocca prima che possa fare stupidaggini.
Shu non è uno sprovveduto, ha capito che la sukeban e l’uomo si conoscono ma prima che la ragazza abbia modo di provare a spiegare o giustificarsi, Ida sferra il colpo finale con il suo solito fare privo di scrupoli. Yuki è un’agente governativa, una sua sottoposta che aveva il compito di spiare lui e gli altri piloti delle Sentinelle. Amiguchi è incredulo, si sente tradito “Dimmi che non è vero” e l’uomo lo invita a collaborare PROPRIO per il bene di Takamya.
Il lock per l’ultimo evento della storia del nostro Shu è ancora una volta l’ultima ondata nella seconda zona di battaglia. Tuttavia la “macro parte” seppur breve è terminata e dovrà aspettare anche se immagino che centri qualcosa il “restare indietro” nel futuro di Shu, come ho già visto nella storia di Shinonome. Ho grandi aspettative per il confronto finale fra i due. Come ho già scritto da eroe, Ida ha finito per divenire il villain della sua storia l’antitesi perfetta di come era da ragazzo.
A Shu, segue Ei. Il ragazzo aveva avuto un flashback sul suo incontro con 426 dopo essersi imbattuto in Kisaragi in infermeria ma, detto senza mezzi termini, non mi aspettavo COSì tanto da questa sequenza. Fino ad ora seppur estremamente rilevanti, i frammenti confusi dei suoi ricordi arrivano con il contagocce.
Le cose sono cambiate e, dopo tanto tempo, utilizzare il neologisma da me creato “macro parte” non appare più cosi esagerato. Si è fatto tardi (Non dico che è passato tanto tempo perché, a conti fatti, è passato SOLO un giorno le scene che ho affrontato per prime si collocano subito l’incontro con Tomi a scuola), Sekigahara si aggira pensieroso per le strade vicino alla stazione di Tsutsuji(ed io che vedo cose ovunque, ora non riesco a non pensare che ci sia una certa somiglianza fra la statua del uomo ivi presente ed Ogata 2188).
Due sono le cose che saltano subito agli occhi del ragazzo, la cabina telefonica è occupata da un’anziana che non pare avere intenzione di smettere ed un poliziotto sta pattugliando l’aria. Il nostro fuggitivo non se ne cura più di tanto, è un “semplice” agente di polizia e coglie l’occasione per iniziare a riordinare un po’ le idee.
Si parte dalla ragazza con le trecce, perché era a scuola? Non era forse l’androide che gli ha fornito le pastiglie che prende lui( NM:C024)…ha notato qualcosa di “diverso” in lei ed io giocatore sorrido a sapere, per una volta, qualcosa in più dei pg. a schermo: non è l’androide ma una Tomi in carne d’ossa.
Poi c’è l’uomo dal trasmettitore che ha rubato da uno dei MIB, aveva detto che si sarebbe fatto risentire ma fino ad ora nessun segnale. Iori Fuyusaka, la ragazza platealmente innamorata di lui che ha “usato” e con cui NON sa come comportarsi…perché non sa cosa provava.
Ed ancora, il misterioso biglietto con quella che sembra una password, in occasioni precedenti aveva tentato di inserire il numero nella cabina telefonica ma non aveva ottenuto alcun risultato a cui si aggiunge poi la chiave misteriosa e per una volta io sorrido, nel sapere qualcosa in più dei personaggi: è la chiave della moto di Ei.
Poi ci sono le pillole trovate al interno del infermeria del Sakura, NM:C024 e restando sul Sakura c’è lei, Chihiro Morimura. Il suo piano, l’operazione Egida avrà profonde ripercussioni su tutti coloro che, come lui, vogliono “fuggire” da questo mondo fuori scena Fuyusaka deve essere riuscita a ottenuto la chiave del cassetto visto che le cartelle cliniche degli studenti, sono ora in mano ad Ei.
Sono tre i nomi degli studenti riportati(Manca quello della stessa Iori Fuyusaka): Ryoko Shinonome, Shu Amiguchi, Juro Izumi.
La cartella di Shinonome recita quanto segue “Rallentaento della recisione delle nanomacchine del cervello e rafforzamento dei collegamenti neurali alla memoria. C0204 e C22”. Nonostante abbia perso i ricordi, istintivamente Sekigahara si preoccupa per Ryoko quando scopre che è passata una settimana(fine della di lei storia) da quando le ha prese “Starà bene?”.
A Shu Amiguchi è stato ato l’NM:A8076 che pare contenere nanomacchine di diverso tipo. C’è però una nota difficile da non notare “Trapianto al 20%”…di cosa? Dei ricordi di Ida?
Infine c’è Juro Izumi, prende due farmaci diversi. L’NM:A0875 e il B01. Il primo farmaco è stato preso quattro volte, poi è passato al secondo. Che, come enfatizza la cartella, è stato creato da Tamao Kurabe che come già so ha “creato” la personalità modesta e gentile del Kurabe che ho conosciuto.
Non ho fatto neppure in tempo a passare in rassegna tutte le informazioni in mio possesso, esaminando il Phazer il piantone presente nell’area si avvicina con fare minaccioso e vorrebbe portarlo alla centrale per qualche domanda.
Datosi nuovamente alla fuga, Ei finisce senza accorgersene nel vicolo dove si era risvegliato accanto al cadavere di Chihiro Morimura. Il destino gli ha giocato un brutto scherzo, l’occasione però è propizia per rivedere un po’ dei nuovi indizi in suo possesso.
