Mi permetto di spendere due parole.
1) Per chi dice che nel 3 e nel 4 vi è stato poco appeal con i protagonisti, alla fine quanti protagonisti abbiamo davvero avuto? Lasciando da parte il bistrattato Des, i protagonisti sono stati 4.
- Altair, fino al capitolo del Revelations che, mio parere, gli ha dato giustizia, era considerato un personaggio del tutto senza colore, a causa anche di un primo capitolo senza infamia e senza lode.
- Ezio ha avuto il maggiore appeal vista l'ambientazione del tutto vicina a noi, ma soprattutto ben tre capitoli a lui dedicati (oltre al fatto che sia stato un personaggio ottimamente costruito, non c'è dubbio... ma spalmato comunque su tre capitoli).
- Connor è un personaggio "meh", che non trasmette praticamente nulla, ma penso sia in qualche modo normale per chi non mastica molto le vicende dell'America coloniale e dei problemi dei nativi, tema molto più sentito negli USA. Dico questo per un semplice motivo: sto rigiocando il III per la terza volta (simbologia complottista inside

), e se nelle prime due run lo consideravo come il capitolo più "moscio" della serie, e che deve solo ringraziare l'eccellente Haytham se è riuscito a rimanere a galla, è anche vero che rigiocandolo molte più cose si riescono a comprendere e a farle proprie. Il III è un capitolo tanto profondo quanto la saga di Ezio... purtroppo, come ho già detto, la problematica dei nativi americani è quasi un tema estraneo al resto del mondo, e l'aver visto un Connor che utilizzava il Credo solo per i ca**i suoi, giustamente ha lasciato l'amaro in bocca a molti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
- Edward lo considero un signor personaggio proprio perché fuori dagli schemi. La sua è una crescita diversa da quella di Ezio o di Connor: se il primo è cresciuto accettando e sperimentando il Credo nella forma rivoluzionaria di Altair fino a considerarlo il mentore per eccellenza; se il secondo ha utilizzato il Credo solo per la salvaguardia del suo villaggio; con Edward invece vediamo come questi riesce a criticare e denudare il Credo mostrandolo per quello che è davvero, e cioè semplici regole umane che subiscono l'influenza del tempo e dei luoghi. Con Black Flag avviene il secondo passo di quello che si è iniziato con il III, e che troverà il ciclo completo con Unity: la fin troppa stretta vicinanza fra Templari e Assassini.
Non voglio a star parlare di Aveline, e vado alla conclusione del primo punto rifacendomi a lei con un "no comment". Normale che Ezio abbia avuto maggiore feeling vista la trilogia che l'ha riguadato, ma non mi sento di dire che uno come Edward gli sia inferiore (e sono convinto che non lo sia affatto!), così come sono convinto che Altair non sia da meno vista l'ottima conclusione della sua scena in Revelations. Possiamo dire che ogni assassino ha una sua particolarità ben costruita, e tutto si basa solo sull'empatia che ogni singolo giocatore ha con il protagonista. That's all, folks! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
2) Fino a Black Flag, personalmente, non ho sentito la pesantezza della serie, ma anzi l'ho sempre trovata molto "fluida" nel procedere. E' solo quest'anno che se n'è sentita la pesantezza, per il semplice motivo che ne hanno annunciati due più il Chronicles. Ovvio che se continuano con 'sta strada, e cioè più Assasissin's Creed all'anno, va a perdersi l'unicità di ogni capitolo. Uno all'anno va più che bene, IMHO, visto che fino al IV sono stati tutti di qualità medio-alta (i titoli per portatili sono esclusi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif).
Non metto in dubbio la qualità dello Unity. Curioso di vedere Rogue, conscio del copia-incolla con Black Flag! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif