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13 Sentinels: Aegis Rim | Nuovo titolo Vanillaware | Disponibile EU Localizzato ITA |

Cloud-Loku

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Sono a 3 ore e qualcosa di gioco, ho finito la parte iniziale "tutorial".

E' tipo... bellissimo.

Le fasi di storia sono belle da vedere, con un sistema di pensieri ben implementato visivamente senza nulla di macchinoso e i dialoghi sono appassionanti (grazie anche al plot che lascia presagire tanto sotto la superficie) e per fortuna (difetto di diverse produzioni jappe) non inutilmente prolissi.

Sulle fasi di battaglia dove ho letto meno pareri entusiasmanti, è vero che graficamente non sono all'altezza del resto della produzione (però i filmatini di ogni tecnica quando si seleziona, l'ho apprezzata), tuttavia, sarà che mi piaciono li strategici, a me divertono :asd: Poi gli artwork "monocolore" all'interno delle Sentinelle sono strabelli.

In generale vedo molta cura ovunque.

Morimura è da erezione continua :sisi:
 

Redrum

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Sono a 3 ore e qualcosa di gioco, ho finito la parte iniziale "tutorial".

E' tipo... bellissimo.

Le fasi di storia sono belle da vedere, con un sistema di pensieri ben implementato visivamente senza nulla di macchinoso e i dialoghi sono appassionanti (grazie anche al plot che lascia presagire tanto sotto la superficie) e per fortuna (difetto di diverse produzioni jappe) non inutilmente prolissi.

Sulle fasi di battaglia dove ho letto meno pareri entusiasmanti, è vero che graficamente non sono all'altezza del resto della produzione (però i filmatini di ogni tecnica quando si seleziona, l'ho apprezzata), tuttavia, sarà che mi piaciono li strategici, a me divertono :asd: Poi gli artwork "monocolore" all'interno delle Sentinelle sono strabelli.

In generale vedo molta cura ovunque.

Morimura è da erezione continua :sisi:
Capisco, sei tipo da Morimura tu :sadfrog: un giorno conoscerò qualche buongustaio come me.
Per il resto vedrai che ti aspetta, sia lato storia che lato strategico, purtroppo quest'ultimo punto è facilmente rompibile ma resta divertente.
 

Jin Uzuki

A Gift from Greecia
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La fase tower defense è OK, palesemente sbilanciata, ma a livello Intense fa il suo dovere. Alcuni stages sono pure sorprendentemente epici.
 

Geddoe

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Aggiornamento pronto :gogogo:

13 Sentinels

Sempre...

con i miei ritmi sto proseguendo questo splendido viaggio.
Sarò ripetitivo ed inutilmente retorico ma credo che uno dei maggiori punti di forza di questa esperienza sia la disarmante facilità con cui possa variare, adattarsi, cambiare da giocatore a giocatore mantenendo inalterati i suoi pregi.

Una volta completata la fase introduttiva non è detto che tutti i giocatori decidano di proseguire allo stesso modo: non è detto che tutti scelgano di focalizzarsi su un solo pg. alla volta fino al termine di tutte le opzioni disponibili e/o seguendo un qualche ordine; alcuni poterebbero scegliere di saltare da un pg. al altro per avere sin da subito più punti di vista a disposizione, altri ancora potrebbero non sbloccare le stesse cose negli stessi momenti e questo vale sia per gli eventi della storia sia per elementi presenti in archivio.

Proprio l'archivio è stato al centro di una delle decisioni più importanti prese in questa mia run.
Ero determinato a "non sbloccare tutto" o quantomeno limitarmi negli unlock nonostante la quantità di Punti Mistero a mia disposizione; tuttavia alcuni aggiornamenti ricevuti durante le mie ultime sessioni mi hanno convinto a ritornare sui miei passi.

è prematuro parlare di chiarezza e risposte anzi ogni volta che mi sembra di avere una soluzione, vengo smentito o nel migliore dei casi i nuovi dettagli mi convincono a non affrettare giudizi e conclusioni ma andiamo ad un po' di concreto.

Avendo """programmato""" di seguire al incirca il medesimo ordine proposto dal prologo, a Juro segue Iori.
Il filo anzi i fili conduttori sono tre: il cibo, i gatti ed i sogni; sebbene il tutto risulti inevitabilmente più lineare rispetto a quanto accaduto con Juro, ciò non esclude la presenza di una mole abnorme di dettagli sia nel plot che nella ricerca estetica al interno di uno spaccato che pare preso di peso da un manga, quale può essere un gruppo di amiche che si fermano a mangiare qualcosa dopo la scuola il tutto condito da un irresistibile feeling anni '80.

Dalla magistrale realizzazione dei diversi snack, alla cura riposta nelle animazioni di quella pacioccona di Miwako che osserva di nascosto il buon Amiguchi e che non giudica i ragazzi che sbavano dietro alla sensei Morimura "Ha un corpo bellissimo dopotutto" fino ad arrivare al sarcasmo dilagante di Tomi; i cui commenti mi paiono a dir poco "rivelatori" se l'antipatia per Goto la davo per scontata quel "è troppo strano" riferito a Kurabe, potrebbe giocare a favore della mia "teoria" su Shiba.

Ben nascosti sono certi dialoghi che ripetendo le medesime scelte e che mi hanno portato a scoprire che Iori pare rispettare il trope "Quella con lo stomaco di ferro e gusti assurdi" o che figura si faccia nel caso si scelga di ignorare le richieste delle amiche facendo su e giù per il marciapiede con un certo qualcuno che fa attenzione a non farsi avvicinare.

Una cosa è chiara anche se posta in termini piuttosto innocenti e coccolosi: le ragazze sono osservate...da un gatto. Non un gatto qualsiasi, "quel" gatto, Birba. Riuscendo ad avvicinarlo grazie a dei croccantini in possesso di Miwako, Iori ha un primo flashback.

Una mattina, riuscita finalmente a svegliarsi per tempo, aveva avuto modo di notare un gatto molto "simile"(è sempre lui, il nostro Birba) sonnecchiare sul cancello della scuola, prima di essere raggiunta da Kurabe il quale aggiunge che si tratta di un gatto "simile"(lo stesso...) a quello che si aggira nel suo quartiere. L'occasione è propizio al duo per discutere nuovamente di "sogni", con solo una brevissima interruzione da parte di Tomi e Megumi.

La reazione di quest'ultima è tutta un programma, si affretta in classe(senza neanche salutare) non appena Juro si avvicina ad Iori.
Inizialmente pensavo che i due "arrivassero separati" per non destare sospetti ma controllando la time line ho preso nota di come Megumi in questo frangente "non" viva ancora insieme a Juro e che quindi probabilmente abiti al "edificio della Shikishima" già menzionato in un dialogo con Goto probabilmente insieme alla stessa Tomi.

Il sogno discusso in questa particolare occasione è un mind blow continuo.
Siamo nel anno 2105(Lo stesso in cui """Juro""" e """Iori""" adulti hanno sabotato la famosa fabbrica) in quella che viene subito presentata come "astronave in rovina". Una ragazza identica a Iori chiamata "Chihiro Morimura" raggiunge un ragazzo identico a Kurabe chiamato "Juro Izumi", pregandolo di rimandare eventuali dichiarazioni per quanto riconosca di essere "lusingata" dal interesse che il ragazzo prova per lei.

Ai due si aggiunge un volto familiare, Tsukasa Okino.
Il quale appare molto meno entusiasta al idea di trovare una via per la superficie "Non è rimasto più nessuno" questo prima di mordersi la lingua visto che fra le vittime pare anche esserci la madre di Morimura. L'astronave, ipotizza Chihiro, "potrebbe" appartenere ad un'"""antica""" e avanzatissima civiltà( virgolette dovute) mentre il dispositivo ivi presente potrebbe essere un teletrasporto.

Chihiro è scettica (Alla luce delle "lezioni di fisica quantistica") ma Okino è convinto che il trasferimento di materia sia impossibile solo con le tecnologie in loro possesso e che nulla impedisca alla tecnologia aliena di poter ignorare queste limitazioni. Quasi contemporaneamente Juro termina la sua analisi: si trovano al interno di quella che pare essere in tutto e per tutto un'astronave del diametro di circa trenta km. è questo il "famoso" UFO di cui ho già sentito parlare in precedenza.

Ma come fa a trovarsi li? A solo trecento metri dalla superficie?
Juro suggerisce che si tratti di un insabbiamento da parte del governo "Come in un film del XX secolo".
Inoltre da quando i Kaiju sono entrati in contatto con il "computer centrale" è iniziato uno strano conto alla rovescia di natura del tutto ignota su cui il trio deve però ancora indagare ed il cui esito apocalittico mi è già noto grazie ad altri eventi. Note personali? Potrei dire di tutto ma ha colpire in prima visione è sicuramente l'atteggiamento di Okino, stimolato e non spaventato dal intera situazione.

Alla timida Miwako il compito di introdurre la seconda linea di eventi.
Le piace osservare da lontano ma è troppo riservata per avvicinarsi o anche solo parlare con i ragazzi(L'abbiamo vista andare in tilt durante il suo dialogo con Juro nel di lui prologo) mentre Iori non ha problemi a parlare con Amiguchi e con i ragazzi in genere.

Proprio con Shu e Juro, Fuyusaka ha condiviso un altro sogno (in un periodo che segue di poco il "club dei sognatori" che aveva chiuso il suo prologo). Un sogno che, per una volta mi sembrava di poter collocare con una certa sicurezza ma che presenta qualche anomalia.

"Chihiro Morimura"(Adolescente, quindi identica a Fuyusaka) si ritrova da sola, sul ponte Sumire nel 2089.
è riuscita a fuggire e non sa cosa possa essere accaduto ad Okino e Juro, sola ed abbattuta viene ben presto raggiunta da un'altra persona:
Tetsuya Ida a bordo del guardiano, proprio come lo avevamo lasciato nel sogno di Amiguchi visto durante il di lui prologo.
Come promesso l'ha ritrovata, sedici anni prima sul ponte Sumire e questa volta "li sconfiggeremo".

Tutto abbastanza lineare quindi, questo sogno sembrerebbe collocarsi subito dopo quello di Shu ma quel sogno è datato 1985 e non 2105, inoltre che ci faceva Kisaragi San nel 2105 se fino a prova contraria viene dal 2025? Non mi va di farmi troppe paturnie a riguardo, sto già esagerando e non ho elementi per saltare a conclusioni di qualunque tipo.

Terminata Iori ed essendo ancora impossibilitato ad andare avanti con Hijiyama, la prossima sulla lista è la donna spaziale.
Il finale del prologo di Minami è di quelli che non si dimenticano: un futuro distopico, una città in macerie dove torreggiano colossali Kaiju ed una fuga disperata per la salvezza; non nego che tagliare cosi di netto la soluzione di quel cliffhanger mi abbia un po' abbattuto...però so per certo che prima o poi mi mostreranno come Natsuno ed il suo compagno meccanico si sono tirati fuori dai guai per cui non sono preoccupato.

L'atmosfera è deliziosa, Minami e BJ sono una coppia irresistibile che fa il verso neanche troppo velatamente ad ET e strappano un sorriso anche la dove non ci sarebbe niente da sorridere con un BJ troppo concentrato sul"Santuario" e troppo poco a nascondersi. Spogliatoio a parte dove accanto ad un pizzico di fanservice (Mai volgare), Natsuno nasconde il suo ben poco collaborativo partner/sveglia dalle attenzioni delle sue compagne e della sua senpai impossibilitata a tenerlo a casa(causa fratellino molesto) fra una teoria strampalata, azzardi e supposizioni di vario genere.

Gli uomini in nero pattugliano la scuola ma non cercano solo Ei come supponevo precedentemente
è letteralmente impossibile NON notarli e mettono profondamente a disagio gli studenti.
Da archivio sono individui addestrati e pericolosi, tutti ex militari o poliziotti, determinati e profumatamente pagati.
Ironicamente, uscito dallo spogliatoio mi trovo di fronte ad un paradosso: la sequenza che mi ha permesso di "accedere"a nuovi percorsi è anche l'unica a non essere del tutto completabile. Si tratta di un vero colpo al cuore per il mio essere un completista patologico.

Per la prima volta, non mi è stato dato alcun suggerimento.
Da flow chart so che ci sono quattro diramazioni ma anche ricaricando save precedenti, provando tutte le alternative a mia disposizione, parlando con gli npc, aspettando...non sono riuscito a sbloccarne che due.

La seconda in particolare, che cronologicamente si verifica "prima" arriva persino a creare un lock per l'avanzamento dello scenario di Minami.
Messo quindi di fronte a questo amaro limite, ho deciso di giocarmela al meglio delle mie possibilità e provare tutte le opzioni possibili a partire da quella non conclusiva.

Facendosi notare dagli uomini in nero, insospettiti dalla borsa, Natsuno si lancia in una fuga disperata verso la scuola.
Si tratta della prima sequenza che mi trovo ad affrontare che può effettivamente ricorrere in dei simil bad end facendosi "prendere" in game infatti si ricomincia daccapo la scena ma nel caso si stia "rivedendo" il tutto dal archivio si viene brutalmente rimandati alla schermata di selezione eventi.

Fuggita prima nei corridoi e poi sulle scale,Natsuno è senza vie di fuga, in trappola
In suo soccorso arriva il nostro bancho, attardatosi in classe.
Già nel prologo Ogata si era distinto per la sua improvvisata nello spogliatoio femminile, quasi tradendo un certo interesse per Natsuno: ora, avvertito del pericolo fraintende del tutto la situazione ma poco male: furioso e invidioso nei confronti dei guardoni/MIB, il ragazzo si lancia alla carica, venendo steso con un colpo solo("Ho reagito d'istinto").

L'ingloriosa sconfitta di Nenji ha però permesso a Minami di guadagnare quel tanto che le serviva per nascondersi al interno del aula: la circostanza si rivela inoltre propizia per prendere atto di una sconvolgente verità: Yuki, la sua migliore amica pare collaborare con gli uomini in nero.

Non poter contare su Yuki è un colpo tremendo ma io giocatore ho preso nota di "altre" info utili: a) Yuki è stata assunta appositamente come agente infiltrato(cit) ed suppongo che non fosse un caso che Shu l'abbia lasciata proprio vicino alla Shikishima. Inoltre ipotizzo che il suo trasferimento al Istituto Sakura possa essere dovuto al suo incarico b) Yuki ritiene che aiutandoli a cercare la ragazza sospetta, "quattrocchi mi lascerà in pace" e do per scontato che si riferisca a Goto. c) L'incarico a quanto pare viene da una certa "USI" che mai prima d'ora avevo sentito nominare. d) L'uomo in nero dovrebbe aver descritto la sospettata a Yuki ed essendo le due amiche, Natsuno si trova in guai grossi.

Non ritengo corretto però giudicare la sukeban con avventatezza, dopotutto "so" che ha aiutato Ei nascondendo "l'altro" BJ; inoltre questa sequenza ha finalmente sbloccato il suo prologo, per cui a breve suppongo avrò qualche elemento in più.

Ripetendo il tutto da capo, riuscendo ad evitare i loschi figuri in nero è possibile finalmente giungere al santuario Tokisaka: non conosco il jap ma dopo anni e anni di manga ed anime, anch'io so che Toki significa tempo per cui non escludo che il nome del santuario possa essere un qualche gioco di parole visto il suo ruolo nella storia.
Confessione? Questo specifico frangente è "colpevole" del mio cambio di programma sugli elementi in archivio ed il merito va proprio ai succitati viaggi nel tempo.

Spostandosi fra i vari "settori" BJ, con l'aiuto di Natsuno continua la ricerca della sua sentinella.
Il settore 1(Anno 2105)? è pulito, ci sono già stati(immagino lo vedrò in seguito in un flashback) e non hanno trovato nulla.
Il settore 2( Anno 2065)? è quello visto alla fine del prologo,è troppo pericoloso tornarci ora come ora a causa dei Kaiju.
Il settore 3 (Anno 2025)? Non è un'opzione disponibile.
Il settore 4(Anno 1985)? è quello in cui si trovano.
Il settore 5 (Anno 1945)? Durante la guerra del pacifico, ed è luogo in cui si dirigono in questa sequenza: BJ sostiene che da quel settore proviene il segnale di una sentinella.

Cosa c'è di strano in tutto questo? Le date.
Ufficialmente(Da archivio) ci si può teletrasportare solo ed esclusivamente in questi cinque settori però...so "già" che ci sono altri intervalli temporali disponibili. Ida e Morimura sono stati teletrasportato nel 2089. Okino travestito da Kiriko Douji nel prologo di Hijiyama si trova nel 1944, stessa cosa dicasi per Ei che inseguiva Okino per ragioni ancore ignote.

La prima fermata del duo è l'istituto Sakura o più correttamente Scuola Nazionale Sakura.
Vedere l'ormai scricchiolante edificio degli '80, luminosissimo e nuovo di pacca fa un certo effetto ma dal ponte Sumire al Santuario Tokisaka non è la prima e di certo non sarà l'ultima volta, che Kamitani e compagni mettono la loro cura certosina al servizio della stessa identica location in periodi diversi.

Giustamente esagitata al idea di ritrovarsi in un luogo che lei conosce come usurato e malridotto, Minami accarezza l'idea di vedere suo padre(che allora aveva te anni) e sua nonna, questo prima che BJ la riporti con i piedi per terra:la sentinella, devono trovarla.
Il rimprovero si rivela propizio, il duo fa appena in tempo a nascondersi.

Sebbene gli studenti sulla carta siano tutti arruolati o impegnati nelle fabbriche, c'è qualcuno nel edificio.
Una ragazza "misteriosa"(è Tamao Kurabe, non ho mai avuto dubbi a riguardo) ed un volto conosciuto, Renya Goto venuto a consegnarle le pillole di "questo mese".

Il farmaco inizialmente le aveva permesso di fare strani sogni ma successivamente ai sogni è seguita una improvvisa ed inspiegabile forma di amnesia.
Secondo la ragazza quei sogni erano la loro chiave per "sopravvivere" insieme al arma che si trova nascosta al passo Ayane ma ora non riesce più a ricordare nulla. Goto però ignora le sue preghiere a quanto pare "quest'operazione è stata interrotta" ed i farmaci che le sta fornendo le permetteranno di tornare al suo "stato originale".
Natsuno di suo non pensa neanche per un secondo che "quel" Goto, sia lo stesso che conosce lei e conclude che sia semplicemente il nonno né tantomeno si interroga sul ambiguità della conversazione.

L'arma al passo Ayane è ovviamente una sentinella, di terza generazione per essere precisi.
Tuttavia non è la 17, quella corrispondente a BJ bensì la 19(quella guidata da Miura ).
Come hanno fatto a perderla? Secondo BJ le sentinelle sono collegate ai dispositivi di teletrasporto per questo si possono "perdere".

Lui però non può guidarla, non è la sua.
Due cose sono evidenti da questo scambio: a) BJ ha iniziato a fidarsi di Natsuno ed instaurare un forte legame con lei b) il robottino può provare sentimenti (Secondo l'archivio negli anni cento del 2000 possono essere prodotti entità cibernetiche dotate di emozioni) ed è triste per la morte del suo compagno. c) BJ riesce a comunicare in modo molto più chiaro rispetto al prologo.

Tutto questo lo dico anche consapevole di un fatto: BJ perirà o quantomeno è questo che lasciano intendere le parole di Natsuno durante il prologo "è il mio ultimo regalo da parte sua" ma tornando agli eventi in corso: la sentinella è stata modificata sebbene sia impossibile con la tecnologia degli anni '40. Qualche delucidazione arriva praticamente subito.

Nascostasi, Minami ha dapprima modo di assistere allo sfogo di Keitaro che dopo essersi addestrato e preparato ad utilizzare la Sentinella si è visto ora costretto a restare in attesa dal prof Douji. Il prof Heizo Douji, padre della "vera" Kiriko è da archivio(unica nota disponibile ad ora) anche colui che ha dato il via alla fortuna della Shikishima.

A Miura, segue un'altra figura: Okino, la cui presenza mi coglie alla sprovvista
Ero convinto che non avesse motivo di trovarsi nel settore 5 dopo il tanto citato incidente in cui è stato coinvolto nel "pre" prologo di Hijiyama ma è tornato e pare soddisfatto dagli esiti del suo "esperimento".
Nonostante Keitaro fosse solo la "seconda cavia" il nanoriparatore che ha inserito funziona alla perfezione e "ora sono in grado di controllare le sentinelle", dopo aver "sbloccato come promesso" la numero 19, Okino si dilegua.

A che cosa si riferisce? Per una volta ho già una risposta.
Okino ha modificato la sentinella 19 in modo che trasmetta il protocollo di attivazione forzata a chiunque entri in contatto con Miura, per questo motivo nel suo prologo Juro ha chiamato senza motivo la sua sentinella.

Per BJ e Natsuno arriva dunque il momento di tornare indietro ma arrivati al santuario Tokisaka sono costretti a nascondersi, sempre da Okino. Il quale prende atto della buona riuscita del suo piano ("Ho fatto bene a trattare con il prof Douji") e si prepara ad allontanarsi non prima di accorgersi di una novità: qualcun'altro (BJ e Natsuno) ha usato quel portale ed è compromesso, per cui deve "fuggire" e visto che c'è cambia anche la password, giusto perché il dinamico duo non era abbastanza nei guai.

La situazione è, per cosi dire, drammatica l'analisi del portale durerà più di tre giorni(circa 78 ore) e solo tramite portali e sentinelle si può usare il teletrasporto ed a complicare ancora le cose ci pensa un altro intruso, Keitaro. Il quale, attirato dal lampo di luce ("Ho visto un dio?") li scopre.

Questo è forse il "primo" cliffhanger che riesco a risolvere fino ad ora anche perché, concludendo questi eventi si sblocca il prologo dello stesso Keitaro ma per ogni cosa che acquisisce senso, ne trovo subito un'altra che scombussola tutto.

Sapevo già che mi sarei buttato su uno dei nuovi prologhi e la scelta e ricaduta istintivamente su Miura anche perché completandolo si apre il lock per continuare la prima zona in modalità battaglia. Dove sarebbe dunque la sorpresa o il mindblow che tanto mi ha destabilizzato?

L'inizio.
Santo cielo quel inizio, per chi come me si aspettava un inizio una volta tanto non in medias res, eccomi subito ricevere un ennesimo ribaltamento totale, un'altra sorpresa.
Spazio, orbita terrestre, 2187, un ragazzo identico per nome ed aspetto a Keitaro Miura(Senza cicatrice sulla fronte) ed una ragazza identica per nome ed aspetto a Natsuno Minami stanno lavorando alla seconda colonia che si occuperà del esplorazione dello spazio profondo.

Il loro lavoro sta venendo osteggiato da un fantomatico "Comitato Etico" convinto che il contatto fra i macchinari terresti e le forme di vita intelligenti "potrebbero portare ad un'invasione". Miura ritiene assurde le obiezioni del comitato, anche perché NON ci sono prove del esistenza di alieni. D'altra parte Natsuno gli fa notare quanto lui non sia da meno: Miura è un grande appassionato di storia ed in questo periodo il suo interesse è ricaduto su un evento che ha cambiato per sempre la storia umana, la guerra nel pacifico.

"Se dovessi rinascere, sceglierei quel periodo" toccandola pianissimo.
Provando a riassumere brevemente i punti di interesse presenti in questa conversazione a) Miura "vorrebbe rinascere" durante la guerra nel pacifico b) Questa "comunicazione a distanza non compare al interno delle liste di eventi della nostra Natsuno e del nostro Miura, un po' come i vari sogni(o incubi) visti con Kurabe, Fuyusaka ed Amiguchi. c) Questa comunicazione è, in archivio, il primo evento in ordine cronologico ed anche quella più distante nel tempo. d) Visto il loro desiderio di passare del tempo insieme questa Natsuno e questo Miura sono plausibilmente una coppia e) La colonia a cui stanno lavorando, una volta completata avrà un diametro di "circa 30 KM", come il famoso "UFO".

Mentirei se dicessi che non sono rimasto fermo qualche minuto a rimuginare sulle implicazioni di questo brevissimo scambio ma come è ormai sua abitudine, 13 Sentinels cambia subito registro e ci porta nella guerra del pacifico. Siamo nel 1944, Istituo Nazionale Sakura e Keitaro Miura(Che NON ha ancora la sua cicatrice) si prepara ad iniziare il servizio militare accolto da una figura a lui e noi familiare: Takatoshi Hijiyama.

I due sono amici di infanzia e sebbene in passato Hijiyama fosse un "bankara"(è un concetto che non conoscevo, ma è riassunto piuttosto bene nel archivio) dopo essersi arruolato ha guadagnato gradi in fretta e più in generale è "migliorato". Il carattere passionale e nazionalista di Takatoshi contrasta con il ben più insicuro Miura la situazione per il loro paese non è buona ma in confidenza l'amico lo rassicura.

Nonostante siano cosi giovani, "loro"sono stati scelti per guidare l'arma che cambierà le sorti della guerra: le sentinelle.
Una singola sentinella ha la forza di un intero esercito, dapprima respingeranno gli americani sulla costa(Immagino che entrambi inizialmente dovessero visitare delle sentinelle di Terza generazione, la sentinella di Hijiyama secondo Goto era di Okino), dopodiché contrattaccheranno gli USA portando la guerra in casa loro.

Ai due, si aggiunge ben presto Tamao Kurabe, altra amica di infanzia di Miura giunta arrivata per salutarli accompagnata da una figura a noi nota.
Tsukasa Okino travestito da Kiriko Douji e...non ho potuto fare a meno di notare come si metta di spalle proprio come compare vicino ai distributori nella storia di Kurabe.

Si tratta del primo incontro fra i due, ed è evidente come per Hijiyama sia un vero colpo di fulmine; tanto che gli ormoni fanno sfuggire il coinvolgimento del prof. Douji nello sviluppo delle sentinelle. Dettaglio non da poco Tamao non solo è amica d'infanzia di Keitaro ma si è anche presa cura di lui e, tuttora, si prende cura della di lui sorellina: Chihiro.

Qualche mese più tardi, nel 1945.
Keitaro Miura è finalmente in licenza e può passare un po' di tempo con la sua sorellina ma attirato uno strano bagliore si imbatte in una strana ragazzo, Natsuno Minami. Come già scritto sopra questa è la prima volta in cui un Cliffhanger si "risolve".

Posso riprendere esattamente dal punto in cui avevo lasciato: dopo aver sgamato Natsuno,arriva il momento imbarazzo"Una ragazza vestita cosi, da sola, di notte" ma vinto il suo pudore, da vero uomo dei suoi tempi, si convince a riaccompagnarla a casa.
A "salvare" Natsuno da strambe spiegazioni, arriva un evento drammatico e inatteso.

Uno squadrone americano inizia a bombardare la fabbrica di munizioni di Higoromo, la casa dei Kurabe, il luogo dove vive Chihiro è proprio in quella zona.
Miura prega Natsuno di rimanere nascosta vicino al tempio mentre lui si affretta verso la sua sorellina ma BJ "invita" la sua partner a seguirlo.
Della casa dei Kurabe non resta niente, in questo inferno di fuoco che ricorda nuovamente come e quanto in guerra non esistano altro che sconfitti non ho potuto fare a meno di osservare un dettaglio: se si rimane fermi Natsuno inizierà a tossire, in maniera sempre più forte ed incessante.

Casa Kurabe è in macerie e l'unica cosa che pare rimanere della piccola Chihiro è il coniglietto di pezzo cucito dalla sua mamma.
Fortunatamente per Keitaro, poco dopo, la sua sorellina e Tamao stanno bene. Si sono nascoste nel rifugio dopo aver sentito le sirene sebbene la Chihiro volesse ignorare gli allarmi, per non far si che il suo fratellone fosse solo una volta tornato a casa.

Il sollievo è di breve durata.
Sulla città in fiamme iniziano a torreggiare delle creature mai viste prima "Sembrano delle creature viventi".
Non dovrebbero essere in quest'epoca ma eccoli qui. I Kaiju hanno raggiunto il settore 5.
Keitaro messe al sicuro la sua sorellina, Natsuno e Tamao vicino al santuario e convinto di aver di fronte "le nuove armi americane" si decide a tornare indietro "gli faremo vedere che il Giappone sa reagire", si è addestrato per questo.

Andrà al armeria, salirà sulla Sentinella e combatterà.
Natsuno però ignora le raccomandazioni di Keitaro e, incitata da BJ lo segue.
è plausibile che vogliano usare la sentinella per tornare nel 1985 e che in questo combattimento il ragazzo finisca per riportare la sua cicatrice ma come già detto "immagino" visto che il prologo si conclude qui.

Nota personale da addetto ai lavori(Storia?? Apprezzo come in archivio gli autori(dei giapponesi) non si nascondano è mettano su carta come l'educazione dei ragazzi di quella generazione avesse un'impostazione fascista e che puntasse ad educare i giovani e renderli cittadini figli del imperialismo giapponese. Chiamando le cose con il loro nome, fascismo e imperialismo. Puri e semplici.

Dopo cosi tanta narrativa, mi sono subito buttato sulla fase di battaglia.
Le sentinelle di seconda generazione (Juro, Iori, Ryoko) continuano ad essere TROPPO superiori a tutto il resto ma l'atmosfera rimane drammatica, epica e non disdegna quando possibile qualche battuta o nota di background che permette di caratterizzare ulteriormente i pg., spezzare la tensione e dare qualche hint su eventi a cui ancora non ho assistito. Il tutto mentre la crisi si evolve e pare prendere una direzione ben precisa.

Inoltre la varietà e quantità di Kaiju avversari permette volendo di sperimentare strategie e modi di combattere differenti anche se meno efficienti.
Dai fastidiosissimi APSOS alle infinite orde di Aracnobot viste nella ottava ondata fino arrivare alla "boss fight" conclusiva, con tanto di meravigliosa ost dedicata.

In una delle precedenti ondate, Iori aveva deciso di rilasciare un drone per trovare Miwako finendo finalmente per trovarla.
Preoccupata per l'amica, Tomi decide di andarle incontro. Alla fine del ondata successiva, la ragazzina che si trovava con Miwako, "Chihiro" irrompe nel canale usato dalle Sentinelle. Il coniglio di pezza, quel aspetto, quella voce...Keitaro non ha dubbi quella è la "sua" sorellina sebbene si presenti a loro come "Chihiro Morimura", lo stesso nome della loro sensei. Sfruttando tecnologie del tutto ignote la bambina teletrasporta un milione e duecentomila persone dal Settore 4 al Settore 3 "In questo modo non dovrete preoccuparvi di fare vittime fra i civili".

Il reveal è improvviso e la soluzione sebbene funzionale ad una risoluzione più positiva del conflitto, gioca a sfavore della drammaticità che presentava l'avere dei civili coinvolti nei combattimenti. Vista la precedente apparizione di Chihiro a incitare Renya con la sentinella danneggiata, immagino che sia proprio la sua di storia quella che in grado di darmi possibili delucidazioni sul perché Chihiro sia ora "Chihiro Morimura" o cosa ci faccia qui, nel settore 4 e come abbia fatto a teletrasportare tutte quelle persone quarant'anni nel futuro.

L'ondata conclusiva della prima zona si apre con una domanda e relativa risposta.
Come fanno i Kaiju ad essere "ancora" cosi tanti, secondo i dati raccolti da Goto alla fabbrica automatica NON dovrebbero essercene cosi tanti o detta in parole povere stanno distruggendo molti più Kaiju di quanti ne possano produrre nel 2105, Okino è sicuro che i dati siano giusti.

La causa si presenta subito in tutta il suo orrore: un UPI(Unità di Produzione itinerante) delle colossali fabbriche che producono costantemente Kaiju.
Natsuno è l'unica a trovarle familiari, ne aveva visto i progetti "Nei dati del progetto interstellare" espressione che ovviamente riporta alla mente l'inizio del prologo di Miura, essendo quelle colonie appositamente create per esplorare lo spazio profondo.

Ogi UPI sembra produrre un tipo di Kaiju differente ed una volta distrutte, un'altra intrusa si presenta nel canale usato dai ragazzi.

Questa volta non è Chihiro, ma una figura che Shu riconosce immediatamente: Miyuki Inaba, che pare essere l'ultima spiaggia di cui parlava Okino.
L'unica speranza che hanno per salvarsi passa per lei e quello che deve fare al computer centrale "La vostra sopravvivenza dipende dal fatto che il Controllo universale sia in grado di elaborare i segnali inviati da me. Se l'elaborazione avvenisse prima che il Computer centrale distrugga il mondo, potremmo salvare tutti" soprassiederò solo per questa volta su concetti come "Controllo universale" o su quale possa essere la reale natura di Miyuki Inaba, perché quelle risposte arriveranno e qualcuna, seppur generica la abbiamo già: il computer centrale "può" distruggere il mondo.



Note di background aggiuntivo?
Yuki è una sukeban di nome e di fatto aveva una "sua" banda ed andava in giro "immaginando di distruggere"la città ed è pure una tsundere visto che quando Amiguchi raggiunge il limite operativo e scende dalla sentinella per proseguire in moto dando una passaggio a Ryoko si ingelosisce tantissimo.
Le sentinelle di seconda gen(Ryoko dixit) sono erano inizialmente state progettate per abbattere i piloni dei grattacieli.
Amiguchi inoltre(Ogata dixit) andava in giro a rubare moto mentre la sua da archivio è made in Shikishima.
 

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Sempre...

con i miei ritmi sto proseguendo questo splendido viaggio.
Sarò ripetitivo ed inutilmente retorico ma credo che uno dei maggiori punti di forza di questa esperienza sia la disarmante facilità con cui possa variare, adattarsi, cambiare da giocatore a giocatore mantenendo inalterati i suoi pregi.

Una volta completata la fase introduttiva non è detto che tutti i giocatori decidano di proseguire allo stesso modo: non è detto che tutti scelgano di focalizzarsi su un solo pg. alla volta fino al termine di tutte le opzioni disponibili e/o seguendo un qualche ordine; alcuni poterebbero scegliere di saltare da un pg. al altro per avere sin da subito più punti di vista a disposizione, altri ancora potrebbero non sbloccare le stesse cose negli stessi momenti e questo vale sia per gli eventi della storia sia per elementi presenti in archivio.

Proprio l'archivio è stato al centro di una delle decisioni più importanti prese in questa mia run.
Ero determinato a "non sbloccare tutto" o quantomeno limitarmi negli unlock nonostante la quantità di Punti Mistero a mia disposizione; tuttavia alcuni aggiornamenti ricevuti durante le mie ultime sessioni mi hanno convinto a ritornare sui miei passi.

è prematuro parlare di chiarezza e risposte anzi ogni volta che mi sembra di avere una soluzione, vengo smentito o nel migliore dei casi i nuovi dettagli mi convincono a non affrettare giudizi e conclusioni ma andiamo ad un po' di concreto.

Avendo """programmato""" di seguire al incirca il medesimo ordine proposto dal prologo, a Juro segue Iori.
Il filo anzi i fili conduttori sono tre: il cibo, i gatti ed i sogni; sebbene il tutto risulti inevitabilmente più lineare rispetto a quanto accaduto con Juro, ciò non esclude la presenza di una mole abnorme di dettagli sia nel plot che nella ricerca estetica al interno di uno spaccato che pare preso di peso da un manga, quale può essere un gruppo di amiche che si fermano a mangiare qualcosa dopo la scuola il tutto condito da un irresistibile feeling anni '80.

Dalla magistrale realizzazione dei diversi snack, alla cura riposta nelle animazioni di quella pacioccona di Miwako che osserva di nascosto il buon Amiguchi e che non giudica i ragazzi che sbavano dietro alla sensei Morimura "Ha un corpo bellissimo dopotutto" fino ad arrivare al sarcasmo dilagante di Tomi; i cui commenti mi paiono a dir poco "rivelatori" se l'antipatia per Goto la davo per scontata quel "è troppo strano" riferito a Kurabe, potrebbe giocare a favore della mia "teoria" su Shiba.

Ben nascosti sono certi dialoghi che ripetendo le medesime scelte e che mi hanno portato a scoprire che Iori pare rispettare il trope "Quella con lo stomaco di ferro e gusti assurdi" o che figura si faccia nel caso si scelga di ignorare le richieste delle amiche facendo su e giù per il marciapiede con un certo qualcuno che fa attenzione a non farsi avvicinare.

Una cosa è chiara anche se posta in termini piuttosto innocenti e coccolosi: le ragazze sono osservate...da un gatto. Non un gatto qualsiasi, "quel" gatto, Birba. Riuscendo ad avvicinarlo grazie a dei croccantini in possesso di Miwako, Iori ha un primo flashback.

Una mattina, riuscita finalmente a svegliarsi per tempo, aveva avuto modo di notare un gatto molto "simile"(è sempre lui, il nostro Birba) sonnecchiare sul cancello della scuola, prima di essere raggiunta da Kurabe il quale aggiunge che si tratta di un gatto "simile"(lo stesso...) a quello che si aggira nel suo quartiere. L'occasione è propizio al duo per discutere nuovamente di "sogni", con solo una brevissima interruzione da parte di Tomi e Megumi.

La reazione di quest'ultima è tutta un programma, si affretta in classe(senza neanche salutare) non appena Juro si avvicina ad Iori.
Inizialmente pensavo che i due "arrivassero separati" per non destare sospetti ma controllando la time line ho preso nota di come Megumi in questo frangente "non" viva ancora insieme a Juro e che quindi probabilmente abiti al "edificio della Shikishima" già menzionato in un dialogo con Goto probabilmente insieme alla stessa Tomi.

Il sogno discusso in questa particolare occasione è un mind blow continuo.
Siamo nel anno 2105(Lo stesso in cui """Juro""" e """Iori""" adulti hanno sabotato la famosa fabbrica) in quella che viene subito presentata come "astronave in rovina". Una ragazza identica a Iori chiamata "Chihiro Morimura" raggiunge un ragazzo identico a Kurabe chiamato "Juro Izumi", pregandolo di rimandare eventuali dichiarazioni per quanto riconosca di essere "lusingata" dal interesse che il ragazzo prova per lei.

Ai due si aggiunge un volto familiare, Tsukasa Okino.
Il quale appare molto meno entusiasta al idea di trovare una via per la superficie "Non è rimasto più nessuno" questo prima di mordersi la lingua visto che fra le vittime pare anche esserci la madre di Morimura. L'astronave, ipotizza Chihiro, "potrebbe" appartenere ad un'"""antica""" e avanzatissima civiltà( virgolette dovute) mentre il dispositivo ivi presente potrebbe essere un teletrasporto.

Chihiro è scettica (Alla luce delle "lezioni di fisica quantistica") ma Okino è convinto che il trasferimento di materia sia impossibile solo con le tecnologie in loro possesso e che nulla impedisca alla tecnologia aliena di poter ignorare queste limitazioni. Quasi contemporaneamente Juro termina la sua analisi: si trovano al interno di quella che pare essere in tutto e per tutto un'astronave del diametro di circa trenta km. è questo il "famoso" UFO di cui ho già sentito parlare in precedenza.

Ma come fa a trovarsi li? A solo trecento metri dalla superficie?
Juro suggerisce che si tratti di un insabbiamento da parte del governo "Come in un film del XX secolo".
Inoltre da quando i Kaiju sono entrati in contatto con il "computer centrale" è iniziato uno strano conto alla rovescia di natura del tutto ignota su cui il trio deve però ancora indagare ed il cui esito apocalittico mi è già noto grazie ad altri eventi. Note personali? Potrei dire di tutto ma ha colpire in prima visione è sicuramente l'atteggiamento di Okino, stimolato e non spaventato dal intera situazione.

Alla timida Miwako il compito di introdurre la seconda linea di eventi.
Le piace osservare da lontano ma è troppo riservata per avvicinarsi o anche solo parlare con i ragazzi(L'abbiamo vista andare in tilt durante il suo dialogo con Juro nel di lui prologo) mentre Iori non ha problemi a parlare con Amiguchi e con i ragazzi in genere.

Proprio con Shu e Juro, Fuyusaka ha condiviso un altro sogno (in un periodo che segue di poco il "club dei sognatori" che aveva chiuso il suo prologo). Un sogno che, per una volta mi sembrava di poter collocare con una certa sicurezza ma che presenta qualche anomalia.

"Chihiro Morimura"(Adolescente, quindi identica a Fuyusaka) si ritrova da sola, sul ponte Sumire nel 2089.
è riuscita a fuggire e non sa cosa possa essere accaduto ad Okino e Juro, sola ed abbattuta viene ben presto raggiunta da un'altra persona:
Tetsuya Ida a bordo del guardiano, proprio come lo avevamo lasciato nel sogno di Amiguchi visto durante il di lui prologo.
Come promesso l'ha ritrovata, sedici anni prima sul ponte Sumire e questa volta "li sconfiggeremo".

Tutto abbastanza lineare quindi, questo sogno sembrerebbe collocarsi subito dopo quello di Shu ma quel sogno è datato 1985 e non 2105, inoltre che ci faceva Kisaragi San nel 2105 se fino a prova contraria viene dal 2025? Non mi va di farmi troppe paturnie a riguardo, sto già esagerando e non ho elementi per saltare a conclusioni di qualunque tipo.

Terminata Iori ed essendo ancora impossibilitato ad andare avanti con Hijiyama, la prossima sulla lista è la donna spaziale.
Il finale del prologo di Minami è di quelli che non si dimenticano: un futuro distopico, una città in macerie dove torreggiano colossali Kaiju ed una fuga disperata per la salvezza; non nego che tagliare cosi di netto la soluzione di quel cliffhanger mi abbia un po' abbattuto...però so per certo che prima o poi mi mostreranno come Natsuno ed il suo compagno meccanico si sono tirati fuori dai guai per cui non sono preoccupato.

L'atmosfera è deliziosa, Minami e BJ sono una coppia irresistibile che fa il verso neanche troppo velatamente ad ET e strappano un sorriso anche la dove non ci sarebbe niente da sorridere con un BJ troppo concentrato sul"Santuario" e troppo poco a nascondersi. Spogliatoio a parte dove accanto ad un pizzico di fanservice (Mai volgare), Natsuno nasconde il suo ben poco collaborativo partner/sveglia dalle attenzioni delle sue compagne e della sua senpai impossibilitata a tenerlo a casa(causa fratellino molesto) fra una teoria strampalata, azzardi e supposizioni di vario genere.

Gli uomini in nero pattugliano la scuola ma non cercano solo Ei come supponevo precedentemente
è letteralmente impossibile NON notarli e mettono profondamente a disagio gli studenti.
Da archivio sono individui addestrati e pericolosi, tutti ex militari o poliziotti, determinati e profumatamente pagati.
Ironicamente, uscito dallo spogliatoio mi trovo di fronte ad un paradosso: la sequenza che mi ha permesso di "accedere"a nuovi percorsi è anche l'unica a non essere del tutto completabile. Si tratta di un vero colpo al cuore per il mio essere un completista patologico.

Per la prima volta, non mi è stato dato alcun suggerimento.
Da flow chart so che ci sono quattro diramazioni ma anche ricaricando save precedenti, provando tutte le alternative a mia disposizione, parlando con gli npc, aspettando...non sono riuscito a sbloccarne che due.

La seconda in particolare, che cronologicamente si verifica "prima" arriva persino a creare un lock per l'avanzamento dello scenario di Minami.
Messo quindi di fronte a questo amaro limite, ho deciso di giocarmela al meglio delle mie possibilità e provare tutte le opzioni possibili a partire da quella non conclusiva.

Facendosi notare dagli uomini in nero, insospettiti dalla borsa, Natsuno si lancia in una fuga disperata verso la scuola.
Si tratta della prima sequenza che mi trovo ad affrontare che può effettivamente ricorrere in dei simil bad end facendosi "prendere" in game infatti si ricomincia daccapo la scena ma nel caso si stia "rivedendo" il tutto dal archivio si viene brutalmente rimandati alla schermata di selezione eventi.

Fuggita prima nei corridoi e poi sulle scale,Natsuno è senza vie di fuga, in trappola
In suo soccorso arriva il nostro bancho, attardatosi in classe.
Già nel prologo Ogata si era distinto per la sua improvvisata nello spogliatoio femminile, quasi tradendo un certo interesse per Natsuno: ora, avvertito del pericolo fraintende del tutto la situazione ma poco male: furioso e invidioso nei confronti dei guardoni/MIB, il ragazzo si lancia alla carica, venendo steso con un colpo solo("Ho reagito d'istinto").

L'ingloriosa sconfitta di Nenji ha però permesso a Minami di guadagnare quel tanto che le serviva per nascondersi al interno del aula: la circostanza si rivela inoltre propizia per prendere atto di una sconvolgente verità: Yuki, la sua migliore amica pare collaborare con gli uomini in nero.

Non poter contare su Yuki è un colpo tremendo ma io giocatore ho preso nota di "altre" info utili: a) Yuki è stata assunta appositamente come agente infiltrato(cit) ed suppongo che non fosse un caso che Shu l'abbia lasciata proprio vicino alla Shikishima. Inoltre ipotizzo che il suo trasferimento al Istituto Sakura possa essere dovuto al suo incarico b) Yuki ritiene che aiutandoli a cercare la ragazza sospetta, "quattrocchi mi lascerà in pace" e do per scontato che si riferisca a Goto. c) L'incarico a quanto pare viene da una certa "USI" che mai prima d'ora avevo sentito nominare. d) L'uomo in nero dovrebbe aver descritto la sospettata a Yuki ed essendo le due amiche, Natsuno si trova in guai grossi.

Non ritengo corretto però giudicare la sukeban con avventatezza, dopotutto "so" che ha aiutato Ei nascondendo "l'altro" BJ; inoltre questa sequenza ha finalmente sbloccato il suo prologo, per cui a breve suppongo avrò qualche elemento in più.

Ripetendo il tutto da capo, riuscendo ad evitare i loschi figuri in nero è possibile finalmente giungere al santuario Tokisaka: non conosco il jap ma dopo anni e anni di manga ed anime, anch'io so che Toki significa tempo per cui non escludo che il nome del santuario possa essere un qualche gioco di parole visto il suo ruolo nella storia.
Confessione? Questo specifico frangente è "colpevole" del mio cambio di programma sugli elementi in archivio ed il merito va proprio ai succitati viaggi nel tempo.

Spostandosi fra i vari "settori" BJ, con l'aiuto di Natsuno continua la ricerca della sua sentinella.
Il settore 1(Anno 2105)? è pulito, ci sono già stati(immagino lo vedrò in seguito in un flashback) e non hanno trovato nulla.
Il settore 2( Anno 2065)? è quello visto alla fine del prologo,è troppo pericoloso tornarci ora come ora a causa dei Kaiju.
Il settore 3 (Anno 2025)? Non è un'opzione disponibile.
Il settore 4(Anno 1985)? è quello in cui si trovano.
Il settore 5 (Anno 1945)? Durante la guerra del pacifico, ed è luogo in cui si dirigono in questa sequenza: BJ sostiene che da quel settore proviene il segnale di una sentinella.

Cosa c'è di strano in tutto questo? Le date.
Ufficialmente(Da archivio) ci si può teletrasportare solo ed esclusivamente in questi cinque settori però...so "già" che ci sono altri intervalli temporali disponibili. Ida e Morimura sono stati teletrasportato nel 2089. Okino travestito da Kiriko Douji nel prologo di Hijiyama si trova nel 1944, stessa cosa dicasi per Ei che inseguiva Okino per ragioni ancore ignote.

La prima fermata del duo è l'istituto Sakura o più correttamente Scuola Nazionale Sakura.
Vedere l'ormai scricchiolante edificio degli '80, luminosissimo e nuovo di pacca fa un certo effetto ma dal ponte Sumire al Santuario Tokisaka non è la prima e di certo non sarà l'ultima volta, che Kamitani e compagni mettono la loro cura certosina al servizio della stessa identica location in periodi diversi.

Giustamente esagitata al idea di ritrovarsi in un luogo che lei conosce come usurato e malridotto, Minami accarezza l'idea di vedere suo padre(che allora aveva te anni) e sua nonna, questo prima che BJ la riporti con i piedi per terra:la sentinella, devono trovarla.
Il rimprovero si rivela propizio, il duo fa appena in tempo a nascondersi.

Sebbene gli studenti sulla carta siano tutti arruolati o impegnati nelle fabbriche, c'è qualcuno nel edificio.
Una ragazza "misteriosa"(è Tamao Kurabe, non ho mai avuto dubbi a riguardo) ed un volto conosciuto, Renya Goto venuto a consegnarle le pillole di "questo mese".

Il farmaco inizialmente le aveva permesso di fare strani sogni ma successivamente ai sogni è seguita una improvvisa ed inspiegabile forma di amnesia.
Secondo la ragazza quei sogni erano la loro chiave per "sopravvivere" insieme al arma che si trova nascosta al passo Ayane ma ora non riesce più a ricordare nulla. Goto però ignora le sue preghiere a quanto pare "quest'operazione è stata interrotta" ed i farmaci che le sta fornendo le permetteranno di tornare al suo "stato originale".
Natsuno di suo non pensa neanche per un secondo che "quel" Goto, sia lo stesso che conosce lei e conclude che sia semplicemente il nonno né tantomeno si interroga sul ambiguità della conversazione.

L'arma al passo Ayane è ovviamente una sentinella, di terza generazione per essere precisi.
Tuttavia non è la 17, quella corrispondente a BJ bensì la 19(quella guidata da Miura ).
Come hanno fatto a perderla? Secondo BJ le sentinelle sono collegate ai dispositivi di teletrasporto per questo si possono "perdere".

Lui però non può guidarla, non è la sua.
Due cose sono evidenti da questo scambio: a) BJ ha iniziato a fidarsi di Natsuno ed instaurare un forte legame con lei b) il robottino può provare sentimenti (Secondo l'archivio negli anni cento del 2000 possono essere prodotti entità cibernetiche dotate di emozioni) ed è triste per la morte del suo compagno. c) BJ riesce a comunicare in modo molto più chiaro rispetto al prologo.

Tutto questo lo dico anche consapevole di un fatto: BJ perirà o quantomeno è questo che lasciano intendere le parole di Natsuno durante il prologo "è il mio ultimo regalo da parte sua" ma tornando agli eventi in corso: la sentinella è stata modificata sebbene sia impossibile con la tecnologia degli anni '40. Qualche delucidazione arriva praticamente subito.

Nascostasi, Minami ha dapprima modo di assistere allo sfogo di Keitaro che dopo essersi addestrato e preparato ad utilizzare la Sentinella si è visto ora costretto a restare in attesa dal prof Douji. Il prof Heizo Douji, padre della "vera" Kiriko è da archivio(unica nota disponibile ad ora) anche colui che ha dato il via alla fortuna della Shikishima.

A Miura, segue un'altra figura: Okino, la cui presenza mi coglie alla sprovvista
Ero convinto che non avesse motivo di trovarsi nel settore 5 dopo il tanto citato incidente in cui è stato coinvolto nel "pre" prologo di Hijiyama ma è tornato e pare soddisfatto dagli esiti del suo "esperimento".
Nonostante Keitaro fosse solo la "seconda cavia" il nanoriparatore che ha inserito funziona alla perfezione e "ora sono in grado di controllare le sentinelle", dopo aver "sbloccato come promesso" la numero 19, Okino si dilegua.

A che cosa si riferisce? Per una volta ho già una risposta.
Okino ha modificato la sentinella 19 in modo che trasmetta il protocollo di attivazione forzata a chiunque entri in contatto con Miura, per questo motivo nel suo prologo Juro ha chiamato senza motivo la sua sentinella.

Per BJ e Natsuno arriva dunque il momento di tornare indietro ma arrivati al santuario Tokisaka sono costretti a nascondersi, sempre da Okino. Il quale prende atto della buona riuscita del suo piano ("Ho fatto bene a trattare con il prof Douji") e si prepara ad allontanarsi non prima di accorgersi di una novità: qualcun'altro (BJ e Natsuno) ha usato quel portale ed è compromesso, per cui deve "fuggire" e visto che c'è cambia anche la password, giusto perché il dinamico duo non era abbastanza nei guai.

La situazione è, per cosi dire, drammatica l'analisi del portale durerà più di tre giorni(circa 78 ore) e solo tramite portali e sentinelle si può usare il teletrasporto ed a complicare ancora le cose ci pensa un altro intruso, Keitaro. Il quale, attirato dal lampo di luce ("Ho visto un dio?") li scopre.

Questo è forse il "primo" cliffhanger che riesco a risolvere fino ad ora anche perché, concludendo questi eventi si sblocca il prologo dello stesso Keitaro ma per ogni cosa che acquisisce senso, ne trovo subito un'altra che scombussola tutto.

Sapevo già che mi sarei buttato su uno dei nuovi prologhi e la scelta e ricaduta istintivamente su Miura anche perché completandolo si apre il lock per continuare la prima zona in modalità battaglia. Dove sarebbe dunque la sorpresa o il mindblow che tanto mi ha destabilizzato?

L'inizio.
Santo cielo quel inizio, per chi come me si aspettava un inizio una volta tanto non in medias res, eccomi subito ricevere un ennesimo ribaltamento totale, un'altra sorpresa.
Spazio, orbita terrestre, 2187, un ragazzo identico per nome ed aspetto a Keitaro Miura(Senza cicatrice sulla fronte) ed una ragazza identica per nome ed aspetto a Natsuno Minami stanno lavorando alla seconda colonia che si occuperà del esplorazione dello spazio profondo.

Il loro lavoro sta venendo osteggiato da un fantomatico "Comitato Etico" convinto che il contatto fra i macchinari terresti e le forme di vita intelligenti "potrebbero portare ad un'invasione". Miura ritiene assurde le obiezioni del comitato, anche perché NON ci sono prove del esistenza di alieni. D'altra parte Natsuno gli fa notare quanto lui non sia da meno: Miura è un grande appassionato di storia ed in questo periodo il suo interesse è ricaduto su un evento che ha cambiato per sempre la storia umana, la guerra nel pacifico.

"Se dovessi rinascere, sceglierei quel periodo" toccandola pianissimo.
Provando a riassumere brevemente i punti di interesse presenti in questa conversazione a) Miura "vorrebbe rinascere" durante la guerra nel pacifico b) Questa "comunicazione a distanza non compare al interno delle liste di eventi della nostra Natsuno e del nostro Miura, un po' come i vari sogni(o incubi) visti con Kurabe, Fuyusaka ed Amiguchi. c) Questa comunicazione è, in archivio, il primo evento in ordine cronologico ed anche quella più distante nel tempo. d) Visto il loro desiderio di passare del tempo insieme questa Natsuno e questo Miura sono plausibilmente una coppia e) La colonia a cui stanno lavorando, una volta completata avrà un diametro di "circa 30 KM", come il famoso "UFO".

Mentirei se dicessi che non sono rimasto fermo qualche minuto a rimuginare sulle implicazioni di questo brevissimo scambio ma come è ormai sua abitudine, 13 Sentinels cambia subito registro e ci porta nella guerra del pacifico. Siamo nel 1944, Istituo Nazionale Sakura e Keitaro Miura(Che NON ha ancora la sua cicatrice) si prepara ad iniziare il servizio militare accolto da una figura a lui e noi familiare: Takatoshi Hijiyama.

I due sono amici di infanzia e sebbene in passato Hijiyama fosse un "bankara"(è un concetto che non conoscevo, ma è riassunto piuttosto bene nel archivio) dopo essersi arruolato ha guadagnato gradi in fretta e più in generale è "migliorato". Il carattere passionale e nazionalista di Takatoshi contrasta con il ben più insicuro Miura la situazione per il loro paese non è buona ma in confidenza l'amico lo rassicura.

Nonostante siano cosi giovani, "loro"sono stati scelti per guidare l'arma che cambierà le sorti della guerra: le sentinelle.
Una singola sentinella ha la forza di un intero esercito, dapprima respingeranno gli americani sulla costa(Immagino che entrambi inizialmente dovessero visitare delle sentinelle di Terza generazione, la sentinella di Hijiyama secondo Goto era di Okino), dopodiché contrattaccheranno gli USA portando la guerra in casa loro.

Ai due, si aggiunge ben presto Tamao Kurabe, altra amica di infanzia di Miura giunta arrivata per salutarli accompagnata da una figura a noi nota.
Tsukasa Okino travestito da Kiriko Douji e...non ho potuto fare a meno di notare come si metta di spalle proprio come compare vicino ai distributori nella storia di Kurabe.

Si tratta del primo incontro fra i due, ed è evidente come per Hijiyama sia un vero colpo di fulmine; tanto che gli ormoni fanno sfuggire il coinvolgimento del prof. Douji nello sviluppo delle sentinelle. Dettaglio non da poco Tamao non solo è amica d'infanzia di Keitaro ma si è anche presa cura di lui e, tuttora, si prende cura della di lui sorellina: Chihiro.

Qualche mese più tardi, nel 1945.
Keitaro Miura è finalmente in licenza e può passare un po' di tempo con la sua sorellina ma attirato uno strano bagliore si imbatte in una strana ragazzo, Natsuno Minami. Come già scritto sopra questa è la prima volta in cui un Cliffhanger si "risolve".

Posso riprendere esattamente dal punto in cui avevo lasciato: dopo aver sgamato Natsuno,arriva il momento imbarazzo"Una ragazza vestita cosi, da sola, di notte" ma vinto il suo pudore, da vero uomo dei suoi tempi, si convince a riaccompagnarla a casa.
A "salvare" Natsuno da strambe spiegazioni, arriva un evento drammatico e inatteso.

Uno squadrone americano inizia a bombardare la fabbrica di munizioni di Higoromo, la casa dei Kurabe, il luogo dove vive Chihiro è proprio in quella zona.
Miura prega Natsuno di rimanere nascosta vicino al tempio mentre lui si affretta verso la sua sorellina ma BJ "invita" la sua partner a seguirlo.
Della casa dei Kurabe non resta niente, in questo inferno di fuoco che ricorda nuovamente come e quanto in guerra non esistano altro che sconfitti non ho potuto fare a meno di osservare un dettaglio: se si rimane fermi Natsuno inizierà a tossire, in maniera sempre più forte ed incessante.

Casa Kurabe è in macerie e l'unica cosa che pare rimanere della piccola Chihiro è il coniglietto di pezzo cucito dalla sua mamma.
Fortunatamente per Keitaro, poco dopo, la sua sorellina e Tamao stanno bene. Si sono nascoste nel rifugio dopo aver sentito le sirene sebbene la Chihiro volesse ignorare gli allarmi, per non far si che il suo fratellone fosse solo una volta tornato a casa.

Il sollievo è di breve durata.
Sulla città in fiamme iniziano a torreggiare delle creature mai viste prima "Sembrano delle creature viventi".
Non dovrebbero essere in quest'epoca ma eccoli qui. I Kaiju hanno raggiunto il settore 5.
Keitaro messe al sicuro la sua sorellina, Natsuno e Tamao vicino al santuario e convinto di aver di fronte "le nuove armi americane" si decide a tornare indietro "gli faremo vedere che il Giappone sa reagire", si è addestrato per questo.

Andrà al armeria, salirà sulla Sentinella e combatterà.
Natsuno però ignora le raccomandazioni di Keitaro e, incitata da BJ lo segue.
è plausibile che vogliano usare la sentinella per tornare nel 1985 e che in questo combattimento il ragazzo finisca per riportare la sua cicatrice ma come già detto "immagino" visto che il prologo si conclude qui.

Nota personale da addetto ai lavori(Storia?? Apprezzo come in archivio gli autori(dei giapponesi) non si nascondano è mettano su carta come l'educazione dei ragazzi di quella generazione avesse un'impostazione fascista e che puntasse ad educare i giovani e renderli cittadini figli del imperialismo giapponese. Chiamando le cose con il loro nome, fascismo e imperialismo. Puri e semplici.

Dopo cosi tanta narrativa, mi sono subito buttato sulla fase di battaglia.
Le sentinelle di seconda generazione (Juro, Iori, Ryoko) continuano ad essere TROPPO superiori a tutto il resto ma l'atmosfera rimane drammatica, epica e non disdegna quando possibile qualche battuta o nota di background che permette di caratterizzare ulteriormente i pg., spezzare la tensione e dare qualche hint su eventi a cui ancora non ho assistito. Il tutto mentre la crisi si evolve e pare prendere una direzione ben precisa.

Inoltre la varietà e quantità di Kaiju avversari permette volendo di sperimentare strategie e modi di combattere differenti anche se meno efficienti.
Dai fastidiosissimi APSOS alle infinite orde di Aracnobot viste nella ottava ondata fino arrivare alla "boss fight" conclusiva, con tanto di meravigliosa ost dedicata.

In una delle precedenti ondate, Iori aveva deciso di rilasciare un drone per trovare Miwako finendo finalmente per trovarla.
Preoccupata per l'amica, Tomi decide di andarle incontro. Alla fine del ondata successiva, la ragazzina che si trovava con Miwako, "Chihiro" irrompe nel canale usato dalle Sentinelle. Il coniglio di pezza, quel aspetto, quella voce...Keitaro non ha dubbi quella è la "sua" sorellina sebbene si presenti a loro come "Chihiro Morimura", lo stesso nome della loro sensei. Sfruttando tecnologie del tutto ignote la bambina teletrasporta un milione e duecentomila persone dal Settore 4 al Settore 3 "In questo modo non dovrete preoccuparvi di fare vittime fra i civili".

Il reveal è improvviso e la soluzione sebbene funzionale ad una risoluzione più positiva del conflitto, gioca a sfavore della drammaticità che presentava l'avere dei civili coinvolti nei combattimenti. Vista la precedente apparizione di Chihiro a incitare Renya con la sentinella danneggiata, immagino che sia proprio la sua di storia quella che in grado di darmi possibili delucidazioni sul perché Chihiro sia ora "Chihiro Morimura" o cosa ci faccia qui, nel settore 4 e come abbia fatto a teletrasportare tutte quelle persone quarant'anni nel futuro.

L'ondata conclusiva della prima zona si apre con una domanda e relativa risposta.
Come fanno i Kaiju ad essere "ancora" cosi tanti, secondo i dati raccolti da Goto alla fabbrica automatica NON dovrebbero essercene cosi tanti o detta in parole povere stanno distruggendo molti più Kaiju di quanti ne possano produrre nel 2105, Okino è sicuro che i dati siano giusti.

La causa si presenta subito in tutta il suo orrore: un UPI(Unità di Produzione itinerante) delle colossali fabbriche che producono costantemente Kaiju.
Natsuno è l'unica a trovarle familiari, ne aveva visto i progetti "Nei dati del progetto interstellare" espressione che ovviamente riporta alla mente l'inizio del prologo di Miura, essendo quelle colonie appositamente create per esplorare lo spazio profondo.

Ogi UPI sembra produrre un tipo di Kaiju differente ed una volta distrutte, un'altra intrusa si presenta nel canale usato dai ragazzi.

Questa volta non è Chihiro, ma una figura che Shu riconosce immediatamente: Miyuki Inaba, che pare essere l'ultima spiaggia di cui parlava Okino.
L'unica speranza che hanno per salvarsi passa per lei e quello che deve fare al computer centrale "La vostra sopravvivenza dipende dal fatto che il Controllo universale sia in grado di elaborare i segnali inviati da me. Se l'elaborazione avvenisse prima che il Computer centrale distrugga il mondo, potremmo salvare tutti" soprassiederò solo per questa volta su concetti come "Controllo universale" o su quale possa essere la reale natura di Miyuki Inaba, perché quelle risposte arriveranno e qualcuna, seppur generica la abbiamo già: il computer centrale "può" distruggere il mondo.



Note di background aggiuntivo?
Yuki è una sukeban di nome e di fatto aveva una "sua" banda ed andava in giro "immaginando di distruggere"la città ed è pure una tsundere visto che quando Amiguchi raggiunge il limite operativo e scende dalla sentinella per proseguire in moto dando una passaggio a Ryoko si ingelosisce tantissimo.
Le sentinelle di seconda gen(Ryoko dixit) sono erano inizialmente state progettate per abbattere i piloni dei grattacieli.
Amiguchi inoltre(Ogata dixit) andava in giro a rubare moto mentre la sua da archivio è made in Shikishima.

Sono più o meno nello stesso punto tuo (giusto poco più avanti). Rido pensando a quello che scoprirai tra poco :sard:

Le fasi RTS continuano a piacermi molto, anche se ho notato che a livello NORMAL sono forse un po troppo semplici (mai successo di prendere un voto che non sia S)
 

Geddoe

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Una...

volta tanto gli impegni quotidiani non hanno costituito impedimento per i miei avanzamenti.
Sono passate poco più di tre settimane da quando mi sono imbarcato in questo viaggio eppure non c'è mia sessione che non si apra con il mio ascoltare estasiato il tema del menù iniziale in "entrambe" le sue versioni.

Dedizione, cura, amore, ricercatezza...tutto quello che contraddistingue le produzioni Vanillaware, qui è messo al servizio di un titolo che immerge completamente nel suo mondo. I personaggi, principali e secondari che siano, sono "vivi"; le loro sensazioni, la loro indole, i loro dubbi vengono trasmessi al giocatore con una semplicità e potenza che ha del disarmante supportati da un comparto audio impeccabile in ogni sua parte, dalle interpretazioni dei vari seiyuu al rumore dei passi.

Non è un caso che mi ritrovi a fare questo tipo di introduzione dopo aver affrontato il prologo di Yuki Takamiya.
è una ragazza forte, indipendente, coraggiosa, orgogliosa, schietta e volgare animata da un forte senso di giustizia e dalla più totale sfiducia verso le autorità e gli adulti in genere. Una solitaria, diffidente anche nei confronti dei coetanei. Yuki è una sukeban, non ha paura di mettersi nei guai se è per una persona a cui tiene.
Una che gira con una lastra di ferro nella borsa, testa alta,schiena dritta e passo deciso.

Una personalità cosi ben definita ha un prologo adatto.
Meno dubbi, meno paturnie, più semplicità.
Yuki Takamiya del istituto Suzu(una scuola femminile) si trasferisce in pieno anno scolastico al Istituto Sakura ed ha finalmente modo di rivedere Natsuno Minami, sua amica di infanzia. Le due sono legatissime nonostante, in tempi recenti, abbiano perso i contatti.

La reunion ed il buon umore di Yuki vengono del tutto rovinati da due fastidiosi intrusi.
Il primo è Shu, che la ragazza per ora vede solo come un ragazzino ricco e viziato "Che mi viene dietro", il secondo è Nenji Ogata che in quanto teppista "rivale" è diffidente e non riesce a "bersi" l'idea di un trasferimento in questo momento del anno scolastico: non ha neanche la divisa giusta...ma c'è una spiegazione.

Anzi una doppia spiegazione, da una parte c'è il famoso "quattrocchi" dal altra il rifiuto di Yuki di indossare qualcosa di troppo femminile.
La divisa è "galeotta", poiché permette a Takamiya di rimettere ordine fra i suoi pensieri e presentarci la reale ragione del suo trasferimento.

Qualche tempo prima in seguito al pestaggio ai danni dei ragazzi del istituto Kuri (Wajima e sgherri, siamo "prima" del prologo di Amiguchi), Yuki è stata "arrestata" e condotta a colloquio privato con un misterioso individuo con gli occhiali...dalla voce stranamente familiare.

Adoro, adoro, adoro essere disatteso, adoro prendere delle cantonate ed il prologo di Yuki lo fa ma al tempo stesso ridefinisce ed "aggiorna" schieramenti, fazioni e situazioni, non è gettare carne al fuoco per il gusto di farlo. L'uomo "non" è un un poliziotto e si presenta alla ragazza semplicemente come Direttore del USI o Unità Investigativa Speciale. Un'agenzia sconosciuta al pubblico e che lavora direttamente per il governo o quantomeno è cosi lui sostiene.

Non si tratterebbe quindi del SIU, il team investigativo special della prefettura di Tokyo che """tanti""" giocatori hanno conosciuto grazie a Persona 5 ma un'agenzia fittizia.

Il "quattrocchi" non vuole arrestarla, né tanto meno spedirla in riformatorio come si confà ai giovani delinquenti.
Vuole farle una proposta, una proposta di lavoro: vorrebbe che spiasse delle persone, degli studenti per lui.

La reazione della sukeban è scontata: lei una spia? Mai nella vita, gli adulti sono tutti uguali codardi, corrotti e manipolatori.
Tuttavia il direttore ha dei buoni "argomenti"(pseudo ricatti) per convincerla: il di lei padre Heita, suo ultimo parente , un piccolo criminale in carcere per furto e tentato omicidio ha pestato i piedi a gente importante e la yakuza lo ha formalmente condannato a morte.

Grazie al influenza del USI, l'uomo verrà trasferito in un carcere più sicuro e costantemente sorvegliato, protetto fino al termine del suo periodo di detenzione.
Le argomentazioni del direttore sono sufficienti affinché Yuki stia quantomeno a sentire tutto quello che ha da dire: dovrà spiare un gruppo di studenti sospettati di collaborare alla produzione di armi nucleari per conto della Shikishima, una multinazionale che produce letteralmente di tutto dalle armi agli elettrodomestici, passando per moto, aerei e automobili.

L'irritazione di Yuki è palpabile ma come biasimarla?
Sembra una presa in giro, perché un'azienda come la Shikishima avrebbe bisogno di studenti per produrre delle armi? E perché proprio quella scuola?
La seconda domanda ha una risposta abbastanza banale: l'istituto Sakura "è" controllato dalla Shikishima (con grossa enfasi sul controllare).

A Yuki, verrà affiancata un supervisore.
Un'altra ragazza che si trasferirà in contemporanea e lavorerà con lei: Ryoko Shinonome.
Saperla dipendente del USI è una bella sorpresa.
Non solo perché Renya l'ha definita "arma segreta della Shikishima" ma in quanto figura coinvolta con Juro Izumi ed a conoscenza del suo "cambio di personalità" nonché (fra enormi virgolette) "già" pilota di sentinelle; fra l'altro questa è la "prima" scena in cui la ragazza è ufficialmente presente, essendo il suo dialogo con Kurabe in infermeria del tutto assente in archivio.

Ryoko dubita che una come Yuki possa essere d'aiuto alla loro causa, è riottosa e ribelle (Indole che ho"manifestato" facendo su e giù per l'ufficio) e la faccenda sembrerebbe essere chiusa: Yuki Takamiya "non" vuole collaborare o almeno, sostiene di non volerlo fare fino a quando nel elenco degli studenti accanto a Kurabe, Fuyusaka, Kisaragi e Goto, non legge il nome di Natsuno Minami, la sua migliore amica.

Yuki abbandona l'ufficio sbattendo la porta ma il direttore "sa" che lavorerà per loro "è il suo destino".
Con tutte le implicazioni che un termine come destino può avere in una storia come questa

Due settimane più tardi Yuki Takamiya inizia ad essere preoccupata.
Preoccupata ed impaziente.
Natsuno è sparita, sono già tre giorni che non viene a scuola.

Se in un primo momento ho pensato istintivamente che Natsuno sia solamente "sparita" nel passato, controllando la time line ho preso coscienze di due cose: che questa scena avviene dopo che Natsuno ha lasciato Keitaro a casa Kurabe(quindi dopo il suo ritorno dal settore 5) e dopo che Natsuno ha preso nota che Yuki collabora con gli uomini in nero/USI.

Yuki è iperprotettiva con le persone a cui tiene, con Minami in particolare in quanto sua "unica vera amica" .
Questo suo stato emotivo la porta ad essere profondamente incauta.
La sua prima vittima è una studentessa random della IC uscita in anticipo dal aula: Megumi, la quale si vede "sfumare" l'opportunità di spiare il "suo" Juro dalla porta del aula ed è costretta a rispondere alle domande a raffica di Yuki, rispondendo con quel poco che sa in quanto semplice compagna di classe.

è ammalata ed è assente da tre giorni, sono tutte cose che ha detto l'insegnante.
Sbuffando, Yuki rivolge quindi la sua attenzione ad un gruppetto di studentesse piuttosto preoccupate a cui sente menzionare Minami.
Entrando a gamba tesa senza essere invitata nella conversazione, grazie a Miwako e Iori, Yuki scopre che Natsuno è sparita.

Sono andate a trovarla ma sua madre continuava a scusarsi al citofono mentre la casa era circondata da quelli che sulla carta erano poliziotti sebbene Iori dubita fortemente che lo fossero. Rimasta nuovamente sola, Yuki viene ripresa da Shinonome la quale le conferma i suoi sospetti: gli uomini a casa di Natsuno sono degli agenti del USI e la di lei scomparsa è indagine di "sua" competenza.

La sukeban deve limitarsi a ubbidire agli ordini, smetterla con le iniziative personale e ubbidire agli ordini.
Profondamente stizzita dalla collega, Yuki ricorre alla sua ultima carta: contattare personalmente il "quattrocchi".

Il luogo del incontro è ad Aoi, vicino alla via Goyo poco distante da dove Amiguchi l'aveva lasciata dopo il viaggio in tandem che a questo punto suppongo sia il loro luogo di "incontro" che usano di solito.
Il direttore non manca di prendersi gioco di Yuki.
L'indagine che stanno conducendo a casa Minami è di quelle che NON possono essere divulgate.

Il sarcastico "scappata di casa da brava adolescente" muta ben presto in "non sappiamo neppure se è ancora viva".
Il direttore NON esclude che sia stata rapita ma non dalla Shikishima, che non agirebbe mai in questo modo alla luce del sole ma sarà Shinonome, non Takamiya ad occuparsi di rintracciare questi presunti colpevoli, i quali sono già al centro della "sua" indagine.

Yuki dal canto suo può solo limitarsi a mantenere un profilo basso e sorvegliare gli studenti.
Questo finale, questo dialogo...ho quasi la sensazione che il Direttore volutamente stuzzicando il suo spirito ribelle d'altronde noi sappiamo che che un altro bersaglio del USI, Ei Sekigahara si ritroverà a collaborare con lei.

Note di servizio, perché mentirei se dicessi di non averlo letto: nonostante in game sia solo chiamato "Direttore" o "Quattrocchi" la lista eventi e l'archivio NON fanno segreto del suo vero nome: un nome che conosco già e che forse giustificherebbe quella voce cosi familiare: Tetsuya Ida. il ragazzo identico ad Amiguchi salvato da Chihiro Morimura, la ragazza identica ad Iori. Chihiro Morimura, come la loro sensei, Chihiro Morimura come la donna di trentun'anni trovata morta vicino ad Ei proprio dagli agenti del USI.

Concluso il prologo della sukeban, sono "tornato" sui miei passi, a Natsuno segue Yakushiji.
è un bel cambio di mood, anche perché le due ragazze non potrebbero essere più diverse.

Megumi è tranquilla, riservata. La sua timidezza la porta ad apparire spesso fredda e distaccata.
Avevo lasciato la più "romantica"(virgolette più che dovute) fra i protagonisti, di fronte alla strana richiesta del misterioso "Birba"(Shippo, in jap) che la invitava ad un patto con il diavolo.

Il gatto si era detto "certo" di riuscire a convincere la sua potenziale "contraente", sapeva che il suo desiderio di proteggere Juro le avrebbe fatto vincere ogni remora.
Non a caso l'inizio di questa "seconda" parte della storia di Megumi si apre a giochi già fatti, l'accordo è stato siglato.

Confessione? Non credevo fosse possibile: nonostante con Yakushiji mi sia trovato di fronte ad una sequenza di eventi lineare che in flowchart va da punto a a punto b senza diramazioni o bivi, i Vanillaware ci hanno mese del loro nel "riempire" questo percorso cosi semplice di bivi, dialoghi opzionali ed intere sequenze del tutto non necessarie al completamento..

Il "potere" decisionale del giocatore sta nelle piccole cose, l'immersione sta "anche" in questo.
Tornata a casa la sera, Megumi trova Birba ad attenderla comodamente seduto sul tatami.
"Noi", "Lei" può scegliere di ignorarlo.

Può indossare il grembiule, iniziare a cucinare per la sera(scegliendo anche "cosa" cucina), cambiare canale o spegnere la televisione(Miyuki Inaba è ovunque) scatenando le proteste di Birba al quale possiamo scegliere di dare da mangiare assicurandoci di posizionare la scatoletta vicino, come ogni gatto pretende di essere servito e riverito in tutto e per tutto.

Megumi non è il tipo di persona che risponde alle provocazioni.
Incassa, tace, si arrabbia e quando arriva il momento di rispondere si mantiene il più sintetica possibile, sono le sue espressioni ad essere portatrici del suo animo.
Tesa, preoccupata...ma come biasimarla? E con quanta insensibilità le chiede cosa ha provato in quei momenti?

Per quanto il tutto sia volutamente presentato come un distorto majokko(che è un po' uno dei leit motiv di questo scenario) : una giovane ragazza, un'animale parlante dotato di misteriosi poteri, un desiderio da avverare, una bacchetta magica e degli stregoni da sconfiggere.
Tuttavia Megumi non ha una bacchetta(o un coltello come la sfotte Birba) ma una "pistola magica" che dovrà custodire "gelosamente" assicurandosi sempre che sia carica.

Suo compito è quello di usare la pistola per sparare agli "Stregoni", la eliminerà il "male" che hanno dentro lasciandoli intontiti e confusi per un po'
Il primo bersaglio è Renya Goto che Megumi riesce ad attirare senza difficoltà vicino al portico del vecchio edificio.

Goto non sospetta nulla e risponde senza esitazione alle domande circostanziali di Megumi: ha voluto parlargli li e non al hangar della Shikishima perché quel robot "la mette in soggezione"(e questa dubito fortemente sia una bugia) tuttavia non sono riusciti a fare progressi. Non hanno ancora trovato la password per "rimuovere la contaminazione", provando a salire ora, farebbe "la stessa fine di Juro".

Renya prova a rassicurare Yakushiji, troveranno la password prima del loro "arrivo" ed anche se fallissero, proverebbero comunque il tutto per tutto.
Inoltre Juro è ancora in grado di combatter", questa è la formula magica: Juro.
Megumi, che fino ad allora aveva esitato, rifiutandosi di sparare(Nonostante io in quanto giocatore gli abbia dato il comando a più riprese) perde il controllo e spinta dal desiderio di difendere il suo amato spara a Goto a bruciapelo.

Il mattino seguente siamo messi a conoscenza di qualche nota nel background quotidiano di Megumi.
Lei e Juro si sono accordati (o più correttamente Juro ha stabilito) in modo da arrivare separati a scuola. Inoltre sebbene come anche altri scenari ci hanno mostrato, Megumi non perda occasione, per spiare, seguire o passare in generale del tempo insieme a Juro mentre il ragazzo cerca di mantenere le interazioni al minimo,tenendola a distanza quando si trova in compagnia di Shu e altri amici.

Nulla però può paragonarsi a quello che avviene quel pomeriggio in corridoio, sapevo che questo momento sarebbe arrivato.
Ci sono pochissime cose a questo mondo pericolose come una ragazza gelosa: vedere il "suo" Juro che conversa allegro e sorridente con una ragazza(Iori)è il modo perfetto per metterla di pessimo umore. La sua tradizionale espressione tranquilla muta in uno sguardo carico d'odio mentre si riempie di pensieri poco pacifici "spero che quella ragazza si riveli una strega...".

La situazione è talmente delicata, che si può scegliere di ignorare del tutto le direttive di Birba tornandosene a casa.
Si può quindi giocare una breve sequenza simile a quella d'apertura ma caratterizzata da un micio, stizzito e annoiato perché ha passato un intero pomeriggio ad aspettarla vicino al portico della vecchia scuola ed una Megumi genuinamente mortificata.

Il secondo stregone è un ragazzo, capelli corti, divisa senza bottoni.
Già questi pochissimi elementi lo identificano come Ei Sekigahara con un ma grosso come una casa: il ragazzo è armato, con una pistola vera.
Spinta solo dalla sua volontà di difendere Juro, Yakushiji si addentra nel vecchio edificio, scuro, scricchiolante e malridotto.

Juro, più che timore per la sua incolumità, è il suo unico chiodo fisso.
Piangerà nel caso dovesse morire? Sarà triste? Pensare troppo sul campo di battaglia non ti aiuta, Ei sorprende Megumi alle spalle e la disarma ma non la finisce.
L'ha riconosciuta, l'ha già vista "quella volta".

"Era" il 2025, come Juro aveva predetto pochi mesi prima(2024) i Kaiju erano arrivati ed avevano messo a ferro e fuoco Sakura.
Nonostante le chance di vincere fossero nulle, Izumi aveva combattuto per proteggere la città e per proteggere Yakushiji,resistendo per ben due ore.
Megumi vorrebbe correre a cercare aiuto "sa" che i compagni di Juro si faranno vedere ma il ragazzo la prega di restare e passare, quelli che sembrano essere in tutto e per tutto i suoi ultimi momenti, insieme a lei.

Sul posto sopraggiunge un "BJ volante" che annuncia l'arrivo di Ei.
Il ragazzo è sbalordito che una sola sentinella sia riuscito a fare...cosi tanto ma per quanto fosse un suo compagno d'armi(Dice chiaramente di aver "combattuto" insieme a lui) oltre che un amico e dirlo non gli faccia piacere, Izumi è "morto".
Entrare nella sentinella, danneggia il tuo cervello, distrugge la memoria e finisce per tramutarti in un vegetale.
Si tratta di conseguenze estreme, che ormai si sono viste svariate volte nei titoli appartenenti al genere mecha e che aggiungono una notevole profondità e gravità al utilizzo di queste armi.

Conclusa questa seconda parte della storia di Yakushiji (Solo il 28%) e metabolizzata la carica emotiva degli ultimi eventi, è tempo di mettere un po' in ordine le cose.
L'incontro con il primo "stregone" si svolge prima della famosa conversazione sulle scale fra Megumi e Goto durante la storia di Juro, per cui Birba non ha mentito quando diceva che sarebbe sopravvissuto ed avrebbe dimenticato tutto. Il fallito attacco ad Ei invece avviene poco prima che lui si risvegli nel vicolo al inizio del di lui prologo.

Passando invece alla pistola magica, l'archivio mi suggerisce che è un'arma "identica" a quella utilizzata da "Chihiro Morimura" per salvare la vita di Amiguchi minacciato da "Juro Izumi", in quel occasione Juro adulto aveva detto che i deimos sono "attirati" dalle nanomacchine presenti nei loro corpi. Inoltre, grazie alle fasi di battaglia io ho "già" un'idea di cosa faccia.

è un "attivatore", Tomi si è lamentata di come Megumi glielo abbia "messo" nella schiena.
Ho verificato(avevo lo screen salvato di quando me lo ero ritrovato in punto di morte) e Renya per richiamare la sentinella "usa" quel braccio e...no, niente azzardi stavolta.

Ultimissima cosa? Shiba Kyuta.
Non l'ho mai visto, da nessuna parte. Durante la storia di Juro è una zecca da cui è impossibile separarsi ma negli scenari degli altri pg. non si è visto.
Inoltre, il fatto che lo stesso Juro parli di come sia andato in giro a divertirsi con Shu(e soltanto Shu) mi portano ulteriormente a credere che "non esista", sarà sicuramente una sciocchezza però me ne convinco sempre di più.

Sono più o meno nello stesso punto tuo (giusto poco più avanti). Rido pensando a quello che scoprirai tra poco
Io adoro quando un titolo riesce a sorprenderi e disattendermi in continuazione.
è solo un pregio :geddoe:

Gioca a difficile, non è troppo tosto ma richiede un pò di prestare attenzione.
Fai come faccio e non andare avanti fino a quando non hai fatto ogni stage a tutte le difficoltà :gogogo:


EDIT: 19/05/2021
13 Sentinels

Sarò...
anche lentissimo però fra una teoria, un flashback, una rivelazione ed un ribaltamento ho quasi terminato il mio "secondo giro".
"So" che è un po' pretestuoso chiamarlo "giro" dopotutto non ho ancora sbloccato i percorsi di quattro dei tredici protagonisti ed alcuni di loro hanno avuto davvero pochissimo screen time.

...però posso dire di aver "vestito i panni" una seconda volta con sei dei sette protagonisti presenti nella fase introduttiva: inoltre con la sola eccezione di Iori e Megumi, le loro storie mi sono ora precluse da lock insormontabili. I prossimi sulla lista sono Keitaro e Yuki ma ritengo che questo sia un buon momento per fare nuovamente il punto della situazione.

Ammetto di aver esitato un secondo al momento della scelta.
Sebbene Shu sia "il sesto", la sua storia era l'unica (...con la sola eccezione di Hijiyama tutt'ora bloccato dietro un evento nella storia di Ogata) a presentare un lock.

A livello cronologico è passato molto tempo dall'ultima volta che ho vestito i panni di Amiguchi.
Da scena 78 a scena 153: Natsuno è sparita, Megumi ha sparato al "primo stregone" e Takatoshi e Ogata non si sono ancora scontrati vicino alla riva del fiume Kaede.
Inoltre Juro non ha ancora avuto modo di parlare a Shu del sogno in cui "spara" a lui, Iori e Megumi...per cui Shu non è ancora stato avvicinato da Okino.

Settate le dovute coordinate temporali, Amiguchi è inquieto.
La vita di tutti i giorni lo annoia ma la cosa che più gli pesa è il timore di impazzire.
Miyuki Inaba, la famosa Idol continua a parlargli dalla TV e la cosa lo rende alquanto nervoso, anche perché "sente" di non poterlo raccontare: tutti riderebbero di lui.

L'intera vicenda con il programma televisivo "segreto" a tarda notte mi ha ricordato molto P4 e certe leggende metropolitane in genere ma non voglio divagare ora. In preda alla stanchezza, Amiguchi sfrutta un momento di pausa fra le lezioni per farsi un giro a cercare qualcuno con cui confidarsi, in questo modo ho avuto modo di scoprire che è in 1C come Yakushiji e Minami.

Takamiya(1A) è assente, per cui l'attenzione di Shu si rivolge verso la 1B dove spera di trovare Kurabe, con il quale vorrebbe condividere alcuni suoi sogni recenti. Juro però non pare essere in classe, in compenso Amiguchi si imbatte in Tomi e Miwako; l'occasione è propizia per deliziarci con alcune animazioni fantastiche

Miwako è carinissima sussulta, farfuglia espressioni senza senso e si rifugia subito dietro Usami cercando di contenere l'eccitazione visto che "Amiguchi kun si ricorda il mio nome" mentre Tomi non è altrettanto esaltata. Come giocatori possiamo quindi scegliere di non aprire alcuna conversazioni, cosa che porta una seccattissima Usami ad andarsene seguita di corsa(letteralmente) da Miwako oppure provare a parlare.

In questo modo scopriamo che Amiguchi da buon playboy ricorda i nomi "di tutte le ragazze" mentre Kisaragi lo vede come un farfallone presuntuoso. D'altra parte Tomi non è il suo tipo "ma" è interessato a lei, avendola vista comparire a più riprese nei suoi sogni
Qualunque cosa si scelga di fare, rimasto solo Amiguchi ipotizza che Juro sia già al portico del vecchio edificio.

Ad attenderlo sul posto però non c'è Kurabe bensì due facce familiari.
La presenza di una di loro mi è "spoilerata"dal suo inconfondibile """verso"""(è BJ anche """se""" potrebbe essere un altro dei suoi "compatrioti"), l'altro è Miura.

Shu, ignaro della reale natura del robottino, si rivolge direttamente a Keitaro , "tradendo" l'esistenza di un legame fra i due: è "ancora in fuga?"
Miura è laconico e malinconico NON può tornare a casa e anche se potesse "Non servirebbe".

Amiguchi non ha idea di quali siano i tormenti di Keitaro(ed io posso solo provare ad immaginarli),però ha capito che si tratta di una cosa serie e gli ricorda che nel caso ne abbia bisogno può stare da lui "quando vuole". Il ragazzo col cappellino è lusingato dal offerta e infinitamente grato per quanto Amiguchi abbia "già" fatto per lui sebbene al momento sia ospite "da un conoscente".

Questo breve scambio è estremamente importante perché "giustifica" l'assenza di Keitaro da casa Kurabe durante la mia recente visita nella storia di Megumi e "anticipa" lo spostarsi di Miura dapprima a casa di Amiguchi e poi da un misterioso conoscente. Sottolineo un e non una, perché parrebbe essere un ragazzo/uomo e non una donna.

Detto questo, l'attenzione di Amiguchi si rivolge verso il robottino ma questi, di tutta risposta si rivolge a Keitaro "Non dimenticarti la promessa" e si trasforma in elicottero(come il "BJ" di Ei) e vola via. Fortunatamente per Miura, Shu è preso dal lato "figo" della vicenda e da buon ragazzino ricco si domanda giustamente se sia suo. "Non proprio"generica che possa essere quest'ultima affermazione mi porta fortemente a credere che sia BJ visti i noti trascorsi fra Keitaro e Natsuno.

Rimasti soli, Shu confessa di provare una strana sensazione di Déjà vu ha già visto una situazione del genere: in un sogno.
Un sogno in cui c'era anche Miura "Forse è questo il tuo segreto. Sei un eroe proveniente da un futuro in rovina venuto a salvarci!": ancora una volta un sogno popolato da persone che conosce,ancora una volta ambientato nel futuro. Ma sarà davvero solo un sogno?

2025, la città è devastata ed un "BJ" la sorvola.
"""Shu"""" si trova in compagnia di Tomi. La ragazza è disperata, le macerie che li circondano "erano" casa sua, solo la pasticceria che si trovava a livello strada è ancora riconoscibile. è una Tomi diversa da quella che ho visto sino ad ora scostante,saccente e diffidente con il sesso maschile: è una ragazza distrutta, a cui non resta altro che piangere.

"""Shu""" tira su la compagna di sventure flirtando un pochino ma questa è decisamente meno ottimista del compagno? A che pro cercare aiuto? Le uniche cose che si vedono sono "quei cosi simili a insetti", sono ovunque e non ci sono aggiornamenti di alcun tipo in rete. è plausibile che tutto il mondo sia nella medesima situazione, sebbene i pensieri di Usami siano innanzitutto rivolti ai suoi genitori di cui non ha notizie.

Nel mezzo del dramma e della disperazione """Shu""" inizia a far lavorare il cervello per non impazzire: quei "cosi" possiedono tecnologie immensamente superiori alla loro, possono spazzare via tutto e tutti senza alcuna difficoltà ma non lo fanno: arrivano, scavano buche nel terreno e se ne vanno. Come se "aspettassero qualcosa" e fra un crollo e l'altro si mette a difesa di Tomi.

L'occasione è propizia per un paio di piccoli reveal sulla realtà vista in questo flashback: """Shu""" alle medie era un secchione con gli occhiali ed in uno dei suoi video Tomi ha detto che il suo tipo è un ragazzo tosto. Questo non solo giustifica il cambio di look di """Shu""" ma da un probabile senso alla partnership/infatuazione reciproca che le tante frasi in battaglia hintano fra Ogata e Usami, la stessa Usami ha detto ad Iori di vedersi "già" con qualcuno.

...tornando al nostro flashback , l'occasione sembra propizia per una confessione.
"""Shu""" le rivela di essere "F3de" uno degli utenti che più la ha supportata e spronata a seguire a perseguire seriamente la carriera canora mentre Tomi ammette di aver sempre avuto una cotta per-no, o quantomeno. Scontato che possa essere, la dichiarazione reciproca viene interrotta da Keitaro, il quale avvisa "Morimura san" della presenza di alcuni sopravvissuti.

è stato il "BJ" a portarli da loro.
Tutti sembra concludersi per il meglio, i "sopravvissuti" si presentano ma a stonare agli occhi del sognatore è il nome con cui si presenta "Ida Tetsuya" ora, per me giocatore NON è una sorpresa, ma per Shu? è da qui in avanti che la mente di Shu dovrà fare i conti con questo tarlo, questo chiodo fisso: perché nei suoi sogni dice di chiamarsi Tetsuya Ida?

Ho notato un'altra cosina a riguardo.
Contrariamente ai flashback nella storia di Iori, dove la ragazza nei flashback veniva SEMPRE chiamata Chihiro Morimura andandosi a controllare il log dei dialoghi, in questo caso il nome del ragazzo è Shu Amiguchi fino alla rivelazione finale.

Un po' come accaduto con Minami, anche con Shu sono impossibilitato ad affrontare tutti i percorsi di questa ideale "seconda parte" della sua storia. Oltre a quello già visto, ho avuto modo di affrontarne solo ed esclusivamente un altro.

Il punto di partenza è sempre il corridoio del Istituto Sakura.
Yuki e Juro non si trovano ed il buon Shu è persino più confuso ed annoiato di prima: ai sogni e Miyuki Inaba ci si è aggiunto anche questo "Tetsuya Ida"? Chi è? Perché questo ragazzo è uguale e identico a lui? In che legami sono? Sta davvero impazzendo?

In particolare a preoccupare Amiguchi sono i frammenti di uno stranissimo sogno dove, oltre ad Ida compare anche Tomi Kisaragi: senza vestiti e gambe, ad "appesa" ad una qualche sorta di macchinario. Incuriosito dalla natura ambigua di questo sogno e ansioso di ottenere risposte, Shu ne combina una delle sue. Scontratosi accidentalmente con Tomi nel corridoio coglie la palla al balzo senza pensare alle conseguenze e si diletta in quello che è un bizzarro kabe don(Ragazzo che blocca ragazza al muro con un braccio teso in avanti).

è un colpo di testa degno di quello che ha contraddistinto il suo primissimo incontro con Yuki con il diretto in faccia a Wajima anzi, molto peggio. Il novello casanova si becca un meritatissimo ceffone con altrettanto ragionevolissima sfuriata"Solo perché sei popolare credi di poterti comportare cosi con le ragazze?"; Shu però non fa una piaga e risponde con una naturalezza del tutto fuori luogo "stavo controllando se avevi la pancia". Senza dare alcun contesto e spiegazioni, disgustata dalla mancanza di tatto e buone maniere di Shu "Stai dicendo che sono grassa?", Kisaragi allontana.

Amiguchi invece si dirige nuovamente al portico del vecchio edificio ma di Kurabe nessuna traccia
Anche Fuyusaka si era recata sul posto con le medesime intenzioni: ha fatto dei sogni molto strani e sperava di poterne parlare, c'erano dei robot.
Nel sogno di Shu c'erano dei robot o più correttamente erano degli "androidi che sembravano esseri umani".

Iori sussulta, conosce quel posto: è il sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima e "...c'era Usami chan?", i due concludono di aver sognato la stessa cosa.

Siamo nel 2100(anno mai visitato prima d'ora), nel sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima.
Tetsuya Ida, visibilmente cresciuto( sebbene porti ancora i capelli come quelli che ha da adolescente), ha appena finito di settare i dati di memoria da inserire in un corpo di androide uguale in tutto e per tutto con quello di Tomi Kisaragi.

A supportarlo nel intera operazione è IA "Tamao Kurabe" a cui promette di preparare al più presto un corpo mentre la mia mascella inizia a rotolare a terra.
Fatti gli ultimi preparativi "Ti prego, ritorna"...Tomi o quantomeno l'androide si risveglia ed è subito perplessa: è forse il fratello di Ida?

"Tamao" si rende subito conto del instabilità di Tomi e si prodiga nel "limitare" le sue risposte emozionali per permettere ad Ida di farle il punto della situazione ed io prendo atto di una cosina hintata nel archivio che anticipava come negli anni '100 del 2000 sia possibile creare androidi in grado di creare emozioni.

L'eccitazione e felicità di Ida sono palpabili, ci sono voluti otto anni di lavoro per ottenere questo risultato "anche sfruttando la tecnologia sotterranea": ha analizzato i suoi ricordi "partendo dai dati conservati nel settore 0" e li ha poi inseriti in un corpo di androide. Settore 0, è la primissima volta che viene menzionato e la mia mente vola subito al 2187 ma andiamo con ordine.

"Tomi" non sembra seguire Ida, è più concentrata e scossa dal fatto di "non essere più umana" per evitare che vada nel panico o che subisca altri traumi, "Tamao" si fa collegare direttamente a lei in modo da spiegarle bene la situazione e consolarla: è un IA modellata su immagine e somiglianza di Tomi Kisaragi ma come Ida enfatizza "sei ancora tu".

Nel frattempo nel laboratorio arriva anche la donna con la tuta di latex, Chihiro Morimura la quale informa Tetsuya di diversi problemi con le sentinelle appena completate: a quanto pare usano lo stesso identico sistema di un fantomatico "codice D" ed è proprio questo codice D, plausibilmente, a bloccarle: hanno bisogno di qualcuno compatibile per sbrogliarli da questo impiccio intanto Tomi, grazie al intercessione di Tamao, si è finalmente calmata ma prima di continuare vuole sapere una cosa: che è successo alla "me originale?"

Una domanda diretta, reclama una risposta altrettanto diretta, Chihiro non usa mezzi termini: "sei stata uccisa da Juro, come gli altri ragazzi. Ed io mi sono occupata di Juro" Uno scenario che parrebbe ricordare quello del sogno di cui sono già stato reso partecipe nella storia di Kurabe ma c'è anche del altro a tormentare Amiguchi.

Il quale risvegliatosi di soprassalto nel cuore della notte, giunge una conclusione semplice ma estremamente importante: se lui e Fuyusaka fanno gli stessi sogni e lui ha la prospettiva di Tetsuya Ida di chi ha la prospettiva Fuyusaka? Solo in questo modo il ragazzo fa due più due e si rende conto di quanto Iori e Chihiro si somiglino.

Ormai sveglio ed impossibilitato ad appisolarsi di nuovo, Shu decide di accendere il televisore e "parlare" a Miyuki Inaba.
Una follia, ma la Idol risponde. Questa sostiene che esista "una sola Miyuki Inaba" e che il televisore è solo il ricevitore della conversazione, il trasmettitore è Shu stesso.
Il già citato "Controllo Universale"(Fase 1, ondata 10) gli ha negato l'accesso e solo facendo cosi può comunicare.
Shu pare essere "l'unico" che riesce a raggiungere in base ai dati identificativi, inoltre si fida di lui o più correttamente sa di poterlo fare dopodiché si diletta in un'ultima dichiarazione criptica "Ci vorrà del tempo prima che tu capisca" prima di disconnettersi.

Volente o nolente, non ho modo di proseguire con Amiguchi.
Cosi come già fatto con Natsuno avevo fatto altri save per tentare e provare se fosse impossibile in qualche modo sbloccare qualcosa ma immagino che l'assenza di Hint voglia dire che per ora "devo" accontentarmi.

Dopo Shu, mi sono subito buttato su Ei.
Contrariamente ad altri, gli eventi del fuggitivo di un altro mondo si svolgono uno dietro l'altro.
Si era incontrato con Yuki, vicino al fiume Kaede, al tramonto...ed ora è sera.

Il ragazzo continua a vagare per le affollate strade cittadine, solo e confuso.
Il se stesso del futuro gli ha detto di "fuggire" da questo mondo, ma che significa fuggire da questo mondo? Inoltre, quella donna, Chihiro Morimura la ha uccisa lui? Quello strano numero? La chiave? La tessera di quella studentessa? Il flacone vuoto?

I primi cinque minuti li ho passati proprio a tentare di mettere ordine fra tutte queste informazioni.
La chiave? Parrebbe essere di un veicolo, Sekigahara suppone che sia di una macchina...io sono di opinione contraria, credo che sia di una moto per due ragioni: è simile(se non identica, potrebbe essere benissimo la stessa) alla moto della chiave di Amiguchi inoltre in battaglia il ragazzo dispone del abilità motociclista, proprio come lo stesso Amiguchi.

Il numero? è opzionale ma in strada è presente una cabina telefonica che rimanda ad un numero non più esistente.

Fra i documenti presenti sul posto c'era scritto "se la cattura non è possibile, spara".
Confesso di aver pensato inizialmente che quegli ordini fossero per Morimura ma Ei conclude che fossero per lui e che abbia effettivamente ucciso la donna.

Muovendosi per il marciapiede, ci vuole poco perché la trasmittente che Sekigahara ha "requisito" al agente del USI inizi a squillare.
Questo allerta notevolmente il ragazzo: significa che lo hanno già rintracciato, la voce (maschile, adulta) lo invita a calmarsi.

Sostiene di NON essere un nemico, di essere stato lui a dargli l'ordine di sparare a Chihiro Morimura("Ottimo lavoro"), di sapere in che situazione si trova e di volerlo aiutare "fuggire" da questo mondo. Lo invita inoltre a non fidarsi di nessuno prima di staccare momentaneamente.

Rimasto nuovamente solo, l'unica pista che rimane ad Ei è quella della tessera dello studente.
Iori Fuyusaka deve trovarla e fare finta di "non aver perso la memoria", non può sapere di chi fidarsi.

Il mattino seguente di fronte al Istituto Sakura due cose sono subito evidenti: Birba sonnecchia sempre dal alto del cancello, sentendo TUTTO inoltre Natsuno Minami è tornata, è salva e sembra la solita Natsuno ottimista e piena di energia, tant'è che si dirige subito in palestra(...da BJ?) prima di andare in classe. In tutto questo marasma, Fuyusaka arriva con l'ultima campanella e si blocca non appena vede il buon Sekigahara.

Iori era molto preoccupata, non si vedevano da giorni.
Inoltre per una volta siamo di fronte ad una relazione che ha "provato" sbloccarsi subito, non c'è bisogno di smanettare molto con le parole chiave per scoprire che Iori si è già dichiarata e sebbene sappia di "non essere corrisposta", Ei gli piace ancora come provano il rossore e l'improvvisa timidezza della ragazza.

Preso atto che la conosce, Ei cerca di carpirle qualche informazione qualche informazione utile: il flacone? "Non è la medicina che prendi sempre tu? A che cosa serve?" mentre per quanto riguarda Chihiro Morimura?

Iori sussulta, è preoccupata.
La sensei non è più venuta a scuola dopo che ha "scoperto il suo segreto" ma non c'è modo di approfondire il tema, Ei nota un agente del USI e si nasconde.
Deve entrare a scuola e raggiungere l'infermeria, Iori però lo invita ad aspettare che le lezioni siano finite. Durante la pausa sarà lei ad aiutarlo ad arrivare in infermeria.

Rimasto solo Ei ha modo di ripensare ad una frase pronunciata di istinto "Dobbiamo accettare il nostro destino"...un ricordo.
è una frase non sua, l'aveva già sentita una volta, era stata Chihiro Morimura a pronunciarla.

2064, sotto una luna dai riflessi verdi(mi ha ricordato un botto quella della Dark Hour), due figure osservano l'orizzonte.
Le conosciamo, Chihiro Morimura "adulta"(sempre con tuta nera d'ordinanza) e Tetsuya Ida "adulto" e non giovane uomo come visto nel ultimo sogno di Amiguchi.

I Kaiju arriveranno l'indomani ed i danni saranno considerevoli.
Chihiro è più forzatamente ottimista, non erano "pronti" al attacco al Settore I questa volta "andrà diversamente", hanno preparato ben diciannove sentinelle e le simulazioni sono andate molto bene.

Ida è più pragmatico, le simulazioni servono a poco se i nemici si sono evoluti ma "Nel peggiore dei casi, avvieremo un altro loop e ricominceremo da capo. Cosi avremo più possibilità di vincere".
Una vera e propria bomba, sganciata con una naturalezza disarmante ma mentirei se l'esistenza di veri e propri loop non fosse fra le mie elucubrazioni.

Morimura non è d'accordo,non se la sente di abbandonare "anche questo mondo" e continuare a fuggire.
Se le cose dovessero andare male "anche" questa volta, avvieranno l'operazione Egida. Che come ben sappiamo, è l'operazione tutt'ora in corso nella battaglia finale.

Tetsuya sospira e va di facepalm, non potrebbe essere più in disaccordo, a cosa serve il sopravvivere se resteranno bloccati in quel mondo desolato? Chihiro non è d'accordo, crede che debbano "accettare il loro destino" e che comunque vada possono ancora combattere e salvare questo mondo,. La conversazione viene interrotta da Sekigahara.

Al ragazzo(contrariamente a me) non interessa né chi siano né da dove vengano vuole solo che i due aiutino a "difendere la mia città", Ei viene da "questo" mondo ma non finisce qui. Rimasto da solo con Tetsuya, Sekigahara ci rende partecipi di altre rivelazioni, come se non ci fosse già tantissimo su cui elucubrare fra loop, ricominciare da capo, egida, "mondi" e via discorrendo.

Ida pare essere cambiato davvero molto rispetto alla sua giovinezza.
è freddo, cinico, calcolatore, scaltro e apparentemente senza scrupoli. Per quanto sia sempre educato ed impassibile, le sue movenze, il suo continuo aggiustarsi gli occhiali(cosi come il brillare egli stessi)...sono tutti tropes tipici del villain e per quanto sia sin troppo prematuro utilizzare termini cosi forti, è evidente come non si faccia NESSUN problema a manipolare ed utilizzare gli altri.

