Udienza Preliminare Baldur’s Gate III | SpazioGames: 9,3 | OpenCritic: 96

  • Autore discussione Autore discussione Nakata
  • Data d'inizio Data d'inizio
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se lo è preso Armored Core :asd:
Non so per AC non avendolo giocato

Ma dare 7 a BG 3, visto che hanno fatto pure di peggio, significherebbe proprio non avere ritegno nè dignità. Come vendere la propria madre per 50 €. :asd:
 


:allegri:
 
Non ho ancora finito il gioco, ma avendo rimesso mano a un pc dopo molto tempo voglio scrivere due righe su Baldur's Gate 3.
Premessa: complice il periodo di vita non particolarmente felice e attivo, ho iniziato il giorno dell'uscita della deluxe su console e ad oggi ho accumulato qualcosa come 150 ore di run; non mi accadeva da Elden Ring di farne così tante, e soprattutto di farle così di gusto, perché la verità è che andrei avanti ancora, e farei pure un'altra run.

A chi legge e non ha dimestichezza con la tipologia di gioco, magari gira in testa una domanda da tempo: "ma perché è così bello sto Baldur's Gate?"
Mi permetto di dare la mia personale risposta.

Il presupposto di tutto il discorso è conoscere cosa sia D&D cartaceo, perché se così non è, sarà difficile trasporre parte di quello che dico.
Il primo Baldur's Gate non fu neanche lontanamente il primo videogioco basato sul ruleset di D&D, ma fu il primo di una popolarissima serie di crpg isometrici sviluppati con il quasi mitologico Infinity Engine (per i pochi che non lo sapessero, un motore grafico concepito da BioWare).
Con le recenti riedizioni, molti magari avranno letto i nomi di questi titoli, perlopiù Baldur's Gate e Icewind Dale. Io ci ho passato molte, molte ore nella mia infanzia, quindi ho approcciato questa nuova creatura passata ai Larian con curiosità, timore reverenziale e anche un pizzico di incredulo scetticismo.
Aggiungo che essendo passato da pcista a consolaro nella tarda adolescenza, lentamente mi sono allontanato dai cprg isometrici, e pur essendomi avvicinato con curiosità nel tempo ai vari Pillars of Eternity e Divinity alla fine non li ho mai giocati, perché richiedevano tempo, e perché alla fine "non erano Baldur's Gate" (idea mia).

Dunque, cos'ha di particolare questa saga?
In primo luogo vorrei illustrare una differenza fondamentale tra Baldurs' Gate e Icewind Dale: il secondo (successivo), fu un interessante dungeon crawler basato sul ruleset di AD&D (al quale sono molto affezionato sia per il mio legame con questi giochi, sia perché ci ho giocato diversi anni, e in particolare ho masterato una campagna irl con quelle stesse regole durata più di 2 anni e dolorosamente interrotta per colpa del covid). Quello che differenzia IWD da BG è la presenza dei compagni. In IWD si creava un party di pg da zero, sistema flessibile ma in qualche modo "anonimo". In BG c'erano tutti questi personaggi memorabili, dai loro iconici ritratti che mi sono rimasti impressi fin da quando ero piccolo, con delle personalità spiccatissime e con delle interessanti dinamiche di gruppo, legate anche e soprattutto al sistema di moralità (oramai assente): pg buoni che se stavano troppo con quelli cattivi iniziavano a litigare, compagni che agivano solo in coppia, quest personali dei compagni che portavano a dover fare delle scelte.
Alla fine i "compagni" finivano per essere più protagonisti del protagonista stesso di BG.

L'altro aspetto interessante è sempre stato il sistema di dialoghi: ben lontano da quella che oggi chiamiamo dispregativamente "ruota dei dialoghi", da una parte c'era il fatto che non era AFFATTO indifferente quello che dicevamo a un pg (una conversazione andata male finiva spesso e volentieri in un bagno di sangue), ma poi che a volte si dovevano effettuare delle scelte, non si poteva esaurire "tutto" il dialogo ogni volta. Infine, i dialoghi erano spesso scritti in una maniera FOLLE, npc incontrati a caso a passeggiare nella natura che invece di dire "Buongiorno signore" come nel 90% degli rpg moderni, se ne uscivano con una assurda filippica filosofica sul destino dell'universo, con tanto di risposta piccata del MC.

