Ufficiale Andrzej Sapkowski - Witcher Saga letteraria

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Witcher Saga o Saga di Geralt di Rivia
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(autrice immagine JustAnor)

La saga è composta da 2 raccolte di racconti

  • Il Guardiano degli Innocenti (Ostatnie życzenie, 1993 - originale Wiedźmin, 1990) - Nord, 2010
  • La Spada del Destino (Miecz przeznaczenia, 1992) - Nord, 2011
e 6 romanzi

  • Il Sangue degli Elfi (Krew elfów, 1994) - Nord, 2012
  • Il Tempo della Guerra (Czas pogardy, 1995) - Nord, 2013
  • Il Battesimo del Fuoco (Chrzest ognia, 1996) - Nord, 2014
  • La Torre della Rondine (Wieża Jaskółki, 1997) - Nord, 2015
  • La Signora del Lago (Pani Jeziora, 1999) - Nord, 2015

  • La Stagione delle Tempeste (Sezon burz, 2013) - Nord, 2016. Cronologicamente gli eventi narrati si collocano prima del racconto "Lo strigo", della raccolta Il Guardiano degli Innocenti, ma nonostante ciò è preferibile leggerlo dopo aver terminato la saga a causa dei numerosi flashforwards.
Trame (attenzione spoiler!!!)
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Prima raccolta di racconti con protagonista Geralt di Rivia, uno strigo, un uccisore di mostri a pagamento. Per diventarlo è stato sottoposto a un dure prove: gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente nell'aspetto fisico (i capelli bianchi sono una conseguenza di queste mutazioni) ma che l'hanno reso anche estremamente forte e resistente. Proprio per la sua diversità viene temuto dalle stesse persone che lo assoldano per cacciare i mostri ma ormai Geralt ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro si rivelano peggiori delle creature cui dà la caccia. Il libro inizia con Geralt che, ferito, si trova nel Tempio di Melitele assistito dalla sacerdotessa Nenneke, qui inizia a ricordare eventi della sua vita ognuno dei quali costituisce un racconto a sè. "Il male è male, Stregobor. Minore, maggiore, medio, è sempre lo stesso, le proporzioni sono convenzionali, i limiti cancellati. Non sono un santo eremita, non ho fatto solo del bene in vita mia. Ma, se devo scegliere tra un male e un altro, preferisco non scegliere affatto." Racconti inclusi:

  • La voce della ragione (storia di cornice)
  • Lo strigo
  • Un briciolo di verità
  • Il male minore
  • Una questione di prezzo
  • Il confine del mondo
  • L'ultimo desiderio
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Seconda raccolta, il protagonista è sempre Geralt di Rivia, cacciatore di mostri a contratto. Il libro è composto da sei racconti, ognuno dei quali racconta una particolare avventura dello strigo: Geralt infatti si ritroverà a combattere contro un basilisco, si scontrerà con un drago insieme alla bella Yennefer, incontrerà sirene e infine si ritroverà a Brokilon,dalle driadi, per portare un messaggio alla loro regina..e proprio qui incontrerà il suo destino. "Duettaeàn aef cirràn Càcrme Gldeddyv. Yn à essedth." "Sai che cosa significa?" "La spada del destino ha due lame. Una sei tu." Racconti inclusi:

  • Il limite del possibile
  • Una scheggia di ghiaccio
  • Il fuoco eterno
  • Un piccolo sacrificio
  • La spada del destino
  • Qualcosa di più
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Nilfgaard ha sferrato il suo attacco contro i Regni Settentrionali distruggendo il regno di Cintra. La famiglia reale è stata massacrata e l'unica che è riuscita a fuggire è la principessa Ciri che ora si trova insieme a Geralt a Kaer Morhen, la fortezza in cui si addestrano gli strighi. Anche la ragazza vorrebbe diventare una di loro e per questo motivo inizia il suo addestramento, ma Geralt notando degli strani comportamenti in Ciri convoca la maga Triss Merigold. La donna capisce che subito che la bimba possiede dei poteri magici ma rendendosi conto di non avere il potere di controllare il talento della giovane, consiglia a Geralt di mettere da parte il suo orgoglio e cercare aiuto da Yennefer. I tre decidono di partire per portare Ciri al Tempio di Melitele di Ellander dove potrà essere educata da Nenneke. Durante il soggiorno al Tempio, Ciri è continuamente tormentata dagli incubi, almeno fino all'arrivo di Yennefer che le insegnerà l'arte magica.. "Ora capisci che cos'è la neutralità che tanto ti sconvolge? Essere neutrali non significa essere indifferenti e insensibili. Non bisogna uccidere i sentimenti dentro di sé. È sufficiente annientare l'odio."
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Ciri e Yennefer lasciano il Tempio di Melitele di Ellander per dirigersi a Gors Velen e all'Isola di Thanedd. La maga vuole che la bambina frequenti la scuola di magia di Aretuza, dove potrà approfondire i suoi studi magici. Giunte alla cittadina dopo alcune piccole disavventure, Ciri sfugge dalla supervisione di Yennefer per correre da Geralt che si trova non molto distante. La maga se ne accorge e la insegue, ha così luogo l'incontro tra la maga e lo strigo che avranno l'opportunità di sistemare le cose tra di loro. I tre decidono di mettersi in viaggio verso l'Isola di Thanedd dove si terrà un incontro tra maghi... "Hai solo una possibilità per impedirlo. Ti ho proposto quella possibilità, Geralt di Rivia. Rifletti sulla mia proposta. Hai tutta la notte per farlo. Pensa osservando il cielo. Le stelle. E non confonderle con quelle riflesse di notte sulla superficie di uno stagno. La clessidra si è svuotata."
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Dopo il golpe dell'Isola di Thanedd Geralt, in fin di vita, era stato portato da Triss a Brokilon per essere curato dalle driadi. Nonostante sia ancora convalescente decide di rimettersi in viaggio per cercare Ciri, non sapendo che la ragazza si è unita ad un gruppo di banditi. Geralt sa che il viaggio non sarà affatto facile: la guerra imperversa, ci sono scontri ovunque e i villaggi vengono depredati e bruciati. Ma lo strigo è ostinato e farebbe di tutto per ritrovare la sua pupilla, per questo decide insieme all'amico Ranuncolo e alla driade Milva di partire per raggiungere Nilfgaard... "Tutti hanno un debito. È la vita, Maria Barring. Debiti e richieste di creditori, obblighi, riconoscenza, risarcimenti... Fare qualcosa per qualcuno. O forse per noi stessi? Perché in realtà è così, è sempre a noi stessi che paghiamo, a nessun altro. Ogni debito che abbiamo contratto lo paghiamo a noi stessi. In ognuno di noi ci sono al tempo stesso un creditore e un debitore. Si tratta di far quadrare i conti dentro di noi. Veniamo al mondo con un briciolo della vita che ci viene data, poi non facciamo che contrarre e pagare debiti. A noi stessi. Per noi stessi. Affinché alla fine i conti quadrino."
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In una gelida giornata autunnale, il vecchio Vysogota trova una fanciulla ferita gravemente nella palude che circonda il suo nascondiglio. Le salva la vita e lei comincia a raccontargli la sua storia... Nel frattempo, Geralt e la sua compagnia percorrono la lunga strada che li separa da Caed Myrkvid. "E tu? Non fai più sogni?" "Li faccio, ma da quando abbiamo attraversato lo Jaruga molto di rado. E al risveglio non ne conservo il minimo ricordo. Qualcosa dentro di me è finito. Si è consumato. Spezzato..."
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Dopo aver attraversato il portale di Tor Zireael sfuggita alla morte, Ciri si ritrova in un mondo completamente sconosciuto. È il mondo degli Aen Elle, elfi di un'altra dimensione. Ciri è intrappolata, pare che non vi sia via d'uscita. In questo mondo, il tempo pare non scorrere e non ci sono confini o portali da attraversare per tornare nel suo mondo di origine. Tuttavia, deve trovare un modo di riunirsi con Geralt e Yennefer e sfuggire alle grinfie del suo peggiore incubo: Leo Bonhart. "Ho sempre più l’impressione che questa sia una storia senza inizio. Non sono neanche sicura che sia davvero finita. Perché devi sapere che passato e futuro sono inestricabilmente intrecciati. Un elfo mi ha perfino detto che è come con quel serpente che si morde la coda. Quel serpente, sappilo, si chiama Uroboros. E il fatto che si morde la coda significa che il cerchio si è chiuso. In ogni attimo del tempo si celano futuro, presente e passato. In ogni attimo si cela l’eternità. Lo capisci?"
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Dopo un contratto nella piccola città di Ansegis dove è stato ingaggiato per uccidere un mostro sconosciuto, Geralt di Rivia raggiunge Kerack, una città-stato tra Cidaris e Brugge. Secondo i costumi del luogo lo strigo è costretto a lasciare le sue spade al posto di guardia per entrare nella città. Poco dopo il suo arrivo viene arrestato per frode allo stato e appropriazione indebita, venendo così imprigionato. Ma chi lo tirerà fuori di prigione si rivelerà essere la stessa persona che lo ha fatto finire nei guai... "I maghi, in effetti, sono capaci di molte cose. Il tempo lo hanno sempre governato, fin dal Primo Sbarco, che, a quanto si dice, non si è concluso con una catastrofe solo grazie agli incantesimi di Jan Bekker. Ma accusare i maghi di tutte le sventure e le calamità forse è esagerato. In fondo stai parlando di fenomeni naturali. È semplicemente la stagione. La stagione delle tempeste."
Autore Andrzej Sapkowski (1948)
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Lucca Comics&Games 2013