Cosi come Yuki è stata "ricattata"(anche in quel caso ha usato il termine destino) nel lavorare per l'USI, cosi anche Ei ha fatto un accordo con lui. Se farà "una cosa" per lui, Tetsuya Ida non userà più la "sua" senpai Shinonome Ryoko sebbene Ida sostenga che utilizzarla "non fosse" il suo piano.

La richiesta è semplice: vuole l'autorità di comando su una sentinella. Una di terza generazione per essere più precisi.
Sekigahara non capisce la necessità di tutta questa segretezza,perché non parlarne direttamente con Morimura? Ida non batte ciglio, ritiene "necessario" modificare la catena di comando per evitare che Morimura faccia scelte sbagliate, che li condannino tutti.

Parla del operazione Egida.
Forzando i terminali a rispondere agli attacchi, queste attiveranno il loro sistema di autodifesa, l'Egida appunto.
In questo modo i Kaiju verrano si respinti MA la loro macchina del tempo diventerebbe inutile NON potrebbero più ricominciare e rimarrebbero bloccati in un mondo desolato in cui NON scorre il tempo.

Uno scenario apocalittico, caotico ed infernale ma...sarà davvero cosi?
Voglio dire, se l'egida blocca i viaggi nel tempo come ha fatto Chihiro Morimura nel corpo di Chihiro Miura(Solo in questo moneto, mentre scrivo mi accorgo di quanto anche i cognomi siano simili) ha teletrasportare oltre un milione di persone in avanti di ben quarant'anni? Che cosa si intende con "ricominciare da capo", come funzionano esattamente i loop? Cos'è il settore 0? Il controllo Universale? Perché Tamamo è un AI? Chi era l'uomo al telefono? Qual è il segreto di Morimura di cui parlava Iori? Cosa intendono Ida e Morimura con Destino? E...no, basta.

Se mi metto ad elencare tutti i punti di domanda che ho, non ne esco più.
C'è ancora TROPPO da scoprire, lo adoro.

EDIT: 31/05/2021

13 Sentinels

È…

passato un bel po’ di tempo dal ultima volta che ho avuto tempo e modo di scrivere, ma più che di scrivere qui si tratta di un mio mettere per iscritto i miei progressi ed i miei pensieri. In un titolo che fa del suo intreccio una parte cosi intrigante della sua bellezza, mi rendo conto di NON potermi esimermi dal farlo.


Soprattutto quando gli impegni della vita quotidiana di costringono già di suo a centellinare le sessioni nel corso di un lungo periodo di tempo. Con la serie sessioni che mi trovo a “trattare” sono nuovamente di fronte ad una quasi prima volta anche se ormai 13 Sentinels mi ha abituato a questo genere di cose.


Dopo che mi sono visto(volente o nolente) a non trascurare gli unlock del archivio per mantenere sempre “aggiornate” le mie conoscenz, per la prima volta ho avuto il desiderio di “interrompere” una storia quando ancora c’erano dei progressi dai fare.



È una storia, quella di Keitaro Miura, molto strana. Ha un feeling tutto particolare, il giocatore si trova dapprima a osservare con un sorriso sardonico, le teorie e le riflessioni dello spaesato e coraggioso Keitaro ma lentamente, quel sorriso scompare. Un passo alla volta, una battuta dopo l’altra, io giocatore mi sono ritrovato ad essere confuso, intimorito e preso alla sprovvista dalla quantità di informazioni.




Ultimo preambolo prima di iniziare? Tutti gli eventi a cui ho assistito si svolgono PRIMA del incontro fra Shu e Keitaro nel portico del vecchio edificio e di conseguenza PRIMA che Juro attivi involontariamente la sua sentinella sfiorando la fronte di Miura alla fine del suo prologo.



Seppur l’intera vicenda progredisca in modo relativamente lineare (ho anche provato ad invertire l’ordine di alcune scene con ben poco successo), ai fini di “””Flowchart””” abbiamo uno svolgimento a ventaglio. Un ventaglio che al momento NON posso completare in alcun modo e che parte sempre dallo stesso luogo sebbene in momenti diversi.


Tramonto, cielo terso, riva del fiume Kaede. È in questo luogo appartato, isolato dai rumori della città che Keitaro Miura, onesto e coraggioso, ingenuo e determinato condivide con “noi” le sue riflessioni. Nessuno come Miura, anche per la quantità e qualità di eventi e rivelazioni “evolve” i suoi pensieri e le sue opinioni quanto Keitaro.



Per quanto Miura Keitare sia un “”“ragazzo della sua epoca”””(triple virgolette dovute) patriotico e nazionalista ai limiti del kamikaze, non è incapace di cambiare opinione né cosi sciocco da continuare a rifiutare la realtà una volta che questa lo colpisce con tutta la sua carica rivoluzionaria.



Una città illuminata a festa anche di notte, impensabile negli anni ’40, la sentinella…è al sicuro, non ci sono “cambiamenti” sebbene sia guardata a vista da guardie enascosta sotto quei “teloni”. Si perché anche questa volta abbiamo un inizio in medias res, Keitaro ha già lottato sulla sentinella e la battaglia ha avuto un esito drammatico.



Solo osservando quei teloni possiamo essere partecipi degli ultimi, drammatici, istanti di quello scontro. Uno spaccato che strizza l’occhio a me giocatore e che riempie un pochino di amarezza, è “cosi” che sarebbero apparsi gli scontri se fosse stato possibile realizzarli con lo splendore artistico di Kamitani e compagni.



Un mare di fuoco, armi inutilizzabili(cannone a rotaie) o danneggiate( arieti magnetici) ed un limite operativo che si avvicina a grandi passi(due minuti) mentre sciami di “armi americane lo circondano”, Keitaro non ha paura di morire. Suo desiderio è solo quello di dare il tutto per tutto fino alla fine ma le cose prendono una piega.



Una luce lo avvolge e come per magia il ragazzo e la sua sentinella si schiantano sulla cima di un palazzo. Quarant’anni dopo, anche se lui ancora non lo so. Espulso forzatamente dalla sentinella, Keitaro si ritrova spaesato e confuso. Ha perso? Dove sono finiti i nemici? E la sua sorellina? Era tutto in fiamme, come è possibile che sia stato catturato?



Un’ipotesi, una conclusione che Keitaro sente “sua” dopo aver osservato il panorama: centinaia di altissimi palazzi di vetro, proprio come nelle grandi città americane di cui ha letto sui libri. Quindi non solo ha perso ma è anche stato catturato, ridotto ad un trofeo di guerra. Il limite operativo della sentinella è finito da pochi minuti, non può aver viaggiato dal Giappone al America in cosi poco tempo, vero?



L’idea di essere stato fatto prigioniero infervora l’animo nazionalista di Miura. Se è sul suolo americano allora “morirà li”, la facilità con cui il ragazzo sembra essere disposto a gettare via la sua vita è MOOOOLTO verosimile, mi piace come i Vanillaware non abbiano usato filtri in questi casi pur essendo uno studio giapponesissimo.



Un pensiero però porta Keitaro a tornare sui suoi passi: la sentinella. È un’arma segreta, NON può permettere che cada in mani nemiche. Una catastrofe, un’incidente di proporzioni titaniche che cambierebbe le sorti della guerra. Deve essere cauto e “astuto”. Attendere che la Sentinella si autoripari ed eventualmente attivare l’autodistruzione: seppur sia pretestuoso ritenerlo “originale”, prima d’ora non era stato mai menzionato.


Allontanatosi dalla Sentinella però la paura inizia ad impossessarsi del ragazzo. Ovunque volga lo sguardo legge lettere del alfabeto accanto ai Kanji e tutto, TUTTO sembrerebbe indicare che non solo sia in Giappone. Banca di Ashitaba, tipografia di Ashitaba…Ashitaba è la sua città ma non conosce questi luoghi e perché tutte quelle automobili?



Cosa sta succedendo? Perché quelle studentesse mostrano le gambe in modo senza mostrare alcuna vergogna? E di cosa stavano parlando quei ragazzi? Dopo aver sorriso di gusto a sentire gli npc parlare dei cabinati SEGA, a risaltare è una certa attenzione di Keitaro verso la lingua degli astanti.



Parlando giapponese, non ha dubbi a riguardo, ma parlano di cose, concetti…a lui del tutto estranei. Confuso, spaesato e senza punti di riferimento…Miura si getta sulle congetture per non impazzire: deve essere un’illusione. Proprio come quella che ha affrontato la prima volta che è salito sulla sentinella. È una cosa che il Prof Douji gli aveva premesso: il cervello può giocare brutti scherzi quando si sale su una sentinella.



…e questo mi porta a credere che il Prof non fosse davvero a conoscenza della reale natura delle illusioni che sono invece, con tutta probabilità, note ad Okino e pochi altri. Convinto di essere sul orlo della pazzia, Keitaro non si accorge di star parlando ad alta voce e che le sue parole sono, per cosi dire, fraintendibili. Dapprima incontra un ragazzo…che però ha dei capelli da donna(Shu) e poi uno con una pettinatura “molto originale”(Nenji), quest’ultimo irascibile e rissoso come sempre scambia i suoi vaneggiamenti per una provocazione e lo colpisce con la borsa.



Miura si risveglia quindi in un posto che noi conosciamo, l’appartamento di Amiguchi ma è più che convinto che si tratti di una qualche forma di allucinazione. Il calendario…perché dovrebbe mostrare il 1985? E la libreria…perché a cosi tanti dischi? Ne aveva ascoltati a casa di Hijiyama ma MAI ne aveva visti cosi tanti in una volta. E poi quel sistema di riproduzione a immagini…proprio come nella sentinella, come è possibile se dovrebbe essere tecnologia segretata?



Ma…parlano di baseball(argomento che sembra istintivamente rilassare Keitaro), non può essere in una base militare? L’attenzione del ragazzo si sposta quindi sulla scrivania di Amiguchi, dove fra le varie cose c’è anche un libro di storia Giapponese.



Per Keitaro è come vivere un incubo: agosto 1945 resa incondizionata del suo paese dopo le due bombe su Hiroshima (centoquarantamila morti) e Nagasaki(settantamila morti) e poi i giochi olimpici del 1964, il trattato di sicurezza con gli States del 1951 ma quando è stato stampato?



È davvero il 1985 come dice il calendario? Fortunatamente o sfortunatamente Amiguchi torna con una bibita ghiacciata. È stato lui a trasportarlo a casa sua in Taxi, a quanto pare lui ed Ogata sono amici e auspica una soluzione pacifica per quanto successo in precedenza, essendo il buon Nenji ad un passo dalla sospensione.



Certi dettagli mi mandano sempre in estasi, Miura si convince che la bibita sia del Ramune, una bevanda gassata giappa che aveva bevuto ad un tipico festival estivo da bambino. A premere al buon Keitaro però è un quesito: quanto tempo è passato?


Keitaro Miura non può più fuggire dalla realtà, è “ancora” il 1985 “non” si è perso neppure un giorno. Una rivelazione che da parte mia mi costringe a sistemare un pochino i miei appunti. Arrivato nel 1985, Keitaro è dapprima stato ospitato da Amiguchi e solo successivamente si è spostato da Juro dove si trova ancora adesso ma un passo alla volta.



Ricontrollata la Sentinella ed “individuato” l’appartamento di Amiguchi dalla riva del fiume, Keitaro decide di proseguire con le sue indagini. Magari si “sbaglia”, magari il tempo è avanzato solo ed esclusivamente in quel aria e spostandosi in altri luoghi che conosce, come la scuola, sarà ancora il 1945.



Keitaro “sa” di vaneggiare, ma ha bisogno di vedere con i suoi occhi di toccare con mano. Giunto nei pressi della sua scuola e superato l’imbarazzo che gli porta incontrare delle ragazze cosi “disinibite”, finalmente Keitaro si imbatte in un viso conosciuto: Natsuno Minami.



La ragazza gli corre subito incontro entusiasta: era convinta che fosse stato rapito e condotto al Area 51. Cosa ci fa li? Lo ha cercato per giorni, dove ha dormito? Amiguchi viene definito “persona gentile” sebbene qualche dettaglio in più non guasti mai “ho dormito anche al aperto” messa di fronte al rogo provocato dalle sue azioni, Natsuno inizia a rimuginare.



Non può portare un ragazzo a casa sua ma la casa dei suoi vicini? Nonna Tamao è partita e ci sono delle stanze libere, si…lo porterà a casa Kurabe.



Basta un nome. Un semplice nome per riportare Keitaro ad un ricordo lontano. Lontano come un sogno. Il “suo” 1945, un assolato pomeriggio in una casa a lui familiare ed una bambina che piange. Chihiro ha combinato un piccolo guaio ma una carezza sulla testa e passa tutto “Sono tuo fratello, sarò sempre dalla tua parte”.



Questo piccolo spaccato quotidiano ha tante conseguenze immediate e future, cominciamo però dal incidente: come ha fatto la piccola Chihiroo ha danneggiare la colonna del salone? Lo ha fatto giocando “combatteva” insieme al suo coniglietto contro i fantasmi brutti e cattivi che tormentavano i sogni della sorellona Tamao.



“Fantasmi” è la parola chiave, Tamao scusatosi per il comportamento di suoi padre rammenta di aver raccontato a Chihiro degli strani sogni che ha iniziato a fare grazie alle medicine di “Gouto da Tokyo”, sogni che somigliano più a ricordi. La conversazione viene interrotta da un momento quotidiana quanto un tenero momento fra fratelli: una sirena, un messaggio alla radio ed una fuga verso il rifugio più vicina: la guerra infuria e tutti sono coinvolti.



Tornato nel “presente”, la scena che mi trovo a rivedere non è molto diversa da quella di “un altro scroccone” quantomeno nella prima parte. Natsuno “ricatta” Juro che si ritrova nolente ad ospitare anche Keitaro il quale però, non vuole in alcun modo creare problemi al suo ospite ed è disposto ad andarsene anche subito.



Megumi però lo accoglie con un sorriso ed inizia a preparare la cena mentre conversa con Juro. Keitaro conclude che i parenti che Tamao sia andata a visitare sono quelli della madre e rivela al ragazzo di conoscerla. Accenna infine a come se ne andrà “non appena tornerò nella mia città” un’uscita super generica che anticipa un ennesimo reveal.



La colonna: perché non c’è l’ammaccatura? Dovrebbe essere li. Se la casa non è stata ricostruita, dovrebbe esserci l’ammaccatura. Quella NON può essere la stessa casa. Confessione: ho dovuto rileggere questo dialogo un paio di volte perché non mi era chiaro cosa “triggherasse” il tutto, non viene mai detto che la casa non è stata ricostruita. Ci sono stati dei lavori di ampliamento, potrebbe essere stata benissimo riparata.



Il Trigger, se cosi lo possiamo chiamare, ci riporta lontano. Da un Flashback ad un Flashforward. Siamo nel 2188 e Keitaro Miura “il progettista” sta parlando con un’anziana signora, stranamente familiare. La “Dottoressa Kurabe” in un satellite in orbita “sopra il settore 4”.



La donna ha il desiderio di vedere ricostruita una “vecchia casa che si trovava sopra in terreno di proprietà della mia famiglia”. Una vecchia casa in legno di cui suo nonno “tanto” le aveva raccontato, costruita a metà ventesimo secolo e rimasta in piedi per circa un secolo. Tutto quello che ha non sono che delle vecchie foto ma Miura non ha problemi, la farà riprodurre in base a quelle foto ed i suoi ricordi. Tutto qui?



No, terminata la conversazione soprassedendo momentaneamente su quanto si dicono “privatamente” Keitaro e Natsuno, cosa emerge? Che la donna con cui ha finito di parlare è la Dottoressa Tamao Kurabe, un’autorità nel campo del intelligenza artificiale nonché mentore della Dottoressa Chihiro Morimura, la scienziata di maggior spicco nel ambiente. La Dottoressa Kurabe, precisa Natsuno, è molto più anziana di quanto possa sembrare ha ben centovent’anni ma grazie alla terapia delle nanomacchine sembra mooolto più giovane.



Dopo questo ennesimo mindblow fatto di un futuro lontano che si può ignorare sempre di meno, settori, “ricostruzione”, che si aggiungono ai “loop”, al “controllo universale” decido di cercare un po’ di chiarezza e visto che si parla di Miura, decido di rivedere la scena più “distante” che lo vede presente, il termine del prologo di Juro.


Le cose che si notano sono…tantissime? A) Keitaro non è riuscito a riavviare la sentinella. B) Keitaro si accorge immediatamente che la Sentinella che viene chiamata è “diversa” dalla sua. C) Shiba conosce il codice Okino ed il modulo di avviamento forzato D) Questa è l’unica volta che qualcuno sembri accorgersi della presenza di Shiba.



Tornando IN, Miura è nervoso. Ormai non può più negare di essere nel 1985 ed il suo desiderio si trasforma in quello di tornare indietro, non tanto per vincere la guerra (sarebbe ipocrità pensare che non lo pensi neppure un po’)ma, quantomeno, per tramutarsi in uno scudo in grado di salvare più vite possibili. Il suo nuovo presente lo mette a disagio: è felice che il suo paese si sia rialzato ma…è fin “troppo” prospero.



Il nervosismo e l’ansia, conducono il ragazzo quella che ora una volta l’armeria del passo Ayame. Un po’ come accaduto tante volte nel “nostro” mondo reale, la dove un tempo si costruivano e conservavano armi c’è ora un parco per bambini, non devono più preoccuparsi di bombardamenti o altro.



Qui, Keitaro, fa un incontro inaspettato: una bambina identica alla “sua” Chihiro, che però è la sorellina del ragazzo con gli occhiali che la accompagna. Non c’è bisogno di entrare nel merito su chi sia chi, perché pretendere chiarezza ora è improponibile e qualche chiarimento mi sarà dato poco più avanti concentriamoci sul immediato.


L’incontro porta Keitaro a ripensare alla “sua” Chihiro ed ai suoi cari. Sono sopravvissuti alla guerra? Le tombe sembrano abbandonate? Che ne sarà stato di loro? Scoraggiato e senza appigli, Keitaro si fa forte e decide di chiedere all’unica persona che a suo modo di vedere ha delle risposte: Natsuno Minami.



Solo DOPO essere arrivato, Keitaro si rende conto della sua ingenuità: non ha la più pallida idea di quale sia la classe di Natsuno né di quali possano essere i suoi orari. Il suo primo sopralluogo lo ha condotto al vecchio edificio, la “sua” vecchia scuola dove con un po’ di tristezza ha rivisto il luogo dove si incontrava con Hijiyama ogni mattina, un luogo che lui ricorda come luminoso, nuovo di pacca e non vecchio e scricchiolante.



Sconsolato Keitaro va per andarsenema per sua fortuna, Megumi si trova ad uscire proprio in quel momento dal istituto.



Per forza di cose i miei occhi vanno a Birba: Megumi non ha ancora iniziato il suo “incarico” di majokko e ma ferma chiaramente a parlare con Birba prima di notare la presenza di Keitaro. È un momento molto prezioso per toccare con mano certi aspetti che ci sono stati anticipati: Megumi Yakushiji è una ragazza gentile e dolce, per quanto possa apparire fredda e distante.


Ha già legato con Keitaro che contrariamente alle mie aspettative NON sembrerebbe vedere come un ostacolo per la sua vita da “sposina” con Juro. Miura dal canto suo, mettendo da parte il suo essere iper educato ed iper responsabile sembra aver un debole per la cucina di Megumi, in particolare per quelle strane polpette chiamate “hamburger” che piacciono tanto anche a Juro.



Grazie alle indicazioni di Megumi, Keitaro raggiunge presto la palestra dove combatte pensieri impuri, in particolare per Natsuno “è sicuramente una ragazza solare ed attraente” e diventando l’oggetto dei pettegolezzi delle ragazze della squadra di atletica che vedono un tipo mai visto aggirarsi davanti agli spogliatoi.


insospettite, il capitano e la manager iniziano a tempestarlo di domande e l’arrivo tempestivo di Natsuno non fa che confermare le loro ipotesi: DEVE essere il fidanzato di Minami. Allontanatesi dalla ressa creata dalle sue compagne, Keitaro dopo qualche preambolo va dritto al sodo: l’ha vista nel 1945, come mai ora è nel 1985. Come ha fatto a viaggiare nel tempo? Possono tornare indietro?



Natsuno esita, rimugina, poi volge lo sguardo ad una faccia conosciuta nascosta nella sua borsa e decide di vuotare il sacco. Al sicuro fra le mura del vecchio edificio, finalmente può mostrare a Miura il suo segreto: BJ un alieno proveniente dal futuro appartenente ad una civiltà molto avanzata e si trova qui per cercare un robot chiamato sentinella, ti ricorda qualcosa? Inoltre “come tu ben sai, questi robot sono in grado di viaggiare nel tempo”

Una quantità di mezze verità, unito a teorie complottiste strampalate che cozzano completamente con quanto sa Miura. Perché le Sentinelle dovrebbero poter viaggiare nel tempo? Non aveva mai sentito parlare di questa loro funzione. Natsuno è una civile, come fa a sapere delle sentinelle che sono un’arma segreta? E…tecnologia aliena?

Questo è un punto che interessa poco a Keitaro, qualunque sia la loro origine le Sentinelle sono l’arma che userà per difendere il suo paese e…BJ, alieno? Ai suoi occhi è solo un ricognitore o almeno è quello che gli hanno ipotizzato “i ricercatori della Shikishima”, Minami è d’altro avviso e sussurrando nel orecchio del ragazzo gli suggerisce di essere più educato: quella che vede è la sua tuta spaziale, dentro probabilmente c’è solo il cervello.


Inoltre, come potrebbe parlare e ragionare cosi bene se è solo un ricognitore? A questo punto BJ prende in mano la conversazione di fronte allo scetticismo del suo interlocutore. Si, ha bisogno della Sentinella ma il suo obiettivo è “Scoprire la Verità. Non vuoi sapere da dove vieni?”


Keitaro è reticente, indispettito. Che cosa vuole saperne di lui, sa già di venire dal 1945, no? Il robottino è d’altro avviso, alla luce della registrazione che decide di mostrare ai due ragazzi. Anche Natsuno, non l’aveva mai vista.


Miura Keitaro, il progettista che vive nel 2188 si rivolge ad una donna, la Professoressa Yuki Takamiya. La donna è riuscita a trovare un “posto” sul ultimo Shuttle grazie a Keitaro mentre Natsuno si trova nel settore 4 insieme a lui. I ragazzi sono distratti da altro: il giovane uomo nella registrazione è indubbiamente Keitaro Miura mentre la donna con i capelli neri è chiaramente Yuki Takamiya, ma c’è del altro. Qualcosa sta accadendo sulla superficie. Qualcosa che sta portando l’intera popolazione a “questo posto non esisterà più domani”.



Natsuno invece è arrivata nel settore 4(quindi 1985…) da poco più cinque ore e si trova insieme a Keitaro. L’occasione è propizia per renderci partecipi del ovvio, la Professoressa NON approva (scherzando)la relazione fra Keitaro e Natsuno, già ampiamente telefonata dalle conversazioni precedenti ma, come se non fosse abbastanza, Natsuno interviene personalmente a protestare con sua “mamma” per aver ficcato il naso nelle sue questioni private.



Long story short Natsuno Minami del 2188 è l’unica figlia di Yuki Takamiya del 2188. La donna ha divorziato da sua marito ed è tornata ad usare il suo cognome da nubile, inoltre era convinta (a torto) che sua figlia la detestasse e che non volesse più avere nulla a che fare con lei. Ah, e come se non bastasse la chiama Nat-Chan, proprio come Yuki la Sukeban sedicenne.



Due informazioni conclusive prima che la registrazione si interrompa: la professoressa e Keitaro si incontreranno di li a qualche ora in uno dei settori mentre la “superficie sarà presto distrutta”, quale superficie? Suppongo quella terrestre visto che sembra che tutti stiano fuggendo su una colonia spaziale, ma fuggendo da cosa? Dai Deimos ma i Deimos non sembrano interessati ad altro che scavare buche…



Dopo una quantità di tempo non definibile(c’era un lock dovuto al completamento di parte della prima fase di battaglia) Keitaro rimugina sulle ultime scoperte, fino a poco tempo prima i viaggi nel tempo…non erano nient’altro che strambi deus ex machina che aveva letto in alcuni romanzi di fantascienza, ora però sono realtà.



Natsuno “può” viaggiare nel tempo, può dargli qualche risposta, può farlo tornare a casa. Con questi pensieri in mente il ragazzo fa ritorno al istituto Sakura dove, con il propizio intervento della solita Megumi(a cui ormai non nasconde la sua predilezione per gli hamburger) riesce ad individuare facilmente la palestra.


Minami però non si vede, secondo il capitano ha saltato l’allenamento. L’occasione è propizia per il gruppetto di atlete per interroare un imbarazzatissimo Keitaro sulla loro relazione, il tutto mentre viene guardato a vista da una figura poco inattesa visti i suoi incarichi “Ryoko Shinonome”:un po’ come Makoto in P5, la ragazza è nascosta in bella vista però Non si può interagire con lei in alcun modo anche recandosi proprio davanti al suo nascondiglio.



Sempre seguito da Ryoko, Keitaro si affretta al santuario Tokisaka grazie ad una dritta della manager della Squadra di atletica. In loco, dopo un iniziale momento di smarrimento, il ragazzo ipotizza che Minami sia nascosta nuovamente fra i cespugli poi una luce abbagliante e Natsuno si materializza davanti a lui con accanto BJ.



La ragazza è presa in contropiede, NON si aspettava di vederlo li e Keitaro è abbastanza sveglio da fare due più due. Quella luce, quel “ho visto un dio” è la stessa che ha visto al Santuario Tokisaka nel 1945. È da li che viaggia nel tempo. Natsuno, le cui ricerche NON hanno portato ad esiti positivi(non sappiamo in che settore sia stata ma banalmente uno al 1 al 3) si rivolge a BJ ma a Keitaro non importa tanto del di lei segreto. Vuole sapere della sua sorellina.


Chihiro, è sopravvissuta? Come sta? Deve assicurarsene. BJ obietta, che ne sarà della sentinella con cui è arrivato nel 1985? È un problema reale, ma il ragazzo sente che assicurarsi dello stato di Chihiro sia prioritario. Il duo si convince ad aiutarlo e proprio mentre avviano il teletrasporto vengono raggiunti da Ryoko Shinonome che li manca per un soffio ma giunge ad una conclusione: è Natsuno Minami ad avere “l’unità dati”.


BJ non è un semplice ricognitore, questo è chiaro. È qualcosa di più, qualcosa di speciale ed unico nel suo genere ma un passo alla volta. Arrivati nel 1945, Miura si becca una sgridata da Natsuno: si può viaggiare solo ad intervalli di quarant’anni e non si può tornare più indietro del 1945 per cui non deve farsi venire in mente strane idee sul tornare indietro prima del inizio della guerra e cambiare la storia.



Non ci è stato mostrato ma il gruppetto si è diretto al armeria e alla base prima di dirigersi al centro di evacuazione: non c’è anima viva, è tutto deserto. Le fiamme sono solo un ricordo, quello che resta è desolazione. Macerie e desolazione, dove svettano le carcasse immobili delle “armi americane”.



Keitaro ha fatto le sue ricerche aveva già “scoperto” che quelle bizzarre creature, simili ad esseri viventi…nulla hanno a che vedere con nessuna arma posseduta né dagli USA né da qualunque altro paese.



In questo background la telecamera fa un momento strano o più correttamente è l’effetto che da in combinazione con foreground ha farmi sentire…come se avessi le vertigini mentre Natsuno enuncia quanto sa o, rettifico, quanto crede di sapere: quelle armi sono alieni invasori venuti da un futuro lontano per distruggere la terra e le sentinelle sono le armi per difenderci.



Nella sua ingenuità però la ragazza ha una illuminazione: cosi come accaduto nella città del futuro quando quelle creature attacaono, tutti gli esseri umani “scompaiono”…ma se tutti scompaiono, cosa accadrà al suo “presente” al 1985?


Confusi e spaventati i ragazzi si affrettano verso Tamao Kurabe che giace poco lontano da loro. La giovane donna è l’unico essere umano che abbiano incontrato ma sono già in ritardo, BJ ha preso atto di come i suoi parametri vitali siano troppo deboli e non ci sia il tempo materiale per soccorrerla.



Tamao però ha forze sufficienti per raccontare quanto successo a Chihiro. Durante l’attacco erano state raggiunte da Gouto, lo stesso ragazzo di Tokyo che le aveva portato le medicine e che ora si era allontanato portando con se Chihiro chiamandola “Dottoressa”.


In un vortice di rabbia e tristezza, Keitaro vede scomparire la sua amica d’infanzia mentre BJ asserisce che il controllo universale l’ha “teletrasportata” in un luogo dove “tutti attendono la fine del mondo”. Anche secondo l’archivio Tamao è viva ed è in stato di animazione sospesa in una capsula “alla fine del mondo” con tutte le perplessità ed i punti di domanda che ne conseguono.



Una cosa però la so, in seguito a questa scena ottengo l’accesso al prologo di Renya Goto prima di affrontarlo però ho ancora un’altra pista da seguire con Keitaro. Il ragazzo è determinato a ritrovare la sua amata sorellina ma non ha indizi.



Tutto quello che sa gli è stato detto da Minami e BJ: Goto frequenta l’istituto Sakura ed è al secondo anno, inoltre viene da un futuro ancora più lontano, dagli anni ’60 del 2000. Ed è quindi dal Sakura che devono partire le indagini, se non sa neppure come è fatto, non può cercarlo.



Ancora una volta la sua ancora di salvezza è l’istituto Sakura, ancora una volta Natsuno Minami. Tuttavia per una volta non deve puntare su un eventuale fortuito incontro con Megumi, si imbatte in Minami stessa. La ragazza era, giustamente, preoccupata per lui alla luce delle recenti rivelazioni.



Gouto? Beh non viene a scuola da “allora” e gli insegnanti, a cui ha già chiesto, non hanno idea di dove abiti. La soluzione arriva sempre tramite Minami ma attraverso vie traverse, una pacioccona di nostra conoscenza infatti la saluta proprio in quel momento ed EUREKA.


Come ci è già stato detto dalla storia di Iori, Miwako “ha” una foto di Gouto per quanto la cosa sia fonte di enorme imbarazzo e non volesse che si sapesse in giro. Superato il momento scuoti i pugni freneticamente e tenendo gli occhi chiusi, Miwako mostra la foto a Miura. La reazione è…quella che ci si aspetta.


Se Gouto è davvero il ragazzo alto con gli occhiali, allora è lo stesso che ha incrociato al parco qualche giorno prima. La bambina con lui era la “sua” Chihiro, bramoso di vendetta Keitaro corre verso il parco mentre la nostra romanticona punta il dito verso altro: che genere di rapporto c’è fra Natsuno e quello strano ragazzo. Minami nega ogni evidenza ma le sue parole ed il suo atteggiamento sono di base una vera e propria prova per Miwako.



Giunto al parco, Keitaro si imbatte in Chihiro. La bambina non risponde alle sue chiamate, fugge sembra…non essere in grado di sostenere lo sguardo, come se nascondesse un segreto. È un momento questo che può andare avanti in loop al infinito quantomeno fino a quando non mostriamo a Chihiro il suo adorato coniglietto di pezza.



Era la prova che stava cercando, quella “è” la sua sorellina non ci sono dubbi. D’altra parte la “bambina” non risponde come si aspettava, si è cacciata in un bel guaio. Ha riacquistato i suoi ricordi originali lei “è” Chihiro Morimara MA allo stesso tempo i ricordi di quel corpo non scomparsi.



Ora fanno parte di lei e con esso lo splendido legame che aveva instaurato con il suo fratellone. È un qualcosa che non può rifiutare in alcun modo; è solo a questo punto che sopraggiunge Gouto, la recita del “fratello” era stata un’idea di Chihiro la quale è convinta che i cambi di programma improvvisi siano talvolta necessari.



L’atteggiamento sprezzante ed altezzoso di Gouto (Che ricordiamo essere stato definito pallido stronzetto arrogante dal buon Birba), infervora Keitaro furioso con l’uomo che ha “rapito” Chihiro e che ha causato tanto dolore a Tamao, a chiarire il malinteso ci pensa proprio Chihiro.



È un momento tremendo per Keitaro che vede la sua ultima certezza andare in frantumi. Fuggire? Dove nel 1945 dove non c’è più niente? No. Devono restare e combattere, lui era “un ottimo progettista” e per “impedire il loop” devono “prendere il controllo di tutti i sistemi” il famoso loop ritorna mentre la bambina fa “leva” sui suoi sentimenti.


Perché non li aiuta? Ha detto che sarebbe stato “sempre” dalla sua parte no? Miura non capisce vorrebbe solo fuggire insieme a Chihiro, lontano ma Gouto glielo impedisce. Il ragazzo con gli occhiali ha delle informazioni aggiuntive per lui: qualcuno vuole uccidere Chihiro, quel qualcuno è Ei Sekigahara e rinnova la la proposta di allearsi con loro.



Rimasto solo i pensieri di Keitaro si spostano a quel nome, Ei Sekigahara. Lo ha già incontrato, nel 1944. È un momento che possiamo “identificare” molto facilmente. Siamo poco prima della primissima scena del prologo di Hijiyama, il famoso incidente è già avvenuto e Kiriko Douji è la ricercata numero uno della polizia militare.


Nel corridoio della scuola, un furente Keitaro si imbatte in Tamao che si prende cura di quello che i gendarmi hanno identificato come complice di Kiriko. Il sospettato sorride sardonicamente, quella non si chiama Kiriko, non è una ragazza e non è di questo mondo inoltre cosa ha “fatto” alla sentinella? Il menzionare la sentinella riaccende Miura, è una spia. Deve essere una spia, che punta alla sentinella.



Tamao però trattiene l’amico, vuole sapere la verità. Kiriko le ha detto che i genitori non sono reali e che viene da un futuro lontano e per quanto si sia sforzata di credere che siano tutte frottole dentro di se “sa” che è la verità.


Sentendo pronunciare il nome Miura inoltre Ei ha una sua rivelazione, Keitaro Miura. Non se lo ricorda ma hanno combattuto insieme(noi lo sappiamo, abbiamo già visto Miura comparire in uno dei sogni di Amiguchi accanto a Morimura) tanto tempo prima, in un altro mondo. Di quel Miura rimane solo la coscienza conservata al interno di un drone (BJ? La famosa unità Dati?). Keitaro tenta di catturare Ei prima che sia troppo tardi ma questi con scatto felino ed abile mossa, Ei si rimette in piedi e li metto sotto tiro, poi accenna a come un veleno abbia quasi raggiunto la sua testa prima di fuggire.


Si sta dirigendo al tempio, dove porterà Hijiyama nel 1984 prima però…una nota prima di questa scena avevo la sensazione che Ei fosse “cacciatore” che seguiva Okino, secondo l’archivio era stato proprio Okino ad offrigli rifugio in quest’era per cui bisognerà aspettare TANTO per comprendere le dinamiche fra le varie alleanze, lo stesso Okino durante una scena in battaglia manteneva il silenzio radio con tutti tranne che con Hijiyama.



Avrà i suoi motivi ma…non voglio soffermarmici più di tanto. La storia di Keitaro è quella che sono riuscito a completare maggiormente, ben il 75% ad ora e come quella di Shu ed Ei è bloccata dietro un evento nella storia di Natsuno Minami a sua volta bloccata dietro un evento nella storia di Yuki Takamiya.



La priorità ora però è il prologo di Gouto. Siamo nel 1985, aula di scienze in un periodo di poco successivo al termine del prologo di Iori(club dei sognatori), Renya Goto sta armeggiando con il portale ivi presente ma viene raggiunto e ripreso fortemente da Chihiro Morimura, l’infermiera.


La donna gli aveva proibito tassativamente di utilizzare il portale ma Gouto sembra curarsi poco delle di lei parole. Sempre con quella pignoleria e saccenza che tanto da sui nervi agli altri, Gouto inizia dissertare di storia.


Ci sono tanti eventi, come il famoso tradimento di Mitsuhide Akechi ad Honnoji, che meriterebbero di essere rivisitati e chiariti. Un peccato che “non” si possa tornare più indietro del 1945. Dove vuole arrivare? Semplicemente la verità. Renya Gouto è interessato solo ed esclusivamente alla verità.


Il dialogo ha toni quasi surreali, Gouto NON si comporta come è suo “solito” ma in fondo chi può dire di conoscere davvero qualcuno? Dopodiché sposta l’attenzione sul suo taccuino. Antiquato, old school ma per loro chi è abituato ad informazioni digitali, qualcosa di cosi semplice può risultare essere quanto di più affidabile possa esistere. Long story short? Il ragazzo punta i piedi è lei ad essere strana, non lui. Gouto non si fida di “questa” Chihiro.



Dopodiché l’attenzione si sposta in un luogo che ho già avuto modo di visitare. Il sesto laboratorio tecnico sotterraneo della Shikishima solo che siamo nel 2104 e non nel 2100. Cronologicamente questa è la prima scena in cui Gouto compare ma il ragazzo non è da solo.



Con lui c’è Ida(Adulto) e poco dopo vengono raggiunti da Okino e da Chihiro Morimura(tuta in latex). Okino è impressionato dalla capacità di Gouto di adattarsi al loro tempo, non pare proprio che venga dal “passato”. Il nostro quattrocchi non pensa che si tratti di un granché.



Sono passati quarant’anni ma la tecnologia è tutto sommato simile sebbene tutto ora sia parte di un “sistema integrato” ed a proposito di sistema integrato, è arrivato un momento di iniziare a scoprire il velo su uno dei temi più importanti in assoluto: le famigerate fabbriche automatiche.



Mentre loro conversano, la superficie(ancora…) viene distrutta e producono Kaiju a pieno regime. Le centrali nucleari sparse per il globo sono stabili ma le varie nazioni NON vogliono che la produzione venga interrotta. È un dialogo che dovrò sicuramente rivedere perché ora come ora sono abbastanza confuso anche alla luce delle altre note che mi vengono dalla storia di Keitaro.



Comunque…secondo Ida, la “fabbrica automatica” è in realtà una rete di oltre un miliardo di fabbriche, sparse per il pianeta del tutto integrate in un singolo grande sistema. Il cliente deve solo fare la sua richiesta, il computer crea il modello, reperisce i materiali e fa tutto in completa autonomia: la manodopera umana NON è assolutamente necessaria.



Gouto sembra essersi già abituato a questo tipo di rivelazioni, quel che sa è che ora come ora tutte quelle fabbriche lavorano al unisono per produrre Kaiju chiamati Deimos. Presto inoltre faranno la loro mossa “come l’altra volta, anche i tempi coincidono” sebbene a Gouto prema sapere una sola cosa: è vero che attaccheranno anche il 2064? L’anno da cui proviene lui?


Si, proprio come “l’altra volta” sebbene questa volta ci siano le sentinelle ed a proposito di sentinelle, da archivio ho scoperto che sebbene fossero “pronte” nel 2104 e solo nel 2064 che sono state utilizzate la prima volta. Nel frattempo Ida e Gouto hanno estratto delle nuove informazioni dal computer centrale, riguardano uno scandalo che viene dal 2188.



Il “futuro” rispetto a loro che sono nel 2064. Per farla breve lo scandalo si colloca al interno di quello che ha detta del giornalista è una lunga serie di crimini inerenti al furto di memoria e delle nanomacchine. Alcuni dipendenti di un’azienda chiamata Newmen(nomen omen) sono stati accusati di aver sfruttato alcuni tipi di nanomacchine chiamate Intralocitor( Danno il nome alla scena, sono sicuro che se ne parlerà nuovamente) per tentare di manomettere i ricordi ed impossessarsi di corpi umani.



Sono accuse molto pesanti e sono una novità anche per i presenti. Lo stesso Okino si confessa(da prendere con le pinze ovviamente) sorpreso, non sapeva che si potessero trasferire cose come i ricordi. D’altra parte sono riusciti ad estrarre un’altra registrazione risalente a poco più di tre mesi prima nel 2188.



In questa registrazione, che è più un comunicato stampa, l’anziano CEO della Shikishima dichiara l’acquisizione della Newmen, enfatizzando come il corpo umano possa ora funzionare come un vero e proprio supercomputer aprendo i singoli ad un numero pressoché infinito di possibilità. Note aggiuntive? Grazie a questa acquisizione la Shikishima è divenuta la terza azionista mondiale di Intralocitor.



Okino ha una teoria: questi intralocitor, potrebbero essere le nanomacchine presenti nei loro corpi. Inoltre “ancora una volta” la Shikishima è al centro di tutto come da supposizioni precedenti sebbene sia in un futuro ancora più lontano, il 2188 e loro NON possono teltrasportarsi oltre il 2104.



Impossibilitati a viaggiare cosi lontano, Chihiro suggerisce di mollare temporaneamente la pista del 2188. Devono concentrarsi sul immediato, ottenere la collaborazione degli altri due “compatibili” del 2064 e difendere la città dove è cresciuto Gouto. Congettura? Credo che i compatibili di quel anno siano Ei e Ryoko. Cosa sono i compatibili?



La scena successiva si concentra proprio su questo. Il “prologo” di Gouto salta da un momento al altro non ci sono mai due scene in sequenza. Siamo nel 2025 e, come eventi, siamo poco dopo l’arrivo di Miura nel 1985 quindi dopo il “””rapimento””” di Chihiro.



Gouto e Chihiro si aggirano per la città distrutta(riconosco il palazzo dove c’era la casa di Tomi) i preparativi per il trasferimento nel 1985 non sono ancora completi per cui dovranno restare li per qualche giorno, in questo momento super serio 13 Sentinels si diletta in uno spaccato buffissimo che rivela un lato di Gouto premuroso e rispettoso, quantomeno per la sua “sensei”.



I vestiti che Chihiro indossa sono stati preparati personalmente da lui in modo che si adattassero al età che dimostra ora per “non destare sospetti” la cosa però non sembra convincere la piccola Dottoressa che sbuffa visibilmente.



D’altra parte Gouto si offre anche di portare a spalla la bambina in un altro momento di inaspettata premura, finendo per essere sgridato di nuovo in primis c’è la fa da sola, secondariamente deve smetterla di chiamarla sensei per non destare sospetti. Ora però, possono finalmente passare alle cose serie: come ha fatto a trovarla?



Grazie ad una registrazione della stessa Chihiro in cui diceva di aver trasferito i suoi ricordi in quelli di questa bambina. Si è trattato di un esperimento “fallimentare”, quel corpo è un suo clone che ha utilizzato per capire se poteva diventare compatibile. Fallito l’esperimento, ha sigillato anche i suoi ricordi.


Con “compatibili” Morimura si riferisce a quegli individui capaci di controllare il portale e le sentinelle. Lei “era” una compatibile ma quando tutto è stato ripristinato, ha perso quella capacità. I compatibili possono anche interagire con il computer centrale del UFO e hanno delle nanomacchine dentro al loro corpo.



Juro nel “sogno con sparatoria” ha ucciso i ragazzi sostenendo che i Deimos attacchino proprio a causa delle nanomacchine dentro al loro corpo. Per quanto invece riguarda il “ripristinare” menzionato da Chihiro posso suppore che abbia a che fare con il loop oppure con la “pistola magica” usata da lei e da Megumi.


E la Chihiro originale? Gouto è convinto(come già sappiamo) che quella non sia più lei. Si comporta in modo strano, come se qualcuno controllasse la sua mente. Al posto di progredire ed aiutare sembra “ostacolare” le sentinelle. Parlando degli ostacoli, Gouto menziona un fantomatico 426 che apparentemente già in passato ha ostacolato le sentinelle e che ora, potrebbe essere “tornato”.



Per un attimo ho pensato che avesse a che fare con il numero che Ei ritrova nel vicolo al inizio del suo prologo ma sembrerebbe essere una pista diversa.



Nel frattempo Gouto deve aggiornare Chihiro su quanto avvenuto negli ultimi cinque anni. Cinque sono infatti gli anni che il suo clone ha vissuto con i ricordi sigillati, nel mentre quattro settori sono in pessime condizioni e vuole essere aggiornata.


La scena conclusiva di questo mindblow continuo è precedente alla conversazione precedente. Siamo nel 2025 al interno del computer centrale. Con Computer centrale si intende ovviamente lo strano luogo che Morimura(adolescente), Izumi(adolescente) e Okino si ritrovano a visitare nel “sogno con l’ufo” nel 2104.



Dopo aver smanettato un pochino Renya riesce ad avere accesso ad alcune registrazioni. La prima è proprio la registrazione che Gouto aveva menzionato nella scena precedente. Chihiro Morimura prende atto dei risultati del suo esperimento.


2 Marzo 2100 a quattro anni dal prossimo attacco non è riuscita a rendere compatibile il suo clone nonostante questi possieda i dati che erano conservati nel famigerato settore 0 sotto forma di ricordi. Il fallimento è un brutto colpo per Morimura che inizia a perdere ogni speranza.



L’esperimento è stato condotto in privato. Ida(ringraziando il cielo visto quanto è losco) non ne sa nulla. A poi affidato il clone con i ricordi sigillati alle cure della famiglia Miura nel 1940. Gouto è colto alla sprovvista, è stata disposta ad utilizzare mezzi a dir poco criminosi per tentare di ridiventare compatibile e ne conclude che essere compatibili non sia solo avere delle nanomacchine dentro di se. D’altra parte nel mio piccolo comprendo che non mi trovo di fronte ad un’incoerenza: Chihiro nelle registrazioni(ed anche in altre viste in precedenti) è vestita nonostante stia “pilotando”: non è un errore, non è su una sentinella.



La registrazione successiva, “l’ultima” di Chihiro Morimura decreta il loro ennesimo fallimento. “Anche” Ida non è tornato, le sentinelle sono contaminate(come già detto nella storia di Megumi) del tutto inutilizzabili. La Dottoressa si trova nella difficile posizione di poter decretare la fine della razza umana: l’operazione Egida non è una cosa che si possa mettere in atto a cuor leggero ma usandola almeno lei ed un certo “lui”(Non Ida, altrimenti lo avrebbe nominato) potranno sopravvivere.



Lo stesso Gouto non ha idea di chi sia il “lui” e osserva come da quando le sentinelle sono “contaminate”,Morimura spinga per questa fantomatica operazione Egida. Sulla contaminazione nessun approfondimento ma le registrazioni NON sono finite. Ne resta solo una, è una registrazione a suo nome.



2188. Semplice e diretta. L’anziano che CEO della Shikishima già visto in una registrazione precedente è IL suo futuro. È Renya Gouto. Di per se è già una rivelazione pesantissima ma non finisce qui. L’uomo sta conversando con un misterioso interlocutore e sta commissionando un omicidio. L’omicidio di Chihiro Morimura. Deve essere fermata prima che un suo fantomatico progetto venga approvato, con conseguenze disastrose per tutti loro.



E che devo dire? Volevo continuare subito con la storia di Yuki ma è c’è già cosi tanta roba, cosi tante informazioni che non posso più ignorarle. Il futuro del 2188 che credevo essere solo un sneak peak estemporaneo sta diventando sempre più importante, più preponderante. Non vedo l’ora di proseguire ma non con Gouto.

Si perché per andare avanti con lui avrà bisogno di avere progressi almenoal 80% con dodici personaggi. DODICI ed io al momento non solo ne ho sbloccati solo dieci ma ho solo un personaggio al 75%.

EDIT: 28/06/2021

13 Setinels



Dopo…

la sequenza interminabile di mind blow delle mie ultime sessioni quale modo migliore di iniziare una sessione se non con un altro mind blow? Che parte piano piano e poi esplode? 13 Sentinels non delude, non è mai scontato ed anche quando riesci a inquadrare qualcosa c’è sempre qualche sottigliezza che sfugge anche se lentamente riesci a mettere insieme i frammenti, a comprendere rapporti e relazione.



Dopo Miura, tocca a Takamya. Ero molto curioso di vestire nuovamente i suoi panni. Non solo alla luce della registrazione vista con Keitaro ma anche da un piccolo dettaglio: il luogo che si vede dietro di lei nella sua schermata di selezione è un posto che non avevo mai visitato. Chiaramente un tetto. Il tetto del istituto Sakura. Prima però una piccolezza cosi ovvia da essermi sfuggita: nonostante Yuki porti i guanti nel artwork, il modello in game ne è sprovvisto. Allo stesso tempo i background nella schermata di selezioni dei personaggi sono mostrati con tinte più scure, offuscate, meste solo fino a quando sono bloccate da un lock. Sono aspetti completamente tralasciabili ma mi stampano un sorriso ebete sulla faccia.



Yuki ha fatto del tetto il suo rifugio personale. Il suo atteggiamento aggressivo e lo sguardo penetrante(modulato dal succo alla mela sempre a portata di mano), mediamente, bastano a tenere gli studenti a distanza. Mediamente, perché c’è qualcuno che non sembra proprio mollarla neppure per un secondo. Una ragazza chiamata Erika Aiba. Pur avendola ignorata il più possibile, sembra aver accettato di piacerle sebbene la cosa le secchi un po’.



Nulla di strano quindi, ha una fan…no. Non ci sarebbe nulla di strano, se Erika Aiba non fosse, letteralmente, un clone della giovane Tamao Kurabe per aspetto e nome. La ragazza ha notato che la Sukeban se ne va in giro per la scuola a fare domande su Minami e si autoproclama sua Watson. Ed è tutto taaanto, tanto sospetta. Erika pare svampita, distratta, ingenua ma è chiaro che stia SEMPRE attaccata a Yuki, non la perda mai di vista.


Tant’è che è inevitabile notare alcuni suoi cambi di mood, alcune sue dichiarazioni: non vuole essere “lasciata indietro”, è difficile “starti dietro”. Non sono affermazioni casuali, anche perché Erika “sa” che Takamya sta andando in giro a fare domande sulla scomparsa di Minami.


La cosa secca parecchio Yuki già nervosa perché ha “smesso di fumare” e freme dal cercare Natsuno prima però ci sono un paio di chicche piuttosto pregevoli. Sul argomento fumo invece si tornerà dopo, per ora fa atmosfera e solidifica lo status di teppista della nostra ragazza dai capelli corvini.



Ad una delle reti è legato un fazzoletto il cui proprietario è, da conversazioni origliate successivamente fra studenti random, è ignoto sebbene qualche romanticona ipotizza che sia una qualche ragazza in attesa del grande amore(la cosa a posteriori fa ridere di gusto).



Inoltre in mezzo allo “schifo” di immondizia, Yuki scorge un compito accartocciato: è di Amiguchi, ha preso nove. Come ci era stato dato sapere grazie alla storia di Megumi è mooolto intelligente Yuki però vede questo gesto come un ennesima prova della sua immaturità. Fra l’altro ripetendo la scena ho scoperto anche in questa occasione dialoghi secondari, come quello relativo ad Erika ed al succo di frutta



Impossibilitata a sbarazzarsi di Watson, Yuki decide di provare l’approccio più classico ad un indagine: raccolta di informazioni che passa ovviamente per il fare qualche domanda agli studenti. Si parte da una studentessa del IC,Megumi, che come da copione sta spiando Kurabe.


La ragazza è lievemente più coinvolta rispetto al prologo, si è resa conto che qualcosa non va a causa di tutte le domande ma non è in grado di fornire informazioni particolari se non una: durante le lezioni Minami era distratta ed annotava delle sue cose su un quadernetto inoltre sembrava recarsi spesso nello spogliatoio anche al infuori dagli orari del club.



Spostatasi verso Fuyusaka, per Yuki non ci sono molte informazioni. Nessuno riesce a trovarla, nessuno sa dove sia eppure le ricerche da parte di amici e adulti si fanno sempre più incessanti. Iori confessa di iniziare a temere il peggio ma prima di fornire altre eventuali info utili viene interrotta da Usami la quale, senza alcun pelo sulla lingua, più che alla scomparsa sembra interessata a Yuki: è una vera sukeban, di quelle che ha sempre letto nei manga “tieni nascosta una lama sotto la gonna?”



Pur se per vie traverse inoltre, Yuki ha iniziato a prendere atto e confidenza con ben tre dei “sospettati” che deve tenere d’occhio. Megumi, Tomi ed Iori…non lo ha dimenticato, per quanto il suo obiettivo sia un altro continua a portare avanti l’indagine per “quattrocchi”.


Senza altre piste, Takamya si sposta verso lo spogliatoio. Parlando con le compagne di squadra di Natsuno, ottiene qualche info aggiuntiva. Aveva iniziato a saltare gli allenamenti, armeggiava spesso nel suo armadietto con uno strano aggeggio alieno ed è sparita poco dopo l’incendio al edificio nord.



È la primissima volta che mi viene fatta menzione di questo evento, Yuki non ne sapeva niente. In quest’occasione Watson da prova di un minimo di utilità infatti un diversivo che permette a Yuki di infiltrarsi nello spogliatoio (normalmente inaccessibile ai non membri)e controllare il di lei armadietto ritrovando il famoso quadernetto al interno trova nozioni confuse ed eccitate, che a noi però sono piuttosto chiare sebbene subito dopo “disubbidisca” e faccia irruzione anche lei nello spogliatoio nonostante le fosse stato chiesto di aspettare fuori.


Tornando invece al famoso quaderno, i punti salienti sono tre.



Primo, Nat-chanha finalmente incontrato il suo “destino” ed è finalmente entrata in contatto con un “vero” alieno. La cosa preoccupa notevolmente la Sukeban, che per un attimo ha il terrore che possa essere stata rapita sul serio dagli alieni.


Secondo, gli alieni sono avanzatissimi e possiedono una tecnologia che gli permette di viaggiare nel tempo. Hanno costruito un portale che gli permette di andare avanti ed indietro attraverso il santuario Tokisaka



Terzo, il suo amico alieno è alla ricerca di una cosa chiamata “Sentinella 17” che serve per combattere “gli alieni cattivi”.



L’ingenuità ed entusiasmo unito a lampi di puro genio sono tipici di Minami, Yuki sa che è stata la sua amica a scrivere quelle cose: la fantomatica Sentinella 17, il “robot” di cui parla potrebbe essere l’arma di cui gli ha parlato Ida. Inoltre, deve recarsi al Santuario Tokisaka e per farlo si serve del aiuto di Erika.



La ragazza si fa aspettare al cancello e nel mentre Yuki si imbatte in Shinonome. La conversazione fra le due è “strana”, strana perché Ryoko NON ricorda di aver chiesto alla “collega” di nascondere una cosa per lei, una “scatola”. È scostante,reticente scettica, però…Yuki continua a preoccuparsi per lei ma come potrebbe essere altrimenti?



Flashback, siamo poco prima che Minami venga dichiarata effettivamente scomparsa. Girando per l’istituto, Yuki prende atto della tranquillità e del atmosfera che emana il vecchio edificio, prossimo alla demolizione. Un peccato perché sarebbe stato un ottimo luogo di ritrovo per la sua banda.



Mentre rimugina sulla sua banda e su come in altre circostanze sarebbe riuscita ad entrare al Sakura normalmente “come tutti gli altri”, scorge Shinonome poco lontano armeggiare con uno strano aggeggio a forma di scatola, so benissimo chi o cosa è. È BJ e i due sembrano conoscersi.



Il robottino sostiene che i “suoi” dati sono stati registrati e prega Shinonome di “tornare” prima di essere interrotto. Ryoko “spegne” la funzione AI di BJ e gli chiede di cercarli: cercare le informazioni che BJ ha sepolto dentro di se, su di lei e sul Professor Ida.


La registrazione che ne segue lascia senza parole. Una giovane donna(Presumibilmente Ryoko del 2188) è stata tradita, tradita ed usata dal Prof Ida l’uomo che aveva detto di “amarla”. In preda alla disperazione e persa ogni traccia di fiducia nel genere umano che continua a lasciarsi andare ai suoi più bassi istinti nonostante sia sul orlo di estinguersi.


Per cui ha fatto una scelta, impossibilitata a “bloccare” il progetto “arca “ha deciso di “farlo deragliare”. Modificando i protocolli dei Robot responsabili del progetto per la Terraformazione. Ne conseguirà che i settori entreranno in un loop infinito ed il mondo sarà finalmente in pace: libero dagli esseri umani. In un puro e tragico slancio di nichilismo e misantropia, del tutto incurante di ogni cosa “Anche questo posto presto esploderà. È la fine della razza umana. NON ci serve un futuro”



Sono tanto confuso oltre che rapito dalla potenza di queste parole(merito anche di un altissimo livello di recitazione della seiyuu). Birba ha detto che i Deimos anzi i Codice: Deimos sono dei distruttori di civiltà ma ascoltando solo questa conversazione, sembra che siano semplicemente le macchine per lavori pesanti modificati per fini più sinistri; ciò si sposa molto bene con quanto dettomi durante le fasi di battaglia: i Deimos inizialmente NON erano equipaggiati con armi, ma solo con strumenti per scavare.



Questo però NON spiega il PERCHé la terra sia stata distrutta e l’umanità sia “già” sul orlo del estinzione. In preda a tutte queste domande. Yuki si avvicina a Ryoko, disperata ed in ginocchio. La tira su mentre ascolta i suoi borbottii. Non riesce ad accettare che Ida le stia mentendo. Ha distrutto il mondo? A che servono allora le sue pillole? La nostra Sukeban è chiaramente preoccupata per Shinonome la quale, in ultimo momento di lucidità la prega di nascondere la scatola non parlandone per nessuna ragione al mondo con il Professor Ida.


Da abilità(fasi di battaglia) di Ryoko stessa che parlano tanto di “espiare”, è verosimile che sia effettivamente fautrice o comunque fra le cause principali della distruzione in atto. Ora come ora però la scena si sposta in infermeria. Ryoko dolorante si risveglia in infermeria.


Era svenuta e la sensei Morimura le ha dato le pillole quando è arrivata. Già le pillole, perché le ha Takamiya? Perché le avrebbe gettate a terra e perché le avrebbe detto di nascondere qualcosa da Ida? Long story short Shinonome sembra aver dimenticato tutto e più le si fanno domande, più rincara la dose di pillole sostenendo che “l’aiutano a ricordare”. Sono le stesse pillole che ha preso Juro e plausibilmente le stesse che Ei prende sempre(come confermato da Iori) nonché le medesime(e qui è magistrale il cambio di illuminazione che oscura COMPLETAMENTE la figura della sensei) che plausibilmente Morimura(sopraggiunta poco dopo)avrebbe voluto dare a Yuki che però si da alla fuga.



Sono confuso e perplesso. Soprattutto dal atteggiamento di Ryoko scostante, volubile, altezzoso, sempre diffidente…è sicuramente una ragazza fragile e come Gouto il suo prologo arriva ora, in questo momento. Sebbene, come Gouto nutro il sospetto che anche la sua storia sia di quelle che mi porranno di fronte a dei lock piuttosto importante.



Prima di proseguire una nota personale di completismo, Takamya è il secondo personaggio (dopo Kurabe) in cui riesco a visionare tutti gli eventi del ideale seconda “macro parte” sebbene abbia una struttura non lineare. È una cosa che voglio enfatizzare perché come giocatore sto facendo sempre un salvataggio extra quando mi appresto ad iniziare una macro sequenza di storia.



Una scelta forse troppo prudente ma che si è rivelata particolarmente utile proprio in questa circostanza. Per farla breve, la mia curiosità mi ha spinto ha “seguire” dapprima le piste più calde ed interessanti, ignorando quelle più banali…fino al raggiungimento del inevitabile lock.



Risultato, la “pista” banale è apparsa in archivio nonostante non l’avessi visionata: un fatto inaccettabile per il mio essere completista, ho ricaricato TUTTO da capo per ottenere anche questo evento di mio pugno senza unlock automatici, per quanto sia un elemento secondario.



È d’atmosfera, semplicemente…bisogna seguire il piano che avevo prima di incontrare Ryoko al cancello, scegliendo di andare al santuario Tokisaka. Mentre Aiba giocheralla con i suoi capelli(animazione molto carina), Yuki salta fuori da un cespuglio e con un pizzico di amarezza deve accettare il fatto di non aver trovato alcun tipo di indizio e, in accordo con Watson, decide di continuare l’indomani cambiando approccio.



Ma cambiare approccio? Sempre le basi, andando in giro e facendo delle domande. Rispetto a quando ho incontrato avevo un elemento in più: l’incendio al edificio nord, accennatomi solo dalle ragazze del club di atletica ma ho altri a cui chiedere sempre nel corridoio del primo anno e se molti di loro(come Fuyusaka) sembrano cadere, genuinamente, dalle nuvole qualcun altro sa qualcosa.



O più correttamente, sa quello che si dice in giro: Yakushiji ha sentito dire che l’incendio “è” stato causato da un teppista che fumava il che la porta ad insinuare che la colpevole sia Yuki stessa. È positivo osservare come gli altri studenti prendano atto che Takamya sia una teppista e che, di conseguenza, dubitino della sua buona fede..


Yuki però sbotta irritata da queste insinuazioni sebbene ora abbia un elemento in più: al Istituo Sakura c’è un solo vero teppista, Nenji Ogata e nel mentre ho scoperto una cosina in più di lei: non fuma più da quando si è trasferita al Sakura, potrebbe essere stato un ordine del USI per non rischiare di farla sospendere ma potrebbe benissimo essere una sua scelta per non deludere Nat-chan.



Proseguendo con il secondo giro di domande, non ho potuto fare a meno di tornare nei pressi della palestra dove ora è presente un MIB in bella vista.



Il losco figuro si guarda intorno e tieni Yuki a distanza ma fornisce qualche informazione quando si fa presente di essere un “collega” del USI. I contatti vanno sempre mantenute al minimo però ci informa che apparentemente la Shikishima ha recentemente passato “qualcosa”(si suppone informazioni e strumentazione) al interno del edificio.



Tornando nel corridoio dopo aver parlato con il MIB, si ha inoltre modo di notare Ogata che (chiaramente) va per andare verso Tomi ma gira i tacchi non appena la scorge in compagnia di qualcun altro. Non ci vuole genio per sapere dove si trova: il tetto dove possiamo subito notare una ENORME anomalia.



Aiba che sussulta e si tiene mooolto a distanza(resta vicino alla porta) sussurrando spaventata “Parlare con i teppisti non è consigliabile”. Un comportamento già di per se anomalo visto che come ho avuto modo di verificare Takamya è notoriamente una teppista ma Erika non la molla un solo minuto.



Ogata e Takamya si conoscono ma dai sprazzi e cenni dei loro incontri, si conoscono per motivi che “esulano” dal loro essere dei giovani delinquenti. Nenji è infatti l’unico a non capire perché Yuki si morda ogni volta la lingua cambiando da “Nat-chan a Minami Natsuno” dopotutto l’ha sempre chiamata cosi “sin dalle scuole elementari”.


Ogata si rivela una miniera di informazioni, a modo suo è un ragazzo attento e premuroso. Partendo dalle basi: il fazzoletto legato alla ringhiera è suo e si trova li per vedere se si era asciugato, una piccola verità che fa sorridere visto che Yuki, come il resto del corpo studentesco, era convinto che fosse di una ragazza.


Per quanto invece riguarda l’incidente: primo, Nenji NON fuma secondo, è scoppiato nel bagno delle ragazze inoltre ritiene che sia riduttivo definirlo incendio. Per quanto invece riguarda Minami, Ogata si dimostra piuttosto preoccupato da quanto sta succedendo.



Qualche tempo prima l’aveva vista inseguita dagli uomini in nero inoltre ha sentito dire che un ragazzo delle medie la cercava. Sono entrambe informazioni a noi note: le ragazze del club di atletica pensano che Miura vada alle medie per via del cappello e credono che sia il ragazzo di Minami; Nenji inoltre come già sappiamo ha “aiutato”(finendo al tappetto) Minami a fuggire dagli uomini in nero ed in quel occasione la ragazza ha “scoperto” che la sua migliore amica collabora con il MIB.



Forte di tutte queste nuove informazioni, Yuki si dirige al edificio nord seguita a ruota da Aiba; sempre svampita, sempre con la testa fra le nuvole, sempre cosi apparentemente ansiosa di “mettersi nei guai”,. Le sue osservazioni al meno seccano, al più irritano fortemente la sukeban che si vede appiccicata controvoglia una ragazza che sembra “divertita” dal intera situazione e che finisce per essere…più losca dei MIB.



Nonostante le continue distrazioni, la scena parla da se. Non può essere stato un incendio né un esplosione. Quei danni, sono stati fatti con la forza, Yuki suppone che possa essere opera di più persone. In mezzo a ciottoli, frammenti di bagno e delle porte però è chiaramente distinguibile un oggetto: i resti di un paio di occhiali rossi.



Non potrebbe esserci collegamento più diretto: c’è una sola persona in tutta la scuola che porta occhiali con quella montatura, frequenta la IB, è un’amica di Minami ed era nella lista del quattrocchi, Tomi Kisaragi. Seguita a ruota da Aiba, la sukeban riesce a rintracciare la sua sospettata ed arriva un avvenimento piuttosto eloquente.


“Watson” si dilegua con un pretesto suppongo che sia per non avvicinarsi: ha sussultato dopo che l’inquadratura si è spostata sulla sospettata e Miwako, è già la seconda volta che si tiene volutamente a distanza da alcuni studenti.



Da parte sua Yuki non si cura molto della cosa, ha delle domande da fare. Che ci faceva Tomi Kisaragi nel edificio nord? Quelli sono chiaramente i suoi occhiali, è l’unica nella scuola a portarne di simili. Ad accuse cosi dirette, Kisaragi risponde con schiettezza e canonica loquacità: perché avrebbe dovuto andare in bagno in un posto come l’edificio nord…e come ha fatto a perdere gli occhiali, se li sta indossando?


Yuki si sente presa un po’ in giro, soprattutto quando la sua sospettata parla di incendio. Ha visto la scena del crimine e sa sin troppo bene che quello NON è stato un incendio. Da parte sua, con un po’ di timidezza Miwako smentisce la versione di Tomi.


Qualche giorno prima si trovava nel edificio nord, doveva lasciare delle fotocopie nel aula d’arte prima di tornare a casa insieme alle sue amiche. In quel occasione ha dapprima visto Minami, che “scusatasi” per la fretta sembrava fuggire da qualcosa o qualcuno e subito dopo aveva incrociato anche Usami. Tuttavia quella Usami si comportava in modo strano.


La sua gamba era chiaramente ferita ma con calma gelida ha continuato a camminare, ignorando le preoccupazioni e le premure di Miwako. Usami colta in fallo, inizia a protestare. Non avrebbe mai ignorato la sua amica in quel modo e non è mai stata nel edificio nord. Fortunatamente per lei sopraggiunge Fuyusaka che, messa a corrente della situazione, fa presente una cosa: il giorno del incidente, Tomi era con lei al cancello ad aspettare Miwako, come poteva essere nel edificio nord e per di più ferita?


Assurda che possa essere, Yuki inizia a pensare seriamente che ci siano DUE Tomi Kisaragi. Un’ipotesi che mi sento di supportare alla luce del flashback con il giovane Ida nella storia di Amiguchi. Per quanto invece riguarda Minami, Miwako non può dare molte informazioni: era di fretta ed aveva una borsa con se…ma ricorda di aver visto un’altra persona in quel occasione.


Era una ragazza dal aria familiare e gentile, Miwako non l’ha vista bene in viso: era ricoperta di polvere ma ha avuto la sensazione di conoscerla sebbene non sappia in che anno o in che sezione sia ma di una cosa è certa: veniva dal bagno. Due Tomi Kisaragi ed una ragazza misteriosa coperta di polvere, che istintivamente identifico con Tamao Kurabe/Erika Aiba che con questa sequenza ottiene una sua pagina in archivio con il tanto atteso artwork.



Questa sequenza di eventi non solo idealmente “apre” il lock che mi impediva di proseguire nella storia di Natsuno ma mi ha permesso di sbloccare anche il prologo di Kisaragi lasciando fuori il solo Ogata. Non aveva però concluso la mia partita nei panni di Yuki, sbloccato il lock relativo ad alcune voci in archivio sono subito andato avanti per completare l’ultimo “percorso”.


Non avevo indizi sul cosa fare, né nuove piste…fino a quando passeggiando nel corridoio ho sentito da alcuni studenti che un gruppetto di teppisti del Kuri si era appostato davanti al cancello, come Nenji aveva predetto Wajima ed i suoi tirapiedi sono arrivati al Sakura per vendicare la precedente umiliazione.



Incrociandoli, la banda prova subito ad attaccar briga prendendo di mira anche Erika, difesa a spada tratta dalla nostra sukeban “se provi a toccarla, ti taglio le mani”. Un po’ come avvenuto nel prologo di Hijiyama la rissa viene “skippata”. Il risultato però lo conosciamo, Wajima ed i suoi le hanno preso di brutto ma…



… non è una vittoria. Qualcuno ha chiamato la polizia e Yuki è stata arrestata e condotta in centrale nella sezione per crimini giovanili. Takamya “sa” di essere in una brutta situazione, essere sospesa ora farebbe saltare l’accordo fatto con il Direttore del USI, la vita di suo padre è in pericolo.



Presa dal ansia la ragazza tenta di parlottare con l’agente di guardia prima ed uscire direttamente dalla porta di ingresso poi. Contrariamente al ultimo titolo con una grossa enfasi su un interrogatorio giocato da me qualche anno fa, questa volta le cose si risolvono abbastanza in fretta.



Dopo essere stata ripresa più e più volte dal agente, questi si vede congedato da un suo superiore, che si presenta come il canonico Detective brizzolato con impermeabile. Nonostante avesse due frasi in croce, in realtà l’ho già incrociato, nella seconda scena del prologo di Yuki, è l’uomo che l’ha condotta al ufficio del USI ma andiamo con ordine.



Yuki ed il Detective si conoscono e conversano in termini piuttosto amichevoli. Dapprima la informa della fuga degli sgherri di Wajima dopodiché passa alle cose serie: era preoccupato. Preoccupato per lei, non si era sentito più parlare di lei dopo che l’aveva scortata al ufficio del USI. Non sapeva neppure che fosse stata trasferita.



L’uomo(il suo soprannome Oni Onishi è reso come Orco Onishi nella traduzione) ha capito che centra qualcosa l’USI e di fronte alle reticenze della ragazza decide di darle qualche informazione per guadagnarsi la sua fiducia.



Circa sei mesi prima, durante il trasporto di alcune macchine la polizia ha preso in custodia una strana ragazza di nome Ryoko Shinonome. Come accaduto anche a Takamya gli agenti del USI sono arrivati e l’hanno prelevata ma hanno fatto in tempo ad ascoltare alcune strambe affermazioni: ha detto di venire dal futuro e di essere li per combattere i Kaiju.



Yuki fa la scettica ma Onishi non ha finito. Ha avuto modo di assistere ad un altro strano incidente, uno strano oggetto metallico in cima ad un palazzo. Coperto poi successivamente con un telone e guardato a vista, sempre dagli agenti del USI.


Io “so” di cosa sta parlando, sta parlando della sentinella 19 con cui Keitaro è apparso nel 1985. Gli incidenti, uniti agli appunti sul quaderno di Minami…convincono Yuki a parlare. Onishi è uno dei pochi adulti di cui si fida e quanto raccontato su Shinonome combacia con quanto riportato sul quaderno di Nat-Chan che parlava di viaggi nel tempo e di un robot combattente.



Natsuno è proprio il primo tema toccato dalla Sukeban: è sparita da una settimana eppure la polizia non ne sa niente dopodiché fa un accenno al suo incarico e su come secondo l’USI la Shikishima stia coinvolgendo minorenni nella produzione di armi nucleari e che lei, come Shinonome, è stata trasferita al Sakura per sorvegliarli.



Sul USI in se, Onishi sa relativamente poco: sa che hanno legami con le alte sfere, sa che sono intoccabili e che indagano sulla Shikishima ma ha anche qualcosa di cartaceo. Dei documenti con richieste di blocco del traffico per mezzi pesanti. L’oggetto con cui Shinonome dice di essere “arrivata” dal futuro sarà presto trasferito ad un cantiere navale della Shikishima, è quella la prossima destinazione di Yuki.



Per conto mio io non posso NON prendere nota di una coincidenza. Nel elenco scena mi viene comunicato il nome completo del orco, ispettore Heizo Onishi. Heizo come Heizo Douji, il padre di Kiriko, della vera Kiriko. Dubito fortemente che sia una coincidenza.



Detto questo, dopo aver perso un po’ di tempo ad osservare la varietà di npc presenti sul treno(Dal sosia di John Lennon al tipico anziano con cappello,occhiali e bastone) per il porto ed a deliziarmi della quantità di nuovi background visti in queste poche scene.



Il piano di Takamya è molto semplice. Sa dove si trova il deposito dove trasporteranno il mezzo di Shinonome, si trova in un magazzino vicino al porto. Aspetterà che faccia buio per dare un’occhiata e quasi non si accorge della presenza di Ogata.


Il ragazzo sta semplicemente tornando a casa, Yuki ricorda bene una volta abitava vicino a Nat-chan ma ora vive con suo nonno e questo da ulteriore senso alla familiarità che il bancho ha non solo con Yuki ma anche con Natsuno.



Conversando del più e del meno, tenendo sempre nascosta la sua vera destinazione Ogata nota l’assenza della sua “leccapiedi”. Yuki è colta alla sprovvista da questa uscita poco educata, Aiba è in ID, come Nenji dovrebbe conoscerla.

Dovrebbe è la parola chiave, perché Nenji gli rivela che la vera Aiba non viene a scuola da un po’, quella non è Erika Aiba. Questa rivelazione punta fortemente verso la misteriosa ragazza coperta di polvere intravista da Miwako il giorno del incidente.



Da parte sua Yuki, salutato Ogata. Decide di concentrarsi sul arma della Shikishima sebbene faccia tesoro di quanto scoperto e si convinca di poter credere solo ed esclusivamente a quanto vede con i suoi occhi.



Infiltrarsi nel cantiere è cosa da poco per Yuki, è decisamente più difficile mettere ordine nei suoi pensieri che non possono non andare alla strana ragazza che si fa chiamare Erika Aiba e che la segue costantemente un po’ come se fosse una “Shiba” sebbene a differenza di Shiba la sua presenza sia “confermata” da taaanti altri.



Sempre rimuginando ed avanzando a tentoni nel buio, Yuki nota una strana luce illuminarsi…proviene dal suo collo. In quel momento, una voce familiare la accoglie, è Shinonome. L’hangar si illumina mentre le due ragazze si squadrano nessuna delle due ha una ragione per essere li.



Una risposta però può darla, criptica e ambigua che sia. Quella luce è la prova che loro sono piloti, la sentinella 14 li sta chiamando. Yuki osserva sbigottita l’oggetto con cui Shinonome sarebbe arrivata dal futuro mentre sopraggiunge un’altra figura, Renya Gouto che blocca la sua unica via di uscita.


Secondo Gouto “quella” è l’arma che useranno nelle loro prossime battaglie, ma Ryoko obietta stizzita. La sentinella 14 è la SUA sentinella, non permetterà a nessuno di salirci “nessuno la può pilotare meglio di me” circondata e “tradita” da quella che credeva essere un’alleata, a Yuki non resta che cercare risposte.


I due ragazzi gli tagliano ogni via di fuga, e non hanno intenzione di ricorrere alle maniere forti. Ryoko sempre in linea con i suoi sbalzi d’umore che vanno dalla più nera disperazione ad una fredda determinazione(e saccenza) che sconfina quasi nel sociopatico: non esita a puntarle una pistola addosso. Una pistola vera ovviamente “Se vuoi te lo dimostro”.



La sentinella, dunque Natsuno cercava questa? Per combattere gli alieni? Ryoko schernisce con una risata le bizzarrie di Minami, non stanno combattendo contro i marziani. Il loro obiettivo è salvare il mondo dai Kaiju. D’altra parte Gouto, che Yuki ha riconosciuto come un altro degli studenti da sorvegliare, le fuga qualche dubbio.


Per “loro” quello è il passato, vengono dal futuro proprio come ha scritto Natsuno e quel oggetto NON è l’arma della Shikishima, è stata costruita nel futuro e gli sarà utile nel combattere i Kaiju. Yuki si rifiuta di capire, si rifiuta di accettare, si rifiuta di essere di essere coinvolta eppure “la tua pelle illuminata ne è la prova” e cerca di farsi strada con la forza ma le cose peggiorano, ulteriormente.



Dietro a Gouto spunta anche Chihiro Morimura(infermiera) che accenna a come un “nuovo” codice sia stato aggiunto più volte e quindi è entrato in contatto con lei “più volte”. Sapevo già del esistenza di questo codice, è stato Gouto stesso a parlarne con Megumi in occasione della sconfitta del “primo” stregone(Gouto stesso) ma chi è stato ad inserirli? Se devo fare un nome dico Okino visto che contrariamente ad altri sembra agire quasi del tutto in solo ed è scaltro. Probabilmente il personaggio più scaltro e sveglio visto sino ad ora.



Intanto, il climax culmina Morimura afferma di dover fare delle ricerche su Yuki e per farlo Shinonome le spara alla spalle. La confusione è d’obbligo, soprattutto la posizione di Shinonome al interno delle alleanze è alquanto difficile da carpire, la ragazza è instabile e le medicine la portano a dimenticare quello che fa da una parte sta con Ida e l’USI dall’altra con Gouto… parlando proprio di lui non posso dimenticare in che momento della storia mi trovo.



Ha già recuperato Chihiro(bambina) ed ha condiviso con lei le sue perplessità sul avanzamento del utilizzo delle sentinelle da parte di Chihiro(infermiera) della quale non si fida e che crede sia controllata da qualcuno, forse Ida? Che sappiamo essere “losco” ed essere artefice delle drastiche decisione della Ryoko del XXII secolo?


Ida non sembre essere tipo da farsi degli scrupoli, so già(da storia di Sekigahara) che arriverà ad agire ignorando gli ordini di Morimura…e questo mi porta a farmi un’altra domanda, seppur banale: perché Morimura e Ida sono “cresciuti” a differenza degli altri?



Con queste domande in testa prendo atto delle limitate info a mia disposizione e mi sposto verso la seconda Zona di Battaglia, Shibugaki. Con la conclusione della seconda macro fase di Takamya ho raggiunto esattamente il 30% di completamento del titolo, posso finalmente tornare a combattere ed ottenere informazioni extra.



Il numero di Codici:D(eimos) e in aumentano ma a non convincere i veterani come Shinonome sono i dati che presentano in confronto a quelli conservati in archivio. Sono simili ma diversi. Secondo Miyuki Inaba, il sistema ha “aggiornato” migliorandoli in modo da poterli far competere con le sentinelle dei ragazzi.



Questo in cosa si traduce? Che i deimos migliorati assumono un colore diverso sulla mappa(azzurro anziché viola) mentre il processo avviato dalla idol è ancora “solo” al 6%. Durante il corso della battaglia, i ragazzi hanno dalla loro le informazioni “aggiornate” del Database della sentinella 16(quella di Usami) che contiene informazioni dettagliate su alcuni miglioramenti da miglioramenti nella corazza a modifiche agli alimentatori.



Per controbilanciare il potenziamento dei Kaiju, Hijiyama chiede a tutti i suoi compagni di installare un certo metasistema sulle loro sentinelle. Non è opera sua né di Okino ma della bambina di prima(Chihiro), in termini di gameplay questa nuova funzione serve a potenziare ulteriormente le sentinelle ma tutto a suo tempo, voglio prima concentrarmi sul lato “narrativo” di questa serie di battaglie.



La seconda fase si apre con una bella litigata fra Ogata e Takamya, il primo è stanco delle orde di nemici volanti e vorrebbe poter volare, la seconda invece si sente a disagio sulla sua “fragile” unità e tutto quello che vorrebbe è dare qualche bel cazzottone ai Deimos: le sentinelle di quarta generazione sono “troppo” complesse per lei.


Gouto per conto suo fornisce ai ragazzi qualche informazione aggiuntiva proprio sulle sentinelle di quarta: sono equipaggiate con strumentazioni ed armi che non esistono all’inizio del XXI secolo. Okino le ha progettate e create, utilizzando le tecnologie dei Deimos.


Sentendosi interpellato, il ragazzo non sente di meritare complimenti. Ha solo messo insieme un po’ di cose senza sapere esattamente come funzionassero, inoltre mette in chiaro una cosa: inizialmente le Sentinelle erano “sorelle” dei Deimos ma lo stesso Okino ci tornerà poco più in la.


A fine scontro, la parola va di nuovo ad Ogata con un quesito per Sekigahara: se il terminale è un punto debole, perché c’è ne sono cosi tanti? Non è forse un punto debole? A quanto pare Ei aveva già spiegato questa cosa al Bancho: i terminali sono gli strumenti che il sistema centrale USA per controllare la città, come se fosse un sistema nervoso.



Il sistema centrale controlla la città, che significa? I dettagli mi sono ignoti ma mi è nota la spiegazione semplice, cruda di Yuki “Vuoi dire che non lo sapevi? Siamo intrappolati qui da quando siamo nati…in questa città”. Una frase che sicuramente merita di essere chiarita in futuro, il resto del mondo “esiste”. Le fabbriche automatiche più importanti si trovano in India, ci sono stati numerosi riferimenti a governi stranieri ed altro ma so anche dei cenni che vengono dal 2188 ma…



…proseguiamo. La terza fase si apre con l’apprizione di nuove UPI, modificate per l’occasione. Shinonome non ne aveva mai affrontate, neppure durante la sua precedente esperienza nella battaglia del 2064; Minami ne ha visto i progetti però.



Nelle carte sul progetto del esplorazione dello spazio profondo, Juro ne “decanta” la mortifera magnificenza: una macchina di produzione perfetta, che combina materiali e forme incontrate con le nanomacchine che ha il suo interno ed è in grado di produrre anche copie di se stessa.



La sconfitta delle UPI non rilassa Okino. Ha un grosso timore: prima del loop le UPI non esistevano ed il sistema può “riprodurre”. Sia macchine da “sviluppo” che quelle per l’esplorazione dello spazioprofondo comi i “Deimos” e come già detto le sentinlle sono “sorelle” dei Deimos.



La quarta ondata vede il duo Amiguchi-Ogata, ricordare una bravata della loro giovinezza. Long story short? Quando Yuki sosteneva che Shu non fosse “diverso” da un capo banda del Sakura, non aveva tutti i tori. Se nel suo prologo lo abbiamo visto attaccar briga con Takemi e compagni senza battere ciglio, ora scopriamo che alle medie si era dato alla fuga(insieme ad Ogata) gettandosi nel fiume dopo aver pestato una ventina di teppistelli.



La quantità crescente di nemici, convince Ei che un cambio di strategia sia necessario: sconfiggerli tutti(sulla carta) diventa sempre più difficile e suggerisce di sfruttare gli IEM, equipaggiati sulle sentinelle di terza e prima generazione, per bloccare i nemici piuttosto che distruggerli.



La quinta fase, quella “conclusiva” di questo mio ritorno sui campi di battaglia ha visto realizzarsi i timori di Tsukasa, sebbene sia una realizzazione graduale. Scartato pressoché subito l’ipotesi di rinforzi, l’apparizione di sentinelle di prima generazione che emanano un codice D portano Gouto a supporre che si tratti delle sentinelle catturate durante la battaglia nel settore 2.



Renya però rettifica quasi subito, è più corretto dire che sono tornate alla normalità. Se non fossero controllate da loro, le sentinelle automatizzate funzionerebbe come Deimos se non fossero sotto il loro controllo. Durante la battaglia nel settore 2, Gouto rivela di aver comandato le unità dalla 1 alla 11 da SOLO.


Il de facto leader dei tredici ragazzi, non ritiene che sia un’impresa degna di ovazioni. Il controllo in remoto era inefficiente, per questo è passato al controllo manuale. Juro però non è dello stesso avviso, sono unità molto ben equipaggiate…diverse da quelle che dovrebbero essere state catturate/distrutte.



Conclusa l’orda, Okino ha modo di confermare le sue teorie: non sono unità catturate, i numeri identificativi a tre cifre lo dimostrano. Le sentinelle di prima generazione sono state create da una collaborazione di Okino e Ida. Erano automi costruiti per essere controllati dalla distanza, equipaggiamenti e strumentazioni extra come flare antiaerei e storditori sono stati creati ed aggiunti successivamente da Okino.



Questo spiega anche perché il collegamento fra le unità di prima ed i loro “compatibili” non sia perfetto. Le loro abilità andavano limitate per permettere il controllo dalla distanza. Questo in cosa si traduce? Nella presenza di un limitatore che applica una enorme pressione sul corpo ma migliora le performance.


Questa non è solo narrativa, è gameplay. Le unità di prima hanno effettivamente la capacità di rimuovere il loro limite, ottenendo a seconda della scelta capacità offensive o difensive di molto superiori. Altre note narrative? La sentinella pilotata da Iori è quella di Ei mentre mi è capitato nel mezzo di un’orda di ricevere il messaggio “ancora tre” prima del “ancora quattro”.



Più in generale sto trovando gli scontri sempre molto fattibili anche hard, mooolto tranquilli alle difficoltà inferiori. Con le sentinelle di seconda generazione e le loro torrette che continuano a dominare i campi di battaglia. Neppure gli intercettatori delle unità di quarta con i loro proiettili perforanti reggono il confronto sebbene le unità di terza con il loro strapotere offensivo potrebbero essere fonte di qualche bella sorpresa.



Con la fine della prima ondata ho finalmente sbloccato il potenziamento delle sentinelle. Al momento l’ho messo da parte in favore degli unlock e potenziamenti dei singoli equip che permettono di ottenere vantaggi “pratici” maggiori. La dove l’aumento delle singole stat è molto più graduale, anche perché non sembra esserci un limite a differenza delle abilità che cappano al+8. Ho fatto un test e sono arrivato anche ad un +45 quindi suppongo che il limite possa essere addirittura +99 se non +255.



Come già accaduto con la prima zona di battaglia, anche qui non è possibile proseguire subito oltre la quinta ondata. Questa volta il lock viene dalla Storia di Amiguchi “Tutto il mondo in 30 KM” un evento che plausibilmente si ricollega direttamente a quanto già preannunciato da Yuki durante uno delle ondate e che affronterò con la storia di Shu la cui storia è bloccata insieme a quella di Ei e Yuki, dietro il medesimo evento della storia di Natsuno Minaimo: “sterminatrice”.

EDIT: 29/06/2021

13 Sentinels



Ormai…

per quanto le mie sessioni siano sempre più dilatate a causa dei numerosi impegni di vita quotidiano, sono talmente immerso, talmente coinvolto dalle vicende che non mi sembra mai davvero di smettere di giocare. A mio ritmo, ma lentamente i veli si stanno scoprendo sui vari retroscena di questo intricatissimo puzzle ma basta introduzioni, ho due prologhi di cui parlare.



Come già accaduto ai tempi di Keitaro e Yuki, nonostante avessi sbloccato prima la storia di Shinonome ho deciso di dare priorità al prologo di Tomi. Un prologo strano il suo. Siamo già nel 1985, Tomi Kisaragi l’amica di Megumi, la ragazza che viene dal 2025 che ama cantare ed il mondo dei social.



Per lei essere negli anni ’80…è come guardare un vecchio film macchine squadrate, abiti vintage, cabine telefoniche…niente internet. È tutto cosi assurdo, tutto cosi diverso ed antiquato rispetto al “suo” presente. Ignorando la voce di Gotou che la segue poco distante ricordandole di NON dare nel occhio, Tomi finisce per prendersi gioco anche della pettinatura di un tipico bancho anni ’80, Nenji Ogata.



Sappiamo quanto il ragazzo sia irritabile, soprattutto con chi si prende gioco di lui ed in particolar modo quando si parla di capelli. Kisaragi d’altronde, non ha peli sulla lingua, non “capisce” che cosa ci sia di strano nella sua affermazione…fortunatamente per la quattrocchi, Gouto è pronto a scusarsi per la sua maleducazione e qui, il prologo inizia ad aggiustare il tiro.



Tomi Kisaragi è una ragazza sveglia e schietta, il suo essere sempre cosi diretta e tagliente la fa apparire a tratti strana(un’affermazione già sentita sia per bocca di Iori che Miwako) se non addirittura maleducata come in questo caso; ma le sue azioni, non sono animate da alcun tipo di malizia, non in questo caso almeno. Bastano pochi scambi con Renya per accorgersi di come questa sia la risorsa a cui Tomi sta ricorrendo per non impazzire.



Sono stati accettati in quel epoca grazie ai “mediatori”? Accettati? I fantomatici mediatori, la “Shikishima” non li sta forse solo usando per mettere le mani sulla tecnologia del futuro?

Andare a scuola? Ma quella non è la sua scuola, non ancora almeno. Gli studenti che frequentano al momento sono più grandi di sua madre e lei a breve compirà 16 anni…ma questo avverrà nel 2025, quanti anni ha “adesso”?



Gouto cerca di calmarla ma le sue parole sortiscono l’inverso del effetto desiderato. È stato portato in quel mondo CONTRO la sua volontà, perché dovrebbe credergli? Perché dovrebbe credere che il “suo” mondo è stato distrutto? E se cosi fosse, perché non può tornare indietro quantomeno per salvare i suoi cari?



Non può credere che sia andato tutto distrutto, solo perché le è stato detto da altri. Renya Gouto, lo conosce appena, perché dovrebbe ubbidire ai suoi ordini e credere alle sue parole? È in questo momento che Tomi fa la sua scelta: indagherà sulla Shikishima e nel mentre cercherà un modo di tornare indietro, per verificare, toccare con mano la verità.



È una conversazione questa che avviene prima del prologo di Fuyusaka e che contestualizza anche la domanda che Sawatari le aveva fatto proprio in quel occasione, lei e Gouto si conoscevano? Non aveva mentito a dirle che erano solo “conoscenti” chiusa questa primissima parte, la scena si sposta un po’ in avanti.


Iori ha iniziato ha iniziato a condividere i suoi strani sogni con Juro e Shu mentre Gouto ha iniziato a notare lo strano comportamento di Chihiro Morimura(infermiera) mentre al istituto Sakura, i lavori nel nuovo edificio non sono ancora terminati ed in un’assolata aula pomeridiana, Usami è ad un punto morto.


In mancanza del internet ha iniziato a fare ricerche alla vecchia maniera ma nulla NULLA dei testi che ha controllato le hanno fornito anche un solo indizio su un eventuale punto debole della Shikishima e nel mentre, in modo impercettibile ha iniziato ad integrarsi in quel mondo cosi diverso dal suo presente. Alcune cose le risultano ancora strane, come il sonnecchiare continuo di Iori e la mancanza degli smartphone ma si è fatta delle nuove amiche e trascorre con loro piacevoli pomeriggi a mangiare dolci.



È proprio grazie ad una di queste amiche che la situazione per Tomi sembra subire un’improvvisa evoluzione, la quantità di volumi sparsi sul suo banco attirano l’attenzione di quella cinnamon roll di Miwako che fraintende la situazione e si convince che Usami stia studiando per diventare una donna d’affari.


Forse perché seccata, forse perché priva di qualunque forma di pista da seguire ma Kisaragi decide di chiedere ugualmente al amica cosa sappia della Shikishima…e qui la sorpresa. Oltre a quello che tutti già sanno, l’azienda che produce di tutto(dai frigoriferi ai missili), popolarissima e ricchissima, sempre sulla cresta del onda dei mercati azionari…Miwako conosce qualcuno. Il padre di un suo amico, lavoro alla Shikishima. Questo suo amico è uno studente del istituto Sakura come loro e se vuole, può presentarglielo già in giornata.



Un colpo di fortuna inaspettato accompagnato da un’altra piccola grande sorpresa nonostante la sua grande timidezza, che ha dimostrato con Juro, Shu, Keitaro e Renya…Miwako “ha” degli amici maschi o più correttamente ne ha uno. È una bella sorpresa e nota di background alla luce di quanto Sawatari sia un personaggio iper ricorrente in tante delle storie dei pg ma proseguiamo.



Quello stesso giorno, finite le lezioni DIETRO l’aula di scienza, non è dettaglio di background secondario. È mooolto importante, come abbiamo avuto già modo di scoprire nella storia di Renya, nel aula di scienze si trova uno dei portali per viaggiare nel tempo. Uno dei pochissimi portali ma diamo tempo al tempo.



È uno scambio questo molto breve, “l’amico” è in ritardo ma Miwako è molto tranquilla, sa che verrà. È uno che mantiene “sempre”, le promesse. Pochi istanti dopo, una figura a noi nota si avvicina con tono familiare a Miwako, chiedendo dove fosse la “ragazza carina” che è innamorata di lui.



Tomi si nasconde in fretta e furia dietro Miwako mentre questa, del tutto ignara dei trascorsi fra i due fa le dovute presentazioni. Sono amici di infanzia e lei gli ha detto che una ragazza voleva parlargli, peccato che lui abbia frainteso e creda che una ragazza carina voglia conoscerlo. La situazione era destinata a degenerare dapprincipio è la povera Sawatari non ha il polso per impedire ad Elvis e Carlino(il perché Ogata la chiami cosi è minuziosamente esplicato nel archivio) inizino a beccarsi ferocemente ma…arriva l’inaspettato.



Un lampo, poi nulla. Fuyusaka che stava sopraggiungendo in quel momento cade a causa della luce improvvisa e per inserirci quel pizzico di fanservice che non guasta mai, possiamo vederle le mutandine sebbene con pudico tatto la ragazza si affretti a sistemarsele.



L’insolito trio composto da Miwako, Nenji e Tomi si risveglia in mezzo alla strada di una città distrutta, da background so già che siamo nel 2025. Miwako tira subito un sospiro di sollievo quando la sua amica rinviene, finalmente e tenta subito di bloccare il nuovo batibecco fra lei ed Ogata.



Il ragazzo crede di avere un’idea di quello che sta succedendo, è tutto distrutto e si trovano in mezzo ad una strada e non a scuola: suppone che siano stati sbalzati via e che a farlo sia stata una bomba nucleare. Miwako va subito nel panico, devono andarsene: se è scoppiata un’atomica moriranno per le radiazioni ma Usami non è d’accordo.


Quel cartello…sono a Keyaki, nel bel mezzo del quartiere commerciale. Troppo, troppo lontani dalla loro scuola. A questo punto Miwako inizia a perdere la sua compostezza, perché ci sono solo loro? Che ne è dei suoi genitori? Davvero sono scappati tutti?

Fortunatamente Usami ha la lucidità per chiedere ai presenti di nascondersi dalla fonte di uno strano rumore in lontananza: non è un elicottero di salvataggio come ipotizzato da Nenji, lei sa cos’è, è un Kaiju. Lo aveva già visto al TG, prima che la situazione degenerasse. Ora…ora ne ha la certezza e sente di poter condividere questa verità con i suoi compagni di sventura: quella non è la città che conoscono loro e la “sua” città, il futuro del 2025.


Ogata non ha tempo di chiedere spiegazioni, Miwako che si era allontanata per cercare sopravvissuti accorre urlando: a trovato qualcuno, il prologo si chiude in questo modo. Non mi aspettavo di vedere Sawatari coinvolta anche in un viaggio nel tempo, è sempre di più “meno” un personaggio di background e spero…spero che presto ci dicano come lei e Nenji sono diventati amici anche se da quanto detto in precedenza sono amici di infanzia.



Ora, un’altra cosa. Sono felice. Sono felice del “ordine” che sto scegliendo. Sono felice perché vedo la storia prendere forma davanti ai miei occhi a modo mio, mi sorprendo di come riesco a collegare, intessere…comprendere “quesiti” quando ne conosco già per intero o parzialmente la risposta. Non esiste prologo migliore, momento migliore per fare questo inciso che il prologo di Ryoko Shinonome. È IL personaggio perfetto per parlarne, mai come in questo caso giocarla subito dopo Tomi è stato propizio ma iniziamo a dare un po’ di contesto.


La scena si apre nel anno 2064, nel cortile del Istituto Sakura. Ryoko Shinonome è una studentesse che vive in quest’epoca. I bendaggi sono ancora lontani, però la sua andatura è già leggermente aggobbata ì. La ragazza ha colto l’occasione per avvicinare o più correttamente, provare ad avvicinare una persona che sente a lei molto cara.



Un uomo di cui si è invaghita, il Professor Ida. Sebbene ufficialmente non dovessero avere contatti a scuola quando non necessario, perché sorvegliati da una fantomatica organizzazione segreta…la ragazza non è riuscita a resistere al idea di contattarlo. Si è chiaramente invaghita di lui, innamorata ed Ida lo sa, lo ha già capito. L’ha fatta sentire importante, speciale e sente di poter e voler approfondire questo legame.



Spontaneo è un mio piccolo quesito in mezzo ai suoi pensieri, quanto di questa infatuazione è dovuta al fatto che Ryoko(2188) un tempo innamorata e stata poi tradita da Ida(presumibilmente 2188)? O è tutta opera di “questa”Ida? Del suo carisma e del suo fare leva sulle aspirazioni ed i sentimenti di una ragazza ancora adolescente.



È disgustoso constatare come Ida riesca a manipolarla, pende del tutto dalle sue labbra. Prima la tratta con freddezza(“Ti contatterò io”), poi le da una grossa delusione (“Per me, per noi sei speciale”) e poi decanta le sue lodi facendola sentire importante, speciale, preziosa.



Una componente fondamentale ed imprescindibile nella loro battaglia contro i Kaiju. È qui che vengo a scoprire che Ryoko ha “già” avuto modo di pilotare una sentinella, respingendo un piccolo gruppo di Deimos comparsi sulla costa. Ryoko però non si da pace, quanto dice il professore è molto abile. Devono restare uniti se vogliono sperare di vincere ma…davvero lui è interessato a lei solo per le sue doti di pilota? Non ha nessuna possibilità di essere ricambiata?



A questo punto, Ei irrompe nella conversazione. Il ragazzo è a dir poco furioso. Perché la senpai Shinonome si trova con lui se aveva detto di NON contattarlo? Ryoko si affretta a chiarire il malinteso e poi…accetta. Accetta di combattere ancora sulle sentinelle…ma Sekigahara la blocca. Non le permetterà di combattere da sola. Combatterà anche lui insieme a lei ed Ida, con sorriso compiaciuto li invita a incontrarsi dopo le lezioni per discutere dettagli sul loro piano d’attacco.


La presenza di Ei è fondamentale. Aver giocato la sua prima e seconda parte, da al interno prologo una lettura completamente diversa. Stacco. Ida, Morimura e Gouto si trovano sullo stesso palazzo già visto nei flashback di Ei. Da parte mia è mooolto bello poter osservare una battaglia campale anche dal lato “navigatori”. Le fasi RTS hanno i loro limiti, ma i Vanillware hanno sfruttato tutti i loro mezzi per permettere ai giocatori di carpire…quello che sarebbe “potuto essere” e come “dovrebbe apparire”.


Le cose sembrano andare per il meglio, le tredici sentinelle schierate sul campo stanno riuscendo a respingere le orde di Kaiju, nonostante tutto fosse contro di loro stanno riuscendo a guadagnare terreno…questo quantomeno inizialmente. Improvvisamente la Sentinella 14, viene colpita, poi le comunicazioni con Sekigahara si interrompono.



Gouto fa un’analisi d’emergenza e realizza che l’attacco viene dalla Sentinella di Sekigahara, la 15. Renya prega Juro e Ryoko di ritirarsi ma i ragazzi non sono più in grado di controllare le loro sentinelle e stanno subendo danni enormi. Le difese crollano, le vite dei piloti sono in pericolo…e Morimura prende una decisione.



Ordina a Gouto di impostare il teletrasporto, senza neanche avere il tempo materiale di settare le coordinate. Devono dare la priorità alla sopravvivenza dei piloti…ma in questo modo NON avranno modo di controllare di sapere dove finiranno le varie Sentinelle, è un problema per dopo però. Ida si “offre” per comandare la Sentinella 8 in remoto e permettere anche a Morimura e Gouto di ritirarsi ma…ma io so cosa è successo.



O più correttamente, ho una vaga idea di cosa possa essere successo. Ida Tetsuya è stato lui, è stato lui a chiedere a Sekigahara di modificare una delle sentinelle di seconda generazione. Voleva impedire l’inizio del operazione Egida al punto da sacrificare il settore 2 di questo loop? Manipolando Ei con la promessa di lasciare in pace la sua senpai(è molto carino che in archivio spieghino anche il significato di questo di termine) e poi sfruttare i sentimenti della stessa per aizzarla contro Ei?


A che pro? Qual è il suo obiettivo? Nel bene e nel male, Ida si sta sempre più delineando come antagonista della situazione. Manipola, usa, inganna e non si fa scrupoli di alcun tipo. Il fatto che questo “tradimento” arrivi dopo che ha scoperto di quanto successo in futuro con gli Intralacitor mi fa supporre che possa avere sfruttato il caos per prendere il controllo anche del corpo originale di Chihiro Morimura ma perché rendere le sentinelle inutilizzabili? Perché renderle fortemente nocive per i piloti, causando le conseguenze che conosciamo vedi ad esempio quando successo a Izumi nella battaglia finale nel Settore 3.



Nel mentre tutto acquista senso, la fuga di Ei, la compara improvvisa delle sentinelle nei vari settori cominciando con Juro che proprio nella scena successiva “conoscerà” Megumi e Tomi sebbene…sebbene l’interesse principale rimanga Ida.



La conclusione di questo prologo mi ha anche fatto dono(finalmente) della sua pagina in archivio…e c’è tutto quello che so fino ad ora. Da ragazzino era timido ed impacciato, era innamorato di Tomi Kisaragi, alle superiori ha cambiato look, ha “riportato” in vita Tomi come AI nel futuro e trasformato Tamao Kurabe in una Ai…e tanto, tanto altro ancora ma che legame c’è fra lui e Shu Amiguchi? Possibile che i suoi fini con il tempo possano essere divenuti diversi dalla sopravvivenza del genere umano e la sconfitta dei codice Deimos? Dopotutto…c’è anche quanto detto da Ryoko(2188) da tenere SEMPRE in considerazione ma andando con ordine.



La scena successiva è nel 2025, Ryoko Shinonome è arrivata inseguendo qualcuno. È passato moolto tempo dalla battaglia nel Settore 3, si trova li per catturare qualcuno, per ottenere vendetta…per Ida ed anche per i ragazzi che sono li presenti. Si, perché questa scena si svolge poco prima del ultima del prologo di Kisaragi. Miwako, Nenji e e Tomi sono stati teletrasportati nel settore 3 ma NON si sono ancora svegliati.



Ryoko è convinta che il pericoloso criminale 426, l’uomo che ha causato la morte di Ida si trovi nascosto nel edificio cosi impugna una pistola phaser. Secondo Shinonome è un criminale che viene dal 2100 e che viaggia nel tempo per “ostacolarli”. Dal retro del edificio, con passo fermo e deciso esce Ei.



Il ragazzo è piuttosto seccato, deluso dal continuo parlare di Ida. La sua senpai parla “ancora” di quella storia? E cosa le fa credere che lui sia 426? Shinonome si sente sicura sotto questo punto di vista, il virus che ha distrutto le sentinelle è stato creato con i dati di 426…ma Ei Sekigahara fino a prova contraria NON viene dal 2100, lui viene dal settore 3, come Ryoko.



A venire dal 2100, può essere solo una persona. Una persona che “ha” dato asilo ad Ei nel settore 5, Tsukasa Okino, salvo sorprese credo che possa essere “lui” 426 ma un passo alla volta. A Shinonome non importano le ragioni, vendicherà Ida…ma Sekigahara dapprima le fa notare che la pistola è bloccata poi…poi crolla, in preda a dolori lancinanti e tutto si fa buio, l’effetto delle pillole e finito ed il suo corpo ne paga le conseguenze. Ei osserva mortificato la scena “Perdonami Ryoko, non sono riuscito a salvarti” ad enfatizzare ancora una volta come il ragazzo tenga veramente a lei, a differenza di qualcun altro che la sto solo manipolando. In questo momento della storia Yuki non è ancora stata reclutata dal USI e quindi Shinonome stessa, quasi sicuramente, non sa ancora che Ida è vivo. Inoltre Ei la chiama per nome senza onorifico, che una sottigliezza non da poco e sottolinea molto il legame precedente fra i due, che ora pare scomparso. Ryoko non sembrava riconoscerlo.



Ci sono tante altre cose che potrei dire e tanti dubbi e domande ma…di una cosa sono sicuro. Prima di cominciare una parvenza di terzo giro, giocherà di nuovo con Kisaragi e Shinonome le quali non sono precluse da alcun tipo di lock credo e spero, che nel mentre arrivi anche l’ultimo dei tredici prologhi.