La morte della donna non è stata resa pubblica tuttavia l’ipotesi che lui l’avesse attirata lì non regge. Gli uomini in nero lo seguivano già, hanno scoperto il cadavere MENTRE lo inseguivano. Poi ci sono sempre loro, il biglietto e la chiave.
Esaminandola attentamente il fuggitivo scopre di essere stato superficiale, premendolo dopo un apparente nulla di fatto, una moto di grossa cilindrata arriva da sola nel vicolo. La moto ha reagito alla sua voce e per sbloccarla definitivamente deve solo inserire la chiave.
Una volta sbloccata, Sekigahara scopre di poter impostare la prossima destinazione tramite comando vocale. Prima peròe scopre subito che ci sono due piloti registrati: Ei Sekigahara e Chihiro Morimura(effettivamente il latex fa molto tuta da motociclista).
Il nostro fuggitivo per il momento non si intestardisce sul perché lui e Morimura fossero coproprietari del mezzo. A premergli sono le informazioni in suo possesso, se l’ha già usata saprà anche in quali posti è stato.La cronologia viaggi è molto chiara: è stato in tutta la città ma sono solo due i posti che ha visitato più spesso: il Sakura ed un altro luogo, che su suggerimento del computer di bordo viene impostato come prossima destinazione. Lungo il viaggio, nel buio del autostrada Sekigahara recupera altre informazioni.
Ha lasciato qualcosa? Qualche indizio? Si, è stato previdente e prudente. Ci sono due registrazioni che vengono riprodotte seduta stante.
Il primo messaggio era stato registrato appositamente “nel eventualità che io perda la memoria prima del prima del previsto”. Il suo, il “loro” presentimento si è rivelato corretto. Per fuggire da quel mondo DEVE assolutamente trovare le registrazione del 2188. Inoltre deve impedire a tutti i costi l’Operazione Egida di Chihiro Morimura, una donna che come copertura lavora come infermiera al Istituto Sakura.
Nella retrospettiva di certe mie conoscenze, credo che proprio che la seconda registrazione arrivi DOPO certi eventi della storia di Iori. Le condizioni di Sekigahara stavano peggiorando, i mal di testa si facevano più forti e frequenti. Aveva poco tempo per cui è andato dritto al punto. Ha controllato il registro del Portale ed ha scoperto che è stato utilizzato da Iori Fuyusaka.
La ragazza l’ha usato utilizzando i dati biometrici di Chihiro Morimura, per cui c’è una sola conclusione “Iori Fuyusaka è Chihiro Morimura. Ora che lo so, fermerò ugualmente l’Operazione Egida? Questo è il dilemma. La risposta è ovvia…vero?”
La registrazione sconvolge emotivamente il ragazzo, cosa aveva deciso di fare? Non poteva essere più specifico? Perché deve ruotare TUTTO intorno a Iori Fuyusaka? Cosa provava per lei? In una bolgia di riflessioni, la moto arriva a destinazione.
È un altro posto che ho imparato a conoscere, la vecchia fabbrica abbandonata ad Higoromo, la porta è chiusa a chiave e non ci sono indizi evidenti sul motivo per cui sia stato lì cosi tante volte. Fortunatamente, quando ogni speranza sembrava persa, dalla porta esce la(a me) familiare figura di Hijiyama che gli domanda cosa ci faccia lì “vuoi creare altri problemi?”.
Ei cerca di rispondere come può ma il suo sguardo ed il linguaggio del corpo gli forniscono tutte le informazioni di cui hai bisogno “Hai perso la memoria, vero?”. A questo punto arriva Okino(vestito da ragazza) che dopo aver spostato di forza Takatoshi, si avvicina pensieroso “A quanto pare il 32% non è stato sufficiente…” e gli afferra il viso “Sai chi sono, vero?”
Quel viso non riporta alla mente nulla ma Okino lo invita a concentrarsi. La mente di Sekigahara torna indietro, cronologicamente possiamo collocare questo evento fra “Piloti di Sentinelle” e “Un pazzo” entrambi nella storia di Miura sebbene ci sia ancora un buco.
Siamo nel 1944, al interno del hangar per Sentinelle del passo Ayame. Sekigahara sta inseguendo Kirlko/Tsukasa sulla passerella e prende subito atto della presenza della Sentinella 19, è lì che è arrivata dopo la battaglia nel Settore 2.
Stanco delle sue insistenze, Okino si ferma “è va bene, hai vinto”. Ei è riuscito a riconoscerlo anche con quegli abiti. è qui nel Settore 5 che Tsukasa si è nascosto dopo la sconfitta nel Settore 2 ma lui…come ha fatto a trovarlo? La risposta la conosco già, c’è lo zampino di 426 ma si tratta di un elemento secondario.
Lo stavo cercando perché ha saputo(d a 426) che è uno dei massimi esperti di DD-426, come si fa a fermarlo? Okino sorride, effettivamente ne “sa” e sa anche che qualcuno(Ryoko su suggerimento di Ida) lo ha diffuso sul campo di battaglia.
Per questo Tsukasa non può fidarsi di nessuno, Sekigahara compreso. In questa sede, scoprò che Okino era presente sul campo di battaglia(la sua Sentinella è la numero 12 quella poi data ad Hijiyama) ma non sembra avere subito effetti di alcun tipo. Un’ accusa che però può muovere anche a Sekigahara tuttavia quest’ultimo prende le pillole.
Tsukasa non sapeva che esistessero, le osserva e conclude che si tratti di un altro codice di elaborazione che ha precedenza sul altro. Come già Izumi/426 aveva detto, sta solo prendendo tempo “Non ti salveranno”. Giustamente la domanda a questo punto diviene, percé allora Tsukasa sta bene?
La ragione è presto detta. Un anno prima della battaglia nel Settore 2 Tsukasa scoprì un codice creato 426 che poi battezzato DD-426(mi aspettavo che fosse stato qualcun altro a battezzarlo ed Okino era fra i più papabili).
Lo ha poi sperimentato su stesso per tentare di rimuovere il Codice D. Per questo in battaglia non ne ha subito le conseguenze, ha “già” perso tutti i ricordi che poteva perdere. Nella foga, passa in secondo piano il suo scopo originale…è quindi riuscito a rimuovere il Codice D? Non viene detto, non in questa occasione.
Ei non se la beve, non sembra proprio che abbia perso i ricordi…ma c’è una ragione molto precisa. Prima di perderli Tsukasa li ha trasferiti nelle sue nanomacchine ed a creato poi una personalità artificiale che “simula” l’originale. Uno sconvolto Sekigahara ne conclude che quello di fronte a lui sia solo un “programma” che simile Okino ma il ragazzo non è d’accordo.
In principio poteva anche essere cosi ma ora il “programma” è attaccato al cervello di Tsukasa Okino. Ne ha i ricordi e la personalità, è Tsukasa Okino in tutto e per tutto. Il fuggitivo non è d’accordo, ci saranno comunque delle differenze ma Okino non se ne cura, dopotutto tutti cambiano con il tempo.
A questo punto suona l’allarme, l’inseguimento ha indispettito il professor Douji che crede che Okino/Kiriko sia una spia ma il ragazzo ha ancora qualche asso nella manica. Notando la presenza di Hijiyama fa la parte della damigella in pericolo, in modo da guadagnare tempo mentre Sekigahara è costretto a fuggire inseguito dal nostro “prode” cavaliere.
Di nuovo nel presente, Ei inizia a ricordare qualcosa. Si sono incontrati nel Settore 5, lui si chiama Okino ed è un AI. Un po’ poco ma Tsukasa non si arrende, ignora le proteste da gelosone di Hijiyama e lo invita a concentrarsi un altro po’.
Siamo al interno della Fabbrica abbandonata (è la primissima volta che non parto legato ad una sedia e posso esplorarne l’interno). Ci troviamo poco dopo che Hijiyama è stato “esaminato” tramite neurocasco da Okino e decisamente prima che Birba/426 ordini a Megumi di sparare allo stesso Ei.
Lo stato di salute di Sekigahara è sempre più precario, i mal di testa si fanno più frequenti ed è evidentemente pallido. Le pastiglie continua a prenderle, però pare non funzionino e più. Non come prima a almeno e anche un esterno come Hijiyama può accorgersi che la situazione sta rapidamente degenerando.
A questo punto, Okino(sempre travestito) emerge dal fondo della fabbrica con un quesito, perché ha cambiato idea? Non era forse contrario? Ei NON ha cambiato idea, è ancora convinto che il piano di Tsukasa siano orribile ma ci sono cose che non vole dimenticare “Come la tua brutta faccia”.
L’idea è di creare un codice di estrazione dei ricordi in modo da salvarli nelle nanomacchine dopodiché di creare una personalità artificiale; sostanzialmente la stessa cosa fatta con Tsukasa ma Ei non accetta la seconda parte. Anche se a processo completato sarà pressoché indistinguibile, vuole che solo i suoi ricordi siano salvati. Non vuole cheun’ AI prenda il suo posto inoltre “Io mi odio”.
Sembrerà estemporanea ma questa esclamazione acquisirà mooolto più senso ed intensità proseguendo con la macro parte.Tsukasa non insiste o obiettà ma spiegando il procedimento da una piccola hint. L’area del Codice D si “staccherà” con l’aggravarsi della sua condizione. Questo significa che né Ei, né Ryoko né Juro né Tsukasa lo hanno più o almeno dovrebbe essere cosi sul piano teorico.
I ricordi salvati si connetteranno non appena il DD-426 sarà passato alla fase conclusiva del suo decorso. Il suo cervello era più danneggiato del previsto e gli strumenti a sua disposizione non gli permettono di fare miracoli. Può mappare al più il 30%(so che alla fine è riuscito a farne il 32%) del suo cervello e dovrà tornare più volte per completare il tutto.
Realismo nella finzione? Una volta indossato il neurocasco e sedutosi, ad Ei viene ordinato di fare qualche esercizio con le parole mentre inizia il monitoraggio del cervello. È una cosa che si fa per davvero, per valutare quali aree vengono coinvolte. Qui termina la prima sequenza di questa macro parte, riprendendo subito il racconto per non perdere il filo Ei si aggira nuovamente a tarda sera vicino alla stazione di Tsutsuji.
Il piantone se ne è andato e la cabina telefonica è libera, per cui volendo possiamo verificare nuovamente che quel numero “non è più attivo”. Sorprendentemente non ci sono riflessioni su quanto ottenuto con Okino alla fabbrica abbandonata, il trigger per proseguire è passare in rassegna il DD-426, chiedersi chi lo abbia creato e perché.
Cosi facendo il vecchio ritrasmettitore inizia a squillare, come già accaduto in passato non la smetterà fino a quando non rispondiamo. Ho almeno tre/quattro teorie sul identità del uomo dal altro capo, una è mooolto più papabile ma una volta tanto voglio astenermi completamente per non prendere l’ennesima cantonata.