Perché ho fatto tutta questa premessa?
Perché sostanzialmente, questi sono gli elementi che ho (con molto piacere) ritrovato alla base di questo BG3. Da una parte abbiamo un sistema di dialoghi e scelte che incarna perfettamente il senso di RUOLARE, interpretare un ruolo, dare al nostro personaggio delle caratteristiche che derivino non solo dal suo aspetto, ma dal modo in cui si comporta e da quello che fa; dare un peso narrativo e un'immediata reazione da parte del mondo di gioco (a partire dai compagni) alle nostre azioni. Non si tratta di concludere il gioco nel modo A o nel modo B, o di far prendere alla storia una direzione diametralmente opposta (francamente, in un gioco simile sarebbe impossibile e anche improduttivo). Si tratta però delle sfumature, si tratta di fare un intero viaggio al buio o alla luce, si tratta di perdere permanentemente nelle prime ore di gioco un compagno e andare lo stesso avanti, si tratta di ritrovarsi una città di alleati devastata e perdere ore e ore di dialoghi a causa di una scelta sbagliata o di un combattimento andato male, si tratta di arruolarsi un boss nemico che doveva morire in una certa battaglia come alleato da portarsi a fine gioco, e così via.
Il gioco andrà comunque dall'inizio alla fine, ma l'aspetto della nostra avventura cambierà anche drasticamente...e per quanto mi riguarda, la gratificazione che viene da questo approccio al "ruolo" è immensa. La mia raccomandazione: questo gioco VA giocato, almeno nella prima run, senza indole da perfezionista, godendosi quello che accade senza ricaricare, a meno che questo non porti al game over. Tanto questo sistema di scelte non farà MAI sperimentare tutto nella prima run.

Il secondo punto su cui voglio spendere delle parole sono i compagni: veramente complimenti a Larian per il party di pg che hanno tirato fuori. Tutti sopra le righe, interessanti, ben interpretati e doppiati, iconici. Le loro storie appassionano e sono assolutamente NON banali, a chi sceglierà di approfondirle metteranno di fronte a scelte morali impegnative, che spesso metteranno a dura prova la nostra collaborazione con il pg, ma magari faremo di tutto per far funzionare le cose, perché vorremo vedere noi stessi dove la sua vicenda va a parare. L'espediente narrativo per mettere insieme un così eterogeneo sistema di personaggi poi è credibile. Trovo MOLTO interessante anche il fatto che invece di dotare i singoli pg di un sistema di allineamento basato sull'asse legalità-moralità, capiamo la loro morale dalle loro reazioni alle NOSTRE azioni. Se Astarion approva tutto quello che fate, beh, fatevi due domande...

Tutto questo già di per sé basterebbe a rendere il gioco epico, ma non è tutto. La scrittura dei dialoghi è veramente fantastica. Parlare con i personaggi è raramente un'azione meccanica e banale, anche quando si è in posti popolatissimi. Ogni npc del gioco è modellato in modo particolare, difficilissimo trovare due personaggi cloni, e anche la creatura più inaspettata può avere cose inaspettate da dire. Persino parlare con GLI ANIMALI è un qualcosa di surreale, anzi giuro che i dialoghi meno normali e più strani del gioco li ho avuti con loro :rickds: e pensare che i Larian hanno inserito tutti questi dettagli, e tutte queste linee di dialogo DOPPIATE (con gli animali pure, e pure con i MORTI), incluso tantissimo materiale che a causa dell'alto livello di variabilità dell'avventura non verrà sperimentato dal giocatore, è semplicemente fuori di testa.
Così come la cura dei dettagli: il mondo di gioco è pieno di storie da raccontare, non solo attraverso i personaggi, ma anche attraverso dettagli disseminati e sparsi con tantissimi libri, documenti, dettagli ambientali. È tutto fatto intenzionalmente, in un mondo di gioco così pieno e denso di cose da fare non c'è mezzo elemento procedurale, e anche questo è stupendo. Così come anche le attività e le situazioni che ci ritroveremo ad affrontare, sono tutte varie e differenti, dopo 150 ore ieri affrontavo una missione con una dinamica completamente inedita che non avevo ancora mai affrontato.
E che dire infine del combat: un combat a turni estremamente strategico, in cui la creatività e l'ambiente possono portare a soluzioni che magari non sono sempre le più funzionali, ma che sono fonte di estremo divertimento. Il gioco ha un estremo margine di libertà che non è sempre immediatamente visibile dal giocatore, ma chi saprà spingere le meccaniche di gioco ai loro limiti sarà in grado di ritrovarsi a risolvere situazioni con metodi davvero poco ortodossi. Visto come funziona il combat e come è complessa talvolta la mappa di gioco, sono contento che abbiano optato per un sistema di turni reali invece che turni "in tempo reale" con pausa tattica come i vecchi BG.