EDIT: 02/07/2021

13 Sentinels



Via…



…il dente via il dolore? NON riesco ancora a capacitarmi della facilità con cui questo titolo riesce a sorprendermi. Anche volendo tralasciare(con taaanta difficoltà) la squisita perfezione artistica , gli scenari mozzafiato e…taaanto altro ancora, il dente è lui, il plot. La sceneggiatura di questo titolo è qualcosa di fuori dal mondo. I twist, i ribaltamenti, i dettagli piccoli e grandi sono qualcosa che mi lascia senza parole anche dopo decine di ore.



Ma bando alle ciance e passiamo alla storia di Tomi. È passato poco tempo dalla fine del suo prologo, Shinonome è stata “trovata”(Come da fine prologo)ma non ha ancora ripreso i sensi e Miwako la sorveglia. Nenji invece si è allontanato a cercare altri sopravvissuti, viveri o qualunque altra cosa possa essere utile con grande irritazione di Tomi(chiaramente visibile anche nella sua espressione a “riposo”) che non è stata consultata.



Il ragazzo, di ritorno, da subito prova di essere un tipo affidabile e premuroso, proprio come aveva detto la sua amica Miwako. Portando alle ragazze delle bibite(una da archivio si chiama “Valkyrie” e ricorda “Quel” logo, proprio “QUELLO” tanto caro agli appassionati)…proprio quello di cui Kisaragi aveva bisogno per placare la sete ed iniziare a ricredersi su di lui



Nenji sarà stato lontano poco tempo, ma ha già un buon numero di info. Ha individuato diversi distributori e minimarket da cui poter recuperare viveri di prima necessità. Al posto di casa sua, quarant’anni nel futuro, c’è un grattacielo mentre al posto della casa della cinnamon roll c’è un parcheggio. La capacità di Miwako di mantenere una parvenza di calma è sorprendente, non dava l’idea di essere una ragazza “cosi” forte. Ne tantomeno di essere una comprimaria cosi importante e non un personaggio di sfondo.



D’altra parte seppur addolcitasi grazie alla bevanda, Kisaragi non è convinta. Come fa Ogata a dire che il Kaiju che ha visto è morto? Non avendo voglia di stare a sentire le sue lamentele, Ogata la accompagna a Misumi dove ha visto il presunto cadavere di Kaiju mentre Miwako resta alla base.



Le reticenze di Usami sono più che legittime. Loro non sanno chi o cosa siano i Kaiju, come può dire che sia “morto”? Non possono farlo ma non si può neppure dare torto a Nenji che di fronte alla figura sventrata ed immobile della creatura metallica esordisce con un “Sembra morto, vero?”



Tomi avvicinandosi inizia a tornare su quanto sentito da Minami in precedenza, che non sia un Kaiju? Che possa essere un alieno? Eppure, quello che sembra essere un pannello di controllo ha un aspetto stranamente familiare oltre che “semplice”. Mentre la ragazza armeggia con il pannello di controllo, Ogata si allontana attirato da strani movimenti vicino alle macerie poco distanti.



Un falso allarme? Un’illusione dovuta al assurda situazione in cui si trovano? No. Dopo pochi secondi, Nenji corre a per di fiato verso Tomi, pregandola di nascondersi. I due, fanno appena in tempo a trovare rifugio nella carcassa del Titano cosi da NON essere notati…da…quella COSA. Da cinefilo, lo definirei un terminator o più correttamente lo scheletro di un T-800 che sembra essere di pattuglia(E Tomi si rivela essere una discreta cinefila, visto che lo chiama “exterminator” adoro queste cose sebbene sia lontana dai livelli di Juro). Non avevo mai visto creature del genere e mai ne era stata fatta menzione. NON sono sicuro che siano dei Deimos, anche e soprattutto alla luce di quanti già so e che, fra l’altro, verrà approfondito a breve. Potrebbe essere un androide ma passiamo oltre.



Di nuovo al sicuro, i ragazzi fanno un’altra scoperta sorprendente. Al interno del Kaiju è presente un logo, un logo della Shikishima. Quindi quelle creature non sono alieni ma sono state create dal uomo ma perché allora attaccano altri esseri umani? Innervositasi e bramosa di risposte, Tomi inizia ad armeggiare con il pannello di controllo ma non importa quale tasto prema, i suoi dati biometrici non corrispondono.


A questo punto, Ogata si fa avanti…ed i suoi dati “corrispondono”. Cosi, come parlasse del tempo, il bancho rivela che suo padre è addirittura un membro del consiglio di amministrazione della Shikishima e suppone che sia per questo che è riuscito ad avere l’accesso. Il che, fa di lui un signorino di buona famiglia proprio come Amiguchi con enorme stupore di Kisaragi e di me giocatore.


La voce che fuoriesce dal pannello fornisce dettagli di background aggiuntivi a quello che già sapevo grazie agli stralci del futuro del 2188(Shinonome su tutti): il Kaiju non è un Kaiju, è una macchina edile tripede costruita per il progetto di colonizzazione interstellare della Shikishima e proveniente dal anno 2188. Più nello specifico, si tratta di una macchina edile con un’autonomia di oltre 180 giorni il cui compito originale era terraformare…ma perché attaccano?



I ragazzi(cosi come la prima parte della “storia”) tornano alla base, Ogata si procura un po’ di cioccolato per le sue compagne di sventura, in modo da migliorare il loro umore…e lui zitto, zitto NON ha ancora mangiato nulla. Miwako nel frattempo ha “spostato” la senpai Shinonome su un letto ritrovato in una delle case distrutte. È molto sofferente e non ha la più pallida idea di come aiutarla, d’altra parte Usami inizia a credere che lei non sia venuta in quel posto insieme a loro ma che fosse già li…e che sia quindi una persona proveniente dal futuro, capace magari di mostrare loro la via per tornare negli anni ’80.



D’altra parte Ogata, non si capacita di molte delle cose che ha visto per la città del XXI secolo, siano essi negozi, distributori, televisori o altro. Tomi non si cura troppo delle critiche del bancho ma…spinta dai suoi racconti, sente il bisogno di “vedere” con i suoi occhi quanto è successo a casa sua. È un momento molto importante per Tomi.



La volontà di tornare nel suo tempo o quantomeno verificare la buona fede di Gouto(Che diciamocela tutta, fa ben poco per NON apparire losco) erano il motore che aveva spinto le sue azioni fino al incidente, ora…ora non può più nascondersi. È un momento che in un certo senso ho già “vissuto” visto che “Tomi” aveva già avuto modo di piangere di fronte alle macerie di casa sua insieme ad Ida ma quello era, congettura mooolto tirata starò sicuramente prendendo una cantonata, un altro loop.



Qui non c’è tempo per piangere. Usami prova ad essere forte, troppo forte. Nenji la consola, la invita a sfogarsi se ne ha bisogno, la sua voce nasale tradisce il suo bisogno fisico di piangere ma...forse non ha ancora abbastanza confidenza con il ragazzo per lasciarsi andare.


In compenso ora “sa”, sa perché Megumi con cui aveva trascorso tanti pomeriggi ha cambiato “cosi” tanto atteggiamento. L a mente di Tomi torna indietro, si tratta di un momento di poco successivo a quello della sua primissima scena nel prologo ed immediatamente successivo alla seconda scena del prologo di Megumi.



Accompagnata da un’ost a dir poco favolosa, in un assolato pomeriggio Tomi Kisaragi si aggira per il cortile del Istituto Sakura. I club che si allenano(possiamo sentire distintamente le loro voci), ragazzi e ragazze che chiacchierano, Miwako e la “ragazza che è seduta dietro di me, sembra cosi spensierata”…spensierata è una parola grossa, Iori ha già iniziato ad avere i suoi “sogni” ed ha iniziato a dormire poco. Cosi poco che si è addormentata in infermeria ed ha perso le lezioni pomeridiane.



In questo contesto cosi rilassante, Tomi si sente fuori posto ma come potrebbe essere altrimenti? Le ragazze che sono sue compagne di classe nel suo tempo hanno cinquant’anni e più anni, sono più grandi di sua madre come può andare a scuola facendo finta di nulla? Mentre prova a dirigersi verso la biblioteca dove spera di trovare qualche info sulla Shikishia, Tomi si imbatte in una persona conosciuta: Megumi.



Contrariamente alle mie aspettative(cosa tutt’altro che strana) le due NON sono arrivate nel passato insieme. Tutt’altro, Tomi non sapeva neppure che la sua migliore amica fosse sana e salva. L’occasione è propizia, può chiedere a lei la verità. Gouto sta mentendo vero? La loro città, i suoi genitori…non può essere andato tutto distrutto, vero? Il silenzio e l’espressione di Yakushiji non necessitano di nulla.


Proprio in quel momento però, Juro si trova a passare vicino alle ragazze. Kisaragi, che NON sa quanto è accaduto, prova ad indagare. Quello è Izumi, vero? Perché è sempre agitato? Sembra un’altra persona. …solo ora scopre che ha perso la memora e purtroppo non è una cosa temporanea “pare” che sia permanente. Forse involontariamente ma Tomi finisce per chiedere un po’ troppo “Quindi non si ricorda di te? Dovremmo rinunciare a lui?” suscitando il pianto inconsolabile della sua amica “NON rinuncerò MAI a lui” e tutto quello che resta a Tomi osservarla in silenzio, costernata e mortificata.



Superata anche questa mini sequenza, la storia di Tomi viene bloccata da un lock che ho iniziato a definire come semplice alias blocchi relativi al numero di elementi sbloccati in archivio ed ho subito proseguito con la terza ed ultima sequenza. Di ritorno nuovamente alla “base” ho avuto tempo e modo di tornare sia vicino ai resti del Kaiju sia vicino casa Kisaragi.


Si tratta in entrambi i casi di visite opzionali MA estremamente importanti, soprattutto nel secondo caso. Tornando vicino al Titano, riesaminando il pannello di controllo si possono scoprire nuove dettagli sulla struttura del Kaiju in se(Quali peso, materiali con cui è costruito e via discorrendo) mentre tornando a casa di Tomi i due ragazzi hanno modo di intravedere un robottino volante, che i due ipotizzano essere un piccolo Kaiju…ma NON si tratta di un Kaiju. Quello è “un” BJ, un ricognitore…e qui ho ricordato: Sekigahara “potrebbe” essere ancora li, in quel settore.


D’altronde Ogata gli ha fatto una domanda molto specifica durante una delle mie ultime fasi di battaglia, quindi devono aver avuto modo di discutere a quattr’occhi. Ei potrebbe essere la chiave per permettere ai ragazzi di tornare nel 1985. Altro dettaglio molto carino, viene da Ogata che, nel caso si sia già “ritornati” negli altri due posti visitabili protesta in modo molto colorito.


D’altra parte, un’inaspettata quanto gradita opinione viene da Miwako: la ragazza ha ascoltato in religioso silenzio le parole dei suoi compagni di sventura ma non riesce a levarsi l’idea che la scuola possa essere importante. Dopotutto erano a scuola(Dietro l’aula di scienza) quando si sono teletrasportati, quindi forse a scuola c’è un qualche indizio, un qualche portale, un qualcosa che possa permettere loro di tornare indietro.



Tomi si indispettisce per la sua stessa ingenuità, certo, la cinnamon roll ha ragione. Dopotutto Morimura(“l’infermiera con le tette grosse?”cit Ogata) è sempre a scuola e lei viene da un futuro ancora più lontano del suo, con grande sgomento dei pensieri. Lasciando sempre Sawatari a guardia di Shinonome, il duo si dirige verso la scuola ma nulla di fatto.


Ancora una volta, mi ritrovo a visitare uno scenario che pensavo non avrei mai visto la infuori di flashback, cosi come la casa distrutta di Tomi, ora mi ritrovo a camminare sulla strada distrutta che si interrompe vicino alla carcassa della Sentinella 13. Se, come dice Kisaragi, quella “cosa” non è un Kaiju ma un robot che ha lottato contro di loro per difenderli, allora deve aver perso.



Tomi non commenta le ovvie conclusioni del bancho ma il suo sguardo si fa triste e scuro. Non possono e non devono lasciare Miwako da sola per troppo tempo e non possono usare quella strada per arrivare a scuola, è troppo pericoloso e mentre fanno per andarsene, la mente di Tomi torna indietro. Indietro al giorno in cui i Kaiju hanno attaccato la città e la Sentinella 13 si è attivata per lottare.



Tomi si trovava al interno di un centro commerciale, alla disperata ricerca della sua mamma mentre Gouto la raggiunge e la prega di lasciar perdere. È troppo tardi, i Deimos sono arrivati e loro devono evacuare. Proprio in quel istante, la terra inizia a tremare, si tratta della Sentinella 13 che si sta dirigendo sul campo di battaglia. Anche se è “troppo presto”, Izumi ha scelto di combattere contro il volere di Gouto, era una cosa che “solo” lui poteva fare. D’altra parte io so “già” che lo ha fatto per la promessa con Megumi.



Tomi si intestardisce ancora di più nel cercare sua madre ma viene “fermata” da un colpo di pistola paralizzante. È Chihiro Morimura la quale, prende atto del azione indipendente di Juro e prega Gouto di portare la ragazza per “l’esperimento”, sostenendo che abbia la precedenza addirittura sul evacuazione.


Cosa possa essere questo esperimento mi è del tutto ignoto e volendo potrei proseguire per direttissima, visto che la “terza” macroparte della storia di Tomi non è coperta da Lock di alcun tipo ma sono un tipo molto metodico e,come da previsione, questa seconda parte mi ha portato l’ultimo prologo. Quello di Nenji Ogata.



…e ancora una volta si cambia genere. Se con Tomi eravamo a “L’ultimo uomo sulla terra”, “Terminator” e “Cast Away” ora Nenji si trova a vivere una situazione non dissimile da quella del buon Okabe in “Steins;Gate” il che è ancora più esilarante se si pensa che Ogata è doppiato da Tomokazu Seki aka Daru ma prima qualche coordinata.



Siamo mooolto dopo la storia di Tomi, la prima scena “precedente” disponibile è l’incontro fra Takatoshi ed Okino al suo nascondiglio nel di lui prologo, la prima “successiva” è invece il ritorno a casa di Megumi dopo aver sparato al primo stregone.


Per come parrebbe impostata, la storia di Nenji per ora appare “densa” tutti gli eventi appaiono uno dopo l’altro, non ci sono salti indietro o avanti. Non so se durerà ma per come appare potrebbe iniziare a sciogliere i nodi sui loop già menzionati in precedenza.


L’inizio però, per conto suo, è in medias res. In attesa del treno insieme a Tomi, Ogata ha una fortissima sensazione di Dejà vu. Non so(ancora) di cosa i due stessero parlando, so però che Kisaragi stava dando ragione al Bancho che però, in questo caso non “dorme” in piedi.



È genuinamente confuso e spaventato. Lui “era” sul treno, quel treno è deragliato se lo avessero preso…sarebbero morti. Tomi non capisce, non è tornata indietro, il treno lo deve ancora prendere ed è alquanto seccata da queste improvvisa ondata di stranezze. Nenji prova a spiegarsi, chiede a Tomi di starlo a sentire(e la ragazza sussulta, è implicito che si aspettasse una dichiarazione o qualcosa di simile) ma i suoi tentativi vengono solo scambiati per altre bizzarrie.



Si, prende quel treno. Tutti i giorni, per andare a scuola. Dove sarebbe il problema? Nenji continua a ragionare, ricorda di aver preso un treno diverso dal suo perché inseguiva Kisaragi “non ci siamo lasciati vero?” frase più fraintendibili non ne poteva scegliere “NON siamo mai stati insieme”.



Seccato, Usami decide di lasciar perdere mentre Ogata fa due passi per sbollire…finendo per imbattersi in quel pagliaccio di Wajima ed i suoi tirapiedi. Al nostro bancho non va proprio di litigare, nuovamente, con loro. Questo tizio ed i suoi sgherri ormai sono una spalla comica le ha prese(insieme al resto della cricca) da Yuki, Takatoshi e Ogata, e si è pure beccato un pugno in faccia da Amiguchi ma continua ad atteggiarsi da macho, è esilarante.



In questo caso vuole vendicarsi di Ogata(di nuovo) per una presunta offesa subita “che siamo forti solo quando siamo tanti” che poi sarebbe la verità ma non approfondiamo. Ogata non vorrebbe pestarli di nuovo però…le continue provocazioni e soprattutto l’arrivo di Kisaragi, complicano le cose al posto di sistemarle.



Wajima si fa beffe della “fidanzata” di Ogata che definisce per una ragazzina delle elementari ed il nostro teppista ovviamente non ci vede più dalla rabbia e massacra di botte lui ed il resto della cricca. Con grande disappunto di Tomi la quale, profondamente deluso da questo impeto di aggressività e sempre più indispettita dalle sue stranezze, sale ugualmente sul treno.



Nenji si affretta a seguirla, ma è troppo tardi; mentre per conto mio non posso non notare come diversi dei passeggeri siano uguali a quelli che ho già visto quando ci sono salito con Yuki, Tomi e Ogata iniziano nuovamente a litigare. Non le piacciono i tipi apprezzare i ragazzi aggressivi e di non avere alcuna intenzione di litigare mentre Nenji si rifiuta di credere che lui “non” le piaccia, ma non è quello il punto. I Kaiju compaiono in lontananza fra il panico e lo stupore dei passeggeri. Tomi in particolare NON aveva sentito nulla a riguardo da Morimura.



Il resto…è storia, il treno deraglia e tutti si fa buio. Per conto mio, prima ancora di iniziare a parlare del “dopo” mi domando, come hanno fatto questi Kaiju a comparire? Sono un primo attacco? Un anomalia? Siamo moooolto prima del inizio della fine, molto prima che si concludano tutte le storie. La storie di Megumi, di Ei, di Juro devono ancora chiudersi, hanno delle scene DOPO. Quindi che ci fanno dei Kaijju li?



D’altra parte i momenti wtf?! Non finiscono. Ogata si risveglia al interno di una macchina misteriosa(La sentinella 10?), è circondato da tante luci ed una voce misteriosa(Mi pare di sentirci qualcosa di Okino ma potrei sbagliarmi) gli parla.



Nenji(ed io) non capisce assolutamente nulla di cosa stia succedendo, quello che gli interessa è sapere di Kisaragi. Sta bene? È al sicuro? La voce per conto suo gli chiede della chiave del Codi D(eimos) e lo rimanda “indietro” per trovarla. Riportandolo alle 16:50 alla stazione di Kazunami, poco più di venti minuti prima del deragliamento esattamente dove si trovava al inizio del prologo.



Chi è la voce misteriosa? Cosa si intende per chiave del Codice D? Perché dei Deimos hanno “già” attaccato la città? Le domande sono tante, ma prima di tornare su Nenji mi toccherà affrontare quantomeno la seconda parte di Ryoko nella speranza di riuscire a carpire qualcosa sui loop. Il “tornare indietro” è stato accompagnato dalla stessa animazione con orologio che accompagna sempre viaggi nel tempo

EDIT: 09/07/2021

13 Sentinels

Allora…

la storia di Ryoko, che mi sono trovato a vivere parzalmente nella sessione(e nelle sessioni) correnti) è fra quelle che più di ogni altra mi ha impressionato. Non solo per l’intreccio, sempre sopraffino, la cura presente anche in minutaglie di ogni genere e via discorrendo…ad affascinarmi maggiormente è Ryoko stessa.



La sua volubilità, i suoi sbalzi d’umore, il suo passaggio dal emotività più estrema alla freddezza più cinica sono tutte cose che ho imparato a conoscere attraverso gli occhi degli altri e sebbene potessi associare questo suo comportamento al suo stare “male” o ad una sua naturale predisposizione altezzosa. La verità è che senza vestire i suoi panni non potevo sapere quanto stesse male, quanto fosse davvero drammatica la sua situazione.



Shinonome soffre moltissimo anche azioni semplicissime le causano dolori lancinanti, tutto questo è stato reso meravigliosamente in “gameplay”. Essendo la sua storia ricolma di fasi “adventure” piena di dialoghi secondari, in cui è possibile scegliere come agire si impara ben presto a convivere con la sua “realtà”.



Poco tempo(gameplay e narrativa) passati senza prendere le sue pillole portano lo scenario a divenire mano a mano più scuro, le voci ed i suoi a farsi sempre più distorti, l’atmosfera(e l’ost sempre più pesante) fino ad arrivare al punto di rottura che termina, necessariamente con le pillole. Unica fonte di sollievo, seppur temporaneo.



È una storia quella di Ryoko, piena di bivi e varianti. È la primissima volta in cui NON riesco ad accedere ad un percorso di cui conosco già la parola chiave il “video di sorveglianza”. La storia di Ryoko infatti presenta, fra le varie unicità, un doppio punto di partenza: Infermeria 1 e Infermeria 2.



Sebbene la due finiscano per confluire dopo poche scene, non sono(in alcun modo) riuscito a “tornare” a Infermeria 1(da cui si ha accesso al percorso con “video di sorveglianza”) dove questa seconda macro parte ha veramente inizio e ben presto si viene in contatto con un altro “problema”.



Come tutte le altre storie con una fortissima preponderanza di fasi “adventure” è estremamente difficile collocare la storia di Ryoko in un primo momento ma nulla che non si possa risolvere.



Risvegliatasi dal solito letto in infermeria, Shinonome viene accolta dal familiare volto di Chihiro Morimura. È collassata(ufficialmente e sarà il leitmotiv del inizio di ogni fase) dopo aver mancato di prendere le sue pillole per troppo tempo ed ora a Morimura il compito di verificare il suo stato di salute ma, forse ancora più pressante, lo stato dei suoi ricordi.



La psiche di Shinonome sta andando in pezzi, si “attacca” a tutto quello che può per mantenere contatto con la realtà, per restare ancora “se stessa”. Una di queste cose, è ovviamente 426. Il criminale proveniente dal futuro che li “ostacola”, ha messo in moto gli eventi che porteranno alla distruzione del mondo e che ha “causato” la morte del professor Ida.



Morimura sospira di fronte a questi picchi di aggressività, dopo aver verificato che la ragazza sappia quantomeno in che anni si trova…la prega di continuare le ricerche sul generico “colpevole”. Inoltre, anche volendo, lo stesso 426 ha “temporaneamente” messo fuori uso il teletrasporto per cui non possono in alcun modo viaggiare nel tempo.



Shinonome non ha dimenticato le dinamiche del viaggio temporale e di certo NON può dimenticare la fatica ed il dolore che le causa dover ingoiare di volta in volta delle pillole cosi grandi. E…no, certe cose le ho “scoperte” dopo, in questo momento NON so neppure precisamente dove e quando mi trovo nel grande schema degli eventi ma “so”(giocatore) come proseguire



Nonostante le sue proteste, Morimura ordina a Shinonome di lavorare insieme ad un ragazzo che “non” conosce, Renya Gouto. Dovranno cercare informazioni utili sui compatibili presenti al Istituto Sakura. A Ryoko, la lista con le ragazze, a Renya quella con i ragazzi.



Gouto non sembra avere problemi a condividere quello che sa con lei a patto di sapere perché sia cosi ossessionata da 426, domanda alla quale Ryoko reagisce nel peggior modo possibile…come fa a NON odiare, il ragazzo che ha dato il via alla distruzione del mondo(e che ha “ucciso Ida”) si perché, Ryoko è seriamente convinta che 426 sia Sekigahara.



Una cosa salta al occhio subito consultando la lista delle compatibili(quella dei ragazzi non ci viene mostrata): ci sono solo tre nomi. Iori Fuyusaka, Tomi Kisaragi, Megumi Yakushiji. Shinonome ovviamente prende atto del assenza del suo nome ma ne mancano altri: Minami Natsuno e Yuki Takamya.



Su input di Gouto, le ricerche partano in un’affollatissima mensa dove si spera di poter trovare uno dei compatibili ma, nonostante la bolgia di studenti non pare esserci nessuno dei bersagli. Proprio mentre il duo fa per allontanarsi però, Shu Amiguchi si avvicina a lei con la sua solita predisposizione loquace.



Ryoko dal canto suo, inizialmente non pareva ricordarsi di lui…ma “sente” qualcosa. Qualcosa di familiare, qualcosa che le piace ed anche…qualcosa che la mette profondamente a disagio e la riempie di sentimenti negativi ma, un passettino alla volta. Amiguchi non essendo in grado di fornire alcuna informazione su Sekigahara si allontana quasi subito ed immediatamente Ryoko ha modo di osservarlo interagire con una ragazza, Yuki Takamya.



Non conosco i dettagli ma da quel poco che ho modo di ascoltare Yuki è in debito con Shu per aver “provato” a salvarla ed averla comunque aiutata. Inoltre non sopporta che faccia “l’appicicoso” davanti ad altre persone, segno che nel bene e nel male la loro relazione sta proseguendo…e Shinonome, di risposta, prova sensazioni nuove.



Non sa bene il perché, non sa bene il come ma sente di provare “gelosia” nei confronti di “quella” ragazza che apparentemente “non riconosce”. Parlando di individui che NON riconosce, lasciata la mensa Shinonome ha un piccolo scontro con Gouto. Il ragazzo rivela di “ammirarla” per la forza ed il coraggio dimostrato nel pilotare la sentinella, ma la ragazza non si ricorda di lui(eppure di supporto durante la sua ultima battaglia) e soprattutto NON vuole averlo intorno.


Sente che c’è qualcosa che NON va, a ragione aggiungerei. Gouto la sta chiaramente tenendo d’occhio anche se sono in mezzo a cosi tanti studenti. Una piccola chicca? Da pettegolezzi random, Gouto si conferma(ovviamente) super popolare per la sua intelligenza, carisma ed aspetto inoltre si è candidato al consiglio studentesco ed il suo girare sempre con Shinonome sta facendo nascere la voce che i due stiano insieme.



Nel corridoio ci sono solo due, delle tre ragazze presenti sulla lista: Yakushiji e Kisaragi. La seconda è intenta a parlare con Miwako che, se approcciate, si dirigerà a parlare con Gouto tempestandolo di domande(“Ti piacciono i dolci?” “Che tipo di ragazze ti piacciono?”) questa intraprendenza cosi improvvisa in realtà ha perfettamente senso nella lettura che ho dato a questa situazione.



Interrogata su possibili persone sospetti(“Come te?”) Tomi finisce le frasi per Ryoko “…ora mi dirai che 426 è un criminale ricercato. Ei Sekigahara, ed è tuo compito catturarlo”, lasciandola senza parole. Dopotutto è stata Shinonoe stessa a parlargli di Sekigahara e di 426 “Quando eravamo nella città distrutta” e prima che di poter continuare invita la sua senpai a “fuggire”.



Vedendo questa pista come più “calda”, l’ho rimandata in favore di altre. Riunitasi nuovamente con Gouto, Ryoko ha modo di raggiungere Megumi, sempre di vedetta alla ricerca di Kurabe. Di fronte alla foto, riconosce subito il presunto 426 e come nelle sue condizioni l’utilità di Ryoko sia fortemente ridotta.


C’è una neanche troppo velata stizza di Yakushiji nei suoi confronti, una stizza che riporta ad un Flashback. Siamo…poco dopo l’ ingresso di Yuki nel USI, Natsuno deve ancora trovare BJ ma l’avventura nel settore 3 di Tomi si dovrebbe essere già conclusa. La Sentinella 14 è al sicuro nel hangar della Shikishima, lo stesso visto nel climax finale della storia di Yuki. Secondo Morimura solo tre sentinelle sono state recuperate e nessuna di queste è un nuovo modello, Ryoko ne deduce che quindi non si sappia neppure che fine ha fatto Okino(è importante sapere che in teoria dovrebbe conoscerlo) e la 12(che come giù so verrà poi pilotata da Hijiyama).



Lo stato delle sentinelle è inoltre tuttora precario: sono ancora “contaminate” e sono sotto il “suo” controllo (426 ovviamente). La cui cattura è assoluta priorità. D’altra parte, l’occasione è propizia per presentarle Yakushiji una dei compatibili del 2025.



Megumi si trova li perché, nel peggiore dei casi, sarà lei e non Ryoko a salire sulla 14. Shinonome reagisce molto male sostenendo che quella è la “sua” sentinella, perché il Professor Ida ha scelto “lei” per guidarla. La reazioni lagnosa, quasi viziata di Shinonome porta Megumi ad esplodere, senza alcun freno, senza peli sulla lingua: se ci teneva tanto, perché non ha combattuto al posto di Juro? Cosa stava facendo? Megumi si scarica liberamente, consapevole che comunque vada…Ryoko non ricorderà quella conversazione.



Chiusa questa prima sequenza, si riparte in “infermeria 2” rispetto ad Infermeria 1, Gouto è già presente e Ryoko è più reattiva, interrompendo più e più volte Morimura sulle cose che già sa(come l’anno e lo stato del teletrasporto) di volta in volta però si aggiungono info, in questo caso(ovviamente) lo stato attuale della Sentinella 14.



Contrariamente a Infermeria 1 però, non si passa per la mensa affollata, si va direttamente nel corridoio. Parlando di nuovo con Megumi questa sottilinea nuovamente quel poco che sa su 426, avvicinandosi di nuovo a Tomi invece…Miwako prova di nuovo a parlare con Gouto. È l’occasione che stavano cercando “Che cosa intendi con fuggire?” e la biondina a bassa voce, suggerisce alla sua senpai di sgattaiolare ora che Gouto è distratto.



Questo forma di “protezione” nei confronti di Ryoko, questo salvaguardarla, provare ad aiutarla mi porta a credere che Miwako stia provando, consapevolmente, a distrarre Renya e che quindi, pur con tutta la sua timidezza, stia facendo del suo meglio per dare una mano ai protagonisti. Un atto di grande coraggio e altruismo per la cinnamon roll.



Ovviamente, ho modo di scappare in “entrambe” le direzioni, sia andando verso le scale…che verso i distributori. La prima volta sono fuggito a sinistra dove Ryoko, nonostante avesse preso da poco le pillole, inizia a sentirsi male. Il motivo è lui, Shu Amiguchi. Quando è vicino a lui, non sa perché, non sa come…ma si sente male, gelosa. È chiaramente attratta da lui ma non sa il perché…



Amiguchi, notando la sua senpai in difficoltà, prova a darle mano ma questo prova a trattarlo con sufficienza…finendo per collassare. Dopo un breve stacco, scopriamo che Shu ha lasciato Ryoko alle cure di Morimura e qui, la ragazza finalmente realizza.


C’è qualcosa del Professor Ida in quel giovane, gli occhi, la premura e proprio come il Professor Ida, l’ha salvata…salvata è la parola chiave. La mente di Ryoko torna indietro ma non alla battaglia nel 2065 ma al 1985.



Shinonome Ryoko è stata presa in custodia dalla polizia, si trova nella stessa stanza in cui interrogheranno successivamente Takamya ed ad occuparsi di rivedere le sue dichiarazioni è sempre lui, Oni Onishi. Al detective il compito di cercare di razionalizzare le dichiarazioni della giovane(che i suoi colleghi avevano bollato semplicemente come deliri).



Kaiju che attaccheranno nel 2104 e non nel 2100. Una ragazza che viene dal 2064 e non dal 2100. Una sentinella creata per combattere i Kaiju ed una adolescente che è comparsa nel bel mezzo della città insieme a lei. Il detective avrebbe tanti quesiti da porre di fronte alla quantità abnorme di stranezze del caso(Su cui come già so NON smetterà di indagare) ma prima che abbia anche solo modo di andare più in profondità.


Scusandosi per il ritardo, Ida irrompe nella stanza intimando ad Onishi di consegnarle la testimone e di distruggere tutti i rapporti e la documentazione sul caso, mantenendo inoltre il massimo riservo con chiunque. Honishi(che definisce l’USI servizi segreti “privati”) viene messo a tacere dagli ordini che arrivano direttamente dal ministero della difesa mentre da “vero eroe”, Ida si scusa per il ritardo ed accompagna Ryoko fuori.



Nella sequenza successiva, il dubbio maggiore di Ryoko sta proprio in questo episodio. Come ha potuto dimenticare di essere stata salvata dal Professor Ida. Inoltre…è vivo, eppure chiedendo a Morimura e Gouto, la sua morte sembrerebbe confermata durante l’incidente del 2064, come è possibile? Da parte mia, nel bene e nel male ci sono TROPPi elementi che non posso ignorare.


A partire dal accordo “segreto” fra Sekigahara e Ida alle registrazioni che Shinonome ha ascoltato in lacrime da BJ. TROPPE cose che non possono essere tralasciate e che mi stanno facendo apprezzare sempre di più “la scelta” che ho fatto nel affrontare le varie storie lentamente tante cose iniziano ad essere più chiare.


…anche a Ryoko stessa, sebbene la sua fase adventure presenti diverse e piacevoli variazioni. Ritornando nel corridoio, distraendo nuovamente di nuovo Gouto e “fuggendo” sempre per le scale si può incontrare nuovamente Amiguchi. Shinonome però questa volta NON lo riconosce e dopo averlo trattato con freddezza, riesce a riacquistare lucidità prendendo le sue pillole e dirigendosi in una mensa ormai deserta.



Mancando di personaggi con cui interagire, mi sono trovato nuovamente a tentare di prendere le pillole…ed ho scoperto che erano finite. Per evitare problemi, Ryoko è quindi tornata in infermeria dove ad attenderla c’è una inaspettata sorpresa, Iori. Addormentata su uno dei letti.



Avvicinandosi e guardandola bene in viso, Ryoko la riconosce come una dei compatibili ma nota anche un’altra cosa: una fiala presente sotto il cuscino. L’urgenza delle pillole sembra scomparire di fronte a quella fiala.


Quella fiala contiene delle nanomacchine. Il rapporto medico sulla scrivania conferma questa ipotesi: a Fuyusaka sono state impiantate delle nanomacchine e si “preparano” al impianto della memoria ma non è l’unico nome presente sulla lista. Accanto a Fuyusaka c’è il suo nome “Distacco della memoria in corsa. Terza fase. Creazione di una personalità come per Juro Izumi”.



Non sono delle nanomacchine qualsiasi, sono degli Intralocitor. Le famose nanomacchine usate per crimini relativi a manipolazione della memoria e furto di corpi di cui ho sentito parlare per la prima volta nel prologo di Gouto e che permetto una sorta di reincarnazione tecnologica.



Morimura, neanche a farlo apposta, torna in infermeria e si vede ben presto sommersa dalle accuse di Ryoko. Cosa hanno intenzione di fare a lei e Fuyusaka? Quali sono i loro obiettivi? L’infermiera risponde senza battere ciglio, cestinando il tutto come “misura necessaria”.


Dopodiché invita nuovamente Shinonome a prendere le sue pillole…ma è tardi. La voce di Morimura inizia a farsi distorta, Ryoko inizia a star male, molto male. Secondo l’infermiera sta persino peggio del previsto e “presto scomparirai”.



Questa sequenza cosi importante mi permette di collocare questa fase della storia di Shinonome più tardi di qualunque altra storia che NON sia quella di Sekigahara, che di suo ricordiamo contenere fin dalle prime scene una bomba come la morte di Chihiro(infermiera).



Risvegliatasi di nuovo al suo punto di partenza, Shinonome grazie alla fiala (che ha conservato) ha una nuova certezza: non può fidarsi di Morimura. Le sta nascondendo più di quanto posso sembrare. Questa volta ho deciso di “fuggire” andando verso i distributori dove ho avuto modo di incontrare, dopo tanto tempo, il buon Hijiyama un po’ depresso dal essere guardato con sospetto anche da Shinonome…e qui, in questo contesto, una bella chicca.



Posso ripetere le “sequenze” anche se sono di storia. È possibile per Ryoko terminare nuovamente le pillole, tornare in infermeria e riassistere ai dialoghi con Morimura. Partendo però dai distributori e non della mensa. È una particolarità(quella di poter partire dai distributori e dalla mensa) anche per la scena seguente.



Se si aspetta in mensa o ai distributori senza fare niente, Shinonome verrà raggiunta da Tomi la quale non si capacita del suo strano comportamento. Perché continua ad inseguire Sekigahara? Perché continua a credere che lui sia 426? Possibile che abbia dimenticato quanto accaduto nella città distrutta? Questa volta però le parole di Tomi trovano terreno fertile, un flashback di quelli importanti.


Si parte questa volta non dietro ma dentro l’aula di scienze, dove Ryoko raggiunge Sekigahara intento a cercare di settare le coordinate del teletrasporto. Alcune delle battute sono uguali identiche a quelle del prologo nonostante il posto sia diverso (“Perché sei convinta che io sia 426/Il programma che ha danneggiato le sentinelle è stato creato con i dati di 426/Che stupido ho lasciato delle tracce”) tuttavia il contesto è diverso. Nonostante i dati inseriti fossero sbagliati e/o incompleti, il teletrasporto si attiva ugualmente trasportando i presenti(compreso il trio “dietro” l’aula di scienza) nel 2025.


La scena che segue è una riproposizione della conclusione del prologo di Tomi e Ryoko, solo che è “completa”. Questa volta la memoria di Ryoko non ha alcuna forma di pregiudizio. Queste sono le cose, per come dovrebbero essere davvero andate, metto il condizionale perché con 13 Sentinels non si sa mai.



Arrivato nel 2025, Ei si trova in una bruttissima situazione. Sono stati coinvolti degli innocenti, le coordinate sono sbagliate…e deve affrettarsi a cancellare i dati di navigazione del portale se non vuole essere rintracciato. A seguirlo a ruota c’è Ryoko la quale, furiosa per il coinvolgimento di altri innocenti e desiderosa di vendicare Ida si dirige pistola in pugno al interno del edificio.



Anche in questo frangente alcune delle frasi sono identiche al prologo, però la situazione prende una piega diversa quando Ryoko inizia a sentirsi male. Stavolta Ei non la lascia in preda ai suoi dolori ma, avendo le sue stesse pastiglie, si offre di aiutarla.



Shinonome obietta, si rifiuta categoricamente di farsi aiutare da 426 ma Ei si chiarisce, non ha idea del perché e del per come lei ne sia convinta ma lui NON è 426 e non ha causato l’incidente. Sono amici d’infanzia e l’ha sempre considerata come una sorella.



In quel momento il feroce 426 si trasforma in un più familiare “Ei-kun?”. Il ragazzo però deve fuggire, prega Shinonome di condurre i ragazzi al interno del edificio e di provare a mettersi al sicuro. Sconvolta per le rivelazioni, Ryoko tenta di inseguire Ei per ottenere chiarimenti ma collassa e viene soccorsa da Miwako e Usami.



Risvegliatasi nuovamente in infermeria, Shinonome è sconvolta. Come ha fatto a convincersi che Ei, il suo “fratellino” fosse 426? Ma allora…se non è lui, chi è? Impossibilitato come ero a tornare al Infermeria 1 e mancando di appigli per sbloccare l’ulteriore percorso che dovrebbe partire dalla mensa(ho provato in tutti i modi che mi venivano in mente), non mi restava che avvicinarmi a Juro che “compare” in corridoio, dopo aver visto il flashback con Megumi.



Vederlo per Ryoko significa una sola cosa “Izumi kun, allora stai bene” un po’ stanco dalle storie su Izumi della sua senpai, Juro viene congedato da Renya il quale però viene tempestato di domande da Shinonome. Quello “è” Izumi ma di fronte alle di lei insistenze, Gouto la prega semplicemente di non andare oltre “ci sono cose che NON devi sapere”.



La mente di Ryoko d’altra parte torna indietro, torna a quella serata ed a quel centro commerciale(Credo che sia la prima volta che vedo riutilizzata lo stesso background per due scene cosi distanti nel tempo, è il medesimo centro commerciale che avevo visto nella storia di Tomi). L’attacco in massa dei Kaiju era già iniziato ed attardatasi per cercare le sue amiche, Ryoko sembrava destinata a morire uccisa da un titano.


Fortunatamente la Sentinella 13 intervenne a soccorrerla, individuata grazie al drone e su ordine diretto di Morimura, Ryoko Shinonome fece la conoscenza di un eroe: Juro Izumi, arrivato li per chiederle di salvare il mondo insieme a lui ed alle sentinelle. Con questa scena, la storia di Shinonome ha raggiunto il 75% di completamento ed è ora bloccata dietro un evento nella storia di Shu.



Nonostante la quantità di eventi e rivelazioni però, ho subito proseguito con Ogata, una volta tanto non mi andava di perdere il momentum. La storia di Ogata è decisamente più “contenuta” rispetto ad altre ma, come Steins; Gate insegna non priva di varianti, dialoghi e scene aggiuntive.


La prima cosa che tocca al nostro bancho è tentare di schiarirsi le idee, come diamine ha fatto a finire in questa situazione? Chi era la voce che gli parlava e…quel luogo, cos’era? Si trovava in un luogo che “lui”(non io) ha già visto, simile ad una stanza per esperimenti sul (famoso) Ufo e poi era nudo. In che modo riescono a rimandarlo indietro? Di poco più di mezz’ora poi ed in modo può evitare il disastro e salvare Kisaragi?



Pieno di preoccupazioni, ancora una volta Ogata prova a comunicare con la sua partner. Chiavi? Sa qualcosa di una chiave particolare e/o ha una chiave? Tomi ha solo la chiave di casa, non ha alcun problema a dargliela ma…anche lui ne ha una e ben presto si rende conto che non possa essere cosi semplice. Prova allora a mettere in guardia Kisaragi sul imminente arrivo dei Kaiju ma la ragazzo, dopo un legittimo sobbalzo alza un sopracciglio nei confronti di quello che pare essere al meno uno scherzo di pessimo gusto ed al più allarmismo non necessario.


Sconsolato, Ogata può quindi tornare a muoversi per la stazione. Andando verso sinistra è inevitabile imbattersi in Tak del Kuri. Non volendo cacciarsi nuovamente nella medesima rissa, Nenji cerca di stare calmo. Non risponde alle provocazioni e cerca di capire se i pagliacci del istituto Nikaguri sappiano qualcosa su una “chiave”…ma non ottiene alcuna info di rilievo.


Anzi, quel finto macho di Wajima si è fatto persino sequestrare le chiavi della moto dalla sua prof. Come un bimbo delle elementari. Sconsolato Ogata fa per andarsene o più correttamente provo a farlo andar via ma…non avevo fatto i conti con il suo orgoglio. In sintesi a) Ogata non sopporta di sentirsi dire da quei pagliaccetti(anche se è più corretto dire solo Wajima, visto che i tirapiedi sono in silenzio) che sta fuggendo b) non importa quante volte se lo senta dire, sentire dire che ha “dei gusti di merda” e che Kisaragi “è cosi insignificante. L’avevo scambiata per un bambina” lo manda in bestia.



A pestaggio concluso però, Tomi è delusa(non lusingata) dalla reazione violenta di Ogata e non è possibile fermarla in alcun modo una volta che arriva il treno. La narrazione però non ripropone l’incidente e la litigata sul treno, si passa direttamente alla dissolvenza sul bianco ed ad una breve conversazione con la voce, per poi tornare nuovamente alla stazione.



Piuttosto che andare subito a destra però, ho provato un approccio più tranquillo. Sono rimasto fermo vicino alla stazione parlando con Tomi e, avendo evitato la litigata con Wajima e soci, cosi facendo sono riuscito ad evitare di farla salire sul treno, fuggendo dalla stazione.

La situazione in città però è drammatica. È la prima volta che assisto ad un attacco totale di Kaiju in corso a livello strada. Kisaragi, nella fretta si è slogata una caviglia e Ogata la aiuta a camminare ed a nascondersi da una delle “avanguardie” Kaiju. La ragazza è piena di amarezza, hanno distrutto la sua città nel 2025 ed ora faranno la stessa identica cosa. Non possono nulla per fermarli. Ogata per conto suo, la convince quantomeno a tentare di fuggire ma…non conosco gli esiti di questa fuga.



La solita dissolvenza sul bianco mi riporta nuovamente a quello strano luogo, a quella strana macchina ed alla voce. Ogata è furioso, non è riuscito a fuggire in tempo e la voce lo incalza chiedendo informazioni sulla chiave, scatenando le sue ire. Cosa gliene importa della chiave? Deve salvare Kisaragi, proprio come Okabe con Mayushi.



La voce prende atto del legame di Nenji con Tomi Kisaragi e lo invita a collaborare, se vuole davvero salvarla. Se il ragazzo troverà la chiave e gli dirà dove si trova, allora lui farà in modo di aiutarli. La voce stessa, riconosce che Ogata non ha modo di verificare la buona fede della voce ma…è tutto ciò che ha. Deve fidarsi.



Ritornato nuovamente alla stazione, di nuovo alle 16,50 Ogata è di fronte ad una amara verità. Fuggire è inutile, trovare la chiave…pare essere l’unica soluzione per evitare la catastrofe ma, come fare? Non può mica frugare nelle tasche della gente.


Parlando con “altre” persone, potrebbe ottenere qualche info in più. Dirigendosi verso destra, Ogata reagisce in modo strano vedendo in lontananza Fuyusaka. Oltre a lei, Ogata riesce ad intravedere anche Kurabe salire sul treno ma ad incuriosire maggiormente è colui che si trova in compagnia di Iori, Tsukasa Okino.



Nenji pare non conoscerlo ma inizialmente questo passa in secondo piano. Ogata infatti si “nasconde” da Iori. Come se avesse paura di parlare con lei quando si trova insieme a Tomi. La biondina nota questo suo atteggiamento e si ingelosisce, per caso gli piace Iori? Ma di fronte al suo broncio e le sue insistenze, il bancho mette le cose in chiaro “Non è la mia ragazza se è questo che vuoi sapere”. Dopodiché si avvicina al duo e prova a fare qualche domanda



Fuyusaka non sembra capire a cosa egli si stia riferendo inoltre è tardi, una volta arrivato il suo treno, se ne va seguita a ruota da un silente Okino. Ogata però sente di poter ottenere qualche informazione utile da lei e la segue a ruota, lasciando indietro Tomi.



Sul treno però non vi è alcuna traccia del duo, eppure sono saliti. Le sue riflessioni vengono notate da una bimba, Chihiro(bambina) la quale di fronte al “Hai visto una coppia di student?” come per magia “cresce” e diventa Iori.



Iniziando a dubitare della sua sanità mentale e provando ad ignorare il “trucco di magia”, Ogata riformula le sue domande. Sa qualcosa di una chiave? Sa di sembrare un maniaco ed un pazzo avendola seguita sul treno…ma aveva bisogno di chiederlo. Non una chiave normale, una chiave speciale “sono matto vero?”



Piuttosto che irriderlo Iori si allontana e lo interroga “Perché cerchi una cosa simile?” ma prima ancora che possa anche solo provare a spiegarsi, Iori “cresce di nuovo”, davanti a lui c’è Chihiro Morimura(Infermiera) che lo mette al corrente di una sconcertante verità: al inizio era lui ad avere la chiave.



Ogata resta senza parole. Quindi l’infermiera della scuola e Fuyusaka sono la stessa persona? Non ha tempo di elaborare il tutto perché la donna di fronte a lui cambia di nuovo e di fronte a lui c’è Morimura(Latex). Superando la confusione iniziale, Ogata ha una illuminazione. Lui la conosce è una dei “cattivoni” ma prima che abbia modo di elaborare il discorso, questa gli spara “il dolore passerà subito”.



Nenji NON si risveglia al interno di quello strano spazio con la voce, la sua mente dapprima torna indietro ad un ricordo della sua infanzia che aveva soppresso. Anno 1976, vicino al santuario Tokisaka(non è un caso) Nenji Ogata sette anni è ancora in giro,da solo, nonostante sia sera. È uno scenario questo, sicuramente meno rupestre di quello visto nel 1945 ma ancora distante dalla modernità che vedremo nel 1985.


Il ragazzino viene presto raggiunto da una donna misteriosa(Morimura Latex) la quale lo interroga su cosa stia facendo, tutto solo a quel ora. Il piccolo Ogata NON sta giocando, si sta allenando per combattere i cattivoni. La donna prova a convincerlo ad andare a casa con lei e nel suo infantilismo, non si accorge di come conosca “già” il suo nome.



Il bambino però è abbastanza “preso” da Kamen(un super sentai minuziosamente descritto in archivio, che fa il verso al canonico Kamen Rider) da sapere che quelle frasi sono sin troppo simili a quelle usate dai “cattivoni” per rapire i bambini e che lei è “losca”.



Morimura per conta sua, gli rivela che fra qualche anno, che voglia o meno, sarà lui il “cattivo” che chiamerà i Kaiju. Il piccolo Ogata, per conto suo si rifiuta di credere a quella storia assurda e si da alla fuga “Non riuscirai a rapirmi”. Il suo gesto gli permette di “salvarsi” dai proiettili della donna ma…cosa può fare?



È solo un bambino, sfinito e spaventato, Nenji fa il “giro” e si ritrova proprio dove ha iniziato. È prima che abbia modo di formulare qualunque forma di pensiero oltre al “devo dirlo alla polizia”, viene raggiunto da una voce “Sei un bambino cattivo” e subito dopo viene colpito in pieno petto.



Terrorizzato al idea di morire, il bambino ha modo di sentire qualcosa prima di prendere conoscenze: gli ha impiantato delle nanomacchine che andranno ad “aggiungere” al programma che già dentro di se. Una misura necessaria, per preparare le sentinelle. Ogata aveva completamente rimosso quel incontro ma per conto mio, non riesco a levarmelo dalla testa.


Quale sarebbe il programma “già” presente in Ogata ed in altri? Perché lui dovrebbe chiamare le sentinelle? Come fa Chihiro a teletrasportarsi fuori dal range di quarant’anni? Non è la prima volta che assisto a questa anomalia, è attendo che venga chiarita. La presenza di una Chihiro adulta nella scena immediatamente successiva al incontro fra Chihiro(adolescente) e Ida(adolescente) sul ponte Sumire in se invece non mi spaventa, dopotutto è stata Chihiro(Latex) a salvare Ida, potrebbe essere quella stessa Chihiro. Vederla in azione inoltre mi porta alla mente quel “noi due sopravviveremo” sempre di Chihiro adulta…chi sono i due, lei e chi? Juro dovrebbe essere “andato”, da quel poco che so.



Inoltre grazie a questa scena ho una conferma: la pistola usata da Morimura è la stessa pistola magica che Yakushiji a ricevuto da Birba, si tratta di una pistola spara siringhe.



Pieno di domande(io anche più di lui) ma con qualche certezza in più, Ogata si ritrova di nuovo a conversare con la voce. Non ha trovato la chiave ma “dopo” lo sparo, ha ricordato una cosa: è stata “lei” a sparargli quando era bambino.


Stupita dalla parola “sparo” la voce, richiede delucidazioni che arrivano molto presto: l’infermiera della scuola anzi, Fuyusaka adulta( è sicuro che fosse lei) gli ha sparato sul treno. A questo punto la voce gli chiede di rallentare, quindi su un treno o vicino ad un treno? Al binario per essere più corretti ed a questo punto, Nenji prende atto di una verità inaspettata.


La voce NON sa dove lo sta mandando, sebbene questa si affretti a dire che se al Binario che si ritrova, allora è li che la persona con la chiave deve essere. D’altra parte, una volta tornato al Binario inizialmente mi sono trovato indeciso sul da farsi.



Ho provato a cercare Kurabe senza successo, dopodiché ho provato a parlare con Fuyusaka prima che questa salga sul treno. Ma l’approccio diretto ed aggressivo, ha portato alla disapprovazione più totale di Tomi(“Vuoi litigare anche con Iori”) e a nessun tipo di novità: trucchi di magia, sparare, crescere, chiave? Iori cade letteralmente dalle nuvole e si allontana nuovamente con Okino(sempre silente). Al che, controllando la Flowchart, ho notato di essere finito senza accorgermene sulla strada giusta: far passare il primo treno.


Lasciando andare Iori e Okino, senza inseguirli sul treno ed attendendo in loco, Ogata e Kisaragi hanno modo di incontrare Shinonome. La ragazza è(al solito) molto sofferente ed interrogata sulla chiave pare ricordare qualcosa prima di essere colpita da uno dei suoi soliti mal di testa.



Tomi vorrebbe provare a chiedere aiuto ma Ogata piuttosto che chiedere al capo stazione o altri, preferisce seguirla sul treno lasciando indietro, ancora una volta, Tomi. Dettaglio importanti? L’orario. Salendo sul treno dietro a Iori sono le 17,01 salendo dietro a Ryoko invece sono le 17,06. Perché è il “secondo” treno, adoro, adoro questi dettagli.



Sul treno Ogata si imbatte quasi subito in Shinonome, svenuta. Il ragazzo suppone che sia dovuto ad uno dei suoi mal di testa ma accanto a lei vede un ragazzo, lo riconosce. È Sekigahara,il giovane che ha incontro(io ancora NO) nella città distrutta.



Due, anzi tre sono le cose che saltano agli occhi. Primo, la presenza di due giovani svenuti a terra non sembra interessare in alcun modo gli altri passeggeri proprio come le trasformazioni di Iori e lo sparo in precedenza. Secondo, Sekigahara ha in mano una misteriosa fiala con su scritto DD-426(Proprio 426…). Terzo, il losco figuro chiaramente visibile di spalle fra gli altri passeggeri, si avvicina ora a lui.


Io “so” chi è, Tetsuya Ida. L’uomo corregge subito il Bancho, non è una medicina, è veleno. La condizione in cui si trova Shinome “è” provocata da questo veleno che ha contaminato le loro nanomacchine “Sono spacciati” ed il loro sacrificio, conclude Ida, sarà del tutto inutile.


I Deimos arriveranno comunque. Ogata coglie la palla al balzo, con Deimos intende forse quei grosso robot? I Kaiju? Ida, giusto per rincarare la dose, si lascia andare a qualche dichiarazione criptica e ambigua. Se da una parte parla di cose che “so” già: i Deimos vengono dal futuro e viaggiano nel tempo.


Quello che NON sapevo è che i Deimos sono “comandati da quindici ragazzi” aggiungendo che si tratta di una “maledizione”. Ida non delucidazioni sulla sua identità “Sono uomo del passato” ma conclude con un monto: il problema non sono i Deimos, ma coloro che li controllano e distruggono il mondo “Il vero problema è l’umanità”.



Una dichiarazione che va ad aggiungersi alle già numerosissime info rilasciate in questa seconda macrosequenza della sua storia e che fa il verso anche alle parole di Shinonome 2188. Il problema è l’umanità ma…fosse solo quello. C’è altro, i Deimos sono comandati da quindici ragazzi. Quindici, non tredici. Se un quattordicesimo è Okino, chi è il Quindicesimo? Miyuki Inaba forse? È l’unica persona presente fisicamente oltre ai tredici(più Okino) al punto in cui sono arrivato con le ondate…e Chihiro(bambina) ma lei non è una compatibile ma c’è anche Birba e chissà chi altri, Miwako non dovrebbe poter essere. È stata teletrasportata nel settore 3 insieme a tutti i civili da Chihiro…Erika Aiba/Tamao Kurabe? Non lo so, nonlo so…



Di nuovo al cospetto della voce, Ogata fa rapporto sui suoi progressi. Ha trovato Shinonome e Sekigahara svenuti sul treno a causa del “veleno”. La voce è inizialmente perplessa dal “veleno” ma poco dopo, afferma di aver “capito” quale sia la situazione.



Shinonome e Sekigahara inoltre NON sono le persone che lui cerca. La voce è sicura che una volta trovata la chiave, Ogata saprà per certo che è lei. Suggerendo inoltre al Bancho di usare qualunque mezzo pur di trovarla, anche la violenza se dovesse servire.



Ogata però è perplesso, si la chiave, la chiave…ma stanno succedendo cose strane. Da Fuyusaka che “cresce” a Shinonome e Sekigahara svenuti, sta succedendo qualcosa di mooolto strano su quel treno. Fortunatamente una cosa è più chiara, per quanto fosse un segreto di pulcinella per un attimo la distorsione che accompagna la voce cessa ed è chiaramente distinguibile il suo proprietario: Tsukasa Okino ovvero il ragazzo che ora in compagnia di Fuyusaka.





Ci sono cosi tante cose che iniziano a tornare e tante altre cose che si sommano, la storia di Ogata nella sua densità si sta provando ricolma di stranezze e, sebbene dopo un lock semplice(Questa volta una ondata nella prima zona di battaglia) non abbia incontrato altri “ostacoli” ho deciso di fermarmi, avendo completato la sua seconda macro parte per mantenermi sempre fedele allo pseudo ordine che ho seguito fino ad ora.



Grazie al ultime evento “avvelenati” posso finalmente riprendere la storia di Hijiyama,che mi era preclusa sin dal inizio e sempre grazie alla storia di Ogata, ho finalmente nove personaggi con una percentuale di completamente pari o superiore al 30%. Posso quindi “continuare” la storia di Kurabe iniziando il terzo giro completo di pg.(Con l’esclusione del solo Gouto).



Ma un passo alla volta, Takatoshi è il personaggio che più tutti si lega ad Okino. Questa seconda parte della sua storia sia apre, immediatamente dopo la fine del suo prologo. Per essere più precisi sia immediatamente prima del inizio della storia di Nenji e subito dopo la fine del prologo di Kurabe.



Piuttosto che star seduto a non fare niente, Hijiyama ha deciso di seguire Okino alla sua vecchia scuola. Non volendo destare sospetti, soprattutto durante l’orario di lezione, il ragazzo entra dal retro e si fa strada verso il vecchio edificio. La sua reazione non è dissimile da quello di Miura, l’edificio che ricorda nuovo di pacca è ora vecchio, dismesso. Poco più che un ripostiglio glorificato.



Takatoshi è negli anni ’80 da più di sei mesi ma è la prima volta che rimette piede nella sua scuola. La sua mente istintivamente va al punto in cui ero solito aspettare Keitaro tutte le mattine e qui, assistiamo ad un mini flash della seconda scena della storia di Miura con il primissimo incontro fra Kiriko/Tsukasa e Takatoshi ma…con qualche piccola differenza: non c’è Keitaro e Hijiyama si lascia andare a qualche commento di troppo.



Il ragazzo è sovrappensiero, sorride come un ebete…e non si accorge che Okino(sempre travestito da ragazza) si trova proprio davanti a lui. Il ragazzo è lievemente seccato, perché l’ha seguito a scuola? Non avrebbe potuto aspettarlo al suo rifugio, riposandosi un po’?



Takatoshi, ancora scettico e incerto sul suo fidarsi o meno di Okino, vuole prima conoscere la verità ed iniziare a trarne da se le sue conclusioni. È convinto che, dopo aver viaggiato nel tempo, difficilmente qualcosa possa sorprenderlo.



Tsukasa è laconico: si trova in quel luogo per fermare coloro che distruggeranno il mondo. Il loro arrivo è prossimo e saranno a migliaia. Il punto tuttavia non è chi essi siano ma PERCHé arrivano. La risposta? Il Codice D.


Vi sono degli essere umani come Hijiyama e Miura, “speciali” i quali li chiamano involontariamente attraverso questi segnali. È la stessa identica cosa detta da Juro adulto nel incubo in cui spara a Yakushiji e gli altri, la stessa cosa accennata da Morimura nel sogno in cui Ida finisce di preparare l’androide “Kisaragi” e la stessa che Morimura ha detto nel 1976 ad Ogata.



Dunque gli esseri umani “speciali” sono stati modificati per pilotare le sentinelle ed affrontarli? Non esattamente Okino ha “creato” le sentinelle(non tutti i modelli come ho già scoperto attraverso suoi dialoghi in battaglia) ma non ha modificato nessuno di loro.



È proprio per indagare sugli Intralocitor(si, di nuovo loro) che Okino sta indagando ma il resto delle spiegazioni dovrà attendere la fine delle lezioni, nel frattepo Hijjyama è pregato di starsene fermo. Il buon Takatoshi però dopo aver schiacciato un pisolino su un banco (piuttosto scomodo) decide di andare in giro perla scuola ad “indagare” da solo. Non si fida ancora di Okino e non vuole farsi fregare di nuovo ma sa di non dover dare nel occhio.



Uscendo dal vecchio edificio, sotto il portico Takatoshi si imbatte in una coppia di svergognati intenti a fare cose che uno studente NON dovrebbe fare…ADORO, ADORO questo tipo di reazioni. Hijiyama è molto più sboccato di Miura in queste cose ma come lui salta presto alle conclusioni.



La ragazza “carina” è Iori ed il ragazzo per cui non avrebbe “gusti” è Shu ma non stanno flirtando o altro stanno “solo” parlando di sogni. Il portico “è” il punto di ritrovo ormai per il club dei sognatori. D’altra parte se è vero che l’ex bankara NON può entrare nel nuovo edificio perché guardato a vista da una insegnante(Morimura…), ha modo per prendersi una piccola soddisfazione sentendo una ragazza(la cinnamon roll) farsi tutta rossa e chiamarlo “figo”.



Impossibilitato a usare i distributori(causa carenza di monetine), Hijiyama fa quindi ritorno al portico e assiste al suo incubo peggiore. Non conosce i dettagli ma Kiriko/Okino si sta “dichiarando” a Ogata il quale appare imbarazzato e contento allo stesso tempo anche perché Kisaragi “Mi considera una nullità ma posso piacere anch’io alle ragazze”.



Furioso con il bancho che dopo averlo forzato in una rissa NON necessaria, sembra essere intenzionato a rubargli la ragazza, Takatoshi cieco per la gelosia agisce senza pensare e manda ko Ogata con un singolo pugno.



Riacquistata la lucidità e sentendosi profondamente in imbarazzo il ragazzo prova a giustificarsi “Non…non mi importa se lui ti piace”, finendo per essere trollato brutalmente da Okino per il suo scatto di gelosia “Non può piacermi se sono un ragazzo, no?”, uno sviluppo inaspettato ma che non modifica il piano d’azione più di tanto.



Ogata viene trasportato da un imbarazzatissimo (e colpevolissimo) Hijiyama al interno del vecchio edificio. Il banco esanime non si è neppure accorto del cazzotto in faccia, è ancora tutto sorridente per la “dichiarazione” che però è arrivato solo ed esclusivamente per permettergli di analizzarlo.



I dati iniziali però NON sono buoni: Okino era convinto che i segnali partissero da Ogata ma qualcosa non torna. Gli ordini non partono da lui andando a confermare quanto detto da Chihiro nel 1976, inizialmente gli ordini partivano da Nenji ma qualcosa è cambiato. E quel qualcosa per Tsukasa equivale ad un cambio nel piano d’azione: dovranno verificare i codici di tutti.



Sapendo da chi parte l’ordine si potrà se non salvare direttamente il mondo quantomeno “capire” come salvarlo. Diciannove Sentinelle sono già state perse in battaglia. Per essere più esplicito, Tsukasa fa un esempio che Takatoshi possa comprendere facilmente: non è diverso dalla guerra del pacifico. Quando sei di fronte ad un nemico mooolto più grande di te, le Sentinelle non bastano.



Smanettando però, Tsukasa ha comunque trovato qualcosa dentro Nenji…qualcosa che potrà risultare molto utile nel trovare il Codice:D. Cosa potrà essere? Per il momento non lo so di preciso, però so una cosa: questa scena nella timeline generale è immediatamente precedente al prologo di Nenji. E la voce/Okino ha ordinanto a Nenji di trovare la chiave, che so già essere il Codice:D.



Quindi per farla breve(mettendo sempre il condizionale) la storia di Ogata potrebbe essere interamente frutto delle azioni di Okino finalizzata a ritrovare il Codice:D ; ma questa breve sequenza nei panni di Takatoshi non è finita. Nella scena successiva(successiva temporalmente a tutte quelle della storia di Ogata), Hijiyama si ritrova legato ad una sedia nella vecchia fabbrica abbandonata.



È una situazione abbastanza delicata, Tsukasa non ha trovato niente su Ogata ma esaminando il suo codice gli sono venute in mente delle cose ed ha deciso di verificare, senza il suo permesso ovviamente. Per quanto Takatoshi si possa lamentare però…Okino è convinto che questa situazione non sia dissimile da quella volta che se la sono “spassata” insieme al laboratorio(evento che Hijiyama pare non ricordare) e che soprattutto le sue parole siano in forte dissonanza con quanto si evince dai suoi dati.



Pur avendo scoperto che è un ragazzo, Takatoshi parrebbe pensare ad Okino di continuo e a discapito della sue parole, quella strana situazione pare piacergli “Hai un animo perverso, Hijiyama kun” ed è su questa scena a metà fra il buffo, il romantico e l’inquietante che si chiude questa breve sequenza nei panni di Takatoshi. Non c’è nessun lock a precludermi la sua terza parte ma dovrà aspettare. Ora devo iniziare ufficialmente il terzo giro. Sono(finalmente) quasi al 50% della storia, non vedo l’ora di continuare.



EDIT: 15/07/2021


13 Sentinels



Il…



terzo giro di personaggi è iniziato nel migliore dei modi. Juro aveva il lock più “imponente” che avessi mai trovato, nove personaggi almeno al 30% di completamento al inizio di questo viaggio sembravano(e sono) un’infinità.



È passato tanto tempo da quando mi sono ritrovato a vestire i panni di Juro, eppure non ho dimenticato i suoi tormenti e le sue paure. Il giovane Kurabe è sempre più inquieto, sempre più spaventato e insicuro. La sua spensierata vita di adolescente sta progressivamente andando in pezzi.


Kurabe e Izumi, incubi o ricordi, chi è davvero lui? Di chi può fidarsi davvero? Le domande sono tanti e la paura di fare del male a persone che conosce o a cui ha imparato a volere bene si fa sempre più intensa. Se quelli sono dei ricordi, come suggerito dal continui “Izumi kun” di Shinonome, allora è davvero capace di fare del male a Fuyusaka e Yakushiji…e quest’ultima, ha davvero cosi tante attenzioni e premure nei suoi confronti, solo perché innamorata di colui che ha “rimpiazzato”? Qualcuno con la sua stessa faccia?



In mezzo a questo flusso di coscienza si colloca la sempre più detestabile figura di Shiba. L’amico per la pelle che è loschissimo sin dalla fine del prologo e che non figura in NESSUNA, NESSUNA altra storia. Arrivato quasi a metà ero praticamente certo che non esistesse alcun Kyuta Shiba ma questi miei sospetti, innocenti o meno NON potevano neanche immaginare la quantità di reveal che sarebbero arrivato di li a poco.



Un canonico, calma prima della tempesta apparentemente non dissimile da quello a cui ho assistito durante la seconda “macro” parte. Shiba è sempre li. Appiccicato a Juro prima ancora che si abbia modo di rimettere ordine nei suoi pensieri. Dove vogliono passare il pomeriggio?



Nonostante ci sia “l’opzione” di cercare Shu, si tratta di un falso. Shiba sostiene di aver “finito” il gioco(come abbia fatto mi èignoto) e di non aver bisogno di andare da Amiguchi. È una falsa opzione, qualunque cosa si faccia o si dica si ritorna sempre e comunque a “Non ti interessa più il film?”



Avevo dimenticato come fosse Shiba a passare a Kurabe la maggior parte dei film ma non avevo dimenticato quanto la sua presenza costante rendesse un incubo l’interazione di Juro con altri personaggi. È sempre dietro di lui, sempre pronto a seguirlo a ruota, sempre a tentare di controllare le sue azioni.



Incitato(obbligato) dal ragazzo, Juro mette da parte momentaneamente i tanti pensieri. Ci troviamo in un momento di poco successivo a quello in cui Shinonome scopre la fiala i Intralocitor sotto il cuscino di Fuyusaka in infermeria, il che colloca questa parte di storia “molto tardi” nel grande schema degli eventi.



Sul calar della sera, Juro e Shiba sono tornati dalla videoteca a mani vuote. A quanto pare è stata “chiusa” temporaneamente a causa del esplosione di gas di qualche giorno prima. Tutto potrebbe concludersi con un banale e quotidiano ritorno a casa ma questa volta Kurabe viene raggiunto da Miura.



Keitaro ha seguito appositamente Juro dopo la scuola per parlargli della sentinella. È un pilota? Come ha fatto a teletrasportarla li? Keitaro si rende conto molto in fretta che Juro non sta facendo il finto tonto ma sembra aver dimenticato sul serio quanto accaduto alla fine del suo prologo. Siamo arrivati al momento del reveal, cosi come accaduto tante altre volte(mi viene in mente ad esempio la scena con Fuyusuka nel aula i scienze), Shiba agisce, parla…come se non fosse davvero li.



In questo caso suggerisce a Kurabe come quanto raccontato da Miura possa essere un film ma sfortunatamente per lui, Miura è abbastanza lucido da rendersi conto del ovvio. In quella strada ci sono solo loro due, nessun altro.



Confuso(e spaventato), Juro inizia a mettere in piedi qualche pezzo. Dapprima c’è quello strano sogno(che ANCORA non mi è stato mostrato) in cui c’erano Shiba ed un androide e poi l’illuminazione. Qualche giorno prima in classe, alla fine delle lezioni al solito Juro e Kyuta discutevano del ultimo film.



Nel finale il criminale messo in trappola si impossessa del corpo del protagonista…per cui l’eroe, finisce per divenire il criminale. Un finale controverso che fa da chiaro foreshadowing a quello che sta succedendo, Juro non ha per niente apprezzato il colpo di scena mentre Kyuta ritiene che “sia proprio quello il bello”.



Tutto sarebbe potuto proseguire normalmente se Tomi, con sguardo preoccupato, non si avvicinata a Juro “Che c’è, parli da solo?”. Nella storia di Fuyusaka Kisaragi aveva preso atto di come Kurabe fosse “strano” ma la situazione in questo caso prende una piega molto diversa. Tomi e Miwako NON vedono alcuno Shiba e sono chiaramente…chiaramente preoccupate. Tanto che Miwako, che normalmente non regge lo sguardo dei ragazzi con cui non ha confidenza, non si lascia andare alle sue solite goffe animazioni e Tomi, con la sua solita schiettezza non usa mezzi termini “te che parli con un fantasma? Se è uno scherzo NON è divertente”



Kurabe inizialmente pensa che le ragazze si stiano prendendo gioco di lui e di Shiba ma poi si ferma un secondo e pensa. Nonostante siano amici inseparabili, insieme alle elementari cosi come alle medie NON ha alcun ricordo di lui. Lo stesso Shiba prosegue con la recita ma poi prende atto della situazione, è si sbottona un po’ ha “esagerato” con il controllo mentale e qualche contraddizione è saltata fuori ma in quel pomeriggio cambio poco.



Shiba consegnò una nuova cassetta a Juro “tieni sono i prossimi ricordi, vai a casa a vederla” poi dissolvenza sul bianco. Le cassette, quelle dannate cassette e ricordi, di nuovo ricordi. La scena si sposta di nuovo nella via commerciale dove Juro tenta, vanamente, di fuggire. Keitaro prova a calmarlo ma è inutile, non può fare assolutamente nulla.



“Smascherato” Shiba spiega che la reazione di Juro è dovuta ad una mancanza di prudenza nel gestire la situazione, aggiungendo che “si mostra” solo a lui. Personalità artificiale 48Q codice QTA_CBA, che con un gioco di parole in giapponese(Minuziosamente descritto in archivio) diviene Kyuta Shiba.



È una personalità creata “appositamente” per interagire con Juro “Ti piace parlare con una persona cosi, vero?” Nonostante la “scoperta”, 48Q sente comunque di avere ancora il coltello dalla parte del manico: Juro non può fuggire, la sua testa è già piena di ricordi trapiantati.



I ricordi…ma di chi? I “suoi” ricordi, Juro Izumi. Adoro la dicotomia che si sta creando in questa scena, Juro è disperato, terrorizzato mentre 48Q continua imperterrito a porsi con quel solito tono amichevole finto preoccupato “Non fare scenate. Altrimenti tutti ti prenderanno per pazzo”. Dopodiché, nonostante le urla disperate di Juro gli consegna una nuova videocassetta che “gli ripulirà la mente”.



Contrariamente a quanto 48Q pensava però, questa volta Kurabe non ha perso tutto. Ricorda chiaramente che solo lui può vederlo e rifiuta categoricamente la proposta di ricevere una nuova videocassetta. 48Q, per conto suo risponde a qualche domanda(Inizio a chiedere che quelle carte che “legge” in classe siano una specie di copione) ma deride gli sforzi di Juro, è tardi. La sua testa è piena dei suoi ricordi, non può fuggire, nessuno può aiutarlo, nessuno gli crederà.


Di fronte al ennesimo rifiuto di Juro però la personalità artificiale scompare temporaneamente. Qui si ottiene un minimo di libertà. Questa terza macro parte della storia di Kurabe ha tre “braccia” che partono dopo la scuola, la prima l’ho già vista ed è banalmente andare in videoteca. La seconda, è un dead end. Aspettando, tergiversando nuovamente in classe come un inesorabile angelo della morte 48Q comparirà di nuovo alle spalle di Juro”Non puoi sfuggirmi” manomettendogli di nuovo i ricordi facendo partire la dissolvenza bianca.



La soluzione? È uscire in corridoio. Tutte le altre opzioni della storia si aprono uscendo fuori, dapprima Kurabe si imbatte in Ogata che era alla ricerca di Kisaragi e se ne va sconsolato. È un “indizio” perché prima della conversazione con 48Q, è possibile sentire Kisaragi e Sawatari parlare di come la prima si stia nuovamente recando ad incontrare qualcuno al “solito posto”, che da flowchart potrebbe essere il santuario Tokisaka.



Non ho verificata prima del inesorabile lock, ma credo che sia possibile avere il dead end “Ricordi manomessi” anche in corridoio. Salutato Ogata, Kurabe prova a fuggire…ma non ci vuole un genio per capire che è inutile. Ma a chi chiedere aiuto?

Solo lui può vedere 48Q ed ogni suo tentativo di parlarne lo farà sembrare ancora più strano, se non pazzo. Fuyusaka? È assente. Amiguchi? È troppo tardi, sarà già andato a casa. Yakushiji? Lei è innamorata di Juro Izumi, è possibile che sia in combutta con 48Q,chi allora? Poi l’illuminazione, c’è solo una persona a scuola cui chiedere “Certo come ho fatto a non pensarci prima?”


Shinonome Ryoko, la sua senpai era amica di Izumi. Sa che hanno creato per lui una nuova personalità, sicuramente lei potrà se non aiutarlo quantomeno dargli un suggerimento. Fortunatamente la senpai è in infermeria ed una volta svegliata, è ben disposta a starlo a sentire.



Il ragazzo però non è sollevato, i suoi pensieri sono un gorgo vorticoso che non accenna a fermarsi, un incubo divenuto realtà. Kyuta shiba/48Q è una personalità artificiale che ha sfruttato le cassette per installare dentro di lui i ricordi di Juro Izumi. Ma un passo alla volta, messa di fronte alle presunte manomissioni di ricordi da parte di 48Q la senpai pare dubbiosa e preoccupata. Morimura le aveva detto che i ricordi di Izumi erano andati persi del tutto, ma questa conversazione avviene “dopo” che lei inizia a dubitare di Morimura quindi forse non è una novità per lei.



D’altra parte Juro non capisce cosa centri la sensei, è 48Q ha modificare i suoi ricordi ma la senpai non sa nulla di questa personalità artificiale però ha un’idea. Se ha dentro di se i ricordi di Izumi, allora ricorderà qualcosa del di lui passato no. Che tipo di sogni erano? Che tipo di sogni erano?



Li ha visti…in un sogno, o forse erano dei film?(le famose cassette) Il primo è il sogno con la sparatoria, per impedire la distruzione nel futuro lui e Fuyusaka tornavano indietro nel tempo per far esplodere la struttura che avrebbe poi scatenato tutto. Venivano scoperti ed il tutto terminava con una sparatoria.La “presenza” di Fuyusaka accanto a Izumi era un dettaglio ignoto alla senpai.



Dopodiché, fra le rovine di un mondo distrutto il se stesso adulto se ne andava in giro ad uccidere studente, fra cui Yakushiji e Fuyusaka. Questa volta però, la senpai risponde con inaspettata fermezza. Izumi, quello che conosceva lei, non farebbe MAI una cosa del genere.



Proprio Fuyusaka aveva accennato a come quelli non fossero sogni, ma realtà e lui…non ha ancora parlato di una cassetta, di un ricordo “impiantatogli” da Shiba. Questo sogno, questo flashback si colloca immediatamente dopo “Conto alla rovescia” visto durante la storia di Iori e ne costituisce il seguito.



Okino aveva ragione. Il viaggio nel tempo è “impossibile” solo con la “loro” di tecnologia. La scena si apre infatti con Juro(Izumi) appena tornata da un viaggio nel 1985, ha portato con se il volantino di un cinema come prova. L’invasione, era già iniziata anche nel passato.



I tre sopravvissuti, iniziano cosi a mettere insieme i pezzi: il settore 3 è 2025 mentre il 4 è 1985. Tutte le ere che possono visitare con quella macchina sono sotto attacco, ma perché? Quelle invasioni NON sono presenti nella loro storia dove l’invasione è iniziata un anno prima, nel 2104.



Juro ipotizza che l’arrivo dei Kaiju abbia potuto dar vita ad un vero e proprio universo parallelo ma Okino ci va piano con le congetture. Non nega che possano essere di fronte ad un paradosso temporale ma ritiene prematuro bollare quel macchinario come “macchina del tempo” ad interrompere i ragazzi, ci pensa una scossa.



Non è un terremoto, i ragazzi scoprono con orrore chei l conto alla rovescia segna zero. La superficie terrestre inizia a sbriciolarsi, varie aree del UFO iniziano a sparire e nel frattempo sprofondano. Il conto alla rovescia era un vero e proprio “orologio del apocalisse”. Non possono restare li, non sono al sicuro. Okino prende in mano la situazione è ordina ai suoi due compagni di recarsi al centro del dispositivo.

Fuggiranno nel passato, lui li seguirà non appena avrà finito di impostare il timer. Le coordinate, su suggerimento di Juro, saranno al ponte Sumire sopravvisuto al attaco. Tsukasa però si trova di fronte ad un muro, non riesce a selezionare i settori, i comandi non rispondono ma poi lo trova.


Non sa che anno sia,ma ha trovato un fantomatico Settore 0, le coordinate vanno però impostate manualmente e fra le urla disperate di Chihiro(Iori), Tsukasa rimane solo nel UFO. Nella scena immediatamente successiva, i ragazzi si ritrovano sul ponte Sumire.



Ci sarebbero tante cose “extra” da dire, ma un passettino alla volta. Dopo una breve ricognizione, Izumi ritorna dalla sua compagna. I cartelli, i manifesti…sono nel 2089, sono tornati indietro di dieci anni. Chihiro ne deduce che sia per questo motivo che non vedono la torre del nuovo secolo, che sarà costruita solo da li a dieci anni e cosi anche il palazzo della Shikishima.



Chihiro sembra del tutto intenzionata a non spostarsi di un solo passo ma Juro la prega di affrontare la realtà. Okino non li raggiungerà, posson contare solo l’uno sul altra. In quel era sono appena nati. Non hanno soldi, casa, famiglie, documenti. Nulla di nulla e “devono” provare ad avvertire tutti della minaccia imminente…ma se nessuno li credesse?

Izumi è convinto che in tal caso dovranno semplicemente agire in prima persona. Troveranno il modo di raggiungere l’UFO e potranno sfruttarlo per viaggiare nel tempo e salvare Okino. I ragazzi “dovranno vivere alla giornata”, perché è cosi importante questa frase?


Perché la scena immediatamente successiva a questa è nel 2104, Juro e Chihiro ormai adulti hanno fatto saltare in aria il palazzo della Shikishima costringendo il Progetto Interstellare a ripartire da capo ed in quella occasione Juro saluta cosi la sua compagna”Dobbiamo vivere alla giornata” per incitarla a fuggire.



Fino a prova contraria inoltre il 2089 è il Settore 0. Come dirà nuovamente Juro nel incubo si “erano sbagliati”, realisticamente il progetto interstellare non era il problema ma i ragazzi e le macchine dentro di loro. Ed in quella occasione “quella” Chihiro aveva dovuto porre fine alle azioni del suo compagno d’avventura, il ragazzo(poi uomo) innamorato di lei.


“Quella Chihiro” si sacrificherà per salvare la vita a Tetsuya Ida il quale si teletrasporterà nuovamente indietro nel tempo sul Ponte Sumire, questa volta però Chihiro(adolescente) sarà riuscita a fuggire da sola, senza Juro. Eppure in una scena successiva dirà di essersi dovuta sbarazzare di”lui”, quindi è ancora possibile che sia Juro “l’altro” che sopravviere in ogni caso.


Come fanno a coesistere due futuri cosi diversi? Genericamente e mancando di spiegazioni? Si tratta di un altro mondo o qualcosa del genere. Di ritorno nel “presente”, l’atteggiamento di Shinonome verso Juro è subito diverso, diffidente come dimostra il suo passo indietro ed il “non avvicinarti”.



La senpai ha chiare più cose ora. Il ricordo di cui gli ha parlato è del uomo che è tornato indietro di sedici anni con Morimura e che ha viaggiato nel tempo tante volte tuttavia nonostante si chiami “Juro Izumi”, non è l’Izumi che conosce lei. Si tratta di un Izumi che viene da un “mondo scomparso”, un soggetto altamente pericoloso da quanto è stato riferito a Shinonome.



Juro quindi fa due più due, i suoi sogni sono ricordi che vengono dal mondo scomparso 48Q è il Juro Izumi che viene da quel mondo. Secondo Shinonome, quel uomo è fuggito dopoaver trasferito la sua coscienza in un androide ma non ha modo di approfondire.



Ryoko ha una delle sue crisi e come per magia 48Q si manifesta nel infermeria, seccato dalla lingua lunga della ragazza e deridendo la sua condizione “Ryoko Shinonome è una strana. Se la prendi sul serio, soffrirai anche tu”…in tutto questo ho notato una cosina.



Nel “mondo scomparso”, Izumi è giunto alla conclusione che i ragazzi non fossero da salvare…e fossero invece il problema poiché i segnali venivano dalle loro nanomacchine. Nel mondo attuale invece Ida(Storia di Ogata), che come Juro è stato compagno d’avventure di Morimura è giunto alla conclusione che il problema sia l’umanità intera e come ben so(Storia di Sekigahara) tramerà ai danni di Morimura ritenendola incapace di pensare razionalmente… proprio come Izumi che aveva agito di istinto, convinto di agire “anche” per il bene di Morimura.

Di interrogativi però ne restano tanto, fra quelli nuovo alla fine di questo sezione c’è perché “anche” Iori ha i ricordi del mondo scomparso?



Sfortunatamente per la mia voglia di conoscere, la storia di Juro è “già” bloccata, questa volta dietro un evento nella storia di Yuki per cui particolarmente distante tenendo conto delle mie tempistiche.



Spostandomi su Fuyusaka il cambio di mood è evidente anche il punto di partenza, non è poi cosi diverso da quello già vissuto nella parte precedente. Il trio composto da Kisaragi, Fuyusaka e Sawatari passeggia per le vie di Ashitaba discutendo di vicende ordinarie e da parecchie soddisfazioni questo “ascoltare”. Perché ci permette di conoscere ancora meglio i personaggi e come essi si rapportavano fra loro a seconda della loro “situazione”.



Il test a sorpresa di matematica è stata un disastro, Usami è uno spasso quando è costretta a mordersi la lingua parlando della sua “vecchia scuola” che in realtà è la stessa che frequenta ora, solo che quarant’anni prima. Tutte e tre le ragazze sono andate malaccio, Iori in particolare ha mancato il due di un pelo…un peccato visto che pare andare relativamente bene in altre materie(come confermato anche dal suo profilo).



La solita diatriba sul cibo, questa volta fra Hotdog(Tomi) e Nikuman(Miwako) questa volta non porta a vere e proprie svolte differenti, il punto di arrivo è lo stesso. Tuttavia senza “ripetere” la scelta(aka, far scorrere di nuovo i dialoghi per far venire di nuovo fame alle ragazze) non ho trovato l’attacco per proseguire con il percorso.



Il che mi ha permesso di scoprire altri dettagli, su tutti come zitta zitta Kisaragi si stia facendo prendere(forse inconsapevolmente) dal entusiasmo di Natsuno per il paranormale visto che è rimasta sveglia fino a tardia guardare un trashissimo programa sulle mummie. Programma conosciuto sia da Fuyusaka(sempre per via di Natsuno) che da Sawatari che però ne ha invece sentito parlare dai ragazzi della sua classe…una traduzione che ho trovato decontestualizzata, visto che le ragazze sono tutte in classe insieme. D’altra parte mi ha fatto sorridere la piccola battuta sui Nikuman, in pratica Iori propone di inserirli sotto la maglietta la “prossima volta”, cosi “sarò come Morimura”…e se Miwako è solo preoccupata dal calore emanato dai Nikuman…Tomi abbassa lo sguardo, chiaramente in imbarazzo.



Tornando IN, Miwako di suo ha guardato un programma di musica e questo porta Tomi ha inciampare un’altra volta, facendo la figura di quella eccessivamente riservata. Le piace la musica, in particolare cantare…ma non riesce a parlare di “cosa” effettivamente ascolti/canti.



Dopo il secondo giro, si prende finalmente nota del piccolo dramma personale di Iori. Miwako ricorda di come, qualche giorno prima, era svenuta nel aula di scienze e che successivamente era stata trasportata “come una principessa” in braccio da Gouto in infermeria. Per quanto tutto questo sia detto sempre dalla cinnamon roll con quel suo fare romantico, a preoccupare Fuyusaka non è il solo essere SEMPRE coinvolta con i ragazzi…ma la situazione in se.



Cronologicamente la storia di Iori(almeno fino a questo punto) si svolge prima della storia di Tomi e grazie agli eventi successivi molte cose, alcune del tutto inaspettate, acquisiranno senso. Qualche giorno prima, Fuyusaka e Kurabe si erano attardati a pulire l’aula di scienze.



Come mi è già noto i due hanno il turno insieme, d’altra parte dopo aver terminato di spazzare i ragazzi prendono atto del assenza di una chiave necessaria a riporre alcuni strumenti. Kurabe(suppongo su suggerimento di 48Q) propone di lasciar perdere ma Fuyusaka da prova di grande maturità e decide di andare insala professore, recuperare la chiave e poi tornare indietro a sistemare tutto.



Recuperata la chiave e completata la rimessa in ordine, Iori inizia sentirsi a disagio. L’edificio è vecchio e la tarda ora di certo non aiuta la sua ansia. Il tutto è coronato dalla presenza di strani rumori, Iori inizialmente pensa che si tratti di uno scherzo da parte di Kurabe ma poco dopo, quando era sempre più evidente che NON fosse il ragazzo ha scoperto uno strano pannello luminoso. Il pannello che so essere la chiave per regolare il teletrasporto.



Involontariamente, Iori lo ha attivato e si è teletrasportata. La scena si sposta subito in infermeria, Fuyusaka si trova insieme a Morimura, Sawatari e Gouto. Ufficialmente? Ha perso conoscenza, causa anemia(Morimura dixit), e Gouto l’ha trasportata in braccio di peso.



A questo punto Iori, che rifiuta di stare a letto, interroga il suo senpai. Anche lui era nella città in rovina? Quella in fiamme? Quella che ha visto anche nei suoi sogni? Gouto fa lo gnorri, anche quando viene interrogato sulla presenza degli schermi luminosi nel aula di scienze. Il silenzio imbarazzante di Gouto e Morimura e lo sguardo preoccupato di Sawatari però non convincono Fuyusaka, è sicura di essere stata in quella città in macerie ed il suo senpai, checché ne dica, era li.



Possibile che fosse solo un sogno? Flashback nel flashback. Iori riprende i sensi nella città distrutta del 2065. I suoi pensieri volano ai suoi sogni, sono quindi premonizioni e non solo la cattiva influenza dei sogni di Natsuno? Spaventata Iori inizia a vagare in cerca di sopravvissuti…finendo per trovarsi dal lato sbagliato della canna di una pistola.


A puntargliela addosso è il “ragazzo carino” per cui si è presa una cotta. Il sollievo, si trasforma ben presto in altre domande e preoccupazioni. Lui “sa” che si chiama Iori Fuyusaka(ha letto la sua tessera dello studente) ma chi l’ha mandata li?



Ei, abbassa la pistola quando prende atto di come Iori abbia semplicemente visto una “luce” nel aula di scienze…ma questo non impedisce al ragazzo di puntarla nuovamente nel caso si provi ad “allontanarsi”, intimandola a rispondere altrimenti “finirà male”.


Sekigahara ha “tanto” a cui pensare. Se il portale ha reagito, vuol dire che “lei”è una dei 15. Inoltre se Fuyusaka è riuscita ad attivare il portale bloccato vuol dire che lei è la “vera” Chihiro Morimura, perché solo Chihiro Morimura può togliere il blocco ai portali.



Il nome “Morimura” perplime Iori, che intanto inizia a osservare dalla distanza i mostri che distruggono la città. Secondo Ei sono al “sicuro” li, quelle creature non sono diverse dai mostri dei film…ma sono Kaiju. La loro presenza fa ricordare a Fuyusaka dei suoi sogni: quei cosi arriveranno ad orde e distruggeranno anche la sua città. Il racconto insospettisce Ei che la mette di nuovo sotto tiro ma Iori si sforza di fargli capire che si trattava solo di sogni…ma forse non erano dei sogni.



In un sogno(uno di quello che NON ho ancora visto flashback) hanno perso la battaglia ed è fuggita nel passato insieme a Gouto, con suo sommo imbarazzo(“Perché questa ossessione per i ragazzi?”), in un altro sogno dopo la distruzione della città si ritrovava sottoterra in un UFO, in un altro fuggiva nel passato da sola.



Sekigahara una certezza la ha, quelle sono le stesse cose raccontategli a suo tempo da Morimura ma non ha tempo e modo per spiegarsi,neppure per rivelare il suo nome a Iori. Un drone(Un BJ) li avvista e deve darsi nuovamente alla fuga. Nei suoi piani c’era di portare Iori con se ma l’improvviso attacco di una sentinella cambia tutto e Iori sviene.



Accanto al suo corpo privo di sensi arriva Gouto. Ha preso atto della fuga di Sekigahara ed ha “ripristianato” il controllo manuale nella 8 per impedire che i Deimos la utilizzano, dopodiché Morimura ordina di disattivarla per direttissima. Dopodiché Renya fa rapporto sulla presenza di un’altra studentessa(Morimura sussulta vedendola) del settore 4 che frequenta la stessa classe di Kisaragi e gli viene ordinato di riportarla indietro.



Ora per quanto poche, queste scene mi sono estremamente utili, soprattutto se accompagnate da un’occhiatina alla timeline ma un passo alla volta. Viene sottinteso che SOLO i quindici possano attivare i portali, quindi Okino “è” il quattordicesimo, ne resta fuori solo ed ho già diversi candidati(Miyuki Inaba, Erika Aiba…). Inoltre la presenza di Sentinelle usate dai deimos non è né più né meno che una conferma di quello che so già, cosi come la presenza di un controllo in remoto nelle unità più vecchie.



Proseguendo, la primissima scena del prologo di Gouto si svolge poco tempo prima che Iori attivi accidentalmente il portale. In quella scena, Morimura aveva “bloccato” il teletrasporto, blocco che Iori ha involontariamente tolto. Allo stesso modo Gouto(nella scena finale del suo prologo) va a fare visita al computer centrale del 2025. Questa scena si svolge PRIMA che Iori riprenda i sensi in infermeria, questo significa che forse si è spostato nel 2025 prima di tornare indietro nel settore 4.



D’altra parte, la rimozione del blocco giustifica l’incidente fra Sekigahara e Shinonome che ha dato il via alla storia di Kisaragi. Tutto si ricollega, tutto ha un senso.Non ci sono blocchi ad impedirmi di proseguire con la storia di Fuyusaka ma la sua “macro”(micro) parte è terminata, per cui si passa ad Hijiyama.



Un po’ come avvenuto nel passaggio fra prologo e prima parte, ho la nettissima sensazione che questa scena si svolga subito dopo la piccola “analisi” fatta da Okino. O più correttamente, poche ore più tardi. Hijiyama è sempre più sicuro che Okino sia un individuo pericoloso, vista la naturalezza con cui ricorre ad ogni mezzo possibile ed immaginabile per raggiungerei suoi obiettivi.



Questo va dal semplice mentire, al travestirsi fino ad arrivare ad atti di violenza fisica, inoltre non capisce esattamente dove vada a dormire, visto che se ne è andato ben prima che sorga il sole senza neppure consultarlo sul piano d’azione. Messo in queste condizioni, Takatoshi decide di avviarsi verso la scuola…e qui un sorriso spontaneo.



Il nostro ragazzone è al verde e non può permettersi spese non necessarie, per cui deve farsela tutta a piedi “Se parto ora, dovrei arrivare per mezzogiorno”. La lunga camminata non sembra pesare più di tanto al ex soldato che, seguendo il consiglio di Tsukasa, entra dal ufficio del personale. Cosi facendo arriva direttamente nel vecchio edificio, senza incontrare magagne di alcun tipo.


Fatto questo, per Hijiyama arriva il momento di cercare(nuovamente) Okino. Una ricerca per modo di dire visto che si imbatte in lui proprio sul portico intento a dar da mangiare ad un gattino. La vista di Okino cosi travestito manda in “estasi” il nostro Takatoshi che continua ancora a cercare di venire a patti con i suoi veri sentimenti.



D’altra parte non può negare che, quanto Tsukasa stia facendo con il gatto…non sia poi cosi diverso da quello che ha fatto con lui. Briciola(il modello è lo stesso di Birba, in tutto e per tutto. Tuttavia al momento hanno due entry diverse in archivio), è un gattino randagio a cui ha dato, casualmente, da mangiare un giorno e che ora si è affezionato a lui e lo segue ovunque. La scatoletta inoltre è una vera prelibatezza, la stessa che Megumi prende per Birba.



Prima di andarsene, sempre con quel suo fare malizioso e imperscrutabile, Okino “ordina” al nostro Takatoshi di buttare la scatoletta. Eseguendo l’ordine(ho provato ad andarmene prima, ma non è possibile), si riceve una ricompensa.



Una monetina da 150 yen lasciata li appositamente da Okino. La gioia e la gratitudine nel poter tornare a sfamarsi sono espresse in toni molto coloriti ma i distributori sono off limits, un’insegnante(leggasi Morimura, di spalle) si trova sul posto, per cui Takatoshi si sposta vicino all’entrata dove ha modo di origliare una conversazione fra due ragazzi troppo sboccati nei loro apprezzamenti su un gruppo di compagne, e le suddette ragazze disgustate dai modi ben poco fini del trio.



L’incontro più importante per il ragazzo però è quello con “l’angelo del panino alla Yakisoba”, nome altisonante con cui Takatoshi ha battezzato Megumi…che però non sembra(o forse non vuole) riconoscerlo. La sua presenza provoca due reazioni in Hijiyama: in primo luogo? A scuola vendono i panini con la Yakisoba e deve affrettarsi. Secondariamente? Un ricordo, un ricordo molto importante per come possiamo collocarlo.



Si tratta di un evento che nella timeline ufficiale si svolge direttamente dopo a “Izumi non tornerà”(l’ultima scena che ho visto nella seconda parte della storia di Yakushiji), se ne deduce che Megumi sia appena arriata nel Settore 4. Per quanto invece riguarda Takatoshi, la situazione è un po’ più complicata.



Siamo nel marzo del 1985, l’anno scolastico in jap inizia ad aprile per cui sono in corso le vacanze di primavera… ma non so esattamente “quanto” tempo sia passato da quando Takatoshi è arrivato negli anni ‘ottanta. So che ha impiegato sei mesi a trovare Tsukasa e che Keitaro a preso servizio nel ottobre del 1944, ed in quella occasione ha conosciuto Kiriko/Okino ma non so quanto tempo sia passato dal incidente.



Una cosa la so però, è passato abbastanza tempo affinché il nostro Takatoshi si riducesse molto male. I capelli hanno iniziato a crescerli, la sua divisa da ufficiale è tutta rovinata e sporca; non ha soldi e sta morendo di fame; ciliegina sulla torta? Ha la febbre.



È sottilmente divertente osservare i patemi del ex soldato che fa mea culpa per tutte le sue mancanze ed errori a tratti infantili e divertenti. La possibilit di rovistare fra i rifiuti per non morire di fame è presente però…il suo attaccamento al suo orgoglio di soldato imperiale, gli impedisce di scendere cosi in basso. L’orgoglio non gli impedito, causa calura eccessiva, di tuffarsi nel fiume con tutti i vestiti.



In quelle condizioni non può sperare di trovare un lavoro, né tantomeno trovare Kiriko/Okino. I lamenti e le preghiere del ragazzo, vengono accolti da una figura di passaggio la quale dapprima allontanatasi, torna indietro per assicurarsi delle sue condizioni.



Di fronte alla preoccupazione della sconosciuta, ovviamente Takatoshi si aggrappa a quel briciolo di dignità che gli rimaneva ma di fronte ad una disinteressata offerta di cibo, un panino alla Yakisoba…il ragazzo cede. Divora il panino con gustosa voracità…e non si accorge che il suo “angelo” si è già allontanato, senza aver modo di chiederle il suo nome o anche solo ringraziarla. Quello che so però è che, successivamente, Hijiyama ripresosi inizierà a lavorare presso il porto e si procurerà vestiti divenendo noto come il “ladro di divise”.



Concluso il flashback, Hijiyama si affretta alla mensa dove nonostante la folla, riesce a farsi strada e recuperare l’ultimo panino alla Yakisoba(Il penultimo lo aveva preso Tomi). Con il prezioso trofeo al sicuro nelle sue tasche, Takatoshi ritorna al vecchio edificio convinto di essere stato “ricompensato” per la sua buona condotta ma ad attenderlo trova Okino in abiti maschili.


Il ragazzo si prende subito gioco del espressione del ex soldato, pare “deluso”…ma per una volta Takatoshi riesce a zittirlo. Non c’è bisogno di divenire volgari, ormai ha capito che Okino si traveste perché gli piace oltre che per necessità.



D’altra parte una volta tanto è Okino ad essere colto alla sprovvista…in questo caso dalla gentilezza di Takatoshi che, sentendosi a disagio a mangiare da solo e pur essendo affamato, offre più che volentieri metà del suo panino per pura gentilezza, in puro stile Hijiyama.



D’altra parte, mangiando, Takatoshi “torna” sul angelo del panino alla Yakisoba e si rende conto di una cosa: non è la prima volta che la reincontra. Questo flashback si colloca temporalmente “dopo” tutte le scene della storia di Ogata che ho visto sino ad ora ma comnque “prima” della famosa scena con Hijiyama legato alla sedia.



Al alba, Okino e Hijiyama escono dalla fabbrica per prendere una boccata d’aria. A quanto pare hanno “rapito” qualcuno(che non è detto sia Ogata) ma al momento non riusciti a ottenere nessuna informazione utile. Takatoshi si convince che forse la vittima di turno non sappia veramente nulla ma Tsukasa ritiene che sia necessario provare analizzando a dovere le piccole tracce rimaste nel di lui codice.



Dopodiché, avendo fatto nottata, decide di recarsi al minimarket vicino alla stazione per comprare qualcosa da mangiare. Al ennesima richiesta di panino alla Yakisoba, Hijiyama viene rimproverata da un seccatissimo Okino…il quale lo invita a provare qualcosa di diverso. Come fa da dire che ci sono “sicuramente” tante altre cose che gli piacciono se nemmeno le prova?



Rimasto da solo con questi pensieri, alla fabbrica giunge una ospite inattesa: Megumi Yakushiji, la quale si guarda intorno con circospezione e poi, senza proferir parola, inizia a salire le scale che portano al interno della fabbrica.



Hijiyama non è propriamente un tipo scaltro, non ha l’acume e la furbizia di Okino…però in questo caso ci sta che non riconosca immediatamente il suo “angelo” che viene identificata proprio quando inizia le scale che portano al interno della fabbrica. Takatoshi prova a fermarla, non volendo svelare il segreto suo e di Okino, dopodiché gli spara.


Cosa c’è di strano in questo passaggio? Non tanto le reazioni di Yakushiji. Sappiamo che è una ragazza gentile, che tende ad apparire fredda e distaccata…e che sarebbe disposta a tutto per riavere Juro Izumi. Però da “sue” conversazioni con Birba, mi era parso di capire che avesse sparato solo ad uno degli “stregoni”.


Questa scena si svolge si dopo “l’attacco” a Gouto ma prima di quello fallito ad Ei e non ne è stata fatta alcuna menziona. Anche se i ricordi confusi di Hijiyama comprovano quanto detto da Birba in precedenza: chi viene colpito dalla pistola “magica”(leggasi, pistola spara siringhe) ha ricordi confusi prima e dopo l’attacco.



E come già accaduto tante altre volte, la mia “voglia” di conoscere si è brutalmente scontrata con un altro lock. Questa volta ad impedirmi di proseguire con la storia di Hijiyama(ancora sotto il 50%) è un lock importante: avere 8 personaggi “almeno” al 80% alias il secondo lock più “pesante” dopo quello di Gouto.



Il rovescio della medaglia? Con questa sequenza ho ufficialmente raggiunto il 50% di completamento della storia. Sembrava impossibile, ma eccomi qua. Al più presto si prosegue con la storia di Minami.


EDIT: 22/07/2021

13 Sentinels



A…



… differenza di quanto accaduto con tanti altri personaggi, con Minami NON mi aspettavo di riprendere da dove avevo lasciato. Seppur a grandi linee, la storia di Miura mi avesse già illuminato su quanto accaduto alla nostra atleta dopo che Okino ha bloccato il portale del santuario Tokisaka, BJ aveva suggerito alla ragazza di seguire Miura quando questi si era diretto verso la Sentinella per combattere i Kaiju.



Per quanto scontato potesse essere(una volta tanto, non c’è niente di male) ho avuto una bella disanima su cosa sia accaduto esattamente. La scena non si apre nel familiare spogliatoio femminile del Istituto Sakura…ma in un luogo altrettanto familiare, seppur distante e molto più pericoloso. Il tetto del edificio sopra cui la Sentinella 19 è “comparsa” una volta arrivata nel 1985.



Natsuno, guidata da BJ, era salita di nascosto tramite il portello per l’ispezione e, sebbene il viaggio sia stato estremamente scomodo, è riuscita a tornare nella sua epoca. Ancora dolorante(“Sembrava di stare in una lavatrice”) per la sistemazione non propriamente comoda, Natsuno inizia nuovamente a tesse le lodi della straordinaria “tecnologia aliena” con un BJ che, chiaramente, gli dà corda ma sa MOOOLTO di più di quanto possa sembrare.



Messi finalmente i piedi a terra il primo pensiero di Natsuno va a Miura. Si sente profondamente in colpa per averlo trascinato negli anni ottanta ma purtroppo per lei se ne è andato qualche minuto prima. Il terrore che il ragazzo possa essere rapito dai MIB si fa forte ma BJ la invita a calmarsi e pensare in primo luogo a se stessa. In quel posto, con tutta la folla e la polizia che accorre da tutte la parti sono mooolto più in pericolo di Keitaro.



Chiusa questa brevissima sequenza, si ritorna finalmente allo spogliatoio. Natsuno è divisa fra il dovere e la curiosità di aiutare BJ a trovare la Sentinella 17 ed il profondo senso di colpa nei confronti di Keitaro. Lo ha cercato ovunque ma non è ancora riuscita a trovarlo e teme che gli possa essere accaduto qualcosa. Da archivio, in questo momento Miura era ancora ospite a casa di Amiguchi.



D’altra parte le ricerche per la giornata vengono posticipate. Frugando nel suo armadietto, Minami NON riesce a trovare il suo quaderno pieno dei suoi “preziosissimi appunti” sulla vita aliena ed i viaggi nel tempo. Facendo una velocissima retrospettiva sulla sua giornata…Natsuno realizza di averla lasciata nel aula computer.


Facendo sempre attenzione al evitare i MIB(che pattugliano ancora l’area), la donna spaziale si fa velocemente strada verso l’edificio nord dove riesce a recuperare il prezioso quaderno “raccomandandosi” di conservarlo con più attenzione per evitare magagne future.



La presenza dei MIB/USI di pattuglia non la spaventa più di tanto, conosce l’edificio e può semplicemente fare il giro lungo. Tuttavia BJ non è della sua stessa opinione. Il ricognitore percepisce un segnale non identificato in avvicinamento, stimando un livello di pericolosità “alto”.


Andando nella direzione inversa rispetto al agente del USI, Natsuno scorge il profilo familiare di Usami e BJ fa appena in tempo a metterla in guardia. “Tomi” estrae una pistola(sempre ad aghi) e le spara. È anche possibile farsi “catturare” e ripetere tutto da capo, un po’ come accaduto con i MIB che possono catturarla quando sono di pattuglia.


Cosa ancora più importante, è arrivato il momento di scoprire “cosa” è davvero accaduto durante “l’incendio” nel bagno delle ragazze del edificio nord e i fatti sono molto più complessi ed importanti di quanto potessi immaginare. La sequenza della fuga glissa sul incontro con Miwako e altri dettagli minori, si passa subito al bagno.