L’uomo sa che Sekigahara è stato a scuola e gli suggerisce di non andarsene troppo in giro “se continui cosi ti prenderanno”. Il ragazzo non si sbottona più di tanto, sostiene di voler semplicemente conoscere la persona che ha ucciso e mente spudoratamente quando dice di non aver visto nessuno “gli amici non mentono”.
Ma sono davvero amici? Sekigahara a dei dubbi a riguardo “Io e te collaboriamo per salvare tutti”, l’omicidio ha impedito l’operazione Egida, nessuno sa la verità. Secondo la voce anche quelli che vengono da altri Settori “sono stati ingannati da Morimura”.
Ei avrebbe “accettato” l’incarico di salvare il mondo dalla “distruzione totale”, l’incarico consiste nel estrarre informazioni da una certa unità dati ma l’unità è poi divenuta un ostacolo alla loro fuga per cui ora ha l’ordine “…di distruggerla”. L’unità si trova al Istituto Sakura e gli suggerisce di cercare Minami Natsuno della classe IC “qualcuno deve farlo”.
Sekigahara non si fida del uomo ma vuole riacquistare quanta più memoria possibile e si maledice per non aver chiesto ulteriori informazioni. Cronologicamente la seguente coppia di scene si svolge immediatamente dopo le precedenti ma una piccola nota.
Come già avvenuto per le scene in cui compaiono TANTI pg., non tutti finisco per essere listati: compaiono Ei, Iori, Natsuno, Megumi e Juro ma soltanto Ei, Juro e Megumi sono “listati” nonostante Iori abbia una caterva di dialoghi.
Le lezioni, cosi come le attività dei club, sono finite. Iori aspetta vicino al cancello e si imbatte Natsuno(sempre con il cerotto) che saluta sulla via di casa. Ei non sa che il suo bersaglio è la ragazza in tuta sportiva che le è appena passato accanto e si avvicina con passo deciso a Fuyusaka…che stava aspettando nella speranza di incontrare lui.
Nonostante non sappia ancora COSA avesse deciso di fare con lei, il fuggitivo decide di far saltare parte della sua copertura. Ammette di aver perso la memoria e di non ricordare assolutamente niente di lei. La cosa è divertente, perché quando Ei attacca con “Ti devo delle scuse” la testa di Iori va subito ad un rifiuto.
Fuyusaka ci è rimasta un po’ male ma accetta ugualmente di aiutarlo dopo il canonico “Posso fidarmi di te?” La ragazza lo avrà perdonato ma ha delle domande, come ha fatto a trovarla? La tessera dello studento, allo stesso modo dal suo atteggiamento ha capito che si conoscevano e lei è innamorata di lui ma sorvoliamo per ora. Le ha mai parlato dei suoi ricordi? No. Iori sostiene di averlo visto solo spuntare di tanto in tanto al improvviso senza rimanere a lungo però l’ultima volta che si erano visti ha avuto la sensazione che volesse dirgli qualcosa, forse voleva parlargli della perdità di memoria
Dopodiché si passa ad altro, conosce Natsuno Minami? “Era qui con me poco fa” Sekigahara si maledice per l’errore fatto, ormai sarà lontana deve rimandare le ricerche su di lei al indomani. Ha però ancora altro da chiedere, il biglietto ad esempio. Sa cosa potrebbero significare?
Lei no ma il Deus Ex machina del tardo pomeriggio si, lei, Miwako Sawatari. Come già accaduto con Keitaro, la cinnamon roll sulla via di casa si ferma a parlare con un’amica. Questa volta però la sua reazione è molto più iperemotiva, vuoi perché il nostro Sekigahara è quello che si definirebbe un figo, vuoi perché Iori deve aver condiviso il suo interesse per lui con le amiche.
Miwako si fa un sacco di film mentali “Vi siete baciati?...siete andati persino oltre?” ed Iori fatica a calmarla visti i suoi continuo “Forza Iori chan” tuttavia una volta riconquistata la compostezza, il genio entra in azione. Forse lei “sa” cosa potrebbero essere quei numeri.
Come Keitaro anche Ei si avvicina troppo e la cinnamon roll entra in modalità iper esagitata ma riesce a dire quello che sa. Crede che sia il numero di un centro messagi, un servizio attivo da poco più di un mese. Le è capitato più volte di utilizzarlo visto che sua madre si ferma a lavoro fino a tardi.
Allontanatasi la Cinnamon Roll, c’è un’altra pista che bussa alla porta del nostro fuggitivo. Yakushiji si allontana velocemente da scuola con capo chino e sguardo pensieroso seguita a ruota da Juro Kurabe. Il ragazzo con il suo solito fare educato si ferma a salutare Fuyusaka prima di andare al inseguimento della sua coinquilina. Non voglio fare voli pindarici particolari ma CREDO che questa ed alcune delle scene seguenti potrebbero essere argomento delle battute finali della storia di Megumi.
Ei nel frattempo, inizia a riflettere. Juro Izumi, che ha fatto la terapia per le nanomacchine, e la ragazza che gli ha puntato la pistola addosso. Convinto che DEBBANO sapere qualcosa e che siano legati ai MIB, Sekigahara li insegue fino a casa senza fornire alcuna spiegazione a Fuyusaka.
Il cambio di tono rispetto alla conversazione con Fuyusaka è IMMENSO. Avvantaggiato dal clima disteso della sera, dal tavolo apparecchiato a tre(I ragazzi NON si sono allertati quando hanno sentito entrare qualcuno convinti che sia Keitaro) e dalle porte aperte, Ei si infiltra a casa Kurabe e punta subito la pistola contro Megumi.