Andrzej Sapkowski nasce a Łódź, in Polonia, il 21 giugno 1948. Nonostante gli studi di economia ha sempre amato raccontare storie. Prima di diventare scrittore ha lavorato come senior rappresentante alla vendita per una società di commercio straniera e come traduttore. Il suo primo racconto "Lo strigo" (Wiedźmin) venne pubblicato su Fantastyka, prima rivista di letteratura fantasy in Polonia, nel 1986 ed ebbe grande successo dalla critica e dai lettori. All'inizio degli anni '90, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all'estero, coronato poi dall'uscita della serie dei videogiochi The Witcher, ispirati ai suoi romanzi. Sapkowski ha vinto cinque premi Zajdel Awards, tre per i racconti Il male minore (1990), La spada del destino (1992) e Nel cratere di una bomba (1993), e per due romanzi Il sangue degli elfi (1994) e Narrenturm (primo libro della Trilogia Hussita) (2002). Sapkowski ha vinto nel 2003 due premi spagnoli Ignotus: il premio per la miglior antologia con la raccolta Il guardiano degli innocenti, mentre con I musicanti il premio per il miglior racconto di letteratura straniera. Nel 1997, vince il prestigioso Polityka Passport Award, premio annualmente assegnato agli artisti che hanno avuto ampie prospettive di successo internazionale. Nel 2009 vince il David Gemmell Legend Awards nel Regno Unito per Il Sangue degli Elfi. Ha vinto, nel 1996 e nel 2010, due premi European Science Fiction Society, un'organizzazione internazionale di professionisti ed amatori della fantascienza impegnati a promuovere la fantascienza in Europa e la fantascienza europea nel mondo. Infine, nel 2012, è stato premiato con una Medaglia Gloria Artis d'argento, che viene assegnata a persone e organizzazioni per i contributi distinti per la protezione della cultura polacca e del patrimonio del popolo. Nel 2013, Sapkowski è stato ospite d'onore al Lucca Comics & Games, partecipando a conferenze stampa e incontri con i lettori, e tenendo un seminario. Nel 2014, ha ricevuto una seconda Medaglia Gloria Artis d'argento dal ministro della cultura Bogdan Zdrojewski. L'autore ha nuovamente partecipato al Lucca Comics & Games 2015 come ospite d'onore. Nel 2016, Sapkowski ha vinto il World Fantasy Awards Life Achievement. I suoi libri sono stati tradotti in ceco, russo, lituano, tedesco, spagnolo, francese, inglese, italiano, sloveno, bulgaro, portoghese, olandese, finlandese, giapponese e cinese. Gruppi di Lettura

Articoli e approfondimenti


 
Ultima modifica da un moderatore:
Bravo Ensi! Ci voleva un topic su Geralt!

L'ultimo libro, cioè il primo della serie "regolare" me lo sono divorato in 3 giorni //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Sapkowsky ha un modo di scrivere tutto suo, ti fa capire che succedono delle cose o che i personaggi fanno delle azioni senza descriverle direttamente.

L'unica nota negativa nella traduzione ita è RANUNCOLO... che nome del cavolo... molto meglio Dandelion //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Bravo Ensi....

vorrei parlarne con te, ma non sono molto informata...

spero che qualcuno sia più ferrato di me sull'argomento //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
ho letto i primi 2 e il terzo mi attende sul comodino, a me è piaciuto molto il secondo,un po' di meno il primo ma comunque buono e in generale mi piace l'universo creato dall'autore ,i libri comunque li ho letti in fretta

 
Io sto leggendo il secondo e mi sta piacendo più del primo. Oltretutto ormai sono hyppato per l'imminente uscita di The Witcher 2 per 360.

In ogni caso rispetto per Ranuncolo, è un signor nome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

no seriamente, mi piace come nome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Io li ho presi tutti e tre ieri sera, sul Kindle. Cronologicamente come stanno messi? Quale devo iniziare a leggere per primo?