BJ “sa” che ad inseguirli non è Tomi Kisaragi ma “un androide creato affinché le somigli”, Minami ne deduce che sia quindi un agente inviato da uno degli “alieni cattivi” per catturarlo ma BJ frena ogni forma di congettura. Si sono andati a cavare in un vicolo cieco, sono in trappola.



Rifugiatasi al interno di uno dei cubicoli, Natsuno trema dalla paura mentre “Tomi” le parla da fuori. È uno dei momenti più belli ed intensi a cui ho assistito sino ad ora. Non ci viene mostrato “Nulla” se non le espressioni di Natsuno: in ginocchio, tremante e terrorizzata che stringe la borsa/BJ stretta, stretta .



“Tomi” invita Natsuno ad uscire in silenzio per non costringerla a usare la forza ma prima che possa passare dalle parole ai fatti, un’altra voce ,quella di Tamao Kurabe irrompe sulla scena sebbene in un primo momento sia listata come “?”. “?” è stata guidata in quel luogo dal “segnale” della 17 che si credeva perduto.



…e nel cercare la 17, ha finito per non Tomi androide ma “426” ecco spiegata perché la sua voce è diversa. D’altra parte 426 non capisce perché “?” si accanisca contro di lui “Ida ha mentito, lo sai vero? Ma nonostante questo ce l’hai con me?”



La dialettica di 426 non ha effetto su “?”, le sue azioni hanno causato la morte di moltissime persone e la fermerà. Andando contro le aspettative di 426 “?” ricorre alle maniere forti e la fa, letteralmente, a pezzi. Mentre il suo corpo viene distrutto, 426 confessa di essere sorpreso. Non pensava che avrebbe mai visto “?” usare la forza ma in quanto “Macchina” ora sono simili, sono entrambi mostri “Meglio per me”.


Quest’ultima affermazione dice tutto. So “già” cosa è accaduto, perché mi è già stato detto in precedenza Da Shinonome parlando di 48Q: era fuggito trasferendo la sua coscienza in un androide sebbene inizialmente non sia chiaro. Terminato lo “scontro”.



Natsuno esce dal cubicolo trovandosi di fronte ad uno scenario di guerra, quella Usami era “davvero” un robot e…Tamao? Cosa ci fa li? È stata lei a fare tutti quei danni? BJ interviene uscendo a forza dalla borsa e piazzandosi di fronte a Natsuno come a volerla difendere.


Anche quello è un androide. Un androide con le sembianze di Tamao Kurabe(Ida ha detto che ne avrebbe fatto uno, dopo aver preparato quello di Usami), è stato “lui” a chiamarla li…tuttavia da qualche istante non riesce più ad identificarla.



Tamao non batte ciglio e saluta BJ “Miura kun. Non pensavo di trovarti qui”. Il ricognitore comprende subito la gravità della situazione: ha cambiato corpo ma prima che possa pregare la sua protetta a fuggire viene messo fuori uso da Tamao/426.



Convinta che il bersaglio sia BJ, Natsuno si pone a difesa del piccolo ricognitore venendo irrisa da 426 che nel frattempo a recuperato la pistola. Il bersaglio è LEI, Minami Natsuno “Tu sei il nuovo comandante dei mostri che distruggono la città. E a partire da ora sono io a dare gli ordini” bomba.


Era Natsuno ad avere la “chiave”? Ed in che modo una cosa come la “chiave” può essere passata da Ogata a lei? Perché sparandole dovrebbe potersi impossessare del autorità di comando? Francamente non ne ho idea al momento. C’è anche tutta la questione del fatto che BJ sia Miura o quantomeno il suo cervello e tanto, altro.



Di una cosa sono sicuro però, essendo stata “colpita” con la pistola a siringhe risvegliatasi Minami non ricorda assolutamente nulla degli ultimi eventi. Era andata a prendere il quaderno, ha incontrato Tomi e poi il nulla. Anche BJ sembra non ricordare niente, mentre dei resti Tomi androide non c’è più traccia. 426 si è dileguato e l’unica prova tangibile del accaduto è un fastidio alla guancia.


Un fastidio che nasconde una piccola cicatrice a forma d’ago che, da archivio, è coronata da un piccolo simbolo che somiglia al numero 17. Diciassette come la Sentinella 17, quella di Natsuno. Idealmente? So già in parte cosa è accaduto dopo. Dal incidente nel bagno alla scena successiva, succedono tante cose fra cui pressoché tutti gli eventi mancanti della storia di Keitaro.



Nel ordine lui e Natsuno si sono reincontrati, è stato lasciato a casa Kurabe, gli ha fatto conoscere BJ ed hanno visto la registrazione del 2188 in cui sono fidanzati ed in cui Natsuno è figlia di Yuki, sono tornati nel 1945 ed hanno visto “scomparire” Tamao in attesa della fine del mondo e lo ha aiutato a trovare Gouto.


Una mare di eventi che ha rafforzato e ingarbugliato la relazione fra i due(come provano i continui rossori ed il negare le evidenze) ma i problemi NON sono finiti. Di ritorno allo spogliatoio, accanto ad un BJ che come al solito fa di tutto per non stare chiuso dentro l’armadietto…c’è Tamao.



Né Natsuno né BJ ricordano nulla di quanto accaduto nel bagno del edificio nord, per cui non sanno che di fronte a loro c’è 426. Tutto preoccupato perché…non riesce a trovare un nascondiglio sicuro “di questo passo mi troveranno”.



Di suo Natsuno invece non è una volpe, ha visto “Tamao” scomparire nel 1945 e non si domanda perché ora si trovi li? Quando sopraggiunge la manager del club prova a coprirla, a cercare una giustificazione…ma è la stessa manager a trarre una conclusione, sbagliata sulla situazione. Erika Aiba, quella vera, si era iscritta al club di atletica senza mai frequentare causa problemi di salute e frequenta la classe ID; e la manager si è convinta che Tamao sia Erika, venuta a scusarsi per le continue assenze.



L’occasione è propizia Tamao/Erika/426(La sua presenza è palesata dalla voce) si allontana ripentendo a nastro quanto deve sapere sulla sua “identità” mentre Natsuno tira un sospiro di sollievo, rimasta sola recupera BJ e si dirige verse il Santuario Tokisaka. Gli agenti del USI non pattugliano più la scuola quindi può muoversi in tutta sicurezza…ma il suo sgattaiolare fuori evitando gli allenamenti non è passato inosservato alle sue compagne, le quali dovranno “giustificarla” con il capitano.



Arrivati al Santuario, giunge il momento della scelta. Dove cercare? Il settore tre non è selezionabile, il quinto è deserto(come già so), l’uno è stato già ampiamente controllato off screen(ma spero di vederlo in qualche flashback) rimane il settore due.



BJ non ritiene che sia una buona idea è stato il primo settore in cui sono stati, è pericoloso e non hanno trovato nulla le legittime obiezioi, di Minami,però, lo convincono. Sono andati di fretta, non hanno avuto tempo e modo di controllare il tutto come si deve.



Giunti nella città in rovina, BJ invita la donna spaziale a starsene buona per poco meno di una mezz’oretta mentre lui andrà in perlustrazione, è la prima volta che il ricognitore si “trasforma” di fronte alla sua protetta e vola via.



Natsuno però non è tipa da starsene con le mani in mano, è più forte di lei. Come si fa a chiederle di restare ferma? Anche se è pericoloso, non si viaggia nel tempo tutti i giorni. Con il proposito di essere estremamente prudente e di fare in fretta, Natsuno fa quasi subito un’importante scoperta: una sentinella ed accanto a lei, il dramma un ricognitore in pezzi.



Io so “già” cosa è successo in quel posto. Quella li bloccata è la Sentinella 8 e quello a terra non è BJ ma il ricognitore distrutto da Ei durante l’ultima scena che ho visto della storia di Iori, un po’ come il portale “sbloccato accidentalmente”(e le seguenti leggende metropolitane diffuse a posta da Morimura) sono anche queste piccole cose che fanno la differenza.



Natsuno dal canto suo non sa del esistenza di altri ricognitori, è convinta che BJ sia unico e che sia un alieno.



Proprio per questo decide di cercare il “cervello” fra i rottami lasciati del ricognitore. La ricerca è fruttuosa, nel corpo ritrova un aggeggio simile ad una lampadina che pare contenere un cervello. Il sollievo è temporaneo sul “cervello” c’è una scritta.



Shikishima Robotics.



Shikishima come l’azienda giapponese, Minami è distrutta e mortificata. Era tutto cosi palese, però non voleva sentire ragioni: BJ non è un alieno ma un robot costruito in Giappone. È triste vedere una ragazza solare come Natsuno “spegnersi” in questo modo nel mentre BJ la raggiunge, si “complimenta” per il suo ritrovamento sebbene “Questa è la numero 8, si controlla a distanza”.



Natsuno attende che il suo amico alieno finisca, prima di aprire bocca. BJ tace. Non nega di essere un robot costruito dalla Shikishima ma Natsuno non si ferma a lui, ne deduce che anche le sentinelle e forse “vale lo stesso per i tripodi?”



Si, gru quadrupede autonoma della Shikishima Plasmapod 150B, robot enormi per lo sviluppo di Marte. Natsuno è scettica, quanto scoperto l’ha fatta sentire sciocca, usata, tradita dal suo piccolo amico. Il quale è convinto che i robot della Shikishima non abbiano MAI invaso la Terra o per dirla in altre parole loro NON si trovano sul pianeta Terra.


Natsuno si sente presa in giro ma BJ la blocca, le sue sono speculazioni. Non ha prove concrete a riguardo se non un’altra registrazione dove Natsuno Minami(2188) sta parlando con l’attuale presidente della Shikishima, il log, la voce ed il suo aspetto tradiscono la sua vera identità è Nenji Ogata(2188).



Da registrazione, dei 117 pianeti considerati per il progetto il più adatto era un sistema planetario 1200 anni luce di distanza dalla terra ed il ruolo di Natsuno era di aiutare usa madre con il progetto. Il presidente Ogata era però molto scettico, la nave è molto piccola…ma per Natsuno si trattava della soluzione migliore.



Sopravvivere per cosi tanto tempo nello spazio è impossibile, per cui al interno della nave verrà conservato solo il loro DNA “L’umanità sarà ricreata nella fase finale del progetto”, sei milioni di persone da stime iniziali “In sostanza stiamo creando degli alieni”. Ogata si rifiuta di ascoltare le spiegazioni della Dottoressa Takamya, il progetto sembra puntare al autocompiacimento e, andando contro il volere del suo defunto padre, ha intenzione di tagliare i fondi del progetto senza voler sentire alcuna ragione.



Terminata la registrazione e superata la sorpresa nel vedere Ogata adulto, Natsuno ha una legittima obiezione il futuro, no? Ni. BJ le ricorda che quella è “comunque” una registrazione passata. “Natsuno, tu forse sei una di quegli alieni” e non esiste affermazione migliore per chiudere questa seconda macro parte della Storia di Natsuno. Un ribaltamento totale, Natsuno che è sempre stata ossessionata dallo spazio e dagli alieni, che ha colto con grande entusiasmo l’arrivo di BJ “l’alieno” nella sua vita…scopre di essere lei stessa l’alieno.



Ed è un’ipotesi che invita a leggere diversamente tante delle cose viste in precedenza il primo esempio che mi viene in mente è una cosa accaduta nella storia di Tomi: il computer al interno del Kaiju morto ha reagito al DNA di Ogata non per via di suoi padre…ma per il suo, in quanto “alto dirigente” della Shikishima.



Tuttavia preferisco volare basso con congetture e teorie più azzardate, mancano ancora…troppe, troppe cose. La terza macro parte della storia di Minami è bloccata dietro la quinta ondata nella seconda zona di battaglia, che è proprio l’ultima da me affrontata dove compaiono per la prima volta i Gladiator ma ora è tempo di passare a Megumi.



L’ultima volta che avevo vestito i suoi panni aveva fallito nello sparare allo “stregone” Ei Sekigahara ed aveva ricordato il suo ultimo, tragico incontro con il suo adorato Juro Izumi ma è passato del tempo da allora.



Di ritorno a casa dopo una lunga giornata, Megumi non trova nessuno neppure Birba. Come giocatori possiamo accendere la TV e scorrere i canali, captando qualcosa sui successi di Miyuki Inaba, le ultime partite di baseball o altro ma a premere alla nostra Yakushiji è la cena. Come accaduto già durante la “seconda” macro parte, è possibile scegliere cosa cucinare(Pesce o hamburger) ma non è possibile NON cucinare come in precedenza.



Completata la preparazione arriva Keitaro. Il ragazzo ha l’acquolina in bocca e si ingolosisce di fronte alla splendida cena preparata da Megumi, la quale lo invita ad andare a lavarsi le mani ed ad attendere l’arrivo di Juro prima di iniziare.



Quella sera però il ragazzo è in forte ritardo e Yakushiji, sentendo i borbottii dello stomaco di Miura, lo invita a servirsi prima che si freddi, lei attenderà Kurabe. Concluso il suo pasto, Keitaro vorrebbe dare una mano nel lavare quantomeno i piatti ma, su invito di Megumi si rilassa un po’ alla TV.



Il momento di distensione porta, inavvertitamente, la ragazza a “tradirsi” un po’. Cosa intendo con tradirsi? Una semplice contraddizione. Megumi invita Keitaro a non portare il cappello in casa la vista della sua “cicatrice chirurgica” non la infastidisce…ma il ragazzo non le ha mai detto che è chirurgica.



Yakushiji si salva in corner con una scusa “L’ho dedotto dal suo aspetto” ma c’è del altro sotto, la mente della ragazza torna indietro ad esattamente una settimana prima. Questa si colloca esattamente dopo la fine del prologo di Juro ed esattamente prima della conclusione del prologo di Takatoshi.



L’inizio è medias res, da dietro una colonna Megumi e Birba osservano Keitaro tutto pensieroso mentre ascolta la televisione. Birba è laconico quasi meschino nelle sue direttive: non gli interessa se Juro sta per tornare, Keitaro Miura è uno stregone e non può chiudere un occhio su di lui, intimandole di agire e di non fare la codarda.


Di suoi Keitaro è troppo preso dal notiziario per fare caso a cosa succedendo intorno a lui. Alla televisione stanno parlando di quanto accaduto poco primaa Keyaki e come già sappiamo le notizie diffuse parlando di una fuga di gas non di una sentinella. Tutto preso a rimuginare, Miura non sente Yakushiji arrivargli accanto.



Il tutto parte sempre dal cappello: perché lo porta anche in casa? Per via della sua cicatrice ma Megumi sa come incalzarlo “Quella cicatrice ti permette di guidare la Sentinella, non è vero?” Colto alla sprovvista Keitaro non sa come reagire ma di fronte alla “promessa” di una spiegazione acconsente a levarsi il cappello.



Il tutto si consuma in pochi secondi e Keitaro non ha neppure il tempo di reagire, Megumi estrae la pistola e si scusa per quanto sta per fare assicurando la sua vittima di non avere paura “presto non ricorderai nulla”. A lavoro concluso però, la freddezza di Megumi scompare del tutto e tutte le sue emozioni represse le si scaricano addosso.



Quasi in lacrime, la ragazza tiene Miura per mano pregandolo di perdonarla, Birba però sempre con tono cinico ed autoritario le ordina di non toccarlo. Sembrerebbe una cosa estemporanea…ma in realtà credo che le stia ordinando di non toccarlo per non far attivare involontariamente il protocollo di attivazione forzate delle Sentinelle che si attiva ogni qualvolta un compatibile interagisce con la cicatrice di Miura.



Dopodiché Birba esamina il ragazzo e conclude che “come pensava” è stato sottoposto ad una operazione chirurgica che gli ha impiantato un “connettore” e che lo costringe ad usare una magia. Chi farebbe una cosa simile “Le persone interessate a questo potere” o per dirla con quello che so già: Tsukasa Okino e non è magia, un protocollo di attivazione forzata.


Tuttavia Birba ammette che quanto gli è stato fatto “non è poi cosi male”. Grazie al connettore può usare la “magia” ma non “farà la stessa fine di Juro”. Dopodiché avviene una cosa che non ho ben capito Birba asserisce “questo lo prendo io” ma non mi è chiaro a cosa si riferisca so solo che, praticamente subito, il gatto si dilegua chiedendo a Megumi di fare altrettanto per non destare sospetti.



Chiuso il flashback sullo “stregone Miura”, si ritorna da dove si era partiti. Keitaro non riesce proprio a capire come faccia il telegiornale a parlare di un esplosione di gas ma ben presto la sua attenzione si rivolge ad altro, Juro torna finalmente a casa e continua a comportarsi come se nulla fosse.



Megumi nel frattempo accoglie calorosamente Juro il quale stanco di essere delle continue attenzioni della ragazza che lo fa sentire come un bambino(questo ufficialmente) va a letto senza cena. Keitaro per conto suo decide di uscire a controllare una cosa, plausibilmente andare a Keyaki per controllare la videoteca “Un esplosione di gas? Devo controllare”.



“L’ufficialmente” si colloca al interno della particolare situazione di Juro e dai sentimenti contrastanti che inizia a provare nei confronti di Megumi: questa scena si colloca dopo tutti gli eventi visti nella seconda “macro parte” della storia di Juro, per cui il ragazzo è convinto che Yakushiji sia innamorata non tanto di lui…ma di un Juro Izumi, uno che gli somiglia, di cui ha preso il posto ed allo stesso tempo ha paura di farle del male come nel sogno in cui se ne andava in giro ad uccidere studenti.



Rimasta sola la ragazza viene raggiunta da Birba. Il gatto non manca di prendersi gioco della sua “protetta” per aver mancato di reattività e determinazione nel colpire Ei Sekigahara ma decide ugualmente di passare al bersaglio successivo, Shu Amiguchi. L’amico di Juro è uno stregone e deve occuparsi di lui al più presto.



Il mattino seguente, andando a scuola si riconferma una delle più grandi peculiarità della storia di Megumi la sua “variabile linearità”. È infatti l’unica storia ad ora in cui NON esistono sequenze rilevanti al racconto o per dirla in termini più pragmatici scene in blu sulla flow chart o ancora che vengono riportate nel archivio.


Sotto lo sguardo vigile di Birba “mi stai controllando”, compito di Megumi è avvicinare Amiguchi. Se ci si “attarda” a pensare o altro e ci si imbatte in Juro, si finirà per incorrere nelle ire del ragazzo. Il quale protesterà come già fatto in precedenza su come e quanto “rischiassero” nel caso qualcuno scoprisse che vivono insieme, questa volta però venendo interrotto con le sue stesse frasi(più volte) da Megumi.


Una seconda e più rilevante variante la si ha nel caso non si approcci Shu, nel caso non si interrompa la sua conversazione con Juro, questi andrà in classe e bisognerà “riprovare” il giorno successivo. Per proseguire è necessario avvicinarsi con immenso disappunto di Kurabe.


Il quale però è ancora più irritato(palesemente) quando scopre che “Sono qui per Amiguchi” contrariamente a quanto detto in precedenza, il buon Shu non ricorda “davvero” i nomi di tutte le ragazze: sa che Megumi è in IC ma non conosce il suo nome.



Shu sarebbe disposto ad ascoltarla anche subito ma Megumi gli chiede di andare in un posto più privato ed i due si accordano per parlarne sul tetto del nuovo edificio dopo le lezioni. Smacco finale al povero Juro che vede il suo amico allontanarsi con un “Che fatica la popolarità” d’altra parte il giovane rimasto solo con Megumi continua a sostenere forzatamente di non essere affatto geloso.



Concluso l’approccio, Birba “scende” dal suo solito posto e si avvicina a Megumi la quale fra una carezza e l’altra riafferma la sua determinazione ricevendo in cambio un monito “Lo spero proprio” non accorgendosi di come il suo parlare con il gatto è già stato notato da una persona, Miwako. Che già in precedenza aveva notato il suo strano comportamento sebbene per ora non dica nulla ma dopo che si è CHIARAMENTE fermata ad origliare quanto stava facendo, credo proprio che ci si tornerà.


Anche solo con un approccio del tipo “ti piacciono i gatti”.



Ancora una volta, proprio come accaduto durante la sua seconda macro parte( Megumi può scegliere di tornarsene a casa ignorando gli ordini, preparando di nuovo la cena con un Juro sempre scostante(Keitaro è assente in queste ripetizioni) e venendo accolta il mattino seguente da uno Shu preoccupato per la di lei assenza il giorno precedente e da un Birba irritato dalla sua mancanza di intraprendenza.



Origliando nei corridoi prima di raggiungere il tetto quello che arrivano sono cose in parte note: Shu è iper popolare con le ragazze, atletico ma i suoi voti sono persino più alti di quelli dei secchioni. I teppisti della scuola inoltre sono stati tutti messi in riga da Ogata “Ma non è un teppista anche lui?” il quale è quasi sempre visto in compagnia di Shu, che i due siano amici è ormai noto.



Megumi raggiunge il tetto ripetendo fra se e se quanto ripetutogli da Birba ed ha modo, se lo si vuole, di ascoltare una conversazione privata fra Shu e Nenji. Il secondo sembra strano “sono successe tante cose” mentre il primo “Sembri stanco” perché a tanti pensieri. La storia di Ogata a questo punto dovrebbe essere bella che finita, quella di Shu forse è ancora in corso ma al arrivo di Megumi i due si bloccano.



Ora confessione? Se non fosse per l’archivio mi sarei perso una sequenza simil dead end, una chicca splendida. Nel concreto se ci si avvicina a Shu e non si conversa con lui in alcun modo, provandogli a sparare “Devo fare in fretta”, Ogata interverrà a proteggere l’amico, bloccare il braccio di Megumi facendole cadere la pistola “Che cos’è quel affare? Sei una donna pericolosa”.



Un esito che viene “cestinato” dai pensieri di Megumi come una eventualità dovuta ad avventatezza, bisogna attendere il momento giusto. Avvinandosi a Shu e parlandogli normalmente, il ragazzo riconoscerà “Yakushiji della IC” ammettendo di aver dimenticato quanto si erano detti al mattino, Ogata di suo prevedendo cosa possa succederà si allontanerà al suono di “ci risiamo”.


Il ci risiamo è dovuto ai trascorsi passati dei due. Alle medie infatti le ragazze avevano l’abitudine di dichiarare il loro amore a Shu con Nenji davanti, non volendo assistere ad un simil teatrino il buon bancho si è allontanato; su questo assist, Shu mette le mani avanti avvertendo la possibile spasimante che c’è “già” una ragazza che gli piace(Yuki, come mi è già noto) e Megumi si affretta a dirgli che è li per tutt’altra cosa.


Cosa? Senza più Ogata a difenderlo, è l’occasione giusta. Yakushiji estrae la pistola e spara a Shu prima che questi possa reagire. Missione compiuta? Purtroppo no.



Dopo aver sparato ad Amiguchi il protocollo di attivazione forzata della Sentinella 20 si attiva e questa compare proprio davanti al tetto e vola via. Ma i guai non sono finiti, a sua insaputa, Kurabe ha visto quanto accaduto. Ha visto Yakushiji sparare al suo amico e lo ha visto volare via con un robot “Perché lo hai fatto?”.


Spaventata dalla reazione a catena scatenatasi, Megumi viene raggiunta da Birba. Il gatto inveisce contro la sua contraente per il disastro provocato ma ha già una vaga idea di quanto successo: Amiguchi deve essere entrato in contatto con Miura a loro insaputa(come già so).



Alla “majokko” preme più Juro che il robot, ma Birba le ordina tassativamente di fuggire. Ci penserà lui a cancellare i ricordi del giovane Kurabe e rimettere a posto il casino da lei scatenato. Su queste note si conclude la terza macro parte di Megumi breve…ma ricchissima.


La sua quarta macro parte non è coperta da alcun lock e non ho ancora raggiunto il 50% MA l’ordine che ho scelto di seguire mi impone di andare avanti. Lo “sterminatrice” nella storia di Minami ha sbloccato ben tre lock ed il primo sulla lista, è proprio quello di Shu Amiguchi.



Lo avevo lasciato dopo un sogno in cui un giovane uomo che somigliava a lui, chiamato Tetsuya Ida, completava i lavori su un androide uguale a Tomi Kisaragi(aiutato da una AI chiamata Tamao Kurabe) venendo poi raggiunto da una donna chiamata Chihiro Morimura(come la sua insegnante) la quale, somiglia in modo impressionante a Iori Fuyusaka ed oltre a questo e altri sogni, in cui compare anche Keitaro Miura…c’è lei, Miyuki Inaba.


La famosa idol che parla a “lui” attraverso il televisore e che parla di cose assurde come un fantomatico “Controllo Universale” e di comunicare attraverso le onde radio. Ci sta, che in questa assurda situazione Shu si senta stanco e stressato MA si sforza comunque di mantenere davanti altri la sua predisposizione allegra ed estroversa.



Questo suo “sforzarsi” lo porta…ad avere paura di aprirsi, di condividere i suoi timori, i suoi “segreti”. Ha paura di essere visto come un esaltato o un pazzo. Inoltre, anche se lui stesso non vuole ammetterlo…i suoi sogni stanno lentamente andando a modificare il suo quotidiano. Ha paura, ad esempio, di incrociare lo sguardo di Kisaragi dopo i suoi ultimi sogni.



In questo particolare situazione di strees sono due gli “appigli”, da una parte c’è fare rifornimento di zuccheri al distributore delle bibite dal altra…seguire gli ormoni e cercare Yuki in mensa dopo averla vista di sfuggita in corridoio tutta pensierosa.



Per conto mio ho dato priorità alle bibiteper via di quella che posso definire sensazione. Sensazione che, tutto sommato, poco dopo si è rivelata essere corretta. Ai distributori in silenzio, di spalle, c’è Okino sebbene sia del tutto impossibile interagire con lui. Dopo essersi dissetato, Shu viene raggiunto da Kurabe ed il dialogo che ne segue non fa che confermare la mia precedente ipotesi.


Il non voler andare a casa per via degli ospiti, questa sequenza…sebbene più in la vadano a presentarsi delle differenze nei dialoghi a tratti inconciliabili, va intesa come la versione di Shu di un “brutto sogno”. C’è tutto da Kurabe che si “piega” ad intervalli regolari per parlare con Shiba, al osservare i dischi, al videogame alla tv.


Anche le stesse situazioni si ripetono, dopo aver offerto il succo a Kurabe è tempo di discutere della cena visto l’orario. Amiguchi vorrebbe offrire ma Juro, non volendo fare nuovamente lo scroccone, decide si di andare con lui ma pagando la sua parte.



Nel frattempo(differenza), Juro nota che Shu ha già visto il “film” che gli aveva consigliato. Uno splendido film di serie B in cui “Uno scienziato pazzo che perde il suo corpo e ne crea uno meccanico per vendicarsi”. D’altra parte l’occasione sembrerebbe quella adatta a confidarsi, Kurabe forse gli crederebbe…ma come può approcciare la situazione? Come può parlare di Miyuki Inaba senza fare la figura del fan esaltato con troppa fantasia? L’occasione poco dopo sfuma, perché Juro nota il cd della suddetta Idol fra i suoi dischi.



Dopodiché, prima di andare a mangiare, Juro chiede di potersi fermare un po’ di più. Come sappiamo il padre di Shu è dalla sua amante, quindi non ci sono problemi. Quello che però non mi torna e quanto segue. Kurabe non si prodiga nello spiegare cosa lo spaventa del tornare a casa(il sogno in cui uccide tutti, Yakushiji compresa) bensì sentendo parlare di videoteca, consegna a Shu una cassetta.



Una cassetta che contiene il “sequel” del horror fantascientifico mettendo grande enfasi su come quello sia il “suo” film o più correttamente “il mio è il tuo”. Questa cosa delle cassette mi preoccupa vistoche 48Q ha iniziato installare i ricordi dello Juro Izumi del mondo scomparso al interno di Juro Kurabe proprio grazie alle cassette.



Questo “sequel”, si colloca temporalmente di poco dopo a “Corpo e coscienza” vista proprio con Shu ma prima di “Intralocitor” visto nel prologo di Renya. Siamo sempre nel 2100 e nel ormai familiare sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima, Tetsuya Ida(giovane uomo) completa i preparativi del trasferimento di memoria al interno della carcasse di un androide. Questa carcassa, scheletro, con quella luce violetta…è molto simile a quella del Terminator vista nella storia di Tomi, il che mi fa pensare che quello fosse effettivamente “solo” un androide ma andiamo con ordine, perché questa scena non lesina i colpi di scena.


A trasferimento completato, Ida saluta la macchina come “Juro Izumi o forse dovrei chiamarti 426?” visto quanto l’identità ed il ruolo di 426 stanno diventando sempre più rilevanti già questo solo reveal basterebbe a rendere questa scena fondamentale…ed è solo iniziata. 426 riconosce immediatamente Ida e ne deduce dal suo aspetto che deve essere passato quantomeno un po’ di tempo.



Ida non cerca pretesti, è molto chiaro nelle sue intenzioni: questo è quello che 426 dice “ogni volta che si risveglia” d’altra parte sono già passati tre anni dalla sua morte, a breve saranno nel XXII secolo. 426 non può fare a meno di prendere atto di quanto il suo aspetto sia…orribile niente arti ma neppure un viso ma Ida, con rabbia vendicativa, afferma di essersi “assicurato” che possa sentire dolore anche in quelle condizioni.



426 non da molto peso agli pseudo ricatti di Ida, ha già dedotto come ha fatto: ha estratto la sua memoria conservata nel settore 0 e l’ha usata per riportarlo in vita ed in un primo momento sembra ben disposto a rispondere alle di lui domande.



Juro Izumi conosceva il computer centrale meglio di chiunque altro, vuole sapere di più…in particolare sulla sua ultima ricerca. Trasferire una memoria in un cervello umano usando un Intralocitor. Senza mezzi termini o sotterfugi, Ida rivela di star proseguendo quella perfida richiesta. Perché ha cancellato tutti i dati se i trasferimenti di memoria erano stati un successo? Che tipo di problemi a riscontrato?



Di fronte al mutismo improvviso di 426 e non senza una nota di piacere personale, Tetsuya infligge dolore più e più volte al suo prigioniero per fargli vuotare il sacco. È incredibile quanto “questo” Ida sia diverso da quello meschino, freddo e calcolatore che diverrà da “adulto”.



426 non pare far caso più di tanto al dolore inflittogli ma poi inizia a dare un contentino al suo aguzzino, è possibile trasferire la memoria…ma a che pro? “Desideri diventare uno di loro?” con “loro” posso, congettura, random, immaginare che parli di androidi o addirittura di deimos(sebbene non ne sia affatto sicuro) ma l’interrogatorio non finisce.



Furente, Ida rivela di volersi vendicare di Izumi, colpevole di aver ucciso Kisaragi: la riporterà in vita come essere umana e non da androide. 426 però sembra quasi prendersi gioco dei suoi sforzi, come Ida scopre poco dopo, può infiltrarsi nel sistema senza permesso e senza destare alcun tipo di sospetto ed ha “scoperto” che il teatrino attualmente in corso è una replica.


Ida lo ha riportato in vita trasferendo la sua memoria in quella carcassa per poi cancellarlo, una quantità incalcolabile di volte. In particolare ha chiesto, fra le altre cose, come interrompere la linea di produzione dei Deimos “Gestire i Codici Deimos è pericoloso, lo sai”.



Ida è furioso, 426 si sta chiaramente prendendo gioco di lui ma cosa ancora più importante: deve essere prudente. Non ha idea di quanto sia tornato indietro ma deve “sbarazzarsi” di lui in fretta(di volta in volta) prima che inizi a creare problemi…ma i guai per Tetsuya sono appena iniziati.


Tomi irrompe come una furia in laboratorio, pretende delle spiegazioni. Ha parlato con Morimura e le ha detto che Ida intende trasferire la sua coscienza al interno della Tomi di questo mondo. La ragazza è disgustata dalla viltà intrinseca in un piano cosi “orrendo”.



L’espressione di Tetsuya cambia completamente, perché è cosi severa con lui? In questo modo “Tornerai umana!” ma Tomi androide non può accettare che per tornare in vita sia necessario sacrificare anche un solo essere umano qui il suo punto di vista cozza del tutto con Ida. Che ritiene pretestuosa la di lei critica, in fondo sono la stessa persona. Saranno “il tuo cuore e la tua mente a passare nel tuo stesso corpo” qual è il problema?



Per quanto Ida si sforzi di dire che il suo “cuore” è reale, la Tomi con cui sta parlando è(parole sue) una macchina che “imita” Tomi Kisaragi. La ragazza di cui era innamorato non tornerebbe anche rubando il corpo di un’altra Tomi Kisaragi.



Ida è disperato “Ti imploro, senza di te, io…” ma Tomi è molto determinata “Lo sai che ti amo…ma non posso permettertelo”. A questo punto 426 che era rimasto in silenzio per tutto il tempo, prende atto della situazione.



Ora ha capito perché Ida lo ha svegliato ma “scommetto che non tutto è andato secondo i piani”, ha già notato tutte le falle “Il tuo vero fallimento è stato svegliare Tomi Kisaragi come androide” tutte quelle questioni etiche, dubbi e conflitti non si sarebbero presentate se solo lui avesse risvegliato Tomi direttamente in un corpo “avresti raggiunto il tuo scopo e lei non l’avrebbe saputo”.



Tetsuya prova zittire il prigioniero ma è tardi, Tomi lo ha riconosciuto “Juro Izumi, prigioniero 426? Perché lo hai svegliato?” e non contento, continua ad irridere il giovane scienziato ed i suoi sforzi “Noi due siamo uguali. Siamo entrambi stati svegliati da quest’uomo per i suoi scopi”.



Ida corre ai ripari, sostiene di averlo svegliato solo per un controllo di routine e che completerà l’interrogatorio in un momento successivo ma 426 continua a prendersi gioco di lui. Si fa ancora troppi scrupoli per essere uno che “usa” gli esseri umani al pari di macchine…”O forse stai pensando di cancellarla in segreto e ricominciare?”



La rabbia di Tetsuya esplode ma 426 non sembra curarsene dopotutto “Io e Kisaragi non siamo altro che dati. Resettaci e torneremo a vivere” scosso per le continue illazioni e teorie del prigioniero, questa volta Ida decide di procedere sul serio con la cancellazione.


Prega Tomi di tenere d’occhi la console mentre viene sbeffeggiato nuovamente “Esatto. Guarda attentamente. Non sai mai cosa può succedere”. L’operazione si conclude con successo, Tetsuya chiaramente mortificato ipotizza che Tomi gli stia tenendo il broncio perché arrabbiatasi…ma si sbaglia.



Rimasta sola “Tomi” rivela quanto lo scaltro Ida non fosse ancora cosi scaltro: non si è accorto che “cancella” è stato cambiato con “trasferire”. 426 ha trasferito la sua coscienza nel corpo di Tomi androide, grazie al agire di una sua “versione” precedente. Dopodiché rimette mano alla console e “risveglia” la carcassa.



Questa volta in quello scheletro c’è “Tomi” e 426 ha il tempo per farle un saluto prima di fuggire “Come ci si sente al mio posto? Spero che non verrai cancellata proprio da chi ami”. Ecco come 426 è riuscito a fuggire, in retrospettiva? Immagino che questa esperienza influirà molto nel far crescere Ida nel uomo scaltro, freddo e privo di scrupoli che conosco…ma la sequenza non è finita.



Risvegliatosi nella sua stanza, Shu nota immediatamente l’assenza di Kurabe, hanno “finito” di guardare il film ed il nastro si è riavvolto. Suo malgrado, quasi immediatamente, Miyuki Inaba lo contatta subito con una frase super criptica “Sei lo Shu Amiguchi di prima?” che credo possa collocarsi al interno del ruolo delle videocassette nel manipolare la memoria.

Comunque, più che alla frase, Shu è interessato ai sogni, che significano? Miyuki gli spiega che non è un film, sono eventi “reali” avvenuti in passato. E per quanto riguarda Kurabe? Come fa ad avere una cassetta del genere? Anche lui può vedere il passato ma “non lo sa” o più correttamente non lo sa ancora.



Secondo la Idol infatti, il vero motivo per cui Kurabe va spesso a visitarlo non è giocare ai videogiochi o ascoltare musica ma è comunicare con lei. Tutti i sogni sembrano ambientati nel futuro ma in realtà è il passato.



Lui sta guardando il passato di una persona che gli somiglia Tetsuya Ida ma perché Miyuki vuole che lui lo veda? L’obiettivo della Idol è “scoprire” cosa pensa, cosa vuole fare e soprattutto se ha intenzione di “ripristinare” il progetto. In tal caso “deve essere fermato”.



Shu è giustamente colto alla sprovvista, che tipo di piano? Un piano malvagio? No. Il progetto a cui si riferisce Miyuki è il “progetto arca”, un progetto volta a salvare l’umanità “…e tutti voi ne fate parte”. Questa contraddizione mi disturba e intriga tantissimo, perché Ida va fermato se intende “ripristinare” il progetto arca? Per quanto da sue affermazioni quel “Il problema è l’umanità stessa” le intenzioni di Ida probabilmente non sono più in linea con il piano originale.



Il mattino seguente, Shu è molto sicuro di una cosa: lui e Tetsuya Ida si assomigliano ma sono diversi, molto diversi…in tutto. Da archivio ho “scoperto”(sicuramente verrà ripresa in game) che il ragazzo è un vero e proprio clone di Ida e che esplorando i suoi pensieri, può sperare di proteggere il progetto arca. Sempre da archivio(visto che ci sono) ho scoperto che originariamente 426/Juro Izumi voleva utilizzare gli Intralocitor e intromettersi nella linea di produzione dei Deimos prima di “cambiare” e scoprire(citandolo) di essersi “sbagliato” sulla causa degli attacchi.



Andando in mensa, Amiguchi può incontrare Yuki chan intenta a bere il suo succo, con tanto di battuta aggiuntiva sugli “stessi gusti” nel caso si decida di prendere un Hey-C dal distributore. La Sukeban però sostiene che lo beva solo perché era il preferito di Natsuno e che si è abituata al sapore, ora che ha smesso di fumare.


Shu non fa una piega, ma continua a pressarla sostenendo che “il destino li unisce”. Dopodiché parte alla carica e diventa super assillante “Vuoi uscire con me?” Yuki è sulla super difensiva, non c’è nessun posto dove voglia andare, né gliene importa un fico secco se sia venuto o meno in moto.



Però Amiguchi non si arrende a notato un cambio di espressione quando ha detto di poter andare dove lei preferisca. La ragazza ha pensato a sua nonna materna che non vede da quando i suoi hanno divorziato. La distanza non è un problema per Shu “Sei pazzo! Si trova ad Hanamashi, nella prefettura vicina” ma si tratta di un dettaglio triviale.


Cosa saranno mai 200 km fra andata e ritorno ed oltre due ore per fare felice la ragazza che gli piace? Inoltre, è l’occasione per unire l’utile al dilettevole. La mente di Shu torna ad una conversazione avuta la sera prima con Miyuki Inaba.


La idol ha deciso di “rivelargli” dove si trova davvero “Il tuo mondo è una zona residenziale di 30 Km di diametro” follia pure per Shu, dopotutto ricevono notizie da tutte le parti del mondo…come è possibile? Comprendendo lo scetticismo del ragazzo, Miyuki decide di dare prova della sua buona fede sbloccando una sezione del autostrada Tsuwubaki ed invitandolo a raggiugere “i confini del mondo”.



La narrazione si sposta poi sul viaggio in tandem dei due piccioncini. Yuki tira un sospiro lunghissimo, non riesce proprio a credere di aver accettato ma Shu fa finta di non sentirla e chiede qualche dettaglio sui ricordi che ha del tempo passato in campagna con sua nonna.



Andava da lei tutte le estate, al mattino si svegliavano e facevano ginnastica nei campi di riso poi nel pomeriggio mangiavano l’anguria. Nuotavano nel fiume e pescavano a mani nude. Inoltre la sera andavano a caccia di cicale vicino ad un vecchio albero di zelkova che si trovava sulla collina dietro casa.



Si tratta di ricordi semplici, vividi che sembra quasi di vedere ascoltando le parole della Sukeban però ad Amiguchi qualcosa non torna. Se è vero che i ricordi che le persone hanno della campagna sono tutto sommato simili a non tornare sono certi dettagli, anche dietro casa di suo nonno c’era un albero di zelkova su una collina dove cacciavano cicale.



Per dirle in altri termini ha ricordi simili ai suoi, forse troppo simili nel frattempo sono a quasi 15 km dal centro della città, il confine della prefettura è oltre la galleria…o questo in teoria. Ad attendere i ragazzi vi è una immensa struttura, di cui non si riesce a vedere la fine.



Lo stupore di Yuki è più che condivisibile ma Shu mantiene la calma, è come Miyuki gli aveva detto la sera prima “Sono alla barriera esterna”. Vedendolo più consapevole della situazione, Yuki reclama delle spiegazioni e Shu si diletta in una congettura che non si allontana più di tanto dalla realtà “…e se i ricordi del mondo esterno fossero completamente falsi e tutti fossimo stati ingannati?”



Lo scetticismo della ragazza è legittimo e Shu non le da torno, d'altronde anche lui fatica a credere che TUTTO il loro mondo sia “solo” una zona enorme ed isolata di “soli” trenta km di diamentro, in aggiunta? Secondo l’archivio a chiunque provi a superare la zona residenziale vengono impiantati dei ricordi falsi facendogli credere che il mondo continui.


Con questa scena ho “concluso” la seconda macro parte della storia di Amiguchi superando ampiamente la metà. Non ci sono blocchi ad impedirmi di proseguire ma dovrà aspettare, tocca a Sekigahara. Prima però una confessione.





Ora, pianificavo di chiudere il posto con la storia di Shu ma dopo aver assistito a “Tutto il mondo in 30 km” non potevo esimermi dal completare subito la seconda zona di battaglia. Complessivamente queste cinque ondate coprono un lasso di tempo che va dalle 22:31 alle 23:58 del 27 maggio.



Parto con questa coordinata temporale perché il “tempo” è divenuto alla luce degli ultimi sviluppi una discriminante ancora più importante.



Nella sesta ondata Iori è sfinita(e fa sorridere visto che è in assoluto il pg. Più potente) ma rifiuta di riposare e seguendo la tradizione che vede le conversazioni pre-battaglia contenere qualche tip-di gameplay, dopo averla pregata di non strafare Juro la invita a sfruttare la capacità dei guardiani di attirare su di se i nemici. Una simile funzione di “esca”è presente nelle sentinelle di prima generazione sebbene, focalizzino l’attenzione su di loro e non altri…un’idea che piace molto a Hijiyama che ritiene un “onore” per un guerriero fare da esca.



Il post “sesta” vede Keitaro alzare una legittima obiezione, non è possibile attivare il sistema egida più in fretta in modo da conservare l’energia? E, ancora più importante, che tipo di sistema è? Gouto fornisce una spiegazione abbastanza chiara.



Il “controllo universale” sorveglia il mondo tramite i terminali ma le funzioni di difesa non rispondono anche quando i Deimos appaiano e attaccano i terminali. Il computer centrale viene disabilitato senza nemmeno accorgersi di essere stato hackerato.


Qui entra in gioco il sistema egida, visto gli attacchi dei deimos aprono l’accesso ai terminali, questi vengono hackerati per “costringerli” a rispondere. L’Egida si attiva ed il terminale si chiude. In parole povere è come se il terminale non reagisce ai Deimos questo va attivato con un altro tipo di pericolo. Per questo l’egida NON può essere attivata prima che i Deimos si avvicinano.



Fa sorridere infine il commento di Takatoshi che riassume la spiegazione a modo suo “Come quello di suonare per finta l’allarme anti incendio e svegliare tutti”. Un tipo di scherzo che il giovane Takatoshi, secondo Keitaro, era solito fare.



Nella settima ondata Okino si fa subito sentire: c’è un grosso problema. I Deimos hanno iniziato a migliorare le capacità dei loro missili. Questo si traduce in missili con abilità perforanti ed in missili che puntano anche direttamente al terminale. Ancora una volta però Takatoshi si offre “volontario” nel caso sia necessario bloccare tutto con la sua sentinella.



A ondata conclusa, neppure Ei credeva che fosse possibile per i Deimos avere cosi tanti missili. A quel punto Juro suggerisce di migliorare i flare antiaerei delle Sentinelle di prima generazione e i flare torpedo di quelle di quarta per intercettare i missili mentre Kisaragi fa una più che legittima obiezione, come fa a conoscere tutte queste cose “Sei sicuro di non essere Juro Izumi?” tuttavia Juro nega che sia cosi ma “conosco lui e questa battaglia molto bene”.



Nella ottava ondata Shinonome deve subito frenare Ogata, subito allertatosi a causa della presenza di segnali non identificati, una nuova variante dei trasportatori giganti il che richiede l’intervento del duo Keitaro-Natsuno, specializzati nel combattimento alla lunga distanza.


Chiusa velocemente la pratica i brevi attimi di relax dei ragazzi vengono caratterizzati da un momento Shojo manga. Fuyusaka, scesa un momento dalla sentinella, inciampa nei detriti e si graffia venendo subito soccorsa da Takamya che aveva dei cerotti e che le fa anche un complimento disinteressato “Hai delle mani davvero morbide”.



L’improvvisa premura della Sukeban(Dal “Takamya san” è chiaro che non abbiano confidenza) porta un improvviso ed inaspettato batticuore ed a farfuglii senza senso “Perché il mio cuore batte cosi forte…ma a me non..ma…” e le cose si complicano quando Tomi chiede spiegazioni sul improvvisa estasi “Non è come…non è tradire…sono completamente fedele a Ei!”, con silenzio imbarazzante dello stesso Ei e battutaccia di Tomi a chiudere il quadretto.


Volendo vederla un po’ più seriamente da sua “seconda macro parte”, Sekigahara non ha dato una risposta alla nostra Iori però la sua abilità a livello 30 si triggera per “difenderla” e comunque vada la ragazza ha detto che i suoi sentimenti “non sono cambiati”, quindi si vedrà.



La nona ondata inizia con Hijiyama intento ad ipotizzare qualche combo aka il rilascio del limite e l’armatura in ceramica utilizzata anche dagli Spartan(combo che è effettivamente possibile utilizzare in game) di contro, Ogata ne deduce che l’ex soldato voglia semplicemente fare a botte ignorando il fatto che ci siano IEM e nemici volanti. Entrambi(ed il povero bancho non avevano fatto niente) vengono poi ripresi da Sekigahara che suggerisce di adattare l’equip in base ai nemici e…niente, il tutto si conclude con una baruffa fra il trio di sentinelle di prima generazione.



Lo scontro sa essere parecchio fastidioso visto che vede il debutto in pompa magna dei nuovi modelli di APSOS(Per quanto torrette ed intercettatori spacchino comunque tutto). Secondo Shinonome i nuovi APSOS oltre agli scudi hanno la capacità di guarire se stessi e le unità alleate. Un circolo vizioso: le sentinelle vanno migliorate perché i deimos continuano a migliorare, diventando sempre più forti e coriacei.


I ragazzi però sono ottimisti o per porla come Amiguchi “quanto tempo ci servirà ancora per portare a termine questo programma “salviamo il mondo”. Miyuki Inaba è evasiva, non da risposte dirette.



Quelle risposte arrivano con la decima(e ultima) ondata. Non una notizia buona e una cattiva ma una buona notizia che si tinge di tinte nere come l’inferno. Il processo di elaborazione è oltre il 90% ed è vicino al completamento ma c’è un problema.


Come i ragazzi “sanno”(Io lo sto scoprendo ora) Miyuki Inaba si trova sulla nave di comando attualmente in orbita e presto la nave di comando si allontanerà dalla loro posizione e non potrà più comunicare allo stesso modo l’elaborazione nel computer centrale si interromperà.



Alla nave di comando ci vorranno circa 850 minuti per completare tutta l’orbita e tornare indietro “Spero che riuscirete a resistere finché non sarò tornata. Vi prego di non abbandonare la speranza. Farò quello che posso fino a che il mio collegamento non verrà interrotto”.



850 minuti, al incirca quattordici ore, oltre mezza giornata. Sekigahara, abbandonando la sua proverbiale freddezza ha un piccolo sfogo: resistere per cosi tanto tempo è una follia con i deimos che continuano aumentare e potenziarsi.


D’altra parte Shu prova a stemperare la tensione ed invita Miyuki a cantare una sua canzone, in modo quantomeno a rasserenare fino a quando possono comunicare. Il tutto si traduce nel avere nagisa no vacance in sottofondo durante tutta la boss fight.



Lo scontro diventa quindi un drammatico e apparentemente allegro countdown verso l’inizio della strenua difesa dei ragazzi. Il boss in se è solo una formalità, sebbene lo schieramento dei deimos sia decisamente interessante.



Ci sono solo bicoda di elité(blu) tutti schierati a file ed in fondo, in fondo un nuovo Bicoda Ex(giallo) ovvero dotato di missili termici capaci di penetrare facilmente sia il terminale che la corazza delle sentinelle. Non uno scontro difficile(è la prima volta che il bersaglio è uno solo) ma che introduce una nuova pericolossima tipologia di varianti. Le UPI EX o i Plasmapod Ex in potenza saranno avversari a dir poco formidabili.



Chiuso la scontro, termina anche la canzone. I ragazzi non possono più comunicare con Miyuki Inaba. A dare subito una carica a tutti ci pensa Yuki “Avete l’espressione di chi ha già perso” con Iori che le fa eco ad invitare tutti a dare il massimo e restare uniti “possiamo farcela”.


D’altra parte anche un tipo sanguigno come Ogata è costretto a fare i conti con la realtà. Quattordici ore…equivale a stabilire un nuovo record. Combattendo tutta la notte e tutta la mattina.



In mezzo a tutti questi scontri ho ampiamente superato il 99 nello streak di vittorie, sono a 108 ed inizia a chiedermi fino a che punto potrà spingersi il moltiplicatore. Infine per accedere alla terza zona di battaglia, Himawari, mi toccherà completare l’evento “Juro Kurabe” nella storia di Juro che a giudicare dal nome e dai temi portanti nella suddetta storia potrebbe essere l’evento conclusivo.



EDIT: 27/07/2021

13 Sentinels



Mi…

rendo conto che lo pseudo ordine che ho scelto di seguire in questo mio splendido viaggio su 13 Sentinels in un certo senso “penalizzi” quei personaggi che presentano una storia dalla progressione più lineare e che si trovano a progredire più lentamente nelle loro singole parti, però…a me va bene anche cosi. Più vado avanti, più sono soddisfatto della mia scelta.

A Shu, segue un altro dei personaggi bloccati dal evento “Sterminatrice” nella storia di Minami, Sekigahara. La storia del fuggitivo proveniente da “un altro mondo” inizia dove l’aveva lasciata, nel cortile del Istituto Sakura. Dove, scortato da Iori, si fa lentamente strada verso l’ingresso principale.



Due sono le riflessioni principali di Ei in questo frangente, la prima è che Iori Fuyusaka ha una cotta per lui e pare non averle ancora dato una risposta definitiva; la seconda è la morte di Chihiro Morimura. Da quel poco che è riuscito a ricavare dai suoi ricordi ancora confusi, il piano della donna gli avrebbe tagliato ogni possibilità di “fuggire” da questo mondo…è forse per questo che l’ha uccisa? Il ragazzo non lo sa, ha questioni più urgenti a cui pensare.



Gli uomini in nero visti al mattino, sembrano essersene andati però la presenza di un estraneo nel campus non desterà comunque qualche sospetto? Il dubbio del ragazzo si scontra con l’innocente candore di Iori la quale non sappeva neppure che fosse proibito ma, con un buffissimo volo pindarico, giunge alla conclusione che NON possano esserci problemi in fondo Ei frequenta il Sakura…anche se nel futuro.



A questo punto la ragazza, coglie l’occasione per chiedere delucidazioni su come sarà la sua scuola nel futuro. Sekigahara è evasivo,ricorda “solo” che aggiungeranno un nuovo edificio lasciando la sua spasimante con ancora più curiosità. L’obiettivo rimane l’infermeria che al momento è chiusa a causa del assenza del infermeria ma Iori promette di trovare una soluzione.


Nel frattempo il duo si imbatte in Tomi. È un incontro…piuttosto bizzarro, perché con tutta probabilità(non ho ancora le prove) nessuno sa quanto sa l’altro e viceversa. Da parte mia so che Tomi ha incontrato Sekigahara nella città distrutta e sa che non è 426, ha anche pregato Shinonome di lasciarlo in pace.



Fuyusaka per conto suo, ignorando(plausibilmente) questi trascorsi saluta l’amica con un pretesto “Gli sto facendo fare un giro del campus”e prosegue dritta per la sua strada. D’altra parte Ei, poco prima di entrare dal ingesso principale nota con la coda del occhio una figura familiare: la ragazza che gli ha dato il video.


Yuki si dirige infatti verso l’uscità in compagnia di Shu ma pur correndo, non riesce a raggiungerla in compenso la ragazza con le trecce è ancora li e sembra osservarlo. Arrivare è in infermeria non è difficile, sfruttando la sua nomea di ragazza responsabile Iori è riuscita a recuperare la chiave con una piccola bugia e…non può fare a meno di essere un po’ in imbarazzo trovandosi sola, con il ragazzo che le piace in una stanza chiusa.



Ei però è concentrato su altro, si dirige rapidamente verso la scrivania e scopre immediatamente che i cassetti sono chiusi, a questo punto Iori si allontana determinata a trovare una chiave di riserva in sala professori. Rimasto solo Sekigahara continua ad esaminare i documenti a vista.



Il suo sguardo viene subito attirato da un flacone NM:C024, nonostante qualche piccola differenza nel etichetta è lo stesso farmaco che secondo Fuyusaka era solito prendere lui. Le cartelle cliniche presenti sulla scrivania rivela che Chihiro Morimura aveva prescritto quel farmaco a degli studenti: Ryoko Shinonome, Juro Izumi(non Kurabe) e Shu Amiguchi(…quelle dannate cassette)



Il sopralluogo viene interrotto dal suono della porta, Ei inizialmente crede sia Fuyusaka ma di fronte a lui c’è un’altra ragazza, Megumi. Sekigahara prova ad allontanarla con una scusa ma questa di contro estrae “la pistola magica” e gliela punta, Ei risponde di istinto e fa altrettanto.


La “strana” ragazza sostiene di star facendo solo quello che lo stesso Sekigahara le aveva chiesto, Sekigahara e non Birba, questo pare molto interessante. La situazione di stallo viene brutalmente sciolta da Tomi che, irrompendo in infermeria rimane senza parole.


Aveva seguito Sekigahara per pura curiosità ma…che è successo con Megumi, come si è arrivati a questa situazione? E dov’è Iori? Yakushiji non proferisce parola e si ritira mentre Ei, rimasto da solo con Tomi prende atto di come anche “lei” lo conosca tuttavia non riceve altre risposte.


Kisaragi afferma di essere solo “una ficcanaso” e si allontana a cercare Yakushiji mentre rimasto solo, Ei ricorda…ricorda di un suo precedente incontro con quella ficcanaso con le trecce. Questo flashback si concentra sul “dove” fosse finito Sekigahara in seguito al teletrasporto forzato dovuto alla contaminazione delle Sentinelle.

Ryoko è finita direttamente nel 1985, Juro nel 2025, Ei invece si è ritrovato nel 2104. Attraversando una struttura abbandonata, il ragazzo si imbatte finalmente in un terminale che gli permette di verificare la sua posizione.



Si trova in luogo che ormai conosco molto bene, il sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima. In quello che dai resti e dai dati pare essere, in tutto e per tutto un laboratorio dedicato allo sviluppo di androidi(non a torto aggiungerei). Debilitato dai suoi fortissimi mal di testa, Ei attiva involontariamente due androidi(identici a quello visto da Tomi e Nenji nel 2025) e viene rapidamente circondato.


Questa è una sequenza molto carina perché io giocatore inizialmente sono portato a “tentare” di fuggire, ma non ci sono vie di fuga e quando si viene catturati dagli androidi non si ha qualcosa di innocente come un fondo a bianco, un fondo a rosso sangue che sembra “chiudersi” come se il nostro protagonista venisse stritolato. D’altra parte dopo pochi tentativi mi è partito un facepalm, la soluzione mi è parsa chiara


Questi androidi sono plausibilmente ciechi, restando immobile non solo non si viene attaccati ma si viene anche “salvati”. I due aggressori vengono rapidamente abbattuti da due colpi di pistola sparati…da Tomi androide anche se sarebbe più corretto chiamarla 426. La “ragazza” si autodefinisce ficcanaso e consiglia ad Ei di non andarsene in giro, soprattutto la superficie è off limits ha causa delle radiazioni.



Dopodiché passa ai fatti, ha finito di esaminare la Sentinella ed ha compreso la situazione…Ei può dire altrettanto? Il ragazzo non ricorda nulla, per cui la ragazza parte dalla fine. La Sentinella o più correttamente, lui sono stati contaminati dal codice DD-426 inoltre è stato teletrasportato in fretta e furia, senza inserire una destinazione specifica.



Il codice DD-426 è il programma applicato alle nanomacchine interne del suo corpo. La sua funzione è di recidere la parte delle nanomacchine collegate all’area del cervello in cui si trovano i ricordi. Questo processo causa fortissimi danni cerebrali, rischia di perdere la memoria e di divenire progressivamente un vegetale.


Ei è scettico e reticente nei confronti della “ficcanaso”, è vero ce ha dei fortissimi mal di testa ma può fidarsi? A questo punto, non può che provare a chiedere delle spiegazioni: chi farebbe mai una cosa del genere? E cosa ancora più importante, si può fermare?



No. Il processo parrebbe irreversibile, una volta iniziato non è possibile cancellarlo. La prognosi…dipende dalla gravità della contaminazione e/o dal tempo trascorso nella sentinella contaminata. Al più un mese, al meno qualche giorno.


“Tomi” però si offre di aiutarlo, smanettando un po’ con i terminali ha potuto accedere ai dati del computer centrale e grazie a quello può creare un codice che ritarderà gli effetti degenerativi del veleno…prima però vuole fare un accordo.



Nulla di complesso, vuole solo che Ei la aiuti ad uscire da li. “Non tutti possono usare il teletrasporto. Solo quelli che hanno le nanomacchine. Sekigahara esita poi squadra attentamente la sua presunta salvatrice e si rende conto(dai danni alla gamba) che è un androide, rivestito di una pelle artificiale in silicone che la fa sembrare simile ad un essere umano.



Ei a questo punto ha una illuminazione, Okino gli aveva parlato di IA che era fuggita rubando il corpo di un androide. Il nome di Okino porta l'androide ha dare un ulteriore dritta al ragazzo “dovresti chiedergli del DD-426 è il più esperto in materia”, dopodiché volente o nolente Sekigahara è costretto ad accettare le condizione del androide.



Non ha scelta “Ti darò delle pastiglie per il mal di testa. Non vorrei che ti dimenticassi del nostro accordo” questa situazione, questo accordo per poter “fuggire” mi ricorda un po’ la situazione che si crea fra Cornelius e Re Valentine in Odin Sphere, cosi come per l’antico re è chiaro che gli obiettivi di 426 sono tutt’altro che pacifici ma non esistono alternative.



In retrospettiva osservando la timeline generale degli eventi mi chiedo se Ei si sia volutamente spostato nel Settore 1 per cercare Okino che, da archivio, dovrebbe avergli dato asilo. Forse seguendo proprio il consiglio di 426 per cercare una soluzione permanente al DD-426.



Con Keitaro ancora bloccato, la prossima sulla lista è Yuki, la quale parte già con tante gatte da pelare. Indagare sulla scomparsa di Natsuno senza fidarsi troppo di Aiba(/426) o poi…c’è la bruttissima situazione in cui si era cacciata sul finire della sua seconda macro parte.



Situazione ad alto rischio che però si risolve in modo piuttosto pacifico e tranquillo. Il primo pensiero di Yuki è proprio per “quello”, Gouto e gli altri…l’hanno lasciata andare, dopo averla catturata con la forza. Le loro parole non avevano(per il momento almeno) un senso logico per la Sukeban che non si diletta congetture troppo strambe, tranne una: è possibile che vogliano tenerla d’occhio, sfruttarla per arrivare al USI ma queste sono chiacchiere per dopo.



L’obiettivo principale di Takamya rimane sempre ritrovare Nat-chan ma nel mentre non può trascurare i suoi “obblighi” nei confronti del Usi e le tante contraddizioni che si sta trovando davanti. A dispetto della sua predisposizione sanguigna Yuki non affronta direttamente Aiba sulle sue menzogne, ci gira intorno “Tu nella sei nella classe di Ogata Nenji?” e sempre per il momento si “beve” le sue menzogne “Si. Ma sicuramente non farà caso ad una come me. Sono una che passa inosservata”.



In questo contesto ho scoperto, mio malgrado, un piccolo problemino con un trigger. Nulla di gamebreaking,nulla che vada ad inficiare la qualità eccelsa del lavoro svolto ma che mi piace segnalare. Ai fini di storia, per proseguire bisogna dire ad Erika una cosa ma per farlo bisogna essere sul tetto.



Nel caso ci si sposti in corridoio, non si può più tornare indietro e bisogna ricorrere alla Flowchart. Cosa succede andando in corridoio? Poco in verità, Tomi e Iori non ci sono più e Megumi, non avendo altre informazioni su Minami, se ne va dopo che Juro esce dalla sua classe con aria assorta e triste.



Più interessante è quanto succede in mensa. Yuki ha bisogno di qualcosa da bere(In questa macro parte non ha il suo succo sul tetto) per dimenticare il sapore del fumo e, dopo aver offerto qualcosa ad Erika/Tamao/426, inizia a bere la sua bibita…venendo però assalita da Amiguchi.



Ho trovato deliziosa che ci sia una linea di dialogo diversa da quella “la vitamina c fa bene alla pelle” nel caso si scelga una bibita differente dal Hey-C ma tutto sommato i dialoghi sono gli stessi a cui ho assistito durante la storia di Shu.



Il ragazzo è molto serio con la Sukeban, è vuole un appuntamento. Ci troviamo però in un momento di molto precedente a quello in cui la ragazza “finalmente” cederà ai suoi insistenti approcci. Per il momento non appena il ragazzo tira fuori le chiavi della moto, viene interrotto da Erika.



La dinamica è buffissima perché Shu “Diciamo che è Watson” si convince che sia straniera e preso atto che le due “abbiano da fare” si ritira da vero gentiluomo. Questo perché come enfatizzato già altre volte è mooolto serio e non vuole risultare troppo aggressivo e petulante.



Il trigger per proseguire dovrebbe partire proprio di ritorno dalla mensa ma, come già scritto, senza aver fatto il primo evento di questa seconda macro parte…non si avvia. Per cui rewind al inizio e partiamo da una delle riflessioni più rilevanti, un’illuminazione: la scatola.



Le ragazze del club di atletica le hanno detto che Natsuno nascondeva una strana scatola nel suo armadietto. Una strana scatola…proprio come quella che ha nascosto dietro istruzione di Shinonome, quella che non deve per alcuna ragione arrivare nelle mani di Ida, possibile che sia la stessa scatola? Takamya non lo so ma “sa” di non poter portare “Erika” con se e riesce a liberarsi di lei con un pretesto abbastanza sciocco in verità sulla linea del “per oggi abbiamo finito con le indagini”.



Al intero della timeline generale, questa scena si svolge subito dopo la conclusione della precedente “macroparte”;la Sukeban si fa velocemente strada fino al vecchio edificio dove fra pavimenti consumati e odore di muffa ha nascosto la “scatola”, in retrospettiva? Ha senso, era il luogo isolato più vicino. È proprio al vecchio portico che Yuki ha assistito alla conversazione fra quello che ora so per certo essere BJ e Ryoko.



Recuperato la “scatola” da una delle classi, inizia la porta difficile. Se è un simil proiettore come ha fatto Shinonome ad aprirlo? La mancanza di un interruttore e di progressi di alcun tipo stressa notevolmente la sukeban che inizia seriamente a credere che sia solo una scatola. L’unica soluzione plausibile le pare domandare direttamente alle ragazze del club di atletica ma prima che possa caricarsi la scatola addossa, viene raggiunta da una voce.



Uno dei MIB l’ha seguita e si complimenta subito con lei per l’ottimo lavoro svolto. L’unità dati, cosi la chiama, ufficialmente contiene “informazioni riservate”. Yuki cerca di chiarirsi con il MIB è “solo un caso” se è riuscita a trovare la scatola d’altra parte questi è tornato al Sakura per tentare di catturare Ei Sekigahara “ufficialmente” un criminale ricercato alla ricerca di queste informazioni riservate ma prima che abbia il tempo di finire la frase viene raggiunto da un colpo e da una voce “Non sono un criminale”.



Sekigahara non si cura tanto di Yuki “ah, sei tu” ma le assicura che l’agente USI non è morto. D’altra parte la Sukeban, diffidando del nuovo venuto gli ordina di allontanarsi dalla scatola ma questi, di tutta risposta, la ignora completamente “Tu sai almeno cos’è questo?” e pronunciando “attivazione IA” la scatola assume la forma familiare che ho iniziato a conoscere.



“BJ” si rivolge immediatamente al ragazzo come “Sekigahara” e ne trae subito la conclusione che sperava “Miura kun, hai recuperato la memoria”. Dopo aver preso atto della sua posizione, Miura non perde tempo. Natsuno è nei guai.



Finalmente qualcuno che sembra sapere dove si trova la sua amica, Yuki si rivolge direttamente al robottino il quale, una volta presa atto della sua identità, le conferma. Natsuno Minami, da suo ultimo ricordo, è rimasta bloccata nel Settore 3.



Alla sukeban non vengono fornite spiegazioni, c’è tempo solo per farle un’offerta “Vieni con noi?”. In compagnia di Ei e “Miura” Yuki raggiunge il santuario Tokisaka, mordendosi la lingua per averne compreso l’importanza…senza riuscire a carpirne il segreto e osserva con stupore la luce che li trasporta direttamente nella città in rovina del Settore 3.



C’è un piccolissimo salto temporale dopo l’attivazione del portale, BJ è già in perlustrazione e l’insolito duo Takamya-Sekigahara è solo. La ragazza è profondamente mortificata oltre che preoccupata: aveva bollato tutte le stramberie scritte sul quaderno come fantasia…invece era tutto vero.


Ei per conto suo ritiene che, salvo eccessi di imprudenza, dovrebbe essere ancora viva. Detto questo la domanda per la sukeban è una sola, cosa è successo a quella città? Deimos o per dirla in altri termini “Una schiera di robot che sembrano mostri” ed il loro prossimo bersaglio è la sua città. Ei “sa” che avranno anche bisogno del aiuto di Yuki per sconfiggerli e prende atto che la 14, la Sentinella di Shinonome, è in custodia alla Shikishima.



Nel frattempo BJ fa ritorno al campo base, il suo primo giro di perlustrazione non ha dato esito positivo ed Ei suggerisce di prepararsi al peggio venendo però brutalmente zittito. Dovranno espandere il raggio delle ricerche, ricerche che NON si concludono in questa sequenza. Il continua appare proprio qui.



Riprendendo la storia si è di nuovo sul tetto, con una Yuki sempre più preoccupata: ora sa dove cercare e deve affrettarsi prima che sia tardi. E per farlo ha bisogno del aiuto di Sekigahara, che per il prossimo futuro si nasconderà nel vecchio edificio, e del robot chiamato “Miura”.



Per “proseguire” con l’indagine bisogna percorrere tutti gli step che ho seguito in precedenza, con una piccola differenza. Dopo aver parlato con Amiguchi in mensa, camminando vicine alle aule saremo raggiunti da Chihiro Morimura.



L’infermiera con un pretesto “Ricordati che puoi chiedermi aiuto per qualunque cosa” passerà un bigliettino alla sukeban,dopodiché si rivolgerà ad “Erika” riconoscendola subito “Tamao-san” pregandola di non andarsene troppo in giro da sola e di passare una volta tanto “in infermeria a farsi controllare”.



L’intero conversazione è “strana” perché la vera Tamao-androide dovrebbe essere arrivata al improvviso nel Settore 4 e 426 dovrebbe “già” allertarsi dopo questa conversazione ma andiamo con ordine. Sul biglietto Morimura ha chiesto a Takamya di fare alcune cose e Yuki, chiede cortesemente a “Erika” di accompagnarla.



Quel pomeriggio, sul ponte Sumire Yuki le rivela di aver saltato le lezioni quella mattina “per controllare una cosa”. È andata in ospedale dove ha fatto visita ad Erika, Aiba Erika. Quella vera, che è ricoverata li inoltre ha sentito chiaramente l’infermiera rivolgersi a lei come “Tamao san”.



Pressata, con il suo solito tono gentile e affabile Erika “””getta la maschera””” e rivela di chiamarsi Tamao Kurabe. Seguendo un po’ quello che è stato uno dei trait d’union della storia di Yuki, “Tamao” sostiene inizialmente che sarebbe uno splendido colpo di scena in un romanzo giallo precisando al tempo stesso di non avere cattive intenzioni.



“Tamao” si complimenta con “Sherlock” per le sue capacità deduttive ma la sukeban non ha finito. Anzi, ha appena iniziato come in un vero romanzo giallo, è tempo per il detective di iniziare a sciogliere i nodi sui vari misteri del caso. Fra questi vi è sicuramente l’incidente in bagno e le “due” Tomi Kisaragi.



Yuki rivela alla sua assistente di aver “scoperto” quel che rimaneva della seconda qualche giorno prima. Flashback, Yuki raggiunge Sekigahara al vecchio edificio probabilmente intenzionata a continuare le ricerche nel Settore ma lo trova intento ad armeggiare con un rottame metallico che ha vagamente la forma di Tomi Kisaragi.



Ei chiarisce subito che si tratta di un androide costruito per somigliare alla vera “Tomi Kisaragi” e che ormai è inservibile, anche i suoi dati sono danneggiati…tuttavia ha potuto scoprire una cosa: prima di essere distrutto ha sostituito le parti interne o per dirla in modo più criptico “Ha cambiato aspetto ed è fuggito”.


Lui, 426, Juro Izumi: un omicida di massa “Ora è solo una coscienza senza corpo ma sta comunque tramando qualcosa”. Ei ha trovato quel cadavere di androide in un bagno del vecchio edificio. Questo è una bella chicca.



Avevo creduto che 426 avesse fatto completamente a pezzi il suo vecchio corpo, invece non avendo tempo…lo ha nascosto. Yuki fa subito due più due, sono nel edificio nord: è stato quel androide a distruggere il bagno delle ragazze.



Di ritorno alla scena sul ponte Sumire “Tamao” sempre con quei suoi modi dolci si prende “gioco” della detective. Un robot? Davvero qualcuno crederà a questa storia ma Yuki da nuovamente prova di essere una ragazza scaltra e acuta, oltre che dotata di nervi d’acciaio.


Pur consapevole del pericolo espone il suo dubbio alla sospettata “Da quel giorno mi domando, in quale corpo sarà entrato dopo? Tu che ne pensi?” l’esposizione di Yuki NON è finita. Dopo essersi infiltrata alla Shikishima ha scoperto del esistenza delle nanomacchine.


In quella sede(forse in seguito alle famose “analisi”) ha scoperto di essere stata manipolata da una persona a lei vicina. “Tamao” non ride più mentre Yuki ne trae la conclusione che attendevo “L’unica persona che mi sta sempre intorno, sei tu!”.


Il sospettato prova nuovamente a calmare l’implacabile detective ma “Sherlock” ha ancora una cosa da dire, deve svelare la “sua” di identità e ricostruire i fatti. Di fronte a lei non c’è Erika Aiba né Tamao Kurabe ma un criminale ricercato che ha usato un robot simile a Kisaragi per fuggire “In te alberga la coscienza di un omicida di massa, Juro Izumi”.



Dopo un brevissimo momento di pausa la sospettata “ride” e per una singola battuta “parla” con la sua vera voce “Quindi sarei un uomo?” dopodiché getta finalmente la maschera ed i suoi occhi diventano viola.



Nel log Erika Aiba diventa finalmente Juro Izumi e parla al maschile “Mi ero assicurato di cancellarti la memoria. Non ho altra scelta dovrò cancellartela meglio…” ma non ha neppure il tempo di fare un passo, come nella più classica delle serie gialle, una volta smascherato il criminale tenta di fare del male al detective che però ha superato il suo avversario in prudenza e arguzia.


Alle spalle di Izumi accanto ad alcuni agenti compaiono Gouto e Shinonome, mentre davanti a lei, proprio accanto a Yuki oltre agli agenti c’è Chihiro Morimura(latex) è stata lei ad organizzare questa trappola. Chihiro fa un passo in avanti verso quello che una volta era il SUO compagno…ai suoi occhi è ormai completamente impazzito “ora ti fai passare per una scolaretta?”



Juro d’altra parte non ritiene di essere un pazzo o quantomeno non quanto Chihiro “…che per salvarti sei disposta a far deragliare il progetto interstellare”. Se questa nota sul progetto interstellare avrà sicuramente dei legami con quanto visto nella storia di Natsuno e Shu, quanto dice Chihiro si ricollega invece a quanto sentito nella storia di Ei.



Con le sue azioni, Chihiro vuole permettere a lei e Juro di sopravvivere. Quel “Noi due sopravvivremo” era riferito a loro o più correttamente “Non nello stato folle in cui sei ora ma in quello che eri prima di svegliarti qui”. È folle e paradossale che i “due” in un certo senso siano ancora una “coppia” dopo tutto questo.


Juro però ritiene che con le sue azioni Chihiro finirà per sacrificare la vita di ben 15 persone(“I quindici che comandano i Demos?”) ma la donna nega che sia cosi, sostenendo che quello non è un sacrificio ma una prospettiva di vita migliore.



Una vita migliore che però, secondo 426, non ha prospettive per il futuro e gli impedirà di conoscere la verità. A questo punto Chihiro spara, come già aveva fatto in un altro tempo, in un altro mondo a Juro(cosa sottolineata da lei stessa) e invita subito Yuki a non muoversi. Nonostante la sua pelle artificiale sia danneggiata per i numerosi colpi, 426 trova la forza di alzarsi.



Yuki però prendendo atto con i suoi occhi che si trattava DAVVERO di un robot, reclama risposte: cosa gli ha fatto? Izumi è evasivo e le dice solo una cosa “Ti ho preparato per quello che sta per accadere. Tutto inizierà molto presto” dopodiché si da alla fuga gettandosi dal ponte


è scontato che, nonostante le parole dei presenti sui possibili danni irreversibili dovuti alla caduta, Izumi sia sopravvissuto. A Yuki viene ordinato di tornare a casa mentre Chihiro assistita da Ryoko e Renya si recherà alla ricerca dei resti. D’altra parte rimasta sola, la sukeban non può che guardare a quello che lei continuava ancora a chiamare Aiba e giustamente mi domando…cosa è stato fatto alle nanomacchine dentro di lei e quando 426 avrebbe avuto il tempo di farlo?



Possibile che, dopo aver “preso” il comando dei Kaiju, lo abbia passato a Yuki?



Non voglio dilungarmi troppo perché se no, non ne esco più. Yuki è il primo personaggio con cui riesco a superare la soglia del 80%(85 per la precisione) ed il suo prossimo evento dovrebbe essere l’ultimo ma al momento è bloccato dietro quello che credo essere l’ultimo evento della storia di Minami.



Con la coscienza di un criminale inoltre, ho teoricamente accesso al seguito della storia di Juro e…ho tanti dubbi. In momenti diversi e per ragioni diverse sia Renya(prima) che Ryoko(dopo) hanno detto di non fidarsi più di Chihiro Morimura(Infermiera) e le numerose ambiguità presenti nei suoi dialoghi con 426 non fanno che aumentare il numero di domande ma tempo al tempo.



Dopo Yuki è il turno di Tomi, che avevo lasciato ancora nella città distrutta vicino al “cadavere” della sentinella 13 a ripensare a quanto accaduto la prima volta che l’ha vista combattere. Non so ancora quale fosse “l’esperimento” a cui Gouto e Morimura l’abbiano sottoposta con la forza perché questa terza “macro parte” della sua storia è breve ma soprattutto concentrata su un singolo obiettivo.



Questo obiettivo viene palesato immediatamente dopo aver ripreso il controllo della nostra ficcanaso, è passato più un giorno da quando sono finiti nella città distrutta(Secondo in totale) e di ritorno da una ricognizione, vengono raggiunti da una Miwako terrorizzata e mortificata.



La senpai Shinonome è sparita, si è distratta un solo secondo e si è allontanata non riesce a perdonarselo. Ogata e Kisaragi provano rincuorarla mentre iniziano a discutere sul da farsi. La situazione è molto grave, hanno avuto modo di vedere con i loro occhi quanto quella città possa essere pericolosa…e Ryoko era debolissima, come ha fatto ad allontanarsi da sola e cosi in fretta?



Dopo un vario giro per la via commerciale, hanno il via le ricerche in piena regola. Il luogo dove sia effettivamente necessario cercare, è scontatissimo…ma questo non mi ha impedito di andare a rivedere tutte le location già viste in precedenza che sono “sbagliate”. Prima fermata, i resti del Kaiju. Non ci è neppure data la possibilità di riascoltare le registrazioni sul progetto interstellare.



Non c’è tempo, Ogata è molto prudente e deciso. Quel luogo è troppo pericoloso, non possono restare li più di dieci minuti. Il secondo luogo da controllare è casa Kisaragi.


Forse dopo oltre un giorno priva di conoscenza, Ryoko ha sentito fame ed è andata alla ricerca di cibo ma non vi è alcuna traccia di lei vicino alla panetteria. Sempre più preoccupata Tomi suppone che possa essersi diretta a scuola e, non sapendo che la strada è distrutta, sarà passata per la scorciatoia che passa vicino alla Sentinella 13.



In cuor suo Tomi spera che la senpai stesse cercando proprio la Sentinella, ipotizzando che sia coinvolta con Gouto e compagni, ma ancora una volta le loro ricerche si concludono in nulla di fatto. Non è possibile tornare in nessuno dei luogo. Nenji bloccherà ogni ritorno con uno schietto e adeguato “ci siamo già stati”.



L’unica soluzione rimane la scuola, con la strada principale distrutta i due sono costretti a fare il giro lungo. Lo scorcio sul Sakura da Yaemaechi lascia a bocca aperto per il mero senso di magnificente desolazione che riesce a trasmettere. La strada crollata si “apre” su un enorme voragine che ha distrutto anche tutto l’edificio nord del Istituto.



Proprio accanto alla scuola, dentro la voragine è chiaramente visibile la carcassa di quello che so essere un Plasmapod. Nenji e Tomi non ne hanno mai visto uno e possono solo speculare su cosa possa effettivamente essere.


Se il ragazzo pensa ingenuamente “sta facendo il nido”, Tomi è molto più quadrata e pragmatica. Se effettivamente sono macchine costruite per terraformare pianeti potenzialmente abitabili…allora è possibile che stesse cercando qualcosa “sotto” la scuola, ma cosa? Quel cosa è ignoto alla ficcanaso, ma non a me: “l’ufo” si trova sotto la superficie ed è li che vogliono arrivare.



Di suo il bancho non è molto convinto…in compenso ha una novità, fra una battuta tagliente e l’altra scorge in lontananza la figura di Shinonome, in ginocchio ed apparentemente priva di sensi. Tutto risolto? No perché accanto a lei si trovano due androidi i quali contrariamente al impressioni inziali NON sono fuori uso.


Avvicinandosi si attivano e per i due ragazzi rimane solo un’opzione:scappare. La schermata di “game over” in questo caso è la stessa a cui ho assistito durante la storia di Ei e, aggiungo, ho trovato splendido il dettaglio che ho scorto solo rivedendo la scena.



Circondati e senza via di fuga, Nenji si erge comunque a pugni chiusi davanti agli androidi proteggendo una terrorizzata Tomi. Fortunatamente per loro, gli aggressori vengono messi velocemente fuori combattimento da una figura che ci si aspettava di incontrare in questa sede: Ei Sekigahara.



Il ragazzo riconosce “Tomi Kisaragi” e scopre che i diserspi sono più di due, tuttavia nel trambusto generale Ryoko è sparita di nuovo.Di contro, Ogata è scettico e guardigno dei confronti del nuovo venuto.


Come faceva a conoscere il nome di Tomi? E si para a difesa della ragazza, di suo questa però si fa subito una domanda “Sei con Morimura e gli altri?” quesito a cui il ragazzo risponde in modo molto evasivo. Quello che può dirgli è che viene da un futuro più lontano rispetto a quello in cui si trovano.



A trovare i ragazzi è stato un drone, Sekigahara fa mea culpa e si scusa con loro per averli cacciati in quel pasticcio. Era convinto che essendo loro con Ryoko, fossero già tornati indietro e per “sdebitarsi” si offre di accompagnarli al portale sotterraneo.


I dispositivi in superficie sono attualmente bloccati e devono recarsi sottoterra(Al UFO probabilmente) dove si trova quello principale, essendo gli altri dei semplici punti di accesso. Su queste note, si conclude questa breve ma significativa macro parte di Kisaragi.


Ancora una volta non vi sono blocchi ad impedirmi di riprendere…se non la mia volontà di continuare a seguire il mio ordine. Ora si ritorna a Ryoko.


EDIT: 29/07/2021


13 Sentinels



Mi…



sembra ancora impossibile ma dopo oltre tre mesi dal inizio del mio viaggio su 13 Sentinels sono finalmente riuscito a completare la storia di uno dei tredici protagonisti. Un piccolo traguardo che mi rende oltremodo felice vista la quantità di impegni che tante volte mi ha tenuto lontano dal titolo ed i miei “ritmi” che di certo non hanno contribuito.



La conclusione di una storia, non equivale alla “conclusione” del percorso di un personaggio né tantomeno allo scioglimento di tutti i nodi ad esso legato. Avendo visto “Uno spettro rinato” nella storia di Shu ho potuto ritrovare Ryoko Shinonome cosi come l’avevo lasciata, dolorante, sofferente e con ricordi sempre più confusi.



La sensazione di essere costantemente tenuta d’occhio e la sfiducia in Gouto e Morimura non fanno che aggravare la situazione rispetto al ultima volta di certezze ne ha sempre poche anzi, una in più, Izumi sembra presentare i “suoi stessi sintomi”.



Le sequenze di eventi che si susseguono non differiscono molto da quanto visto in precedenza e in retrospettiva? La possibilità di Ryoko di rivedere alcuni eventi, come se non li si avesse MAI visti ha perfettamente senso. Non è un caso, ne un vezzo, è una scelta ponderata e voluta.



Per proseguire concretamente con gli eventi, è toccato “fuggire” nuovamente da Gouto grazie alla sempre altruista Miwako ed i consigli di Tomi. Non importa se andando verso sinistra(dove si becca nuovamente Shu) o destra(dove ai distributori c’è sempre Hijiyama), l’obiettivo rimane la mensa.


Questa volta non l’ho trovata deserta, ad attendermi c’era la familiare figura di Yuki Takamya. La ragazza dai capelli corvini è sorpresa di vedere Shinonome andarsene in giro a quel modo “Gli uomini in nero ti stanno cercando!” ma questa non capisce.



Non ricorda neppure chi sia Yuki, che si trova costretta a rinfrescarle la memoria “loro” sono agenti del unità speciale e “quattrocchi” sa qualcosa anche su di “lei” per questo è costretta a fare la spia. “Quattrocchi” ovvero Tetsuya Ida del unità speciale.



L’ost, l’atmosfera di stress insostenibile raggiungono il loro picco in queste scene. Non ricordando nulla, Ryoko prega la sukeban di raccontarle quanto accaduto quando sono tornate “nel aula di scienze usando il teletrasporto”.



Questo evento si colloca due scene prima che Shu vada a portare di peso Ryoko in infermeria e dopo(diverse scene), che Miwako eTomi avevano mostrato apprensione per il giovane Kurabe ed il suo parlare di questo fantomatico “Shiba”. è una scena breve, ma intensa e rilevante ai fini del racconto come poche altre. Yuki, Ryoko e Tetsuya Ida completano un teletrasporto e si ritrovano nel aula di scienze,il primo che a quanto pare è stato “creato” da Ida a partire da quello sotterraneo.



Non si tratta di un momento disteso o di un momento in cui discutere con calma, il pensiero di Yuki va subito ad Amiguchi che a quanto pare è “rimasto indietro”(e qui mi fremono le mani per il confronto Amiguchi – Ida) mentre Ida viene tenuto sottotiro.


Sottotiro da Shinonome, la quale pretende delle risposte ed è molto schietta con i suoi sentimenti. Non le interessa se Ida la sta davvero usando, non le importa tuttavia se “davvero” prova qualcosa per un’altra, allora questo non può perdonarglielo.



Le lenti di Ida si oscurano mentre Ryoko espone una macabra verità, Ida aveva intenzione di gettarli via, tutti quanto loro, solo per incominciare da capo con “lei”(la “sua” Tomi). Ida prova a calmare la sua “protetta”, si appela ad un equivoco, un malinteso e la invita a prendere le sue pillole ma Ryoko non indietreggia di un millimetro.


Ha preso una decisione dopo aver visto “quella” registrazione, disattiva la modalità stordimento e prima che Ida possa anche solo “provare” a spiegarsi gli spara in pieno petto “Addio Professor Ida” una conclusione degna di una tragedia, colui che inganna e manipola che finisce per essere ucciso da coloro che ha sfruttato e tradito,ancora più tragico sesi pensa a come Ida fosse inizialmente un “eroe” giunto in aiuto dal futuro per aiutare Chihiro Morimura a salvare il mondo…ma è solo l’inizio.



Questa scena si svolge temporalmente subito dopo il reveal su 48Q nella storia di Juro e prima che, lo stesso Juro, si rechi in infermeria a parlare con Shinonome in cerca di aiuto.Terminato il suo di racconto, Yuki aggiunge qualche nota. Dopo quanto successo ha chiamato l’USI che hanno prelevato Ida il quale dopo quella volta non l’ha più contattata e ora pretende un chiarimento, perché è arrivata a tanto? Perché gli ha sparato? Cosa ha visto in quella registrazione che l’ha fatta sentire tradita sino a quel punto.


La realtà intorno a Shinonome inizia a farsi insostenibile, le immagine confuse. Le uniche cose “chiare” sono le sagome di Takamya, visibilmente preoccupata, e Shinonome che si regge la testa e crolla in ginocchia mentre la sua mente torna indietro.



Il flashback si colloca fra la visita di Yuki e Shu alla barriera esterna e la “promessa” fra Megumi e Shu davanti al Istituto Sakura ed inizia in un luogo a me familiare, il sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima. Ryoko va di fretta, deve sbrigarsi a scoprire “il più possibile”. Non è la prima volta che viene in questo posto, avvicinatasi alla console vorrebbe continuare con la prossima registrazione la 3214 “ricerche sulle IA” ma tutti i dati sono spariti, erano le registrazioni più recenti risalenti a soli tre anni prima(quindi 2102) ma prima che abbia modo di continuare due Androidi entrano nel laboratorio.


Come già accaduto con altri pg. è possibile assistere ad un simil game over ma a differenza di altri, Ryoko è armata e riesce a sbarazzarsi dei due aggressori. Un dubbio però si aggiunge alla lista, come hanno fatto ad entrare? Si era assicurata di chiudere tutte le porte del corridoio durante la sua ultima visita.



Per rispondere a questo quesito, Shinonome decide di controllare i video della sorveglianza e scopre che in momenti precedenti, Gouto e Morimura hanno visitato a più riprese il laboratorio sotterraneo, per cui sono stati loro ad aprire le paratie dei corridoi. Sfruttando il video di sorveglianza, Ryoko si convince di poter scoprire “anche” chi ha cancellato il video.



Il flashback nel flashback che ne segue si colloca fra la fuga di 426 e l’eventro Intralocitor nella storia di Gouto. Si tratta quindi, temporalmente, del ultimo evento con Ida(giovane uomo) visto che fra le due scene c’è un salto temporale di ben quattro anni.


Ida attiva subito la carcassa in cui è conservata ora la coscienza di Tomi e si scusa per la sua disattenzione; Tomi per conto suo si sente altrettanto colpevole perché 426 ha rubato il corpo che era stato preparato appositamente per lei ma la rassicura “te ne preparerò subito uno nuovo”.


Tomi preferirebbe che Ida si sforzasse a creare corpi per “tutti gli altri” ma l’uomo sostiene che “non ne hanno più bisogno”. Mi mancano dei passaggi per comprendere appieno questa scena ma Tomi ne deduce che sia “a causa delle sentinelle”, gli “altri” invece dovrebbero essere tutti gli altri ragazzi uccisi da 426 come già visto nel “incubo” di Kurabe.



Riportando il tutto parola per parola “Vuoi far credere all’UFO che i compatibili lo controllano mettendo i nostri amici senza corpo nelle Sentinelle” ed il piano a quanto pare è molto azzardato, “ingannare” l’UFO è estremamente difficile.


A questo punto Kisaragi chiede di potersi mettere anche lei in gioco, di essere “messa” in una Sentinella. Ida però le nega questa possibilità. Nel caso fosse scoperta verrebbe “rimossa” come entità sconosciuta e non può permetterlo e qui la battuta che mi ha illuminato.



Ida sostiene che” Hijiyama e MIura possono farcela” perché da umani hanno vissuto durante la guerra, sta quindi parlando dei droni,di BJ? E di come contenga la coscienza di Miura? Dovrò andare assolutamente a rivedere la scena in cui BJ si trova davanti alla Sentinella nel Hangar nel 1945: se il drone responsabile di quella Sentinella fosse Hijiyama la scena sarebbe moooolto più drammatica quel “si…è…morto…” sarebbe infinitamente più devastante ma sto divagando e anche l’idea di “ingannare” l’UFO necessiterà di altri chiarimenti.



Kisaragi cerca di far ragionare il suo fidanzato: lei non è più “Tomi Kisaragi” e non condivide per niente la proposta di Ida di sfruttare la Tomi di quel mondo per lo scopo. Possibile che non si senta in colpa? Vuole davvero sacrificare un innocente per farle prendere il suo posto? “Non ti perdonerò mai”.



Ida capisce di non poter ragionare con la sua ragazza, non ha “armi” dialettiche contro di lei. Finge di aver finalmente compreso il di lei punto di vista e, con un pretesto, stacca la corrente ed ha uno sfogo tremendo e liberatorio.


Non gli interessa chi vive o chi muore, a lui interessa SOLO la SUA Tomi, l’unica persona che voglia davvero salvare.


426 aveva ragione: se solo fosse stato paziente, non avrebbe avuto tutti quei problemi, non sarebbe stato costretto a soffrire cosi tanto tuttavia non è sconfitto,non ha intenzione di fermarsi.


I dati della coscienza di Tomi sono ancora conservati nel Settore 0 “E se ricominciassi da capo? Potrebbe trasferire i suoi dati al interno della “nuova” Tomi Kisaragi e “lei” non lo saprà mai. Ha “solo” bisogno di ripristinare tutto e da qui inizio a comprendere la “portata” del opposizione di Ida all’Operazione Egida e forse il vero inizio della sua caduta in disgrazia.



Tuttavia la storia di Shinonome non è ancora terminata, resta ancora una sequenza, l’ultima. Bloccata dietro la decima ondata nella Seconda Zona di Battaglia e qui ancora una volta ci vedo la maestria e la classe di 13 Sentinels.


C’è un motivo molto preciso se per far partire l’ultimo evento si deve inziare da Infermeria 1. Risvegliatasi dal letto i dialoghi e le reazioni di Shinonome sono i medesimi della prima volta in cui ho giocato con lei dopo il suo prologo. La lista, la necessità di contattare i compatibili personalmente, le ricerche su 426. La domanda di Gouto “perché odi 426?” tutto è pressoché identico.



Ryoko ha “perso” delle informazioni ma sforzandosi riesce a ricordare ad esempio che 426 NON è Sekigahara e ancora, ha un dubbio sul portale: forse le è stato solo “detto” che è bloccato per impedirle di andarsene e poi c’è quella strana sensazione di dejà-vu che la spinge a riordinare le idee ed a ricordarsi del video di sorveglianza.


Non ricorda esattamente “cosa” abbia visto ma sa che era importante e si decide a tornare nel sesto laboratorio tecnico della Shikishima, nel 2105(e non 2015, come indicato erroneamente da un piccolo typo in game) per verificare di persona.


Uscendo dal infermeria con queste informazioni ben chiare, Shinonome ignora le direttive di Gouto e si dirige per direttissima verso il portale. La “console” è già attiva ma il teletrasporto risulta impossibile, è effettivamente bloccato.



A questo punto Shinonome viene raggiunta da Morimura, è stata lei a bloccare il portale. Questa nuova informazione rende Ryoko ancora più guardinga e reticente a fidarsi della donna la quale la prega di prendere le sue pastiglie: è convinta che la stia manipolando, che voglia cancellare lei ed Iori Fuyusaka.



La sensei cerca di calmarla e di spiegargli i fatti(o forse parte di essi?) come già so, il codice D che ha contaminato le sentinelle nel 2064 separa le nanomacchine dal resto del cervello cancellando lentamente i ricordi. Le pastiglie provano a “conservare” le connessioni ma la loro efficacia sta diminuendo.



Trovo rilevante che Morimura non faccia alcun riferimento al eventualità di divenire un vegetale dovuta al DD-426, Shinonome di suo ormai non ha la benché minima fiducia nei confronti della donna e non crede alle sue parole e suppone che stia manipolando anche Renya Gouto.



A questo punto la sensei getta la spugna e decide di provare un approccio molto più diretto: è stata lei. È stata lei ad aver causato l’incidente. È stata lei a inserire il DD-426. A questo punto nel aula arriva anche Gouto il quale rivela di aver tentato a più riprese di dirle la verità.


Ogni volta però non riusciva ad accettarla e perdeva la memoria. Ryoko diffida anche del ragazzo è convinta che sia tutta colpa delle pastiglie ma Renya la invita a ricordare bene il giorno prima della battaglia finale nel 2064 è stata LEI a dare a Sekigahara il codice DD. Da parte mia sono curioso di capire come abbiano scoperto la verità dietro l’incidente e se, magari, sanno che Ida è un traditore.



Ryoko non ha la possibilità di “rifiutarsi” di affrontare questo ricordo, ci si sposta subito nel 2064, nel hangar la scena si colloca esattamente prima della disastrosa sconfitta del 2064. Una ingenua e sognante Ryoko raggiunge Ida che l’ha fatta chiamare.



L’uomo ha qualcosa da mostrarle, un codice di aggiornamento per gli Intralocitor il DD-426. Ida sfrutta l’ascendente che ha sulla ragazza per rigirarsela come vuole e Ryoko non osa neanche immaginare quanto dolore tutto questo causerà a lei ed altri.


Con una prova recitativa da oscar, Ida sostiene che le nanomacchine dentro di loro sono difettose e non riescono a sfruttare il loro pieno potenziale. Potenziale che può essere sfruttato grazie a questo codice, un codice che Morimura non ritiene necessario.



Mettendo molta enfasi su come non tutti(e Morimura in particolare) lo capiscano “come te”. Senza farsi il minimo scrupolo, senza esitare neppure per un secondo Ida invita Ryoko a provare il codice come se fosse un piccolo segreto innocente fra i due “faremo una bella sorpresa a Morimura”.


Rimasta sola, Ryoko viene raggiunta da Ei con il quale ha un litigio. La ragazza non rivela al suo amico di cosa stesse parlando con il professore ed il ragazzo, palesamente più emotivo di quanto visto successivamente se ne va irritato per preparasi alla battaglia “Dopo tutto sono solo un ragazzino, no?”



La prima domanda che mi faccia è…cosa aveva chiesto Ida di fare ad Ei visto che il codice lo ha inserito Ryoko? La risposta dovrà attendere visto che manca ancora una scena fra quella conversazione sul tetto e questa nel hangar.



Intanto Shinonome, procede con inserire il codice nella 14 per poi cambiare idea al ultimo minuto, inserendolo nella 15 con l’obiettivo di dimostrare ad Ei che ha ragione nel fidarsi di Ida: l’inizio delle disgrazie per entrambi i ragazzi.



La scena si sposta nuovamente nel aula di scienze, dove Gouto e Morimura le chiariscono ulteriormente la dinamica dei fatti. Dopo il teletrasporto forzato alla fine della battaglia del 2064 è sparita e ci hanno messo molto per ritrovarla, Ida(non so se “loro” lo sappiano già) l’ha presa in custodia per servirsi ancora di lei ed ha impedito loro di agire per tempo.



Quando l’hanno trovata i danni era già irreversibili, le medicine hanno rallentato il processo ma la distruzione dei ricordi è iniziata. A nulla sono servite i tentativi di rinforzare i suoi ricordi con le nanomacchine.



Accompagnarla nelle “indagini”, il lasciarla girare per la scuola…erano un tentativo di far stabilizzare i suoi ricordi. Un tentativo disperato e senza alcun successo visto che la sua condizione peggiorava sempre di più e continuava ad allontanarsi dalla realtà.



A questo punto Gouto le fa una richiesta, LA richiesta. Solo lei può salvare le Sentinelle dalla contaminazione, solo lei conosce la password: non hanno molto tempo, deve fare in fretta ma Ryoko non riesce a ricordare, crolla nuovamente in ginocchio mentre la realtà intorno a lei si fa nuovamenteoscura.



…e mindblow. Ryoko si risveglia quello stesso giorno in infermeria ed accanto a lei, oltre a Gouto e Morimura c’è anche Sekigahara, il fuggitivo. La sua presenza li è da chiarire assolutamente ma andiamo per gradi per questa scena è a dir poco straziante e toccante, l’ost raggiunge picchi altissimi.



Ryoko si sveglia e…inizialmente non ricorda neppure Ei-kun, il suo nome invece le va detto da Morimura “non mi suona familiare” e poi c’è del altro deve cercare qualcosa “Cos’è che devo trovare? Non me lo ricordo…”



Sekigahara di suoi con grande dolcezza la invita a stare tranquilla a non cercare niente soprattutto ora che si sente “Rinvigorita, in pace”. La sensei rivela che le nanomacchine legate alla sua memoria si sono separate e ha perso quasi tutti i suoi ricordi.



I ricordi che le sono stati impiantati sono un’ultima spiaggia, un back up che era stato fatto per tutti i piloti quando erano connessi ai dispositivi di formazione per imparare a controllare sentinelle e portali. Ora come ora, conclude Ei amaramente “…sa solo come pilotae la Sentinella…”



La password per rimuovere la contaminazione pare persa per sempre, Morimura non ritiene più possibile affidarsi alle Sentinelle ma Gouto ritiene che un modo ancora ci sia; Ei è il primo ad afferrare cosa intende, vuole “usare” Ryoko ancora.


Ei si para a difesa della sua amica ma è lei stessa a chiedergli di calmarsi. Tutto intorno a lei si fa nero mentre ricorda…ricorda che la Sentinella 14 le è stata affidata dal Professor Ida “è la mia Sentinella. Non la cederò a nessuno”.



Contrariamente alle tre scene precedenti (flashback escluso ovviamente) che nella timeline generale si svolgono tutte subito la conversazione fra Kurabe e Shinonome nel infermeria…la scena seguente, l’ultima si svolge molto più in la. È un flashforward, dopo l’inizio della battaglia finale.



Ryoko raggiunge l’hangar della Shikishima deserto, fa un respiro profondo, si inginocchia e con rapido movimento della mano attiva lo Start sulla sua gamba, dirigendosi verso il campo di battaglia. In cuori mio sentivo che l’epilogo sarebbe stata una scena del genere…ed immagino che tutti i pg. ne avranno una simile.



Ora come le scene conclusive della storia di Shinonome sono quanto di più vicino ci sia al risveglio confuso di Ei vicino al cadavere di Chihiro Morimura(infermiera). Perché? Cosa è successo? Cosa ha dimenticato? E nel mentre poi c’è lei, Ryoko Shinonome.


Mi pare assurdo che il pg. che più di ogni altro a “tardato” ad acquisire un ruolo attivo nella storia, il penultimo da me “sbloccato” abbia finito per essere la prima a concludersi. Una conclusione che mette una tristezza infinita e mi ha ricordato che nonostante i raggiri, gli inganni, i tradimenti…13 Sentinels rimanga principalmente una storia che parla di sentimenti.



Puri, come quello di Ryoko, ormai distorti come quello di Ida che da “eroe” ha finito per divenire il villain della sua stessa storia, di affetto come quello che Ei prova per la sua amica…e tanto, tanto altro. Io in queste cose ci sguazzo, le adoro.



D’altra parte riguardando la scena in infermeria non posso fare a meno di accorgermi dei “segnali” che Gouto ha percepito in precedenza: Chihiro Morimura non rinuncerebbe MAI al utilizzo delle Sentinelle, eppure pare getta la spugna alla prima occasione utile.



Note extra? È possibile riselezionare Ryoko ma non ho approfondito cosa si possa effettivamente fare se vedere solo gli eventi conclusivi o altro. Allo stesso modo quando si selezione un pg. concluso, altra alla scritta Completato al posto della percentuale è presenta un suono prima assente.



Ero tentato di fare un posto a solo su questo primo epilogo ma ho deciso quantomeno di accompagnarlo alla terza macroparte della storia di Nenji, quella che conclude il terzo giro parziale dei pg. Avevo lasciato il bancho con una importantissima scoperta, sa chi è la voce che gli parla.



È del ragazzo che ha visto alla stazione insieme a Fuyusaka, Tsukasa Okino. Ritornato alla stazione però, come prima cosa gli tocca puntare i piedi. Interrompe brutalmente la conversazione con Kisaragi e le chiede di non muoversi di li.


I suoi modi bruschi e la mancanza di spiegazione non sono un buon biglietto da visita, soprattutto quando si ha a che fare con un tipetto tutto pepe come Tomi. La ragazza non ci sta proprio a restare in silenzio ed ubbidire. La prende mooolto a male(lo comincia a chiamare di nuovo “Elvis”) e gli impedisce di spostarsi dalla sua posizione di partenza.



Per conto suo Nenji ha la testa piena zeppa di dubbi, possibile che avesse ragione quello strano uomo(Ida) e siano proprio loro a chiamare i Kaiju? Perché era convinto Iori Fuyusaka assomigliasse alla donna dei cattivoni? Cosa può fare per impedire l’attacco, come fermare i Kaiju? Okino DEVE avere delle risposte.



Risposte che devono attendere, resosi conto della sua mancanza. Ogata la prende nel modo giusto “Cosa faresti se sapessi che il mondo finirà in pochi minuti”, di fronte a questo quesito il broncio sparisce, sostituito dal rossore…Tomi ci pensa un po’ ma con un po’ di imbarazzo “li passerei con te”.



Dopodiché si ritorna ad Okino, non è in alcun modo possibile dirigersi verso i pagliacci del Nikaguri. Ogata sa che finirebbe male ed è solo una perdita di tempo. Dopo aver “scansato” Fuyusaka, Ogata approccia Okino con il suo solito fare iper aggressivo.



Sa…o forse,crede? Che sia stato lui a metterlo in quel casino. Lo ha visto chiaramente, Okino è evasivo. Sembra non capire nulla di capsule o altre e, quando arriva il treno, sale inseguito da un furioso bancho. La scena si sposta subito nella “””capsula”””.



Nenjji non ci sta più a fare il bravo bambino ed ordina ad Okino di tirarlo fuori di li. Il ragazzo è stupito, non riesce a capire come abbia fatto ad essere scoperto ne comprende che cosa intenda il suo prigioniero con “capsula”.



Accanto alla voce di Okino se ne aggiunge presto un’altra quella di Hijiyama, Ogata lo riconosce e si mostra chiaramente deluso. Non si aspettava che sarebbe caduto cosi in basso. Il battibecco fra i due si “sposta”, alla fabbrica abbandonata dove Nenji legato ad una sedia con uno strano casco in testa si risveglia accanto al duo.



Okino è tranquillo. Nonostante l’imprevisto, rimanderà Ogata indietro ma non può negare che la sua capacità di sfuggirgli lo incuiriosisce molto. Il bancho di suo inizia a guardarsi intorno, a farsi domande, a pretendere risposte.



Le minacce di Hijiyama non lo spaventano, a lui interessa quello che Okino gli ha detto. Davvero può impedire l’attacco? Davvero può salvarli? Okino rivela che è proprio per questa ragione che ha assolutamente bisogno della chiave che controlla i Deimos.



Nenji ne deduce che i famigerati Deimos siano gli stessi Kaiju che ha visto nella città distrutta oltre che alla stazione ma davvero si controllano con una chiave? A questo punto ripete istintivamente la frase dettagli da Ida “La persona che controlla i Kaiju è uno di quei 15”.