Anche dopo anni il “range” di Daisuke Namikawa continua a lasciarmi senza parola. Gelido, spietato, condiscendente…Ei è parecchio minacciosa. Mettendo da parte le note sul doppiaggio, Megumi non spiccica una sola parola, anche se minacciata “è più facile quando hai tu la pistola, vero?”. La sua espressione si imbruttisce e gli rivela solo che “qualcuno” gli ha detto che voleva essere sparato nient’altro.
Dalla cucina esce poi Juro che si para a difesa di Yakushiji. Ei lo riconosce, lo chiama “Juro Izumi” e lo invita a farsi da parte. Kurabe però seppur intimorito non indietreggia di fronte alle minacce del aggressore: entra in casa di altri e punta addosso una pistola alle persone. Come fa a dirgli di starne fuori?
Guardandolo bene…Juro riesce a ricordarsi di lui aveva sparato al androide, inoltre si chiama Juro Kurabe. Ei, di tutta risposta, non è interessato a chi sia e gli spara un colpo per stordirlo senza fare tanti complimenti e ripete la sua domanda.
Megumi lancia un’occhiata carica d’odio, poi lo invita a chiederlo direttamente al “mandante”. La televisione si spegne da sola(riconferma che quando vuole può interagire con il mondo fisico e che forse lui e briciola sono effettivamente lo stesso gatto) e Birba/426 vi compare sopra.
Sekigahara non sa come prenderla, deve essere un qualche tipo di illusione ma Birba con il suo solito fare saccente non si cura di lui “I gatti sono superiori agli umani, non siamo stupidi come voi” anzi rincara la dose, è un caso di rara e terminale stupidità.
Ha abbandonato la Sentinella(la ceduta ad Iori?) e”…ti sei chiamato fuori dai giochi”. Sekigahara intuisce che con “giochi” stia parlando della lotta con i Kaiju ma il Gatto non si cura troppo delle sue opinioni, è un codardo, un vigliacco.
Ha pensato solo a scappare e scappare, poi ha cambiato idee per ragioni a lui ignote “Avrai avuto nuove informazioni…si, la verità indiscussa” e si è ripresentato strisciando come un verme da lui. Supplicandolo di poter pilotare ancora ed ora? Ora non sa niente e pretende di ottenere informazioni utilizzando la violenza contro gente disarmata.
Quella che Megumi gli aveva puntato addosso era una pistola con iniettore per le nanomacchine “come promesso ti farà tornare sul campo di battaglia”. Ei però vorrebbe sapere altro. Quando parla di fuggire si riferisce a fuggire da questo mondo (“Chi lo sa?”) e soprattutto di genere informazioni parlava?
Birba non si smuove di un millimetro, lo invita semplicemente a chiedere al diretto interessato dietro di lui dopodiché scompare. Ei(che nel frattempo ha abbassato la pistola) non ha il tempo materiale di reagire. Keitaro è tornato a casa e lo ha colpito istintivamente per proteggere Juro e Megumi, soltanto dopo averlo disarmato si rende conto di conoscere l’aggressore. D’altra parte sentondolo chiamare “Miura”,il fuggitivo ha un altro flashback.
Prima di passare a questo ricordo, segnalo che la descrizione di questo evento nel log è un casotto. C’è un periodo ripetuto con parole diverse due volte ed un’informazione sbagliato: Keitaro non gli ha sparato, lo ha solo colpito.
Ci troviamo nel 2064, prima della battaglia finale. In un momento successivo alla conversazione sul tetto fra Ida e Sekigahara e subito prima che Shinonome contaminì le Sentinelle con il DD-426. Siamo nel hangar della Shikishima e Tamao Kurabe sta terminando la messa appunto della Sentinella 17.
È…come aveva ordinato Ida, allora le Sentinelle di terza erano il modello più recente è su una di quelle che Ei dovrebbe mettere mano ma non diamoci fretta in fondo il ragazzo è lì in “ufficialmente” per aggiornare anche “quella” Sentinella di Terza Generazione. Dopo aver salutato il futuro fuggitivo però, l’androide si diletta in una conversazione molto ambigua con l’AI della Sentinella 17.
Afferma di non avere alcuna intenzione(per il momento) di riferire ai piani alti quanto le è stato detto ma lo invita a non ficcare il naso dove NON deve. L’AI non può promettergli nulla del genere ed ha anche un’altra richiesta da fare “Nel caso mi dovesse succedere qualcosa, tieni aperta la mia linea”. Tamao dopo un lungo sospiro, acconsente: questa promessa si rivelerà di vitale importanza nel grande schema degli eventi.
Rimasto solo con l’AI, Sekigahara si avvicina e lo saluta come “Miura” chiedendogli se Tamao venga dal “futuro” come loro e cosa ci facesse vicino alla pedana della Sentinella 18. Solo adesso scopro che Tamao è la pilota della 18 ( Che dovrebbe essere andata perduta: Tomi alla 16, Natsuno la 17 e Keitaro la 19, non ci sono altre sentinelle di terza). Ei era convinto che solo una AI potesse pilotare la 18 ma d'altronde “questa” Tamao è un androide. Una parte di me inoltre di me intanto ritorna ai quindici compatibili: il quattordicesimo è Okino, la quindicesima è Tamao? È plausibile, ma andiamo avanti.
Miura ha un quesito per il suo ospite,ha notato che lo chiama sempre per nome. Nessuno lo fa. Ei non trova che ci sia nulla di strano, gli ha detto che una volta era umano e gli ha creduto. Proprio per questo Miura lo prega di alzare la pedana in modo da potersi guardare faccia a faccia e scopriamo anche un lato ironico del nostro fuggitivo “Da qui vedo bene la tua espressione severa”.