È tutto rose e fiori? Assolutamente no. Il gioco ha molte, molte sbavature e rotture; un sistema così pieno di variabili è quasi impossibile che venga fuori stabile, e i Larian da quel che ho capito non sono nemmeno noti per essere dei maestri dell'ottimizzazione. Ci sono molte imperfezioni di UI, difetti strutturali, bug in alcuni casi anche molto fastidiosi (possono compromettere la presenza di pg nel party o impedire l'avanzamento di alcune quest o l'ottenimento di alcuni oggetti), sporadici crash e via dicendo.
Eppure, dicendovi anche che ne ho incontrati anche di fastidiosi (non ho potuto utilizzare Lae'Zel come pg per colpa di uno di questi bug) vi dico che alla fine non stanno pesando nell'esperienza come potrebbe sembrare da queste righe...perché il gioco è così pieno di variabili, e dà così tanto in cambio, che per 1 bug che trovo ci sono 10 cose che invece mi lasciano stupefatto in positivo.
E in ogni caso i Larian sono costantemente al lavoro sul titolo, quindi con il passare del tempo BG3 non potrà che invecchiare bene.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma la chiudo qua perché già così credo che nessuno sia arrivato a fine post.
Per quanto mi riguarda tanto di cappello, BG3 è senza ombra di dubbio il mio personale GOTY, è arrivato e ha spazzato via ogni indecisione delle settimane scorse riguardo a cosa giocare, e chissà per quanto tempo ancora catalizzerà la mia attenzione.
 
Dopo una lunghissima run ho finito il gioco. Ne ho scritto diffusamente in questo topic quindi non voglio fare un altro post lunghissimo, aggiungo solo qualche considerazione.

La parte finale è stata quella che ho trovato un po' più fiacca, anche perché inficiata a mio parere da problemi tecnici di gran lunga superiori a tutto il resto del gioco (probabilmente a causa di tutto quello che c'è simultaneamente a schermo). Complici alcune trovate un po' macchinose, diciamo che non è proprio la parte che mi rimarrà più impressa, ma complessivamente sono soddisfatto del finale del gioco, anche perché non lo si può ridurre al finale che ciascun giocatore raggiunge, ma al complesso di tutte le scelte che hanno portato fin lì.
Le sfumature e i dettagli sono il cuore della personalizzazione della nostra storia in BG3, a livelli di macro-eventi nudi e crudi i finali alla fine sono pochissimi (non entro nel dettaglio per non spoilerare).

È stata un'avventura piena e totalizzante, mi sono affezionato a tutti i membri del party, e nonostante le ore trascorse sul gioco, la mia voglia di giocare non è esaurita...farò sicuramente un'altra run, magari con qualche cambiamento drastico (run totalmente malvagia, coop), e sicuramente senza l'enfasi e la voracità con le quali ho giocato questa prima (anche perché ormai la storia principale la conosco).

Auspico per questo titolo miglioramenti su miglioramenti nei mesi a venire, perché nonostante i suoi enormi e innegabili meriti, ne ha bisogno. Ma già adesso posso affermare senza esitazione che ci troviamo davanti a un nuovo spartiacque per il genere.
Per quanto mi riguarda è il mio personale GOTY senza se e senza ma.
 
si ma ora ci meritiamo una goty edition fisica da esporre tra i grandi titoli in bacheca
 
L'annuncio della versione fisica mi ha fatto risalire l'hype :morris2:

Oggi lo riprendo insieme ad AW 2

Starfield ormai ho già capito non lo giocherò mai più
 
Non ho ancora finito il gioco, ma avendo rimesso mano a un pc dopo molto tempo voglio scrivere due righe su Baldur's Gate 3.
Premessa: complice il periodo di vita non particolarmente felice e attivo, ho iniziato il giorno dell'uscita della deluxe su console e ad oggi ho accumulato qualcosa come 150 ore di run; non mi accadeva da Elden Ring di farne così tante, e soprattutto di farle così di gusto, perché la verità è che andrei avanti ancora, e farei pure un'altra run.

A chi legge e non ha dimestichezza con la tipologia di gioco, magari gira in testa una domanda da tempo: "ma perché è così bello sto Baldur's Gate?"
Mi permetto di dare la mia personale risposta.