Un’informazione altamente riservata, Okino non si aspettava che il ragazzo potesse esserne a conoscenza e aggiunge qualche dettagli: i quindici sono stati modificati appositamente affinché distruggano il mondo. Per quanto NON vogliano, i loro corpi inviano dei messaggi che genera i deimos e li conduce li. Tuttavia esiste una sola chiave, non quindici…proprio come gli aveva detto Ida.



E,proprio come gli aveva detto la “Donna dei cattivoni” inzialmente era lui ad avere la chiave. Tsukasa allora decide di mettere un po’ di chiarezza: è naturale che non ricordi di averla avuta, la chiave è solo un codice. Lui è uno dei quindici e fino a due mesi prima, gli ordini partivano direttamente da lui.



Questa è già di suo una bomba e c’è da chiedersi come la chiave abbia potuto passare da lui a Natsuno, prima di arrivare a 426 anzi, Okino se ne esce con una frase iper ambigua che necessita sicuramente di future spiegazioni “Venivano ancora da te quando ti abbiamo preso” ma lo hanno catturato quel pomeriggio, come è possibile?” mentre Nenji si sente colpevole per essere fautore della distruzione della città.



Okino allora gli spiega che quello che ha visto “accadrà” ma non ancora e che al interno della stazione la chiave, che normalmente è un programma,avrà la forma di una chiave normale. Quella stazione è un’immagine creata dalla sua mente.



Okino doveva scoprire a chi avesse dato la chiave di comando ed ha estratto le informazioni da lui ma essendo eventi legati ad esperienze e ricordi personali, solo lui può accedervi. Non si è mai mosso di li. Per tutto il tempo è rimasto attaccato a quella macchina.



Dopodiché smanettando ancora con i dati, Tsukasa conclude che anche “lui” era li alla stazione e che è questo il motivo per cui è sfuggito al suo controllo. Ha usato i dati di accesso di Okino stesso ma è un problema che si può risolvere, ora può rimandarlo indietro.


Ogata vorrebbe altre risposte ma Okino gli raccomanda solo di non muoversi troppo “Se il dispostivo dovesse staccarsi non ti risveglierai più” mentre Hijiyama lo prega di collaborare per uscirne il prima possibile.



Ora il mio problema con questi eventi sono le parole di Okino. Questa scena si svolge due scene prima del evento in cui Okino e Hijiyama si sono presi una “pausa” e quest’ultimo ha finito per essere sparato da Yakushiji. In quel occasione Takatoshi dice chiaramente che forse Nenji non sa niente, dubbio che viene confermato dalla scena in cui è Hijiyama ad essere legato al dispositivo in cui Okino stesso sostiene che non sono riusciti a ricavare nulla da Nenji Ogata.


Per cui mi domando, possibile che un’intera storia sia fine a se stessa e non porti a nulla di concreto? Dubito fortemente che 13 Sentinels possa fare di questi errori. Intanto, nella sua linearità, ha termine questa macro parte di Nenji. A bloccare la successiva c’è, ancora una volta, l’evento Sterminatrice nella Storia di Natsuno. È il quarto lock che trovo bloccato dietro quella singola, importantissima scena ed anche la scena in cui si scopre che era proprio Natsuno ad avere la chiave prima che le fosse rubata.


D’altra parte dopo Nenjji, a fine il mio terzo giro(parziale, restano fuori Keitaro e ovviamente Renya). Si torna a Juro.



EDIT: 05/08/2021



13 Sentinels



Potrei…



…iniziare e chiudere il post con “Finita la storia di Juro,non ho parole” perché questo quarto giro(parziale) dei personaggi si apre con una ennesiama serie di colpi da maestro da parte di 13 Sentinels e mi ha lasciato del tutto a bocca aperta. Ma ormai mi sono imposto di portare a termine questo mio diario di bordo, quindi…mi metto l’animo in pace, e cerco di trovarle le parole.



Dopo aver scoperto che Kyuta Shiba è in realtà 48Q una personalità artificiale, uno spettro che cerca di sovrascrivere i suoi ricordi e prendere il controllo del suo corpo in quanto Juro Izumi, l’uomo che ho imparato a conoscere come 426…il giovane Kurabe è solo e senza punti di riferimento.



Fuyusaka ed Amiguchi non si trovano a scuola, la senpai Shinonome è ormai guardinga nei suoi confronti sapendolo collegato a 426(…e aggiungo non potrebbe essere di grande aiuto vista la sua condizione a questo punto della storia) e Shiba lo sorveglia in continuazione. A chi chiedere senza fare la figura del pazzo? A chi chiedere soccorso? In questa situazione che sembra spingerlo sul baratro della follia..Juro ha modo di origliare una conversazione fra Tomi e Miwako.



La prima negli ultimi tempi si sta sempre recando in un certo posto per vedersi con un ragazzo e Kurabe “sa” che Ogata la sta cercando inutilmente. Facendosi forza Juro si avvicina a Miwako per chiedergli della sua amica. La cinnamon roll è reticente ma non ultra timida come in passato, sputa il rospo dopo aver saputo che è Ogata a cercare la ragazza con le trecce; ne deduce che al suo amico di infanzia piaccia Usami e, raccomandando a Juro di non fare il suo nome, gli rivela che si vede con un ragazzo al santuario Tokisaka. Kurabe ha la sensazione di avere ricordi moooolto importanti collegati al luogo. Si dice che sia infestato dai fantasmi e…niente, non riesce proprio a ricordare.



D’altra parte prima di uscire dal aula, Juro può pretendere chiarimenti a 48Q sui suoi obiettivi. Vuole forse riportarlo allo stato “precedente” a quello della totale perdità della sua memoria? Vuole trasferire in lui i ricordi del altro Juro Izumi?



48Q sorride di fronte alle mancanze del suo “amico”.Non si tratta di ricordi fittizi o artefatti. Sono i ricordi di “Juro” a tutti gli effetti. Rimasto solo e uscito dal aula, Kurabe si imbatte in Ogata, rivelandogli quanto sa sul luogo dove si trova Tomi. Il bancho non fa storie quando gli chiede di porterlo accompagnare per “controllare una cosa”.



È una traccia in più, una pista che sente di dover seguire. Ricorda che era stata proprio Kisaragi a parlargli del santuario e…non riesce a sbarazzarsi della sensazione di esserci già stato. La visita del duo al santuario si colloca temporalmente poco dopo la penultima scena nella storia di Shinonome, quando ormai la ragazza ha perso tutti i suoi ricordi ed il trio Sekigahara, Gouto e Morimura discute sul da farsi in infermeria.



La sensazione di dejà-vu è l’unica cosa che rimane a Kurabe della sua precedente visita , Ogata invece è piuttosto tranquillo…quantomeno fino a quando non scorge la familiare figura di Hijiyama. È passato del tempo dalla storia di Ogata, il bancho ricorda mooolto bene quanto l’ex soldato gli abbia fatto ed è subito pronto a dare le mani per quanto la controparte sia sicura di poter facilmente avere ragione di lui.



A placare l’animo di Nenji ci pensa Juro “Non dobbiamo cercare Kisaragi” ed a malincuore il bancho è costretto a desistere, sebbene fra i due rivali continuino a volare insulti e parole di scherno. Anche Hijiyama si trova lì per cercare qualcuno, Okino: è sparito da un momento al altro e non sa cosa possa esserli successo.



A questo punto Juro rivela quanto raccontato da Miwako, Tomi si vede con un ragazzo e, noncurante dei seintimenti del bancho rimastoci malissimo per la nuova (“COSA!?”), chiede delucidazioni su questo Okino…parladi Tsukasa Okino? Non lo conosce ma lo ha visto in sogno.



A questo punto il bancho conclude che il ragazzo che doveva incontrare Tomi sia proprio Okino e sente di “sapere” anche dove sono andati. C’è un piccolo grande problema però né Hijiyama né Ogata sanno far funzionare il portale; Juro nel mentre continua ad indagare da solo…riesce a ricordare qualcosa, ricorda di aver messo qualcosa nel cassonetto.


Per quanto ovviamente sia mooolto comodo che nessuno si sia curato di prelevare l’immondizia prima di Juro, la sorpresa rimane. Il ragazzo sussulta di fronte al ritrovamente:un cadavere. Inizialmente scettico, Nenji si avvicina…ma ha finisce per avere la medesima reazione. Aiutati anche da Hijiyama i tre rimuovono il corpo dal immondizia e per tutti si tratta di una sorpresa diversa.


Quello non è un corpo umano è un androide, ma non un androide qualunque: è il corpo di Tamao androide, semi distrutto dopo i colpi ricevuti sul ponte…ma perché si trova li? Inizialmente Juro non “sa” che quella figura appartiene a sua nonna ma ad illuminarlo ci pensa Hijiyama che è cresciuto insieme a lei, ma perché è un robot? Che ci fa li? Fortunatamente vedere la carcassa permette a Juro di ricordare.


La collocazione temporale di questa scne è FONDAMENTALE, scena numero 144 subito dopo il reveal sul ponte nella storia di Yuki e subito prima della proposta di Birba nel prologo di Megumi, il perché sarà chiaro solo dopo.



Sulla via di casa per una strada che non conosce, Juro si è attardato…ma è entusiasta: è riuscito a procurarsi un film che cercava da un po’ e giù pregusta una piacevole serata davanti al televisore ma il suo piano va completamente a rotoli.



Di fronte al santuario un ragazzo (Sekigahara) ed un ragazza (Tamao androide/426) stanno avendo una conversazione estremamente criptica ed ambigua. Il primo si “scusa” per quanto sta per fare mentre l’androide si maledice per il suo errore: non avrebbe dovuto aiutarlo a fuggire.


Quello che NON so è che Ei deve “eliminare”(ed enfatizzo la parola eliminare) tutti coloro che possano interferire con la sua “fuga” ma 426 lo irride. Lui “pensa” di avere la situazione sotto controllo…ma non è cosi. Anzi, a suo dire Miura/BJ sa tutto e gli ha cancellato i ricordi per “tenere nascosta la registrazione”.



Sekigahara però non lo sta a sentire, è convinto che stia solo prendendo tempo e lo finisce con qualche colpo della sua pistola prima di darsi alla fuga. Mentre il ruolo di BJ/Miura si fa sempre più importante, Juro ignaro del importanza della conversazione che ha origliato esce dal suo nascondiglio e si avvicina al corpo a terra per dare una mano.


Ben presto si accorge che non è umana “Una bambola, allora con chi parlava?” ma prima che abbia modo di terminare la frase l’androide si rialza. 426 intima a Juro di restare immobile se non vuole fare una fine orribile. Era convinto che fosse finita, a quel corpo restavano si e no cinque minuti di autonomia...ma è il suo giorno fortunato. Può continuare ad esistere, trasferendo la sua esistenza nelle sue nanomacchine.


Il giovane Kurabe non ha modo di difendersi dal assalto di 426 e, risvegliatosi viene accolto da un’entità che ormai conosco bene “terra chiama Juro!” e dopo un attimo lo riconosce come “Shiba Kyuta, il suo miglior amico”.



L’attenzione di Juro però si sposta ben presto sul “cadavere”, deve chiamare la polizia! Ma Shiba lo fa desistere anzi, lo invita/obbliga a gettarlo in un cassonetto per evitare guai sebbene ancora potesse notare le evidenti contraddizioni. Per sbloccare la sequenza che porta alla conclusione della storia di Kurabe, cosi come accaduto anche con Shinonome è necessario aver terminato la decima ed ultima ondata nella seconda zona di battaglia, Shibugaki.



Per quanto l’atmosfera rimanga pesante se non asfissiante, lo sguardo di Juro è più determianto, meno spaventato e disperato rispetto alla precedente ripartenza. A qualche certezza in più e nuove domande.Ad esempio non gli tornano alcune cose, se come dettogli dalla senpai Shinonome Juro Izumi il criminale proveniente da un mondo scomparso è fuggito trasferendo la sua coscienza in un androide, allora perché quel corpo assomigliava a quello di sua nonna da giovane?



Forte della sua ritrovata consapevolezza, Kurabe affronta 48Q a viso aperto. Sa chi è lui, sa che vive dentro di lui…ma la coscienza non è d’accordo. Si rivolge a lui come ad un fantasma ma rifugiarsi “dentro” di lui è stata una soluzione estrema, non avrebbe optato per un posto tanto scomodo se avesse avuto la possibilità di scegliere.



Senza altri indizi o piste da seguire in classe(Miwako e Tomi non ci sono), mi sono diretto in corridoio. Ogata è ora assente e provando ad andare nuovamente in infermeria Kurabe si rifiuterà categoricamente: non vuole mettere in pericolo la senpai Shinonome.


Fortunatamente, la sorte è dalla sua. In corridoio intenta a conversare con Yakushiji c’è la Sensei Morimura, vedendola Juro ha un flash(Vede Morimura latex) e si dirige verso la donna. Le rivela di sapere di “essere” Juro Izumi, di sapere (o più correttamente di credere, finezza che salterà fuori poco dopo) che è stata lei a creare Juro Kurabe e che era lei,non Fuyusaka, la ragazza che ha visto sul ponte Sumire nei sui sogni.



La donna fa la gnorri mentre Juro continua con le sue conclusioni, giuste o sbagliate(come in quest’ultimo caso) che possano essere “L’ha sempre saputo, vero? Che Shiba o Juro Izumi, è dentro di m-“, 48Q compare dietro Morimura come uno spettro. Questa sua improvvisa apparizione “Devo proprio farti tacere” acquisisce tutto un altro senso alla luce di quanto accadrà poco più avanti.



Non potendo avvicinarsi in alcun modo a Morimra, Juro è costretto a fuggire…ma ha un indizio. Se la Chihiro Morimura del suo sogno è una persona reale anche lo Tsukasa Okino che ha visto è reale. Dove lo ha incontra? Juro ci pensa un po’ ma poi ha l’illuminazione, i distributori è li che lo ha intravisto più volte.



Fortunatamente per lui, anche quel giorno Okino si trova in loco ma questi inizialmente fa il prezioso, nega di essere Okino e ritiene sensa senso alcune affermazioni di Juro “Tu sei l’Okino che era nel UFO con Juro Izumi” e sta per andarsene.


Chicca di livello? Juro sente di averlo incontrato anche “altre” volte in momenti successivi al UFO ma nel caso non si faccia partire il flashback, 48Q comparirà. Questa volta però non partirà un nuovo Ricordi manomessi bensì conterà come simil game over e si ricomincerà direttamente da questa schermata. Fa tanto male che queste sezioni di raccordo, seppur secondarie, siano rimosse dal flowchart degli eventi.

Molto spesso contengono chicche, dettagli e segreti come questo che io adoro. Il flashback si colloca subito dopo che ”Juro” restava indietro dopo aver fatto saltare il laboratorio della Shikishima insieme a “Morimura” e subito prima della scena in cui la stessa Morimura insieme a Miura, salvi Tomi ed il giovane Ida nel 2025.



Siamo nel 2104(un loop fa, precisa la coordinata) ed E-426 o più correttamente Juro Izumi è stato catturato e messo in una prigione di massima sicurezza in quanto terrorista. Una voce lo invita ad alzare la testa se non vuole beccarsi una scossa elettrica mentre invita un’altra figura ad entrare nella sala per gli interrogatori, rassicurandola: è sotto tranquillanti e non reagirà.



La voce, appartiene al responsabile del caso. Ancora una volta mi trovo di fronte ad Onishi(compaia solo tramite comunicazione radio, con artwork fisso come nelle registrazioni ed i ricordi del 2188), sebbene questa sua versioni porti gli occhiali e sembri un po’ pi anziano di quello che ho incontrato nel 1985.



L’agente presenta il prigioniero come il colpevole del attacco alla Shikishima che ha causato centinaia di vittime. Tuttavia la sua identità è tutt’ora sconosciuta (Lui e Chihiro non hanno documenti, vengono da un mondo scomparso come già so) e la sua testimonanza, nonostante il siero della verità non ha il benché minimo senso.


Tsukasa Okino è stato chiamat li, perché il suo nome era stato menzionato più e più volte dal prigioniero durante i suoi “vaneggiamenti”. Rivedendo Okino, 426 pronuncia la sua prima ed unica frase parola durante questo interrogatorio “Tsukasa!”.



“Questo” Okino però non lo conosce e non ha la benché minima idea del perché abbia parlato di lui tante volte. Inoltre “questo” Okino non conosce neppure Chihiro Morimura, un’altra studentessa che è stata menzionata più e più volte dal prigioniero e che, al momento, pare trovarsi fuori dal paese. Onishi non ha ragione di dubitare delle parole di Okino a giudicare dai suoi dati biometrici e lo congeda senza ulteriori domande, raccomandogli però di mantenersi disponibile nel caso in seguito alla testimonianza di Morimura sia necessaria nuovamente la sua collaborazione.



L’interrogatorio però non è terminato, a Okino, segue un altro studente: Juro Izumi. 426 non fa una piega di fronte alla “sua” controparte di questo mondo ma se Tsukasa aveva reagito con pacata e inquisitoria curiosità, il giovane Izumi reagisce con sconcerto ed una malcelata rabbia per essere associato ad un criminale ricercato.



Il DNA però parla chiaro, combacia perfettamente e gli inquirenti sono convinti che uno dei due possa essere un clone. Di fronte a questa eventualità, Izumi reagisce con un misto di incredulità, foga e paura…cosa dice il prigioniero a riguardo? Sostiene di chiamarsi Juro Izumi e di essere giunto dal futuro per fermare l’invasione dei Kaiju.


Kaiju è la parola magica, un ordine di evacuazione immediata obbliga Onishi ad interrompere l’interrogatorio. Le immagini riportate dai TG mostrano l’inizio dei invasione, il giovane Juro lo osserva terrorizzato mentre 426 rimane completamente in silenzio osservando il tutto con la coda del occhio sinistro.


Di ritorno nel “presente”, in un momento che al momento posso collocare in modo molto approssimativo fra la “scoperta” della carcassa di Tamao androide ed il risveglio senza memoria di Sekigahara vicino al cadavere di Morimura, Juro non si trova più a scuola.


Si trova invece in un luogo che ho ormai imparato a conoscere, il primo piano della fabbrica abbandonata. Legato ad una sedia e con il solito nerurocasco;non ricorda esattamente cosa sia successo, sa solo che è stato colpito poi il nulla.


Ancora una volta Takatoshi, scusandosi, ci ha messo i muscoli ma è stato a fin di bene: Tsukaso è sicuro che non li avrebbe mai seguito in un posto del genere volontariamente…anche se personalmente ne dubito. Juro si trovava in una situazione talmente assurda e folle, che plausibilmente avrebbe accettato senza opporre particolare resistenza anche le corde mi sembrano abbastanza superflue se non per tenere il “paziente” fermo in modo da non causare problemi al dispositivo ma torniamo ai fatti.


Mentre fa gli ultimi ritocchi, Okino rivela di aver sempre saputo che c’era un qualcosa di anormale dentro Kurabe ma il sogno di cui gli ha parlato “non ha senso a prescindere”. Che lui sappia(…giusto per dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che questo Okino non è quello visto con 426 giovane e Morimura giovane nel UFO) esiste un SOLO Juro Izumi che viaggia nel tempo…



…e fortunatamente ha voluto essere pignolo e ha “controllato”. Non poteva immaginare che avrebbe cercato rifugio dentro il giovane Kurabe. Di lui sa…diverse cose, anche se non tutte, ora è conosciuto solo come 426, un’entità che esiste solo in forma di coscienza e vive dentro il controllo centrale delle nanomacchine dentro Kurabe.


Le altre domande, è meglio che le faccia da solo. Con qualche tweak aggiuntivo sul suo pannello, Shiba si manifesta davanti ai presenti. Hijiyama è sorpreso dal suo aspetto, con tutta probabilità si aspettava qualcosa di mooolto diverso,mooolto più minaccioso ma Tsukasa non fa una piega “sa” che può cambiare aspetto a piacimento.



Juro intanto tira un sospiro di sollievo, non è pazzo, altri riescono a vederlo. Non solo, Okino lo rassicura ulteriormente ora come ora è sotto il suo controllo “non può più farti del male”. 426 sospira con aria alquanto seccata.


Ritiene che tutto quel casino non si sarebbe verificato se Juro fosse stato meno ottuso e lo smentisce subito: non stava cercando di appropriarsi della sua personalità “è un equivoco” anzi lo stava aiutando, era Morimura ad avere questo obiettivo. Quest’affermazione si ricollega sicuramentealla scoperta fatta da Shinonome in infermeria nonché con quanto detto da Morimura sul ponte Sumire nella storia di Yuki “Io e te sopravvaviremo. Ma non come sei ora, come eri prima”



Secondo 426, Morimura stava cercando di trasferire forzatamente la personalità di 426(ormai mi viene più facile chiamarlo cosi per non confonderlo con l’Izumi di questo loop aka il “nostro” Juro) su Izumi ormai senza memoria, Tamao Kurabe però(che quindi è presente anche in questo settore e NON ho ancora incontrato) si è opposta ed ha creato una personalità alternativa, quella del ragazzo modesto e gentile che conosco come Juro Kurabe.



E le videocassette? 426 sostiene che il contrasto fra i ricordi violenti della sua vita che stava cercando di impiantare Morimura e quella della personalità creata da Tamao Kurabe lo avrebbero condotto al esaurimento nervoso. Per questa ragione, ha cambiato…modificato i ricordi…”i suoi ricordi” con qualcosa di più concreto,in modo che li percepisse come dei sogni ovvero le cassette.



Okino non si fida per niente del terrorista ma a Kurabe interessa un’altra cosa, perché se lui è un terrorista, un feroce criminale, come tutti dicono, lo sta aiutando? Io aggiungerei anche perché ha rubato la chiave a Minami ed in che modo hai “preparato” Takamya?



Shiba fa spalluccia, ritiene che in caso di successo il piano di Chihiro avrebbe “solo” creato un’altra versione di se stesso, inoltre non gli andava di “occuparsi” di lui nel caso fosse impazzito. Cosi, d’improvviso, senza dare alcun cenno “Shiba” muta in Juro adulto, l’uomo che Okino riconosce immediatamente come 426.



“L’altro Juro Izumi” fa un’affermazione molto pesante “sono stanco di essere usato” inoltre Morimura ha “abbandonato” il progetto sentinelle, per cui non è più interessata in alcun modo a Juro Kurabe. Tsukasa difende a spada tratta il progetto, ritenendolo l’unica strada che hanno per sopravvivere ma per 426 non basta.



Le sue non sono chiacchiere e l’archivio appronfodisce molto questo fattore. In passato(prima di “morire”) era convinto che fosse necessario eliminare i ragazzi perché le loro nanomacchine attivavano involontariamente i protocolli che creano i Kaiju…ma successivamente ha scoperto che esiste un altro modo.



Il racconto di 426 lascia di stucco tutti…tranne Hijiyama che diventa improvvisamente pensieroso “sa qualcosa” ma momentaneamente tace. A creare il Sistema che tutti loro chiamano “UFO” è stato lo Tsukasa Okino del 2188.



Assurdo che possa sembrare guardando l’Okino di oggi: astuto, scaltro e prudente…quel “Okino” era un tecnico estremamente irresponsabile. Per creare una sezione del sistema di gestione ambientale ha riutilizzato un altro sistema. Quella particolare sezione che inizialmente NON doveva essere attivata è il luogo a cui il Codice D accede per chiamare i Kaiju.



Il sistema riutilizzato non è nient’altro che un sistema ormai antiquato per l’epoca, il gioco di simulazione dei Kaiju, Deimos che da archivio ho scoperto essere stato lanciato in occasione del duecentesimo anniversario del uscita del altrettanto fittizio Deimos(2154 e 1954 rispettivamente) e che aveva riscosso grandi consensi di critica e pubblico per le sue qualità mentre è stato sviluppato da una NON fittizia Vanillaware ltd. L’archivio ci mette ANCORA di più del suo perché precisa come Okino(2188) abbia utilizzato parte del suo sistema per creare quello che per ora conosco solo come “Controllo Universale”



La reazione di Hijiyama e soprattutto di Okino, non differisce molto dalla mia…davvero un gioco(anche in narrattiva) ha preso il controllo della fabbrica automatica ed ha dato vita alle orde di Kaiju? A quanto pare è cosi. Anzi, 426(che nel frattempo ha ripreso la forma di Shiba) spiega che è proprio questa la ragione per cui sono registrati con il nome di Deimos.


Sono costretti a giocare ad un gioco che non possono vincere ma…cosa succederebbe se le cose cambiassero? Se potessero utilizzare l’intero sistema? Potrebbero “giocare” ad armi pari se, ogni volta che distruggessero un nemico, ottenessero anche un solo punto.


Potrebbero usare questi punti che Shiba battezza come “metachip” per rafforzare le Sentinelle tramite la fabbrica automatica e questo francamente è un ennesimo colpo di classe dei Vanillaware che rendono i potenziamenti delle unità parte integrante della storia.



Okino è molto scettico, continua a non credere al prigioniero ma questi non ha bisogno di essere creduto. Rivela di poter “procedere” anche senza l’aiuto di nessuno.


Ci sono delle prove? No o più correttamente non più. C’era una registrazione e Hijiyama lascia tutti di stucco con una singola frase “Stai davvero lasciando l’ultima colonia in mano ad un gioco?” rivelando ai presenti(Okino compreso) di aver visto la registrazione di cui stanno parlando ma l’ex soldato vuole altri chiarimenti.


Cosa diceva esattamente la registrazione? Il prigioniero ha un ennesimo enigma per me che sono il giocatore “Lo scoprirai se aiuti la idol nell’orbita satellitare”. Rivelazione che sorprende chiaramente(le animazioni parlano più di mille parole) anche Tsukasa.


Detto questo 426 fa un piccolo proclamo è “pronto”. Pronto ad andare via, per quanto sia Tsukasa quello sveglio della strana coppia…Takatoshi ha volte sa dimostrarsi estramemente perspicace, proprio come in questo caso “Uno come lui avrà già preparato un piano”.



Prima ancora che abbiano modo di capire cosa sta esattamente succedendo, ll’inquadratura si allarga, dal retro della fabbrica fuoriesce Megumi che spara dapprima a Okino e subito dopo a Hijiyama, dopodiché slega subito il suo “amato”…la scena è talmente concitata che quasi non si fa caso al momento in cui Shiba “cambia” nuovamente forma.


Ecco perché è cosi importante che 426 entri nella nanomacchine di Juro proprio prima della scena conclusiva del prologo di Megumi, 426 “è” Birba. Che con il suo solito fare strafottente e orgoglioso se la prende con la sua protetta per averci “messo tanto” tuttavia questa volta non ritiene sia necessario cancellare la memoria di Juro né tantomeno ha intenzione di cancellare la memoria di Takatoshi e Tsukasa.



Iniziano ad avere senso tante dei suoi comportamenti ambigui, tante reazioni dei pg.(Miwako potrebbe aver notato che Megumi parla da sola anche se non posso escludere la possibilità che volendo si possa far vedere anche da altri), tante sue affermazioni(I Deimos “sono” effettiamente un’antica civiltà) e riferimenti strani(Miyuki Inaba sosteneva che Juro si recasse da Amiguchi per comunicare con lei…era 426 a parlare con lei, a volerla aiutare) sebbene alcuni fattori sembrini contraddittori. Teoricamente lui non può mangiare ma un passo alla volta. La storia di Juro ha ancora delle cartucce dalla sua.


La scena si sposta nel passato, siamo di nuovo nel 2188, nel orbita satellitare sopra il settore 4. Un uomo in tuta spaziale(di cui non vediamo il volto) prega un collega, un amico di aprire per lui la camera stagna. Takatoshi Hijiyama (2188) però non può farlo.


Per quanto Yakushiji sostenga il contrario, i segnali della sua tuta provano che è stato contaminato per quanto sia una decisione molto difficile NON può mettere a rischio la sopravvivenza di tutta la colonia. A questo punto, Nozomu Yakushiji, chiede quantomeno che possa entrare la bambina che porta in braccio, sua figlia Megumi(2188) di soli otto anni.


Non ci sono apparentemente tracce di contaminazione nella piccola ma Hijiyama non può rischiare che il male a me ancora sconosciuto sia “solo” in fase di incubazione. La tensione e la drammaticità della scena sono immense, nonostante Hijiyama si sforzi di mettere i suoi doveri ed il bene comune sopra tutto, le parole del amico lo colpisco e feriscono…ma non tentenna, non può farlo.


A questo punto un’altra figura, Juro Izumi(2188) un maggiore, un loro superiore chiede di poter accedere ai comandi della porta. Hijiyama si aspettava una richiesta simile, per questo ha bloccato manualmente la porta…ma le intenzioni del maggiore sono state fraintese, in questo somiglia molto al Takatoshi che conosco salta sempre alle conclusioni.



Il piano di Izumi è di uscire personalmente, aspettare ventiquattro ore per verificare se la bambina sia o meno contaminata e solo POI rientrare alla Colonia, Nozumu Yakushiji dovrò invece andarsene con la sua navicella, lasciando sua figlia lì alle cure del suo superiore ed affrontare il suo destino. Hijiyama continua a protestare…ma si tratta di un ordine.



Un ordine che si tramuta in promessa, Juro Izumi promette solennemente che proteggerà Megumi a qualunque costo e…forse sono io che vedo riferimenti ovunque ma forse è per questo che “Yakushiji” è l’unica con cui si scusa nel flashback in cui uccide i vari compatibili. La scena si sposta nuovamente, siamo in un luogo molto familiare. Aoi, via Goyo la battaglia finale è iniziata.


Le parole che sentiamo pronunciare a Juro quando si preme su nuova partita, risuonano nuovamente “è proprio come hai detto tu appaiono i kaiju, come nel film, e noi pilotiamo i robot per respingerli. È stato tutto deciso molto tempo fa” ma questa volta hanno una connotazione mooolto diversa.



Juro da sopra il cavalcavia si rivolge nuovamente a “Shiba”, ha la registrazione del 2188 “so tutto”(cosa si intenda con “tutto” mi è ancora sconosciuta). Nonostante quella registrazione non esista più 426/Shiba/Birba/L’altro Juro Izumi l’ha vista ed in questo modo anche il nostro Juro può vederla, può sapere.



La cosa non v amolto giù al nostro terrorista, non gli va giù l’idea di lasciare tutto al fato anche se Kurabe non concorda “hai affidato tutto a me” ma non c’è tempo per discutere. Con un sorriso 426 deve ammettere che Kurabe è un tipo strano ma “Sei comunque Juro. Come me” e lo invita a recarsi sul campo di battaglia, per aiutare Fuyusaka.


E lui? La situazione è un po’ ambigua, se le nanomacchine verranno usare per pilotare la Sentinella non ci sarà più spazio per lui per cui una volta iniziata la battaglia “non potrò più dirti niente. Ma hai i miei ricordi. Saprai cosa bisogna fare” è una splendida manifestazione di fiducia ma resta un piccolo dubbio sul destino di 426. Non è chiaro se venga effettivamente cancellato o se rimanga solo in stand by, incapace di manifestarsi come invece sembrerebbe indicare la presenza del gatto nel menù iniziale.



Con un’ultima strigliata, 426 carica ancora una volta Kurabe “Non faremo più a turno”…adoro queste cose. È un epilogo molto più sentito rispetto a quello di Ryoko per quanto quello sia del tutto “giustificato”. Dopo aver finito di parlare con 48Q(e si può fare su e giù per il cavalcavia) siamo NOI giocatore ad attivare la sequenza di attivazione, ad attivare lo START sul dorso della sua mano .



Il post potrebbe finire qui ma, con l’epilogo di Juro si sblocca anche la terza zona di battaglia Himawari e non potevo esimermi da inserirla in questa sede. Questi cinque scontri occupano un arco temporale che va del 00:39 del 28 Maggio e le 02:37 del 28 Maggio. Rispetto al ultima ondata della seconda zona di battaglia c’è un gap di circa 40 minuti.



Da un punto di vista narrativo il primo scontro offre chicche di background a dir poco deliziose, Iori attira subito l’attenzione di Natsuno sul museo di scienze culturali dove sono stati tutti insieme in gita quando andavano alle elementari. Un bel ricordo per la nostra donna spaziale peccato “…doverlo distruggere”.


Alle ragazze fa eco Nenji, che ricorda di essersi divertito molto a giocare con leve e magneti anche se pare abbia dimenticato alcuni dettagli rilevanti. Natsuno rivela che è stato proprio lì “…che mi hai fatto la dichiarazione. Hai detto che mi avresti protetto per sempre” e non solo la nostra donna spaziale, anche Iori ha ricevuto una dichiarazione dal bancho quando andava in seconda elementare.



Tomi da brava ficcanaso si prepara a pungere…ma l’arrivo dei codici D salva il nostro Bancho da ulteriori situazioni imbarazzanti. L’ondata presenta un nutrito gruppo di Deimos già presente in loco e sono mooolto vicini al terminale.



Ed è una tendenza che avranno anche tutte le truppe di rinforzo successivo. In mezzo ai gruppi non ho potuto fare a meno di notare un preoccupante aumento di apsos che rendono l’eliminazione di Plasmaopod ed altre unità particolarmente resistenti, ancora più impegnativo


A scontro terminato, il museo di scienze culturali è in macerie. Natsuno rivela di non riuscire a sentirsi triste, ha troppa fame e Keitaro non può che essere concorde con lei. Sono ore che combattono e se potesse scegliere gradirebbe molto degli hamburger. Megumi promette di preparargliene a bizzeffe una volta finita la battaglia e Juro chiede di potersi unire alla festa.



Anche la seconda ondata non manca di portare con se dettagli di background e siparietti alquanto importanti. Tomi si fa portavoce del obiettività, per quanto stiano facendo del loro meglio onestamente non sa se riusciranno a resistere al contrario di Megumi che, corregge l’amica e sostiene con grande determinazione di voler trovare un modo, un qualcosa che permetta a tutti loro di sopravvivere.


Questa linea d’azione piace molto a Ryoko che mette da parte i piagnistei e da il via ad un match amichevole con Megumi per vedere chi ne abbatte di più…con Yuki che se la ride sotto i baffi di fronte alla spacconata della sua “collega”.



Lo scontro presenta ancora una volta una serie di Kaiju già presenti in loco, oltre agli APSOS e numerosi Plasmapod però sono presenti anche delle fastidiosissime UPI di II generazione posizionate nei luoghi più sicuri della mappa e, oltre ad orde Aracnobot di II che preannunciano l’arrivo di altri problemi, grossi problemi.


A fine scontro arrivano reveal di un certo livello. Renya si preoccupa in modo sin troppo evidente per Ryoko, che fortunatamente non è ferita ma solo stanca. Ei però si pone immediatamente a difesa della sua amica di infanzia, tutta questa confidenza se la deve evitare soprattutto perché “Non è più la tua ragazza”.


Gouto tira un lungo sospiro “potevi evitare…” mentre racconta sommariamente i dettagli. Sono stati insieme alle medie(sono entrambi originari del Settore 2) per circa sei mesi, si sono lasciati prima del esame o più correttamente Shinonome lo ha lasciato.


La ragazza però non ricorda i dettagli(a causa di quanto accaduto ai suoi ricordi) mentre Ei si affretta a concludere che IL problema era sicuramente Gouto “Ora lasciala in pace” con palese sorpresa di Iori che forse non aveva idea del legame fra il suo crush e la senpai. Nota aggiuntiva? Completando l’obiettivo bonus, è possibile vedere in archivio la “famosa” foto di Renya in possesso di Miwako e usata poi da Keitaro per identificarlo, ero convinto fosse una foto di gruppo magari con la sua classe. Mi sbagliavo, è una foto di scattata di nascosto da lei stessa, l’archivio mette molta enfasi su come, nonostante sia stata fatta di fretta, sia riuscita a mettere a fuoco.



Con la terza ondata Iori si domanda innocentemente se la sensei Morimura si trovi, da qualche parte in città, ad assistere la battaglia ed Ei è costretto a dirle che non solo la donna “non è più con noi” ma che devono anche ritenersi fortunati ad essere ancora vivi. Questo dialogo lascia intendere che ci sia mooolto di più sulla “morte” di Chihiro Morimura di quanto possa sembrare e che forse il colpevole più scontato non poi cosi colpevole. La storia di Sekigahara è una delle poche ancora sotto il 50% e ci sono tante risposte che mi aspetto da lui.


D’altra parte Fuyusaka coglie l’occasione per chiedere, quando sarà finita, di andare insime…solo loro due, da qualche parte. Non so ancora se Ei alla fine abbia ricambiato i sentimenti della ragazza, però è chiaro che tenga molto a lei ed accetta.



Questa è la prima delle ondate in questa terza zona di battaglia a non presentare Kaiju presenti sulla mappa, la posizione del terminale inoltre, fa si che non ci debba curare della difesa di uno degli angoli e risulta nel complesso più semplice, complice anche l’assenza di Apsos e UPI.



A fine scontro, Juro invita alla prudenza: stanno causando troppi danni collaterali e Renya interviene subito ordinando che almeno due sentinelle con IEM siano presenti in caso di presenza degli APSOS mentre Ryoko rammenta la necessità dei flare contro i missili. Ho apprezzato un piccolo dettaglio in questa sede, contrariamente ad altri contesti Kurabe NON corregge la senpai quando lo chiama Izumi: potrebbe non essere casuale, forse “sa” della sua perdita di memoria o altro. Aggiungo, che completando l’obiettivo bonus ho scoperto(ma era intuibile grazie ad una delle sue abilità) che anche Ei ha una moto di proprietà e mi chiedo se le famose chiavi siano proprio per quella.



La quarta ondata si apre con un presagio drammatico. Contattandolo sempre sulla loro linea privata, Okino si scusa con Hijiyama per averlo più volte definito sempliciotto “Sei un uomo affidabile” e gli rivela che dopo aver rifatto più e più volte i calcoli, non paiono esserci possibilità di sopravvivere fino al pomeriggio e non lo biasimerebbe se decidesse di non condividere questa informazione con gli altri.


Takatoshi però smentisce Tsukasa enfatizzando la posta in gioco in palio, non possono perdere. Il combattimento ricorda molto il precedente. La posizione del terminale aiuta moltissimo MA sebbene manchino ancora una volta gli APSOS questa volta i Carrier volanti sono cosi numerosi da poter rappresentare un problema.


La conclusione dello scontro vede per protagonista ancora una volta Hijiyama che chiede di “Yakushiji Megumi”. Ha deciso di proteggerla ad ogni costo “Sei l’angelo del panino alla Yakisoba” la nostra Megumi tace di fronte a questa strana affermazione(non so se perché per perplessa o imbarazzata) mentre Iori entra a gamba tesa: ha finalmente ricordato dove lo ha visto è il ragazzo che gira sempre per scuola con un panino alla yakisoba.



A questo punto Keitaro, con aria delusa chiede chiarimenti al suo amico e questi…dopo aver balbettato parole senza senso, si morde la lingua e manda al diavolo la facciata “Il panino alla Yakisoba è il cibo degli DEI!”



La quinta ondata si apre con una bruttissima sorpresa, la Sentinella di Amiguchi identifica subito un Dinamitor EX ed una UPI EX. Secondo il computer della Sentinella di Shinonome il primo non solo è spaventosamente resistente ma è in grado di generare esplosioni MOLTO più potenti. Per come viene chiaramente suggerito da Ogata e soprattutto Miura al inizio dello scontro il suo arrivo al terminale equivale ad una sconfitta.

Nonostante il terminale sia posizionato in modo da doversi preoccupare solo ed esclusivamente dei nemici che si hanno davanti, questo è il combattimento più lungo che abbia mai affrontato. Il Dinamitor EX è, senza mezzi termini, un tank che avanza inesorabilmente con una difesa altissima e la più alta quantità di PV visti sino ad ora(circa duecentomila). Inizialmente pensavo di distrarlo con i guardiani ma la sua descrizione in battaglia chiarisce come sia assolutamente impossibile fargli cambiare strada, il suo unico obiettivo è il terminale e se lo tocca è una sconfitta, non ci sono mezzi termini.



Oltre alle torrette, per riuscire a frenarlo un ruolo fondamentale lo hanno svolto gli sciami di intercettatori e l’IEM PLASMA per bloccare temporaneamente la sua avanzata. L’UPI non è altrettanto rognosa ma dopo aver sprecato tutte le risorse per buttar giù il Dinamitor ci ho messo parecchio a produrre abbastanza Intercettatori per liberarmene in fretta restando a distanza di sicurezza. A difficoltà normale e facile, la sfida si annulla. Gli intercettatori in particolare riescono ad avere ragione di tutte le minacce “extra” con celerità permettendomi di concentrare completamente sul obiettivo principale.



Nota di merito, quando Juro va in modalità critica promette solennemente di proteggere Megumi “proprio come ha fatto Izumi”. L’estenuante combattimento ha stancato anche i ragazzi che tirano un sospiro di sollievo e si preoccupano solo avversari di questo tipo da ora in avanti.

Amiguchi prova a stemperare la tensione e fa il solito buon tempone “Nessuno di noi andrà a scuola domani” e visto che c’è, fra una battuta e l’altra chiede a Yuki di uscire insieme e di andare solo loro due al parco divertimenti. Con grande sorpresa di Natsuno, Juro e soprattutto l’interessato la nostra sukeban accetta “Per ora fa il tuo dovere e cerca di NON morire”.Nota aggiuntiva: secondo l'ultima entry nel archivio che ho sbloccato il Phazer di Ei è una pistola che al livello massimo di potenza può uccidere facilmente anche un elefante ma, cosa ancora più importante, può essere utilizzata soltanto dal possessore registrato al inizio c'è una certa ironia in questo sapendo che la pistola di Ei nello specifico è stata preparata per lui da 426 nel corpo di Tomi androide quando lo ha aiutato a fuggire.



La seconda metà di questa zona di battaglia e bloccata dietro un evento nella Storia di Tomi “Terraformazione”. A giudicare dalla percentuale di completamento (e dal ora in game), oltre alle prossime cinque ondate dovrebbe esserci almeno un’altra “mini” zona di battaglia forse una battaglia ma ora si torna alla storia, tocca a Fuyusaka.

EDIT: 15/08/2021

13 Sentinels



Anche…



dopo l’infinità serie di colpi di scena delle ultime sessioni, anche dopo aver assistito ad eventi e ribaltamenti di ogni genere 13 Sentinels continua a risultare imprevedibile, criptico, ambiguo…anche in storie dalla progressione relativamente lineare come quella di Iori.



Me ne sono reso conto mooolto presto quando, selezionandola dalla schermata dedicato non mi sono ritrovato nella oramai familiare via commerciale in compagnia di Usami e Miwako ma con un sogno o più correttamente “un flashback”. Alla luce delle tante rivelazioni avute con altri pg.(Juro, Yuki e Ryoko in particolare) si tratta di una scena fondamentale, di un vero e proprio punto di svolta.


Ci troviamo subito dopo il “Cattivoni” ambientato nel 1976 con protagonista Ogata bambino e subito prima di “Corpo e coscienza” nel 2100 con Ida che “attiva” Tomi androide. Siamo nel 2097, la ragazza che è fuggita insieme ad Izumi/426 dal UFO nella scena 10 ha dato la vita per salvare Ida che la reincontrata nel 2089 sul ponte Sumire.


Quella stessa ragazza, ora cresciuta(diventata già Chihiro latex) ha messo al angolo 426/Juro Izumi: non vuole permettergli di fuggire ancora. Il “criminale” sorride amaramente, davanti a se c’è “una” Chihiro che non sa niente di come siano andate davvero le cose “Che delusione”.


La giovane donna tace mentre Izumi le racconta della “loro” lotta: erano innamorati ed hanno provato a salvare il mondo. Hanno fallito ma non è stato tutto inutile “Abbiamo scoperto la verità. Siamo una piccola parte di una operazione immensa” dopodiché la prega di lasciarlo andare, perché anche se tentasse di spiegare tutto…non verrebbe capito: DEVONO cambiare piano.



Morimura però si rifiuta categoricamente di starlo a sentire: Ida le ha raccontato di come “lui” abbia ucciso i quattro che sono andati con lui e non può permettergli di fare altre vittime. Juro sorride amaramente a sentire “Ida” e le spiega che ha copiato i suoi dati nel Settore 0 prima della battaglia finale e che “ufficialmente” non sa cosa sia successo agli altri.



Non è tutto chiaro ma “pare” che Izumi sia riuscito a fuggire al precedente loop. Chihiro, la sua “Chihiro” quella che ha venticinque anni aveva ammesso di averlo sempre amato NON lo ha quindi ucciso e proprio a quei sentimenti che Juro si appella. Anche se si trattava di una versione precedente lei è “sempre” Chihiro. La situazione di stallo è delle più classiche ma forse per le ferite, forse perchè si rifiuta categoricamente di farlo…ma Juro non spara. Come aveva anticipato in corpo e coscienza, è stata “lei” Chihiro Morimura ad occuparso di Juro, come mi è già noto però perso il corpo non si è chiusa la sua battaglia.



Finito il sogno, Iori si risveglia ancora sonnecchiando in classe. Ci troviamo poco dopo il primo incontro fra Shu e Miyuki Inaba alla fine del suo prologo e prima del arrivo di Yuki al Istituto Sakura ma un passettino alla volta visto che le scene che seguono si svolgono tutte una dietro l’altra.



Ancora una volta nessuno è riuscito a svegliarla nonostante le continue occhiatacce del insegnante. Kurabe è in classe ma non riesce a parlargli, l’uomo del sogno gli assomigliava, lo ha chiamato “Juro” gli ha sparato a bruciapelo: anche se era solo un sogno, il disagio è reale.


D’altra parte sono proprio i sogni a muovere le azioni delal nostra Iori. Non riesce a credere che quanto avvenuto nella città apocalittica fosse solo un sogno, dopotutto li ha anche reincontrato “lui”, il ragazzo che le fa battere forte il cuore.



Poi c’è quello strano UFO, il ragazzo che somiglia ad Amiguchi tornato indietro per cercarla e ancora il suo fuggire nel passato dai mostri insieme a Gouto; con taaanto imbarazzo, per l’onnipresenza dei ragazzi Fuyusaka cerca di darsi una mossa e prendere in mano la situazione e nel mentre io non posso fare a meno di origliare la conversazione fra Usami e Miwako.


Siamo temporalmente DOPO tutte le scene che ho visto della storia di Tomi e la cinnamon roll(sebbene ci azzecchi di brutto quando dice che a Tomi piace Nenji) sembra aver perso la memoria. Chiede alla ficcanaso perché fosse assente l’altro giorno lo stesso, guarda caso, in cui era assente anche Ogata, una buffa coincidenza no.



Tomi arrossisce mentre con il suo solito fare dolce, Miwako tranquillizza l’amica: ha già parlato con Nenji è ufficialmente era fuori città…e questo cementifica la possibilità che qualcuno le abbia cancellato i ricordi di quanto avvenuto nella città distrutta il che in potenza vanifica anche la mia teoria del esca durante la storia di Ryoko ma per ora sorvoliamo.



Iori per conto suo cerca un modo per tornare nel aula di scienze e provare a se stessa che quanto ha visto la volta scorsa NON era un sogno come detto da Gouto e sensei Morimura, quella strana luce, il viaggio nel tempo…era vero, era tutto troppo reale. L’aula di scienze però è sempre chiusa a chiave ma girando un po’ nel aula si arriva presto ad una soluzione.



Origliando non solo scopriamo che la nostra Miwako “piace” a dispetto della sua timidezza ma è proprio a lei che tocca fare le pulizie. Con la complicità del amica che le raccomanda di non fare niente di pericoloso, Fuyusaka riesce facilmente a restare sola nel aula di scienze.



La ragazza inizia subito a esaminare il luogo dove in precedenza ha trovato la “luce” ma dopo aver cercato in lungo ed in largo non trova niente…poi vuoi fortuna, vuoi l’ingenuità, vuoi il caso ma “Apriti Sesamo” la console riconosce la sua voce e si attiva.



Convinta di poter facilmente incontrare “lui” Iori attiva entusiasta il portale…ma non si ritrova al interno della città in macerie del 2065 bensì al interno di un luogo che aveva già visto in sogno l’astronave in rovina. Le coordinate temporali non ci vengono fornite ma,da archivio, si scopre che siamo nel 2025.



Confusa e spaventata, si guarda intorno con curiosità. Ci sono i cadaveri…di quelli che sembrano essere alieni(androidi) e poi dei computer, probabilmente sono stati portati li per analizzare l’UFO come nel sogno? Improvvisamente dei rumori rompono il flusso dei suoi pensieri e , temendo possa trattarsi di un alieno, si nasconde nel ombra.



Non è però un alieno a stagliarsi di fronte a lei ma la figura familiare della senpai Shinonome, la quale è convinta che i vari androidi siano stati abbattutti da “426” e si appresta a fuggire ma viene immediatamente raggiunta da “lui”. Il ragazzo prega Ryoko di smetterla di fuggire, smetterla con questa storia di 426 e restare “Ti proteggerò io”.



Ryoko, ancora convinta che stia solamente cercando di confonderla, fugge via in preda ai suoi mal di testa. Per Iori è un colpo al cuore, chiamare qualcuno per nome in jap è sinonimo di grande confidenza e conclude che il ragazzo che le piace sia innamorato di un’altra sconsolata, esce dal suo nascondiglio. Ei la riconosce e rispetto al ultima volta non ha nessun tipo di intenzione ostile anzi, si offre subito di rimandarla al suo settore.


Iori per conto suo è giunta ad una conclusione, anche se momentanea, voleva verificare se era un sogno “…e a quanto pare lo era” dico momentanea perché dagli sviluppi visti nelle zone di battaglie, non direi. Aggiungo in coda: visto che l’amore è un tema cosi centrale nella sua storia mi fa strano che non abbia commentato sul come lei e Juro “nel sogno” fossero innamorati e spero che ci tornino più avanti.


Ancora una volta NULLA mi impedirebbe di proseguire con la storia di Iori ma con Hijiyama(nuovamente) bloccato la prossima sulla lista è Natsuno la cui storia ad ora si è rivelata centrale per l’apertura di una quantità spropositata di lock, con il record attualmente detenuto dal evento “sterminatrice” che ha bloccato ben quattro personaggi.



L’ultima volta avevo lasciato la nostra donna spaziale con una teoria, una congettura…di quelle capaci di scuotere alla base la vita di una persona “…e se fossi tu una di quegli alieni?” e sebbene istintivamente si possa tentare di fuggire, cestinare il tutto come cospirazioni e quisquiglie prive di fondamento, gli indizi ci sono.


Non sono ancora cosi concreti da fare una “prova” ma ci sono, non possono più essere ignorati e con questo ed altri pensieri che Natsuno arriva nuovamente nello spogliatoio la dove ad attenderla c’è una sorpresa o forse una NON sorpresa: non c’è traccia di BJ ma andiamo con ordine.

Le perplessità sulla “improvvisa” comparsa della cicatrice sulla guancia ed i sentimenti contrastanti, uniti ad una malcelato affetto che sta nascendo verso Keitaro, sono rimasti immutati rispetto alla volta scorsa. A cambiare è altro.


In primo luogo la registrazione del 2188 che parla della creazione di umani su un altro pianeta. Per quanto si possa sforzare, Natsuno non riesce a fidarsi della “sola” registrazione. Serve altro, qualcosa di concreto e quel qualcosa potrebbe essere la Sentinella 17.


Secondo BJ dentro di essa sono conservate molte altre registrazioni del 2188: ascoltandole dovrebbe essere possibile provare o smentire quanto ipotizzato da BJ. Gli uomini in nero? Nonostante non siano presenti fisicamente in loco, secondo Natsuno continuano ad aggirarsi per la scuola e, a suo dire, è possibile che siano ancora convinti che BJ sia un alieno.



BJ il suo compagno d’avventure, non un alieno ma un robot costruito da una società giapponese…la NON sorpresa arriva proprio da lui. Una volta tanto ha aspettato pazientamente al interno del armadietto. È plateale come e quanto BJ/Miura abbia lentamente acquisito “coscienza”, abbia modificato il suo atteggiamento.


Non proferisce parola quando Natsuno lo fa uscire, risponde solo ed esclusivamente alle domande che gli vengono fatte: non biasima la ragazza se la sua teoria sugli alieni gli pare assurda ed espone un po’ qualcosa sulla sua reale identità, su cui ho avuto tanti piccoli anticipi dalla storia di Juro, Ei, Yuki e Shu.



Si tratta di AI integrata in una sentinella, c’è stato un incidente(Il suo corpo è “morto”?) ed ha dovuto trasferirsi al interno di quel drone, per cui no. Quando Keitaro lo ha definito “equipaggiamento” non aveva davvero torto, non del tutto almeno.



Ho percepito una forma di imbarazzo da parte di BJ, come se si sentisse in colpa nel avere in un certo senso mentito, usato Natsuno la quale però non ha perso nulla della sua predisposizione solare ed allegra. Se è vero che nella cella di memoria della 17 sono conservate TUTTE le registrazioni, allora lei lo aiuterà. Vuole conoscere la verità.



Usciti dallo spogliatoio però la nostra donna spaziale viene prima beccata da una delle sue compagne a cui prega di non fare la spia(da archivio sono amiche)…e poi dalla manager. Questa oltre a lamentarsi per le sue ripetute assenze accenna, e potrebbe essere mooolto importante, a come qualcuno abbia forzato la porta degli spogliatoi. Scontato che sia per arrivare a BJ e alle sue registrazioni. Chi? L’unica che “sa”( ma allo stesso tempo non sa) in questo momento è Ryoko.



Al santuario Tokisaka mi trovo nuovamente di fronte alla non scelta. Settore 5? 1945, ci sono già stati e non c’è niente. Settore 2? 2065, la 8 era era lì ma nessuna traccia della 17. Per essere più diretti è nel Settore 3 che, da storia di Yuki, Natsuno rimarrà intrappolata ma al momento mi è precluso e viene cestinato come un “ ci siamo già stati”.



Anche nel Settore 1, 2105, sono già stati ma è lì e soltanto lì che BJ vuole andare questa volta. Cronologicaente questa scena(l’unica rilevante nella timeline) si svolge subito dopo Identità che aveva fatto da finale alla seconda macro parte di Natsuno. La prima scena cronologicamente successiva è “la me del futuro” in cui Ryoko e quello che ora so per certo essere BJ parlano nel portico, con la senpai che in un momento di lucidità prega la “collega” di nascondere la scatola.



Queste scene si svolgono quando Natsuno è “già” sparita, per cui manca davvero poco alla sua visita nel Settore 3 ma tempo al tempo. Il due si fa strada velocemente verso l’unico posto con le luci accese di tutta la struttua, l’ormai arcinoto laboratorio sotterraneo della Shikishima.



La superficie, spiega BJ è invivibile a causa degli alti livelli di radiottività. Natsuno ne deduce che per combattere la minaccia siano state utilizzate le armi nucleari ma è il piccolo androide a dover esporre i dettagli “erano l’ultima risorsa dopo che la città è stata distrutta”.



Tuttavia, come già sappiamo, hanno perso comunque “erano troppi”, la struttura in cui si trovano è l’unico posto davvero sicuro di tutto il Settore 1. Chiusa la spiegazione, BJ inizia ad armeggiare su se stesso, ha svolto una autoanalisi ed i risultati sono preoccupanti.



Ha trovato ricordi frammentati e incongruenti, il 72% dei suoi ricordi è stato cancellato…almeno due volte, se non addirittura di più. Chiunque sia stato ha anche provveduto a cancellare la posizione della Sentinella. Una certezza però c’è.



Al interno della struttura, trecento metri più in profondità, c’è il più grande supercomputer quantistico del settore. Se i dati dei suoi ricordi NON sono nel laboratorio, allora è plausibile che siano in quel computer. Prima di proseguire però BJ si blocca di colpo.


Qualcuno si è teletrasportato nel hangar e si dirige verso il laboratorio. Chiunque esso sia, non ne conoscono le intenzioni ed ha cancellato le sue tracce dal sistema, devono nascondersi. Personalmente trovo un po’ buffo che BJ e Natsuno vadano a nascondersi in corridoio visto che è proprio dal corridoio che i nuovi venuti, Gouto e Chihiro(Bambina) arrivano.



Cronologicamente siamo dopo il prologo di Renya e dopo il reveal con Keitaro al parco, la “piccola” Dottoressa analizza con fare scrupoloso i dati del codice D. è impiantato tra le connessioni della memoria e l’unico modo per rimuoverlo parrebbe essere reciderlo fisicamente, il che sarebbe mortale per il cervello.è però questo il codice che ha contaminato le sentinelle: devono trovare una soluzione.



Chihiro coglie l’occasione per complimentarsi della Sentinelle: non aveva idea che si potessero cambiare i comandi delle fabbriche automatiche ma Renya NON si prende alcun merito, è stato lo Juro Izumi “…di due loop fa a scoprirlo”.



La bambina osserva il ragazzo con aria perplessa e riceve una risposta chiara “Lo hai dimenticato? Il mondo è stato ripristinato due volte” che porta subito ad una deduzione corretta “Il teletrasporto non si limita alla zona residenziale. Teletrasportarsi al settore 0 lo renderebbe possibile” io mi chiedo inche “modo” lo rende possibile, ma il punto ora è un altro.


Dove ha trovato tutte quelle informazioni? Nel UFO ovviamente. Chihiro pare leggermente contrariata “è cosi che lo chiamate adesso?” e si “giustifica” per le sue dimenticanze “Ho il cervello di una bambina. Non è è strano avere qualche vuoto di memoria” dopodiché si incamminano verso l’UFO.



Uscita dal suo nascondiglio, scopro subito che è solo grazie a BJ(“Natsuno, calmati!”) se la copertura non è saltata. Quella erano Chihiro la sorellina di Miura ed il senpai Gouto, cosa ci facevano li? La bambina non sembra a disagio nel trovarsi lì e Gouto si rivolgeva a lei come si fa con un’adulta…e poi Gouto, è chiaro che possa viaggiare nel tempo. Lo ha già incontrato nel Settore 5 ed ha “rapito” Chihiro durante l’attacco dei Kaiju.



BJ di suo ha fatto dei progressi importanti: i suoi ricordi sono davvero conservati in quel luogo, all’epoca aveva previsto una situazione simile. Tuttavia non riesce a localizzare i dati della memoria, sono nascosti nel area del archiviazione ed anche sfruttando il super computer per una rapida ricerca servirebbe a poco.



L’area di archiviazione contine oltre novantasei milioni di unità dati per verificare tutto ci vorrebbero circa 80 giorni. Il robottino è sicuro di aver lasciato un indizio da qualche parte, ogni unità è una stuttura 3D contraddistinta da due lettere dell’alfabeto e due valore numerici assegnati alle coordinate e qui entra in gioco Natsuno.


La prima volta che si sono incontrati “Ho pensato che BJ fosse il tuo nome”, il piccolo androide non ha alcun ricordo del evento “è il nome che mi hai dato tu. Non c’è traccia nei miei ricordi”. Fortunatamente per lui, la nostra donna spaziale ha una eccellente memoria “BJ undici, cinq-“ la ragazza non fa neppure in tempo a terminare la frase che arriva il famoso eureka.



L’ha trovata, conosceva la posizione della Sentinella 17 si trova a 500KM di altitudine “Satellite artificiale in orbita”(dove si trova Miyuki Inaba?? tuttavia non può effettuare l’accesso da quel posto per cui, il duo si dirige verso il luogo citato da Renya Gouto il famoso UFO. Non ci sono lock per proseguire la storia di Minami ma la sua terza macroparte, seppur breve, è terminata e con l’evento Ricordi Smarriti posso finalmente riprendere Keitaro.



È proprio con l’ex soldato che si chiude la mia sessione odierna, era uno dei pochissimi pg. ad essere “saltato” al interno del terzo giro. Proprio con un ricordo avevo lasciato Keitaro a suo tempo: il suo incontro con la spia “Ei Sekigahara” l’uomo che sosteneva di essere suo amico e che, a detta di Gouto, è intenzionato ad uccidere la piccola Chihiro.



Cronologicamente quest’ultima sequenza della seconda macroparte di Keitaro si colloca fra l’imboscata a Renya da parte di Megumi e l’incontro fra Shu e Keitaro nel vecchio portico(cosa mooolto importante), Natsuno è “già” tornata a scuola(plausibilmente la sua storia e quella di Yuki si sono concluse con la sola eccezione degli epiloghi), 426 si è già nascosto dentro Kurabe e tanto altro



È una sequenza che sebbene vada a puntualizzare, specificare e precisare svariate note fondamentali nel background del mondo di gioco già accennate in modo più o meno diretto, finisce per modificare LETTERALMENTE il titolo come nessun’altra. Modificare è la parola chiave, perché c’è un cambiamento concreto ma un passettino alla volta.



Sulla riva del fiume Kaede i primi pensieri di Keitaro sono per Chihiro, tornerà mai la bambina che conosceva? Parlava di cose assurde come “controllare il sistema” e lo ha definito “progettista” e che cosa significa che la sua sorellina è in realtà Chihiro Morimura?



Fandonie? No, il ragazzo non è cosi ottuso da negare l’evidenza. Esistono dei video con, apparentemente, se stesso che vengono da duecento anni nel futuro. Il suo “passato” è andato distrutto, non c’è più nulla da proteggere ma il “futuro” quarant’anni dopo, esiste quindi…sono mondi paralleli?



E poi c’è la spia, Ei Sekigahara,sosteneva di conoscerlo e che ci fosse un ricognitore con la sua coscienza futura, la sua storia era cosi assurda ma non più assurda di quanto ha visto e sentito sino ad ora. Tormentato e confuso, Keitaro sente di istintivamente il bisogno di aggrapparsi a qualcosa, di trovare conforto “Natsuno vorrei tanto sentire la sua voce” e si dirige al Istituto Sakura nella speranza che si stia ancora allenando.



Il ragazzo non ha bisogno di cercare molto, arrivato nei pressi degli spogliatoi si imbatte subito in Natsuno. La ragazza ha un’aria piuttosto preoccupata(ed un cerotto sulla guancia assente nella sua storia anche nel post cicatrice) la ragione è presto detta: BJ è sparito e se non lo ritrovano al più presto, potrebbero non rivederlo mai più.


Keitaro si affretta a fornire il suo supporto, cercheranno insieme BJ, non può essere andato lontano, lui si occuperà di cercare nel campus a Natsuno l’edificio. La ricerca è piuttosto veloce, vicino al cancello alcuni studenti accennano ad uno strano oggetto volante di forma quadrata volare sopra l’edificio nord nei pressi del vecchio edificio.



Giunto nei pressi del portico, il suono di pale meccaniche preannunciano l’arrivo di BJ. La prima reazione di Keitaro è di lieve biasimo, non dovrebbe stare nascosto per evitare problemi? Ma il piccolo drone rivela di essersi “spostato” dal suo nascondiglio appositamente per cercarlo.



L’occasione è propizia, anche Keitaro vuole chiedergli qualcosa, quato detto da Ei Sekigahara è vero “Tu sei Miura?” e dopo un momento di pausa, il ricognitore conferma “Esatto, io sono Miura Keitaro” il “nostro” Keitaro a questo punto tira un luuungo sospiro, per quanto si possa sforzare ormai difficilmente si sorprende di qualcosa.



Perché a quella forma? “Io sono morto quando il mondo è stato distrutto” fa un certo effetto sentirlo parlarne cosi, l’intero scambio fra i due “Miura” parte leggero ma diviene via via sempre più intenso. Nota di rilievo? BJ è morto con la distruzione del suo mondo, non ha causa del intervento di Izumi/426.



Il piano(…e qui mi tornano in mente certe cose dette da Ida) era che BJ prendesse il posto del Miura di questo loop e combattesse nella Sentinella come intelligenza artificiale (Ida NON voleva che la sua Tomi facesse la stessa cosa) tuttavia qualcosa pare essere andato storto.



La Sentinella 17 è quella che aveva utilizzato per combattere i Kaiju ma a causa di un non ben precisato malfuzionamento, ha dovuto trasferirsi in quel piccolo drone. Il 72% dei suoi ricordi sono ancora bloccati dentro la Sentinella.



Da fasi di battaglia “so” che BJ non sopravviverà ma la sua partner? Sa che BJ in realtà è Keitaro Miura? A quanto pare non hanno avuto modo di incontrarsi nel mondo precedente “Sono innamorato di Natsuno quindi è meglio che non lo sappia” il cambio di atteggiamento di BJ era evidente ma non mi aspettavo un’affermazione cosi diretta.


Come in qualunque forma e luogo, sia comunque destinato ad innamorarsi di Minami è romantico ma anche tanto, tanto triste. A sottolineare la gravità della situazione, c’è anche la voce di BJ. Mano a mano che prosegue diviene sempre meno metallica e robotica, è affannosa e faticosa ma si riesce a distinguere chiaramente la voce di “Keitaro Miura”.



Al ex soldato però ora come ora preme un’altra cosa, se viene dal futuro saprà sicuramente cosa sta per accadere…BJ smentisce questo assunto “Il tempo è relativo” anche con tutta la tecnologia di cui dispongono nel XXII secolo è “Impossibile viaggiare nel tempo. Noi non viaggiamo mai nel tempo”.



Un po’ di perplessità e biasimo sono legittimi a questo punto, non è forse il Keitaro Miura del futuro? Non esattamente “Io sono il Miura vissuto prima di te”. Ha trovato la Sentinella(Storia di Natsuno presumo) ed ha avuto accesso a tutte le registrazioni.



Per questo vuole che da “Miura” a Miura gli faccia una promessa solenne: prima che abbia inizio l’invasione finale DEVE visonare tutti i video e trovare una soluzione “L’operazione Egida di Chihiro Morimura vi condurrà alla distuzione” deve essere fermato ma perché chiede a lui? “Io svanirò presto”. La scena si chiude cosi ma io so che al arrivo di Shu, prima di salutarsi, BJ pronuncerà puntera di nuovo il dito contro il se stesso del presente “Ricordati la promessa”.



Anche questo è un bel ribaltamento, inizialmente ero convinto che BJ avrebbe dato la vita per proteggere Natsuno ora sembra intenzionato a sparire quasi in silenzio per non farla soffrire ma pensando solo alla sequenza attuale, c’è del altro.



Crologicamente? È la terza scena, siamo prima della promessa fatta dal maggiore Izumi al padre della piccola Megumi Yakushiji.



2188, satellite in orbita sopra il Settore 4. Keitaro Miura, il giovane ingegnere e progettista che ho imparata a conscere fa rapporto sullo stato dei lavori alla sua diretta superiore, nonché maestra la Dottoressa Chihiro Morimura.


Al momento della comunicazione quattro settori sono ormai nella fase terminale ed il quinto è già ben oltre il 70%. Il termine “Settore” è stato coniato da Miura, visto che sono stati strutturati come colonie ha pensato di chiamarli in questo modo, ha inoltre pensato di non usare loro orbite ma di dividerli in base al epoca storica.



Il termine “Settore” viene accolto positivamente dalla Dottoressa a cui tocca spiegare l’evidente assenza di un’area che abbia come base il “loro” presente, gli anni ottanta del XXII. La Dottoressa Morimura è molto diretta, avevano bisogno di ricominciare “da capo”.



Prima del incidente con le nanomacchine “L’umanità non era pronta a quel tipo di conoscenza”, è la prima volta che la catastrofe che ha distrutto la terra viene enunciata in modo cosi diretto, da timeline si scopre che si è trattata di una vera e propria guerra.



Il “consiglio” però non è riuscito ad accordarsi sul periodo da cui ripartire, per questo hanno deciso di dividere le varie zone residenziali in base al epoca storica. Di sui Miura è un appassionato di storia, ed ha sempre desiderato vivere nel epoca antecedente alla guerra anche se non è sicuro di riuscire a riprodurre quel tipo di risorse ma la Dottoressa prega il ragazzo di non farsi problemi di questo tipo “L’importante è che la nostra civiltà sopravviva”.



Ognuno dei cinque Settori diventerà una zona residenziale che andrà ad ospitare oltre un milione di persone. Originariamente il numero delle zone era inferiore per cui il carico di lavoro per la Dottoressa Kurabe(che sappiamo essere esperta di intelligenza artificiale) è di molto superiore.



Ora con un’altra controparte del 2188 che si aggiunge alla lista (Mancano Shu/Tetsuya, Ei, Tomi e Tsukasa come minimo), e le prime informazioni concrete sulla minaccia che ha distrutto la terra(Guerra delle nanomacchine). Cosa è cambiato? Tutta la flowchart.


Dopo questa scena non solo sulla destra della lista eventi è presente uno schema che mostra in quale settore si svolgono i singoli eventi ma anche la descrizione degli eventi ora riportano SEMPRE il Settore nel quale si svolgono.



Non nego che a molti 13 Sentinesl potrà sembrare criptico e ambiguo per il gusto di esserlo, ma fa di TUTTO per farsi capire, tutto per risulare chiaro quando arriva al momento. D’altra parte ho notato una piccola sbavatura nel profilo di Chihiro Morimura (2188) è chiaramente un typo pesante nella descrizione il periodo “afferma che non sono riusciti a decidere quanto indietro nel tempo spostarsi cosi hanno preparato varie zone”-viene interrotto da una frase che chiaramente dovrebbe inserirsi nel profilo di Iori “Quando nel 1985 arrivano i Kaiju si fa coraggio e attiva la Sentinella 15 che Sekigahara le aveva ceduto” e che avrei dovuto sbloccare plausibilmente dopo il di lei epilogo. La dove la frase “rappresentano epoche diverse” avrebbe dovuto chiudere il periodo precedente.


Chiusa questa lunga parentesi a tema Typo, ora mi è possibile visionare sia la forma del Satellite in Orbita dove si trovano le cinque colonie che io ho imparato a conoscere come Settori sia gli intervalli termporali che riproducevano idealmente: Settore 1 2089-2109, Settore 2 2049-2069, Settore 3 2009-2029, Settore 4 1969-1989, 1929-1949.



L’evento conclusivo della Storia di Keitaro mi è precluso. È bloccato dietro un evento dal nome estremamente altisonante (“Distruttore di mondi”) nella storia di Hijiyama. Non mi aspettavo che ci potessero essere dei lock nativi della sua storia. Sono moooolto curioso.



Ora si torna a Megumi, con lei sono ancora sotto il 50% ed ora che conosco l’identità di Birba sono molto curioso di vedere come reagirò.


EDIT: 20/08/2021

13 Sentinels



Ero…



…molto curioso di riprendere la storia di Megumi, l’impostazione di “distorto” maho shojo è irresistibile. Più prosegue nella “missione”, più tutto diviene pesante. Più si va più le battutacce taglianti, la boria, i raggiri e le bugie acquistano senso. C’è tanta verità nelle parole di Birba/Izumi/426, tanta verità nascosto dietro a metafore e semplificazioni di vario genere.



Cronologicamente tutte le scene di questa sequenza si collocano poco dopo l’accidentale evocazione della Sentinella da parte di Amiguchi e poco prima che Tomi e Miwako inizino a preoccuparsi per Kurabe in classe, con una singola eccezione che tratterò in seguito.


Di ritorno a casa dopo il rovinoso “””scontro””” con lo stregone Shu Amiguchi, Megumi si trova subito davanti al suo incubo peggiore. Juro è già tornato a casa(solitamente è lei la prima a rientrare) e sta ascoltando il telegiornale. Con un misto di titubanza ed imbarazzo la ragazza si avvicina per parlare di quanto accaduto quel pomeriggio sul tetto ma scopre subito che non ricorda assolutamente NULLA del evento.



Birba/426 non le ha mentito, ha davvero alterato i ricordi del ragazzo. Sollevata, si affretta a cambiare discorso con il proposito di preparare la cena, con il canonico imbarazzo di Kurabe a fare da cornice: voleva del ramen e le attenzioni di Megumi continuano a metterlo a disagio.



Contrariamente a quanto avvenuto in precedenza però non c’è molta scelta. Non possiamo scegliere se cucinare qualcosa o meno, l’attenzione di Yakushiji viene subito colta dal telegiornale che accenna a come un elicottero militare americano abbia colpito accidentalmente l’Istituo Sakura per poi schiantarsi al Parco Ayane, fortunatamente senza feriti.



Assodato che da cenni vari “molte”delle persone presenti “potrebbero” non essere “vere” persone…mi domando al pari di Yakushiji fino a che punto possano spingersi le capacità di Birba/426. Il “gatto” tanto atteso fa il suo ingresso in scena con la sua solita saccenza e dissertando su “quanto siano pericolose” le città umane fra esplosioni di gas ed elicottere che si schiantano.



Dopodiché si stiracchia ed inizia a guardare con noncuranza la televisione. Dettagli squisiti? La quantità di battute a tema TV. Possiamo spegnerla causando l’ira del micio che non risparmia termini come perfida ed infame, ad una Megumi indispettita dalla sua maleducazione “potresti chiederlo in modo carino!” che però riesce sempre a trovare un modo per irritarla “io sono molto più carino di te”.


Con la TV accesa un Birba sempre autoritario ordinerà a Yakushiji di cambiare Canale perché non può farlo da solo(“Ho le zampe troppo corte!”), ancora e ancora nel caso saltassimo quello che gli interessa o lasciassimo ad un programma noioso. In tutto questo marasma di linee opzionali si rischia di perdere un dettaglio: Miyuki Inaba.


426 vuole ascoltare la sua canzone, non credo che sia casuale. Non dopo che la Idol ha rivelato che Juro(e 426) andavano a fargli visita appositamente per comunicare con lei. Nonostante il loro “patto”, Megumi ha bisogno di risposte.


Quella che ha visto era chiaramente una Sentinella, era diversa da quella di Kurabe ma comunque una Sentinella…come ha fatto a manipolare i ricordi del ragazzo e addirittura i notiziari? Il gatto/Shiba/Izumi irride con il suo solito saper fare la ragazza “pensi che i gatti siano divinità pelose?” ma la ragazza non si intimorisce e risponde a tono: LUI non è un gatto.



Birba a questo punto inzia a prenderla in giro “sarebbe strano sentire un gatto parlare. Anzi, forse quella strana sei tu” concludendo come, forse, sia soltanto frutto della di lei immaginazione e “…forse la magia non esiste”. La nostra Megumi però sa essere incredibilmente testarda e non è una sprovveduta.



Cita chiaramente una delle tre leggi di Arthur C. Clarke e del suo 2001::Odissea nello Spazio “Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”, note aggiuntive? L’archivio si è spinto oltre, andando ad inserire tutte e tre le regole in archivio(citando direttamente 2001) inoltre…ho scoperto che lo stesso 2001 si basa su un racconto breve “La Sentinella” che mi toccherà recuperare visto che mi manca.



Ma tornando a Birba ed in tema di citazioni, rotolandosi sul cuscino il gatto continuerà a trattare con sufficienza Megumi “””rivelando””” di essere un robot che viene dal futuro, di aver nascosto la macchina del tempo nel cassetto della scrivania, gli ha già consegnato un gadget segreto(la pistola) e invitandola, se vuole, a frugare nella sua tasca quadrimensionale…Doraemon. Sta parlando di Doraemon e lo sta facendo con grande classe, con il suo solito fare borioso e so tutto io.


Le continue prese in giro però non smuovono la nostra Yakushiji. Vuole delle risposte, le avea parlato del Codice Deimos e di come “bloccando” quelli coi poteri potranno sconfiggere i Kaiju, giusto? No. Lui ha detto che “loro” non sarebbero morti.



Birba/426 ha tradotto in termini semplici la verità…non ha mentito. I compatibili/stregoni trasmettono involontariamente il codice D che chiama i Deimos. Birba/426 tira un lungo sospiro, nei loro accordi iniziali non c’era spazio per le spiegazioni ma in via del tutto eccezionale ha deciso di fare uno strappo alla regola.



Quello in cui stanno “partecipando” è un gioco (se non sapessi già che lui e Shiba/426 sono la stessa persona mi sarei ribaltato) e gli stregoni dovranno tutti partecipare con le loro Sentinelle se vogliono sperare di vincere. Lui sta preparando “loro” ed il campo di gioco. Questo preparare mi porta a credere che, in una scena che non ho visto, lui abbia “già” agito su Yuki(è stato accennato a come le abbia manipolato la memoria).



Sparando agli stregoni Megumi non fa altro che “iniettare un incantesimo che li trascina sul campo di battaglia” che immagino sia un codice di attivazione, visto lo “start” presente sulla guancia di Minami. Dopodiché, senza tanti mezzi termini, mette le cose in chiaro. Con la magia NON c’è il lieto fine automatico per tutti. È una guerra, loro sono in ballo e devono combattere. Inoltre, come già detto a Juro “Io assisterò allo svolgersi degli eventi”.



Dopodiché l’attenzione della ragazza si sposta proprio sul giovane Kurabe, gli ha cancellato i ricordi come se nulla fosse, no? Quindi volendo potrebbe fare la stessa cosa con lei, giusto? Cosa gli impedirebbe di sfruttarla per i suoi scopi, cancellandole poi la memoria senza rispettare gli accordi? Birba/Izumi ha sempre la risposta pronta “se fossi cattivo, si”.



Una risposta secca e diretta che toglie alla ragazza ogni possibilità di replicare. Dopodiché, dopo una breve pausa, Birba farà partire un rant infinito. Le ha fatto troppe domande…ma che le importa a lei di tutte queste cose? A lei non importa forse solo di Juro? Sta faticando tanto a cercare i suoi ricordi in quel cervello malandato e come “setacciare il fango”. Non è facile “lo sta facendo per te”, se non vuole rispettare gli accordi può smettere subito. Troverà qualcun altro “una ragazza onesta che vuole farsi esaudire un desiderio”.



Al di là della “non minaccia”, a far sorridere è la consapevolezza delle azioni di Shiba. Sebbene in modo losco e poco affidabile, sta davvero contribuendo alla sanità mentale di Juro ma non divaghiamo. Infastidito da tutte queste sue domande, Birba da un ordine perentorio.



Per dimostrare la sua buona fede dovrà sparare ad una sua amica, Tomi Kisaragi anche lei è una strega e torna a guardare la tv. La mente di Megumi torna indietro al giorno del accordo. Siamo poco dopo la fine del suo prologo ed esattamente una scena prima dello “scontro” con il primo Stregone.



In una tranquilla serata Megumi a finito di rimettere a posto la cuina, si è tolta il grembiule, ha spento la tv e con sguardo sorpreso e amorevole, scopre che Juro si è addormentato nel salotto. La ragazza va per svegliarlo, non vorrebbe che si prendesse un raffreddore ma un intruso, Birba la ferma.



Il gatto “emerge” da dietro Juro(non è un caso ovviamente) e le ORDINA di stare zitta “lo sto riparando”. Megumi per conto suo inizia ad essere infastidita dalla sua petulanza ed insistenza. Inizia a credere che qualcuno la stia mettendo alla prova ma il gatto/426 non tentenna.



Le da della diffidente “cominci a pedere fascino” e la invita ad accettare la realtà…e nella sua realtà i gatti NON parlano “…ma io si”. Conosce il desiderio di Megumi e conosce il desiderio di Juro, un desiderio che ha confidato anche alla ragazza “…ha detto di aver sognato di pilotare un robot?” con immensa enfasi sul termine “sognare” aggiungerei.



Non sa ancora se riacquisterà la memoria, ma si è messo al lavoro e sebbene non dica “nulla”, in realtà sta dicendo esattamente “cosa” ha intezione di fare “Vedi io trovo i ricordi e li metto in una testa vuota”. Le famose cassette, i sogni…è quello che fa.



Dopodiché annuncia di aver “terminato” il periodo di prova, ha visto i vantaggi e se vuole saperne di più, deve accettare l’accordo MA in via del tutto eccezionale accetta di rispondere ad alcune domande precisando che, ad accordo concluso, dovrà limitarsi ad eseguire le sue direttive.



Partiamo dalle basi, che cos’è? Un gatto magico. Ha detto di venire da un altro mondo che è stato distrutto(vero anche se è più corretto dire che è un’altra versione di questo mondo) dai Deimos. I Deimos “sono” i Kaiju.



La maledizione(Il programma) che li evoca è il codice Deimos ed è una maledizione posseduta da tutti gli stregoni(i quindici compatibili). Megumi rimane scettica, cosa le dice che manterrà la parola? Non avendo armi per provare la sua buona fede se non la sua dialettica “un gatto che non mantiene la parola è un semplice animale”, la invita a sputare il rospo subito. Se non si fida, meglio non perdere tempo.



Yakushiji si sposta nel campo delle supposizione, nel caso accettasse cosa dovrebbe fare? Semplicemente dovrà usare gli strumenti magici che gli fornirà per bloccare gli stregoni. Bloccando gli stregoni “potrete vivere tutti più a lungo”



Cosa sono gli stregoni? Sono persone nate con poteri magici fra cui pilotare le Sentinelle e usare i portali aka compatibili e Megumi ne deduce che anche Juro è uno stregone. Ed il Codice Deimos, cosa sarebbe esattamente? Sono i resti di una civilltà “magica”(tecnologica) esistita milioni di fa.Non ho la più pallida idea di quanto possa essere effettivamente passato dalle registrazioni del XXII secolo al “presente” del gioco ma anche dopo aver sentito la registrazione in cui Minami parlava del pianeta più adatto individuato, fa un certo effetto sentirselo dire in questo modo.


Detto questo, si arriva al fatidico momento della scelta. Possiamo continuare a rimandare o addirittura provare a rifiutare, scelta che comporterà una teatrino con Birba che se ne va e Megumi che lo ferma per pensarci bene.



Siglando il tutto, il gatto la con un monito: è una cosa fra loro. NESSUNO deve venirlo a sapere, se ne parla ad altri salta tutto. Dopodiché rimane solo una questione, come deve chiamarlo? Al nostro Izumi/426 va bene qualunque cosa “Come mi chiamavi a scuola?” con un po’ di imbarazzo Megumi ricorda e ufficialmente lo battezza “Birba”. Non senza qualche protesta ”Che brutto. Io poi sono un angelo” dopodiché si torna al presente.



Il mattino seguente vicino a scuola, la giornata di Megumi prende subito una pessima piega. La sera prima il suo partner faceva tutto il superbo ed ora parrebbe(enfasi, potrebbe essere Briciola sempre SE i due gatti sono effettivamente diversi) starsene li a farsi coccolare da due studentesse(Miwako e Iori) come un gatto qualunque?



La stizza è cosi intensa che Megumi quasi non fa caso a Tomi. Le due non parlano da tempo e Yakushiji cerca subito di sviare la conversazione invitandola a seguire le sue amiche. Tomi protesta con dolcezza, anche “lei” è una sua amica ma nella sua semplicità questo breve passaggio mostra quanto il carattere delle due cosi come il loro vivere il loro nuovo “status” di rifugiate, sia del tutto diverso.


Nonostante le proteste iniziali, Tomi si è integrata negli anni ’80 e si è fatta nuove amicizie; quasi sensa accorgersene le due hanno praticamente(tranne rare occasioni) smesso di parlare. Solo in tempi mooolto recenti, la nostra ficcanaso ha scoperto che la sua amica non vive più nel appartamento che era stato assegnato loro dalla Shikishima e con un pizzico di curiosità e preoccupazione, le chiede dove abiti.


Con grande sorpresa scopre che vive insieme a Juro, con solo il “parziale” benestare di Morimura( o quantomeno di Gouto). Kisaragi è convinta che Yakushiji sia decisamente cambiata. Nonostante sia sempre cosi calma e riservata, la vede molto più attiva sebbene non sappia quanto tutto questo possa esserle utile.


Anche Tomi sa che “Izumi” non c’è più ma la cosa a Megumi non interessa. Dal giorno in cui lo ha incontrato ha deciso che sarebbe rimasta accanto a Juro “…a prescindere da tutto”. La biondina non sa proprio come reagire ad una tale determinazione ma la capisce e supporta, invitandola infine a raccontargli qualunque cosa.


Rimasta sola, Yakushiji trascorre l’intera giornata scolastica a tormentarsi. Sta “tradendo” la fiducia della sua migliore amica, non può perdonarselo, non quando le ha teso una mana anche quando ha intenzione di tradirla pugnalandola alle spalle. Dopo le lezioni, NON possiamo scegliere di tornacene a casa senza far nulla come avvenuto in precedenza.


Possiamo però “scegliere” se parlare o meno con Kisaragi in corridoio, cosi facendo scopriamo che il trio ha deciso(su suggerimento della stessa Kisaragi ) di decidere chi andrà a comprare il pranzo a carta-forbici-sasso, l’ordine è piuttosto lungo e dettagliato, quindi fa un po’ fatica a ricordarlo.



Per “ascoltarlo” tutto però non bisogna approcciare la ficcanaso, comunque vada però Megumi la segue in mense dove, in mezza ad una folla Usami è riuscita a recuperare il primo ordine che consegna a Ogata li presente praticamente per caso. Il ragazzo è li per comprare degli anpan con stupore dI Tomi, convinta che NON apprezzasse le cose dolci.



…ed io aggiungerei a ragione. Non so quante volte ho visto Nenji lasciare tutto il cioccolato a lei e Miwako nella città distrutta, rimanendo a stomaco vuoto. A riprova di come sia un vero bancho, un tipo difficile ma con un cuore d’oro.



Usami dopo aver lasciato il primo ordine, tenta di gettarsi subito in mezzo alla folla. Qui un’altra scelta, nel caso ci avvicinassimo direttamente senza parlarle…questa volta Nenji non farà in tempo a fermarci. A bloccarci è Megumi stessa, non riuscirebbe mai a sparare alla sua amica guardandola negli occhi(QUANTO dice quello sguardo?).


Consapevole di essere una vigliacca, per proseguire, Megumi deve parlare alla sua amica. La quale, dopo averle domandato se voglia qualcosa, si getta nuovamente a testa bassa in mezzo alla fila per tentare di recuperare qualcosa. Sfruttando la marasma di studenti urlanti, Megumi può avvicinarsi alle spalle della sua amica sparandole alla schiena(cosa che già so da prologo). Il momento dello sparo viene quindi “sentito” ma non visto.



Usami barcolla un po’ e cade in ginocchio, soccorsa subito da Nenji, farfugliando qualche frase sconnessa, mentre cerca di rimettere in ordine in testa. Aver perso a carta forbici sasso è il suo ultimo ricordo chiaro, poi solo confusione. Nenjji la aiuta a tirarsi su, si offre di accompagnarle in infermeria mentre Megumi distrutto dai sensi di colpa(ancora una volta le espressioni, quanto dice quel viso) si allontana in silenzio, non si offre neppure di recuperare il panino caduto a terra. Va troppo di fretta, non si è accorta che mentre se ne andava Ogata l’ha guardata con la coda del occhio, con fare pensieroso.



Più tardi, alla fine delle lezioni con la testa ancora bloccata sul “tradimento”, a sbarrare la strada di Megumi c’è proprio Nenji Ogata. Il ragazzo non sarà una cima ma ha capito che ha fatto qualcosa a Kisaragi in mensa.



Sentendosi messa sotto accusa, Megumi tenta di fare la gnorri, ma Nenji la incalza.Non è solo per Kisaragi c’è del altro. Non ricorda i dettagli ma ha come la sensazione di averla già vista un’altra volta. Non parla del episodio sul tetto con Amiguchi ma di “…penso che sia stata tu ad aiutarmi”. Ora come ora mi mancano dei epzzi ma posso suppore, alla luce degli eventi da me visti, che sia stata Yakushiji a liberare Ogata dalla fabbrica abbandonata dopo aver sparato a Hijiyama.



Il ragazzo vorrebbe saperne di più ma Megumi lo prega di smetterla “Se non mi lasci in pace, chiamo qualcuno” dopodiché si dà alla fuga ma è tardi, il bancho ne è sicuro ormai. È assolutamente sicuro che fosse lei. In tutto questo, non posso che trovare interessante il paradosso: Nenji e Tomi ne hanno passate davvero tante insieme dopo il loro primo “scontro” ma il ragazzo, non ha idea di chi sia la migliore amica della biondina,l’avrà sentita nominare si e no qualche volta ma come Birba/426 ha detto più volte, Yakushiji si sta tenendo a distanza da tutti e tutti. Schiva, riservata al punto da sembrare altezzosa ed arrogante nonostante la sua indole gentile.



A Megumi, segue Shu e, per dirla senza tanti giri di parola, mai pg. fu più adatto. È passato poco tempo dalla visita del ragazzo alla barriera esterna e si aggira pensieroso e stanco per i corridoio del Sakura. Il posto dove vivono tutti loro è isolato. Inoltre i suoi sogni, quelli di Kurabe e forse anche quelli di Fuyusaka NON sono semplici sogni o premonizioni ma eventi passati. O quantomeno è quello che gli dice Miyuki Inaba la famosissima Idol che continua a parlargli tutte le sere attraverso il suo televisore.



Non sa con chi confidarsi, il rischio di essere spedito per direttissima al manicomio è concreto eppure ormai non riesce più a chiudere gli occhi, ad essere scettico, a fare finto che sia solo un brutto sogno.



Vivono in uno spazio circoscritto di soli 30 Km di diametro, nonostante il tutto sia arrivato nel bel mezzo del primo, attesissimo appuntamento con Yuki…non può far finta di non aver visto niente, gettandosi sul romanticismo. Deve fare molta più attenzione nel ascoltare Miyuki Inaba, deve far tesoro di tutti i suoi consigli e suggerimenti.



Uno di questi ovviamente è lo “scoprire” cosa prova Tetsuya Ida, l’uomo che assomiglia a lui in sogno…ma che non potrebbe essere più diverso da lui. Poi c’è lei, Tomi Kisaragi. Dopo averla vista “nuda” in forma di androide, Amiguchi si sente profondamente a disagio in sua presenza ma fortunatamente non pare essere a scuola e purtroppo per lui, anche Yuki è assente, ufficialmente a causa di una punizione



Le sue riflessioni vengono interrotte solo dal accidentale incontro con Juro, l’occasione parrebbe propizia per parlare “di quel film”(sarebbe più corretto dire del ultima cassetta che ho avuto anch’io modo di vedere) ma il ragazzo va di fretta o più correttamente, pare inquieto, scostante…Amiguchi lo intuisce e suppone che abbia notato anche lui “qualcosa”. Per conto mio, so che in questo momento è passato poco tempo dal “incubo terribile”.


Senza nessuno con cui parlare, Shu decide di andare a prendersi una boccata d’aria fresca sul tetto (…e sulla strada non ho potuto fare a meno di notare come si siano preoccupati di fare diverse pagine per la rivista con modelle in costume sfogliata con entusiasmo da due studenti). Sul tetto, Amiguchi inizia a pensare di registrare Miyuki Inaba e mandare i nastri alla TV in modo da renderli pubblici e nel mentre si imbatte in Ogata.


I due non avevano modo di parlare da un po’ e, come non mi capitava da diverso tempo torno a vedere la stessa scena da due punti di vista differenti. I due si conoscono abbastanza bene da capire che c’è qualcosa che li turba vicendevolmente e colgono l’occasione per, quantomeno, provare a confidarsi.



È il bancho a cominciare, l’amico ha presente la sua assenza di qualche giorno? “…in realtà ero bloccato nel futuro” e come da sua esatta previsione il racconto sembrerebbe ridicolo. Di suo Shu non è più credibile, la star Miyuki Inaba lo visita tutte le sere e lui non sa come comportarsi “Mi sento stupido ad avertelo chiesto”.



I due non hanno modo di approfondire il tutto, Yakushiji arriva sul tetto e vedendola Shu si ricorda della promessa che si erano fatti. Ogata si allontana come da programma con il suo “ci risiamo” credendo che si tratti di una confessione come quando andavano alle medie.


Megumi però, come è già noto, è li per altri motivi. Estrae rapidamente la pistola promettendoli che “non farà molto male” finendo per teletrasportare accidentalmente la Sentinella 20. Amiguchi finisce di forza nella Sentinella che comincia a volare via, non sa come guidarla…di una cosa però è sicura: è un robot molto simile a quello visto nei suoi sogni.



Contemporaneamente sul tetto di un edificio governativo in via Goyo, uno dei MIB viene istruito sul incidente da parte del suo losco superiore, il nostro “””caro””” Ida. Il direttore del USI ordina di diramare un ordinea “tutte le agenzie” e “al esercito americano”, la Sentinella NON va intercettata, non sanno chi sia il pilota né le sue intenzioni e soprattutto non hanno armi per contrastarla inoltre fa convocare Shinonome


Rimasto solo, Ida può smetterla di recitare la parte del ufficiale governativo. Quello…è chiaramente il modello ultraleggero progettato per ultimo da Okino, non credeva che fosse stato fabbricato…chi lo ha costruto? Le Sentinelle di quarta, da archivio, sono stati infatti utilizzate per la prima volta durante la battaglia finale.



La 20 nel mentre continua a salire e salire raggiungendo un’altitudine di circa duemila metri e finisce per ritrovarsi nello spazio. Anche se la “resa” è simile agli intermezzi con la voce nella storia di Ogata(sebbene di un altro colore).



Miyuki riesce a contattare Shu e lo informa che la 20 è la “sua” Sentinella. Il ragazzo per conto suo NON ha perso la memoria dello sparo(Che abbia una naturale resistenza perché clone di Ida?) e si chiede se Yakushiji sia in un qualche modo sua “complice”.


Tuttavia Miyuki gli comunica che la Sentinella è stata trasportata li solo per errore inoltre lo mette in guardia “li hanno trovati”, sono in pericoli. Il pericolo è rappresentato dagli invasori provenienti da un altro settore(Ida suppongo). Senza fornire ulteriore dettagli sulle altre zone residenziali, la Idol prega Shu di tornare nel suo settore e di nascondere la Sentinella. Non può aiutarlo da lì.


Senza avere neppure modo di replicare, la Sentinella 20 precipita e, come mi è già noto, finisce nel parco Ayame. Shu finisce fuori e la Sentinella si teletrasporta via, ad accogliere il ragazzo c’è Yuki che parrebbe essere lì per puro caso.


L’occasione è propizia per fare un po’ il farfallone “Come ti ho sempre detto, siamo legati dal destino” ma la sukeban non gli da retta. Ha bisogno di risposte, quella cosa è sua e…il disastro. Prima che Shu possa aprir bocca, Ida(seguito da Shinonome) arriva sulla scena.



È il primo confronto fra i due ma Shu non lo riconosce, è molto cambiato rispetto a quando lo ha visto nei suoi “sogni”. Ida per conto suo non avrebbe MAI immaginato che proprio Amiguchi potesse essere il pilota. Sarà un caso ma mi viene difficile non notare il modo in cui Yuki si metta davanti a Shu come a difenderlo quando arriva il suo superiore.



Ida fa il suo collaudato e loschissimo discorsetto, sono del governo e non ha che due alternative: collaborare o finire in prigione. Shu è profondamente infastidito dal atteggiamento condiscente di Ida anzi rivela chiaramente che NULLA lo irrita maggiormente “…di quelli come te” ma Yuki lo blocca prima che possa fare stupidaggini.



Shu non è uno sprovveduto, ha capito che la sukeban e l’uomo si conoscono ma prima che la ragazza abbia modo di provare a spiegare o giustificarsi, Ida sferra il colpo finale con il suo solito fare privo di scrupoli. Yuki è un’agente governativa, una sua sottoposta che aveva il compito di spiare lui e gli altri piloti delle Sentinelle. Amiguchi è incredulo, si sente tradito “Dimmi che non è vero” e l’uomo lo invita a collaborare PROPRIO per il bene di Takamya.



Il lock per l’ultimo evento della storia del nostro Shu è ancora una volta l’ultima ondata nella seconda zona di battaglia. Tuttavia la “macro parte” seppur breve è terminata e dovrà aspettare anche se immagino che centri qualcosa il “restare indietro” nel futuro di Shu, come ho già visto nella storia di Shinonome. Ho grandi aspettative per il confronto finale fra i due. Come ho già scritto da eroe, Ida ha finito per divenire il villain della sua storia l’antitesi perfetta di come era da ragazzo.



A Shu, segue Ei. Il ragazzo aveva avuto un flashback sul suo incontro con 426 dopo essersi imbattuto in Kisaragi in infermeria ma, detto senza mezzi termini, non mi aspettavo COSì tanto da questa sequenza. Fino ad ora seppur estremamente rilevanti, i frammenti confusi dei suoi ricordi arrivano con il contagocce.



Le cose sono cambiate e, dopo tanto tempo, utilizzare il neologisma da me creato “macro parte” non appare più cosi esagerato. Si è fatto tardi (Non dico che è passato tanto tempo perché, a conti fatti, è passato SOLO un giorno le scene che ho affrontato per prime si collocano subito l’incontro con Tomi a scuola), Sekigahara si aggira pensieroso per le strade vicino alla stazione di Tsutsuji(ed io che vedo cose ovunque, ora non riesco a non pensare che ci sia una certa somiglianza fra la statua del uomo ivi presente ed Ogata 2188).



Due sono le cose che saltano subito agli occhi del ragazzo, la cabina telefonica è occupata da un’anziana che non pare avere intenzione di smettere ed un poliziotto sta pattugliando l’aria. Il nostro fuggitivo non se ne cura più di tanto, è un “semplice” agente di polizia e coglie l’occasione per iniziare a riordinare un po’ le idee.



Si parte dalla ragazza con le trecce, perché era a scuola? Non era forse l’androide che gli ha fornito le pastiglie che prende lui( NM:C024)…ha notato qualcosa di “diverso” in lei ed io giocatore sorrido a sapere, per una volta, qualcosa in più dei pg. a schermo: non è l’androide ma una Tomi in carne d’ossa.



Poi c’è l’uomo dal trasmettitore che ha rubato da uno dei MIB, aveva detto che si sarebbe fatto risentire ma fino ad ora nessun segnale. Iori Fuyusaka, la ragazza platealmente innamorata di lui che ha “usato” e con cui NON sa come comportarsi…perché non sa cosa provava.



Ed ancora, il misterioso biglietto con quella che sembra una password, in occasioni precedenti aveva tentato di inserire il numero nella cabina telefonica ma non aveva ottenuto alcun risultato a cui si aggiunge poi la chiave misteriosa e per una volta io sorrido, nel sapere qualcosa in più dei personaggi: è la chiave della moto di Ei.



Poi ci sono le pillole trovate al interno del infermeria del Sakura, NM:C024 e restando sul Sakura c’è lei, Chihiro Morimura. Il suo piano, l’operazione Egida avrà profonde ripercussioni su tutti coloro che, come lui, vogliono “fuggire” da questo mondo fuori scena Fuyusaka deve essere riuscita a ottenuto la chiave del cassetto visto che le cartelle cliniche degli studenti, sono ora in mano ad Ei.



Sono tre i nomi degli studenti riportati(Manca quello della stessa Iori Fuyusaka): Ryoko Shinonome, Shu Amiguchi, Juro Izumi.



La cartella di Shinonome recita quanto segue “Rallentaento della recisione delle nanomacchine del cervello e rafforzamento dei collegamenti neurali alla memoria. C0204 e C22”. Nonostante abbia perso i ricordi, istintivamente Sekigahara si preoccupa per Ryoko quando scopre che è passata una settimana(fine della di lei storia) da quando le ha prese “Starà bene?”.



A Shu Amiguchi è stato ato l’NM:A8076 che pare contenere nanomacchine di diverso tipo. C’è però una nota difficile da non notare “Trapianto al 20%”…di cosa? Dei ricordi di Ida?



Infine c’è Juro Izumi, prende due farmaci diversi. L’NM:A0875 e il B01. Il primo farmaco è stato preso quattro volte, poi è passato al secondo. Che, come enfatizza la cartella, è stato creato da Tamao Kurabe che come già so ha “creato” la personalità modesta e gentile del Kurabe che ho conosciuto.


Non ho fatto neppure in tempo a passare in rassegna tutte le informazioni in mio possesso, esaminando il Phazer il piantone presente nell’area si avvicina con fare minaccioso e vorrebbe portarlo alla centrale per qualche domanda.



Datosi nuovamente alla fuga, Ei finisce senza accorgersene nel vicolo dove si era risvegliato accanto al cadavere di Chihiro Morimura. Il destino gli ha giocato un brutto scherzo, l’occasione però è propizia per rivedere un po’ dei nuovi indizi in suo possesso.



La morte della donna non è stata resa pubblica tuttavia l’ipotesi che lui l’avesse attirata lì non regge. Gli uomini in nero lo seguivano già, hanno scoperto il cadavere MENTRE lo inseguivano. Poi ci sono sempre loro, il biglietto e la chiave.


Esaminandola attentamente il fuggitivo scopre di essere stato superficiale, premendolo dopo un apparente nulla di fatto, una moto di grossa cilindrata arriva da sola nel vicolo. La moto ha reagito alla sua voce e per sbloccarla definitivamente deve solo inserire la chiave.



Una volta sbloccata, Sekigahara scopre di poter impostare la prossima destinazione tramite comando vocale. Prima peròe scopre subito che ci sono due piloti registrati: Ei Sekigahara e Chihiro Morimura(effettivamente il latex fa molto tuta da motociclista).



Il nostro fuggitivo per il momento non si intestardisce sul perché lui e Morimura fossero coproprietari del mezzo. A premergli sono le informazioni in suo possesso, se l’ha già usata saprà anche in quali posti è stato.La cronologia viaggi è molto chiara: è stato in tutta la città ma sono solo due i posti che ha visitato più spesso: il Sakura ed un altro luogo, che su suggerimento del computer di bordo viene impostato come prossima destinazione. Lungo il viaggio, nel buio del autostrada Sekigahara recupera altre informazioni.



Ha lasciato qualcosa? Qualche indizio? Si, è stato previdente e prudente. Ci sono due registrazioni che vengono riprodotte seduta stante.


Il primo messaggio era stato registrato appositamente “nel eventualità che io perda la memoria prima del prima del previsto”. Il suo, il “loro” presentimento si è rivelato corretto. Per fuggire da quel mondo DEVE assolutamente trovare le registrazione del 2188. Inoltre deve impedire a tutti i costi l’Operazione Egida di Chihiro Morimura, una donna che come copertura lavora come infermiera al Istituto Sakura.



Nella retrospettiva di certe mie conoscenze, credo che proprio che la seconda registrazione arrivi DOPO certi eventi della storia di Iori. Le condizioni di Sekigahara stavano peggiorando, i mal di testa si facevano più forti e frequenti. Aveva poco tempo per cui è andato dritto al punto. Ha controllato il registro del Portale ed ha scoperto che è stato utilizzato da Iori Fuyusaka.



La ragazza l’ha usato utilizzando i dati biometrici di Chihiro Morimura, per cui c’è una sola conclusione “Iori Fuyusaka è Chihiro Morimura. Ora che lo so, fermerò ugualmente l’Operazione Egida? Questo è il dilemma. La risposta è ovvia…vero?”


La registrazione sconvolge emotivamente il ragazzo, cosa aveva deciso di fare? Non poteva essere più specifico? Perché deve ruotare TUTTO intorno a Iori Fuyusaka? Cosa provava per lei? In una bolgia di riflessioni, la moto arriva a destinazione.



È un altro posto che ho imparato a conoscere, la vecchia fabbrica abbandonata ad Higoromo, la porta è chiusa a chiave e non ci sono indizi evidenti sul motivo per cui sia stato lì cosi tante volte. Fortunatamente, quando ogni speranza sembrava persa, dalla porta esce la(a me) familiare figura di Hijiyama che gli domanda cosa ci faccia lì “vuoi creare altri problemi?”.



Ei cerca di rispondere come può ma il suo sguardo ed il linguaggio del corpo gli forniscono tutte le informazioni di cui hai bisogno “Hai perso la memoria, vero?”. A questo punto arriva Okino(vestito da ragazza) che dopo aver spostato di forza Takatoshi, si avvicina pensieroso “A quanto pare il 32% non è stato sufficiente…” e gli afferra il viso “Sai chi sono, vero?”



Quel viso non riporta alla mente nulla ma Okino lo invita a concentrarsi. La mente di Sekigahara torna indietro, cronologicamente possiamo collocare questo evento fra “Piloti di Sentinelle” e “Un pazzo” entrambi nella storia di Miura sebbene ci sia ancora un buco.



Siamo nel 1944, al interno del hangar per Sentinelle del passo Ayame. Sekigahara sta inseguendo Kirlko/Tsukasa sulla passerella e prende subito atto della presenza della Sentinella 19, è lì che è arrivata dopo la battaglia nel Settore 2.


Stanco delle sue insistenze, Okino si ferma “è va bene, hai vinto”. Ei è riuscito a riconoscerlo anche con quegli abiti. è qui nel Settore 5 che Tsukasa si è nascosto dopo la sconfitta nel Settore 2 ma lui…come ha fatto a trovarlo? La risposta la conosco già, c’è lo zampino di 426 ma si tratta di un elemento secondario.