Ricorda la conversazione sul computer centrale che si trova nel UFO sotterraneo giusto? Ha scoperto che è stato costruito nel 2188. Non ha le prove ma l’AI era certa che Ida e gli altri venissero da quel era(errore), inoltre analizzando approfonditamente i dati del computer centrale ha trovato una registrazione cruciale del 2188.
Ne ha decifrato solo una parte ma è sicuro di poter scoprire la causa reale di quella catena di eventi “Magari troveremo il modo di salvare il mondo” qui arrivano i problemi. Durante l’analisi ha trovato dei file criptati, il cui accesso è bloccato. Non ci sono prove ma ritiene che sia stata Chihiro Morimura. Ei è palesemente sorpreso e Miura rincara la dose, nonostante dica di voler salvere il mondo si è convinto che Morimura abbia dei secondi fini.
Ha provato di tutto ma pare davvero impossibile tuttavia può rivelargli un segreto. Un segreto che non ha condiviso neppure con Tamao: ha fatto un’altra copia delle registrazioni e l’ha nascosta nella memoria della 17. In tanti vorranno eliminare quella registrazione, non solo Morimura, per cui voleva chiedergli nel caso le cose andassero male…di recuperare e proteggere il suo blocco di memoria.
È sottile ma già “ora” Ei inizia a sentire il peso delle sue azioni, rivela essere lì per aggiornare il suo sistema(come già detto non so cosa abbia fatto) e la domanda di Miura “Sekigahara, noi siamo amici vero?” viene preceduta da una lunghissima pausa: era “già” tremendamente a disagio.
Per sbloccare l’ultimo evento della macro partecorrente, era necessario completare l’evento “Ricordi smarriti” proprio l’ultimo da me visto nella storia di Minami. Ei si aggira,ancora una volta, vicino alla stazione Tsutsuji e stranamente…non ci sono riflessioni a riguardo “l’incidente” avvenuto a casa Kurabe.
Le uniche nuove note che affollano i suoi pensieri sono le perplessità sul uomo dal altro lato del trasmettitore “Davvero fino ad ora ho preso ordini da lui?”, Natsuno Minami che si convince di cercare l’indomani a scuola ed il biglietto: ora sa come fare.
Il primo gruppo di numeri è il numero utente (443685#) il secondo la password (3214#), il messaggio più recente è un un altro messaggio per se stesso. È piuttosto ambiguo “Mi sono sbagliato. Non andrà a finire bene. Non vivere più nel passato. Scegli un futuro per te” ma prevedendo lo status di confusione nel quale avrebbe potuto trovarsi, Ei ha lasciato ulteriori info“…ad un caro amico. Probabilmente è insieme a Natsuno Minami” e come se non bastasse prima di chiudere fa in tempo a lanciare un’altra bomba “Ricorda solo una cosa. Porta a termine il compito per te. È per il nostro bene”.
Trovo criminoso che una conversazione cosi importante sia del tutto assente dal logo degli eventi in archivio, è importantissimo.
Ei ora sa che la figura di Minami è fondamentale per scoprire il suo passato ma prima deve mettere le mani sul unità dati, ignora che quest’ultima ed il caro amico siano la stessa cosa. Per avvicinare la Minami inizialmente è tentato di chiedere aiuto a Fuyusaka ma decide di non coinvolgerla, non vuole causargli problemi.
L’indomani, si reca alla palestra. Ha già “visto” Natsuno, era la ragazza che ha visto dirigersi verso la palestra quando, ormai privo di memoria, ha incontrato Fuyusaka davanti al cancello. Può aspettarla lì, senza coinvolgere nessuno.
C’è uno stacco di ben cinque scene fra il precedente “gruppo” di eventi della storia di Ei e le tre scene seguenti. Siamo sempre più dannatamente vicini alla battaglia finale. Infiltrandosi a scuola senza dare nel occhio ha notato Fuyusaka che lo aspettava al cancello ma non si è avvicinato, non vuole che le succeda qualcosa “Non me lo perdonerei mai”.
Il campus è pattugliato, avvicinarsi alla palestra o agli spogliatoi è impossibile. Interrogando le uniche due studentesse ivi presenti(La manager e l’amica di Minami), Ei scopre che Natsuno si è da poco allontanata per andare a correre intorno alla scuola e nota la presenza della ragazza che gli aveva consegnato il pacco in precedenza che lo spia, decide quindi di inseguirla.
Ben presto Sekigahara sente puzza di trappola, la ragazza lo sta chiaramente attirando verso il vecchio edificio ma sceglie ugualmente di seguirla. Al interno del vecchio edificio trova subito Minami ad attenderlo. Nonostante sia palesemente disarmata, Ei le punta ugualmente la pistola addosso ma Yuki, sopraggiunge rapidamente alle sue spalle e lo disarma.
Solo l’intervento della nostra donna spaziale salva il fuggitivo da un meritatissimo pestaggio ma pretende subito delle spiegazioni dalla sukeban. Questa conclude che abbia “davvero” dimenticato tutto come accaduto a Shinonome “per questo non riesco ad inquadrarti. È difficile capire da che parte stai” ma Ei non è soddisfatto, si sente comunque “in trappola”, cosa tramavano le ragazze?
Nulla. Natsuno ha agito cosi, convinta che “cercasse lui”. BJ/Miura viene estratto dalla borsa della palestra ma Sekigahara lo scambia per il drone che gli aveva recapitato il primo messaggio alla fine del suo prologo…ma qui la sorpresa. Quel drone era stato dato a Yuki dal USI che le hanno ANCHE ordinato di dire tutte quelle cose.
USI, unità investigativa speciale o uomini in nero se preferisce. Non è un buon biglietto da visita per la nostra Sukeban che finalmente si “presenta” in via ufficiale ed ha modo di rispondere onestamente. Lavoro con i MIB? No. Ha eseguito i loro ordini solo ed esclusivamente per paura che potessero fare del mano a Natsuno.
Le parole delle due ragazze, le loro espressioni, la volontà di recupitare il messaggio da parte “sua”, il fatto che si parli solo della registrazione puntano tutte il dito contro una singola cosa: BJ/Miura non c’è più ma Natsuno sta comunque tentando di realizzare le sue volontà, a partire da quella registrazione.
Non so esattamente quando sia stata registrata(non è un flashback) ma è una conversazione fra Sekigahara e Miura/BJ. Come 426 aveva “predetto”, Miura sapeva.
Sekigahara deve constatare amaramente, che l’unica ragione per cui BJ/Miura aveva cancellato la sua memoria “ a breve termine” era impedire a lui di mettere le mani su quelle informazioni. Se l’idea che le continue “manomissioni” ai ricordi di BJ fossero autoinflitte sia già di suo intrigante, passa in secondo piano rispetto a…tutto.
Ei fa mea culpa, sapeva della sua disonestà, della sua collaborazione con Ida(Lo so, arriveremo anche a quello) “Tu sapevi tutto, vero Miura?” ma non c’è biasimo nelle parole del robottino né odio “Non so se te ne sei accorto ma sei un pessimo bugiardo”…era davvero convinto di essere “molto bravo” ma allora…allora perché non lo ha sgamato subito?
Perché non gli ha mostrato i risultati dei dati dopo l’analisi “Ti ho fatto pena?”. Miura non rincara la dose, è semplicemente del opinione che alcune cose “debbano” restare segrete ma Sekigahara lo incalza. Per quanto orribile, depracabile e ripugnante doveva conoscere il suo passato. Subito dopo questa, parte la seconda registrazione. Quella del 2188.
idealmente potrebbe collocarsi dopo o forse in contemporanea alla registrazione vista sul finale del prologo di Renya. Un uomo, un killer professionista, Ei Sekigahara sta chiedendo delucidazioni al suo contraente, un anziano(che io so essere Gouto 2188) sul suo bersaglio.
La vittima designata è Chihiro Morimura (2188), che in questa sede scopro essere stata dirigente della Newmen l’azienda leader nelle nanomacchine di cui ho già sentito parlare. Ufficialmente vorrebbe fosse eliminata perché, nonostante il progetto interstellare della Shikishima fosse stata accontonato ha continuato a lavorarci e questo causerebbe grosse perdite.
Sekigahara però ha fatto i compiti, sa che la vera ragione è un’altra. Gouto(2188) aveva spinto per l’acquisizione della Newmen. Questo, ha dato il via al trasferimento di ingenti fondi in nero. Il progetto interstellare della Morimura era uno dei dodici progetti presentati per l’acquisizione. Ma “loro”, gli alti dirigenti della Shikishima hanno provato a sfruttare il progetto per coprire il reale uso dei loro fondi.
Le reiterate azioni di Chihiro Morimura li ha messi alle corde ed ora che una commissione internazionale pianifica di rivedere il progetto. Tutto rischia di venire a galla e lui perderà il posto. Sekigahara tranquillizza il suo contraente, non vuole minacciarlo.
È un professionista ed in quanto tale deve conoscere tutto del suo bersaglio. Gouto allora fornisce ulteriori dettagli. A breve Morimura si sarebbe recata nel suo laboratorio, che si trova nel Settore 4. Una colonia allora ancora in fase di costruzione. Gli verranno forniti documenti falsi per infiltrarsi e completare il tutto celerelmente e con discrezione.
Chiusa le registrazioni, arrivano tante domande da parte della sukeban, se Morimura è un insegnante, lui è venuto ad ucciderla? E cosa stava pianificando con Ida?
Sekigahara però è troppo provato per rispondere…è un assassino. Ha ucciso Chihiro Morimura, forse pianificava di fare del male anche a Iori Fuyusaka. Ha tradito Miura solo perché aveva ottenuto “il comando”(parla del comando della Sentinella 17) e…chissà cos’altro. Non è cosi paradossale che durante il flashback della fabbrica abbia rivelato di “odiarsi”.
Non dopo tutto questo ma non è finita. Non è finita per niente. La scena si sposta nel Settore 3. La battaglia si è conclusa da poco, nonostante la sua eroica difesa la sola Sentinella 13 di Izumi non è bastata. Hanno perso.
Sekigahara, che ha già incontrato Kiriko/Okino nel Settore 5, si reca ora verso una losca figura che lo ha tenuto d’occhio con un drone. Ida è sopravvissuto “sapevo che ti saresti tenuto lontano dai guai” nonostante tutti lo credano morto.
Ei vorrebbe delle risposte, chi ha usato il DD-426? Ma Ida mente spudoramente, gli rivela “solo” che “lui” è considerato il responsabile(l’infezione come sappiamo è partita dalla sua Sentinella) e che dopo la sconfitta Morimura ha dato il via al Operazione Egida.
Ecco spiegato quale fosse “l’esperimento” di Morimura quando ha abbattuto Tomi ed ha ordinato a Gouto di condurla al Settore 4. Il Settore 3 è stato il banco di prova del Operazione Egida, ha funzionato “Nel Settore 4 si farà sul serio”.