Il presupposto di tutto il discorso è conoscere cosa sia D&D cartaceo, perché se così non è, sarà difficile trasporre parte di quello che dico.
Il primo Baldur's Gate non fu neanche lontanamente il primo videogioco basato sul ruleset di D&D, ma fu il primo di una popolarissima serie di crpg isometrici sviluppati con il quasi mitologico Infinity Engine (per i pochi che non lo sapessero, un motore grafico concepito da BioWare).
Con le recenti riedizioni, molti magari avranno letto i nomi di questi titoli, perlopiù Baldur's Gate e Icewind Dale. Io ci ho passato molte, molte ore nella mia infanzia, quindi ho approcciato questa nuova creatura passata ai Larian con curiosità, timore reverenziale e anche un pizzico di incredulo scetticismo.
Aggiungo che essendo passato da pcista a consolaro nella tarda adolescenza, lentamente mi sono allontanato dai cprg isometrici, e pur essendomi avvicinato con curiosità nel tempo ai vari Pillars of Eternity e Divinity alla fine non li ho mai giocati, perché richiedevano tempo, e perché alla fine "non erano Baldur's Gate" (idea mia).

Dunque, cos'ha di particolare questa saga?
In primo luogo vorrei illustrare una differenza fondamentale tra Baldurs' Gate e Icewind Dale: il secondo (successivo), fu un interessante dungeon crawler basato sul ruleset di AD&D (al quale sono molto affezionato sia per il mio legame con questi giochi, sia perché ci ho giocato diversi anni, e in particolare ho masterato una campagna irl con quelle stesse regole durata più di 2 anni e dolorosamente interrotta per colpa del covid). Quello che differenzia IWD da BG è la presenza dei compagni. In IWD si creava un party di pg da zero, sistema flessibile ma in qualche modo "anonimo". In BG c'erano tutti questi personaggi memorabili, dai loro iconici ritratti che mi sono rimasti impressi fin da quando ero piccolo, con delle personalità spiccatissime e con delle interessanti dinamiche di gruppo, legate anche e soprattutto al sistema di moralità (oramai assente): pg buoni che se stavano troppo con quelli cattivi iniziavano a litigare, compagni che agivano solo in coppia, quest personali dei compagni che portavano a dover fare delle scelte.
Alla fine i "compagni" finivano per essere più protagonisti del protagonista stesso di BG.

L'altro aspetto interessante è sempre stato il sistema di dialoghi: ben lontano da quella che oggi chiamiamo dispregativamente "ruota dei dialoghi", da una parte c'era il fatto che non era AFFATTO indifferente quello che dicevamo a un pg (una conversazione andata male finiva spesso e volentieri in un bagno di sangue), ma poi che a volte si dovevano effettuare delle scelte, non si poteva esaurire "tutto" il dialogo ogni volta. Infine, i dialoghi erano spesso scritti in una maniera FOLLE, npc incontrati a caso a passeggiare nella natura che invece di dire "Buongiorno signore" come nel 90% degli rpg moderni, se ne uscivano con una assurda filippica filosofica sul destino dell'universo, con tanto di risposta piccata del MC.

Perché ho fatto tutta questa premessa?
Perché sostanzialmente, questi sono gli elementi che ho (con molto piacere) ritrovato alla base di questo BG3. Da una parte abbiamo un sistema di dialoghi e scelte che incarna perfettamente il senso di RUOLARE, interpretare un ruolo, dare al nostro personaggio delle caratteristiche che derivino non solo dal suo aspetto, ma dal modo in cui si comporta e da quello che fa; dare un peso narrativo e un'immediata reazione da parte del mondo di gioco (a partire dai compagni) alle nostre azioni. Non si tratta di concludere il gioco nel modo A o nel modo B, o di far prendere alla storia una direzione diametralmente opposta (francamente, in un gioco simile sarebbe impossibile e anche improduttivo). Si tratta però delle sfumature, si tratta di fare un intero viaggio al buio o alla luce, si tratta di perdere permanentemente nelle prime ore di gioco un compagno e andare lo stesso avanti, si tratta di ritrovarsi una città di alleati devastata e perdere ore e ore di dialoghi a causa di una scelta sbagliata o di un combattimento andato male, si tratta di arruolarsi un boss nemico che doveva morire in una certa battaglia come alleato da portarsi a fine gioco, e così via.
Il gioco andrà comunque dall'inizio alla fine, ma l'aspetto della nostra avventura cambierà anche drasticamente...e per quanto mi riguarda, la gratificazione che viene da questo approccio al "ruolo" è immensa. La mia raccomandazione: questo gioco VA giocato, almeno nella prima run, senza indole da perfezionista, godendosi quello che accade senza ricaricare, a meno che questo non porti al game over. Tanto questo sistema di scelte non farà MAI sperimentare tutto nella prima run.