Lo stavo cercando perché ha saputo(d a 426) che è uno dei massimi esperti di DD-426, come si fa a fermarlo? Okino sorride, effettivamente ne “sa” e sa anche che qualcuno(Ryoko su suggerimento di Ida) lo ha diffuso sul campo di battaglia.


Per questo Tsukasa non può fidarsi di nessuno, Sekigahara compreso. In questa sede, scoprò che Okino era presente sul campo di battaglia(la sua Sentinella è la numero 12 quella poi data ad Hijiyama) ma non sembra avere subito effetti di alcun tipo. Un’ accusa che però può muovere anche a Sekigahara tuttavia quest’ultimo prende le pillole.



Tsukasa non sapeva che esistessero, le osserva e conclude che si tratti di un altro codice di elaborazione che ha precedenza sul altro. Come già Izumi/426 aveva detto, sta solo prendendo tempo “Non ti salveranno”. Giustamente la domanda a questo punto diviene, percé allora Tsukasa sta bene?

La ragione è presto detta. Un anno prima della battaglia nel Settore 2 Tsukasa scoprì un codice creato 426 che poi battezzato DD-426(mi aspettavo che fosse stato qualcun altro a battezzarlo ed Okino era fra i più papabili).



Lo ha poi sperimentato su stesso per tentare di rimuovere il Codice D. Per questo in battaglia non ne ha subito le conseguenze, ha “già” perso tutti i ricordi che poteva perdere. Nella foga, passa in secondo piano il suo scopo originale…è quindi riuscito a rimuovere il Codice D? Non viene detto, non in questa occasione.



Ei non se la beve, non sembra proprio che abbia perso i ricordi…ma c’è una ragione molto precisa. Prima di perderli Tsukasa li ha trasferiti nelle sue nanomacchine ed a creato poi una personalità artificiale che “simula” l’originale. Uno sconvolto Sekigahara ne conclude che quello di fronte a lui sia solo un “programma” che simile Okino ma il ragazzo non è d’accordo.



In principio poteva anche essere cosi ma ora il “programma” è attaccato al cervello di Tsukasa Okino. Ne ha i ricordi e la personalità, è Tsukasa Okino in tutto e per tutto. Il fuggitivo non è d’accordo, ci saranno comunque delle differenze ma Okino non se ne cura, dopotutto tutti cambiano con il tempo.


A questo punto suona l’allarme, l’inseguimento ha indispettito il professor Douji che crede che Okino/Kiriko sia una spia ma il ragazzo ha ancora qualche asso nella manica. Notando la presenza di Hijiyama fa la parte della damigella in pericolo, in modo da guadagnare tempo mentre Sekigahara è costretto a fuggire inseguito dal nostro “prode” cavaliere.


Di nuovo nel presente, Ei inizia a ricordare qualcosa. Si sono incontrati nel Settore 5, lui si chiama Okino ed è un AI. Un po’ poco ma Tsukasa non si arrende, ignora le proteste da gelosone di Hijiyama e lo invita a concentrarsi un altro po’.


Siamo al interno della Fabbrica abbandonata (è la primissima volta che non parto legato ad una sedia e posso esplorarne l’interno). Ci troviamo poco dopo che Hijiyama è stato “esaminato” tramite neurocasco da Okino e decisamente prima che Birba/426 ordini a Megumi di sparare allo stesso Ei.



Lo stato di salute di Sekigahara è sempre più precario, i mal di testa si fanno più frequenti ed è evidentemente pallido. Le pastiglie continua a prenderle, però pare non funzionino e più. Non come prima a almeno e anche un esterno come Hijiyama può accorgersi che la situazione sta rapidamente degenerando.



A questo punto, Okino(sempre travestito) emerge dal fondo della fabbrica con un quesito, perché ha cambiato idea? Non era forse contrario? Ei NON ha cambiato idea, è ancora convinto che il piano di Tsukasa siano orribile ma ci sono cose che non vole dimenticare “Come la tua brutta faccia”.



L’idea è di creare un codice di estrazione dei ricordi in modo da salvarli nelle nanomacchine dopodiché di creare una personalità artificiale; sostanzialmente la stessa cosa fatta con Tsukasa ma Ei non accetta la seconda parte. Anche se a processo completato sarà pressoché indistinguibile, vuole che solo i suoi ricordi siano salvati. Non vuole cheun’ AI prenda il suo posto inoltre “Io mi odio”.



Sembrerà estemporanea ma questa esclamazione acquisirà mooolto più senso ed intensità proseguendo con la macro parte.Tsukasa non insiste o obiettà ma spiegando il procedimento da una piccola hint. L’area del Codice D si “staccherà” con l’aggravarsi della sua condizione. Questo significa che né Ei, né Ryoko né Juro né Tsukasa lo hanno più o almeno dovrebbe essere cosi sul piano teorico.



I ricordi salvati si connetteranno non appena il DD-426 sarà passato alla fase conclusiva del suo decorso. Il suo cervello era più danneggiato del previsto e gli strumenti a sua disposizione non gli permettono di fare miracoli. Può mappare al più il 30%(so che alla fine è riuscito a farne il 32%) del suo cervello e dovrà tornare più volte per completare il tutto.



Realismo nella finzione? Una volta indossato il neurocasco e sedutosi, ad Ei viene ordinato di fare qualche esercizio con le parole mentre inizia il monitoraggio del cervello. È una cosa che si fa per davvero, per valutare quali aree vengono coinvolte. Qui termina la prima sequenza di questa macro parte, riprendendo subito il racconto per non perdere il filo Ei si aggira nuovamente a tarda sera vicino alla stazione di Tsutsuji.



Il piantone se ne è andato e la cabina telefonica è libera, per cui volendo possiamo verificare nuovamente che quel numero “non è più attivo”. Sorprendentemente non ci sono riflessioni su quanto ottenuto con Okino alla fabbrica abbandonata, il trigger per proseguire è passare in rassegna il DD-426, chiedersi chi lo abbia creato e perché.


Cosi facendo il vecchio ritrasmettitore inizia a squillare, come già accaduto in passato non la smetterà fino a quando non rispondiamo. Ho almeno tre/quattro teorie sul identità del uomo dal altro capo, una è mooolto più papabile ma una volta tanto voglio astenermi completamente per non prendere l’ennesima cantonata.



L’uomo sa che Sekigahara è stato a scuola e gli suggerisce di non andarsene troppo in giro “se continui cosi ti prenderanno”. Il ragazzo non si sbottona più di tanto, sostiene di voler semplicemente conoscere la persona che ha ucciso e mente spudoratamente quando dice di non aver visto nessuno “gli amici non mentono”.


Ma sono davvero amici? Sekigahara a dei dubbi a riguardo “Io e te collaboriamo per salvare tutti”, l’omicidio ha impedito l’operazione Egida, nessuno sa la verità. Secondo la voce anche quelli che vengono da altri Settori “sono stati ingannati da Morimura”.



Ei avrebbe “accettato” l’incarico di salvare il mondo dalla “distruzione totale”, l’incarico consiste nel estrarre informazioni da una certa unità dati ma l’unità è poi divenuta un ostacolo alla loro fuga per cui ora ha l’ordine “…di distruggerla”. L’unità si trova al Istituto Sakura e gli suggerisce di cercare Minami Natsuno della classe IC “qualcuno deve farlo”.



Sekigahara non si fida del uomo ma vuole riacquistare quanta più memoria possibile e si maledice per non aver chiesto ulteriori informazioni. Cronologicamente la seguente coppia di scene si svolge immediatamente dopo le precedenti ma una piccola nota.


Come già avvenuto per le scene in cui compaiono TANTI pg., non tutti finisco per essere listati: compaiono Ei, Iori, Natsuno, Megumi e Juro ma soltanto Ei, Juro e Megumi sono “listati” nonostante Iori abbia una caterva di dialoghi.



Le lezioni, cosi come le attività dei club, sono finite. Iori aspetta vicino al cancello e si imbatte Natsuno(sempre con il cerotto) che saluta sulla via di casa. Ei non sa che il suo bersaglio è la ragazza in tuta sportiva che le è appena passato accanto e si avvicina con passo deciso a Fuyusaka…che stava aspettando nella speranza di incontrare lui.



Nonostante non sappia ancora COSA avesse deciso di fare con lei, il fuggitivo decide di far saltare parte della sua copertura. Ammette di aver perso la memoria e di non ricordare assolutamente niente di lei. La cosa è divertente, perché quando Ei attacca con “Ti devo delle scuse” la testa di Iori va subito ad un rifiuto.



Fuyusaka ci è rimasta un po’ male ma accetta ugualmente di aiutarlo dopo il canonico “Posso fidarmi di te?” La ragazza lo avrà perdonato ma ha delle domande, come ha fatto a trovarla? La tessera dello studento, allo stesso modo dal suo atteggiamento ha capito che si conoscevano e lei è innamorata di lui ma sorvoliamo per ora. Le ha mai parlato dei suoi ricordi? No. Iori sostiene di averlo visto solo spuntare di tanto in tanto al improvviso senza rimanere a lungo però l’ultima volta che si erano visti ha avuto la sensazione che volesse dirgli qualcosa, forse voleva parlargli della perdità di memoria



Dopodiché si passa ad altro, conosce Natsuno Minami? “Era qui con me poco fa” Sekigahara si maledice per l’errore fatto, ormai sarà lontana deve rimandare le ricerche su di lei al indomani. Ha però ancora altro da chiedere, il biglietto ad esempio. Sa cosa potrebbero significare?



Lei no ma il Deus Ex machina del tardo pomeriggio si, lei, Miwako Sawatari. Come già accaduto con Keitaro, la cinnamon roll sulla via di casa si ferma a parlare con un’amica. Questa volta però la sua reazione è molto più iperemotiva, vuoi perché il nostro Sekigahara è quello che si definirebbe un figo, vuoi perché Iori deve aver condiviso il suo interesse per lui con le amiche.



Miwako si fa un sacco di film mentali “Vi siete baciati?...siete andati persino oltre?” ed Iori fatica a calmarla visti i suoi continuo “Forza Iori chan” tuttavia una volta riconquistata la compostezza, il genio entra in azione. Forse lei “sa” cosa potrebbero essere quei numeri.

Come Keitaro anche Ei si avvicina troppo e la cinnamon roll entra in modalità iper esagitata ma riesce a dire quello che sa. Crede che sia il numero di un centro messagi, un servizio attivo da poco più di un mese. Le è capitato più volte di utilizzarlo visto che sua madre si ferma a lavoro fino a tardi.



Allontanatasi la Cinnamon Roll, c’è un’altra pista che bussa alla porta del nostro fuggitivo. Yakushiji si allontana velocemente da scuola con capo chino e sguardo pensieroso seguita a ruota da Juro Kurabe. Il ragazzo con il suo solito fare educato si ferma a salutare Fuyusaka prima di andare al inseguimento della sua coinquilina. Non voglio fare voli pindarici particolari ma CREDO che questa ed alcune delle scene seguenti potrebbero essere argomento delle battute finali della storia di Megumi.



Ei nel frattempo, inizia a riflettere. Juro Izumi, che ha fatto la terapia per le nanomacchine, e la ragazza che gli ha puntato la pistola addosso. Convinto che DEBBANO sapere qualcosa e che siano legati ai MIB, Sekigahara li insegue fino a casa senza fornire alcuna spiegazione a Fuyusaka.



Il cambio di tono rispetto alla conversazione con Fuyusaka è IMMENSO. Avvantaggiato dal clima disteso della sera, dal tavolo apparecchiato a tre(I ragazzi NON si sono allertati quando hanno sentito entrare qualcuno convinti che sia Keitaro) e dalle porte aperte, Ei si infiltra a casa Kurabe e punta subito la pistola contro Megumi.



Anche dopo anni il “range” di Daisuke Namikawa continua a lasciarmi senza parola. Gelido, spietato, condiscendente…Ei è parecchio minacciosa. Mettendo da parte le note sul doppiaggio, Megumi non spiccica una sola parola, anche se minacciata “è più facile quando hai tu la pistola, vero?”. La sua espressione si imbruttisce e gli rivela solo che “qualcuno” gli ha detto che voleva essere sparato nient’altro.



Dalla cucina esce poi Juro che si para a difesa di Yakushiji. Ei lo riconosce, lo chiama “Juro Izumi” e lo invita a farsi da parte. Kurabe però seppur intimorito non indietreggia di fronte alle minacce del aggressore: entra in casa di altri e punta addosso una pistola alle persone. Come fa a dirgli di starne fuori?



Guardandolo bene…Juro riesce a ricordarsi di lui aveva sparato al androide, inoltre si chiama Juro Kurabe. Ei, di tutta risposta, non è interessato a chi sia e gli spara un colpo per stordirlo senza fare tanti complimenti e ripete la sua domanda.



Megumi lancia un’occhiata carica d’odio, poi lo invita a chiederlo direttamente al “mandante”. La televisione si spegne da sola(riconferma che quando vuole può interagire con il mondo fisico e che forse lui e briciola sono effettivamente lo stesso gatto) e Birba/426 vi compare sopra.



Sekigahara non sa come prenderla, deve essere un qualche tipo di illusione ma Birba con il suo solito fare saccente non si cura di lui “I gatti sono superiori agli umani, non siamo stupidi come voi” anzi rincara la dose, è un caso di rara e terminale stupidità.



Ha abbandonato la Sentinella(la ceduta ad Iori?) e”…ti sei chiamato fuori dai giochi”. Sekigahara intuisce che con “giochi” stia parlando della lotta con i Kaiju ma il Gatto non si cura troppo delle sue opinioni, è un codardo, un vigliacco.



Ha pensato solo a scappare e scappare, poi ha cambiato idee per ragioni a lui ignote “Avrai avuto nuove informazioni…si, la verità indiscussa” e si è ripresentato strisciando come un verme da lui. Supplicandolo di poter pilotare ancora ed ora? Ora non sa niente e pretende di ottenere informazioni utilizzando la violenza contro gente disarmata.



Quella che Megumi gli aveva puntato addosso era una pistola con iniettore per le nanomacchine “come promesso ti farà tornare sul campo di battaglia”. Ei però vorrebbe sapere altro. Quando parla di fuggire si riferisce a fuggire da questo mondo (“Chi lo sa?”) e soprattutto di genere informazioni parlava?


Birba non si smuove di un millimetro, lo invita semplicemente a chiedere al diretto interessato dietro di lui dopodiché scompare. Ei(che nel frattempo ha abbassato la pistola) non ha il tempo materiale di reagire. Keitaro è tornato a casa e lo ha colpito istintivamente per proteggere Juro e Megumi, soltanto dopo averlo disarmato si rende conto di conoscere l’aggressore. D’altra parte sentondolo chiamare “Miura”,il fuggitivo ha un altro flashback.



Prima di passare a questo ricordo, segnalo che la descrizione di questo evento nel log è un casotto. C’è un periodo ripetuto con parole diverse due volte ed un’informazione sbagliato: Keitaro non gli ha sparato, lo ha solo colpito.



Ci troviamo nel 2064, prima della battaglia finale. In un momento successivo alla conversazione sul tetto fra Ida e Sekigahara e subito prima che Shinonome contaminì le Sentinelle con il DD-426. Siamo nel hangar della Shikishima e Tamao Kurabe sta terminando la messa appunto della Sentinella 17.



È…come aveva ordinato Ida, allora le Sentinelle di terza erano il modello più recente è su una di quelle che Ei dovrebbe mettere mano ma non diamoci fretta in fondo il ragazzo è lì in “ufficialmente” per aggiornare anche “quella” Sentinella di Terza Generazione. Dopo aver salutato il futuro fuggitivo però, l’androide si diletta in una conversazione molto ambigua con l’AI della Sentinella 17.



Afferma di non avere alcuna intenzione(per il momento) di riferire ai piani alti quanto le è stato detto ma lo invita a non ficcare il naso dove NON deve. L’AI non può promettergli nulla del genere ed ha anche un’altra richiesta da fare “Nel caso mi dovesse succedere qualcosa, tieni aperta la mia linea”. Tamao dopo un lungo sospiro, acconsente: questa promessa si rivelerà di vitale importanza nel grande schema degli eventi.


Rimasto solo con l’AI, Sekigahara si avvicina e lo saluta come “Miura” chiedendogli se Tamao venga dal “futuro” come loro e cosa ci facesse vicino alla pedana della Sentinella 18. Solo adesso scopro che Tamao è la pilota della 18 ( Che dovrebbe essere andata perduta: Tomi alla 16, Natsuno la 17 e Keitaro la 19, non ci sono altre sentinelle di terza). Ei era convinto che solo una AI potesse pilotare la 18 ma d'altronde “questa” Tamao è un androide. Una parte di me inoltre di me intanto ritorna ai quindici compatibili: il quattordicesimo è Okino, la quindicesima è Tamao? È plausibile, ma andiamo avanti.



Miura ha un quesito per il suo ospite,ha notato che lo chiama sempre per nome. Nessuno lo fa. Ei non trova che ci sia nulla di strano, gli ha detto che una volta era umano e gli ha creduto. Proprio per questo Miura lo prega di alzare la pedana in modo da potersi guardare faccia a faccia e scopriamo anche un lato ironico del nostro fuggitivo “Da qui vedo bene la tua espressione severa”.



Ricorda la conversazione sul computer centrale che si trova nel UFO sotterraneo giusto? Ha scoperto che è stato costruito nel 2188. Non ha le prove ma l’AI era certa che Ida e gli altri venissero da quel era(errore), inoltre analizzando approfonditamente i dati del computer centrale ha trovato una registrazione cruciale del 2188.



Ne ha decifrato solo una parte ma è sicuro di poter scoprire la causa reale di quella catena di eventi “Magari troveremo il modo di salvare il mondo” qui arrivano i problemi. Durante l’analisi ha trovato dei file criptati, il cui accesso è bloccato. Non ci sono prove ma ritiene che sia stata Chihiro Morimura. Ei è palesemente sorpreso e Miura rincara la dose, nonostante dica di voler salvere il mondo si è convinto che Morimura abbia dei secondi fini.



Ha provato di tutto ma pare davvero impossibile tuttavia può rivelargli un segreto. Un segreto che non ha condiviso neppure con Tamao: ha fatto un’altra copia delle registrazioni e l’ha nascosta nella memoria della 17. In tanti vorranno eliminare quella registrazione, non solo Morimura, per cui voleva chiedergli nel caso le cose andassero male…di recuperare e proteggere il suo blocco di memoria.



È sottile ma già “ora” Ei inizia a sentire il peso delle sue azioni, rivela essere lì per aggiornare il suo sistema(come già detto non so cosa abbia fatto) e la domanda di Miura “Sekigahara, noi siamo amici vero?” viene preceduta da una lunghissima pausa: era “già” tremendamente a disagio.





Per sbloccare l’ultimo evento della macro partecorrente, era necessario completare l’evento “Ricordi smarriti” proprio l’ultimo da me visto nella storia di Minami. Ei si aggira,ancora una volta, vicino alla stazione Tsutsuji e stranamente…non ci sono riflessioni a riguardo “l’incidente” avvenuto a casa Kurabe.



Le uniche nuove note che affollano i suoi pensieri sono le perplessità sul uomo dal altro lato del trasmettitore “Davvero fino ad ora ho preso ordini da lui?”, Natsuno Minami che si convince di cercare l’indomani a scuola ed il biglietto: ora sa come fare.


Il primo gruppo di numeri è il numero utente (443685#) il secondo la password (3214#), il messaggio più recente è un un altro messaggio per se stesso. È piuttosto ambiguo “Mi sono sbagliato. Non andrà a finire bene. Non vivere più nel passato. Scegli un futuro per te” ma prevedendo lo status di confusione nel quale avrebbe potuto trovarsi, Ei ha lasciato ulteriori info“…ad un caro amico. Probabilmente è insieme a Natsuno Minami” e come se non bastasse prima di chiudere fa in tempo a lanciare un’altra bomba “Ricorda solo una cosa. Porta a termine il compito per te. È per il nostro bene”.


Trovo criminoso che una conversazione cosi importante sia del tutto assente dal logo degli eventi in archivio, è importantissimo.


Ei ora sa che la figura di Minami è fondamentale per scoprire il suo passato ma prima deve mettere le mani sul unità dati, ignora che quest’ultima ed il caro amico siano la stessa cosa. Per avvicinare la Minami inizialmente è tentato di chiedere aiuto a Fuyusaka ma decide di non coinvolgerla, non vuole causargli problemi.



L’indomani, si reca alla palestra. Ha già “visto” Natsuno, era la ragazza che ha visto dirigersi verso la palestra quando, ormai privo di memoria, ha incontrato Fuyusaka davanti al cancello. Può aspettarla lì, senza coinvolgere nessuno.



C’è uno stacco di ben cinque scene fra il precedente “gruppo” di eventi della storia di Ei e le tre scene seguenti. Siamo sempre più dannatamente vicini alla battaglia finale. Infiltrandosi a scuola senza dare nel occhio ha notato Fuyusaka che lo aspettava al cancello ma non si è avvicinato, non vuole che le succeda qualcosa “Non me lo perdonerei mai”.



Il campus è pattugliato, avvicinarsi alla palestra o agli spogliatoi è impossibile. Interrogando le uniche due studentesse ivi presenti(La manager e l’amica di Minami), Ei scopre che Natsuno si è da poco allontanata per andare a correre intorno alla scuola e nota la presenza della ragazza che gli aveva consegnato il pacco in precedenza che lo spia, decide quindi di inseguirla.


Ben presto Sekigahara sente puzza di trappola, la ragazza lo sta chiaramente attirando verso il vecchio edificio ma sceglie ugualmente di seguirla. Al interno del vecchio edificio trova subito Minami ad attenderlo. Nonostante sia palesemente disarmata, Ei le punta ugualmente la pistola addosso ma Yuki, sopraggiunge rapidamente alle sue spalle e lo disarma.


Solo l’intervento della nostra donna spaziale salva il fuggitivo da un meritatissimo pestaggio ma pretende subito delle spiegazioni dalla sukeban. Questa conclude che abbia “davvero” dimenticato tutto come accaduto a Shinonome “per questo non riesco ad inquadrarti. È difficile capire da che parte stai” ma Ei non è soddisfatto, si sente comunque “in trappola”, cosa tramavano le ragazze?



Nulla. Natsuno ha agito cosi, convinta che “cercasse lui”. BJ/Miura viene estratto dalla borsa della palestra ma Sekigahara lo scambia per il drone che gli aveva recapitato il primo messaggio alla fine del suo prologo…ma qui la sorpresa. Quel drone era stato dato a Yuki dal USI che le hanno ANCHE ordinato di dire tutte quelle cose.


USI, unità investigativa speciale o uomini in nero se preferisce. Non è un buon biglietto da visita per la nostra Sukeban che finalmente si “presenta” in via ufficiale ed ha modo di rispondere onestamente. Lavoro con i MIB? No. Ha eseguito i loro ordini solo ed esclusivamente per paura che potessero fare del mano a Natsuno.



Le parole delle due ragazze, le loro espressioni, la volontà di recupitare il messaggio da parte “sua”, il fatto che si parli solo della registrazione puntano tutte il dito contro una singola cosa: BJ/Miura non c’è più ma Natsuno sta comunque tentando di realizzare le sue volontà, a partire da quella registrazione.



Non so esattamente quando sia stata registrata(non è un flashback) ma è una conversazione fra Sekigahara e Miura/BJ. Come 426 aveva “predetto”, Miura sapeva.


Sekigahara deve constatare amaramente, che l’unica ragione per cui BJ/Miura aveva cancellato la sua memoria “ a breve termine” era impedire a lui di mettere le mani su quelle informazioni. Se l’idea che le continue “manomissioni” ai ricordi di BJ fossero autoinflitte sia già di suo intrigante, passa in secondo piano rispetto a…tutto.



Ei fa mea culpa, sapeva della sua disonestà, della sua collaborazione con Ida(Lo so, arriveremo anche a quello) “Tu sapevi tutto, vero Miura?” ma non c’è biasimo nelle parole del robottino né odio “Non so se te ne sei accorto ma sei un pessimo bugiardo”…era davvero convinto di essere “molto bravo” ma allora…allora perché non lo ha sgamato subito?



Perché non gli ha mostrato i risultati dei dati dopo l’analisi “Ti ho fatto pena?”. Miura non rincara la dose, è semplicemente del opinione che alcune cose “debbano” restare segrete ma Sekigahara lo incalza. Per quanto orribile, depracabile e ripugnante doveva conoscere il suo passato. Subito dopo questa, parte la seconda registrazione. Quella del 2188.


idealmente potrebbe collocarsi dopo o forse in contemporanea alla registrazione vista sul finale del prologo di Renya. Un uomo, un killer professionista, Ei Sekigahara sta chiedendo delucidazioni al suo contraente, un anziano(che io so essere Gouto 2188) sul suo bersaglio.


La vittima designata è Chihiro Morimura (2188), che in questa sede scopro essere stata dirigente della Newmen l’azienda leader nelle nanomacchine di cui ho già sentito parlare. Ufficialmente vorrebbe fosse eliminata perché, nonostante il progetto interstellare della Shikishima fosse stata accontonato ha continuato a lavorarci e questo causerebbe grosse perdite.


Sekigahara però ha fatto i compiti, sa che la vera ragione è un’altra. Gouto(2188) aveva spinto per l’acquisizione della Newmen. Questo, ha dato il via al trasferimento di ingenti fondi in nero. Il progetto interstellare della Morimura era uno dei dodici progetti presentati per l’acquisizione. Ma “loro”, gli alti dirigenti della Shikishima hanno provato a sfruttare il progetto per coprire il reale uso dei loro fondi.



Le reiterate azioni di Chihiro Morimura li ha messi alle corde ed ora che una commissione internazionale pianifica di rivedere il progetto. Tutto rischia di venire a galla e lui perderà il posto. Sekigahara tranquillizza il suo contraente, non vuole minacciarlo.



È un professionista ed in quanto tale deve conoscere tutto del suo bersaglio. Gouto allora fornisce ulteriori dettagli. A breve Morimura si sarebbe recata nel suo laboratorio, che si trova nel Settore 4. Una colonia allora ancora in fase di costruzione. Gli verranno forniti documenti falsi per infiltrarsi e completare il tutto celerelmente e con discrezione.



Chiusa le registrazioni, arrivano tante domande da parte della sukeban, se Morimura è un insegnante, lui è venuto ad ucciderla? E cosa stava pianificando con Ida?

Sekigahara però è troppo provato per rispondere…è un assassino. Ha ucciso Chihiro Morimura, forse pianificava di fare del male anche a Iori Fuyusaka. Ha tradito Miura solo perché aveva ottenuto “il comando”(parla del comando della Sentinella 17) e…chissà cos’altro. Non è cosi paradossale che durante il flashback della fabbrica abbia rivelato di “odiarsi”.


Non dopo tutto questo ma non è finita. Non è finita per niente. La scena si sposta nel Settore 3. La battaglia si è conclusa da poco, nonostante la sua eroica difesa la sola Sentinella 13 di Izumi non è bastata. Hanno perso.



Sekigahara, che ha già incontrato Kiriko/Okino nel Settore 5, si reca ora verso una losca figura che lo ha tenuto d’occhio con un drone. Ida è sopravvissuto “sapevo che ti saresti tenuto lontano dai guai” nonostante tutti lo credano morto.



Ei vorrebbe delle risposte, chi ha usato il DD-426? Ma Ida mente spudoramente, gli rivela “solo” che “lui” è considerato il responsabile(l’infezione come sappiamo è partita dalla sua Sentinella) e che dopo la sconfitta Morimura ha dato il via al Operazione Egida.


Ecco spiegato quale fosse “l’esperimento” di Morimura quando ha abbattuto Tomi ed ha ordinato a Gouto di condurla al Settore 4. Il Settore 3 è stato il banco di prova del Operazione Egida, ha funzionato “Nel Settore 4 si farà sul serio”.


Ida non fornisce dettagli se non quelli di suo interesse, l’esperimento è stato un successo. Il sistema di autodifesa si è attivato. Quando tutti i terminali si attiveranno, l’Operazione Egida potrà dirsi conclusa e “loro” non potranno più creare un loop “Dobbiamo impedire che accada” la città di Ei, quella in cui è nato e cresciuto, resterà un cumulo di macerie in questo caso.


Ma cos’è un Loop? Finalmente ottengo qualche iformazione a riguardo sebbene siano ancora parziali ed incomplete da archivio il mondo viene ripristinato quando arrivano i Kaiju ogni sedici anni. Per cui tutti coloro che “nascono” muiono prima di arrivare al età adulta e rinascono quando il mondo viene riprstianto.



È quindi qualcosa di diverso da un teletrasporto, nonostante le “apparenze” il mondo in cui tutti loro vivono ha “solo” quindici anni. Il mondo da cui viene Ei non esisteva prima del 2049.



Quello in cui si trovano non è né il passato né il futuro, i Settori sono stati progettati cosi quando “siete arrivati voi da un altro mondo”. Ei si sente giustamente preso in giro ma Ida è molto più scaltro ed astuto di lui, sa dove colpire. Sa delle registrazione del 2188 trovate da Miura?



Bene, dopo aver analizzato accuratamente i dati ha scoperto una cosa molto interessante. Il 2188 è il “mondo reale” e loro, tutti loro erano destinati a tornare lì. Prima che un incidente impedisse di farlo. I loro nemici, i Kaiju hanno come obietto il controllo dei computer centrali dei cinque Settori.


Una volta raggiunto, i Settori vengono “ripristinati” ed il mondo “ricreato”, attraverso mezzi e meccaniche ancora sconosciute. Lui e Morimura non hanno viaggiato indietro nel tempo hanno “saltato” la creazione del mondo. Per questo, aggiungo io, sono “cresciuti”.



Ei inizia a sentisi male, lo scenario inizia a farsi non dissimile da quello visto con Shinonome. Ida sa già delle pillole, sa che è stato lui a darle a Morimura per aiutare Izumi e Shinonome. Dopodiché, cogliendo il momento di debolezza del ragazzo parte con l’esposizione definitiva del suo piano.



Nessuno di loro potrà salvarsi dagli effetti del DD-426 ma ha trovato una soluzione(è quella che gli ha suggerito 426, non è una sua idea. Non è sveglio come crede di essere) : estrarre i dati precedenti alla perdita di memoria portandoli nel nuovo mondo ricreato. Gli effetti del DD-426 cosi saranno del tutto vanificati.



Ha bisogno del “suo” aiuto per bloccare l’Operazione Egida e consapevole delle diffidenzze del ragazzo, lo invita a cercare la 17. “Sa” che Miura ha fatto una copia delle registrazioni del 2188. Quei dati potrebbero essere “utili” nel prossimo mondo, per cui deve recuperarli ed ha già la chiave per farlo.


Poco distante, ancora in forma di cubo, si trova un drone. Non un drone qualunque, è Miura. Prima che il teletrasporto forzato sparpagliasse le Sentinelle per i vari Settori lui si è trasferito in quel drone ed è fuggito, lo ha ritrovato nel Settore 2 ma si rifiuta di collaborare “Non condivite i miei metodi”.


In puro stile Ida, senza farsi alcuno scrupolo, ordina ad Ei di recitare. Di fargli credere di averglielo “rubato”, di averlo “salvato” in modo da poter recuperare i dati. Per una volta so un paio di cose che Ida NON sa, in primis il suo manipolare e usare le persone prima o poi gli si ritorcerà contro, in secundis io “so” perché Miura/BJ ha mantenuto la linea diretta e quindi il controllo, sulla Sentinella.



È stata Tamao androide, ha mantenuto la promessa.



Chiuso il suo lungo panegirico, Ida enfatizza come non “sia” un vero tradimento. Non lo sta ingannando, non lo manda a morire. Miura “verrà con loro” nel nuovo mondo, inoltre il loop è imprescindibile soprattutto per lui e Shinonome. Dopodiché gli comunica di aver creato un nuovo terminale in quella palazzina, perché la scuola e crollata.



Sekigahara non accetta, Ida da per scontato che lo abbia fatto e gli da un piccolo suggerimento. Nessuno saprà del loro accordo quindi una volta arrivato nel Settore 4 i suoi uomini tenteranno di catturarlo “cerca di non farti prendere”.



Costernato e mortificato, Ei attiva Miura-drone, quel “Sono felice che stia bene” conclusivo soffoca a forza tutti i suoi sensi di colpa. Altre note? In retrospettiva il drone che lo accompagnava e che ha assistito con lui agli ultimi “momenti” di Izumi era BJ/Miura visto che quella scena si svolge subito dopo questa.


Dal 41% al 85%, Sekigahara è balzato come un tifone nella lista di pg con la percentuale di completamente più alta. Un solo evento mi separa dal suo finale ed è bloccato dietro 10 personaggi con un completamento pari al 80% più di Hijiyma ma meno di Gouto. Sono già a buon punto(5 su 10) ma dovrà aspettare, dopo una scorpacciata simile devo fermarmi un attimo a riordinare le idee.



Sarà banale ma tanti dettagli li avrei persi per strada senza la mia ossessiva abitudine allo scrivere ed al rileggere TUTTO. La prossima sessione, si aprirà con la nostra ficcanaso preferita.


EDIT: 22/08/2021

13 Sentinels



Mi…

aspettavo una sequenza breve dal odierna storia di Kisaragi però nella loro brevità queste poche scene chiudono idealmente un importantissimo ciclo e preparano la strada per quelli che saranno gli ultimi eventi della sua storia(almeno due a giudicare dalla percentuale, ma potrei sbagliarmi). Il racconto riprende da dove lo avevo interrotto.



Sono già passati tre giorni dal loro arrivo nel 2025, Kisaragi e Ogata sono tornati al loro “campo base” a Keyaki per recuperare Sawatari e condurla con loro verso quella che, si spera, sia la via di uscita.



Hanno trovato la senpai Shinonome ma è scappata verso la scuola ed un tizio di nome Sekigahara “L’unica altra persona qui, oltre a noi” la sta cercando per loro. Non hanno alternative se non fidarsi, Tomi raccomanda al amica di starle vicino dopodiché si dirigono verso il cratere, è lì che sono diretti.


Sulla strada Sawatari riconosce subito uno dei “robot” di cui le avevano parlato ma la nostra ficcanaso è subito messa in allerta dal assenza di molti delle carcasse che avevano visto in precedenzza. Poco distanti, Shinonome e Sekigahara si stanno “scontrando”.



La senpai “ordina” agli androidi di prendere “426” ed ha nulla valgono le preghiere del ragazzo che si appella alla sua coscienza: qualcuno(Ida) si sta approfittando di lei e della sua condizione ma è come parlare con un muro.


Sekigahara abbatte qualche androide ed inizia a sentire la pressione, teme che voglia bloccare il teletrasporto nel computer centrale. D’altra parte il nostro fuggitivo da una piccola hint ai suoi momentanei compagni di sventura: non è corretto dire che Shinonome comanda gli androidi,è colui che la sta usando a farlo.



Miwako per conto suo è, più che scettica, terrorizzata. La preoccupa molto l’idea di affidarsi ad un individuo armato. Proprio in quel momento Miura/BJ torna dal suo giro di perlustrazione. Un umano ha attivatola gru del plasmapod vicino alla scuola per scendere nel cratere.


Sekigahara ne deduce che sia stata Ryoko e chiede a Miura di impedirle di bloccare la grù, dopodiché si lancia al inseguimento seguito a ruota dal resto della cricca. Purtroppo non ho modo di assistere alla discesa, l’idea di vedere il gruppetto scendere con la gru del plasmapod in un misto di paura mi stuzzicava parecchio.


Arrivati al computer centrale Ei riesce rapidamente a bloccare Ryoko prima che faccia follie e Usami ha modo di confortare un po’ Miwako. La ragazza è, per dirla senza tanti giri di parole, al limite. La discesa nel buio(lei soffre di vertigini) l’ha devastata “Non voglio farlo mai più” ed ha poco servono le parole, si mette in un angolino tutta impaurita e tremante.



Shinonome nel frattempo riprende conoscenze ed è, fortunatamente, in uno dei suoi momenti di lucidità tuttavia ha finito le pillole: devono affrettarsi a tornare nel 1985. Usami incuriosita domanda che tipo di problemi abbia la senpai ed Ei le fornisce una spiegazione sommaria. C’è stato un’incidente durante uno scontro con i Kaiju e da allora sono iniziati i “loro” problemi con la memoria.Le condizioni di Ryoko sono mooolto più gravi delle sue e qualcuno se ne sta approfittando “Non può reagire”.



Con l’aiuto di Miura, Sekigahara inizia a preparare le coordinate per il teletrasporto, Kisaragi riconosce quel tipo di console:è quello che ha visto usare a Morimura e scopre che è stata proprio Morimura ad aggiungere la funzione che permette a tutti di utilizzarli.



Senza nessuno con cui parlare, la nostra ficcanosa inizia ad aggirarsi per l’aria e si imbatte in modo del tutto casuale in quello che per ora mi sento di definire come una linea di codice. Toccandola, si avvia una comunicazione.



Ei e gli altri(Miwako esclusa) si spostano tutti verso Usami per capire cosa stia succedendo, dal altra parte c’è la Sentinella 16(quella che sarà poi guidata da Tomi). A quanto pare era andata perduta dopo la battaglia del 2064 e nessuno sapeva dove fosse finita.



Miura allora si affretta nel domandare “Kisaragi quali sono le tue coordinate” e nel farlo lascia tutti di stucco, la voce non conosce le sue coordinate e non sa in quale stato sia la Sentinella. Il segnale si interrompe ed i presenti hanno modo di discutere sul accaduto.



Nessuno sapeva cosa fosse successo alla 16, la voce era pressoché identica a quella della “nostra” Kisaragi ma perché il piccolo robot l’ha chiamata cosi? Molto semplicemente Kisaragi è il sistema di controllo della Sentinella 16. Non voglio sbilanciarmi ma è quasi certo che sia la coscienza della Tomi Kisaragi innamorata di Ida che, come Miura e Hijiyama(ho la sensazione che lui fosse nella 19) ha finito per divenire il sistema di controllo di una delle sentinelle per continuare a combattere.


La “nostra” Tomi tutte queste cose non lo sa e Miura/BJ la illuima parzialmente “Perché sei tu anzi, un’altra tementre Ei ne deduce che siano i dati biometrici ad averle permesso di accedere alla comunicazione.



Riprovando “l’altra” Kisaragi spiega di essere riuscita a capire quale sia la sua posizione ma è “complicato” per dirla senza tanti giri di parole è “Fuori dal mondo”. Il posto dove si trova non è “In nessun era”, non può accedere ai Settori ed il Controllo universale”Sta cercando di sbarazzarsi di me”.


Il Controllo Universale, da info sommarie, è il computer centrale in cui si trovano ora che “gestisce il mondo”. Fra le altre cose, è proprio il Controllo Universale ha impedire a Miura di localizzare la 16, ogni altro tentativo di contattarla si rivela vano.


Purtroppo ogni altra teoria o riflessione dovrà attendere momenti migliori. Miwako informa tutti del arrivo di un’orda di androidi. Non rispondono più agli ordini di Shinonome e Sekigahara ha finito le munizioni. Il gruppetto si affretta a raggrupparsi e tornare nel Settore 4.

Di ritorno nel 1985, i ragazzi sembrano poter tirare un sospiro di sollievo. Sono al Santuario Tokisaka e Keyaki è poco distante, sono davvero a casa. La serenità del gruppo è di breve durata, Tomi si accorge quasi subito del assenza di Miwako, nonostante si fosse chiaramente teletrasportata insieme a loro. Ogata e Kisaragi si guardano intorno, chiedono a Sekigahara di tornare indietro ma la senpai Shinonome distrugge tutte le loro speranze.



È inutile, Miwako “Non è come noi”(suppongo che intanda che non è una compatibile), tutte le persone, l’intera città sono “controllate” dal Controllo Universale.Incitato dal amica, Sekigahara si trova costretto ad andare al sodo, non è una cosa piacevole da dire ma è la verità.



Per assicurarsi che NESSUNO abbia impatto su questo mondo e che NESSUNO scopra la verità, il Controllo Universale gestisce le vite delle persone come preferisce “Avrà deciso che Miwako sapeva troppo” e l’ha fatta sparire.


Non ho idea di cosa intenda con far sparire ma ci sono un paio di pensieri random che mi girano per la testa dopo il teletrasporto Miura/BJ è rimasto in forma di cubo e non si è attivato(Ei lo guardava preoccupato).Da qui al suo primo incontro con Minami mancano circa quindici scene.



Allo stesso modo Miwako Sawatari, ricompare in carne ed ossa nella scena 78(Storia di Iori) e non ricoderà NULLA di quanto avvenuto nella città distrutta. D’altra parte l’archivio ha finalmente una voce sul Controllo Universale, alcune info le conoscevo già…altre sono del tutto nuove.



Il Controllo Universale è il computer centrale sottoterra. Gestisce tutti gli abitanti della città e, talvolta, modica i loro ricordi e le loro routine in modo da modifiare le incongruenze del mondo(Immagino sia quanto accaduto alla Cinnamon Roll). Si trova a trecento metri sottoterra ed ha un diametro di circa 30 Km.



Ad essere messo in chiaro è il fatto che esistano “più” unità del Controllo Universale, uno per settore. Quando i Deimos si appropriano di tutti e cinque i computer centrali si avvia un nuovo loop. Okino(2188) ha creato il Controllo Universale basandosi sul sistema di gestione ambientale del gioco di simulazione Kaiju Deimos e fino a qui ci siamo.



La voce in archivio specifica inoltre come il terminale nel computer centrale venga utilizzato per i audentificare i dati biometrici necessari al teletraporto oppure ad accedere alle proprie registrazioni. Con grossa enfasu sul proprie. Sul finale del prologo di Gouto, il ragazzo ha scoperto una SUA registrazione ed ora Kisaragi ha potuto accedere alla sua comunicazione. Tutto torna.







Con la disavventura nel Settore 3 terminata, la storia di Usami apre un nuovo ciclo. Le aspettative sono altissime, il lock che mi impedisce di proseguire è l’ultima della seconda zona Battaglia, che fino ad ora ha bloccato solo gli ultimi eventi di una storia, mai i penultimi inoltre un suo evento(Terraformazione) impedisce addirittura l’accesso seconda parte della terza zona di battaglia.



Conclusa la sequenza di Usami, si passa subito al bancho. Come la ficcanaso è”prossimo” alla chiusura di un ciclo e questa sequenza nella sua semplicità alza l’asticella e non manca di inserire chicche o curiosità di vario genere.



Siamo di nuovo al binario 5 della stazione di Kamazumi, il ragazzo ha iniziato ad ignorare Tomi e si concentra completamente su quanto gli è stato riferito da Okino, sulla natura di quel luogo e sul come trovare una via di uscita.



Perché credeva che Fuyusaka fosse la donna che gli ha sparato da bambino? Davvero lui è uno dei quindici responsabili della distruzione del mondo? E davvero trovare questa fantomatica chiave potrà impedire l’arrivo dei Kaiju?



Inoltre quella stazione, che sia tutta un’illusione? Una suggestione del suo cervello? Quella Fuyusaka, quella Kisaragi, quel Wajima…non vi è nulla di reale? Nel bel mezzo delle sue riflessioni Tomi continua a chiamarlo, sempre più preoccupata ma Ogata non le da retta sa che non è reale e non vuole perdere tempo ma ficcanaso, di tutta risposta, non solo inizia dapprima a temere che abbia detto qualcosa di sbagliato poi inizia a credere che non stia bene e comincia a seguirlo.


Nonostante sapessi anticipatamente che fosse “un dead end” ho deciso di ridare una chance ai pagliacci del Istituto Kuri. Stesso sguardo da idiota, stessa arroganza “è reale quanto l’originale”, stessa determinazione al vendicare la presunta offesa fatta alla sua scuola.



Nonostante NON sia possibile andarsene dopo averlo incontrato, questa volta Ogata non risponderà in alcun modo al pestaggio, solo cosi un imbranato come lui può sperare di vincere. Wajima tutto contento se ne andrà seguito dai suoi sgherri dopo aver irriso Ogata per essersi fatt proteggere dalla sua “ragazza”.



Con le risse(come gli ricorda Tomi) non si risolve nulla ma per quanto missabile e secondaria questa sequenza ha un ruolo non tralasciabile: permette a Nenji di ricordare “la” giornata su cui il suo cervello sta creando quella stazione. Lui e Kisaragi avevano litigato e si sono separati poco dopo.

Il falso “bad ending” presenta l’ormai collaudata struttura con Okino che ci rimanda inoltre ho ottenuto una nuova parola chiave nel post scontro con Wajima. In questo modo si ottiene un altro dialogo, un’altra scena del tutto opzionale che risolve idealmente il conflitto fra teppisti senza sferrare un solo pugno.


Wajima accusa Ogata di essersi preso gioco del Nikaguri alle loro spalle ma…non ha fatto niente del genere “Se ho qualcosa da dire ve la dico in faccia o vi prendo a pugni” dopodiché si presta ad essere colpito a condizione però che il pagliaccio gli faccia sapere da chi ha sentito per primo questa fesseria e con i suoi tirapiedi pronti ad accusarsi l’uno con l’altro, non se ne cava un ragno dal buco.


Chiusa la faccenda Kuri, ci si può spostare verso Iori, la ragazza è da sola anzi non sembra sapere neppure chi sia Okino. Nenji ne deduce che sia questo che intendeva Tsukasa con il “sistemare le cose” ed allo stesso tempo ipotizza che abbia scambiato Fuyusaka con l’infermiera della scuola perché “non la conosce bene”. Dopodiché Tomi “scansa” il nostro bancho ed inizia a parlare con l’amica.


Lo sguardo torvo di Kisaragi ci impedisce di interrompere in qualunque modo la conversazione ma dagli stralci che ottengo si capisce che: Miwako si sia innamorata(come Iori), Iori stia facendo qualcosa che sta facendo preoccupare i suoi, la casa di Iori non è nella direzione in cui va il treno che sta per prendere. Non ho idea di quante di queste informazioni possano essere “reali” però trovo delizioso che ci siano.



Con Tomi impegnata in altro, Nenji può finalmente guardarsi intorno con calma e finalmente nota o sarebbe corretto dire ri-nota la presenza di Kurabe. È un Kurabe più spigliato, schietto e sarcastico di quello che ho imparato a conoscere.


Ogata NON risponde alle provacazioni(“è questo il tuo stile? Importuni una persona a caso?”) e nota ben presto una grossa contraddizione: Juro Kurabe NON prende il treno per andare a scuola. Cambiare routine non è di certo un reato però è una cosa difficile da non notare per cui si passa alla fatidica domanda “Hai per caso una chiave?” non una chiave qualunque, una chiave per evocare i Kaiju.


Sentire chiamare “infantili” cose come i Kaiju è la fatidica goccia che spinge Nenji a scavare fino in fondo. Kurabe è noto per essere un grandissimo appassionato di questo genere di cose, intanto però è arrivato il treno e Juro come altri prima di lui si da “alla fuga”. Il bancho si affretta a corregli dietro nel caso lo perdessimo avremmo il solito “bad ending” che potremmo sintetizzare con “Ho fatto un casino”.



Sul treno è chiarissima la presenza di Izumi adulto di spalle mentre Ogata parla con Kurabe. Forse non sarà un tipo brillante come Okino ma di alcune cose è sicuro: i Kaiju arriveranno comunque e “lui” non è Kurabe. A quel punto Izumi si gira complimentandosi con lui.



Avrebbe dovuto coprire meglio le sue tracce, non si aspettava che sarebbe venuta a “riprendersela”. Dopodiché Kurabe si sposta più in fondo al vagone e “Izumi” scompare. Ogata si affretta a seguirlo e trova a sbarrargli la strada proprio l’uomo misterioso.


Alle sue spalle c’è Minami ed ha con se la chiave, Ogata sente di poter tirare un sospiro di sollievo ma l’uomo lo invita a fermarsi e riflettere. Conosce davvero il valore di quello che sta cercando? Sa che cosa succederà?


Ogata sa solo quanto gli è stato riferito, che chi ha la chiave chiama involontariamente i Kaiju e che ora sa che ad averla è Minami. È proprio su questo punto che l’uomo vuole battere…se sa tutte quelle cose, perché collabora con Okino? Non deve fidarsi di loro. I loro metodi non possono salvare nessuno.


Consapevole però di essere altrettanto losco, l’uomo tiene per ultima la carta vincente “Sai cosa faranno a Natsuno Minami? Ne hai la vaga idea?” si presenta poi come Juro Izumi, un Juro Kurabe proveniente da un altro mondo “Sono qui per proteggere la chiave di comando”.



Ogata non può semplicemente accettare di andarsene e dimenticarsi della chiave come se nulla fosse. Ora sa che esiste e che può effettivamente distruggere il mondo tuttavia Izumi lo invita a lasciare quella faccenda a lui. Dopotutto ha provato sulla sua pelle i loro “metodi”.



Lo hanno rapito e gli hanno manomesso il cervello, Izumi lo incalza prevedendo scenari ancora più terribili “Potrebbero ridurla nello stesso stato di Ryoko Shinonome. O potrebbero addirittura ucciderla” è solo un’altra predina da sacrificare.



Tornato “indietro” Okino aggiorna Ogata sulla natura della stazione: è la rappresentazione visiva di un database che si è intrecciata con i suoi ricordi. Non tutti quelli che vede sono rilevanti ma almeno uno di loro ha avuto contatti con il codice D.



Nenji prima di essere riamandato indietro, chiede chiarimenti sul ruolo della chiave. Cosa hanno intenzione di fare una volta che l’avranno trovata. L’obiettivo di Okino è quella di ottenere il controllo del comandante in modo da controllare “anche” la chiave ed impedire cosi l’invasione o, nel caso fosse impossibile, distruggerla.

Ora consapevole della verità dietro il monito di Izumi, il bancho torna indietro non prima che Tsukasa lo avverta di un altro pericolo: l’uso del neurocasco applica uno stress enorme al suo cervello, alla lunga potrebbe ucciderlo. A giudicare dalla lista eventi la sua disavventura al interno della stazione sta per concludersi.



La scena che segue questa conversazione è quella in cui la nostra Yakushiji spara ad Hijiyama per poi dirigersi nella fabbrica e da quanto ha detto Nenji stesso, è stata proprio la ragazza a “salvarlo”. Non ci sono lock a impedirmi di tornare alla steazione ma la sequenza si è conclusa e con esso anche questo “giro” di personaggi(Con le dovute assenze ovviamente).



Non posso fare a meno di notare che, con l’esclusione di Ei, nessuno dei protagonisti ha avuto più di una sequenza a testa. D’altra parte nonostante i miei tempi biblici con l’esclusione di Gouto e Hijiyama tutti i personaggi hanno superato il 50% di completamente e ben quattro di loro(Sekigahara, Takamya, Miura e Amiguchi) sono solo ad un evento dalla conclusione della loro storia. Adesso si ritorna a Fuyusaka.

EDIT: 26/08/2021


13 Sentinels…



La…

scorsa volta Iori era arrivata addirittura a mettersi consapevolmente in pericolo per avere anche solo la possibilità di incontrare il ragazzo dei suoi sogni finendo per scoprire che “lui”(non ne conosce ancora il nome) tiene ad un’altra;da allora è passato un po’ di tempo.



Seppur abbattuta non riesce a smettere di pensare a lui anche quando si ritrova a passare del tempo con le amiche. Cronologicamente l’inizio di questa sequenza , si colloca in una posizione piuttosto rilevante.



Iori e Tomi stanno aspettando Miwako, attardatasi per consegnare delle fotocopie nel aula d’arte. Non suona già un campanellino d’allarme? Non è un dejà vu, al interno del edificio nord si sta “consumando” la serie di eventi che porterà 426 a sparare a Natsuno ed ad impossessarsi del corpo di Tamao androide.



Tutte queste cose però le ragazze non lo sanno, ora come ora sanno che la cinnamon roll si sta attardando un po’ troppo. Visti i lunghi tempi di attesa, Usami incita Iori a confidarsi: è evidente che sia giù di morale ma non ha condiviso con nessuno i suoi tormenti né per conto suo ci sono nuove riflessioni ad affollare i suoi pensieri.



Gli strani sogni non la fanno dormire, la reiterata presenza di ragazzi(Gouto, Amiguchi, Kurabe) continua a metterla profondamente in imbarazzo e poi…poi c’è lui. Il piano del pomeriggio è di accompagnare Miwako a comprare l’ultimo album di una certa Idol(Miyuki Inaba?). Il trio fa appena appena in tempo a riunirsi per prendere l’autobus e, nella foga del momento, Miwako non ha il tempo materiare di raccontare le stranezze di Natsuno intraviste poco prima.



Nel breve stacco che ne segue, siamo nei pressi della stazione Tsutsuji ed è già tardi(19:38). Nonostante abbiano visitato tre negozi, Sawatari non è riuscita a trovare l’album che cercava. Vista l’ora, Kisaragi suggerisce a Fuyusaka di chiamare casa per tranquillizzare suo padre(tramite “quella” cabina. Non abbiamo modo di sentire la voce del padre di Iori) per poi spostarsi verso la stazione, in modo da arrivare il più presto possibile a casa.


Il programma delle ragazze deve però fare conti con un grosso problema: Wajima si trova in zona. In questa sede,scopro che una settimana prima aveva tentato di importunare Miwako ed Iori al uscita da scuola prima di essere pestato da Ogata(al racconto Tomi reagisce come solo una ragazza innamorata sa fare).



Non volendo rischiare le ragazze,decidono di attraversare ma vengono subito fermate da un vegliardo poliziotto in impermeabile di mia conoscenza. Heizo Onishi o Orco Onishi/Oni Onishi, della sezione reati minorili. Il detective mette subito alla sbarra il trio, domandandogli cosa ci facciano in giro a quel ora, minacciando di avvertire la scuola(a subito riconosciuto la divisa del Sakura) nel caso dovesse ricapitare e raccomandando loro di tornare a casa il più presto possibile.


A prescindere dal motivo, delle ragazze non dovrebbero mai andarsene in giro a quel ora di notte. Sebbene l’idea di essere scambiate per un gruppo di “teppiste minorili” stuzzichi alla nostra Tomi(abbiamo visto quanto era eccitata al idea di conoscere un’autentica Sukeban) l’atteggiamento del Oni si colloca al interno di quel stereotipo del detective burbero ma premuroso che è riuscito a guadagnarsi la fiducia della nostra Yuki.



Spostarsi dal altra parte della strada è impossibile, gli sgherri di Wajima sono ovunque. Su suggerimento di Usami allora le ragazze decidono di correre rapidamente e a per di fiato verso la stazione…ma la sbadataggine di Iori ci mette del suo, Wajima si accorge di lei e tenta un approccio per cosi dire, diretto. Fortunatamente Onishi è ancora in zona ed al solo vederlo il pagliaccio del Kuri si ritira per non avere problemi.


Una ritirata temporanea visto che nella scena successiva, Sawatari e Fuyusaka sono state “bloccate” proprio da quel grand’uomo del Tak ed alcuni dei suoi sgherri nel famoso vicolo in cui verrà poi ritrovato il cadavere di Chihiro Morimura.



Per quanto sia continuamente e costantemente messo in ridicolo in tutti i modi possibili ed immaginabili, faccio fatica a prendere in giro Wajima quando ci viene detto che si è “appostato” con i suoi tirapiedi davanti alla stazione per trascinare Iori e Miwako in un vicolo. Meschino, viscido e codardo.



Wajima sostiene di essersi innamorato di Iori a prima vista e, dopo infinite sfortune con le ragazze, crede di avere finalmente la sua occasione. Fortunatamente IL ragazzo misterioso(Ei ovviamente) che si trovava in zona accorre in loro aiuto. Sarà anche un tipo schivo e riservato(oltre che un bugiardo ed un assassino) ma Ei non è tipo da restarsene con le mani in mano quando un manipolo di bulletti da due soldi importunano delle ragazze a quel modo.


Dopo aver chiesto loro “educatamente” di andarsene, il nostro fuggitivo pesta Wajima ed i suoi per l’ennesima volta(Owned count over 5). Scopro cosi che Ei è un pugile e che vista la mancanza di allenamento ha preso qualche colpo, nulla di grave però.



Il fuggitivo si allontana prima che Tomi(che era riuscita a scappare oltre la biglietteria mettendosi al sicuro) accorrà sulla scena in compagnia di Onishi. La nostra dolce e sagace ficcanaso ovviamente pensa a “tante” cose, ha riconosciuto Sekigahara mentre fuggiva ed ha fatto uno sguardo strano quando Sawatari ha parlato di lui semplicemente come “ragazzo misterioso”.



Iori per conto suo,nonostante sia finalmente al sicuro…decide di rincorrere il suo amore. Teme di non reincontrarlo mai più e,anche se finisse col cuore spezzato, vuole dirgli quello che prova. La scelta è obbligata, nonostante ci sia un dialogo diverso(più lungo) nel caso si scelga inizialmente di non inserguirlo. Al insaputa dei nostri però, il trambusto creato dai pagliacci del Kuri ha attirato l’attenzione degli agenti del USI.



Fuyusaka questo non lo sa e, tornata a Tsusuji fa un po’ di figuracce fermando gente a caso prima di trovare,finalmente l’oggetto delle sue attenzioni che lo ritrova intento ad uscire dalla cabina telefonica(Visto che poco dopo si “regge” la testa, penso proprio che stesse registrando “quel” messaggio). Iori tenta di approcciarlo ma il ragazzo la prega di fuggire, nel caso la vedessero insieme a lui gli uomini in nero cercherebbero anche lei.



Manco a farlo apposta uno dei MIB riesce poco dopo a placcare il nostro fuggitivo, che esita ad estrarre la pistola in un posto cosi affollato istintivamente Iori lo attacca alle spalle mettendolo al tappeto ma viene subito afferrata da un altro gorilla che la crede complice del loro bersaglio.



Fortunatamente per i due potenziali piccioncini, nel area c’è anche la nostra sukeban che, pur essendo una loro collaboratrice non sopporta chi se la prende con donne e bambini. Yuki libera la nostra Iori con un bel colpo della sua cartella/lastra di ferro permettendole di fuggire in moto(appena arrivata) con il ragazzo dei suoi sogni.



Anche volendo, non credo che Iori avrebbe potuto trovare un’occasione migliore per fare la sua dichiarazione. Una fuga disperata, una corsa in moto, la complicità, la città illuminata a notte…tutto è dove dovrebbe essere. Il ragazzo chiede informazioni sul identità della loro salvatriche che lui “sa” essere una collaboratrice degli uomini in nero(Iori non l’ha riconosciuta con il buio) e si offre di accompagnarla a casa mentre lei trova finalmente il coraggio di dichiarsi.



Con un po’ di delizioso e genuino imbarazzo, unito a giri di parole inutili e balbettii si arriva al fatidico “Ti amo”. Il ragazzo da tipo pragmatico e realista qual è pensa ad uno scherzo anni ’80 però Iori insiste. Sa che lui “ha già” la senpai Shinonome però al costo di essere respinta, voleva dirlo. Il rimpianto la spaventa più di un rifiuto.



Il nostro fuggitivo sorride, c’è stato un grosso malinteso. Quando era bambino i suoi non c’erano mai, la famiglia della senpai si prendeva cura di lui ed è come una sorella maggiore. È una persona per cui vuole solo il meglio e che vuole proteggere a tutti i costi, ma non è la sua fidanzata.


Dopodiché la ringrazia per averle fatto provare una sensazione che non sentiva da taaanto tempo. Il periodo delle scuole medie era stato molto difficile, aveva dimenticato come si provava a sentire una dichiarazione.



Dopodiché ride al ironia della situazione, per quanto possa sembrare pretestuoso, c’è davvero un legame magico fra di loro “Cosa faresti se ti dicessi che sono venuto dal futuro per ucciderti?” un fulmine a ciel sereno che si lega a quanto detto da Gouto a Miura ed alla registrazione fra Gouto(2188) e Sekigahara(2188) ma che soprattutto, non pare avere alcuna importanza per Fuyusaka quel “Ti amerei lo stesso”.



Dopodiché arriva il tanto atteso momento delle presentazioni “Mi chiamo Ei Sekigahara”. Il ragazzo NON l’ha rifiutata e si è raccomandato di non cercarlo mettendosi in pericolo “Mi farò vivo io”. Avevo bisogno di una sequenza di eventi come questi, una con “meno” reveal ma che in compenso parlano di emozioni, di sentimenti puri come un colpo di fulmine fra adolescenti.



E come non condividere la risata soffocata di Ei di fronte al assurdo destino che lo vede legato alla sua vittima designata? Resta solo un evento alla chiusura della storia di Fuyusaka un evento già sbloccabile(il lock è il secondo di tutta la sua storia ed è relativamente pesante, avere otto personaggi al 60%) e che potrebbe essere stato hintato da lei stessa.



Ha scoperto “il segreto” della sensei Morimura e dopo questo fatto, la donna non si è più vista al Sakura. L’asticella si alza anche qui, nonostante la sua storia non sia caratterizzati dalle continue e reiterate cannonate viste, ad esempio, nella storia di Minami.



Minami che, con Hijiyama ancora bloccato, è la prossima in lista. Dopo aver recuperato i ricordi di BJ ed aver finalmente individuato l’esatta posizione della Sentinella 17, il duo era determinato a raggiungere il famoso UFO.



Cronologicamente questa brevissima sequenza si colloca appena prima della sua “scomparsa” e si apre nel ormai familiare spogliatoio femminile del Istituo. Immediatamente si prende atto dellla presenza un’estranea: Ryoko Shinonome.


La senpai tenta inutilmente di raggomitolarsi e nascondersi, ma solo un cieco(o Keitaro) non riuscirebbe a notarla, dire che è un disastro come agente segreto è un eufemismo. Minami non la conosce personalmente, sa che è una studentessa del secondo anno…ma non hanno mai avuto modo ed occasione di parlare.



Una volta avvicinata, Ryoko lascia lo spogliatoio senza dire una parola. Come Natsuno ha ben presto modo di scoprire ha frugato sia nella sua borsa che nel armadietto. Fortunatamente BJ si è nascosto(come la primissima volta) nel cesto della biancheria. Non sanno ancora se stesse cercando lui nello specifico, le registrazioni o eventuali legami con le tecnologie del 2188.



Quello che sanno è che devono raggiungere l’UFO e trovare la Sentinella 17 il più presto possibile, in troppi ormai sospettano di Minami e dei suoi strani comportamenti. L’UFO per conto suo è solo un nome generico per l’unità di controllo, come la stessa donna spaziale deduce da se è stato costruito dalla Shikishima. Per arrivarci, possono usare il Portale.



Mentre completano i preparativi per il viaggio, Natsuno passa in rassegna tante delle cose viste e scoperte sino ad ora. Si sente responsabile per quanto successo a Keitaro ma è ancora in “denial” per quanto concerne i sentimenti che ha iniziato a provare per il ragazzo.



È “ancora” convinta che i MIB cerchino BJ convinti che sia un alieno e desidera visionare le Registrazioni nella Sentinella 17 per capire confutare o smentire le illazioni fatte in precedenza da BJ:sarebbe un ribaltamento totale se lei, se “loro” fossero gli alieni di cui lei stessa aveva parlato in quella registrazione.



La puntura sulla guancia, inizia a spaventarla. L’ha coperta con un cerotto ma mettendo da parte le ennesime teorie sugli alieni, è impossibile non notare che si illumina ogni volta che la tocca. Poi…poi c’è Gouto, non può più credere di aver visto un parente, era chiaramente lui quello che ha visto nel Settore 1. Anche lui viaggia nel tempo? Chi è in realtà?



Ricollocato BJ al interno della borsa, il duo può finalmente dirigersi verso il Santuario Tokisaka. Minami era convinta di ritrovare Shinonome pronta a pedinarla vicino agli spogliatoi e era determinata a correre spedita verso il portale ma sulla strada non incontra nessuno, neppure le sue compagne di squadra.


Giunti nei pressi del Portale il robottino prende subito atto di una stranezza, qualcuno ha bloccato il Portale come già accaduto nel Settore 5 tuttavia il punto di accesso al Settore 3 è aperto, possono accedere al UFO da lì. L’idea di visitare il 2025, quando ormai avrà più di cinquant’anni non sorride molto alla nostra Minami…ma non ci sono alternative. Nonostante il tutto puzzi dannatamente di trappola.



Arrivati nel Settore 3, i due appaiono al interno della casa in rovina che aveva fatto “da base” a Tomi e compagni. È evidente come qualcuno abbia abitato lì di recente ma non vi sono segni di vita attualmente. BJ precede Minami al esterno mentre lei recupera una tessera dello studente da sotto un letto.



È la tessera della ragazza che ha incontrato poco prima nello spogliatoio, Shinonome Ryoko. Nonostante sia estremamente sospetto su due piedi Natsuno non ha il tempo materiale per confutare la presenza di un eventuale pericolo…ma cambierà idea molto presto. Al uscità dal edificio trova ad attenderla, pistola puntata, proprio Ryoko Shinonome.



Questa volta, in uno dei suoi momenti peggiori. Senza prove o indizi di alcun tipo accusa Minami di essere una complice di 426. È convinta che il Settore 3 ci sia il suo nascondiglio ed è decisa a farla parlare, prima però recupererà l’unità dati.


BJ inizialmente mantiene la calma e cerca di farla ragionare: la stanno usando per impedire a tutti di visionare le registrazioni che svelerebbero la verità; Ryoko non tentenna di una virgola e mostra segni di cedimento solo quando il ricognitore menziona le registrazioni che hanno come oggetto Shinonome stessa e Ida.



Ignorando del tutto BJ e le intenzioni poco pacifiche della senpai, Minami si para nuovamente a difesa del suo compagno(Come già accaduto durante l’incidente in bagno) beccandosi un colpo di Phazer in pieno petto. Si rischia di non notarlo ma è evidente come la voce di BJ sia più “umana” quando vede Natsuno cadere a terra e inizia a disperarsi per lei.



La volubulità, l’instabilità e l’altezzosità di Ryoko hanno fatto di nuovo danni. Nella scena immediatamente successiva dopo aver visionato la registrazione(io ne ho sentito solo una parte) pregherà Yuki di nascondere BJ in un posto sicuro(lontano il più possibile da Ida) e poco più tardi, dimenticherà tutto. Dimenticherà persino di essere “lei” la causa della scomparsa di Minami Natsuno, arrivando a sostenere di poterla ritrovare da se quando interrogata dalla collega.



Una volta ripresi i sensi Natsuno è da sola. Senza BJ non sa usare il portale, non ha vie di uscita. Non può tornare a casa. Il Settore 3 è un luogo in rovina, pieno di edifici diroccati ed androidi con intenzioni poco amichevoli e lei…dovrà cavarsela da sola per diversi giorni.



Contrariamente alle mie aspettative è “questa” brevissima sequenza il “mondo chiuso” che permette di accedere al finale della Storia di Yuki, l’evento conclusivo di Natsuno è bloccato dietro la conclusione della sua migliore amica(Il nome è tutto un programma “Nat” )ma aspetterà.



Natsuno è l’ottavo personaggio a superare l’80% di completamento, posso finalmente riprendere la storia di Hijiyama. L’unico dei personaggi( Gouto a parte) ad essere ancora sotto il 50%. Avevo lasciato l’ex graduato intento a gustarsi un panino alla Yakisoba, occasione in cui aveva ricordato di essere stato sparato proprio dalla ragazza che, in precedenza, gli aveva offerto da mangiare quando stava morendo di fame. Cronologicamente, flashback a parte, gli eventi delle prime due sequenze di questa macroparte si svolgono dopo quello.



Il ragazzo è in una fase di totale denial dei suoi sentimenti…eppure non riesce a fare a meno di pensare ad Okino, cosa gli piaccia(i gatti) e dove sia. Nonostante però si sforzi di restare concentrato è con il pallino fisso di un panino alla yakisoba che Hijiyama esce dalla fabbrica abbandonata pronto a dirigersi verso il Sakura.



Entrato dal vecchio edificio, il ragazzo si fa strada velocemente verso il portico e…ha un momento coccolone, con i suoi soliti modi di fare estremi ed iper teatrali. L’incontro accidentale con una ragazza pallidissima e ricoperta di bende(Shinonome) gli ha fatto credere di aver visto un fantasma.


è però una ragazza, bellissima, in carne ed ossa. Nonostante si sforzi di restare concentrato sul suo obiettivo, Hijiyama può “cedere”. Tenta di autogiustificarsi: Okino lo ha tradito per primo(Quando ha fatto finta con Ogata) ed anche “se” si fosse invaghito di lui, era solo perché si travestiva…fra un pippa mentale e l’altra, il ragazzo perde l’occasione e si ritrova con pugno di mosche.



Durante i suoi giri è possibile incrociare Kurabe ed Amiguchi vicino ad i distributori(anche se non gli approccia in alcun modo), la svolta però la sia ha origliando un gruppo di ragazze. Il gatto amico di Okino, ha ovviamente tanti nomi essendo un randagio, molti lo conoscono come Fukusuke o gatto della fortuna. Questo perché vicino a lui è sempre possibile trovare delle monete(come molti gatti ama gli oggetti luminosi).


Fulminato da questa scoperta, Takatoshi può cercare il gatto nelle varie location e recuperare per la giornata odierna per 200 yen. Abbastanza per andare in estasi mistica con un panino alla Yakisoba. Tsukasa però non si trova da nessuna parte.



Seccato, si fa nuovamente strada verso il vecchio edificio dove è meno affollato e si imbatte subito in una presenza inattesa. Sekigahara, che lui conosce solo come “quello che mi ha fatto viaggiare nel tempo al santuario” riverso a terra e chiaramente sofferente. Accanto c’è un piccolo droide che riconosce come ricognitore delle Sentinelle che esclama subito “Guai in vista”.



Hijiyama si avvicina al fuggitivo, convinto che sia stato messo fuori combattimento da Okino per trasportarlo al rifugio e fare a lui quello che hanno già fatto con Ogata. Convinto di doverlo trascinare di peso al rifugio l’ex graduato ha un momento di teatralissimo ripensamento “Non sono il servo di Okino”.


Spostando poi la sua attenzione poi verso il ricognitore(BJ/Miura) prossimo alla fuga “dove vai cosetta”. Il piccolo robot si compatta in forma di cubo e, toccatolo, assiste ad una prima registrazione. Hijiyama(2188) sta chiedendo chiarimento a Okino(2188), la professoressa Shinonome lo ha informato e non capisce come abbia potuto basare il tutto su Deimos, che era un gioco molto popolare quando era bambino, e ci delizia con LA frase già hintata nella storia di Juro “Stai davvero lasciando l’ultima colonia in mano al gioco”.



Neppure un genio del calibro di Okino poteva immaginare “quanto” questa scelta si sarebbe rivelata grave e superficiale. Dopotutto aveva ripreso solo il sistema di gestione ambientale, era la soluzione migliore non avendo il tempo materiale per rifare tutto da zero. È al amore che li lega che Okino si appella, non aveva altra scelta “Abbiamo fatto tutto il possibile per l’umanità” e il graduato cede, si offre di spiegare il tutto alla Professoressa Shinonome per poi passare un po’ di tempo con il “suo” Okino.



Il video riduce Takatoshi(letteralmente) in ginocchio, come è possibile che lui ed Okino stiano insieme? Convinto che sia tutta una bugia ordina(sempre deliziandomi con linguaggio antiquato e pose esagerate) al “cosetto” di fargli vedere di nuovo il video.


Toccandolo però, parte un’altra registrazione. L’ultima registrazione di Takatoshi e cronologicamente una delle ultime del 2188. L’ufficiale,ferito gravemente e con la voce spezzata condivide con i posteri gli avvenimenti drammatici che hanno condotto alla fine del ultima colonia.



Il piano originale era di utilizzare l’energia per il Progetto Arca, ma Okino agendo di testa sua ha reindirizzato tutto al sistema di sopravvivenza. Il presidente Ogata aveva portato con sé degli uomini armati e…il tutto è finito in un bagno di sangue. Ci sono state sette vittime(info che viene dal archivio), il maggiore Izumi ha ucciso Tsukasa ed Hijiyma, per vendetta, ha ucciso il suo amico.



È troppo tardi per recriminare, per dare la colpa ad altri…ha risposto al fuoco. Ha sparato per uccidere. La colonia è perduta e restano si e no, venti ore di tempo. Fra i sopravvissuti ci oltre ad Hijiyama(moribondo) si annoveranno il Professor Ida e la Professoressa Shinonome. Non era questo che desiderava.


Era venuto sulla colonia per salvare tutti ma ha finito per uccidere di suo pugno i suoi amici. Nei suoi ultimi istanti(ed in uno dei momenti più dramamtici del titolo) Hijiyama si augura che il Progetto Arca abbia successo. In quel modo “se” dovesse rinascere, potrà avere l’occasione di rimediare. Proteggere tutti: i suoi amici e ovviamente il suo Tsukasa.



Non è strano che Takatoshi abbai infine deciso di tenere tutto questo per se. Sentendosi profondamente a disagio di fronte ai “suoi” ultimi momenti, Hijiyama lascia la scuola per tornare al suo rifugio.Sebbene si sia trattata di una causalità, ora Sekigahara può pedinarlo e scovare Okino mentre BJ/Miura prende atto di come l’ex graduato abbia avuto accesso alle “sue” registrazioni grazie ai suoi dati biometrici in quanto Hijiyama di questo mondo.



Di ritorno alla fabbrica, Hijiyama trova Okino intento a smanettare. Non era andato a scuola ed aveva passato tutto il giorno spostandosi fra i settori per controllare alcune cose. Forse non saprà ancora cos’erano quelle immagini ma Takatoshi si sente profondamente sollevato nel vedere Okino sano e salvo anche se si rifiuta di ammettere il perché.


La serata fra i due viene interrotta dal arrivo di Sekigahara pistola in pugno, Tsukasa però lo invita a calmarsi ed abbassare la pistola. Sa perché il ragazzo è lì ed è ben disposto ad aiutarlo “Lui è come me”. Gli apprezzamenti fanno credere a Takatoshi che Ei sia il fidanzato di Okino che giustamente, non fa nulla per chiarire il malinteso e risultare un po’ meno malizioso.



La scena viene saltata(il racconto nella prossima sequenza riparte subito dopo) ma so cosa è andato a fare Ei. Ha iniziato la terapia che lo porterà a mettere al sicuro il 32% della sua memoria.



Nella sequenza successiva, il “denial” continua. Takatoshi non sa ancora cosa fossero “quelle immagini parlanti” ma non riesce a spiegarsi perché aveva “paura” che Sekigahara gli portasse via Okino. Questa volta non bisogna cercare molto per trovare Tsukasa, stava aspettando proprio vicino al vecchio portico.


Vuole che Hijiyama lo aiutì ad intrufolarsi in infermeria, trattenendo per una decina di minuti Morimura, l’infermiera. Come Tsukasa gli aveva anticipato, è molto difficile NON notarla (“Non mi aspettavo un’insegnante cosi. Non deve essere facile restare concentrati a lezione” è tipo la best frase). Dopo qualche titubanza, Takatoshi si getta a testa bassa.



Il ragazzo mette in piedi una farsa su un presunto studente ferito. Morimura inizialmente ci casca ma dopo i continui e repentini cambi di versione, si rende conto che si tratta di una presa in giro. Riconosce l’uniforme del Nikaguri e scambia Hijiyama per un buon tempone che ama fare gli scherzi agli insegnanti. Nonostante non si possa essere “presi” e messi in punizione o cacciati a pedate dal Sakura, è carino come Morimura continui a seguire con sguarda sdegnato il nostro Takatoshi prima che si allontani dal cortile.


Dopodiché è possibile cercare il gatto per scuola, arrivando a recuperare un totale di 300 yen. Abbastanza per una bibita ed un panino alla Yakisoba o per due panini alla Yakisoba. Il nostro ex soldato non si da limiti quando si tratta del suo cibo preferito MA si rifiuta di bere più di una bibita al giorno.



Completato il suo pranzo, Hijiyama se ne torna al vecchio edificio. Quel posto lo fa sentire a suo agio, quel odore, quel legno…gli farà ricordare la sua era. In un puro momento nostalgia, la sua mente torna a quando si addestrava con Keitaro per pilotare la Sentinella.



Questo breve flashback si colloca fra il primo incontro fra Hijiyama e Kiriko/Tsukasa nella storia di Miura e Sekigahara che insegue Okino nel armeria nella storia di Sekigahara. Siamo nel 1944, è la prima volta che Keitaro mirava la Sentinella, la “sua” futura Sentinella.



Un gigante di duemila tonnellate d’acciaio, che spara proiettili pesanti una tonnellata al pari della Nagato. È un trivia storico reale quello che ci lasica che Keitaro, la Nagato fu la prima corazzata dotata di cannoni di calibro 406/45 mm nonché l’unica corazzata giapponese a non essere affondata durante gli scontri della seconda guerra mondiale.



Ma tornando in, di fronte ad una tale magnificenza Keitaro si convince che ci sia una sorta di intervento divino, mentre Takatoshi gli rivela che il professor Douji era convinto si trattasse di tecnologia tedesca. In questa occasione, Hijiyama mise in chiaro come sarebbe stato compito di Miura guidarla nel caso lui non avesse fallito.



…ed il nostro Keitaro in tale sede, espose un’obiezione più che condivisibile: perché loro? Perché non degli adulti? La giustificazione ufficiale è che il sistema di pilotaggio speciale “scela” da se i piloti, e loro due sono gli unici compatibili.


Il dialogo fra i due ragazzi viene interrotto dal arrivo Kirko/Tsukasa, la sua presenza fa sussultare il duo…essendo quella una zona top secret ma essendo lei ufficialmente la figlia del prof Douji non si fanno tante domande. È lì per consegnare ai due dei documenti e per invitargli a recarsi al luogo in cui inizieranno il processo di sincronizzazione.


Da archivio scoprirò poi che in seguito a questo incontro Keitaro riceverà la sua “cicatrice” aka il codice di attivazione forzato o codice Okino.



Nel presente intanto Takatoshi si fa le domande giuste, perché se si trova nel 1985 non vi è traccia della Sentinella nei libri di storia? Anche se lui è si è ritrovato negli anni ’80, Keitaro è rimasto indietro a combattere,np?


Occupato com’era dalle sue paturnie, Takatoshi non fa caso al arrivo di un ospite nel suo rifugio…ma quella figura è inconfondibile, è Keitaro. L’amico inizialmente non lo riconosce visti gli abiti, i capelli e l’aspetto trasandato ma il suo modo di parlare e la gestualità sono rimasti gli stessi.



È un piccolo angolo di serenità(accompagnato da un’ost azzecatissima) quello del incontro fra i due amici, Hijiyama non sta più nella pelle ed inizia a tempestare Keitaro di domande su quanto accaduto durante la guerra. Innanzitutto lo invita al suo rifugio e gli offre dei panini alla Yakisoba che sostiene essere il cibo “più buono di quest’era” ma l’amico gli rivela di essere ospite dal nipote di Tamao e gli domanda se abbia mai mangiato degli hamburger “Credo che sia questo il cibo più delizioso di quest’era” un’eresia per Takatoshi.



Nonostante la sua indole impulsiva ed il legame d’amicizia che li lega, Takatoshi decide di non parlare di Tsukasa/Kiriko tuttavia ottiene da lui nuove info sulla Sentinella. Scopre che Keitaro è arrivato nel 1985 proprio grazie alla Sentinella e che per qualche strana ragione(non ancora spiegata, fra l’altro) non riesce ad attivarla mentre la Shikishima l’ha presa in custodia senza che lui potesse fare niente.



Per quanto si tratti di una situazione grave, la conversazione prosegue. A Keitaro era stata detto che Hijiyama era fuggito con Kiriko ma di suo non aveva mai creduto che fosse una spia e, anche se lo fosse stato, nessuno lo punirebbe più.



Non hanno semplicemente perso la guerra come scritto nei libri di storia, non è rimasto più nessuno. Il racconto di Miura avviene fuoriscena e fuoriscena Okino decide di portarlo nel Settore 5. Quello scenario desolante vale più di mille parole.



Sono vicini a quella che era casa Kurabe…ma non c’è niente, neppure i cadaveri. Alla base, al armeria, ovunque è cosi. L’intero mondo(o chi per lui vista la natura di Settori) sembrerebbe essere ridotto in quello stato.


L’attenzione di Hijiyama si sposta poi sulle colossali carcasse metalliche ivi presenti. È la prima volta che li vede, eccoli. Sono “loro” i distruttori di mondi, i Deimos. Più piccoli ma anche più grandi delle Sentinelle, a migliaia hanno marciato lì ed hanno distrutto tutto. Restando in formazione “anche” dopo aver completato il loro compito.


Hijiyama ipotizza allora che le persone siano state mangiate…ma queste creature, queste macchine non mangiano. Quando i Deimos entrano in contatto con l’UFO sottoterra, le persone “scompaiono”, sebbene il perché ed il dove vadano a finire non siano noti neppure a Tsukasa.



Tutte le persone che ha conosciuto(Scopriamo che Hijiyama ha ancora una madre) sono rinchiuse lì però…come Keitaro prima di lui, Takatoshi nota una contraddizione piuttosto rilevante. Perché nel 1985 non vi è traccia di tutta questa distruzione?



Non sarà una cima ma l’ex graduato conosce l’idea alla base mondi paralleli, l’ha letto in un libro prestatogli da Keitaro. Quindi il suo “tempo” e quello in cui vive ora NON sono collegati temporalmente? Più va avanti, più il tutto sembra un incubo. Hijiyama prega Okino di svegliarlo nel caso sia solo un brutto sogno…ma è la realtà, pura e semplice realtà. Idealmente, in questo momento ho accesso anche alla conclusione della storia di Keitaro.


L’ultimo evento di questa sequenza si colloca mooolto più avanti rispetto a tutti gli altri, si fa un salto in avanti di oltre cinquanta scene passando dalla 190 alla 244(dopo tutte le scene della storia di Ryoko, epilogo escluso).


Takatoshi è confuso, il suo lato più patriottico vorrebbe tornare indietro a prima della guerra e combattere a fianco di Keitaro per fermare l’invasione…nonostante Tsukasa gli abbia dettoche è inutile. Già, Okino. Non riesce a capire tante delle cose che lui gli dice ma…sente di potersi affidare solo a lui.



Nonostante non sia esplicito, uno dei trigger nascosti della storia di Hijiyama è SEMPRE quello di recuperare qualche moneta per mangiare del panino alla Yakisoba. Questo a costo di fare figuracce con delle studentesse(“Ho visto un ragazzo che guardaa sotto i distributori”), di essere guardato sdegno da Shinonome(“No aspetta c’è un equivoco…no, non è un equivoco”) e di cozzare con degli estranei.



La gestualità e la melodrammaticità di Takatoshi riescono ad essere sempre esilaranti ma il picco, più che con Ryoko, lo si tocca con Gouto. Il ragazzo blocca Takatoshi nel cortile, non lo ha mai visto e lo invita a curare di più il suo aspetto. La sua presenza impedisce al ex ufficiale di piegarsi e recuperare l’ultima moneta di cui ha bisogno…fortunatamente nel area è presente anche Miwako.


Come già visto nella storia di Shinonome la cinnamon roll è ora molto più decisa ed esplicita nei i suoi sentimenti verso il senpai ed il ragazzo, una volta avvistatala si da rapidamente alla fuga permettendoci di recuperare gli ultimi cento yen.



Saziatosi, Hijiyama ritrova Okino vicino ai distributori intento a parlare con una ragazza(Tomi) a cui dà appuntamento al solito posto per il pomeriggio. Tsukasa non dà alcuna spiegazione su chi sia o sul perché del suo comportamento gli dice solo che farà tardi e gli consegna il denaro per la cena. Takatoshi però intuisce che voglia recarsi al santuario Tokisaka e decide di seguirlo…ma gli tocca aspettare.


Durante l’attesa si ingozza di panini alla yakisoba e, fra una bibita e l’altra, fa il gelosone. Okino gli nasconde qualcosa e visto che le figuraccia con lui non bastano mai, si appisola e non riesce a cogliere Okino sul fatto. Per cui è costretto ad aspettare che ritorni.



Dopodiché ho di nuovo modo di vedere una scena(o parte di essa) da due punti di vista. Ogata ed uno studente(Juro) arrivano al Santuario per cercare Kisaragi. Le intenzioni del bancho non sono pacifiche visto che Hijiyama lo ha colpito alle spalle, rapito e tenuto legato come un salame ad una sedia per non si sa quanto tempo. Takatoshi di suo non ha idea di come abbia fatto a fuggire(Megumi) ma è ben disposto a fargli un altro occhio nero. Fortunatamente, Juro riesce a placare gli animi dei contendenti ricordando la ragione originale della loro visita ma non ci viene mostrato il momento del ritrovamento di Tamao androide.



C’è un brevissimo stacco, si fa molto tardi, ed Hijiyama e Ogata continuano a battibeccare nascosti in un cespuglio. Kurabe è andato a casa(Dopo quanto ha ricordato, è scontato che abbia voluto del tempo da solo) e le cose si fanno sempre più difficili. I trascorsi fra i due, le zanzare ed il caldo stanno rendendo la loro “convivenza” molto difficile.


Tuttavia alla fin fine, si lega nelle avversità, e Takatoshi chiede informazioni su questa “Kisaragi”. Capisce che piace ad Ogata(“L-lei è un’amica…”) ed ha il timore che Okino(che di recente non si sta travestendo più) possa essersene innamorato.



Aggiungo io, è un timore legittimo. Normalmente il travestitismo non corrisponde ad un orientamento omosessuale come erroneamente si crede di solito.



Quando i due erano ormai pronti a gettare la spugna, ecco infine il portale attivarsi e l’insolito duo Kisaragi-Okino comparire come per magia. Riusciamo a carpire alcuni sprazzi dei loro dialoghi (“Non ti voglio mentire. Ma quel immagine mi è apparsa” e “Lo so. Il tuo accesso è stato registrato. Ma perché non c’è stata alcuna risposta?”) perché Hijiyama parte in quarta in barba a tutti i propositi di prudenza e cautela che si erano fatti.


Tomi con il suo solito fare sagace e tagliente capisce che Nenji è lì perché è “geloso” e Tsukasa ne deduce che Takatoshi sia lì per la stessa ragione. Entrambi i ragazzi negano l’evidenza con un generico “Ero preoccupato per te” ma Nenji aveva davvero delle ragioni per esserlo.


Ha capito che erano andati “sottoterra” e la presenza degli androidi è mooolto pericolosa. Fortunatamente per lui, erano già fuori uso. E nonostante l’imbarazzo reciproco, Tomi riesce a mantenere la sua disposizione pronta ed intraprendente, proponendo a Ogata di accompaglnarla a casa e, nel mentre, raccontargli tutto.



Dal canto suo Takatoshi con l’ingenuità delle sue intenzioni, riesce a fare breccia in Okino. Se esiste un modo per salvare tutti, vuole conoscerlo. È un obiettivo che Tsukasa condivide sebbene NON sappia se ne esista uno e decide, finalmente, di confidargli tutto quello che conosce conducendolo alla Torre della Conoscenza, dove tutto quel mondo ha inizio: l’UFO.



Per essere più precisi, l’UFO del Settore 3 nel area sono ancora presente le carcasse di alcuni androidi. Okino non parte con il presupposto di sapere tutto, non sa chi lo abbia costruito se siano stati alieni o semplicemente gli umani del futuro.



Dopodiché gli mostra una mappa che io conosco già bene, è la planimetria del UFO. La gigantesca struttura di 30KM di diametro che si trova a trecento metri sotto Ashitaba. Okino non sa diverse delle cose che so io e prova ad elaborare inmodo semplice il tutto a Takatoshi.



L’UFO si trova anche nel Settore 5, per cui dovrebbe trovarsi lì almeno dal 1945(sbagliato), è invece un fatto che le persone scompaiono quando i Deimos entrano in contatto con esso. È sucessa la stessa cosa nella sua era di provenienza, ora rimane solo quello del 1985.



Pur mancando del acume, arguzia e curiosità geniali di Okino, Hijiyama fa una riflessione niente male: provando ad abbonare la teoria che vede i vari Settori essere dei mondi paralleli non collegati strettamente fra di loro a livello temporale…perché i Deimos, che attacano ogni quarant’anni, hanno saltato il 1985 attaccando prima il Settore 5?



Perché questa anomalia nel loro comportamento? Tsukasa ha già una risposta. Il 1985 ha una cosa che gli altri Settori non hanno, il Comandante vive qui. Questo rende il 1985 l’ultima linea difensiva. Per questo gli abitanti del futuro, preparandosi allo scontro finale hanno messo insieme coloro che erano compatibili con gli intralocitor.



Questo scambio ci da un piccolo anticipo della storia di Ogata “come già saprai non sappiamo…” chi sia il comandante. Inoltre fermarlo(questa è una cosa che potrebbe aver scoperto DOPO) servirebbe a poco, qualcun altro prenderebbe il suo posto. Tutti i compatibili sono potenziali “comandanti”, Hijiyama compreso.



Quale occasione migliore per rivangare l’atto estremo di un uomo disperato? Un uomo che ha “cercatodi uccidere tutti coloro con l’intralocitor?” Takatoshi non condanna il gesto di 426 anzi, in pieno spirito kamikaze afferma di essere più che disposto a dare la vita per salvare il suo paese.


Riacquisita lucidità(Non vengono fatte ulteriori domande su 426), l’ex graduato fa un’altra domanda pertienente. Chi ha messo dentro di loro gli intralocitor? Voleva distruggere il mondo?Neppure Tsukasa lo sa.



Più in generale si sanno pochissime cose sugli Intralocitor:sono una tecnologia che viene dal 2188 e contengono informazioni di vario tipo. L’80% dei processi dell’intralocitor sono usati per scopi diversi dal codice D.



Inoltre la capacità di trasmissione del Codice D non è elevatissima. Serve solo a creare un legame con il comandante, il quale a sua volta si connette con tre soli punti di accesso. Il primo è il Computer Centrale del UFO, l’ormai famigerato Controllo Universale.



Il secondo punto di accesso è la fabbrica automatica del Settore 1, che i Kaiju hanno lasciato intatta per poter continuare rafforzare i loro ranghi tuttavia(come già so) anche le Sentinelle sono state prodotte lì.



Il terzo e ultimo punto d’accesso è “quella cosa in orbita” che Kisaragi ha visto, da lì partono i progetti dei Deimos che vengono poi prodotti dalla Fabbrica automatica. La “cosa in orbita” non viene mai esplicitatamente chiamata “satellite” per cui mi astego dal chiamarla cosi.



Tsukasa è convinto che scoprendo il segreto della “cosa in orbita” e del UFO potrebbero riuscire a riportare indietro le persone scomparse. Manca una chiave di lettura, quel qualcosa che permetta a tutto quanto di andare al suo posto.


Con questo evento si chiude questa lunga macroparte di Hijiyama, il suo ultimo evento è bloccato dietro “Ipocrita” della storia di Gouto. Vista la pesantezza del suo lock non credevo ci potessero essere lock legati alla storia del “leader” dei ragazzi.



Solitamente non inserisco mai più di “tre” storie a post, però essendo prossimo a chiudere tre storie praticamente di fila(Shu, Keitaro, Yuki) ho deciso di fare un piccolo strappo alla regola ed inserire qui Megumi in modo poi da fare tre post singoli per i tre finali.



Avevo lasciato Megumi mortificata dopo lo scontro con la “Strega” Kisaragi. L’averlo fatto per Juro, non la fa sentire meno sporca,meno colpevole e traditrice. Inolte Ogata l’ha riconosciuta,ora deve guardarsi le spalle anche da lui.



Non ci sono stacchi di alcun tipo fra le due scene, la vicenda riprende quella sera stessa. Yakushiji, tornata a casa, trova Juro addormentato in salotto. La ragazza poggia in fretta la cartella e nella “foga” di averlo tutto per se anche solo per qualche minuto, fa un po’ troppo rumore.



Tutto si potrebbe risolvere con scuse e chiacchiere di circostanza ma, ancora intontito dal sonno, Juro non si rende conto di parlare ad alta voce e menziona “Fuyusaka” e come la donna che ha visto in sogno sul Ponte Sumire sia “sicuramente” lei.



Megumi cerca di indagare, sa che questa “Fuyusaka” va in classe con lui ma Juro si rifiuta di risponde a qualunque tipo di domanda e se ne torna in camera sua. Solo a questo punto Birba/426 arriva in salotto. Come già accaduto la volta precedente, rigorosamente con i suoi modi autoritari e poco garbati pretende di guardare la TV ed in particolare Miyuki Inaba sebbene non ci siano nuovi dialoghi a riguardo.



Sparando a Tomi, Megumi ha dato prova della sua buona fede e “come promesso” darà uno sguardo nella testa di Juro. A premere alla nostra maghetta però è altro, cosa significano i sogni del suo amato? Perché sogna Fuyusaka?



Birba sostiene di NON esseril e colpevole anzi fa di tutto per accrescere l’astio di Megumi “è un ragazzo di quel età. Normale che sogni le ragazze che gli piacciono” che arriva addirittura ad alzare la voce. Possibile che sia davvero cosi? Possibile che il loro legame sia il “passato”?



Fortunatamente per lei, 426 ha pronta un’informazione che cambierà tutto: Iori Fuyusaka è una strega, il suo prossimo bersaglio è lei. Deve spararle e trascinarla sul campo di battaglia.



L’indomani sulla via della scuola, Megumi tenta inutilmente di avvicinare “Birba” o quello che crede essere lui. Fino a quando, quasi in contemporanea “Birba” compare al suo solito posto. Compare è la parola chiave, perché dopo aver interagito con il primo micio due volte, Birba compare letteralmente dal nulla.



SE ancora non fosse chiaro, Briciola/Fukusuke è un gatto vero, in carne ed ossa a differenza di Birba. Dettaglio non da poco? Ancora una volta Miwako ha assistito alla scena e a breve il tutto diventerà molto rilevante ma un passo alla volta, Birba le ha raccomandato di essere più onesta con i suoi sentimenti. Sparando a Fuyusaka si sentirà meglio: la gelosia è un bene ma non accettarla è puerile.


Come già accaduto con Tomi, non possiamo scegliere di andarcene da scuola. Yakushiji è più che determianta a concludere il lavoro il più in fretta possibile. Fortuantamente per lei, Fuyusaka è in corridoio intenta a parlare con Sawatari.



L’argomento è l’amore, Iori è convinta che la cinnamon roll esagerì come il suo solito nel cercare di “accoppiare” le sue amiche, lo aveva fatto anche in precedenza con “Fuyusaka e Kurabe” ma questa volta ne è sicura(ed a ragione aggiungerei). Nonostante entrambi siano in piena fase di denial, è convinta che a Tomi piaccia Nenji. Il suo stare cosi sulla “difensiva” quando lo ha chiesto apertamente, non ha fatto che confermarglielo.



Finita di origliare la conversazione(Nonostante sia del tutto opzionale, il viso di Megumi si incattivisce tantissimo quando Iori menziona il pairing che riguarda il “suo” Kurabe), la nostra “maghetta” si avvicina al suo bersaglio.



Iori e Megumi, non hanno mai conversato. La riconosce come compagna di classe di Minami e accetta di buon grado di parlarle da sola in privato quando le viene chiesto. Yakushiji pianificava di spararle sul tetto ma sulla strada c’è Ogata.



Per la terza volta di fila, c’è un bad ending legato al nostro bancho. NON possiamo farci vedere da Nenji, per cui cambio di programma e, al posto del tetto, si va nei bagni. La domanda è scontata, cosa vuole Yakushiji da lei?



Parlando per la prima volta con Fuyusaka, il risultato è un po’ di onestà: Megumi estrae rapidamente la pistola “Juro è mio, come osi portarmelo via!” tuttavia si tratta solo di uno scenario ipotizzato, immaginato dalla nostra Megumi.



È ancora in denial, continua a sostenere di farlo solo ed esclusivamente per il bene di Juro. Quando finalmente estrae “davvero” la pistola(come al solito siamo noi ad inserire il comando) riafferma questa sua intenzione “Questo è per il bene di Juro…” ma poi si ferma, esita ed abbassa l’arma.


Iori non capisce cosa stia succedendo mentre finalmente Megumi viene a patto con la reale ragione che ha mosso la sua mano fino ad allora “Questo è per me”. Tutto potrebbe chiudersi qui, Yakushiji ha sparato alla gamba di Fuyusaka, lavoro concluso…questa volta no.



Miwako si è affrettata a raggiungere l’amica in bagno e l’ha trovata intontita ed a terra, in un momento di insolito coraggio da parte sua(prova pure a fare uno sguardo pseudo minaccioso gonfiando le guance) pretende di sapere cosa sia successo. Miwako si è convinta, non a torto dal suo punto di vista, che Megumi sia pazza.



L’ha vista parlare da sola con la recinsione giusto quella mattina. Non è la prima volta che Yakushiji riceve sospetti, insulti e sguardi di biasimo per le sue azioni…ma questa volta è diverso. Davvero non ha visto Birba? Davvero lo vede solo lei? Non se ne era mai resa conta.


Il prossimo evento della storia di Megumi(dovrebbe essere il penultimo) è bloccato dietro il finale della storia di Juro. È il primo lock “davvero” pesante che trovo nella storia della maghetta e non credo di esagerare a credere che riguarderà proprio il nostro Birba/426 ma aspetterà, sono pronto al finale di Shu.

EDIT: 28/08/2021


13 Sentinels

È…

passato un po’ di tempo dal ultima volta che ho “completato” una storia e sebbene la conclusione del viaggio di Amiguchi abbia lo stesso lock di Juro e Ryoko, mi ha lasciato sensazioni molto differenti. Non è un qualcosa che mi viene semplice descrivere senza entrare troppo nel dettaglio quindi non anticipo nulla.


Cronologicamente non è passato molto tempo dal ultima volta: Yakushiji nel frattempo ha sparato prima a Kisaragi e poi a Fuyusaka ma poco altro. Se prima Shu era solo inquieto, allarmato dagli strani sogni e dalle sconcertanti verità rivelategli da Miyuki Inaba, ora affronta giorno per giorno un pericolo più concreto.


Gli uomini in nero lo pedinano costantemente ed inizia seriamente a temere per la sua incolumità d’altra parte i pensieri del ragazzo preparano e anticipano molti di quelli che costituiranno il fulcro dei molti dei reveal che seguiranno. A partire ovviamente da Ida, Amiguchi “sa” che si somigliano, sa che lo deve fermare…ma non ha riconosciuto in lui il Direttore del USI.



Tomi Kisaragi, quella che “compare” nei suoi sogni, diversa da quella che ha conosciuto in carne ed ossa…ha “perso” il corpo MA continua a vivere come coscienza in un androide prima e(come ho già scoperto da storia di Kisaragi) come AI della Sentinella 16 poi.


Poi c’è Yuki, la ragazza forte, coraggiosa ed indipendente per cui Shu ha perso completamente la testa. A mente fredda il ragazzo si è reso conto di quanto il racconto del Direttore del USI non combaci al 100% con la realtà.



Per quanto la sukeban fosse incaricata di sorvegliare lui(e tutti gli altri compatibili) alla fine della fiera, si è sempre tenuta a distanza da tutto e tutti. È stata LUI ad avvicinarsi a lei, a chiederle di uscir(con insistenza) e via discorrendo. Inoltre, l’idea che fosse proprio lei a spiarlo, non gli dispiace affatto..


Fra una riflessione e l’altra, Shu non fa neppure in tempo a poggiare la cartella, dalla TV la Idol Miyuki Inaba lo contatta per chiedergli aiuto. È tardi, “lui” sa che è lì e vuole eliminarla. Il lui è ovviamente Tetsuya Ida, i suoi sospetti erano corretti: vuole davvero ripristinare il Orogetto Arca.



Con il Progetto Arca, il mondo verrà raso al suolo dai Kaiju per poi essere ripristinato. Nessuno di loro sopavviverebbe. I Kaiju sono le creature che ha già avuto modo di vedere in sogno, le Sentinelle sono stati creati per affrontarli.


Nonostante l’urgenza della situazione, Amiguchi ha bisogno di qualche chiarimento ed informazione in più. Vista la Barriera Esterna il ragazzo “suppone”(credo a torto ma non sarebbe la prima cantonata che prendo) di essere su una grossa astronava, ma perché mettere in piedi questo enorme teatrino?



La Idol non è sicura: forse per rendere le cose più facili alle persone o forse perché in questo modo gestire gli abitanti sarebbe stato più semplice. In ogni caso, il tutto viene gestito dal Controllo Universale, il super computer che si trova sotto Ashitaba ed è responsabile di aver fatto credere a lui ed a tutti gli altri di essere in Giappone, in una certa epoca.



Tutto questo però NON spiega perché lei voglia aiutarli ma in realtà, dovrebbe essere scontato. Si sono già incontrati più volte in sogno “Non hai ancora capito chi sono?”…in realtà si ma è solo da poco che ne ho la certezza matematica per quanto ovviamente si possa parlare di “certezze” in 13 Sentinels.



Mettendo da parte il macroscopico indizio della voce(e della grande passione e dedizione per il canto). Fra gli indizi di rilievo mi vengono in mente: Birba/Shiba/426 che va sempre da Amiguchi “per comunicare con lei”(e che la ascolta anche a casa), la comunicazione fra l’AI della 16 e Tomi nella scena che precede la sua fuga dal Settore 3 quando parla più e più volte di essere in un luogo “fuori dal mondo” e poi Okino che, nel ultima scena della storia di Hijiyama, proprio parlando con Tomi sembrava NON aver capito “cosa” fosse la cosa che ruotava intorno alla terra. La chiave di lettura al buon Tsukasa l’ha data proprio 426 quando nella sequenza finale di Juro(che si svolge dopo le due scene sopra citate) invitava Okino a cercare la Idol che vive nello spazio se vuole davvero salvare tutti.


Long story short Miyuki Inaba non è nient’altro che Tomi Kisaragi. La Kisaragi di cui era innamorato Ida, quella che è morta(uccisa da Izumi), ha perso il suo corpo di androide(rubato sempre da Izumi) e che è divenuta poi l’AI responsabile della guida della 16.



In retrospettiva, mi rendo conto come la stragrande maggioranza dei pg. visti nei ricordi-flashback sono effettivamente tornati, con un ruolo attivo anche nel presente seppur con modalità e forme del tutto differenti. Miura-BJ compare fisicamente, in carne ed ossa, in una singola scena(proprio nella storia di Shu)…però ha continuato a vivere come coscienza ed è uno dei pg. più importanti stesso discorso vale ora per Tomi-Miyuki. In entrambi i casi mancano svariati pezzi al completamento del puzzle ma le risposte arriveranno ho ancora dieci storie da completare.


D’altra parte nonostante l’identità della Idol sia ormai scontata e la situazione sia gravissima, ho trovato esilarante la possibilità di sbagliare a più e più riprese il “guess” da parte del giovane con scambi di grande qualità come “Non sarai mica Tetsuya Ida”-“Non esageriamo” con l’invito da parte della Idol ha ricordare una “canzone”. Oppure “Allora Miyuki Inaba…Miyuki, Yuki…allora sei Yuki?”-“No non sono Yuki. Davvero non lo hai ancora capito” e infine “Sei Miyuki Inaba? Come faccio a saperlo?”-“Si e no. Miyuki Inaba è solo un travestimento”.



Messi da parte i dialoghi opzionali però, si può tornare a fare sul serio. Miyuki può tirare un piccolo sospiro di sollievo nel momento in cui viene “riconosciuta” ed elaborare un po’ meglio la sua situazione. È proprio grazie alla sua canzone che è riuscita a “sfuggire” al Controllo Universale. Un po’ come quando era viva, “amava” cantare anche se nessuno la ascoltava. Ora…ora non è nient’altro che dati dentro un computer.



Purtroppo il sollievo è di breve durata, Ida è arrivato al terminale del Settore 3 e prega Shu di raggiungerla dopo avergli rivelato di aver nascosto la 20 al interno della Barriera esterna. È chiaro che ci sia una trappola ad aspettarlo ma a Shu non interessa, sente di NON poter ignorare la richiesta di aiuto di una ragazza che “Ha bisogno di me” tuttavia la sua corsa si scontra ben presto con un grosso muro.


Ad attenderlo fuori di casa, phazer in pugno c’è Ryoko Shinonome. Ha forzato la porta dopo aver messo fuori combattimento un MIB, è lì perché “ha bisogno” della Sentinella di Amiguchi e gli ordina di chiamarla. Il ragazzo non si fa intimidire, ha bisogno della Sentinella per andare a fermare Ida.