 
Io li ho presi tutti e tre ieri sera, sul Kindle. Cronologicamente come stanno messi? Quale devo iniziare a leggere per primo?
Così come sono messi al primo post //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

1- il guardiano degli innocenti

2- la spada del destino

3- il sangue degli elfi

I primi due sono raccolte di racconti, ma spiegano come fa Geralt a incontrare Yennefer, il terzo invece è un vero e proprio romanzo, il primo della serie.

 
Due parole sull'autore:

Andrzej Sapkowski è nato a Łódź, in Polonia, nel 1948. Nonostante gli studi di economia, ha sempre amato raccontare storie e, alla fine degli anni ’80, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all’estero, coronato, nel 2007, dall’uscita di The Witcher, il videogioco ispirato ai suoi romanzi. Attualmente è uno degli scrittori fantasy più letti d’Europa e di recente gli è stato conferito il prestigioso David Gemmell Legend Prize, attribuitogli dopo una votazione che ha coinvolto i lettori di 75 Paesi.

Qui invece si può trovare un'intervista di Spazio: Intervista a Sapkowsky

 
C'è un'altra intervista, più approfondita di quella di Spazio.

Purtroppo, essendo pubblicata su un sito concorrente, non posso fare altro che copiarla ed incollarla:

Essere polacchi è stata probabilmente la più grande fortuna dei CD Projekt: come avrebbero altrimenti potuto trasformare in un videogioco di successo le storie di Andrzej Sapkowski, uno scrittore che fino a qualche hanno fa godeva di una certa fama solo in patria e tra i veri esperti del settore?
A dire il vero, è stata una fortuna anche per noi, perché le avventure di Geralt di Rivia sono tra i pochi racconti fantasy che mi sentirei di raccomandare anche a chi non ami questo genere. Vuoi per le atmosfere particolari che si respirano, vuoi per la non convenzionalità del personaggio, dell'universo in cui si muove e delle sue storie, i racconti di Sapkowski hanno quel qualcosa in più che li fanno apprezzare anche a coloro che le storie di maghi, elfi e dragoni non le possono sopportare.

Dunque, in attesa che The Witcher 2 conquisti anche il popolo Xbox con l'appassionante intreccio della sua narrazione, e in occasione dell'uscita in Italia del terzo romanzo della saga, Il sangue degli elfi, edito nel nostro paese da Editrice Nord, vi proponiamo un'intervista proprio con Andrzej Sapkowski, in cui racconterà ai lettori di *********.it com'è nato il suo personaggio, a chi si ispira, e cosa c'è nel suo futuro.

È evidente come uno dei fattori chiave del successo di The Witcher sia la sua storia. Com'è nata? Come ha creato quest'universo?

Andrzej Sapkowski: Non penso di aver creato questo mondo, non esageriamo. Io ho creato l'eroe. La mia prima storia, "Wiedzmin" (ovver "Il Witcher", o "Strigo", come viene tradotto da noi), è stata pensata e scritta durante l'inverno del 1985 per un concorso letterario annunciato su Fantastyka, che era ed è tuttora la più famosa rivista polacca di fantascienza.

Sapendo che il fantasy stava accrescendo la sua popolarità, ho deciso di scrivere un racconto per questo concorso, puntando però a qualcosa di più originale rispetto alle storie tipo "Conan uccide dei mostri e dopo uccide altri mostri".

Dopo lunghe considerazioni scelsi di raccontare le fiabe classiche in maniera diversa. In esse di solito c'è un drago che viene ucciso e una principessa che viene salvata dal classico poveraccio diventato eroe o dall'ancora più classico cavaliere in armatura scintillante, e per entrambi la ricompensa è la principessa. Nel mio universo fantasy il lavoro di uccidere i mostri ha bisogno di un professionista adeguato, un tizio che offra i propri servizi per soldi, non per la principessa, ed è così che è nato Geralt il Witcher, l'eliminatore professionista di mostri.

Un altro fattore importante è la figura di Geralt: si è ispirato ad altri personaggi o è stato interamente una creazione della sua mente? Qual è il suo legame con lui?

Andrzej Sapkowski: È al cento per cento un personaggio inventato, considerando anche quanto ho detto finora, e ovviamente sono legato a lui in quanto prodotto della mia immaginazione.

Geralt è stato descritto come un personaggio che impersona uno spirito "anti politico e neo liberale", tipico della cultura polacca degli anni '90. È d'accordo con questa visione?

Andrzej Sapkowski: No. Questa interpretazione è un po' troppo esagerata. Non ho mai aspirato a simboleggiare questo spirito, ma se a qualcuno piace vederla in quel modo, beh, non c'è problema.

Quanto è stato coinvolto nel processo di creazione del videogioco?

Andrzej Sapkowski: Il mio coinvolgimento nel videogioco è stato molto poco importante, non vale forse neppure la pena di menzionarlo. Gli sviluppatori mi hanno chiesto aiuto per alcuni dettagli e io li ho aiutati volentieri. Questo è tutto.

Il risultato finale la soddisfa? Pensa di dovere qualcosa al gioco, in un certo senso?

Andrzej Sapkowski: Sono un fiero possessore dell'edizione deluxe ma, devo confessarlo, non l'ho mai provata. I videogame portano via molto tempo e non sono il mio tipo di intrattenimento preferito. Tuttavia conosco il titolo abbastanza bene da dire che rende piuttosto bene lo "spirito" dei miei libri. In definitiva credo che abbiano fatto un bel lavoro, anche se non penso di dover qualcosa ai videogame. Anche se alla fine, chi lo sa, forse giocandoci qualcuno ha deciso di comprarsi i miei libri e magari ci ho guadagnato qualche nuovo fan.

Le sue storie sono sempre tetre e oscure ma con un pizzico di humor nero. È raro trovare racconti fantasy con un messaggio così cupo. A cosa dobbiamo questa scelta? C'è una certa analogia col genere noir?

Andrzej Sapkowski: Sì, hai colpito nel segno. Da giovane ho amato i romanzi noir, soprattutto Raymond Chandler. Credo che nei miei libri si veda quanto ne sono rimasto affascinato. Mi piace immaginare il Witcher come una sorta di incarnazione di Philip Marlowe, o di un qualunque altro investigatore privato che vive in una grande e tetra giungla urbana, cercando di combattere contro il male e che alla fine non può vincere.

Dopo il grande successo ottenuto dai videogiochi, pensa che Hollywood potrebbe essere pronta ad adattare i suoi racconti al grande schermo?

Andrzej Sapkowski: Accetterei molto volentieri un'offerta da Hollywood. La porta è aperta, entrate pure!

Era riluttante a riportare Geralt in vita per i videogiochi?

Andrzej Sapkowski: I creatori del videogioco mi hanno chiesto il permesso per questa "resurrezione" (anche se tecnicamente nei romanzi non sappiamo che fine faccia Geralt, ndR), e io l'ho concessa. Perché non avei dovuto? Nel gioco possono fare ciò che vogliono ed esso non è, né mai sarà, un seguito ufficiale ai miei libri. Nell'ultima pagina del mio ultimo romanzo dedicato a Geralt il lettore non troverà mai scritto "Continua nel videogame". Se i lettori vogliono scoprire veramente ciò che succede dopo, devono aspettare che scriva un nuovo libro.

Il gioco non ha niente in comune con la mia scrittura, con la storia che sto raccontando, quindi, lo ripeto, non può essere considerato un seguito del libro. È un adattamento, niente di più. Il videogame e il libro sono due media completamente diversi, entità diverse. Mescolarli tra di loro non è raccomandato, anzi non è concesso!

Pensa che vedremo nuovamente Geralt?

Andrzej Sapkowski: Assolutamente sì.

Come pensa che verrà ricordato dai lettori del genere fantasy? Ha mai pensato, prima di scrivere i romanzi , che potrebbe essere collocato nel firmamento dei più grandi autori del genere?

Andrzej Sapkowski: No, non ci ho mai pensato. Non penso di essere eccessivamente modesto, ma neppure così immodesto.

Quali sono i suoi piani per il futuro? Vuole ancora scrivere di fantasy? O magari romanzi storici? Fantascienza?

Andrzej Sapkowski: Al momento sto lavorando a un nuovo romanzo sul Witcher. Non so cosa succederà dopo: non resta che aspettare e vedere...
 
Dall'intervista appena riportata, sembra meno ostile al videogioco, e son contento che sta scrivendo altri romanzi.

 
Quindi la morte di Geralt non è stata inventata apposta nel videogioco? E' morto per davvero nei libri e nel gioco è stato riportato in vita... interessante... :loris:
Esatto, non credevo ci fosse da avere dubbi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

PS: Metti sotto spoiler, che non si sa mai //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ca**o, ho avvisato e poi sono stato il primo a non nacondere il messaggio quotato, chiedo perdono :rickds:

 
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