Ida non fornisce dettagli se non quelli di suo interesse, l’esperimento è stato un successo. Il sistema di autodifesa si è attivato. Quando tutti i terminali si attiveranno, l’Operazione Egida potrà dirsi conclusa e “loro” non potranno più creare un loop “Dobbiamo impedire che accada” la città di Ei, quella in cui è nato e cresciuto, resterà un cumulo di macerie in questo caso.
Ma cos’è un Loop? Finalmente ottengo qualche iformazione a riguardo sebbene siano ancora parziali ed incomplete da archivio il mondo viene ripristinato quando arrivano i Kaiju ogni sedici anni. Per cui tutti coloro che “nascono” muiono prima di arrivare al età adulta e rinascono quando il mondo viene riprstianto.
È quindi qualcosa di diverso da un teletrasporto, nonostante le “apparenze” il mondo in cui tutti loro vivono ha “solo” quindici anni. Il mondo da cui viene Ei non esisteva prima del 2049.
Quello in cui si trovano non è né il passato né il futuro, i Settori sono stati progettati cosi quando “siete arrivati voi da un altro mondo”. Ei si sente giustamente preso in giro ma Ida è molto più scaltro ed astuto di lui, sa dove colpire. Sa delle registrazione del 2188 trovate da Miura?
Bene, dopo aver analizzato accuratamente i dati ha scoperto una cosa molto interessante. Il 2188 è il “mondo reale” e loro, tutti loro erano destinati a tornare lì. Prima che un incidente impedisse di farlo. I loro nemici, i Kaiju hanno come obietto il controllo dei computer centrali dei cinque Settori.
Una volta raggiunto, i Settori vengono “ripristinati” ed il mondo “ricreato”, attraverso mezzi e meccaniche ancora sconosciute. Lui e Morimura non hanno viaggiato indietro nel tempo hanno “saltato” la creazione del mondo. Per questo, aggiungo io, sono “cresciuti”.
Ei inizia a sentisi male, lo scenario inizia a farsi non dissimile da quello visto con Shinonome. Ida sa già delle pillole, sa che è stato lui a darle a Morimura per aiutare Izumi e Shinonome. Dopodiché, cogliendo il momento di debolezza del ragazzo parte con l’esposizione definitiva del suo piano.
Nessuno di loro potrà salvarsi dagli effetti del DD-426 ma ha trovato una soluzione(è quella che gli ha suggerito 426, non è una sua idea. Non è sveglio come crede di essere) : estrarre i dati precedenti alla perdita di memoria portandoli nel nuovo mondo ricreato. Gli effetti del DD-426 cosi saranno del tutto vanificati.
Ha bisogno del “suo” aiuto per bloccare l’Operazione Egida e consapevole delle diffidenzze del ragazzo, lo invita a cercare la 17. “Sa” che Miura ha fatto una copia delle registrazioni del 2188. Quei dati potrebbero essere “utili” nel prossimo mondo, per cui deve recuperarli ed ha già la chiave per farlo.
Poco distante, ancora in forma di cubo, si trova un drone. Non un drone qualunque, è Miura. Prima che il teletrasporto forzato sparpagliasse le Sentinelle per i vari Settori lui si è trasferito in quel drone ed è fuggito, lo ha ritrovato nel Settore 2 ma si rifiuta di collaborare “Non condivite i miei metodi”.
In puro stile Ida, senza farsi alcuno scrupolo, ordina ad Ei di recitare. Di fargli credere di averglielo “rubato”, di averlo “salvato” in modo da poter recuperare i dati. Per una volta so un paio di cose che Ida NON sa, in primis il suo manipolare e usare le persone prima o poi gli si ritorcerà contro, in secundis io “so” perché Miura/BJ ha mantenuto la linea diretta e quindi il controllo, sulla Sentinella.
È stata Tamao androide, ha mantenuto la promessa.
Chiuso il suo lungo panegirico, Ida enfatizza come non “sia” un vero tradimento. Non lo sta ingannando, non lo manda a morire. Miura “verrà con loro” nel nuovo mondo, inoltre il loop è imprescindibile soprattutto per lui e Shinonome. Dopodiché gli comunica di aver creato un nuovo terminale in quella palazzina, perché la scuola e crollata.
Sekigahara non accetta, Ida da per scontato che lo abbia fatto e gli da un piccolo suggerimento. Nessuno saprà del loro accordo quindi una volta arrivato nel Settore 4 i suoi uomini tenteranno di catturarlo “cerca di non farti prendere”.
Costernato e mortificato, Ei attiva Miura-drone, quel “Sono felice che stia bene” conclusivo soffoca a forza tutti i suoi sensi di colpa. Altre note? In retrospettiva il drone che lo accompagnava e che ha assistito con lui agli ultimi “momenti” di Izumi era BJ/Miura visto che quella scena si svolge subito dopo questa.
Dal 41% al 85%, Sekigahara è balzato come un tifone nella lista di pg con la percentuale di completamente più alta. Un solo evento mi separa dal suo finale ed è bloccato dietro 10 personaggi con un completamento pari al 80% più di Hijiyma ma meno di Gouto. Sono già a buon punto(5 su 10) ma dovrà aspettare, dopo una scorpacciata simile devo fermarmi un attimo a riordinare le idee.
Sarà banale ma tanti dettagli li avrei persi per strada senza la mia ossessiva abitudine allo scrivere ed al rileggere TUTTO. La prossima sessione, si aprirà con la nostra ficcanaso preferita.