Sentendo queste parole però la senpai abbassa l’arma, hanno lo stesso obiettivo: non ha bisogno di minacciarlo. Nella scena successiva, il duo si trova moto(il casco come già accaduto con Yuki lo ha solo il passeggero) diretto alla Barriera Esterna(è rilevante che Ryoko non ne sapesse nulla)e coglie l’occasione per tentare di fare luce su un grosso punto di domanda: perché Shu è riuscito a pilotare la Sentinella senza problemi ma soprattutto, perché non ha subito conseguenze di alcun tipo? Mi aspetto delle risposte presto a riguardo sia sul suo caso che su quello di Keitaro(che ha avuto nausea e giramenti di testa ma non conseguenza sui ricordi) ma per ora il tutto si risolve con una battuta.



Nonostante i rischi, Amiguchi non ha intenzione di girare i tacchi quando una persona, una ragazza ha chiesto il suo aiuto. Secondo Ryoko, Ida ha preso con se Yuki in modo da poter utilizzare il portale(aveva bisogno dei dati biometrici di una compatibile) bloccando poi l’accesso.


Soltanto con una Sentinella ci si può teletraportare. Con l’aiuto della senpai che esplica come l’attivatore si trovi nel luogo in cui hanno “inserito” le nanomacchine, Shu realizza che deve trovarsi dove gli hanno sparato(vicino al orecchio destro) e con un rapido movimento della mano attiva lo START e si teletrasporta al interno della Sentinella. Anche il perché Shu non abbia subito la parziale perdita di memoria dovuta allo sparo è un elemento da approfondire ma per ora, proseguiamo.



Shinonome ipotizza(a ragione) che nella 20 sia presente un portellone di emergenza dal quale è possibile impostare le coordinate del teletrasporto. È esattamente quello che è successo a Keitaro e Natsuno con la 19, con il portale bloccato hanno avuto bisogno della Sentinella per teletrasportarsi anche se in quel caso è plausibile che sia stato BJ ha impostare le coordinate.



La Sentinelal 20 ricompare nel Settore 3, viste le dimensioni della voragine davanti Sakura riesce a “calarsi” lentamente senza particolari problemi. Al arrivo, Shu trova ad attenderlo il direttore e Yuki tenuta sotto tiro da due MIB.



Il ragazzo è deciso a salvare la sukeban a tutti i costi, non gli importa se ha mentito o se lo teneva d’occhio. Di suo invece il direttore non ha perso un briciola della sua disposizione condiscendente e manipolatrice, Shinonome ha agito “cosi” salendo sulla Sentinella di Amiguchi solo perché ha preferito portare Takamiya con se? “Tu ed i tuoi impulsi emotivi iniziate davvero a spazientirmi”…questa battuta, è l’inizio del collasso sebbene lui ancora non lo sappia ma momentaneamente passa in secondo piano.


Grazie alle parole di Ryoko, Shu scopre finalmente che l’uomo davanti a sé, è “lui” Tetsuya Ida. Il ragazzo si rivolge a lui furente e con aria di sfida “So molte cose su di te. Sul tuo conto” ma Ida non fa una piega e deduce che Morimura abbia continuato con il trapianto dei ricordi(Per la precisione i ricordi di quando Ida aveva fra i 16 e i 26 anni da archivio) ma sa cosa che il ragazzo NON sa.



Nonostante mi fosse stato spoilerato dal archivio, Shu non sapeva di essere un clone e di essere stato poi lasciato nel Settore 4 per essere adottato dalla famiglia Amiguchi, lui “è” Tetsuya Ida in tutto e per tutto. Anche se ritengo che “clone” sia improprio nonostante la sua ufficialità, è più appropriato parlare del Ida di “questo” loop: fatto crescere volutamente in un contesto diverso da quello precedente. Forse per non farlo innamorare della “attuale” Tomi ma potrei sbagliarmi.



Shu vorrebbe quantomeno che Ida tenesse Yuki fuori da questa storia assurda…ma l’uomo ha bisogno della sua autorità di comando. Fino ad ora, Ida aveva utilizzato i dati di Amiguchi ma ora, che ha attivato la Sentinella ed è entrato in possesso del Autorità di Comando non gli è più possibile ed ha dovuto ripiegare.


Si tratta di un reveal molto importante per Amiguchi, ora può dare un senso a quanto dettogli dalla Idol: aveva detto di “conoscerlo” solo ed esclusivamente attraverso i “dati”. È plausibile che in origine, stesse cercando Ida. Pur essendo “Lui” quello in serio pericolo di vita, trovo rilevate come continua a cercare di rassicurare Yuki con gran sprezzo del pericolo.



Ida ne è impressionato, non immaginava che gli piacesse cosi tanto (“Si. Amo” con ovvia reazione della sukeban). Nonostante abbiano lo stesso DNA, le loro esperienze gli hanno portati a diventare persone completamente diverse o più correttamente, ripensando ai flashback, è Ida ad essere “cambiato”.


Ha finito per diventare l’antitesi di quello che era da ragazzo, il tipo di adulto che Shu detesta di più, da eroe ad antagonista della SUA storia. Ora però è lui ad avere il coltello dalla parte manico e e costringe Miyuki Inaba a rivelarsi.


Nonostante possa sembrare assurdo detto in questo contesto(Più che da lui) “Sono un tuo grande fan”. L’ha riconosciuta immediatamente(è stato lui che l’aveva spinta a continuare a cantare) e vuole ricominciare da zero “Per noi due”. Miyuki si appella al suo ben senso ma Tetsuya, conscio del prossimo arrivo dei Kaiju, ritiene che sia del tutto inutile opporre altre resistenze. Miyuki/Tomi una cosa la sa, sa che Ida ha già preso una decisione e non ha intenzione di ascoltare alternative anche se ci fossero(come in questo caso).



Amiguchi tenta di fermarlo ma Ida lo corregge NON ha intenzione di eliminarla e pronuncia la frase che segna la sua condanna a morte “Io amo Tomi Kisaragi. Non farei mai nulla di cosi drastico” ma un passo alla volta. Non ha bisogno di eliminarla né di isolarla e non gli interessa se lei non abbia NESSUNA intenzione di arrendersi, ha l’autorità di comando di tutte le Sentinelle fino alle 19.

Tomi cerca inutilmente di farlo ragionare un’ultima volta da dove si trova ora, nel computer della nave di comando, può vedere il luogo in cui si trovano. Il ripristino cambierà tutto ma Tetsuya è granitico nella sua missione di avere finalmente il “suo” happy ending con la ragazza di cui era innamorato. Non sente alcuna ragione.


Disattiva la Sentinella 16 e…non si è accorge del cambio di “espressione” di Shinonome. Sente di aver vinto, ordina ai suoi uomini di recuperare l’equipaggiamento e di prepararsi al ritorno nel Settore 4, Yuki, Shu e Ryoko andranno con loro con particolare enfasi su quest’ultima “Lo sai che hai bisogno di me”


La senpai si sposta con sguardo perso verso il portale, la facilità con cui il “sensei” la coerce, manipola ed obbliga a fare tutto quello che desidera è fuori dal mondo. Le cose però stanno per cambiare, cambiano grazie a Shu. Il ragazzo è fuorioso, furioso non solo per la crudeltà e la totale mancanza di scrupoli di “se stesso” ma per quelle parole…quel arroganza, quella totale disinteresse per gli altri.


Loro due NON sono uguali. Ha visto i suoi ricordi, ha sentito quello che pensava “sa” che alla fine dei conti quello che voleva davvero Ida era “creare” una Tomi Kisaragi di suo gradimento. Ha ignorato completamente, ripetutamente e con macchiavellica arroganza le obiezioni ed i desideri della persona che diceva di amare.


Usare una ragazza è un qualcosa che non esiste per Shu che in un impeto di rabbia si scaglia contro Tetsuya e lo colpisce, i MIB tentano una reazione ma Shinonome li ha sottotiro e grazie a lei la sukeban viene liberata. Ida però si rialza e rivolgendosi alla sua allieva con disgusto “Sei proprio inutile” le ruba l’arma e spara ad Amiguchi senza fare tanti proseliti.



Mentre continua a tenerlo sottotiro ordina a Takamiyadi ubbidrgli se non vuole che il ragazzo muoia ma Shinonome è più veloce mentre è distratto attiva il portale. Lui, Ryoko e Yuki tornano nel Settore 4. So cosa succederà, è la scena immediatamente successiva. Il karma farà il suo corso.


Shu però è rimasto imprigionato nel computer centrale con i MIB con i quali si trova costretto a sigillare una tregua temporanea. Si sente tremendamente colpevole nel aver “fallito” nel suo proposito di salvare Yuki e Miyuki Inaba ma sul momento cerca di concentrarsi a trovare una via d’uscita.



Dopo ore passate alla console, non ha la più pallida idea di come possa tornare. Uno dei MIB propone di provare ad utilizzare la Sentinella, ma era stata Shinonome ad impostare il teletrasporto. Agli agenti del USI è stato detto che solo dei ragazzi speciali(i compatibili) possono utilizzare i terminali, anche provando non ottengono nulla.


Aggiungo di mio che, pur trattandosi di una tregua forzata e temporanea, è interessante scoprire “cosa” i MIB effettivamente sapevano su…tutto. Ad esempio era stato detto loro che l’UFO è stato costruito da “grandi scienziati del futuro” si trova lì “da ben prima della nostra era”.


Dopo ulteriori tentativi fallimenti Shu è prossimo a gettare la spugna, il che fa ripensare in retrospettiva a quanto sia stata fortunata Iori a farlo partire subito però, quando tutto sembra perduto la Console scompare da sola ed il teletrasporto si attiva. A materializzarsi di fronte ai presenti però non sono altri membri del USI o Yuki, bensì Minami accompagnata dal suo partner BJ (Riconosciuto subito come unità dati e messo sotto tiro dagli agenti)che posso solo immaginare si sia diretta lì per l’evento conclusivo della sua storia.



Un finale che quindi…non risulta conclusivo a differenza di quello di Ryoko e Juro. La scena con lo START e l’attivazione della Sentinella l’abbiamo vista ma “l’inizio della fine” è ancora lontano. Non mi aspettavo di avere un cliffhanger “diverso” da un dirigersi verso la battaglia finale.



Un cliffhanger che dovrà, fra l’altro, risolversi in un’altra storia. Fa sorridere come nonostante il suo arrivo sia fondamentale nel economia del racconto, nella lista personaggi Natsuno sia assente ma ok. Bene cosi. Dopo Shu, ad attendermi c’è un’altra conclusione.

Quella di Keitaro Miura, ha una promessa da mantenere e sono molto curioso di vedere come si comporterà.


EDIT: 29/08//2021


13 Sentinels



Il…

finale della storia di Keitaro mi ha decisamente colto alla sprovvista. A dispetto di tutte le mie aspettative non c’è spazio né per la “promessa” fatta a BJ,né per i suoi sentimenti per Natsuno, né per ulteriori registrazioni del 2188 che con lui, più di tutti gli altri, hanno avuto spazio si va spediti e diretti al punto.



Nel corso del suo viaggio Miura ha perso tutto. Ha perso la sua casa, la sua nazione, la sua epoca, la sua famiglia, i suoi amici ed anche il mezzo con cui contava di proteggere tutte queste cose. Tutte le certezze che aveva, sono state spazzate via. In favore di una nuova realtà, che per quanto assurda, viene accettata seppur con tanta tristezza.



Dalla “promessa” con “l’altro” sé stesso è passato molto tempo. Per dirla senza usare mezzi termini, a memoria non mi pare di aver visto salti temporali cosi “lunghi” quando si tratta di eventi “presenti”. A livello numerico si passa dalla scena 152 alla scena 289.



Nel mentre Miura ha fallito ripetutamente nel attivare la 19(facendo però attivare la 13 attraverso il Codice Okino), ha “aiutato” involontariamente Juro nello scoprire la natura di 48Q, è stato sparato da Megumi ricevendo l’attivatore, ha reincontrato il suo amico Takatoshi ed ha infine salvato coraggiosamente i suoi coinquilini da Ei Sekigahara.



C’è un singolo buco nella sua lista eventi prima di questa breve sequenza conclusiva. Uno ed uno soltanto, che si colloca proprio dopo l’incontro con Ei a casa Kurabe ma non è l’argomento di oggi.



Maggio 1985, l’Apocalisse, la battaglia finale è iniziata: Fuyusaka e Kurabe hanno già ingaggiato i Kaiju. Keitaro si trova ancora una volta sulla riva del fiume Kaede, il suo angolo di paradiso, il suo rifugio per pensare in un’epoca cosi caotica.



Nonostante la battaglia che si sta già consumando, il cielo ha ancora dei colori meraigliosi. Sono gli stessi che c’erano il giorno in cui lui e Chihiro, rimasti orfani, sono stati accolti in casa Kurabe. Non ha dubbi ormai, non gli interessa chi sia davvero o quanto sia cambiata, Chihiro è Chihiro. Sarà sempre la sua sorellina, sarà sempre parte della sua famiglia.



Dopo pochi minuti, il ragazzo viene raggiunto da Hijiyama. Si sono dati appuntamento per “riprendesi” la Sentinella 19. È ancora lì, dove l’aveva lasciata Keitaro dietro i teloni di quel grande palazzo in costruzione.


Nel bene e nel male, i due sono “legati” a quella macchina. Molto presto l’intera città diverrà l’inferno. È buffo ma…in fondo, Takatoshi non riesce a non pensare che ci sia la mano del destino. Hanno “viaggiato nel tempo”, hanno vissuto per mesi in quello strano futuro…ma la sostanza non è cambiata. Combatteranno con le Sentinelle per proteggere quanto gli è caro.



Keitaro seguendo la sua predisposizione più pragmatica e realista Keitaro, temendo il peggio, prega l’amico di occuparsi di Chihiro nel caso dovesse succedergli qualcosa venendo zittito dalla di lui “canonica” ma rassicurante carica emotiva. Queste NON sono cose da dire,lui sarà sempre il primo ad arrivare nel caso gli succedesse qualcosa.



È qui(e questo si ricollega a quelle registrazioni) per combattere “…e salvare tutti. Non morirà nessuno. Voglio vederti più forte di cosi Keitaro” ed è con questo proposito che i due fanno irruzione al interno del grande edificio che Miura ha costantemente sorvegliato per riprendersi quella che è “La nostra Sentinella”.


Nella scena successiva, i due ex militari sono già sul tetto. Trovo abbastanza paradossale che i MIB continuino a difendere la Sentinella ANCHE durante l’attacco dei Kaiju. A me, a noi giocatori ne è stato mostrato solo uno…ma ne hanno incontrati mooolti altri durante la loro irruzione.



Fortunatamente Hijiyama a un Phazer(immagino preparato da Okino) con il quale riesce ad avere facilmente ragione di tutti gli aggressori anche con la sicura inserita…non a cuor leggero però “Mi sento in colpa per tutto quello che facciamo a questi tizi”, Keitaro è celere nel ringraziare l’amico per l’aiuto ma questi lo corregge, è troppo presto per i ringraziamenti “Lascia i nemici più forti a me”.



Natsuno sta già combattendo, non può permettersi di lasciarla da sola. Fortunatamente BJ “l’altro me stesso” gli ha rivelato come attivare la Sentinella. Passandosi una mano sulla cicatrice lo START parte e Keitaro può finalmente tornare a bordo della 19 e si dirige velocemente verso la posizione di Minami la quale è più che sollevata dal sentire la sua voce. È pronto a combattere per i suoi cari e per la sua famiglia.



È cambiato tutto ma infondo, non è cambiato niente. È pronto a dare la vita per coloro a cui tiene.



Il prossimo sulla lista è un altro finale, tocca alla nostra sukeban ed al salvataggio di Minami



EDIT:30/08/2021

13 Sentinels



Il…

penultimo evento della storia di Yuki, il “famigerato” scontro sul ponte con Erika/426 è con tutta probabilità uno dei miei preferiti in assoluto. Una di quelle chiave di volta che rivoluzionano e influenzano l’intera narrativa.



A livello cronologico, da allora, è passato pochissimo tempo ed è a dir poco sorprendente constatare come Aiba/426 una volta inseritosi al interno delle nanomacchine di Juro abbia iniziato a muoversi immediatamente andando a impersonare il ruolo del sedicente gatto stregone Birba prima ancora che Natsuno fosse ritrovata. Nota aggiuntiva? Escludendo il suo arrivo al Sakura ed il flashback con il suo primissimo incontro con l’odiato “quattrocchi”, la storia di Yuki è ad ora quella che si consuma nel minor arco di tempo, andando dalla scena 130 alla 148, sebbene la storia di Nenji per via della sua natura abbia certamente il potenziale per strapparle questo primato.



La scena si apre ancora una volta sul tetto, il primo pensiero di Yuki è ancora per Aiba ed ha dove possa essere finita sebbene quasi subito torni a concentrarsi su Natsuno e sulla sua volontà di ritrovarla. Andando a scavare un po’ si scopre che la ragazza “sa” che Aiba o più correttamente il criminale Juro Izumi , voleva impiantarle delle nanomacchine sparandole.


NON so se lo abbia già fatto. Dopotutto nella scena sul ponte viene detto chiaramente che Aiba/426 aveva “già” avuto modo di ritoccare i ricordi della sukeban inoltre ha affermato di averla “preparata” per quello che sta per arrivare ma non voglio intestardirmi su questo punto.



Accanto a Aiba, le riflessioni della ragazza cercano di razionalizzare quanto più possibile le assurdità con cui sta venendo in contatto. Non si fida di quanto detto da Gouto e Shinonome, ritenendo che vogliano usarla per arrivare al USI ma al tempo stesso…ha visto con i suoi occhi la città distrutta del Settore 3 e la spaventa l’idea che la “sua” possa essere la prossima. Allo stesso modo ha “risolto” il mistero della “doppia” Tomi Kisaragi, che tanto l’aveva fatta dannare.



La reiterata ed ossessiva insistenza di Amiguchi inoltre, non ha ancora sortito alcun effetto. Ai suoi occhi era ed è rimasto solo un ragazzino ricco che le corre dietro. Discorso diverso per quanto riguarda la “scatola”. Quanto ha visto è la prova concreta della verità che si cela dietro gli appunti di Minami, aver pensato che fossero solo fantasie, aver dubitato della sua amica è un peso molto grande da sopportare.


D’altra parte Yuki “sa” che Natsuno non è una sprovveduta e sa cavarsela da sola però…è scomparsa già da molti giorni(non sappiamo esattamente quanti), deve agire in fretta.



Pur essendo possibile dirigersi direttamente al vecchio edificio per trovare Sekigahara, un po’ come accaduto durante tutta la fase “investigativa” è possibile scendere dal tetto e dirigersi nei corridoio. Importunare di nuovo Megumi(facendole perdere di vista Juro) che non può fornire altre informazioni e dirigersi in mensa a prendere una bibita per essere poi raggiunti, seduta stante, da Shu.



Il ragazzo nota subito l’assenza di Aiba(“Cosa le è successo?”) e tenta poi di attaccar bottone ma non insiste quando la sukeban gli dice che non è aria perché la giornata è pessima…sebbene aggiunga di essere sempre disposto ad aiutarla, per qualunque cosa.


Dopodiché, si può finalmente passare al vecchio edificio. Le storie come quella di Yuki sono piene zeppe di momenti e dialoghi che non vanno poi ad inserirsi in lista nonostante la loro rilevanza ma l’assenza di questa scena è davvero senza senso per quanto mi riguarda.


Dopo aver cercato inizialmente Sekigahara al interno di alcune aule vuote, Miura attira l’attenzione della Sukeban. Trovando, quasi subito, Sekigahara disteso a terra. Il robottino gli spiega che le sue condizioni sono identiche a quelle di Ryoko Shinonome ma il ragazzo si affretta subito a tranquillizzarla(“Ho solo finito le pillole”) ed a fornirle le ultime novità.



È solo una supposizione, ma Miura(che ha taaanta fretta di andare) crede di aver localizzato Minami. Sekigahara non la accompagnerà, non vuole che gli uomini in nero finiscano per credere che sia una sua complice inoltre si sentirà meglio non appena avrà sgraffignato un po’ di pillole dal infermeria della scuola, a Yuki invece fornisce un’arma(un phazer) per la missione. La ragazza non ha idea di come si usi ma le sarà imprescindibile se vuole salvare Natsuno.


Ei vuole solo una cosa in cambio del suo aiuto(ed è questa l’elemento che ai miei occhi rende questo dialogo imprescindibile ai fini della lista eventi) vuole che nel eventualità che perdà definitivamente la memoria…Yuki si impegni a mostrarle una certa registrazione che Miura ha per lui nient’altro(letteralmente l’ultimo evento che ho visto con Ei).



Seppur visibilmente preoccupata per le condizioni di Sekigahara, Yuki si fa forza e segue Miura verso il Settore 3. La scena si sposta direttamente nella città distrutta giusto al infuori della casa diroccata, Miura ha localizzato una coordinata poco più di tre km a sud-est che presenta un’elevatissima presenza di androidi.



Non essendo equipaggiato con armi di alcun tipo, toccherà a Yuki sbarazzarsi degli ostili. Subito ci si sposta alla famosa coordinata. È un luogo che ho già avuto modo di vedere, è la carcassa del Titano dove Tomi e Nenji hanno scoperto che i Kaiju sono prodotti dalla Shikishima ed erano originariamente delle macchine terraformanti.


Minami si è proprio nascosta al interno della carcassa di quel Titano: si è accorta di come gli androidi si blocchino sempre PRIMA di arrivare dentro al titano ma nonostante la sua indole solare ed ottimista inizia davvero ad essere disperata. Non può fuggire ed ha finito le razioni e le bibite “Morirò qui senza che lo sappia nessuno?” per fortuna in suo soccorso arriva la nostra Sukeban.


Miura le raccomanda di sparare sempre alla batteriza sebbene Yuki si dimostri molto abile anche senza i suoi suggerimenti, riuscendo ad abbattere l’intero manipolo di Kaiju ivi presenti con pochi problemi(Ovviamente anche qui è possibile assistere ad un “bad” con gli androidi).


Fatto questo, finalmente, può riabbracciare la sua amica. È un abbraccio che sa di vittoria, liberatiorio come pochi.Natsuno non riesce a capacitarsi di come abbia fatto Yuki a trovarla ma si tratta di una cosa da poco per la nostra sukeban “…Nat verrei a prenderti anche se fossi su un altro pianeta”.


Dopodiché la nostra donna spaziale nota anche la presenza del suo partner in miniatura “Sei ritornato per me!” a cui questo rispondi con un secco “Ovvio”. A BJ il compito di chiarire un punto non tralasciabile: perché Nenji e Tomi prima ed ora Natsuno sono riusciti a sfuggire agli androidi nascondendosi nella carcassa del Titano?



Non è un caso, a quanto pare il campo magnetico del Kaiju è ancora attivo e li ha tenuti lontani. Detto questo BJ si affretta a invocare una fuga tempestiva. Per quanto ora Natsuno sia al sicuro, altri androidi si stanno dirigendo verso la loro posizione. Le spiegazioni arriveranno ma dovranno attendere.



La storia di Yuki è quindi l’unica a non presentare in nessuna forma lo START e la cosa francamente mi intristisce un po’ visto quanto è simbolico e gasante quel momento. Note aggiuntive? La scomparsa di Natsuno copre un arco temporale da scena 129 a 148, mi fa davvero tanto strano che in un tutto questo casino non abbia mai incontrato Keitaro visto quanto lui e Natsuno sono legati: il ragazzo non ha scene nel arco di tempo dalla 125 alla 151.

Infine…potrei sbagliarmi ma la conclusione della storia di Minami potrebbe collocarsi dopo il finale di quella di Shu(visto il cliffhanger) quindi post scena 230 ma dovrò dire basta ai finali per un po’. Ora si torna a Tomi, sono molto curioso di vedere se il famigerato Terraformazione che mi serve per sbloccare la seconda parte di Himawari sia il suo ultimo evento o meno: dopotutto il suo attuale lock(Ultima ondata di Shibugaki) fino ad ora era un lock esclusivo di scene conclusive: Ryoko, Juro, Shu. Le aspettative sono alte.


EDIT: 02/09/2021


13 Sentinels



Le…

…aspettative per l’odierna storia di Tomi erano alte. Vuoi per le poche battute scambiate fra lei e Tsukasa, vuoi per le rivelazioni avute con il finale di Shu,vuoi per la natura “pesante” del suo lock. Senza ovviamente dimenticare l’evento “Terraformazione” che sblocca la seconda parte della terza zona di battaglia.



Tuttavia questa sequenza si è infine rivelata essere una preparazione ad un finale che plausibilmente si rivelerà esplosivo. Con la scorsa sequenza e la fuga del Settore 3 si è chiuso un ciclo ma i misteri ed i punti domanda sono aumentati e Tomi, seguendo la sua indole curiosa e perspicace sta cercando con tutte le sue forze di dare un senso a tutto quello che ha visto e scoperto.



Cronologicamente la scena si colloca esattamente il giorno dopo dal ritorno del gruppetto nel Settore 4. Il prologo di Shu si è concluso e Yuki è stata arruolata nel USI. Gli studenti inoltre sono stati finalmente trasferiti dal vecchio al nuovo edificio.



Uno dei dettagli che rende ai miei occhi irresistibile questa serie di scene, è il mio riuscirea collocarle con certesoina perfezione al interno della cronologia degli eventi con una singola occhiata.


Nuovo edificio, Classe 1B. Due sono le cose che possono attirare l’attenzione della nostra ficcanaso, Iori che sonnecchia sul suo banco ANCHE nel nuovo edificio e Juro che guarda l’orizzonte dalla finestra. Basta questa singola accoppiata di elmenti per accorgersi di come questa scena si svolga pressoché in contemporanea ad un evento della storia di Iori.



Una volta svegliatasi, la nostra dormigliana chiederà supporto a Sawatari(a cui toccano le pulizie) per potersi infiltrare nel aula di scienze e cercare il suo “lui”. Proprio come Fuyusaka (in imbarazzo per via del sogno in cui gli spara) anche Kisaragi non riesce ad avvicinarsi a Juro.



Il suo non è odio, antipatia o altro…la ragazza è dubbiosa, perplessa. Davvero “izumi” è un’altra persona? Megumi, “piange per te, lo sai?” e lui non sa nulla? È chiaro come…non sappia davvero come comportarsi sapendo quanto il ragazzo conta per la sua migliore amica, ma come biasimarla?


Concluse queste osservazioni, non da poco, si passa finalmente a Miwako. La cinnamon roll propone di andare insieme a visitare un negozio di torte ma…è la stessa cosa che aveva detto il giorno in cui sono finiti nella città distrutta. La stranezza, citando la nostra ficcanaso parola per parola è che “per te non sia successo niente”.



Non ha idea di essere stata nel futuro in rovina “Futuro in rovina che tipo di negozio è?” e quando le si parla della loro visita al computer centrale crede che si stia parlando del ristorante che si trova al piano sotterraneo del centro commerciale.


Anche quanto interrogata sulla presenza di eventuali novità di rilievo, l’unica cosa che le sovviene è il recente trasferimento delle attività scolastiche nel nuovo edificio. Vista la sua predisposizione timida ed insicura, Miwako arriva persino a credere di aver sbagliato qualcosa…di aver offeso inavvertitamente qualcuno e Tomi si sente in colpa per questo.


“Sa” che non è colpa del amica, per la scuola erano assenti ma per Sawatari è…come se non fosse successo nulla: deve essere opera del computer sotterraneo. La scena si sposta una manciata di scene più in avanti, quello stesso pomeriggio.


Nel frattempo si è consumato il succitato incontro fra Ei ed Iori al computer centrale. Ci troviamo alla stazione di Kamazumi e…subito mi si sono illuminati gli occhi. Questa è la giornata su cui poi la mente di Ogata baserà la stazione creata del neucasco di Okino.



Tomi è sollevata dal sapere che almeno “qualcuno” ricorda quanto è successo, credeva di essere pazza. Se la cinnamon roll, come già detto, non ricorda null per la senpai Shinonome la situazione è ancora più particolare. Non ricorda neppure il suo viso.


Ogata ne deduce che sia “questo” che intendeva Sekigahara con “ci gestiscono”, opinione condivisa da Kisaragi che però elabora ulteriromente. È convinta che sua madre e gli abitanti della sua città possano essere nascoti e sorvegliati sottoterra. Il che non è poi cosi diverso da quanto mi è stato detto fino ad ora.



La ragazza però vuole andare oltre le speculazioni, ha bisogno di prove “Voglio tornare lì”. Il bancho però la riprende pesantemente. Non importa se è brava a nascordersi, quel posto è un covo di androidi e rischia la vita.


Inoltre, come pensa di tornarci? Il portale certo…ma lo sa usare? Mordendosi la lingua, Usami passa in rassegna i possibili candidati. Morimura non l’aiuterà mai, la senpai Shinonome aveva iniziato a guardarla con sospetto…l’unica opzione(Gouto non viene neppure preso in considerazione) è Sekigahara, ma non ha la più pallida idea di dove possa essere.



Ora momento scenico molto importante, Nenji cerca ulteriormente di farla ragionare concludendo con “Se rimani bloccata lì di nuovo , chissà se potrai mai tornare…” e passa un treno.



Finalmente conosco il contesto completo di quel “…hai ragione. È proprio cosie farei meglio a pensarci bene…” quel famoso ma diviene l’attacco per canzonare un po’ il bancho “…non mi dirai che sei preoccupato per me? Sono davvero cosi importante per te?”



Il quale, non senza la sua solida goffa premura sostiene solo di non volerla veder morire inoltre, si propone di aiutarla ad escogitare insieme un piano per andare davvero al nocciolo della questione. I propositi del ragazzo, come ben sappiamo, affondano poco dopo in seguito al incontro con Wajima e soci.


Il pagliaccio made in Kuri, come il suo solito, fa il grosso e Nenji…beh diciamo che non ha intenzione di stare a sentire le sue baggianate. Soprattutto quando ha insultato la sua “ragazza” dandole della cosa inutile”pensavo fosse alle elementari”.



Ogata non solo pesta brutalmente Wajima ed i suoi ma, dopo avergli stesi si prepara a dargli una seconda dose di mazzate. Profondamente delusa dal di lui atteggiamento e dal suo ignorare completamente le sue preghiere, Tomi prende il treno lasciando il bancho alla sua ennesima rissa.


A preferito azzuffarsi, piuttosto che preparare un piano d’azione come aveva promesso “Mantieni la parola la prossima volta” con tanto di canonico baka finale. La sequenza però, non si chiude qui.


Ci spostiamo in avanti di qualche settimana con un salto dalla scena 81 alla 191(nel mentre è successo di TUTTO). Tomi si aggira da sola, dopo un’altra giornata di fallimenti, nei pressi dal santuario Tokisaka. Ha il terrore di iniziare a dubitare di se stessa, di essersi sognata tutto ma dopo i continui e reiterati tentativi non è riuscita a scovare il portale.



Eppure “sa” che era lì, cosa deve fare per farlo comparire? Non sapendo che pesci prendere, Usami arriva addirittura a pensare alla soluzione più semplice e sciocca, in puro stile rasoio di Occam “Magari c’è un interrutore?”



…no, ma come si suol dire la fortuna aiuta gli audaci. Mentre è intenta a rovistare fra i cespugli il portale si attiva e non fuoriescono Okino e Hijiyama. Appena ritornati da una visitina al Settore 5, l’evento “Distruttore di mondi” si è appena concluso e la quantità di rivelazioni sono un peso enorme per l’ancora incredulo Takatoshi.


Okino lo invita a tornare al rifugio per riposare “Tranquillo non fuggirò” mentre lui si attarderà un po’ di più per smanettare un po’ con il portale e coprire le sue tracce in modo che “Chihiro Morimura non lo scopra” a questo punto la nostra ficcanaso balza fuori da un cespuglio con aria baldanzosa e soddisfatta.



Fa un certo effetto vedere Tsukasa colto veramente di sorpresa ma ancor di più, vederlo costretto ad accettare i termini di qualcun altro senza la possibilità di obiettare. Abituato come è a pianificare tutto e a “usare” il povero Hijiyama, Okino si trova alla mercé di una ragazza che non conosceva la quale “sa” che può usare il portale e “sa” che non vuole farsi scoprire da Morimura.



Se vuole che mantenga la bocca chiusa “Farai una cosa per me. Non hai scelta” anche se per conto mio, c’è un altro grosso problema. Abbiamo visto più e più volte Okino andare a scuola in abiti maschili(non solo travestito) mi pare strano che Morimura e Gouto non si siano mai accorti di lui. Mi aspetto(e spero) in qualche chiarimento a riguardo.



Visto il “ruolo” di Miyuki Inaba/Tomi Kisaragi come AI di controllo della Sentinella 16 e l’ignoranza di Okino sul argomento, mi “aspettavo” che il lock conclusivo di Tomi potesse essere quello del finale di Shu “L’idol in orbita” e per forza di cose, Terraformazione è l’ultimo evento della sua storia.



So già che Tomi e Tsukasa sono andati più e più volte al Computer centrale del Settore 3 prima di essere colti sul fatto da Hijiyama e Ogata nella scena 246 però non credo che ci verrà mostrato molto delle altre visite ma se ne parlerà un’altra volta.



Nota aggiuntiva? Con questo evento la Storia e le fasi di battaglia sono andate “in pari” entrambe al 84% e si può proseguire proprio con il succitato Bancho.



Il ragazzo ha da poco scoperto “chi” fosse effettivamente il Comandante, il detentore della chiave .“Juro Izumi”, il Kurabe che sostiene di venire da un altro mondo, però lo ha messo in guardia dai pericoli a cui potrebbe andare incontro Natsuno: sempre cosi allegra, energica e solare…è l’ultima persona che credeva potesse avere la “cosa” che chiama i Kaiju.



Nenji è granitico nella sua volontà di tenere al sicuro l’amica ma ci si potrà fidare di questo Juro Izumi? Ed in che modo questi si occuperà della situazione? Allo stesso modo le parole del uomo gli hanno dato un insight diversa su alcuni eventi passati.


Se Izumi è il Kurabe di un altro mondo allora la donna dei cattivoni, quella che gli ha sparato da bambino era necessariamente la Fuyusaka di un altro mondo. Sparandogli ha fatto “qualcosa alla mia chiave”ma non sa cosa…sebbene ora abbia un elemento in più.


Dopo i continui loop ha ricordato un dettaglio che aveva rimosso prima di sparagli la donna aveva menzionato la Sentinella. Possibile che fosse il robot che ha visto nella città distrutta del 2025?



Accanto a queste nuove riflessioni ve ne sono di vecchie: l’incredulità che TUTTO in quella stazione sia stato creato dal suo cervello e la difficoltà ad accettare di essere uno dei quindici che, inconsapevolmente, porterà i Kaiju a distruggere tutto.



Una cosa è evidente sin da subito. Una finezza che rende l’intera sequenza deliziosa: è un po’ come se “questa” finisca per essere la versione ideale delle tante visite alla stazione. Il bancho ignora Tomi inzialmente ma, piuttosto che comportarsi con lei in modo scortese torna a dirgli quella frase che la imbarazza, tranquillizza e che la farà stare buona ed in silenzio per tutto il tempo “Se fra pochi minuti il mondo finisse, cosa faresti?”(“…li passerei con te”).


Dopodiché si ci sposta Wajima ed i suoi tirapiedi. Contrariamente alla volta scorsa NON è possibile vedere Nenji pestato se NON provando ad andarsene. Il che farà ripartire la sequenza della stazione nel modo che ho imparato a conoscere molto bene. In risposto alle “accuse” di presunte calunnie verso il Kuri, il bancho non fa una piega.


Non ne ha bisogno, se vuole dirgli qualcosa la dice in faccia: chi ha messo in giro questa fesseria? Colto alla sprovvista da questa determinazione, quel granduomo di Wajima perde tutti i propositi di rissa finendo per andarsene dalla stazione dopo aver discusso per un po’ con i suoi sgherri.



Il primo treno si sta avvicinando, è quello che prendono Fuyusaka e Kurabe. Okino non c’è ma Usami può essere comunque “lasciata” a parlare con la sua amica. A differenza della volta scorsa però NON possiamo sentire alcuna conversazione fra le due e Tomi non ci guarderà male se proviamo ad avvicinarci.



Con Kisaragi impegnata, Ogata si sposta verso Kurabe nella speranza di poter ottenere qualche informazione da Izumi. Approcciato però, una cosa è subito plateale “sembra il solito Kurabe” con una piccola differenza però “Sei arrivato al momento giusto. Qualcuno mi ha detto di darti un messaggio” la persona che gliela dato ha detto di chiamarsi Izumi.

Salito sul treno Kurabe, Nenji può leggere in fretta e furia il messaggio: espresso per Tsutsuji 17,12, primo vagone. Nenji non ha idea di cosa possa significare però una cosa la so io. La riflessione di Nenji a riguardo cambia a seconda di dove si trovi al interno della stazione.



Se infatti si è ovunque tranne che nella giusta posizione il messaggio sarà “ è il terzo, quello che prende Kisaragi. È il primo vagone è quello che si ferma alla fine del binario”. Mentre se si è nella posizione in cui si DEVE aspettare, l’ultima parte della riflessione sarà “…è quello che si ferma qui” vado in estasi per questi dettagli.



È passato solo un treno però, prima ve ne è un altro. Quello che prende la senpai Shinonome, al solito sofferente. Al solito incapace di avere una conversazione. Nota di merito? NON è possibile in alcun modo salire sul primo e sul secondo treno.


E prima che si arrivi il terzo, si ha la tendenza ha “spostarsi” dalla location di interesse perché Tomi si sposta verso il centro della stazione“Beh allora io me ne vado…”. Cosa succede alla fine del binario? Arriva una nuova passeggera che Ogata riconosce solo come compagna di classe di Minami.



Nel caso si esiti troppo il treno partirà e si assisterà al canonico bad una volta arrivate le 17:20. Per proseguire bisogna vincere le titubanze e la paura che NULLA possa cambiare e seguire la nuova venuta. Il personalissimo giorno della marmotta di Nenji Ogata subisce una svolta improvvisa.


Il ragazzo si risveglia al interno della macchina ma di fronte a lui non c’è Okino ma la ragazza che sa essere della IC. Inizialmente pensa che possa essere un’altra tirapiedi di Okino ma questa non sa neppure chi sia.



È lì perché qualcuno(Birba) gli ha detto di venire ha salvare Nenji Ogata, una cosa non le è chiara però. Se lui è accanto a lei fisicamente nel mondo reale…perché compare sullo schermo? Perché il neurocasco mostra quanto accade nella sua testa “Quindi devo solo togliere il casco dalla testa?”



Il bancho si affretta a fermare la sua salvatrice, memore di quanto riferito da Tsukasa. Rimuovere il casco avventatamente potrebbe costargli la vita per cui invita la ragazza a chiamare la polizia. Yakushiji però(che viene listata come “Megumi Yakushiji” nel log dialoghi nonostante NON si conoscano) ha l’ordine di agire con discrezione.



Spazientito allora, il ragazzo chiede di chiamare il “mandante” …ma questi è “Un gatto, perciò ha opzione limitate. Un gatto parlante venuto a salvare il mondo”. Ogata non ha idea di cosa stia dicendo, per cui si sposta su qualcosa di più concreto.


C’è forse un pulsante di spegnimento? No, però ve ne è uno con scritto “riavvio”. Il ragazzo capisce subito che premendolo verrebbe rimandato alla stazione. Nel mentre però Megumi ne ha trovato un altro, uno con scritto “vincolo” su invito di Nenji la ragazza inizia a cercare un modo per toglierlo mentre lui, inizia a fare qualche domanda.


Ha parlato di “salvare il mondo”, intende dai Kaiju? Davvero quello che ha visto nella stazione potrebbe succedere ed ad una domanda, Megumi risponde con un’altra domanda “Se potessi combatterli, lo faresti?”


Di fronte alla risposta affermativa del ragazzo, Megumi decide di fargli “un incantesimo”. Nenji non è ancora fuori dal giorno della marmotta ma la fine è davanti a lui. Al interno dello schermo riesce a vedere in lontananza un robot e Sentinella 10 si aggiunge al suo inventario pensieri. Megumi ha tolto il vincolo e su suo invito preme il pulsante riavvio e plausibilmente gli ha anche “sparato” visto che ha detto che gli avrebbe fatto un incantesimo.



L’ultimo evento della storia di Nenji è prossimo, il lock è molto leggero anzi di più e mi fa un po’ strano visto che è stato l’ultimissimo pg. che ho sbloccato. Bisogna aver completato la quinta ondata della seconda zona di battaglia.



La fine del suo viaggio però dovrà attendere. Il prossimo sulla lista è un finale di quelli che si prospettano estremamente pesanti: con Tomi ho portato dieci pg. al 80% che ora sono diventati undici, tempo di affrontare il finale di Sekigahara, colui che vuole fuggire da questo mondo. L’assassino di Chihiro Morimura, il traditore, il bugiardo. Hype

EDIT: 04/09/2021

13 Sentinels


Dire…

…che sono soddisfatto dal finale della storia di Sekigahara sarebbe riduttivo. Pochi personaggi riescono a stuzzicare istintivamente la curiosità del giocatore come colui che cerca di fuggire da questo mondo. La sua figura è ambigua, ambivalente: premuroso ma crudele, istintivo ma razionale talvolta salvatore e talvolta carnefice, cacciatore e preda.



La sua natura “grigiam degna di uno dei personaggi che “più” si muove al interno di questo meraviglioso racconto, ha subito un ulteriore stravolgimento con le rivelazioni arrivate attraverso la sua penultima sequenza. Lui sempre in fuga dagli uomini in nero, aveva il loro stesso mandante. Ha tradito il suo amico. Ha ucciso o forse un altro se stesso ha ucciso Chihiro Morimura(2188) ed ora…ora pianifica forse di uccidere ANCHE Iori Fuyusaka la ragazza innamorata di lui e che tanto a fatto per aiutarlo nonostante i raggiri e le menzogne.


C’erano, ci sono tante domande a cui dare risposta con questo epilogo: l’identità della voce dal altro capo del trasmettitore, la morte di Sensei Morimura, i suoi sentimenti per Fuyusaka ma soprattutto la “sua” risposta a tutto questo, cosa aveva scelto di fare?



Non faccio il falso modesto e riconosco di aver “intuito” alcune di queste risposte ma un po’ come già capitato in altri casi, con “Shiba” in pole position, quanto afferrato è solo la punta del iceburg ma basta preamboli.



La scena si apre esattamente dopo l’incontro del fuggitivo con Minami e Takamiya nel vecchio edificio del SakuraLa sukeban ha condotto Sekigahara in via Goyo, nel quartiere dove si trova il quartier generale del USI.



Il ragazzo evita di avvicinarsi troppo,consapevole della natura “aliena” del suo veicolo e mentre Takamiya fa strada ha modo di riflettere su quanto ha scoperto fino ad ora.



Ha ancora con se il phazer ottenuto nel Settore 1, le cartelle cliniche recuperateal infermeria del Sakura ed il flacone ormai vuoto di NM:C024 più un memento che altro ormai. Il DD-426 ha già fatto effetto,dei suoi ricordi resta poco o nulla.



Non sa ancora cosa rispondere alla ragazza che continua ad aiutarlo ma secondo l’unità dati aveva accettato di uccidere Chihiro Morimura ed Iori Fuyusaka “è” Chihiro Morimura come prova una delle registrazione. Poi c’è lei, Yuki Takamiya sostiene di essere stata costretta a lavorare per l’USI per proteggere la sua amica Natsuno Minami ma davvero è Ida a dare gli ordini agli uomini nero come sostiene?



Solita chicca prima di proseguire? Possiamo scegliere se far nascondere o meno la moto. In caso affermativo questa si allontanerà da solo lasciando di stucco la nostra Yuki che esprime il desiderio di averne una.


Chiusa parentesi Ei segue la sukeban sopra il cavalcavia, dove può osservare per bene il suo bersaglio. Si trova al ultimo piano del grosso edificio proprio accanto alla stazione di polizia. Yuki vorrebbe accompagnare Ei ma con il suo solito savoir-faire la invita a restare lì, se non vuole essere un peso o un bersaglio per proiettili vaganti.



Questa però ci tiene a dargli un piccolo avvertimento prima di lasciarlo andare. Qualcuno sta dando ancora ordini agli uomini in nero e quel qualcuno si trova nel palazzo del USI. Il ragazzo non capisce dove sia la stranezza, è Ida che da gli ordini, lo ha detto anche lei no? Ni da quanto scopre per bocca di Takamiya, Ida è quasi sicuramente morto, ucciso da Shinonome.


Proprio in quel momento il trasmettitore suona, Ei ne deduce che siano stati seguiti con un drone “Sono sempre un passo avanti. Ho un’ospite speciale. Iori Fuyusaka. Fai in fretta”. Queste ultimissime battute confermano al di là di ogni ragionevole dubbio l’identità di colui dal altro capo del trasmettitore e la prova del nove arriva poco dopo.


Nella scena successiva, Sekigahara è già arrivato al ufficio del direttore ma spalancata la porta trova due agenti a terra e più in fondo, phazer in pugno c’è un androide(Solo scheletro, senza pelle artificiale) che tiene in ostaggio Fuyusaka.



La voce che minaccia la ragazza, quei modi autoritari, è inconfondibile: è Ida. Dopo aver gettato la pistola come da ordini, il ragazzo deduce che in realtà non fosse morto in quanto androide…ma è in errore.



Lui “è” morto ma aveva copiato i suoi dati preventivamente in quel androide, nel caso gli fosse successo qualcosa. In modo non dissimile da quanto suggeritogli involontariamente dalle azioni di Izumi. Dunque vuole creare un loop è vivere come un androide?



Nulla di più falso, ha “già” copiato i suoi dati nella zona di evacuazione(che poco più avanti scoprirò essere il Settore 0) e l’androide ora fa il lavoro sporco. Sarà anche stereotipato ma l’immagine del villain che dopo aver manipolato ed usato gli altri che alla fine si muove e agisce di suo pugno“nessuno è più affidabile di me”…è irresistibile.Soprattutto inserita al interno del arco di un personaggio come Ida, villain della “sua” storia anche dopo la morte.



Ei chide ad Ida di lasciare andare Iori vista la sua estraneità ai fatti ma l’androide lo corregge. La sua stessa esistenza(in quanto Morimura di questo mondo) è una minaccia ai suoi scopi e visto che non ha intenzione di mantenere la promessa, deve fare da solo.



Sekigahara nonostante la situazione di rischio non ha perso un briciolo della sua faccia tosta: come può pretendere che un uomo che ha perso la memoria ricordi questa fantomatica promessa?Aspettandosi una obiezione di questo tipo, il Direttore del USI attiva il drone dietro di se.


è una registrazione in cui Sekigahara esordisce con un “Ti sei liberato di chiunque fosse d’intralcio?” affermando poi di aver già “copiato” i suoi dati e quelli di Shinonome nel area di evacuazione. I preparativi per fuggire dal mondo sono dunque pronti, rimane solo una cosa da fare “Obbedisci agli ordini di Tetsuya Ida. Continua cosi”



Ei però conscio delle registrazioni successive guarda a “quel” se stesso passato come ad uno sciocco. Ida non fa una piega, si aspettava un suo tradimento. Anche nella morte sente di aver vinto anzi, promette ai ragazzi di occuparsi di loro nel prossimo mondo “Qualunque cosa farete voi non esisterete più”.



Iori tenta di dimenarsi e l’androide è costretto a colpirla violentemente, poi si prepara ad uccidere Sekigahara. Il nostro fuggitivo però ha ancora qualche carta da giocare:non vuole sapere perché Morimura si era impuntata cosi tanto con l’operazione Egida ignorando completamente anche solo la possibilità di avviare un altro loop?



L’androide è convinto che si tratti di una balla, cosa può saperne un uomo senza ricordi delle motivazioni di Morimura? Il ragazzo lo corregge aggrappandosi a quel poco che “sa”. Sa di aver ricevuto Miura da lui, nel Settore 3 e di aver registrato in quella occasione il messaggio che ha sentito poco fa.



Quello che Ida non sa è che ha fatto un backup dei suoi ricordi e che ora ricorda tutto o più correttamente(salvo sorprese) le cose importanti. La mente di Ei torna indietro al giorno del incidente nel vicolo.



Lui e Morimura erano in fuga dagli uomini in nero che pattugliavano tutte le strade principali, lasciandoli senza vie di fuga. Le condizioni del ragazzo sono gravi e le pillole sono terminate.


Ei da fondo a tutte le sue forze per resistere al dolore e tentare di formulare dei pensieri che abbiano un senso.

Consapevole di non avere più molto tempo ha lasciato in giro più registrazioni possibili ma è proprio a sensei Morimura che aveva intenzione di lasciare il foglietto con il numero del centro messaggi “sapeva” che avrebbe cercato il suo aiuto.È…ironia della sorte lo ha avuto, essendo Fuyusaka e Morimura, geneticamente, la medesima persona.



Dopodiché si passa a discuire del operazione Egida a cui si aggiungono interessanti sfumature: utilizzandolo tutti i terminali vengono bloccati e la città viene isolata dal Controllo Universale. A questo punto far partire un altro loop è impossibile, per questo TUTTI scompaiono. Di fronte a questo scenario Ei propone di lasciare qualche terminale aperto ma la sensei lo corregge.


Anche un solo terminale rimasto aperto, porterebbe i Kaiju a raggiungere l’UFO. Allora perché non avviare un altro loop? Perché è cosi contraria al idea di Ida? “Non ci sarà una prossima volta”.


Basterebbe questa sola frase a chiudere tutto ma Morimura espone con cura quanto ha scoperto. Grazie alle registrazioni del 2188 è riuscita a connettersi al satellite(lo stesso incui si trova Tomi/Miyuki). Un satellite che “non appartiene a questo mondo” e che a suo dire ruota intorno al “mondo reale”.



Il semplice distinguere fra il “loro” mondo ed un mondo “reale” è già di suo una bomba di proporzioni enormi, ma è solo l’inizio. Connettendosi, ha scoperto che NON possono ricominciare tutte le volte che vogliono. La stabilità del era in cui si trovano è ormai al punto di rottura.



Se perdono anche questa volta, l’intera struttura sarà ripristinata e tutto, Settore 0 incluso si sgretolerà. Nonostante le condizioni in cui versava Ei fossero disperate, Morimura acconsente a rispondere anche al suo quesito sul Settore 0.


Si tratta di un Settore che contrariamente a tutti gli altri non ha nulla al suo interno “Questo è il Settore 0, un’area di evacuazione immune ai loop” mandando i propi dati nel Settore 0 è possibile ricominciare da capo quando il mondo viene ripristinato.



Questa è la ragione per cui il piano di Ida NON può funzionare. Se il Settore 0 scompare, scompare anche la possibilità di creare dei loop. È la loro ultima possibilità. Con il Sistema Egida…potranno sopravvivere anche se in un mondo in rovina.



L’interno conflitto fra Ida e Morimura causa scatenante di molti degli eventi che hanno visto per protagonisti i ragazzi sarebbe potuto essere evitato se solo Chihiro Morimura avesse parlato. Ma perché? Perché tenere tutto segreto? Perché cancellare la registrazioni del 2188? Cosa c’è di cosi terribile?

…c’è quanto ormai sospettavo da un po’. Ei(e noi giocatori) vuole davvero sapere la verità? Vuole davvero sapere in che stato versa la terra?Bene, la avrà. Non senza vergogna e sensi di colpa le parole del infermiera ci portano indietro.



Siamo nel 2188, nel satellite sopra il Settore 4 cronologicamente questa è la registrazione più vicina a “Conto alla rovescia”(vi è solo un buco) la prima scena che so per certo essere ambientata nel primo loop.


La Dottoressa Chihiro Morimura è riuscita a bloccare il sicario Ei Sekigahara al interno di una stanza e lo invita a desistere dal suo proposito. Di tutta l’umanità non restano che “le dieci persone in questa piccola colonia” uccidere per denaro a questo punto è quantomai futile.



Il sicario però non batte ciglio, cosi come la Dottoressa si è ampiamente documentata lui ha fatto altrettanto. Ha scoperto che per raccogliere fondi per il progetto arca, ha venduto informazioni sulla tecnologia delle nanomacchine al mercato nero.


Quella tecnologia per cui(da registrazioni) il mondo NON era pronta a scatenato la già citata guerra delle nanomacchine “…e quella è la causa della contaminazione della superficie”.



La voce della Dottoressa inizia a tremare NON voleva che succedesse una cosa simile ma allo stesso tempo prova a darsi un tono: qualunque cosa dica nessuno gli crederebbe è la parola di una stimata scienziata contro quella di un criminale. Le intenzioni del uomo però sono state fraintese “Volevo solo ricordare per sempre la faccia della traditrice che ha distrutto l’umanità”.



Dopodiché un’esplosione, al insaputa della Dottoressa Sekigahara aveva messo una bomba al generatore di corrente plausibilmente compromettendo il sistema di sopravvivenza della colonia. Del tutto disinteressato alla sua stessa sopravvivenza e con gelido cinismo il cacciatore poté rimettersi in marcia“Quando accetto un incarico, lo porto sempre a termine”.



Di ritorno al vicolo, Chihiro ha terminato il suo racconto. È difficile accettare di essere la causa della fine del genere umano ma Ei non ha modo di esprimersi a riguardo. È agonizzante, il distacco delle nanomacchine è prossimo…la donna si avvicina per accertarsi delle sue condizioni ma nel vicolo arriva una terza persona, una bambina.



La sensei suppone che si sia persa ma questa non è una bambina comune “Non mi sorprende che tu non mi abbia riconosciuto visto che l’ultima volta che ci siamo visti ero solo una neonata. Serve una sola Chihiro Morimura:io”…quelle poche parole bastano alla donna per comprendere l’identità della nuova venuta.


La piccola Chihiro estrae un phazer dalla sua borsetta “Tu sei d’intralcio al piano” e le spara senza aggiungere altro lasciando Ei agonizzante in quel vicolo e me senza parole. Inghiottito come ero dalla quantità di spiegazioni e sconvolto dalle azioni apparentemente insensate di Chihiro bambina(di che piano sta parlando?) avevo quasi dimenticato la mancata risoluzione nel ufficio del USI.



Forte dei ricordi ritrovati, Ei mette in scacco Ida. È stato prudente a salvare i suoi dati nel Settore 0 ma non basterà. Morimura ha avuto accesso al Satellite del Mondo reale e cosi facendo ha scoperto che il prossimo ripristino sarà diverso dagli altri.



Il prossimo ripristino avrà conseguenze “anche” sul mondo reale, per cui “anche” la struttura che rimanda tutti li sarà ricreata “Non ci sarà più alcun Settore 0”. Ida è visibilmente costernato. Non è uno sciocco:satellite, mondo reale…era quello che la “sua” Tomi stava cercando di dirgli(ending di Shu) ed inavvertitamente abbassa l’arma.


Un singolo momento di distrazione, quanto basta a Sekigahara per afferrare il Phazer da terra ed eliminarlo una volta per tutte. Prima Ryoko e ora Ei, Ida è stato “ucciso” da coloro che aveva usato e sfruttato di più. La catarsi sta in questo ma il fattore tragico quando si parla di lui è innegabile, ha raccolto quello che ha seminato ma non era per “questo” che si era salvato arrivando nel Settore 0.



Messa al sicuro Iori(con tanto di momento imbarazzo visto che cadendo aveva scoperto le mutante), c’è tempo per un pizzico di romanticismo “Il mio passato è finito ma per il mio futuro, la nostra sopravvivenza è solo l’inizio”…che sia l’inizio di quanto attendeva la nostra Iori?”Penso di si” niente bacio o altro però, non ancora almeno.



Non abbiamo ancora finito. Autostrada di Tsuwabuki la battaglia finale è iniziata. La “sua” vecchia Sentinella,la 15 è ora pilotata da Fuyusaka “una persona sincera”(un modo strano di definire una potenziale fidanzata) dietro a lei la 17(non è un caso che noti questa, è quella di Miura-BJ) e poi molte altre, di tutte le generazioni.



Con un sorriso sardonico Ei prende atto di come “lui” abbia radunato tantissimi partecipanti per il suo “gioco”. A lui spetta “quel modello migliorato di prima generazione…deve essere la Sentinella 11” con un movimento della mano Ei attiva lo START sul collo.



Lui, il fuggitivo è l’ultima pedina, l’ultimo dei tredici a scendere sul campo di battaglia. Come si fa a non essere in hype dopo un finale del genere? Anche se ammetto che avrei voluto inserire IO il comando Start come avvenuto con altri pg.



Prima di terminare, ho fatto una lettura doverosissima al archivio e vi sono alcuni piccoli dettagli che modificano un po’la situazione. In primo luogo proprio il Sistema Egida: è scritto chiaramente che quando il sistema si attiva e tutti i terminali sono chiusi questo provoca il caos ma ancor di più la scomparsa dei residenti.


Questo mi porta a credere che tutte le persone che hanno più di sedici anni NON siano “reali”, mi è tornata inmente quella frase di Tamao Kurabe(1945) che tramite le pillole ricevute da Gouto e le parole di Kiriko ha scoperto che i suoi genitori NON erano i suoi veri genitori (Sul fattreo medicine e sogni immagino si tornerà nella storia di Gouto).



Il famoso Satellite secondo l’archivio ruota invece intorno ad un generico “pianeta” ma non viene specificato perché venga enfatizzato il suo essere nel mondo “reale”, non ancora almeno l’ombra di un mondo in stile “matrix” c’è. È però confermato che da qui partono i piani che arrivano alla Fabbrica Automatica del Settore 1.



Il Settore 0 invece, se i vari Settori sono posizionati come i petali di un fiore, è…il pistillo. Non occupa uno spazio temporale e non è influenzato dai loop.



Infine la “Struttura” su cui si basa il mondo. Non ho idea di chi o cosa l’abbia creata ma come già detto è al punto di rottura. Se i Kaiju vinceranno “anche” nel Settore 4 tutto si ripristinerà, Settore 0 incluso ed il mondo che i ragazzi conoscono sparirà per sempre.



Credo di aver già detto e scritto troppo. Il mio “ordine” dei pg. mi ha portato tante soddisfazioni…ed oggi mi ha portato a finire Ei PRIMA di Iori che è la prossima sulla lista.


EDIT: 07/09/2021

13 Sentinels



Strano…

…a dirsi visti i miei tempi biblici ma con un cast ormai “dimezzato” che rende quando mai improprio o quantomeno pretestuoso parlare di “giro”, mi trovo ad affrontare l’ultima sequenza della storia di Fuyusaka.



È un cerchio che inizia a chiudersi e…trovo che sia straniante ed affascinante chiuderla subito dopo quella di Ei a cui è cosi tanto legata. Cronologicamente è passato mooooltissimo tempo dalla fatidica dichiarazione (si parla di quasi ottanta scene dalla 113 alla 192 ) siamo poco dopo “l’inizio” della missione di majokko di Megumi(ha sparato solo a Renya) e subito dopo il fortuito incontro fra Usami e Tsukasa.



Dopo tanto cambiare si ritorna alle origini,ci ritroviamo sulla via di casa nel quartiere commerciale di Keyaki. Nonostante la confessione la nostra dormigliona continua ad essere la”solita” Iori. Sbadata, assonnata e pasticciona. L’UFO, la fuga, il futuro, i Kaiju, Kurabe, Gouto, Amiguchi…quegli strani sogni continuano a privarla del sonno insieme a ragazzi, sempre e solo ragazzi.



Miwako di suo è alquanto “insospettita” dal comportamente di Usami. La nostra ficcanaso dopo aver aiutato l’amica a trovare il disco, è ora disposta ANCHE a farle scegliere il posto dove andare a mangiare contrariamente a tutte le precedenti uscite. Una stranezza che non passa inosservata alla cinnamon roll “sei fin troppo gentile con me…” ma Tomi sostiene che non ci sia nulla di strano.



Sawatari conosce TUTTI i posti migliori dove andare a mangiare e quel tutti nasconde una piccola grande chicca. Nonostante NON ci siano bivi in questa scena…e come se ve ne fossero. Interrogata dalle amiche sulla questione cibo si può scegliere di NON mangiare.



Le due interpreteranno la risposta come “mal d’amore” e inizieranno subito a tempestare Iori su come sia andata “abbiamo il diritto di saperlo” con una Usami che con una delle sue battutacce fa subito centro“Fammi indovinare, gli hai detto subito quello che provi”.



Dove sta quindi la scelta? Beh, si può effettivamente decidere di andare a mangiare. Si tratta di una “sorpresa”, un Izakaya. Il fatto che sia aperto cosi presto è una stranezza sottolineata anche in game ma la cinnamon roll spiega che è un locale “particolare” che avevo scoperto vendere yakitori d asporto.



Nonostante la bontà del cibo, Tomi essende di gran lunga la più perspicace del terzetto nota immediatamente gli sguardi straniti dei passanti a vederle girare con degli yakitori fuori da un giorno di festa ma come dirà lei stessa “…alle studentesse si perdona tutto” . Come rivelatomi da un trofeo scopro che questo è l’ultima pietanza mangiabile sulla via di casa.


Dopodiché la scena(sebbene con delle battute leggermente diverse al inizio) è la medesima del altra “versione”. Interrogata dalle amiche, Fuyusaka rivela il tanto atteso nome ma è sorpresa nel trovare anche reazioni poco entusiaste.

Kisaragi, senza tanti giri di parole, le consiglia di NON frequentarlo, lo conosce. Sa che non è un ragazzo normale e che è coinvolto(molto genericamente) “in faccende” losche. Iori però in puro stile eroina shojo pur consapevole delle enormi differenze fra i loro caratteri e stili di vita non ha alcun intenzione di desistere.



La ficcanaso non ha modo di elaborare o tentare di farla desistere. Proprio in quel momento, Sekigahara affianca le tre ragazze con la sua moto e chiede a Fuyusaka di seguirlo. Tomi è molto guardigna nei suoi confronti “Cosa hai intenzione di fare ad Iori” ma il ragazzo sostiene di NON aver tempo per spiegare.



Incoraggiata da una Miwako sovraeccitata(“Segui il tuo cuore!”) Iori sale sulla moto lasciando alle spalle le sue amiche. Sul autostrada di Tsuwabuki, Ei ha modo di farle qualche domanda sui sogni di cui le aveva parlato.



Li fa ancora? Ha scoperto che NON sono sogni ma ricordi. I ricordi di Chihiro Morimura, la sua sensei. La donna stava cercando di impiantare i suoi ricordi in lei, un procedimento possibile con le tecnologie del futuro(ancora una volta 426 docet).



Assodato che l’infermiera viene dal futuro come Ei, Iori chiede ulteriori delucidazioni. Se e dico se quanto dice è vero…vale lo stesso per Amiguchi e Kurabe? Di fronte a quel cognome, Sekigahara fraintende pensa subito a Tamao Kurabe (L’androide) “La conosci?” ma poco dopo capisce che si tratta di “Juro” o Izumi. Ulteriori chiarimenti arriveranno successivamente, sarà Morimura stessa a fornirli.



Il luogo del incontro è il parco Ayame. I due hanno fatto presto ed hanno modo di chiacchierare un po’. Iori riceve(con grande gioia) il permesso di chiamare il ragazzo per nome(“Se ci tieni”) e poco dopo lo nota reggersi la testa ed affrettarsi a prendere delle pillole.


Alleviato temporaneamente il dolore, il ragazzo coglie l’occasione per parlare un po’ di se. È cresciuto ad Ashitaba come lei, l’Ashitaba di ottant’anni nel futuro. La stessa città che Iori ha visto ridotta ad un cumulo di macerie e presto toccherà anche a “questa” Ashitaba.



Alla ragazza non è chiaro un punto, se i suoi sogni erano ricordi vuol forse dire che Ei e Sensei Morimura sono venuti per combattere ii Kaiju? Ni anzi in questo caso si tratta di un secco no. Morimura non può più combattere “Tocca noi farlo”.Noi, “loro” i compatibili.



Tuttavia(come 426 gli rinfaccerà ampiamente) Sekigahara si è arreso, ha deciso di rinunciare alla lotta questo mondo “Non si può salvare”. Convinto che ogni speranza sia già persa, Ei fa una proposta di quelle che non mi aspettavo.


Plausibilmente mosso dalla di lei dichiarazione, le propone di “fuggire” insieme a lui nel prossimo loop. La città scomparirà, ma non loro “In sedici anni possiamo prepararci bene e la prossima volta vinceremo noi”. Iori è lusingata ma…non può fuggire cosi.



Che ne sarà dei suoi genitori? E di Miwako? La risposta di Ei è scontata: chi resta morirà, ed aggiunge(senza elaborare) che quelli NON sono i suoi veri genitori. Come già ampiamente previsto inoltre Iori viene dal Settore 1, come Chihiro Morimura: è plausibile che come Amiguchi sia stata “prelevata” in tenera eta dal Settore di appartenenza per farla vivere in un’ambiente diverso.



Nonostante il rifiuto il ragazzo tenta un’ultima volta di convincerla:se non fugge, morirà ma la ragazza è granitica. Non può fuggire. Non ci sono speranze? Bene, combatterà e proteggerà tutti “Come nei miei sogni” di fronte a questa rimarcabile prova di coraggio, Sekigahara la invita a cercare l’aiuto di Juro “Non ricorda quello che è successo ma penso che ti aiuterà”.


Questa frase è una chicca magistrale, dopo queste scene si colloca anche il tentativo di Iori di illuminare Juro sul UFO e sulla verità dietro ai suoi sogni. Una scena non riportata al interno della lista eventi perché parte da un dialogo in corridoio che a suo volta porta ad un flashback. Cosa intende fare invece EI? Il ragazzo sostiene di non avere più “molto tempo” stessa cosa vale per la senpai Shinonome.



Non può rimanere in quel mondo “Vedi che tipo di persona sono, non mi merito il tuo amore” non volendo rigirare il coltello nella piaga, Iori si incammina verso il punto di incontro con la Sensei


La donna(in versione latex e capello sciolto “Proprio quella dei miei sogni”) non si aspettava di vedere Iori lì, Sekighara è laconico a riguardo “Ha il diritto di sapere” ma Chihiro tace anche di fronte alle richieste della giovane se stessa “è vero che i miei sogni sono i suoi ricordi?”



Spazientito, dalle reiterate reticenze della donna, Ei decide di rispondere personalmente. L’obiettivo di Morimura era quello di manomettere i ricordi e la personalità di Fuyusaka per trasformarsi in lei. Né più né meno di quanto già detto da 426 che è sempre un passo avanti a tutti.



Prima che però il ragazzo possa proseguire con la sua versione, Chihiro si decide finalmente a parlare. Non è cosi o quantomeno non è “più” cosi. Quella era la sua intenzione iniziale “Ma le cose sono cambiate”. Il motivo? Beh lo possiamo immaginare “Non ci rimane altro che l’operazione Egida”.


Ad Iori però prema sapere innanzitutto del suo di “destino” davvero scomparirà? Cosa le accadrà? La sensei la rassicura “Non ho cambiato la tua identità. Continuerai ad essere Iori Fuyusaka” il merito è sempre del nostro terrorista “Juro ha interrotto la procedura perciò i miei ricordi per te rimangono solo sogni”.


Suppongo che abbia operato in modo simile a quanto fatto con Kurabe visto che anche in quel caso per non creare un conflitto ha fatto in modo che i ricordi sembrassero dei sogni. Iori di suoi capisce che con “Juro” si riferisce al uomo visto nei suoi sogni mentre Ei suppone che Morimura abbia trasferito dei ricordi anche in lui.


La sensei sostiene di non essere responsabile per quanto sta accadendo al attuale Kurabe. Il che è parzialmente falso. Come lei stessa ammette “Fosse stato per me, l’avrei trasformato nel vecchio Izumi”(rimando netto a quanto detto dalla donna a Juro/Erika/Tamao sul ponte nella storia di Yuki) che è la causa principale dei conflitto affrontati da Juro: fra i ricordi violenti di Izumi/426 e la personalità gentile e modesta creata per lui da Tamao Kurabe.



Iori NON è Chihiro Morimura ma avendo visto i suoi ricordi “capisce” quali sentimenti la legano a “Juro”. Sekigahara però non è soddisfatto. È stato nel Settore 5, ha visto quanto stava accadendo a Tamao Kurabe. Ha trasferito dei ricordi anche dentro di lei? Cosa vuole fare esattamente?



Iori difende ancora una volta i “sentimenti” della sensei che per conto suo “ammette” di aver trasferito alcuni ricordi in Tamao Kurabe(non abbiamo idea di quali siano i “suoi” sogni) e Shu Amiguchi “…Dovevo mantenere una promessa”.



Sekigahara incalza, questa fantomatica “promessa” di cui parla non spiega il perché “loro” fossero compatibili(sottinteso con quei ricordi) per questo ha chiesto di incontrarla li.


La verità? La verità è che “Non sono più umana”. Un fulmine a ciel sereno , un groviglio che però viene sciolto praticamente subito. Al momento del ripristino, il mondo in cui si trovava è stato “occupato” e la vera se stessa è “morta”.


Quella che vive ora è…né più né meno di un’illusione creata dal Controllo Universale. Iori manca delle basi per capire di cosa si stia parlano mentre Ei appare subito sconvolto. Quanto dice è completamente opposto a quello che gli ha raccontato Ida, fuggendo nel Settore 0 consente di fuggire nel prossimo mondo, vero?



Sbagliato. Andando nel Settore 0 non si cambia davvero Settore. Il Controllo Universale usa i dati nel Settore 0 per creare una copia perfetta che continua a vivere nel mondo successivo.



Solo i quindici compatibili sono in grado di portare a termine il piano “…il piano ideato nel 2188 per portare avanti la specie” ma lei, Chihiro Morimura non è una di questi. Non più “Sono una bambola prigioniera dei cinque settori. Non ho modo di completare la missione”.



Non è banale le “copie” create dal Controllo Universale che continuano a vivere nel mondo successivo, NON sono più compatibili. Non hanno accesso ai portali se non usando i dati biometrici di altri. Ida utilizzava quelle di Amiguchi(ed ha dovuto usare quelli di Takamiya quando questi si è reimpossessato del autorità di comando), Morimura invece usava quelle di Fuyusaka e qui c’è da chiedersi perché Chihiro bambina riesca a trasferiri i cittadini del Settore 4 nel Settore 3 ma per ora lasciamo perdere.



Anche Ei riesce finalmente a capire la situazione: Morimura voleva “rubare” l’identità di Fuyusaka Iori, la “Chihiro” di questo loop per riacquisire la sua umanità, diventare nuovamente una compatibile. Con il tempo le due sarebbero diventate un’unica persona.


D’altra parte la domanda fatta in precedenza sul Settore 0 ha tradito le intenzioni di Ei “ Immagino che volessi teletrasportarti al Settore 0 e porre finel all’Operazione Egida, vero?”. Il ragazzo tace, come Miura-BJ ha notato, è un bugiardo meno bravo di quanto crede “Si, uccidendoti”.


Il ragazzo estrae la pistola e la punta contro l’infermiera ma Fuyusaka si para in difesa della donna. Ha ancora una domanda, cosa accadrà a lei che non è più umana nel caso si avviasse l’operazione egida? “I dati memorizzati nel Settore 0 funzionano anche se isolati”.



Sekigahara abbassa la pistola, distrutto. Chihiro Morimura continuerà a vivere ma…per lui e Shinonome non c’è mai stata una via d’uscita, aveva perso prima ancora di iniziare a combattere. Il ragazzo fugge inseguito a ruota libera da Iori mentre al insaputa di tutti Chihiro(bambina) ha ascoltato con attenzione quanto si sono detti.



Fuyusaka tenta vanamente di fermare Sekigahara. Non può fuggire? Bene “Ti proteggerò io. Combattiamo insieme” ma il ragazzo esita “Se solo avessi il coraggio di prenderti la mano…” e scappa ancora una volta.


La scena si sposta mooolto più avanti, con un salto di oltre novanta scene( dalla 194 alla 286). Questo è…l’inizio della fine ma dal punto di vista di Iori. Mentre l’attacco dei Kaiju è iniziato e tutti fuggono, la ragazza corre dritta dritta verso il pericolo, arrivando poco sotto il cavalcavia in via Goyo.



Ha solo una cosa da fare, la Sentinella 15 quella che Ei gli ha ceduto…la sua mente torna indietro a qualche giorno prima. Ci troviamo esattamente PRIMA delle scene nel vicolo viste nel finale di Sekigahara(Scena 254), poco prima della morte di Chihiro adulta. Il nostro fuggitivo si è presentato a scuola al improvviso ed ha trascinato Iori nel vecchio edificio senza darle alcuna spiegazione.


Quando il ragazzo inizia a toccarle le spalle ed a guardale le gambel diventa rossa come un peperone mentre i suoi ormoni fanno il resto “Come? Non mi sento pronta…” ma le intenzioni di Ei non hanno nulla di sconcio. Dopo averla esaminato la gamba si rende conto che è “…qui che ti ha sparato”.


L’attivatore della Sentinella, memore delle parole di 426 il ragazzo mostra il movimento da fare per attivare lo START dopodiché vi registra sopra la sua Sentinella, la 15 “Era mia, ma è meglio che la abbia tu. Sono davvero inutile…” dopodiché invita la ragazza a credere in se stessa prima di fuggire di nuovo.


Di ritorno al cavalcavia è proprio sul credere in se stessa che si focalizza Iori. Proteggerà la città, i suoi genitori, Miwako e con una frase degna del più caciarone degli shonen “Sarà anche solo una studentessa ma ho un robot enorme” attiva anzi attivo lo START dirigendosi verso la battaglia finale. La prima in assoluto dei tredici a farlo.



La sua storia inoltre anche mettendo da parte i flashback è fra quelle che copre il maggior arco temporale dalla scena 48 alla 286 in modo diametralmente opposto a storie come quella della Sukeban, estremamente circoscritte.



La sequenza mi è piaciuta parecchio però…esaminando la timeline ho notato che Chihiro Morimura è “stata” a scuola molte altre volte dopo l’incontro al parco(vedi Storia di Shinonome). Per cui quanto detto da Iori non è correto al 100%.



Il ruolo di Chihiro bambina inoltre diventa sempre più ambiguo ma arrivati a questo punto non ho intenzione di proseguire la storia di Gouto se non dopo aver concluso tutti gli altri(Hijiyama escluso) quindi dovrò aspettare.

EDIT: 08/09/2021

13 Sentinels



La…

…conclusione della storia di Minami è molto diversa da quello che mi aspettavo ma ciononostantechiude le eccentriche avventure della donna spaziale e del suo partner robotico nel unico modo possibile. A livello emotivo è un colpo tremendo nonostante l’esito fosse tutt’altro che imprevedibile.


Cronologicamente? È passato moltissimo tempo dal ultimo volta che ho vestito i panni di Natsuno. La ragazza è rimasta bloccata nella 129 ed è stata salvata dagli androidi nel Settore 3 nella 148. Dopodiché il vuoto.



Con l’esclusione della storia di Miura(dove chiede al ragazzo di cercare BJ, evento ricordi smarriti scena 152) i ruoli della nostra donna spaziale si riducono ad alcune comparsate propedeutiche alla scena 279 nella storia di Sekigahara e al suo “cameo” in quanto comandante al interno della storia di Ogata.


Con una singola ma importantissima eccezione: il suo arrivo al computer centrale del Settore 3 alla fine della Storia di Amiguchi (scena 230). Qui sta la sorpresa, NON mi viene mostrato nulla di quel incontro. Non ho modo di scoprire se le teorie di BJ siano o meno state confermate e se siano Minami e “tutti gli altri” i veri alieni. Non ancora almeno.



Ci troviamo esattamente prima della visita del nostro fuggitivo al Sakura per cercarla.



Ponte Sumire, riva del fiume Kaede, tramonto.Un inedito trio composto da Minami, Miura e Takamiya( sono taaanto curioso di sapere cosa pensa la nostra sukeban della relazione fra i due) accompagnato da BJ si è recato sul posto con un compito ben preciso.



Il posto è stato scelto dalla donna spaziale, c’è tanto spazio e non c’è molta gente possono tranquilamente far comparire la Sentinella. Keitaro è un po’ reticente convinto che sia il caso di aspettare sera ma Natsuno e Yuki lo convincono, essendo una cosa veloce non corrono rischi.



BJ dal canto suo prima di chiamarla intende cambiare il pilota registrato della Sentinella 17 “Sarai tu Natsuno”…come era prevedibile, BJ NON può più pilotare. Poteva farlo fino ad ora perché utilizzava i dati di Miura ma come il ragazzo stesso intuisce “è successo perché ho pilotato la 19”.



Senza autorità di comando, BJ non può pilotare e non può neppure teletrasportarla. Bisogna cambiare pilota ma c’è anche un’altra cosa “la memoria della Sentinella sarà resettata”. È un grosso problema, tutte le registrazioni andranno perse.


BJ tace sulle conseguenze(la dove gli sguardi di Keitaro e Yuki fanno capire che i due abbiano quantomeno intuito qualcosa) ma ha un piano: trasferirà tutte le registrazioni su di se mentre cambiano il pilota registrato “…le registrazioni dovrebbero essere al sicuro”.



Natsuno è cosi entusiasta, cosi radiosa…da non redersi conto che quella l’ultima volta che parla con il suo compagno di viaggio “Piloterò il robot e combatterò insieme a BJ”. Yuki nonostante la situazione non ha perso un briciolo della sua iperprotettivita verso l’amica “Dovrei essere io a pilotare” ma BJ la redarguisce “…per te c’è un’altra Sentinella”.



La sukeban non ne sapeva niente ma non ha modo di chiedere spiegazioni, BJ ha un ultimo augurio per loro “Cooperate e rimanete il via” dopodiché da inizio al procedimento. Dovendo accadere tutto in concomitanza non c’è altro tempo per parlare.



Natsuno si strappa il cerotto, e con un movimento della mano attiva lo STAT sulla sua guancia(è automatico, non mi viene dato la possibilità di farlo). L’apparizione della 17 cattura completamente l’apparizione dei presenti cosi come del giocatore. Solo a visioni successive si ha modo di notare quelle poche semplice animazioni, un leggero accasciarsi, occhietti rossi e poi il nulla.



BJ è scomparso ma Natsuno se ne accorge solo dopo aver rimandato indietro la Sentinella. Tocca a Keitaro spiegarle l’accaduto. BJ-Miura ha dato tutto se stesso per proteggere le registrazioni e la Sentinella 17. Lo spazio presente sul ricognitore non era sufficiente per conservare la sua personalità e le registrazioni, cosi il robottino ha cancellato la sua AI per dare ai ragazzi l’opportunità di conoscere la verità, l’occasione per vincere.


Non so se Minami conoscesse la “vera identità” di BJ né se avesse intuito i suoi sentimenti per lei ma so che subito dopo questo amarissimo addio, la ragazza troverà il modo di mostrare il video a Sekigahara come aveva promesso al suo partner. Non poteva che finire cosi, da un “Ciao” ad un “Addio”. È davvero difficile non affezionarsi a BJ-Miura, un unsong hero dal inizio alla fine. Una delle più belle sorprese di questo splendido viaggio.



Nota di merita di archivio? Non basta farsi piazzare l’attivatore, senza essere registrati come piloti di una specifica Sentinella NON si può pilotare.



Ripresomi dallo schock del addio a BJ e nel bel mezzo di questa luunga maratona di finali, si colloca il penultimo evento della storia di Yakushiji. La nostra “majokko” ne ha passate tante. L’ultima volta aveva seguito il consiglio di Birba, si era “liberata” di un peso ed aveva ammesso…non solo di essere gelosa di Fuyusaka(che vede come una rivale in amore) ma riconoscendo di eseguire gli ordini del gatto per se stessa.


Di contro, grazie al fortuito intervento di Sawatari aveva scoperto che solo lei vede il suo contraente. Da allora è passato un po’ di tempo(da scena 224 a scena 248), sono successe tante cose fra cui l’intera storia storia di Shinonome(con tanto di perdita definitiva di ricordi), la conclusione della storia di Amiguchi e tanto altro ancora. Ad essere però estremamente significativo per la storia di Megumi è un evento nella storia di Juro. Il ragazzo ha ritrovato, mentre accompagnava Ogata, la carcassa di un androide che grazie a Hijiyama ha scoperto essere uguale a sua nonna da giovane. Grazie a quel ritrovamente, ha “ricordato” il giorno in cui Shiba/48Q è “nato”.



Chiusa questa doverosissima e necessaria introduzione, è ora di cena a casa Kurabe. Megumi trova Juro addormentato nel salotto ma questa volta si assicura di non svegliarlo. Come al solito possiamo scegliere se accendere la TV ma questa volta Birba non si fa vedere, il trigger per continuare è inforcare il grembiule e cucinare(non importa se pesce o hamburger).



Sebbene sia stato il profumo del cibo a svegliarlo, una volta trovatosi di fronte la ragazza l’espressione del giovane Kurabe è tutto furché affamata. È un momento…estremamente difficile per lui, sta impazzendo “Sono…Juro Izumi?” istintivamente Megumi crede che si stia, finalmente, ricordando di lei ma la realtà è diversa.



Juro è convinto che “sappia” che quei sogni erano in realtà i “suoi” ricordi (Quelli di 426)ma Megumi è in errore a credere che il “piano” di Birba stia funzioando. I sogni del giovane Kurabe nulla hanno a che vedere con l’Izumi di cui era ed è innamorata.



Trovandosi però costretta a rispondere, la ragazza insiste nel dire che lui è “Juro Kurabe”, pregandolo di non insistere a chiederle altro. Ha fatto una promessa a Tamao e nel caso la rompesse, non potrebbe più vivere in quella casa. Arrabbiatosi Juro scappa via senza cenare lasciando Megumi ai suoi pensieri.



La mente della ragazza torna indietro al giorno della succitata promessa. Cronologicamente Natsuno ha da poco scoperto che Yuki collabora con gli uomini in nero.


Megumi si trova sul tetto del Sakura a piangere. Non riesce a credere che il ragazzo di cui è innamorata sia davvero “sparito”. Nella foga del pianto, la ragazza non si accorge del arrivo di una figura che pare conoscerla.



Non si sono mai parlate però Megumi…l’ha vista parlare con Juro. Si tratta di Tamao(androide), costernata per la situazione della futura majokko e desiderosa di aiutarla. Sa che prova qualcosa per Juro e che vorrebbe stare con lui ed è ben disposta a realizzare questo suo desiderio.



A due condizioni però. Primo, dovrà trattarlo come “Juro Kurabe” e dovrà evitargli di parlargli del futuro o di altri argomenti ad esso legati per proteggerlo. Secondo, nel caso dovesse iniziare a ricordare di essere Juro Izumi dovrà dirglielo subito.



L’androide non entra nello specifico ma “sarebbe molto pericoloso se tornasse ad essere Juro Izumi. Il motivo non è importante”. E come se è importante, Tamao si è opposta al tentativo di Morimura di “trasformare” il nostro Juro nel “suo” Juro/426.



Il “contrasto” fra la personalità gentile creata da Tamao e i ricordi violenti di 426 sono alla base di gran parte del “conflitto” interiore affrontato da Juro nella sua storia. Sebbene sia possibile rifiutare l’accordo, un po’ come avvenuto con Iori(quando deve scegliere se seguire o meno Ei dopo essere stata salvata nel vicolo), la scelta in realtà non esiste.



Accettato l’accordo, Tamao consegna a Megumi il famoso contratto d’affitto rassicurandola inoltre su altre questioni per cosi dire…burocratiche “Ne parlerò io con Morimura”. Concluso il flashback, il mattino seguente vicino al cancello della scuola Megumi si imbatte in Briciola a cui continua a rivolgersi come se fosse Birba e subito dopo in Juro, il quale le passa vicino senza neppure degnarla di uno sguardo.



Nel pomeriggio, dopo le lezioni la majokko si reca in corridoio per dedicarsi ad uno dei suoi passatempi preferiti: spiare Juro da lontano. Dopodiché viene bloccata dalla sensei Morimura in corridoio. Ho riconosciuto questa scena con una singola occhiata e sono felice di averne una “versione” nella lista eventi.


L’infermiera ha saputo che Megumi vive a casa Kurabe e vorrebbe sapere se ha notato qualcosa di “strano” nel di lui comportamento “Pensa di essere Juro Izumi per caso?” la ragione di queste domande è presto detta, la sensei è convinta che la ragazza sappia qualcosa ma prima che abbia modo di scavare più a fondo la conversazione fra le due viene interrotta dal diretto interessato.


Un pallidissimo Kurabe,mostra di aver iniziato a ricordare “qualcosa” menziona di essere “Izumi”, accusa Morimura di essere la “creatrice” di Kurabe per poi concludere realizzando che la donna vista più e più volte nei suoi sogni fosse in realtà lei e non Fuyusaka come supponea inizialmente.



La sensei fa la gnorri ma prima che il ragazzo possa insistere qualcosa lo spaventa e scappa via. SO cosa è successo, Shiba si è teletrasportato dietro a Morimura costringendolo ad un’altra fuga, una fuga che lo porterà a chiedere l’aiuto di Okino.



Megumi per conto suo prova ad interrogare la sensei sulle strane parole del ragazzo, ma la donna sostiene non sapere “Non capisco” quanto stava succedendo. Capendo che si tratta di una situazione pericolosa Yakushiji insegue Kurabe venendo bloccata sulle scale da Birba.



Pur consapevole che è pericoloso “parlare” in posti affollati, il gatto si vede costretto a gettare via ogni forma di prudenza, causa l’urgenza. La situazione è grave, Juro è stato “rapito”, immaschiatosi a suo dire in affari di gente losca e pericolosa “che usa la magia per i suoi scopi” reindirizzandola verso la fabbrica abbandonata di Higoromo che ha già visitato in precedenza.



Prima che possa entrare nei dettagli però, il gatto scompare “…deve essersi allontanato troppo” e Yakushiji intuisce che “non era reale” ma poco le cambia e si getta a testa bassa per salvare Juro. La scena del “salvataggio” vista nella storia di Kurabe non ci viene riproposta da un altro punto di vista.


Siamo già fuori dalla porta con Yakushiji che stringe forte la mano del ragazzo per condurlo al sicuro ma non si tratta di un momento di sollievo come si poteva erroneamente supporre dalla storia di Kurabe. Interrogata da Juro “Lavori per lui?”, Megumi capisce(a ragione) che stia parlando di Birba ma non le importa se non è cosi “Lui ti curerà”.



Di fronte al improvviso silenzio del ragazzo, Megumi si lascia andare un po’ “Inizi a ricoonoscere quello che sogni, vero? Riconosci anche me?” …non è cosi. Juro ha capito…ha capito che i ricordi, i sogni che ha intesta NON sono del Izumi di cui era innamorata Yakushiji.


Interrogato dallaragazza, Juro scende nei dettagli. In tutti i suoi sogni, l’ha vista una sola volta ed in quella occasione lui le sparava uccidendola. La cosa lo ha spaventato molto(come già so), aveva paura di farle del male “Perché io…” il rossore e lo sguardo basso fanno intendere che fosse il momento per una pseudo dichiarazione ma NON è questo il momento.



Megumi lascia la mano del ragazzo sentendosi tradita “Tu chi sei?”, già…chi è? Non è davvero rimasto più nulla del ragazzo che amava? Ha tradito persino Tomi nella speranza di riavere il “suo” Juro ed ora? Ora che ne sarà di lei? A che cosa serviva quel accordo? Che cosa le ha fatto fare quel maledetto gatto?



Disperata, la ragazza corre via lasciando Juro da solo. Da parte mia come giocatore SO che Megumi non rinuncerà alla missione, tenterà ancora di sparare ad Ei(prima di essere bloccata da Tomi) e scoprirà plausibilmente diverse cose sulla natura di Birba e del contratto(vedi sortita di Sekigahara a casa Kurabe).


Per il resto non vi è alcun lock a precludermi la sequenza conclusiva della storia di Yakushiji. Ad ora…è l’unico evento finale a presentare questa particolarità. Allo stesso tempo, il Contratto d’affitto si è rivelato essere l’ultimo voce da archivio sbloccabile tramite punti mistero per cui (da avviso in game) tutti i successivi verranno convertiti in metachip.


Con Megumi ho finalmente superato la soglia del 80% con dodici personaggi ma non ho alcuna intenzione di giocare la storia di Gouto prima di concludere tutte le altre(Hijiyama escluso, causa lock). Chicca? Ho notato che i personaggi “lockati” con un lock chiuso non presentano la luce verde ai loro piedi quando vengono evidenziati.



Ora…ora tocca ad altre conclusioni, sono fortemente tentato dal invertire Tomi e Nenji, visto il potenziale “maggiore” del finale della nostra ficcanaso: so “già” che il suo ultimo evento si chiama Terraformazione e che sbloccherà la seconda parte della terza zona di Battaglia.


EDIT: 09/09/2021


13 Sentinels


Alla…

...fine ho perseguito nel mio proposito di invertire l’ordine. Dopo aver parlato con Yakushiji, Ogata si ritrova nuovamente alla quinto binario della stazione di Kamazumi, mancano sempre dieci minuti alle diciassette.



Il ragazzo questa volta prende subito l’iniziativa ed interrompe subito Kisaragi…pronunciando le parole che forse avrebbe voluto e dovuto dire quel fatidico pomeriggio “Voglio assicurarmi che tu sia al sicuro, Kisaragi. Se torni lì, io ti seguo”.



Dopodiché raccomanda alla ragazza di aspettarlo mentre sistema alcune cose. Ha visto uno di quei robot chiamati Sentinella mentre parlava con quella ragazza…se l’arrivo dei Kaiju è davvero inevitabile, con una di quelle potrebbe combatterli.



Nonostante questo sia canonicamente l’ultima visita del nostro bancho alla stazione, è possibile “ricreare” qualche errore narrativo. Nel caso ci si faccia pestare da quel pagliaccio di Wajima o nel caso si perda il treno giusto si avvierà un “reset” con Okino che ci rimanda indietro…nonostante Okino NON si alla fabbrica al momento.



Qual è il treno giusto? Beh, recandosi in fondo al binario Nenji nota che Tsukasain compagnia di Iori . L’ultima volta era riuscito a “fuggire” inseguendolo e nonostante questi non risponda scappando immediatamente , cambia poco. Una volta salito sul treno Ogata è finalmente fuori.


Il ragazzo ha un fortissimo mal di testa ma riesce a muoversi comunque senza problemi(il che è straordinario, visto che Megumi dovrebbe avergli sparato). Nonostante i loro screzi inoltre, trova tempo e modo di preoccuparsi per Hijiyama quando lo trova in ginocchio ancora dolorante per il proiettile subito. Non c’è tempo o modo per chiacchiere di alcun tipo però Ogata segue Yakushiji ed è finalmente libero.


La scena si sposta in avanti. Molto più avanti, non solo la battaglia finale è già iniziata ma il “Prologo” ideale è finito essendo questa scena ambientata subito dopo l’epilogo di Sekigahara. L’attacco visto a “livello strada” è uno spettacolo terrificante.



Un Nenji carichissimo si propone di vincere assolutamente la battaglia per tornare a problemi e battibecchi normali e quotidiani “…cosi potremo prendere ancora il treno per andare a scuola”. Con lui c’è sempre Tomi e poco dopo vengono raggiunti da Natsuno.



Hanno raggiunto il limite operativo insieme, gli altri non se la passano bene, neppure Miura. Natsuno si mette subito in contatto con lui e scopre che è la 19 ha subito seri danni. Nenji gli chiede di uscire, ha già fatto abbastanza e deve riposare ma il nostro ex soldato vuole impegnarsi ancora di più “Natsuno, combatterò anche per conto tuo” con grande imbarazzo della nostra donna spaziale che è ancora in denial e non vorrebbe che si interessasse cosi tanto ma “…mi preoccupo SEMPRE per te”.



Tomi allora si offre di andare ad aiutare Keitaro ma viene bloccata da Nenji che le ricorda dei danni subiti dalla 16; di tutta risposta gli viene rinfacciata la medesima cosa. Ha subito troppi colpi ed ha raggiunto il limite operativo.



Al bancho però tutto questo non importa e senza alcun preavviso attiva lo START sulla sua caviglia “…non me ne importa niente. Devo proteggere la ragazza che amo” vedere Usami speechless fa un certo effetto. Con la fuga delle due ragazze “coperta” dalla 10 “Stai a guardare Tomi Kisaragi. Questa volta giuro che ti proteggerò”…si chiude la storia del nostro bancho.



Un lungo, delizioso ed emozionante giorno della Marmotta in salsa Vanillaware pieno di chicche e dialoghi aggiuntivi. Avendoli invertiti, a Nenji segue Tomi che idealmente “chiude” questo giro in formato ridotto.



La volta scorsa era riuscita a sgamare e ricattare Tsukasa grazie ad una fortuita coincidenza, da allora è passato un po’(circa una trentina di scene) nel mentre sono successe e succedono un sacco di cose.



Megumi ha sparato a Iori, Tomi ha iniziato a preoccuparsi per Juro(“Non conosco nessuno Shiba”) e Ida si sta preparando a cancellare o più correttamente isolare Miyuki Inaba. Nel bel mezzo di tutto questo si colloca una sequenza…che io ho “già” visto.


Come accaduto per il dialogo fra Megumi e Morimura in corridoio però, non è un qualcosa di presente nella lista eventi. In classe, alla fine delle lezioni Tomi ha modo di sentire nuovamente Juro che parla come se si stesse rivolgendo a qualcuno e la cosa inizia seriamente a preoccuparla “…parla di nuovo da solo” sebbene non approfondisca e tenga il ragazzo a distanza con quel “Ti serve qualcosa?” che avevo frainteso per astio o antipatia giocando con Juro.



Trovo sempre molto piacevole queste brevi spaccati visti da nuovi punti di vista nel mentre Miwako propone a Tomi di andare a casa insieme fermandosi a mangiare le già citate crepes…tuttavia sia Tomi che Iori, da poco sopraggiunta. hanno degli impegni.



La cinnamon roll inizia seriamente a preoccuparsi per Kisaragi, la vedo scostante, distante e stressata…non a torto aggiungerei. In retrospettiva però, la nostra ficcanosa è convinta che sia un bene che Miwako non ricordi nulla di quanto accaduto nel Settore 3



Altra chicca? Prima di uscire dal aula è possibile vedere Juro recuperare le fotocopie da andare a consegnare in infermeria(scena che lo porta ad un dialogo extra con Shinonome) ma anche al suo “Perché mi fissi?” rivolto a Iori. Non è da poco, non possiamo “sentirlo” ma se la memoria non mi inganna in quest’occasione Fuyusaka gli chiede a bassa voce di parlare “…non qui”.



Lasciata la classe c’è un piccolo salto in avanti. Tomi ha impiegato un po’ a raggiungere il Santuario Tokisaka,nel mentre si è consumato il finale della storia di Amiguchi e nel aula di Scienza Ida ha pagato lo scotto delle sue azioni.



Ad attendere Kisaragi, c’è Okino. Alla ficcanaso non piace proprio vederlo travestirsi “Di nuovo con la gonna e la parrucca? Sei proprio strano”(in realtà sarebbe sei proprio un maniaco, usa “hentai”) ma il ragazzo si ostina a sostenere che sia “necessario” per la sua sicurezza inoltre non accetta critiche da chi arriva in ritardo.



Sarà una reference di poco conto al interno de racconto ma da storia di Hijiyama so che Okino inizierà ad indossare sempre meno il suo “travestimento” dopo questa piccola “accusa”. Posizionatasi al interno del teletrasporto i due viaggiano fino al Settore 3. Ad attenderli trovano una sorpresa.



A trecento metri sottoterra, al interno del Computer centrale del Settore 3 il duo Tomi-Tsukasa si trova di fronte Shu. La sorpresa è reciproca e Kisaragi a modo di ridersela un po’ sotto i baffi per via di certe uscite del ragazzo“…hai sentito? Ha detto che sei una ragazza carina” a cui Okino risponde con falsa modestia “Non mi lamento”.



In contemporanea da un angolino si fa vedere anche Minami. Non abbiamo idea di cosa sia accaduto ai due MIB che erano con Amiguchi anzi il ragazzo chiede alla donna spaziale di tornare a nascondersi “Potrebbero essere con gli uomini in nero” senza fornire altri dettagli ma fortunatamente, BJ li conosce: non corrono alcun rischio.



Kisaragi riconosce subito il robottino fuoriuscito dalla borsa di Minami come lo stesso visto in compagnia di Sekigahara. BJ è lieto della fortuita coincidenza, con Tomi e Okino lì, il loro lavoro sarà molto più veloce.



Prima però deve spiegare a Tsukasa la sua nuova condizione…ma non è necessario. Ei gli ha già spiegato quanto è successo e perché sia finito al interno di un ricognitore. I due vecchi compagni hanno il medesimo obiettivo: salvare la ragazza che si trova in orbita.



BJ spiega a Tomi che anche la sua Sentinella si trova in orbita, in un luogo allora sconosciuto ma con l’aiuto della 16 contano di riuscire a capire qualcosa. Tomi è scettica, in precedenza erano riusciti a contattarla con i suoi dati biometrici ma ora, per quanto possa tentare, Tsukasa non riesce a cavarne un ragno dal buco.



Nonostante la gravità della situazione, Natsuno non ha perso un briciola della sua predisposizione allegra e solare anzi, è piuttosto contenta di sapere che “altri” possono viaggiare nel tempo sebbene Tomi la correga quasi subito “Io sono di quest’era”.



Dopodiché su richiesta della ficcanaso, i nuovi venuti scoprono che anche Yuki e Miura(con grande sorpresa di Amiguchi) viaggiano nel tempo per poi tornare a questioni più urgenti. BJ suggerisce a Shu di riferire quanto successo durante gli eventi del “suo” finale.



Il ragazzo non ne capisce molto però ricorda quanto ha visto e sentito: Ida ha disattivato la 16 ed ha parlato di “Autorità”. Okino non ha bisogno di ulteriori informazioni sa già cosa è accaduto e su suggerimento di BJ, decide di provare a revocare l’ordine in quanto creatore originale delle Sentinelle.



Nel mentre Tomi ha modo di scoprire perché Shu si trova lì “Miyuki Inaba. La Idol” comunicava con lui tramite un programma tv e sebbene ora la chiamiate “numero 16” in realtà è un’altra Tomi Kisaragi. Nonostante sia letteralmente una bomba…Usami non può dirsi completamente sorpresa dalla rivelazione.



Quella canzone…era riarrangiata in modo da adattarsi agli anni ’80, ma era la stessa canzone che cantava quando andava alle medie. Inoltre “Inaba”(Come hare no Inaba, Usami-Usagi) era il SUO nickname ma davvero è diventata una idol?

Non c’è il tempo materiale per condividere questa sua riflessione con gli altri, Okino e BJ hanno completato il processo. Nel momento in cui Tomi contatterà la 16 l’autorità di comando sarà resettata e la Sentinella si riavvierà.



Il procedimento dura pochi secondi…Miyuki appare frastornata e un po’ intontita ma è al sicuro ora, sebbene abbia impiegato un po’ Shu ha mantenuto la parola, ha contribuito a salvarla. La Idol rassicura subito i suoi salvatori: questa per il Controllo Universale è una semplice trasmissione video, non corrono rischi di alcun tipo.



Quando Tomi le chiede il suo nome, la idol si presenta nel modo giusto “Sono Tomi Kisarai, come te”. Prima di spiegare ai ragazzi la situazione, vuole essere certa di una cosa però “Ti fidi di me?”.



La nostra Tomi non vacilla neppure per un secondo “Non andrò da nessuna parte se non mi fido di me stessa” dopodiché può iniziare il suo racconto. Dopo la battaglia nel Settore 2 è stata teletrasportata nella nave di comando.



La nave di comando è un satellite artificiale che sovraintende alla Terraformazione, per la seconda fase del Progetto Interstellare. Il luogo in cui tutti loro si trovano, ne è la prova inconfutabile “La seconda fase del Progetto Interstellare è stata un successo”.



Tomi chiede chiarimenti sui Deimos, quindi erano davvero semplici macchine edili utilizzate per la terraformazione? Inizialmente si a questo punto Natsuno entra a gamba tesa…quindi quello che ha teorizzato BJ è vero? “Non siamo sulla terra”.



Usami fa fatica a metabolizzare questo reveal ma Shu, da manforte a Natsuno. Lo ha visto con i suoi occhi, la città in cui si trovano ha un diametro di soli 30KM e “…pensavo che fosse un’astronave”. Tsukasa è incredulo.


Ha accuratamente indagato su altri paesi ma prima che possa elaborare, Miyuki conferma la versione di Shu. Il Controllo Universale altera le informazioni, in modo che risultino coerenti. Dalla sua posizione attuale inoltre vede l’intero sistema resienziale(solo il quarto immagino) ed i comandi di ogni singolo terminale. In aggiunta, sebbene abbia delle restrizioni, può gestire il Satellite “perché sono Tomi Kisaragi”.



Si riferisce a Tomi Kisaragi(2188), era una ricercatrice esperta in terraformazione che si è occupata di progettare la seconda fase dello sviluppo interstellare. Ne segue una registrazione.



Otto febbraio, 2188. Kisaragi ha appena completato una nuova simulazione, dopo venticinque tentativi sono giunti alla conclusione che il pianeta sia di tipo 57B. Per raggiungere un livello di abitabilità adatto alla razza umana, la simulazione ha impiegato circa milleottocento anni, di più rispetto alla previsioni iniziali ma la cosa non la preoccupava, tutto procedeva per il meglio.


Su suggerimento della Professoressa Morimura inoltre aveva deciso di aggiornare il sistema della nave di comando, in modo da monitorare la fase finale ovvero la struttura della superficie.


A secondo del risultato e degli eventuali danni subiti dalla struttura “…deciderò se si debba ripetere o meno la fase finale”. È ironico come ha suggerirgli tutto questo sia stata proprio la Professoressa Morimura “La prudenza non è mai troppa…” è un qualcosa che faccio fatica ad associare alla donna che, seppur involontariamente, pur di perseguire nelle sue ricerche ha causato la fine del genere umano.



Nota aggiuntiva, il laboratorio in cui si trovava la Dottoressa Kisaragi era con tutta probabilità sotterraneo visto che parla di tornare in superficie.



Chiusa la registrazione BJ si affretta ad illuminare i presenti sulla di loro natura mentre Okino riflette su alcuni fattori che stuzzicano la sua curiosità “…rifare la fase finale…” ma Inaba lo corregge, ora non si torna più indietro.



Ha poco tempo, la nave di comando per un po’ sarà fuori orbita per cui deve fare in fretta. Ci sono delle misure che possono adottare. Devono alterare il Controllo Universale e gli unici che possono farlo sono i compatibili “Fidatevi di me. Salite sulle Sentinelle” ed è letteralmente quello che stanno facendo i ragazzi durante la battaglia finale.



Un altro finale senza START ma rimane un finale da paura. Trovo affascinante il modo con cui Ida, con il suo manipolare e tradire abbia contribuito anche…a questo. Se lui non avesse fatto infettare le Sentinelle con il DD-426, non ci sarebbe stato alcun teletrasporto forzato. Miyuki non sarebbe mai finita sul Satellite, non avrebbe mai scoperto la verità sul mondo e non avrebbe potuto aiutare i ragazzi a risolvere la crisi.

Allo stesso modo è ironico come i Deimos, che hanno passato oltre mille anni ha terraformare e preparare il pianeta siano divenuti artefici inconsapevoli del apocalisse.


Tutto torna, come si fa a non adorarlo? Ulteriore nota? Nonostante sia una bomba atomica, Terraformazioen NON sblocca tutta la seconda parte della Terza zona di battaglia ma solo le tre fasi successive che ho deciso di posticipare al posto finale di Megumi che è il prossimo sulla lista.

EDIT: 11/09/2021



13 Sentinels

Fa…

…un po’ tanto strano essere già coinvolti nuovamente nelle avventure della nostra majokko. è passato pochissimo tempo dal ultima volta che ho vestito i suoi panni però…immagino che sia semplicemente prova di come tutti i nodi stiano finalmente venendo al pettine.



In retrospettiva? Alla luce della conclusione della sequenza precedent e delle sue sporadiche apparizioni nella storia di Sekigahara, che culminavano con il confronto fra il fuggitivo e Birba, non mi aspettavo uno stacco cosi netto. Ero convinto che tutto si sarebbe risolto(epilogo a parte) prima della sortita di Ei a casa Kurabe ma sono stato completamente disatteso.



Si è passati dalla scena 253 alla 282. Nel frattempo si è consumata l’intera storia di Sekigahara(suddetta sortita inclusa), Sensei Morimura è stata assassinata, BJ ha sacrificato se stesso per proteggere le registrazioni e…altro ancora di cui non sono a conoscenza.



Uscita da scuola,piuttosto che tornare a casa, Megumi si è diretta al Parco Ayame. Ha chiaramente bisogno di un po’ di tempo per stare da sola a pensare e…forse accettare, che Juro non ci sia più. Non fa neppure caso a come una bambina ivi presente inizi a seguirlo( o inseguirla nel caso ci si metta a correre).



