Lo potremmo ribattezzare "Lo strano caso di Agony". Nuovo capitolo del romanzo: ogniocchio cambia la recensione con l'intervento del caporedattore che si lancia in una sorta di controrecensione. L'esito:
"Non finirò Agony. Non su PlayStation 4. Lo farò, con tutta probabilità, su PC, dove le ambientazioni infernali dell'incipit e le contorte creature che le abitano hanno saputo stuzzicare il mio interesse. Tanto è piacevole il colpo d'occhio su un computer mediamente prestante, tanto è povero e spoglio sull'ammiraglia Sony. Chi gioca su console deve anche mettere in conto un'esperienza frustante all'inverosimile, per i demeriti di un colpo d'occhio impastato e illeggibile, di un sistema di movimento e interazione costantemente singhiozzante, e di una serie di bug fastidiosi, onnipresenti, insormontabili. Agony non è un titolo perfetto, porta avanti qualche scelta di game design poco brillante e avrebbe potuto sicuramente lavorare meglio sulle fasi stealth. Però, nella sua forma migliore, è un titolo con un'atmosfera davvero unica e riuscita, e con una mole di contenuti che supera di molto le aspettative. Potete decidere in autonomia se superare i tentennamenti del concept in virtù di questi pregi, oppure se condannare all'inferno la produzione Madmen. Il punto però è un altro: nella sua forma peggiore, ovvero quella console, Agony non è Agony. È un mostro informe da cui dovreste allontanare lo sguardo."
Voto 4
Pare che le differenze tra pc e console siano abissali, causa una pessima conversione.
Per il resto boh. Un gioco enigmatico