La bambina esordisce affermando di “essere da sola” e chiede a Yakushiji di farle compagnia nel mentre aspetta. Disgustata al idea che degli adulti possano lasciare da sola al parco una bambina cosi piccola, in quanto “onee san” si offre di farle compagnia.



Nel frattempo la bimba le fa un po’ di domande, dove sono i suoi amici? No, non parla di quelli di scuola. Sta parlando di “Quelli che ti hanno chiesto di aggiornare il Codice D” e l’atmosfera cambia in un attimo. Ovviamente la bambina è QUELLA bambina,Chihiro.



Basto un po’ di illuiminazione e qualche cambio di tono per renderla inquietante e super creepy. Megumi ha ragione ad essere spaventata, Chihiro ha “già” ucciso la sua versione adulta, rischia seriamente la vita quando le punt il Phazer contro estraendolo con noncuranza dalla sua borsetta.



Vuole delle risposte, chi gli ha chiesto di aggiornarlo? Sa che non è stata una decisione che ha preso autonomamente ma ordinarlo è stato solo “un gatto nero con la punta bianca”.



La situazione si aggrava, quando arriva anche Gouto che le muove subito delle accuse molto pesanti , si rende conto di cosa ha fatto? “Ti credevo più giudiziosa” Per quanto ne sa lei ha “solo” bloccato i suoi poteri di Stregone. Gatti e magia, una bella storia ma né Gouto né la bambina si placano.



Sparando ha impiantato dentro i vari “stregoni” un codiceaggiuntivo accanto a quelli già presenti nel loro corpo “è un codice che espande le capacità dei Kaiju. Non siamo in grado di sapere quanto forti diventeranno”. Gouto e Chihiro hanno del tutto frainteso il ruolo di quel codice ma le loro supposizione hanno una grandissima presa su Megumi.


Sono convinti che chiunque gli abbia dato l’ordine, lo abbia fatto per accedere al Codice D e finire per controllare anche l’hangar e le Sentinelle. Non possono essere sicuri ma il modo in cui si è “nascosto”, la sua capacità di circuire e usare la ragazza in modo da non poter essere rintracciato…tutto prova che è lui.



Il “lui” è qualcuno che Yakushiji NON conosce “è un criminale proveniente dal futuro”. Furiosa per essere stata usata ed ingannata, la ragazza lascia i suoi accusatori(Che NON la bloccano) e corre a tutta velocità verso casa Kurabe. Ad attenderla, comodamente seduto su un cuscino c’è Birba.



Non è possibile ignorare il Gatto per andare in cucina o accendere la TV. Bisogna parlare, faccia a faccia. Birba nota subito che la ragazza è arrabbiata ma non condivide il suo “mi hai ingannata” e mantiene il più possibile la sua predispozione arrogante e sarcastica. Le ha detto sin da subito che non era un gatto.



…e allora il resto? L’antica civiltà, la maledizione “Sei un criminale proveniente dal Futuro! Mi hai ingannata per tutto questo tempo!” La majokko ci ha abituato a questi “sbalzi”, è sempre cosi tranquilla, cosi schiva però nasconde un animo fortemente passionale, fortemente emotivo.



426 non fa una piega ed esprime a parole, quanto per me giocatore è ormai scontato. Lui non le ha mentito. L’antica civiltà esiste. Lei, loro, quasi tutti credono di vivere nel XX secolo ma non è cosi. L’umanità si è estinta nel XXII secolo e da allora sono passati “…milioni di anni. Quindi, in realtà, il XXII secolo è un’antica civiltà”.



Yakushiji però non vuole starlo a sentire. Davvero ora le sta dicendo che NON vive nel mondo reale? Davvero crede che sia cosi stupida? “Mi hai convinto a sparare ai miei amici con questa…e ora tu controlli i Kaiju e le Sentinelle”.


Qual è il suo scopo? Vuole distruggere l’umanità come supposto da Gouto e Chihiro?”Te l’ho già spiegato questo è un gioco. Ed io mi sto preparando” se le cose andranno secondo i piani, LORO sopravviveranno. Yakushiji però esplode e spara una prima volta.


Birba di tutta risposta sussulta, scompare e riappare sopra la TV. Non si aspettava una reazione violenta “ Sei diventata pericolosa ma in fondo immagino che sia colpa mia” ed i sogni di Juro, a chi appartegono ?“…ah giusto sono i miei”.



Furente, la ragazza spara un altro colpo mentre 426 ricompare con noncuranza proclamando la sua innocenza. Sa già che non gli crederà ma vuole comunque provare a darle una spiegazione. NON pianificava di usare Juro “ma alla fine è andata cosi. Smettila di cercare di riportarlo indietro”. Prima di sparire definitivamente però, le da una piccola dritta “…l’ultimo stregone sei tu”.


La scena che ne segue è registicamente una delle migliori viste in tutto il titolo. Megumi si guarda intorno cercando Birba e istintivamente spara in direzione del primo rumore che sente ma scopre quasi subito di aver colpito Kurabe. La pistola le cade, il ragazzo scompare(nel modo in cui “scompare” Birba) e poco dopo compare “un’altra Megumi” che afferra la pistola e spara.


La stanza, il cielo si fa scuro e “…è colpa mia. Ho coinvolto tutti nella battaglia. L’unica che merita di morire…sono io. Tomi, perdonami”. Megumi si accascia a terra e perde conoscenza con uno splendido effetto da “televisore guasta”.



La ragazza è priva di sensi, il mondo attorno a lei è buio se non per Birba. è una piena confessione quella di 426 che esordisce sciogliendo i nodi su quanto è appena accaduto.



Yakushiji stava impazzendo per il senso di colpa ed ha finito per spararsi, da sola, allo stomaco. 426 però ci tiene a toglierle uno anzi più pesi. Ha fatto ciò che doveva “…se non combatti, ti annienteranno”.



Per quanto riguarda i ricordi di Juro, è seriamente e genuinamente dispiaciuto. Ha fatto il possibile, ha impedito al ragazzo di impazzire. Sebbene possa sembrare che l’abbia usata ed ingannata non aveva cattive intezion punto su cui è costretto a correggersi poco dopo “…beh forse un po’ si”.



Voleva…trasformarlo nel “…Juro del mio mondo”. Voleva, desiderava “controllare il suo cuore”…rendere i loro desideri tutt’uno come “Un padre fa con suo figlio” tuttavia lui, il ferocecriminale…ha esitato. E la causa di quest’esitazione è proprio Megumi.



Vedendo quello che provava per Juro non è riuscito ad andare fino in fondo e sebbene alla fine i desideri di Juro si siano allineati ai suoi, ha scoperto di non essere ancora un mostro,non del tutto “…c’è ancora un briciolo di umanità in me”.



Dopodiché prima di salutarla, le fa un’altra confessione. Ha davvero apprezzato il tempo trascorso insieme è stato gradevole “…come passare le vacanze insieme ad una figlia birichina” ha fatto tutto il possibile, si è assicurato di prepararli nel miglior modo possibile.


Ora…ora sta solo a loro tuttavia è consapevole di NON aver rispettato la sua parte del accordo “…quindi me ne vado”. Augurandole buona fortuna, 426 le lascia l’augurio di trascorrere la sua vita con Juro in caso di vittoria. Dopodiché esce “di scena”.


Megumi riprende i sensi ed accanto a lei c’è Kurabe, l’ha vista spararsi da sola. La ragazza tenta di divincolarsi una volta in piedi ma Juro la blocca. Ha riflettuto molto sui suoi sogni dal ultima volta e per quanto Megumi si sforzi di dirgli che “non è importante”…lo è.


Ha ricordato gli ultimi momenti passati nella 13. Quando con braccio e gambe distrutte, ha continuato e continuato a chiamare un singolo nome. A ostinarsi e continuare a combattere come se avesse il diavolo in corpo “Non permetter che distruggano la città di Megumi. Qui ci sono tutti i nostri ricordi”.



è una splendida sorpresa poter “vedere” cosa ha provato, sentito, detto Izumi durante la sua ultima battaglia nel Settore 3. Ovviamente è solo un ricordo, solo l’immagine statica del ragazzo nella cabina di comando e del computer di bordo ma…è come se fossimo lì, sul campo di battaglia.



Juro ormai sa chi è 426, sa che molti dei suoi sogni sono i di lui ricordi ma sa anche che…l’unico che ha esperienza nel combattere la Sentinella è l’Izumi di cui Yakushiji era ed è innamorata “Questi sono i suoi ricordi”.



Kurabe sa di non essere “più”(non di non esserlo mai stato) però “I miei sentimenti sono gli stessi”. Con tanto imbarazzo tiene stretta la di lei mano… non sa se è influenzato dai sogni o altro ma si arriva al fatidico “Ti amo”, lei lo ricambia? Forse non sarà forte quanto “Izumi” ma i suoi sentimenti sono gli stessi.



Megumi è ad un bivio, Birba NON ha mentito. Ha davvero fatto tutto il possibile per riportare indietro il suo Juro ma…come comportarsi? Come rispondere ai sentimenti del ragazzo? La risposta gliela offre lui “…non sono forte come lui, ma voglio proteggerti”.



Fortunatamente Juro non ha il tempo per metabolizzae quel NO con cui la ragazza esordisce. Non è un rifiuto ma l’inizio “…Non ti lascerò più combattere solo” anche lei combatterà per proteggerlo che è, sostanzialmente, un altro modo per dire che i suoi sentimenti non sono minimanete cambiati. Niente bacio, ma la scena rimane tanto dolce romantica, i due giungono le mani e passiamo direttamente al giorno dopo.



Cronologicamente questa è la scena più vicina al inizio del apocalisse. Non credo di esagerare nel credere che i Kaiju arriveranno nel pomeriggio della stessa giornata. Sulla via per scuola, Yakushiji nota Fuyusaka e Sawatari giocherellare con un gatto. Megumi si rende conto quasi subito che si tratta di un gatto vero ma…sente il bisogno di scusarsi con il suo mentore e “Farò del mio meglio”.


Salto un po’ in avanti, i Kaiju precipitano come meteoriti su Ashitaba. Dalla cima di un edificio,Megumi prende atto di come Juro sia andato a combattere senza di lei…ma questa volta sarà diverso “Questa volta sarò io a difenderti”. Rivolgendo un ultimo pensiero a Birba, Megumi attiva lo START sul suo stomaco e si dirige verso la battaglia finale.


La sua “missione” di Maho shojo è stato un successo. Il senso di colpa per quanto fatto non si può cancellare(ed è un plot point molto importante. Megumi “è” una brava persona e stava letteralmente morendo schiacciata dal peso delle sue azioni) ma…il “suo” Juro è tornato da lei e ora può combattere al suo fianco. Proprio come le aveva promesso Birba.



Da archivio il punto di maggiore interesse è lo scioglimento del nodo intorno agli “scontri” con i vari stregoni. Ha impiantato in ognuno di loro delle nanomacchine che sbloccano il pieno sistema di gioco “Deimos”. Cosi facendo i Kaiju divengono più violenti e pericolosi ma allo stesso tempo ottengono la possibilità di guadagnare metachip sconfiggendo i Kaiju e di utilizzare i suddetti metachip per rafforzare e sviluppare nuove armi per le Sentinelle.


A memoria sono pochi, pochissimi i titoli che GIUSTIFICANO narrativamente e approfonditamente anche tutto il loro sistema di punteggi. Vanillaware being Vanillaware, sono estasiato.



Chiusa l’avventura della maho shojo sono passato alle fasi di battaglia, proprio come da programma. A livello meramente temporale queste tre ondate occupano un lasso di tempo che va dalle 3,27 e le 3,46 del 28 maggio appena una ventina di minuti.



La sesta(prima) ondata, ha visto Keitaro e Natsuno coinvolti in una conversazione che sembra riprendere alcune affermazioni sentite nel finale di Nenji. Il ragazzo cerca sempre di dare il massimo davanti alla sua bella, vorrebbe…evitarle più stress e fatica possibile ma la diretta interessa ha la testa da un’altra parte.



Il modo di lui modo di fare “Mi ricorda un po’ BJ. Strano vero? Non vi somigliate per niente” e questo mi ha fatto tornare un mente un dettaglio che NON avevo segnalato nonostante la sua importanza. Okino ha chiamato BJ “Miura” davanti a Minami ma questa non ha mai approfondito l’argomento.


…istintivamente, è riuscita a carpire le somiglianze fra i due, sono letteralmente la stessa persona e sono entrambi innamorati di lei. D’altra parte Keitaro non rivela la verità(ne tantomeno altri che “sanno”,come Ei intervengono) però proprio alla luce di questa somiglianza le chiede di ripiegare.



La nostra donna spaziale però non fa una piega. NON ha nessuna intenzione di ripiegare “La 17 è la Sentinella di BJ e vincerà” ispirato da queste parole, Keitaro desiste dal suo proposito e passa al azione. La 17 e BJ sono tutt’uno, non perderanno.



Lo scontro mi ha ricordato tantissimo uno di quelli visti durante la prima zona di battaglia. Sebbene ci siano anche delle UPI ed altri Deimos “pesanti”, il grosso di questo stage è l’orda di aracnobot e cacciadron. Si parla di migliaia di deimos a schermo.


Anche utilizzando pochissime unità e relegando lo scontro al utilizzo delle torrette ci sono dei rallentamenti. La quantità dei nemici e la posizione del terminale sono un’accoppiata pericolosa ma nulla che le Sentinelel di seconda non possano risolvere.



A fine scontro Ogata crede di poter tirare un sospiro di sollievo “Ora non ci resta che usare Egida anche sugli altri” ma Sekigahara lo corregge. Utilizzando Egida su tutti i terminali, tutti tranne loro sparirebbero senza possibilità di ritorno ed il tempo si fermerebbe.



Loro sopravviverebbero ma non gli resterebbe che un mondo distrutto,in attesa della fine. Shinonome ora comprende quanto fosse davvero disperata Morimura. Era convinta che l’Egida,nonostante le conseguenze,fosse la cosa più simile ad una vittoria in caso del fallimento del Progetto Sentinelle.



Nota di gameplay prima di passare alla prossima fase? Vedere i miei trecento e più punti mistero convertiti in metachip mi ha fatto male al cuore, vedere quello 0 nei salvataggi non mi va proprio giù nonostante ormai non servano.



Passando alla settima ondata(seconda), Iori riprende un po’ le riflessioni sul egida. Probabilmente la Sensei Morimura non aveva la più pallida idea di quanto sarebbe stato dura…dello stesso parere è Ei, il quale non può non pensare ANCHE a quanto sarebbe stato difficile senza le Sentinelle.



…e proprio pensando alle Sentinelle, ripensa ad Ida “…non si aspettava che combattere con le Sentinelle sarebbe stato cosi difficile”. Juro però è convinto che anche se avessero un’altra possibilità, sarebbe del tutto inutile. Neppure 426, colui che ha di fatto preparato “gioco” ed i ragazzi avrebbe potuto immaginarlo.


Megumi è dello stesso avviso, sarà stato anche “un gatto sgradevole” ma si fida ciecamente della sua opinione.



Lo scontro vuoi per la posizione vantaggiosa del terminale, si riesce a gestire in scioltezza. Anche stavolta ci sono tantissimi aracnobot ma a farla davvero da padrone sono i numerosissimi bicoda ed altri Deimos specializzati nel combattimento a distanza e i detestabili APSOS senza dimenticare qualche saltuario plasmapod che tenta di sfondare le prime linee.



Attivata l’Egida, Nenji ha l’occasione della vita. Sentendo la tensione al massimo e che tutto potrebbe finire in pochi minuti decide di dichiararsi a Tomi la quale però è costretto a bloccarlo primache vada oltre il “mi piaci”.



Il bancho proprio non capisce in cosa abbia sbagliato e ci vuol Natsuno per farglielo capire: lo ha fatto nel bel mezzo del combattimento mentre TUTTI ascoltavano “…ma…ma…nei film fanno sempre cosi”.


Da bravo cinefilo Kurabe prova a obiettare “Ogata kun, sei stato davvero figo” ma ormai è come gettare benzina sul fuoco “ora mi sento ancora peggio”.



L’ottava(terza) ondata è il palcoscenico perfetto per dare un po’ di spazio al melodramma made in Hijiyama. Il tutto si sviluppa da una semplice domanda di Amiguchi, quanti terminali rimangono? Quattro, devono difenderli tutti fino al ritorno di Miyuki Inaba.



L’ex ufficiale invita anche Shu a dare fondo al coraggio e al sacrificio consoni ad un vero giapponese. Nella foga Takatoshi coinvolge anche Megumi “…sei la nostra fonte di ispirazione angelo del panino alla Yakisoba” mettendola in evidente imbarazzo “Hijiyama san ti prego smettila”.



Quando poi i D appaiano, la carica patriottica di Takatoshi viene apertaente contestata da Minami…la quale ci tiene a sottolineare come e quanto le ragazze stiano dando il massimo quanto e più dei ragazzi.



Le torrette sono ancora una volta la salvezza per risolvere una situazione potenzialmente problematica. Le UPI sono numerose e circondano quasi subito il terminale. Nulla che sia paragonabile alla boss fight vista in precedenza, però è anche con questi indizi di gameplay che il titolo mette in guardia. I deimos sono sempre più aggressivi, violenti e numerosi.



A fine scontro Gouto, si assicura dello stato di tutti i suoi compagni. Keitaro, forse con un pelino di maschilismo, prende atto di come le ragazze siano giustamente al limite visto che non si sono mai fermati. Iori prova ad obiettare sebbene sia evidentemente sfinita.



Restano solo tre terminali e soltanto su due di loro possono utilizzare l’Egida. L’ultimo(che è l’unico a trovarsi “fuori” dalla terza zona di battaglia) dovranno difenderlo da soli. Gouto è consapevole di chiedere tanto ma ci vorranno almeno dieci ore per ristabilire le comunicazioni con Miyuki Inaba.



Dieci ore sono un’eternità. Sono taaanto curioso di vedere cosa succederà nel post Himawari ma per ora sono costretto a fermarmi. Il resto della lotta dei ragazzi richiede il 100% di completamento della storia. Al momento…al momento sono al 92 che è pari al completamento delle fasi di battaglia.

Due note interessanti da archivio fresche fresche dalla zona di battaglia. Primo, gli intercettatori vera arma segreta delle Sentinelle di quarta generazioni sono stati progettati al volo da Okino basandosi sui cacciadron.


Secondo beh…doveva saltar fuori. Ho più volte paragonato la storia di Minami ad ET, ora si scopre che nel universo di 13 Sentinels è esistito un film chiamato EXT che ha per protagonsita una bambino che fa amicizia con un alieno e nella cui scena più famosa suddetto bambino vola su un monociclo. Segnalo anche la locandina che più che la mano di un alieno sembra rappresentare la mano di BJ ah ed è del 1982, come ET. Va da se che è il film preferito di Natsuno, che lo ha visto tre volte al cinema e decine di volte in VHS.


Chiusa anche la fase di battaglia, non si scappa più. Dopo taaanto tempo, finalmente, posso finalmente continuare…o forse sarebbe più corretto dire iniziare DAVVERO la storia di Gouto.


EDIT: 19/09/2029



13 Sentinels…



è…

…trascorso veramente tantissimo tempo da quando ho sbloccato il prologo di Gouto e non credo di esagerare nel sostenere che la sua storia inizi soltanto ora. Prima però, ho ritenuto prudente rivedere non solo tutto il prologo ma anche diversi episodi che lo hanno visto protagonista.



E nel mio riascoltare, rivedere, rianalizzare in retrospettiva il tutto ho preso atto di alcune dissonanze ed in particolare di UNA dissonanza. Sono ben consapevole dalla mia tendenza al overthinking e al impuntarmi su minuzie ma questa volta non stavo inseguendo un mulino a vento. Un passo alla volta.



La prima vera sequenza della storia di Renya non ha molto a che vedere con la progressione per NULLA lineare che aveva caratterizzato il di lui prologo. Cronologicamente ci troviamo al interno del gap di scene che intercorre fra “risveglio confuso”e “Ei Sekigahara” entrambi nel prologo del fuggitivo.



Ad Aoi, in via Goyo il sole sta tramontando e Gouto esce dal palazzo della Shikishima. Nei limiti concessi dalla sua predisposizione sempre calma e composta, il ragazzo è furioso e scosso al tempo stesso. Con la morte di sensei Morimura non può più fidarsi dei dirigenti della Shikishima.


Seppur addolorati dal accaduto, lo trattano con condiscenza e sufficienza. Come se fosse un ragazzino qualunque si rifiutano di dargli ascolto e non hanno alcuna intenzione di affidargli il progetto Sentinella. Renya invece…non riescene a farsene una ragione “…sensei, perché l’hanno uccisa?”



Ho trovato appropriato mettere in chiaro sin dal inizio l’estraneità del ragazzo alla morte di Sensei Morimura a dispetto del suo coinvolgimento con Chihiro(bambina). Per proseguire, bisogna chiamare un taxi.



Ovviamente lo si può chiamare e non salire, obbligandoci poi a chiamarne un altro sia nel caso lo si sia fatto”aspettare” sia nel caso ci si rifiutati di salire. Altro piccolo dettaglio? Al momento non ho ancora avuto modo di vedere l’animazione di “corsa” totale inoltre l’animazione in cui si leva gli occhiali può essere triggerata nel caso si “aspetti” senza far nulla per tanto tempo.



Chihiro attenda Gouto al parco Ayame, vuole subito un aggiornamento su quanto ha scoperto. Il ragazzo non ha dubbi: il corpo che gli è stato mostrato(…a lui è toccato l’ingrato compito del riconoscimento dopo l’autopsia) era indiscutibilmente quello della Sensei…però, perché lei è cosi tranquilla?



Non sembra scossa, eppure è…”morta”. Chihiro non sente di avere nulla per cui essere schockata “…sono qui, sana e salva” e lo incalza per ottenere altre informazioni. Secondo il rapporto della polizia la morte è avvenuta intorno alle 19, la causa è da attribuire ad un colpo da arma da fuoco al addome, non c’è proiettile per cui deve essersi trattato di un’arma del futuro.



Secondo la testimonianza di un passante, è stata vista fuggire in compagnia di uno studente con i capelli corti. La presenza di un testimone sorprende la nostra killer che con aria condiscendente si complimenta con la polizia del XX secolo.



Interrogata poi da Gouto sullo stato del drone che avrebbe dovuto sorvegliare costantemente la Sensei, Chihiro sostiene(mentendo spudoratamente) che in quel momento si trovava da un’altra parte e che non ha potuto assistere alla scena. Non so come sia andata ma è plausibile che Chihiro abbia cancellato le registrazioni del accaduto o si fosse preventivamente assicurata di indirizzare il drone in un’altra direzione.



Dopodiché passa di nuovo la palla a Gouto, chi è stato secondo lui? Basandosi solo sulla testimonianza della polizia? Uno studente che conosce Sensei Morimura e con i capelli cortissimi…la descrizione corrisponde a quella di Ei Sekigahara. Di mio non ho potuto fare a meno di prendere atto di una verità macroscopica: si può assistere a questa scena PRIMA del finale di Ei(sbloccabile con dieci personaggi al 80%), prima di scoprire l’identità della insospettabile colpevole.



Gouto sarà anche spocchioso ed arrogante(cit. 426) ma è acuto, scaltro e a grande capacità di analisi. È un vero e proprio mind game quello che sta giocando con Chihiro in questo frangente, l’averla “risvegliata”, il suo essere sempre rispettoso nei suoi confronti…non equivalgono ad un suo fidarsi ciecamente di lei.


Il riassunto del prologo che mi ha perseguitato per cosi tanto tempo metteva in chiaro come e quanto, lui cerchi “la verità”, e lo sta facendo anche in questo frangente. La descrizione combacia con quella di Ei Sekighara però non riesce a credere sia stato lui.


Solitamente gli assassini non vogliono testimoni inoltre è ben consapevole della calma glaciale di cui è capace, non è uno che agisce di istinto. Chihiro tenta di restare sulla pista Sekigahara, in fondo aveva problemi di memoria e…potrebbe averla uccisa senza volerlo ma, di fronte alle reiterate reticenze del ragazzo sposta l’attenzione su un altro plausibile sospettato “L’uomo a cui ti riferisci usando dei numeri?”



Da un punto di vista logico? È un potenziale sospettato. In passato ha tentato di eliminare fisicamente tutti i compatibili. È un individuo che NON si fa alcuno scrupolo ad uccidere se necessario e che, sebbene non abbia più un corpo fisico…è ancora a piede libero.


Trovo mooolto importante che Renya(che ha partecipato allo scontro sul ponte) dia per scontato che 426 sia ancora in circolazione inoltre suppone che Ida (Non sa nulla del suo coinvolgimento con l’USI),lo avrebbe sicuramente indicato come principale sospettato.



Chihiro sposa questa linea di pensiero, 426 ha ucciso almeno quattro persone “Ecco perché l’ho dovuto uccidere” ed è sicura che se tornasse in vita in corpo di androide, tenterebbe sicuramente di vendicarsi di lei. Gouto ascolta mooolto attentamente quanto la bambina ha da dire, sostiene che debba essere stato 426 “…chi altro potrebbe averlo fatto?”.



…ma il suo racconto, non combacia affatto con le informazioni in suo possesso. Oltre a Sensei Morimura ed Ida ci sono altre 4 persone che sono “scappate” nel passato sedici anni fa. Quando ha iniziato ad aiutare la sensei, avevano già perso da tempo il loro corpo fisico ma hanno potuto utilizzare i loro dati conservati nel Settore 0.



Ida sosteneva che fossero stati uccisi da 426 in un colpo solo ma secondo la Sentinella 16(o Miyuki Inaba) non è andata davvero cosi, Sensei Morimura questo lo dovrebbe sapere . L’identità dei “quattro” non viene mai puntualizzata ma è scontato che siano: Tomi Kisaragi, Keitaro Miura, Tamao Kurabe e Takatoshi Hijiyama rispettivamente piloti della 16, della 17, della 18 e della 19.


Che Hijiyama fosse ridotto in forma di AI, ci viene detto chiaramente da Ida in uno dei suoi flashback. Inoltre le parole di BJ quando si teletrasporto con Natsuno per la prima volta nel 1944 e dice che la 19 era di un suo amico “…si, è morto” hanno una valenza mooolto più forte visto che plausibilmente anche BJ-Miura e l’Hijiyama del suo loop erano amici di infanzia.



Fattore da non sottovalutare? Tutte le AI/Androidi guidavano Sentinelle di terza generazione, che prima della battaglia finale erano il modello più recente essendo quelle di quarta costruite solo successivamente(Ida ne aveva visto solo i progetti).



Chiusa questa lunga e doverosa parentesi, Gouto ha discusso personalmente con la Sentinella 16/Tomi/Miyuki, la quale a sua volta gli ha raccontato di aver riferito le stesse cose a Sensei Morimura. Il flashback è breve…ma estremamente rilevante.


Ci troviamo subito dopo “Corpo e coscienza”, una sconvolta Morimura chiede a Tomi(il cui corpo di androide non è stato ancora terminato) di ripetere il suo racconto. Dopo aver fallito nella difesa, avevano deciso di attenersi al piano dirigendosi verso il portale.



Tuttavia durante il teletrasporto ci fu un’esplosione “credo che il modello 98 in cui ci trovavamo sia stato attaccato, non ricordo altro”. Sensei riuscì ha mettere insieme coerentemente quanto appena sentito, con le stranezze che avevano verificato.



Non era stato un complotto di 426 ma…una esplosione.Non erano mai riusciti a ricostruire tutti i loro dati e si era convinta che ci fosse stata un qualche tipo di problema durante la conversione forse dovuto alla mancanza di tempo ma non era nulla di tutto questo “…invece eravate morti prima del teletrasporto”.


Schockata Morimura pretese delle spiegazioni da Ida(giovane uomo) il quale con palese astio, stizza e seccatura tentò di giustificarsi: aveva già tentato di ucciderli in passato se ne avesse avuto l’occasione, lo avrebbe fatto di sicuro “Uccidendolo, hai fatto la scelta giusta”.


Queste parole ai miei occhi siglano il primo vero strappo, fra Ida e Morimura. La donna crollò in ginocchio, disperata quasi in preda al pianto mentre la narrazione torna al presente. Gouto, non muove accuse dirette ma la invita a ricordare quanto ha scritto sul materiale che le ha fornito, il quale seppur datato prova che la sua risposta NON è corretta e che la dichiarazione di Ida era falsa in quanto fortemente influenzata dal suo odio per 426.


Quest’ultima affermazione mi porta alla memoria quanto detto da 426/Tomi nel evento sterminatrice a Tamao “Ida ha mentito, lo sai?” era a questo che si riferiva. ADORO questi dettagli.



Chihiro fa letteralmente spallucce “Vuoi davvero farmene una colpa?” attribuisce ancora una volta la sua dimenticanza al corpo in cui si trova, un po’ come quando non ricordava chi fosse stato a capire come introdursi nel processo di produzione della Fabbrica Automatica “è naturale confondersi”.Questo era il fattore, la discrepanza che tanto non mi convinceva.


Se i suoi ricordi erano “sigillati”, una volta sbloccati NON dovrebbero esserci discrepanze o errori di questo genere. C’è qualcosa che non va, Gouto se ne è accorto ma per il momento vola basso e fa un’altra domanda (continua a chiamarla sensei, nonostante gli abbia chiesto di chiamarla per nome senza onorifico).


Riguarda 426, prova qualcosa per lui? La bambina è decisamente colta in contro piede “Era un ottimo amico, mi sentivo compresa” ma ovviamente non può dire che sia ancora cosi. Le dissonanze non fanno che aumentare.



Gouto ripercorre ancora una volta i fatti e gli elementi che ha raccolto, sospettava dai racconti e della reazioni che la Sensei provasse qualcosa per 426 e la Sentinella 18 “…anzi, Tamao, me l’ha confermato”.



Tempo di un altro flashback, questa volta siamo…poco dopo l’arrivo dei profughi del Settore 3 nel Settore 4. Nel cortile del Sakura, Gouto raggiunge Tamao di tutta fretta.



L’androide si scusa per la chiamata improvvisa…ma si trattava di una questione urgente e delicata “Ho appena scoperto che Morimura ha trasferito i ricordi di 426 su Juro”. Inizialmente Renya non riuscì ad afferrare la reale natura del fenomeno, non sta parlando dei ricordi di 426 l’androide fuggito ma dei ricordi salvati durante il teletrasporto o in altre parole “…sta usando Juro per ricreare 426”.


Tamao, rivel di essere “riuscita” a convincerla ad affidarle la terapia di Juro, terapia che noi sappiamo aver portato alla nascita del ragazzo modesto e gentile conosciuto come Juro Kurabe ma non si sentiva tranquilla(a ragione, come provano le parole della sensei durante lo scontro sul ponte) convinta che Morimura non avesse abbandonato del tutto il progetto.



Gouto incuriosito, chiese ulteriori dettagli. Perché mai la Sensei Morimura dovrebbe riportare in vita 426? Tamao sa perché sta agendo cosi, Morimura era ed è innamorata di lui “…sin da quando era piccola”. Per questo vuole farlo tornare umano.


Sa che è un individuo pericoloso ma non è su QUELLO che si stava concentrando, lo ha ucciso lei spinta dalle menzogne di Ida “…ed è tormentata dai sensi di colpa”. Per questo, Tamao raccomandò al ragazzo di tenere d’occhio Morimura facendo particolare attenzione nel tenerla lontana da Juro.



Di nuovo nel presente, Gouto NON entra nei dettagli del racconto di Tamao, si limita a esporre velocemente i fatti. Quando Izumi ha perso i ricordi ha tentato di usarlo per riportare in vita 426 “La ragione più plausibile è che fossi innamorata di lui”.


Chihiro tace poi tenta di sfruttare quando detto da Gouto in precedenza per rigirare la frittata. Quella Morimura aveva subito il controllo mentale no? “Io? Innamorata di lui? Non è proprio il mio tipo”…non consapevole del fatto che Gouto SA che Sensei Morimura era innamorata(ricambiata) di Izumi/426 da SEMPRE.



Mantenendosi però fede alla sua proverbiale calma ed al suo sangue freddo, Gouto decide di approfondire la sua teoria del controllo mentale. Aveva ipotizzato che qualcuno la controllasse ma perché? Perché aveva visto una registrazione.



Una registrazione anzi delle registrazioni che Chihiro(bambina) dovrebbe conoscere, Ida l’ha estratta dalla coscienza di 426 due anni prima che lei nascesse “Se fossi davvero Sensei Morimura, dovresti saperlo”. La bambina ammutolisce mentre Gouto le espone la natura delle suddette registrazione.


Nello specifico, si tratta di una registrazione del 2188, saltata fuori dal computer centrale durante l’analisi di 426 “Sembravi davvero seccata dalla mia scoperta ed hai cambiato atteggiamento e hai finito per cancellare tutte le registrazioni” interrogata dal ragazzo, la bambina sostiene di non conoscere la ragione dietro a questo atto apparentemente senza senso…io si, io lo conosco.



Chihiro aveva scoperto di aver causato involontariamente l’estinzione del genere umano e non riusciva a reggere il peso di questa tremenda verità; Renya queste cose non le sa e può basarsi solo su quanto ha visto. Nella registrazione si parlava di Juro Izumi(2188) avesse trasferito dei ricordi nel clone di Chihiro Morimura.



La bambina salta subito alle conclusione, vuole forse dire che 426 ha manomesso i suoi ricordi? Che lei e sensei Morimura SONO 426? Nulla di tutto questo. La mente di Gouto torna alla registrazione.


Siamo nel 2188 dopo il salvataggio della piccola Megumi Yakushiji e prima della morte della Dottoressa Morimura per mano di Ei Sekigahara. Plausibilmente anche il conflitto a fuoco che porterà alla morte di Izumi, Ogata e Okino non è ancora avvenuto visto che è stata proprio l’esplosione provocata da Sekighara a compromettere il sistema di sopravvivenza.



Tetsuya Ida(2188, è la prima volta che lo vedo) registra un messaggio per Renya Gouto(2188)…senza un reale motivo (“Tanto non ho nessuno con cui parlare”). Durante un controllo del sistema, ha notato una modifca la processo finale. Ha scoperto che è stato effettuata un cambiamento nel corpo di Chihiro Morimura. I nuovi parametri causeranno un’alterazione nei ricordi.


Lo scienziato non sapeva di chi fossero quei ricordi ma conosceva l’identità del utente che ha apportato quella modifica, il maggiore Izumi “Chi ha pensato di dargli l’accesso da amministratore fosse una buona idea?” Sebbene fossero TUTTI spacciati, con quel gesto Ida si convinse di avere la conferma definitiva alla sua teoria“…siete tutti degli ipocriti”.


Stacco, di nuovo nel presente. Renya sa che la sensei ha cancellato le registrazioni perché incapace di rivelargli i suoi scomodi segreti ed inizia a trarre le prime conclusioni. Tutto ha avuto inizio con l’esperimento che ha portato alla creazione del clone.



Basandosi sul video della sensei visto nella scena conclusiva del suo prologo(video che aveva portato Gouto anche a supporre che la donna fosse innamorata di qualcuno) e sulle parole della bambina, aveva giudicato erroneamente i fatti. Per tutto questo tempo aveva creduto che lei fosse Sensei Morimura”…ma eri un’altra persona sin dal inizio”.



La bambina con fare inquisitorio, non fa una piega “…chi pensi che io sia?” ma Renya non batte ciglio. Ora ne è certo, si lei è Chihiro Morimura “…ma non Sensei Morimura. Sei la Professoressa(akase) Chihiro Morimua. La figura cenrale del Progetto Interstellare della Shikishima nel 2188”.



L’espressione della bambina cambia COMPLETAMENTE mentre volta lo sguardo e non ribatte più(non ancora almeno). Da parte mia, alla luce del mio processo di “preparazione” alla storia di Renya non posso non menzionare il secondo incontro fra Keitaro e Chihiro nel Settore 4.



Sé i ricordi di Chihiro fossero stati quelli Sensei Morimura non si sarebbe rivolta a lui con “…eri un ottimo progettista”. Questa è una cosa che SOLO la Professoressa Chihiro Morimura poteva dire, perché solo lei aveva conosciuto il giovane ingegnere Keitaro Miura e non il Keitaro Miura cresciuto nel Settore 5, coraggioso, discreto, prudente, curioso e modesto…ma ancora un ragazzo, un semplice soldato. Di certo non un progettista.



Con questa idea ben chiara in mente mi sono poi trovato di fronte ad un dilemma…come procedere? Con l’esclusione del epilogo della storia di Hijiyama, la storia di Gouto è l’unica che resta da completare. Per cui dopo qualche titubanza ho scelto di proseguire(anche se fra le due sessioni sono passati diversi giorni) ed eccomi subito preso in contropiede.



L’analessi rispetto al precedente sequenza è netta e posso collocare con estrema precisione quanto sta accadendo merito dei dialoghi. È arrivato il momento di “scoprire” cosa ha fatto Gouto quando si è allontanato temporaneamente dal campo di battaglia. L’apocalisse è già iniziata, per la precisione siamo ad Ashitaba(Prima zona di Battaglia) fra la fine della quinta ondata(prima boss fight) e la fine della sesta ondata.



I dialoghi sono i medesimi, sebbene da una prospettiva completamente diversa. Respinto il primo assalto dei Trasportatori e messo al sicuro il terminale con l’Egida, Tomi e Shu segnalano la presenza dei Deimos nei pressi del terminale successivo.


Pur non avendo ancora raggiunto il limite operativo, Renya si accorge della presenza di Chihiro(il come faccia, verrà spiegato poco dopo) in mezzo alla folla in fuga…e decide di scendere momentaneamente dalla Sentinella. Non senza obiezioni da parte dei suoi compagni, chi darà gli ordini in sua assenza?



Nessuno di loro ha esperienza in questo tipo di ruoli. Di tutta risposta una carichissima Yuki, da un palazzo poco distante, attiva lo START sulla sua spalla. La sukeban è sboccata, determinata e sicura di sé “Non abbiamo bisogno di ordini per farli a pezzi”.



Non poter assistere a tutti gli START nei vari finali è stato una grossa sorpresa ma la storia di Renya avrà la premurà di tappare questi buchi. Prima di proseguire però accanto alla gioia e alla soddisfazione segnalo la presenza di un piccolo typo nella descrizione di questo evento: la Sentinella di Yuki viene identificata come la 12(quella di Hijiyama) e non come la 21.



Chiusa parentesi. Renya raggiunge Chihiro. Nonostante la situazione sia drammatica e disperata, il ragazzo non ha perso un briciolo del suo proverbiale sangue freddo. Sempre composto, sempre figo avanza tranquillamente verso Chihiro, alla quale ora si rivolge con “Chihiro san”.


La bambina è tutta concentrata sul bellissimo tramonto, nostalgico e “…come quello di allora” a dispetto della catastrofe in corso dopodiché con aria di sufficienza, puntualizza l’ovvio: Gouto deve averla seguita con un drone. Il ragazzo ne aveva preparato uno apposta per lei, l’ha raggiunta con l’intenzione di portarla in un posto sicuro.



Chihiro però non è affatto lusingata dalle attenzioni anzi, è indispettita, brusca e scortese “Sei preoccupato per me? Perché non pensi agli affari tuoi?” fa poi riferimento ad eventi sconosciuti al giocatore “sai già come la penso” e lo zittisce brutalmente quando tenta di controbbattere.



Fa un certo effetto vedere Renya preso a pesci in faccia a questo modo, lui sempre calmo ed apparentemente del tutto padrone della situazione ma Chihiro lo provoca, lo stuzzica. Davvero può perdere tempo a stare con lei? L’invasione è ancora nelle sue fasi preliminari…o forse si è già arreso?



L’intenzione del ragazzo era di allontanarsi solo per qualche minuto per metterla al sicuro ma la bambina lo trova esilarante, non virtuoso “Non ci sono posti sicuri. O almeno non ce ne sono per noi” e questo LUI dovrebbe saperlo bene.



Ci sono diverse affermazioni ambigue in questo breve dialogo ma il “pensa a svolere il tuo compito” è quasi in cima alla lista. Incapace di controbbattere, Renya si allontana per riunirsi alla battaglia non prima di aver suggerito a Chihiro, quantomeno, di spostarsi vicino al fiume “dove è più sicuro”.



Dando prova di eccezionale volubilità però, la bambina si avvicina nuovamente al ragazzo. Visto che l’occasione si è presentata, vuole togliersi un sassolino dalla scarpa. Lui, Renya Gouto…”…tu eri innamorato di Chihiro Morumura, vero?” cosi, senza alcun preavviso.



Non si tratta di una teoria raffazzonata, una sciocca ipotesi o un pretesto per provocarlo, la Professoressa la sa lunga, il ragazzo sosteneva che qualcuno la stesse manipolando ma “…in realtà eri solo geloso”. Renya tace, mentre la bambina espone accuratamente i fatti. Pretende una risposta, è ipocrita da parte sua avendo ucciso la sensei di suo pugno(per ragioni momentaneamente ignote) ma potrebbe essere l’ultima volta in cui hanno modo di conversare a quel modo.


Sconfitto, Gouto tira lungo sospiro e fa mea culpa. In fondo, n è ancora un ragazzo di sedici anni, per quanto si sforzi di essere freddo e distante “…è questo che vuoi sapere? Che provo un sentimento cosi triviale? Che non riesco a pensare ad altro?” senza però urlare o perdere la sua apparente calma



La Professoressa però non è del tutto soddisfatta, intuisce che sia questo il reale motivo per cui Gouto l’ha “risvegliata”. Non gli importava in che forma, gli bastava riaverla indietro. La scoperta la rendefelice, nonostante le apparenza “eri del tutto schiavo dei tuoi desideri”.


Proprio come il Renya Gouto che conosceva lei “Significa che non devi piacermi per forza”, con aria finalmente compiaciuta la bambina non da il tempo al ragazzo di controbattere ricordandogli di una fantomatica scommessa fatta in precedenza “…anche se la sto vincendo io”.


Il ragazzo attiva lo START sul suo braccio destro(anzi, siamo noi a farlo) e torna sul campo di battaglia(salutandola come “akase” e non Chihiro san). Chihiro invece resta nella città in fiamme ad osservare il tramonto ma viene notata da Miwako Sawatari. Nonostante sia terrorizzata e non la conosca, la ragazza si avvicina alla piccola e si offre di aiutarla a trovare la mamma.



Chihiro è visibilmente seccata da queste attenzioni non richieste “…puoi lasciarmi in pace?” ma Miwako non solo non si smuove di un millemetro ma, quando un aracnobot si trovo a passare vicino le fa scudo con il suo corpo. La tiene stretta stretta per difenderla, anche se è terrorizzata e trema dalla paura.



Il gesto di puro altruismo di Miwako coglie del tutto alla sprovvista la Professoressa, la quale visibilmente sorpresa non sa come reagire. Fortunatamente per loro nel frattempo il drone inviato dalla 17 l’ha individuata e Tomi è scesa momentaneamente dalla Sentinella per andare loro incontro.



Quando passato il pericolo, Miwako si offre nuovamente di aiutarla, facendole forza, invitandola a non aver paura…Chihiro la segue. Sul posto Tomi viene ripresa da Renya per la sua azione indipendete ma la ragazza non fa una piega.



Sawatari seguendo la sua predisposizione gentile, sente persino la necessità di chiedere il permesso di portare la bambina con sé. Una nota di merito di questo salvataggio? Sembra che coloro che NON sono compatibili, non possano vedere o sentire le comunicazioni tramite Sentinella o dispositivi simili. Quando Renya contatta Tomi(e nota la presenza di Chihiro), Miwako non solo non riesce a vederlo ma chiede anche se lì con loro sia presente qualcun altro.



Con la fuga delle ragazze per le strade di Ashitaba, qualcosa sembrerebbe essere cambiato nella predisposizione di Chihiro nei confronti delle altre persone ma tempo al tempo. Ancora una volta, nulla impedisce di proseguire con la storia di Gouto, sebbene gli impegni di vita reale abbiano nuovamente ritardato di molto la sessione successiva.



La sequenza si apre con un breve flashback, collocabile dopo il breve periodo trascorso da Renya e Chihiro nelle rovine del Settore 3. La bambina è da poco arrivata nel Settore 4 e sulla riva del fiume Kaede, prova sensazioni nuove. Non era mai stata in quel posto, eppure prova tanta nostalgia “…questo, è uno di quei posti” ma l’idillio dura poco.


Dove andrà ora? Qualunque posto che non sia costellato da macerie polverose le va bene. Scopriamo che Gouto ha affittato per lei un appartamento sotto falso nome. Merito dei documenti falsi e fondi, preparati in precedenza da Ida. Il quale, per quanto ne sappia Gouto, è ancora disperso.


Caricatasi poi la bambina in spalla(con animazione adorabile) il ragazzo conduce la bambina al appartamento. La scena si chiude e la narrazione torna…al parco Ayame, come se il mind game fra i due non si fosse mai interrotto. È tempo di ascoltare la seconda parte della teoria di Renya Gouto.


Il ragazzo premette sin da subito che le sue sono solo delle personalissime interpretazioni degli eventi ma con aria di sfida, Chihiro prova a fare a pezzi il presupposto su cui vuole basare tutta la sua filippica, recidendola alla radice. Se lei è stata creata da sensei Morimura, perché quest’ultima avrebbe creato un clone per la Dottoressa Chihiro Morimura, figura di punta del progetto interstellare del 2188 e non per se stessa?



La logica della Dottoressa ha una falla enorme, che il ragazzo sfrutta abilmente. Da registrazione(prologo di Renya) l’esperimento di Sensei Morimura doveva assicurare compatibilità al suo clone “Lei credeva che tu, il clone, fossi lei”. Anche volendo, non aveva modo di verificare. Era solo una neonata, come avrebbe potuto Sensei sapere che i dati trasferiti sul clone erano quelli della Dottoressa Chihiro Morimura e non i suoi?



Come nel più classico dei gialli, la colpevole sminuisce le teorie del novello detective etichettandole a delle banali e fantasiose “speculazioni”. Il ragazzo non nega che possa essere cosi, ma da abile oratore la incalza. Se ci ha visto giusto e lei è la Professoressa Morimura allora una vola riacquistati i ricordi sarà andata nel panico “…vista la deviazione dal piano originale”.


Quale piano? Quello a cui si riferiva Tetsuya Ida in una registrazione del 2188, citandolo parola per parola “Nella fase finale Chihiro Morimura doveva subire un trapianto di ricordi” se le sue deduzioni sono corrette, “loro” sono la fase finale.



…e sempre come il più canonico dei colpevoli, Chihiro sempre più indispettita si platealmente di tutte queste asserzioni cosi pretestuose ma con un semplice esercizio di dialettica, Gouto la convince a portare pazienza. La prima registrazione che ha visto (quella che abbiamo visto nel prologo) mostrava un Renya Gouto anziano, la data era il 2188.


Inizialmente si era convinto (Come anche me, mi sono riferito a lungo al 2188 come al “futuro del 2188”) che si trattasse di una sua versione futura che aveva viaggiato nel tempo ma ora la pensa diversamente “è il contrario”.



Di pancia? Senza giri di parole, metafore o altri esercizi squisitamente propri del arte oratoria…lui è il clone di quel Renya Gouto anzi “Tutti gli individui che ho visto in quella regisrazione hanno creato dei cloni di sé stessi”. A condurlo su questa pista è stata una registrazione della Professoressa Morimura che la vedeva impegnata in una conversazione con la Dottoressa Takamiya, esperta in ingegneria genetica.



Flashback, ci troviamo poco dopo l’arrivo della piccola Megumi Yakushiji nella colonia. La Professoressa Morimura, chiede alla Dottoressa Takamiya informazioni sulle proiezioni delle sonde autoreplicanti.


Takamiya era molto soddisfatta delle suddette, puntare sul gruppo e non sulle unità individuali è stata la scelta giusta. Le sonde erano ormai equiparabili a macchine viventi e ed erano persino capaci di autoreplicarsi sfruttando le risorse naturali degli asteroidi lungo il percorso.



Sfasciandosi e autoreplicandosi, le sonde potranno infine raggiungere l’obiettivo. Non corrono il rischio che il piano fallisca a metà strada, andranno avanti nel loro viaggio anche ben dopo che l’umanità si sarà estinta.


Soddisfatta del rapporto, la Professoressa Morimura menziona l’ultimo tassello che manca al progetto: il perfezionamento del cubo di memoria. Da lei descritto come un cubo composto da cinque strati di memoria identici, che si confronta con le sonde circostanti e le usa come modello per autoripararsi.La perdità di un singolo cubo non è un problema, visto che vi sono migliaia e migliaia di sonde.



La Dottoressa Takamiya ha nel frattempo caricato il DNA dei quindici sopravvissuti, serve solo lanciarle. Gli ultimi quindici esseri umani rimasti in vita, gli “originali” da cui verranno clonati i quindici compatibili. Tutti i pezzi stanno andando al loro posto.


Prima di chiudere, la Dottoressa Takamiya chiede alla collega delucidazioni sul “cosa fare” con un certo “lui”, ora che hanno fatto il test del DNA ma è tardi, troppo tardi per dire o fare alcunché. Su questo punto verrà fatta totale chiarezza poco dopo.


Nel mentre, con la narrazione che torna al parco. Gouto è andato ben oltre l’associazione, quindici sopravvissuti a cui corrispondono quindici cloni compatibili. Si è convinto che il piano della Professoressa Morimura fosse di sostituire i suoi ricordi a quelli del suo clone.



Con sottile arguzia, Gouto inganna la sua avversaria. Vuole sapere se ha visto tutta la registazione? Sarà anche un genio ma ha il corpo di una bambina “Deve essere più difficile del solito nascondere la tua agitazione”.


Basta davvero poco a costringere la bambina a tradirsi. è in evidente difficoltà, Gouto se ne è accorto e sa che non avrà un’altra occasione simile. Quando la bambina nega con evidente stizza di conoscere i trascorsi fra la Professoressa Morimura e la Dottoressa Takamiya, sposta allora la sua attenzione su un soggetto inaspettato, Tsukasa Okino.



Un compatibile, uno dei clonati del 2188 ma perché è cosi importante? Chihiro tace sempre più nervosa, Gouto la ormai in pugno. Tsukasa Okino era il figlio della Professoressa Morimura. Il volto della bambina si oscura mentre con involontario sadismo, Gouto rigira il coltello nella piaga.


Okino NON era nato da una relazione della Professoressa bensì era frutto di quegli stessi ovuli che da giovane aveva donato “…in conformità con le norme sul controllo demografico”. Nessun commento sarcastico, nessuna ironia il silenzio della sua avversaria,è prova che Renya si sta avvicinando alla verità, ma non ha finito.

Questa improvvisa scoperta, scatenò nella Professoressa Morimura un’inatteso e tardivo istinto materno. Okino però non aveva stima della Professoressa e non andava d’accordo con lo staff del progetto; tuttavia prima di morire, la Professoressa registrò un messaggio per lui, per fargli conoscere la verità.



La trappola è pronta e la preda non tarda a caderci “Basta!”. Come? Come ha fatto Gouto a vedere quelle registrazioni? Non è possibile “Servono i dati biometrici per accedere a quelle registrazioni. Senza puoi vedere solo le tue. Le mie e quelle di Okino erano protette”.


E come nel migliore dei gialli, dopo tanto negare il colpevole finisce per tradirsi da solo ed il detective può dirsi soddisfatto “Grazie, Professoressa Morimura”. Dopo essersi rimesso gli occhiali, Gouto raggiunge nuovamente Chihiro che si era allontanata quasi a voler scappare via.



Resta ancora qualche nodo da sciogliere, come ha fatto ad accedere a quelle registrazioni? È vero, lui poteva accedere solo a quelle di Renya Gouto(2188). Per cui si trattava per lo più di registrazione relative alla compagnia, relaioni sulle riunioni, trascrizioni di chiamate ma questo solo in principio.



…e da bravo giallista, con un sorriso da ebete io SAPEVO dove Renya sarebbe andato a parare con questo ennesima prova spocchiosissima dialettica. Il finale del suo prologo, si colloca poco dopo l’accidentale visita di Iori nel Settore 2. Buco che ora viene finalmente tappato.


Il flashback che ne segue è molto simile al suddetto finale di prologo ma il focus non è sulle registrazioni ma su altro. Gouto ha soccorso Iori, ancora priva di sensi e coglie l’occasione per sbloccare le registrazioni di Sensei Morimura e scoprire perché i loro dati coincidevano.



Chihiro non sapeva neppure chi fosse Iori Fuyusaka, ennesima occasione per enfatizzare l’ovvio “Se tu fossi Sensei, lo sapresti già” Iori Fuyusaka è la Chihiro Morimura di questo loop. Una versione per cosi dire “compatibile”.



Come aveva dedotto a suo tempo, è improprio dire che Amiguchi e Fuyusaka sono dei “cloni” di Ida e Morimura, è più corretto dire che sono le loro versioni di questo loop e, come avevo intuito, sono stati fatti crescere in contesti diversi da quelli pianificati. Chihiro avrebbe dovuto crescere nel Settore 1, Tetsuya nel Settore 3 ma invece entrambi sono cresciuti nel Settore 4, con altre famiglie, altri genitori ed altri nomi.



Gouto non ne ha la certezza matematica(e neppure io) ma è convinto che dietro a questo piano ci sia un’idea di Ida. Chihiro tira un lungo sospiro poi (mentre Gouto fa lo splendido, e si toglie gli occhiali) gli punta contro il ditino con fare inquisitorio.



Sarà anche cambiato tutto ma non è cambiato niente. Conosceva bene Renya Gouto, il CEO della Shikishima e sebbene siano molto diversi “…entrambi mi complicate la vita” ma supponendo che le deduzioni del ragazzo siano corrette, cosa vuole?



La risposta è una ed una sola, la verità che ha condotto alla situazione attuale. Tuttavia il ragazzo non si fa illusioni, è fermamente convinto che Chihiro non gli dirà nulla. Il motivo, è presto detto. Sarebbe sconveniente per la bambina svelare la verità, visto che “…stai cercando di eliminarci tutti. Mai, nemmeno al inizio hai voluto salvare questo mondo”.



Giusto per ricordarmi per l’ennesima volta che 13 Sentinels di cartucce ne ha, letteralmente, fino alla fine. Questo cliffhanger è IL male e porta anche ad un lock, un lock collegato alla conclusione della prima metà della terza zona di Battaglia.



La storia di Gouto ha ormai superato il 50% ma il seguito, oltre a qualche giorno causa impegni, è dovuto dapprima passare per una letturina ad alcune note di archivio ed in particolare alle sonde. I cubi di memoria descritti nella conversazione fra le due scienziate sono in parole più semplici delle celle di archiviazioni.



Queste celle permettevano alle singole sonde di confrontarsi fra loro e autoripararsi in caso di danni non irreversibili. Grazie a questo meccanismo le sonde portando con sé il DNA dei quindici sopravvissuti hanno ampliato il loro raggio di azioni, autoreplicandosi al infinito fino a trovare un pianeta che fosse abitabile per l’umanità.



Chiarita la natura ed funzionamento delle sonde, ho potuto proseguire. Essendo ormai al quarto(quinto contando anche il prologo) evento al interno della storia di Renya, il fattore “sorpresa” nei repentini salti fra le due linee narrative è fortemente attenuato.



Nondimeno, lo scoprire i retroscena in corso DURANTE l’apocalisse è intrigante al pari del mind game al parco Ayame. La scena riprende esattamente dove era terminata, Usami ha condotto Miwako e Chihiro fino alla riva del fiume Kaede,ma la battaglia ormai infuria, non vi sono più luoghi sicuri


A complicare ulteriormente la situazione, per qualche ragione ignota alla ficcanaso i Kaiju puntano verso di loro nonostante il terminale più vicino sia dalla parte opposta. Da parte mia ritengo plausibile che i Kaiju tendano sempre a dirigersi verso i compatibili oltre che verso i terminali.



Tomi contatta rapidamente la Sentinella più vicina(quella di Iori) per ottenere qualche info aggiuntiva ma senza ottenerne nulla di concreto. Non avendo altre opzioni,a malincuore, attiva lo START sulla sua schiena per rinuirsi alla lotta e soprattutto allontanare l’inattesa orda di Kaiju.



Nonostante l’improvvisa scomparsa del amica ed il terrore che l’attanaglia, Miwako cerco ugualmente di rassicurare Chihiro (“Non ti preoccupare. La sorellona ti proteggerà”) messa in soggezione da questi continui atti di gentilezza disinteressata, Chihiro fa la sua mossa.



Puntando il ditino contro la cinnamon roll quasi a sgridarla e ricordandosi di dover fare sempre(teoricamente) scelte logiche dichiara di voler provare a fare “una cosa inutile”, una cosa che NON vuole fare. Dopodiché, consapevole della presenza del drone, ordina a Gouto(kun) di raggiungerla senza dare alcuna spiegazione alla perplessa Miwako.


Non ci vuole molto perché il ragazzo risponda alla sua chiamata, contrariamente a quello che possa sembrare non si tratta di un favore “Sarò io ad aiutare voi”. Pur avendo accesso ai comandi di alto livello, ha bisogno prima del autenticazione biometrica. Dopo aver ordinato a Miwako di spostarsi, la bambina attiva il teletrasporto.



Renya e Chihiro si ritrovano quindi nel computer centrale del UFO del Settore 4, il quale fino ad ora era considerato del tutto inaccessibile. Il ragazzo pretende delle spiegazioni, cosa vuole fare? “L’ipocrita”…e quando avrà finito,per tutti loro combattere sarà molto più semplice.



Dopo aver completato i preparativi, la Professoressa arriva addirittura a ringraziare Gouto per la sua disponibilità (“Non credevo saresti tornato”) dopodiché lo rimanda indietro mentre avvia una comunicazione con tutte le Sentinelle attuamente impegnate nella battaglia con i Kaiju.


Si tratta della conversazione o più correttamente comunicazione a cui si assiste terminando la settima ondata della prima zona di battaglia, solo che da un punto di vista differente. La bambina non si cura di rispondere a Tomi, Shu e neppure al suo “fratellone” Keitaro, lei è “Morimura Chihiro” e sta per teletrasportare oltre un milione di persone dal Settore 4 al Settore 3, in modo che non debbano preoccuparsi di fare vittime fra i civili.


Dopo aver visto “scorrere” vari npc nel teletrasporto, la scena si sposta proprio su di loro: i sopravvissuti che si ritrovano improvvisamente al interno della città distrutta del 2025. Con una Miwako che, una volta in salvo, ha una strana reazione…come se abbia riconosciuto il posto. La sequenza si potrebbe chiudere tranquillamente qui, i civili sono finalmente in salvo ma l’attenzione si sposta nuovamente sulla Professoressa.



Costernata e sopresa dal suo comportamento istintivo e del tutto privo di ogni logica. Perché mettere in salvo tutti i civili quando la sua intenzione non era MAI stata quella di salvare il mondo? Prima ancora che abbia modo di formulare un qualunque pensiero razionale a riguardo, Hijiyama riesce a inserirsi nel suo canale di comunicazione.


Deve chiederle un favore. Una favore, per conto di Tsukasa Okino. Ora posso finalmente, accedere alla conclusione della storia di Hijiyama il suo START in qualunque forma o circostanza è l’unico che manca ancora al appello dopo che la storia di Gouto si è assicurata di mostrarmene tre dei quattro mancanti.



Ho già scritto tanto per cui non voglio dilungarmi ulteriormente MA c’è una cosa che non posso NON menzionare: le percentuali di completamento. Non importa quanto breve o lunga sia una sequenza, alla fine della fiera essa andrà sempre a contare come l’uno per cento. Ora, nel momento in cui finalmente mi trovo a chiudere questo luuungo post sono al 96% ma mi mancano solo tre eventi, uno per Takatoshi e due per Renya, da dove viene l’ultimo?



Manca poco per scoprirlo.


EDIT: 20/09/2021

13 Sentinels



Una…

…delle cose che ho imparato sui lock di 13 Sentinels è che celano profonde ragioni narrativa. A volta si tratta solo di assicurarsi che il giocatore NON trascuri una delle modalità di gioco in favore di un’altra ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di scelte oculate e ponderate.


Casi come “La coscienza di un criminale” nella Storia di Yuki o ancor di più “Sterminatrice” nella storia di Natsuno sono emblamatici in tal senso. La conclusione della storia di Hijiyama si inserisce in questo filone, c’è una serie di ragioni molto precise se “L’ipocrita” è fondamentale e propedeutico alla visione. Un passo alla volta.



Cronologicamente i primi quattro eventi di questa sequenza si collocano fra la sortita di Sekigahara a casa Kurabe e il finale della storia di Minami. Sono passate circa venticinque scene(dalla 247 alla 272) dall’ultima scena che ho visto Okino ed Hijiyama al Computer centrale.



Ed è sempre al computer centrale che li ritrovo, le ricerche hanno dato i loro frutti, Tsukasa sostiene di essere riuscito a trovare le risposte a diversi quesiti enunciati in precedenza.



L’intenzione era di presentare Miyuki Inaba a Takatoshi tuttavia i due ragazzi sono arrivati un po’ troppo in anticipo, dovranno attendere una trentina di minuti prima che la nave di comando raggiunga l’orbita giusta per ripristinare le comunicazioni.



Hijiyama, che ormai SA di dover restare con Okino se vuole davvero perseguire il suo proposito di “Salvare tutti”, coglie l’occasione per iniziare a placare la sua curiosità. Per iniziare Tsukasa parte dal Codice D o “Quel coso che serve a chiamare i Deimos” per dirla alla Takatoshi.



Come già spiegato, il Codice D è collegato a tre punti. Uno di questi è la nave di comando, dalla quale vengono estratti i dati dei Deimos con cui poi vengono prodotti nella fabbrica automatica del Settore 1 per poi successivamente schierarli contro il Controllo Universale.



Okino si “trattiene” dal aggiungere ulteriori dettagli. Il suo proposito era di presentare Miyuki Inaba a Takatoshi e poi lasciare a lei le spiegazioni ma un evento inatteso modifica il piano dei due ragazzi. Mentre Hijiyama sgranchisce le gambe viene quasi assalito da un androide (con tanto di possibilità di game over), venendo salvato per un soffio da Okino.



La superficie del Settore 3 è un covo di androidi,non ci vuole un genio come Okino per intuire da dove possano essere arrivati ma il pericolo rimane. Tsukasa ne blocca un primo e poi anche un secondo, riconoscono la sua voce ma non la sua autorità.



Qualcosa non va, presto si riattiveranno e sono già circondati. Condividendo l’intuizione di Takatoshi, Tsukasa opta per una ritirata. La dinamica,mi ha ricordato tantissimo la fuga di Izumi e Morimura dal primo loop, anche in quella occasione Okino(o più correttamente l’Okino di quel loop) resto indietro per permettere ai suoi amici di fuggire.



Takatoshi è furioso e mortificato. Perché solo lui? Perché Okino si è sacrificato per proteggerlo? Ha fatto una promessa, questa volta salverà tutti non può lasciare che finisca cosi. Con questi pensieri in testa, l’ex ufficiale si reca di impeto al Istituto Sakura.



DEVE esserci qualcuno che sappia come viaggiare nel tempo, chiunque, non importa chi esso sia ed esamina rapidamente tutte le opzioni a sua disposizione. Deve salvare Okino. Sekigahara…non gli stuzzica l’idea di chiedergli aiuto ma a mali estremi, estremi rimedi. Poi ci sarebbe la Sentinella 19, se quanto gli ha detto Keitaro è vero allora può viaggiare nel tempo: può fare irruzione al interno del palazzo, sbarazzarsi degli uomini del governo ed usarla per raggiungere Okino. In ultimo c’è quel infermiera, Morimura.


Okino era molto interessato a carpire i di lei segreti, deve sicuramente sapere come si fa. Per conto mio, come giocatore, me la rido sotto i baffi avendo già intuito chi sarebbe stato effettivamente ad aiutare l’ex ufficiale.


D’altronde tutte e tre le opzioni di Hijiyama sono off limits. Ei ha perso la memoria e con tutta probabilità non sa più come si utilizza un portale, la Sensei Morimura è morta e la Sentinella 19 rimarrà sotto custodia sino al epilogo della storia di Keitaro.



È scontato ma positivo che Takatoshi si rifiutì cateogircamente di andare in mensa o altro, salvare Okino ha la priorità su ogni cosa, anche sul cibo degli dei. Questa sequenza è deliziosa, perché nonostante si possa correre per direttissima sino al “obiettivo” ci sono svariati dialoghi ed eventi secondari.


In cortile, si può scegliere di “importunare” quella che so essere la manager del club di atletica. La ragazza è chiaramente intimorita dal improvvisa richiesta di Hijiyama e balbetta platealmente, ma senza mai guardarlo dritto negli occhi, si trova costretta a rispondere alle sue domande.


Sensei Morimura? Purtroppo non c’è. Un “tipo losco,con lo sguardo penetrante” beh, lo ha davanti ma si morde la lingua prima di terminare la frase. Un ragazzo con un cappello di nome Miura? La manager associa subito la descrizione al “ragazzino delle medie” ma non aggiunge altro, sebbene suggerisca di chiedere alle altre ragazze del club di atletica che può trovare nel area relax.


Ringraziata la manager Takatoshi può(e sottolineo quel può, non è necessario) raggiungere i distributori dove può trovare l’amica di Minami, a cui fare le stesse identiche domande. Sensei Morimura? L’infermeria è chiusa, deve essere andata via. E per quanto riguarda “un tipo losco che pare sempre pronto ad azzuffarsi”? Contrariamente alla sua senpai, la ragazza è molto più schietta “Ne ho uno davanti” e non gliene vengono in mente altri, con la sola esclusione di Ogata.



Come già avvenuto con la manager però, le cose cambiano quando la ragazza viene interrogata su Miura che identifica subito come “Il ragazzo di Natsuno”, una delle sue compagne di squadra. Visto che non era vicino alla palestra, l’unico altro posto in cui potrebbe essere è il vecchio edificio.



Pur comprendendo la gravità della situazione, avrei taaanto apprezzato un momento melodramma di Takatoshi di fronte alla rivelazione “Keitaro ha la ragazza”. Restando sugli eventi opzionali, lungo la strada per il vecchio edificio Takatoshi può avere un piccolo flashback.

Un flashback breve ma estremamente significativo per valutare i “progressi” della relazione fra i due ragazzi. Okino(travestito) si dichiara a Hijiyama e gli offre una lettera. L’ex ufficiale è troppo orgoglioso per manifestare la sua felicità e Okino, si affretta a rettificare quanto detto poco prima.



Lo aveva visto molto “deluso” quando si era dichiarato ad Ogata per farlo cadere in trappola e non voleva farlo sentire “escluso”. Le parole però, restano solo parole. Per quanto si sforzi di essere freddo, sempre in controllo…è evidente che quel “Perché dovrebbero interessarmi le attenzioni di un ragazzo?” lo hanno ferito profondamente.



La storia di Kisaragi è stata molto chiara a riguardo, per quanto possa essergli utile il travestirsi, Tsukasa si traveste principalmente perché piace a Takatoshi. Nient’altro. Giunto finalmente al vecchio edificio, l’ex ufficiale si imbatte in Minami e in BJ.


Non è un caso, i due sono lì appositamente per lui. Il ragazzo vorrebbe delle spiegazioni. Chi è lei? E perché ha il ricognitore che era con Sekigahara? BJ di tutta risposta esce dalla borsa, lo saluta come “Takatoshi san”(Che per me è un confermare la mia teoria, BJ-Miura e l’Hijiyama del suo loop erano amici di infanzia) e lo invita a seguirlo.



Lo porterà da Okino, lo hanno raggiunto apposta. È stata Miyuki Inaba ad avvertirli, la idol ha utilizzato il programma TV per mettersi in contatto con loro. Mi sarebbe piaciuto un casino vederla comunicare ANCHE con BJ, sarebbe stata occasione per vedere la stanza di Natsuno ma immagino di pretendere troppo.



Prim di andare, BJ fa consegnare a Takatoshi un phaser(lo stesso che userà per aiutare Keitaro reimpossessarsi della 19), arma che i due hanno trovato al laboratorio sotterraneo della Shikishima. SAPEVO che sarebbe stata Natsuno(e quindi BJ)ad aiutare Hijiyama.



Per una semplicissima ragione: era l’unico personaggio(Gouto ed Hijiyama esclusi) ad avere ancora delle scene precedenti al inizio del apocalisse. Dopo aver raccomandato alla sua partner di restare indietro, BJ e Hijiyama raggiungono velocemente il computer centrale.


Dove phaser in pugno Takatoshi si sbarazza dei tre androidi ancora attivi(sebbene ci sia la possibilità di game over). Purtroppo, contrariamente a quanto accaduto nella storia di Takamiya, sono arrivati tardi. Okino è ferito gravemente.

Takatoshi tenta di tenerlo cosciente, lo porterà in ospedale ma Tsukasa fa appena in tempo a sussurrare “La lettera…leggi la mia lettera” prima di scomparire. Non è morto, come già accaduto con Tamao il Controllo Universale lo ha “isolato”, per rubare le parole a BJ. In retrospettiva, questa è l’ultimissima volta che ho visto in azione BJ, l’unsong hero per eccellenza di questa splendida avventura.


Stacco, l’apocalisse è già iniziata. Sulla riva del fiume Kaede, Hijiyama ripensa alla lettera con un sorriso amaro. Le smancerie non fanno per Okino, piuttosto che dichiararsi…ha preferito dargli delle istruzioni quasi avesse avuto il sentore che potesse accadergli qualcosa.



Ha nascosto la sua Sentinella, la numero 12, nel oceano del Settore 5 per assicurarsi che nessuno la trovasse. Ha modificato il suo corpo in modo che venga riconosciuto come pilota, l’attivatore invece è sul braccio sinistro(merito di Megumi).



Memore delle parole di BJ, Hijiyama “sa” che Okino non è morto e con il proposito di difendere il luogo in cui tornerà, attiva la Sentinella 12 dirigendosi verso la battaglia finale. La storia di Hijiyama non può certo chiudersi cosi.



Una volta entrato nella Sentinella, l’ex ufficiale sente distintamente una voce inconfondibile“…anche se non mi vedi bene, NON sono un fantasma”. Tante volte mi ero chiesto perché Okino si ostinasse a non contattare gli altri nonostante la battaglia finale fosse ancora in corsa…la risposta è che non può farlo.



Può comunicare solo con Takatoshi perché ha condiviso con lui la Sentinella 12 prima che fosse isolato dal Controllo Universale. Non può tornare in quel mondo. Il generico “quel” è estremamente significativo, Okino ha finalmente trovato LA risposta ad una delle domande fondamentali“Ricordi? Oltre l’80% dei processi dell’Intralocitor sono un mistero”. Visto, udito, tatto, gusto, olfatto…quel 80% serviva a controllare tutti i loro sensi, dandogli l’illusione che quel mondo sembrasse reale.



Non credo che sia improprio soprannominare questo reveal “momento matrix”. Come già alcuni dialoghi avevano hintato facendo riferimento ad un mondo “reale” e ai “veri genitori” dei vari personaggi, tutto quello che si trova nei cinque settori NON può essere definito reale(l’archivio le definisce “spazio simulato”).


Tutti gli esseri umani al infuori dei quindici compatibili sono stati CREATI dal Controllo Universale. Ha senso che la Professoressa Morimura abbia detto di aver compiuto un gesto “inutile” nel teletrasportare tutti i civili…ma lì il merito va anche al umanità e gentilezza di Miwako ma non voglio divagare.


Cosa è reale allora? Le cabine in cui si trovano, quelle sono reali. Tsukasa non le ha progettate “D'altronde chi entrerebbe in un corazzato di trentacinque metri? Sferrare un pugno avrebbe l’effetto di uno schianto fra treni”. Tuttavia, a dispetto del piano originale le Sentinelle completate si rivelarono accessibili.


Okino pensò che si trattasse di un dettaglio che gli era sfuggito, in fondo non poteva dire di conoscere i sistemi del computer centrale…ma si sbagliava. Non sono cabine “Sono capsule in cui i nostri corpi crescono. Siamo nati al loro interno e non ne siamo mai usciti”. Più che scettico, Hijiyama appare incredulo…come possono uscirne allora?

Secondo Tsukasa NON è possibile uscire ma se i Deimos dovessero vincere loro moriranno lì. Questo è il succo, questo è tutto quello di cui Takatoshi aveva davvero bisogno, il suo compito è rimasto lo stesso. Proteggere il suo paese e le persone che ama. Con un occhio di riguardo ad un certo pervertito, sboccato, sfrontato e geniale di sua conoscenza. Consapevole che Okino sarà con lui anche se il mondo dovesse finire, Takatoshi può davvero dirigersi verso la battaglia finale.



Restano SOLO due eventi alla storia di Renya, soltanto due. NON so ancora da dove venga quel 1% mancante. Sono sempre più vicino.

EDIT: 21/09/2021


13 Sentinels



Mancano…



…ormai pochissimi pezzi al completamento del puzzle. Correzioni, rettifiche, spiegazioni tutto sta arrivando e si sta palesando con estrema cura. Tuttavia, prima ancora di riprendere la linea narrativa al parco Ayame con il climax del mind game fra Chihiro e Renya, l’analessi(in precedenza mi rendo conto di aver usato il termine al posto di prolessi) si rivela fondamentale per l’ultima parte di questo dibattito, di questa esposizione cosi cruciale.


Cronologicamente? Questa è l’ultima registrazione del 2188, quella più vicino ai pochi ma fondamentali eventi ambientati nel loop in cui è nato 426. L’anziano CEO della Shikishima, Renya Gouto fa una scoperta inaspettata e pericolosa.



Una scoperta che lo saluta con voce familiare “Ti ho visto l’ultima volta due mesi prima della mia morte, quindi un anno fa”. L’interlocutore è Kengo Ogata, padre di Nenji Ogata. Nella sua unica apparizione in registrazione(Storia di Minami, scena 126), Nenji Ogata(2188) aveva accennato alla recente dipartita del padre ed a come, contrariamente al genitore, fosse profondamente contrario al Progetto della Professoressa Morimura.


MAI mi sarei aspettato di vederlo in scena e mai mi aspettavo di rimanere paralizzato e con gli occhi sbarrati a questo modo. Si tratta di un reveal inatteso ma potente che coglie di sorpresa anche l’anziano CEO.



Perché si trovava fra i file di Morimura? Gouto provò a formulare una prima ipotesi. Una ipotesi a suo modo logica e razionale, seppur leggermente pretestuosa, che giustificava il come la Professoressa Morimura fosse riuscita a finanziare la sua ricerca “Avrà usato questa AI per accedere alla rete segreta del Presidente…”



Aveva però commesso un errore fondamentale: l’intera teoria, si basava su un presupposto sbagliato. L’idea è stata del Presidente Ogata, la Professoressa Morimura si era limiata a seguire le sue direttive. Il CEO non era un uomo irreprensibile ma la sua reazione può essere descritta solo come una combinazione di orrore e disgusto…dunque è colpa sua? Il presidente Ogata è il principale responsabile della vendita della nanoteclogia con tutte le sue conseguenze catastrofiche.



Pur essendo solo un AI, sembra quasi di vedere il sorriso sardonico del Presidente mentre si fa beffe del impeto moralista di Gouto, bollandolo(non del tutto a torto in verità) come ipocrita. Ha pur sempre colto l’occasione per arricchirsi, è l’ultima persona che può accusarlo. Le sue continue ingerenze hanno quasi distrutto il Progetto arca ma ha fallito miseramente.



La Dottoressa Takamiya e la Professoressa Morimura cosi come gli altri ricercatori hanno lavorato in modo che il piano possa proseguire anche ben dopo l’estinzione della razza umana. Ha “vinto”, qualunque cosa succeda il progetto non potrà fallire.



Ma da cosa deriva questa ossessione? Il motivo che ha mosso la sua volontà è stata una singola prospettiva “…avrò una seconda vita”. Vivere nuovamente, in un nuovo corpo, su una nuova terra. Non importa se per raggiungere questo obiettivo la vita sul pianeta terra è scomparsa ed il genere umano si è a conti fatti estinto. Sono bastate queste poche linee a far acquisire al Presidente Kengo Ogata i tratti del villain megalomane, narcisista e senza scrupoli, il man behind the man. Il quale spinto solo dal suo egoismo, ha condannato il genere umano. Un personaggio per cui non si può provare che disprezzo, contrariamente a tutti gli altri “villain”.


Si veda ad esempio quando definisce gli uomini “autolesionisti sino alla fine”, quando apprende della morte della Professoressa Morimura per mano del sicario. Come se non avesse avuto alcun luogo nella vicenda. Con aria finto dispiaciuta e platealmente sadica, il presidente irrise un’ultima volta Gouto facendogli le condoglianze per la sua morte imminente.



Pur spacciato (alla colonia restavano circa tre giorno di autonomia), Gouto tentò ugualmente di bloccare l’arca, che si trovava ancora nel raggio di comunicazione, senza successo. E a dispetto dello scherno di Ogata, volle comunque tentare il tutto per tutto utilizzando le credenziali degli altri sopravvissuti, convinto che qualcuno dovesse avere le credenziali…ma come possiamo immaginare, i suoi sforzi hanno finito per rivelarsi vani.



Terminata l’ultimo flashback del 2188, si torna subito al parco Ayame. La scena è chiaramente un “dove eravamo rimasti”. Conosciamo già le conclusioni di Gouto, il ragazzo era convinto che Chihiro avesse intenzione di eliminarli tutti e che mai, neppure al inizio, abbia tentato di salvare il mondo.



Si tratta di accuse molte pesanti ma la Professoressa appare incuriosita, intrigate e con fare accusatorio punto il ditino verso il ragazzo,come a sfidarlo, ad incitarlo ad andare avanti. Se è davvero sicuro delle sue affermazioni, allora vuol dire che lei è dalla parte dei Kaiju? Nonostante abbia più ragioni di tutti per odiarli?


Affatto. I kaiju rappresentano un ingombrante ostacolo a quello che è il suo vero obiettivo, attuare il piano originalmente concepito nel 2188 “…tuttavia la situazione attuale si è discostata troppo”.



È stata un’affermazione pronunciata al interno del UFO a portarlo su questa pista. In quella sede la bambina aveva sostenuto(riferendosi ai Kaiju) “…sono fuori dal mio controllo”. Senza contesto è difficile carpire la reale valenza di questa affermazione ma fortunatamente parte subito un flashback.


Cronologicamente siamo subito dopo la visita del duo al Settore 1, quando sono stati inconsapevolmente spiati da BJ e Natsuno. Il Computer Centrale del Settore 3 presenta diverse carcasse di androidi, rimaste lì dalla fuga dei “profughi” (Storia di Kisaragi) e pronamente eliminati da Sekigahara con il suo phaser.



Gouto si convince che a lasciarli lì sia stato Ida e quasi si perde un’affermazione estremamente rivelatoria della Professoressa “Okino.Non prende mai niente sul serio ma guarda quanto tempo ha dedicato a questo posto”. Non stava parlando fra se e se, era spontanea.


Memore delle parole di 426, Tsukasa Okino(2188) era geniale ma occasionalmente peccava di grande superficialità e questa affermazione lo conferma ma tempo al tempo. Forse sottovalutando il giovane Gouto, la Professoressa si mise subito a lavorare sul computer centrale.



Sostenendo di avere una buona conoscenza del sistema(contraddicendo quanto detto sui limiti del suo corpo di bambina), affermò di poter eliminare l’anomalia del codice D ma se davvero possedeva queste capacità…perché Sensei Morimura è cosi ossessionata con l’Egida?


Consapevole di essersi sbilanciata troppo, Chihiro tentò di depistare il ragazzo enunciando le di lui precedenti teorie “L’hai detto tu stesso, qualcuno le ha manomesso i ricordi”. Le accuse verso l’amata Sensei però non bastarono a distrarre del tutto Renya.


Il ragazzo si rese rapidamente conto che la bambina stava utilizzando un’area del sistema che NON era stata ancora analizzata. Sostenendo di avere grazie ai suoi “sistemi”, accesso ai comandi di alto livello. Più ambigui e loschi di cosi si muore ma non è finita.



Il Computer Central del Settore 3 era troppo danneggiato affinché Chihiro potesse portare a termine il suo proposito e volendo accellerare i tempi “…dovrò mandare gli ordini alla nave di comando”. Gouto non immaginava che ci fosse una nave di comando da cui partivano e partono gli ordini diretti al UFO. Nave che Chihiro definisce come una base operativa “per un’invasione aliena” più che una arca.



La nave di comando si trovava però fuori orbita, non potendo aspettare i trentacinque minuti necessari affinché entrasse nel raggio di comunicazione, la Professoressa optò per una scorciatoia. Si tratta di un plot point MOLTO importante, Chihiro è potuta entrare in contatto con la nave di comando ANCHE se si trovava fuori orbita.



La modifica apportata NON impedirà l’attacco dei Kaiju ma impedirà che possona partire nuovi ordini tuttavia quelli che sono già stati impartiti “…sono fuori dal mio controllo”. Servono le Sentinelle per affrontare i kaiju già prodotti ma si tratta di un obiettivo relativamente secondario e che ovviamente non tiene conto di una variabile sconosciuta: le UPI.


Mentire a parole non serve, il suo corpo di bambina le impedisce di nascondere le sue reali intenzioni quel “L’operazione Egida è troppo pericolosa…” viene pronunciato con un’espressione che non promette NULLA di buono.


Di nuovo al Parco Ayame, Gouto conclude che il Codice D è un ostacolo per la Professoressa il cui scopo però è diverso da quello dei ragazzo, il suo obiettivo è ripristinare il progetto arca per come era stato concepito ed il modo più efficace per farlo è “Eliminare il Codice D e poi avviare un loop”.



Tuttavia per poter avviare un loop è necessario dapprima distruggere i computer centrali di tutti e cinque i settori, ecco quindi spiegato perché la bambina voglia distruggere il mondo. Ulteriore ostacolo al piano, era il progetto Egida.


Mentre la mia mente di giocatore non può che pensare a quanto sarebbe potuto rivelarsi pericoloso un’alleanza fra la bambina e Ida, il novello detective mostra di avere ben chiaro il movente. Egida non è un sistema di difesa comune: causa il blocco di un terminale per autodifesa, impedendogli di utilizzarlo per controllare il mondo.



Quando tutti i terminali vengono bloccati, i compatibili vengono isolati dal computer centrale ed il tempo si blocca, impedendo la creazione di altri loop. “Supponendo” che il ragazzo abbia ragione, Chihiro sceglie di assecondarlo e di ascoltare l’esposizione, confutandola senza battere ciglio.


Gouto fa un passettino indietro e torna al omicidio di Sensei: proprio al inizio di questa luuunga conversazione la bambina gli aveva chiesto quale fosse il suo sospettato ma lui non ha un sospettato, ha una colpevole “Se sei davvero la Professoressa Morimura, allora sei tu ad aver ucciso Sensei Morimura”. La sensei era una fervente sostenitrice del Egida, era un ostacolo, una persona da eliminare assolutamente per il raggiungimento del suo scopo.



Da perfetta colpevole, con fare condiscendente, la bambina bolla le teorie del ragazzo come stimolanti “…ma errate”. E questo nonostante sino ad ora, pur con tutte le menzogne, i depistaggi ed i raggiri possibili abbia fatto letteralmente a pezzi il castello di carte che aveva creato.


Renya si lascia scivolare addosso le provocazioni della sua avversaria, mantiene il sangue freddo. L’ostilità che la bambina ha nei suoi confronti è figlia del odio che la Professoressa ha per Renya Gouto(2188) colpevole di averla estromessa dalla Newmen, in quanto ostacolo per la Shikishima. In seguito la Professoressa finì comunque a capo del Progetto Arca, lavorando per conto di Kengo Ogata.



Si, Kengo Ogata, il ragazzo sa anche di lui. Il presidente della Shikishima morto di vecchiaia nel 2187. Padre di Nenji Ogata. Uomo ambizioso, che riconosceva il suo talento. LEI usando i suoi ricordi ha creato un’intelligenza artificale che lo ricreasse “…ed hai lasciato che ti controllasse”.



La donna che ha distrutto l’umanità NON poteva conoscere questa registrazione, è stata fatta dopo la sua morte per mano di Sekigahara. Come il flashback che lo ha messo di fronte al suo carnefice ha provato, la Professoressa NON voleva tutto questo e forse aveva guardato al Progetto come un modo per salvare l’umanità, una chance per redimersi.



Tuttavia, allo stesso tempo, stava cercando di riportare in vita Kengo Ogata. Cosi come lei sarebbe dovuta subentrare al età di 18 anni al suo clone, Kengo sarebbe plausibilmente subentrato a quello di Nenji Ogata. I cloni erano stati impostati cosi e lei ne è la prova vivente.



Da giocatore posso constatare quanto sia ironica l’intera situazione, Kengo Ogata ha condannato la razza umana perseguendo il suo sogno di immortalità MA non ha fatto i conti con la più improbabile delle varianti: gli esseri umani. Le azioni della Professoressa Shinonome hanno portato i kaiju ad attaccare ogni sedici anni, privandolo a priori della possibilità di tornare in vita. Bloccandolo, imprigionandolo, in eterno al interno del Settore 0.



Tornando a noi la bambina tace,mentre Gouto trae le sue ultime conclusione: Sensei era inutile e sacrificabile anzi, era una minaccia. Una minaccia per il suo obiettivo ed ora, la minaccia è lui. Chihiro estrae il Phaser dalla borsetta “Peccato sai troppe cose” e lo punta contro il ragazzo.



SO già che Gouto sopravviverà ma rimane il fatto che l’ultimo evento della sua storia è bloccato con il SIGNORE di tutti i lock di storia: 100% con dodici personaggi ma io, fortunatamente, ci sono già o più correttamente i preparativi erano già fatti, la vita quotidiana ha ritardato per l’ennesima volta.



Una cosa che Chihiro ha evidenziato in modo palese durante l’esposizione…è la necessità di sentirsi apprezzata, compresa come scienziata ed essere umano. Si tratta di un plot point messo in chiaro sin dalle prime battute di questo epilogo al quale, tocca l’oneroso compito di chiudere entrambe le linee narrative della Storia di Renya.



La scena si apre nel computer centrale, non sappiamo quale fosse la richiesta di Okino(non ancora almeno) sappiamo però che la Professoressa ha acconsentito e inviare i risultati sulle analisi sulle meta abilità una volta pronti. La bambina è genuinamente sorpresa, non aveva idea che Tsukasa avesse integrato un sistema di comunicazione codificato nelle Sentinelle.



Quello che però coglie DAVVERO alla sprovvista la scienziata, è un grazie. Dapprima di Okino(ovviamente “riferito”) e poi…da parte di Hijiyama. Il ragazzo non sembra aver identificato in lei Chihiro Miura ma “…anche se hai l’aspetto di una bambina devi essere una persona eccezionale. Ti sono grato anch’io”. È appare lusingata, quasi commossa dalla spontaneità e gratitudine dei ragazzi.



Il racconto torna poi al Parco Ayame, Chihiro punta il phaser pronta a sbarazzarsi di Gouto ma anche premendo il grilletto, l’arma non spara. Il ragazzo aveva previsto anche questo “Non puoi spararmi con quel arma”. Chiunque sappia la verità su Egida è un ostacolo per la Professoressa Morimura, che non si farà alcuno scrupolo per fermarlo.



Purtroppo per lei, Gouto è particolarmente scaltro(oltre che tremendamente spocchioso ed arrogante) oltre che previdente e prudente. È stato LUI ha preparare quel arma per lei, Chihiro l’aveva chiesta per “difendersi”.



Privata del phaser, la bambina crede essere spacciata ma ancora una volta la sua previsione si rivela errata “Forse mi sono spiegato male, quest’arma non può sparare a nessuno di noi due”, l’ha configurata appositamente a questo modo…sebbene da giocatore questo mi lasci un po’ perplesso, perché non configurarla ANCHE in modo che non sparasse a Sensei Morimura? È un errore di valutazione MOLTO grave ma non voglio impuntarmi su questo, andiamo avanti.



Renya procede subito al analisi del phaser, il suo ultimo utilizzo corrisponde al orario della morte di sensei. Allo stesso tempo, la bambina l’ha sorvegliata tutto il giorno con un drone ed a giudicare dalle spese, ha utilizzato un taxi per raggiungerla e poi fuggire dal luogo del delitto.


Chihiro è stizzita dal continuo procrastinare del ragazzo “Quante cose hai scritto su quel taccuino? Hai fatto lo gnorri finora?” l’utilizzo del termine gnorri nella traduzione mi rende felice, è un termine che adoro e che rende dannatamente bene l’idea. Inoltre, dettaglio non da poco, siamo di fronte ad un cerchio che si chiude. Nella primissma scelta del suo prologo Renya aveva decantato a sensei i pro di uno strumento antiquato come un taccuino rispetto a dati ed altro.



Come? Come ha fatto a scoprirla? Quando ha capito? 13 Sentinels è abituato a coglierti alla sprovvista, a sorprenderti continuamente e anche quando riesci a carpire qualcosa, spesso si tratta solo della punta del iceburg(vedi il caso Shiba) beh…non è questo il caso.



C’è sta UN momento preciso “Quando Miura ti ha trovata l’hai definito un ottimo progettista”, Keitaro Miura era un progettista nel 2188 di certo non ora ma come ha fatto a scoprirlo? Non è merito di una delle registrazioni di Renya Gouto. Il merito è ancora una volta del nosro unsong hero “Grazie a Miura, la IA della Sentinella 17” il quale gli ha anche parlato per la prima volta delle registrazioni.



Ormai del tutto smascherata, la colpevole non pare interessata ad altro che non sia il suo destino. Cosa le accadrà? Non vuole ucciderla, quindi…vuole forse imprigionarla? Renya fa un lungo sospiro e si leva gli occhiali.


Non può negare di essere combattuto e di bramare vendetta per quanto ha fatto a sensei ma il ragazzo, è abbastanza freddo e razionale da sapere che “…la vendetta non la riporterà indietro”. Tenendo questo bene a mente ha deciso di scegliere “…la strada che mi avvicina alla verità?”


Prima però si cura di sgamare un’altra menzogna “…che Juro Izumi non era il tuo tipo. Ma tu avevi una relazione con Izumi nel 2188”. La bambina diventa rossa come un peperone in preda al imbarazzo, Renya non sta sparando a zero. Come avvenuto sin dal principio di questo lungo duello, ha analizzato accuratamente tutte le informazioni e vi sono due prove fondamentali a sostegno di questa tesi.



La presenza dei cloni di Morimura ed Izumi nel Settore 1 e la registrazione di Ida. La Professoressa è stata assassinata PRIMA di poter completare i preparativi del piano ma Izumi ha comunque completato le di lei direttive. Al detective, rimane però un problema, IL movente.


Perché? Kengo Ogata voleva una seconda vita ma il ragazzo dubita fortemente che a guidare le azioni della scienziata fosse una ragione tanto egoistica. A ragione, il movento è molto più concreto e pragmatico “Deve esserci un leader. Senza la genta cederà alla paura ed al risentimento” proprio come avvenuto nella colonia.



La devozione della Professoressa al piano è ammirevole e per questo Renya ha deciso di farle…una proposta “Facciamo una scommessa”. Lasceranno a lei i terminali, senza bloccare il tutto con Egida. Si tratta di un compromesso quello ideato da Gouto.


Senza la Professoressa NON può tornare al piano originale. A loro, ai tredici compatibili il compito di dimostrarle di poter affrontare l’ignoto, di dimostrare di essere degni “…di poter sposare la tua causa, di ereditare il tuo obiettivo e realizzarlo?”



Lasciarli combattere, senza ostacolarli o sabotarli “Se falliamo, non far obiezioni al ripristino” ma Chihiro è fermamente convinta che non abbiano alcuna speranza, nonostante Gouto si mostri ostinatamente sicuro di se. Per conto mio…NON posso non prendere atto di una falla enorme al interno della scommessa.



Se quanto hanno detto Sensei Morimura e Miyuki Inaba è vero, non ci sarà un altro loop. Questa è la loro ultima possibilità e quindi…Renya sta mentendo o sta sbagliando in buona fede? Questo non lo so intanto la narrazione si sposta nuovamente al Computer Centrale del Settore 4.



La stanchezza delle ragazze e la presenza di tre soli terminali rimasti, due soli difendibili con Egida identificano questa scena senza il margine di dubbio. Siamo alla fine della ottava ondata della terza zona di battaglia, l’ultima da me affrontata.



La comunicazione però termina con il “Resisteremo fino alla fine!” di Hijiyama e prosegue. Gouto contatta la scienziata( “Chihiro san”). Questa, dopo qualche secondo di esitazione decide di rispondere. Il ragazzo ha una richiesta per lei, una richiesta molto precisa “Conosci il modo per collegarsi alla nave di comando a prescindere dalla posizione, vero?” con riferimento diretto al occasione in cui ha corretto il Codice D.


Memore del acume e spocchia del ragazzo, la Professoressa punta ancora una volta il ditino con fare inquisitorio “Qual è il tuo asso nella manica? In quale registrazione ne hai sentito parlare?” nessuna.



Pur conoscendo la situazione drammatica in cui si trova, le sta chiedendo un favore “Voglio darci una possibilità”. Sorpresa anzi, esapasperata dal onesta e dal ennesima pretesa del ragazzo, la Professoressa si vede costretta a rivelarle un piccolo segreto: gli ha mentito “…quando ho detto che non dovevi piacermi per forza. Sei davvero un uomo esasperante Renya Gouto”.


Dopodiché si mette subito a lavoro e contatta tutte le Sentinelle. Sta riallineando i tre satelliti di sorveglianza, presto potranno comunicare nuovamente con la nave di comando ma non avranno una seconda possibilità. Per riuscirci, i satelliti dovranno percorrere una nuova orbita e finiranno inevitabilmente per essere attirati dalla gravità del pianeta e precipiteranno al suolo “La connessione sarà attiva solo fino a quando non si distruggeranno”.



Quando ha deciso di teletrasportare i tutti i civili, quando ha detto di fare una cosa inutile…Chihiro avevato di dover essere sempre logica e razionale ma ancora una volta non sta agendo cosi. Gli esseri umani sono creature irrazionali “…e io evo esserela più estrema di tutti”.


Se dovessero farcela, dovranno assumersi le loro responsabilità ma per ora “Buona fortuna, fratellone”. Lo ha detto lei stessa, il legame che ha instaurato con suo fratello fa parte di lei. Non è qualcosa che si possa cancellare. Ho trovato molto dolce e tenero questo suo piccolo augurio.


Non credo che esistesse modo più adatto per chiudere la storia anzi la modalità avventura se non gettandomi nel climax definitivo del Apocalisse. Si…lo so. Rasoio di Occam, per quanto mi fossi ostinato a credere che ci potesse essere altro era molto più plausibile che l’ultimo evento contasse come un 2% anziché il solito 1%.



Quasi a “premiare” il giocatore per i suoi sforzi, l’archivio ci mette del suo e fa una cosa inattesa. Fornisce una doverosa risposta ad uno dei quesiti fondamentali senza però darne alcun accenno diretto durante la narrativa: che fine ha fatto il DD-426?



La risposta? È stato neutralizzato. Il merito è di Tsukasa e di Keitaro. In realtà tutto questo ci è stato anticipato nella Storia di Minami(scena 90, Motivazioni segrete), quando le capita di origliare quel “L’esperimento è riuscito. Per giunta con la seconda cavia. Sono davvero colpito, Keitaro Miura. Il nanoriparatore scombussola il cervello ma tu hai sopportato il processo senza impazzire” premettendo che la prima cavia è stata(come conferma la scena 35) Hijiyama, in pratica cosa è successo?

Per usare le parole del archivio, la cicatrice sulla fronte di Keitaro è il risultato della ricostruzione delle nanomacchine effetuata da Okino, che riesce a riavviare le Sentinelle precedentemente contaminate dal DD-426. Miura senza impazzire, sopportando il dolore e senza subire gli effetti del DD-426 è riuscito ad avviare la Sentinella permettendo alle sue nanomacchine di elaborare i dati.



Okino se ne è reso conto ed ha fatto in modo che questo codice, il “famoso codice Okino”(per dirla come Shiba nel finale del prologo di Kurabe) si diffonda in tutti coloro che sono entrati in contatto con Miura. Trovo quindi decisamente riduttivo definire il codice Okino semplicemente codice di attivazione forzata è anche, e soprattutto, un vaccino che ha permesso a tutti di combattere.



Shu ad esempio ha ricevuto i dati del codice Okino quando ha aiutato Miura(steso da Ogata) e lo ha portato a casa sua, per questo non ha subito gli effetti quando gli è stato iniettato l’attivatore da Yakushiji ed ha richiamato la Sentinella 20.



Segnalo, prima di passare alle ultime due ondate della terza zona, che ho verificato la presenza di un altro typo nel profilo di Kengo Ogata. Da conversazioni in game è morto nel 2187 ma il suo file fissa invece la data della morte al 2186.



Le due ultime fasi della terza zona di battaglia si svolgono fra le 3:52 e le 4:01 del 28 Maggio.


Nella prima(nona), i tredici vengono subito accolti dalla peggiore delle sorprese. Un nuovo modello di plasmapod equipaggiato con pesanti armi a lunghissimo raggio.


Yakushiji si offre immediatamente di fare da esca, lasciando di stucco Kisaragi (“Non è nel tuo personaggio!”). La ragazza si sente responsabile per aver trascinato tutti in questa lotta ma il suo coraggio e la sua determinazione si sono guidagnati la stima di tutti.



Yuki in particolare ha dovuto rivedere totalmente la sua opinione “Ho sempre pensato che fossi una secchiona egoista. Ma sei una tipa tosta! Molto più di questi qui! Avanti seguimi”.



La posizione del terminale fa si che si venga circondati facilmente ed i nuovi plasmapod hanno un’elevatissima potenza di fuoco. Di contro, a vantaggio del giocatore c’è la lentezza con cui i Deimos spawnano al inizio. Si ha tutto il tempo per preparare il campo, prima che i primi Deimos si schiantino al suolo.

Concluso lo scontro, abbiamo l’annuncio di Chihiro sentito nel epilogo di Renya, sebbene abbia “qualcosa in più”. Dopo che la bambina ha fatto un grosso in bocca al lupo al suo fratellone, le comunicazioni con Miyuki Inaba vengono ripristinate. La Idol non si aspettava che si potesse adottare una soluzione simile e chiede ai ragazzi di sforzarsi nel attivare Egida nel penultimo terminale e proteggere poi l’ultimo.



Un boato segna l’inizio della seconda(decima) ondata della terza zona di battaglia, l’ultima. Yakushiji si affretta ad inviare i droni di ricognizione ma…non è necessario. Il deimos che si materializza è colossale, il più alto mai visto sino ad ora.



Hijiyama e gli altri, non ne riescono a vedere neppure la cima. Alto almeno trecento metri, si tratta di un Plasmapod EX. Juro memore delle parole di 426 capisce che si tratta del sistema di bilanciamento. Loro sono diventati più forti ed i Deimos hanno fatto altrettanto per compensare. Il resto sta solo a loro, Takatoshi intrigato dalla sfida si getta a testa bassa.


A ragione aggiungerei, questo scontro è uno dei più ardui che abbia affrontato sino ad ora(Anche perché parto SEMPRE da hard). Il Plasmapod EX non solo ha la corazza più resistente vista sino ad ora, ma possiede solo ed esclusivamente potentissimi attacchi a lungo raggio su vastissima scala. Inoltre, poco dopo l’inizio del combattimento verrà affiancato da due Apsos EX che non solo difenderanno lui ma anche le illimitate orde di rinforzi pronte a coprire tutti i punti ciechi.



Riuscire a prendere il grado S ad hard ha richiesto svariati tentativi, perché non solo il bersaglio fa tanto male(un colpo diretto del suo cannone principale è abbastanza per mandare k.o una sentinella a full vita)ma anche la città subisce danni molto velocemente. L’unico vero vantaggio che si ha è la posizione del terminale, che permette di preoccuparsisolo ed esclusivamente dei nemici che vengono dal davanti.



Ed ironicamente? Mi sonot trovato ad abbandonare quelle che sono sempre state le protagoniste di tutte le fasi di battaglia. L’eccessivo numero di Apsos( a cui si aggiungono i due EX) riduce l’efficacia delle torrette e non permette di tergiversare. Bisogna risolvere lo scontro e bisogna farlo in fretta.



La combinazione vincente si è infine rivelata essere quella che ha visto le tre Sentinelle di prima, supportate da quelle di quarta. Placcaggio permette di muoversi in fretta sbaragliando i kaiju lungo il percorso mentre la lama demolitrice è uno degli strumenti per bucare le corazze più spesse. Combinando il tutto con la rimozione del limite e la meta-abilità che permette di aumentare l’attacco, in alcuni try sono persino riuscito a shottare il Plasmapod con un colpo solo attivando alcune abilità di Ei.


L’unica “safety net” di questa strategia è composto dal campo di forza di quarta. Ha un range illimitato e mi ha permesso di tamponare danni a sufficienza da non far colare a picco la valutazione ed ottenere il rank S.


A difficoltà inferiori, non presenta alcun tipo di difficoltà. I Kaiju non fanno abbastanza danno per riuscire davvero ad impensiere le Sentinelle ed abbattere il Boss è poco più che una formalità.


Abbattuto il Plasmapod, Inaba comunica ai ragazzi che il processo è stato completato: il computer centrale è attivo. La idol però suggerisce ai ragazzi di non abbassare la guardia, non possono ancora cantare vittoria “…non è ancora finita”.



In queste ultime due fasi, sono anche arrivate alcune note da archivio. Le più interessanti sono sicuramente quelle relatio al file di Ida. Un file lungo circa duecento pagine, compilato dal agenzia investigativa indagata da Ida per indagare dieci compatibili e Chihiro Morimura. Gli “esclusi” dal indagine sono stati Sekigahara in quanto “collaboratore” di Ida, Okino ed i tre residenti del Settore 5 Keitaro, Takatoshi e Tamao. La quale ha avuto un ruolo mooolto secondario, nonostante fosse una compatibile.



Tornando a noi, non poteva di certo finire cosi. Resta ancora un terminale ed una zona di battaglia. La lotta NON poteva non chiudersi che al Sakura. La fine del viaggio è finalmente prossima.
 
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L'ho terminato il mese scorso.
Probabilmente è diventato il mio gioco vanillaware preferito al pari se non superiore di Dragon's Crown.

Veramente un uso sapiente della narrativa, vari plot twist e storia ben raccontata nonostante i vari intrecci. A tal proposito il database con tutti i file è una manna per tenere il passo con tutte le scoperte e fare sempre il punto della situazione.
Visivamente è bellissimo (apprezzati davvero molto gli artwork) e devo dire che anche la parte di gameplay, seppur non a livello del resto della produzione, mi ha divertito e appassionato, seppur forse la avrei preferita un po più impegnativa (anche perchè andando avanti con il gameplay dopo la storia, si sbloccano effettivamente missioni più difficili con nemici che si difendono meglio. Solo che relegarle ad un endgame senza però nient'altro da vedere/sbloccare non ti da poi molto stimolo).

Lieto che abbia avuto un buon successo perchè se lo merita tutto.
 

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Io sto a 10 ore , vado molto a rilento perché voglio godermelo, la percentuale più alta delle tre è 26%, e per ora il mio preferito rimane ancora Odin Sphere per via del buon equilibrio/profondità tra storia e combat, ma ancora non giudico appieno ovviamente.
 

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Per me è a mani basse il mio gioco preferito dei vanillaware. Hanno fatto un lavorone e sono riusciti a farmi apprezzare un genere che solitamente non amo e non gioco( gli strategici), storia pazzesca e mindblowing è dire poco.
 

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Duecentomila copie superate nel solo Giappone :bruniii:



THAT artwork :ooo:

Mi fa piacere :)
Diciamo che a parità di artworks però... è molto meglio quello della cover :asd: a parere personale questo non è nulla di fantascientifico ( per restare in tema scherzoso) XD
 

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Quanto è bello questo gioco, forse il mio preferito della triade di eccellenze vanillaware (insieme a odin sphere e muramasa), sonoro di alto livello, grafica divina e una storia ricca di plot twist che appassiona e tiene incollati fino alla fine :) Personaggi bellissimi dal primo all'ultimo poi, in particolare ho adorato tomi e iori, ma megumi è magnifica :sisi:
Le fasi di gameplay vero e proprio a me sono piaciute, un gradevole stacco dalla lettura e dalla riflessione ci stava...belle anche queste da vedere anche se un po' incasinate all'inizio

Successo meritatissimo :sisi:
 

Vincent 86

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Attenzione spoilerone
Iori Fuyusaka è mia moglie :bip:
 
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