Il secondo punto su cui voglio spendere delle parole sono i compagni: veramente complimenti a Larian per il party di pg che hanno tirato fuori. Tutti sopra le righe, interessanti, ben interpretati e doppiati, iconici. Le loro storie appassionano e sono assolutamente NON banali, a chi sceglierà di approfondirle metteranno di fronte a scelte morali impegnative, che spesso metteranno a dura prova la nostra collaborazione con il pg, ma magari faremo di tutto per far funzionare le cose, perché vorremo vedere noi stessi dove la sua vicenda va a parare. L'espediente narrativo per mettere insieme un così eterogeneo sistema di personaggi poi è credibile. Trovo MOLTO interessante anche il fatto che invece di dotare i singoli pg di un sistema di allineamento basato sull'asse legalità-moralità, capiamo la loro morale dalle loro reazioni alle NOSTRE azioni. Se Astarion approva tutto quello che fate, beh, fatevi due domande...

Tutto questo già di per sé basterebbe a rendere il gioco epico, ma non è tutto. La scrittura dei dialoghi è veramente fantastica. Parlare con i personaggi è raramente un'azione meccanica e banale, anche quando si è in posti popolatissimi. Ogni npc del gioco è modellato in modo particolare, difficilissimo trovare due personaggi cloni, e anche la creatura più inaspettata può avere cose inaspettate da dire. Persino parlare con GLI ANIMALI è un qualcosa di surreale, anzi giuro che i dialoghi meno normali e più strani del gioco li ho avuti con loro :rickds: e pensare che i Larian hanno inserito tutti questi dettagli, e tutte queste linee di dialogo DOPPIATE (con gli animali pure, e pure con i MORTI), incluso tantissimo materiale che a causa dell'alto livello di variabilità dell'avventura non verrà sperimentato dal giocatore, è semplicemente fuori di testa.
Così come la cura dei dettagli: il mondo di gioco è pieno di storie da raccontare, non solo attraverso i personaggi, ma anche attraverso dettagli disseminati e sparsi con tantissimi libri, documenti, dettagli ambientali. È tutto fatto intenzionalmente, in un mondo di gioco così pieno e denso di cose da fare non c'è mezzo elemento procedurale, e anche questo è stupendo. Così come anche le attività e le situazioni che ci ritroveremo ad affrontare, sono tutte varie e differenti, dopo 150 ore ieri affrontavo una missione con una dinamica completamente inedita che non avevo ancora mai affrontato.
E che dire infine del combat: un combat a turni estremamente strategico, in cui la creatività e l'ambiente possono portare a soluzioni che magari non sono sempre le più funzionali, ma che sono fonte di estremo divertimento. Il gioco ha un estremo margine di libertà che non è sempre immediatamente visibile dal giocatore, ma chi saprà spingere le meccaniche di gioco ai loro limiti sarà in grado di ritrovarsi a risolvere situazioni con metodi davvero poco ortodossi. Visto come funziona il combat e come è complessa talvolta la mappa di gioco, sono contento che abbiano optato per un sistema di turni reali invece che turni "in tempo reale" con pausa tattica come i vecchi BG.

È tutto rose e fiori? Assolutamente no. Il gioco ha molte, molte sbavature e rotture; un sistema così pieno di variabili è quasi impossibile che venga fuori stabile, e i Larian da quel che ho capito non sono nemmeno noti per essere dei maestri dell'ottimizzazione. Ci sono molte imperfezioni di UI, difetti strutturali, bug in alcuni casi anche molto fastidiosi (possono compromettere la presenza di pg nel party o impedire l'avanzamento di alcune quest o l'ottenimento di alcuni oggetti), sporadici crash e via dicendo.
Eppure, dicendovi anche che ne ho incontrati anche di fastidiosi (non ho potuto utilizzare Lae'Zel come pg per colpa di uno di questi bug) vi dico che alla fine non stanno pesando nell'esperienza come potrebbe sembrare da queste righe...perché il gioco è così pieno di variabili, e dà così tanto in cambio, che per 1 bug che trovo ci sono 10 cose che invece mi lasciano stupefatto in positivo.
E in ogni caso i Larian sono costantemente al lavoro sul titolo, quindi con il passare del tempo BG3 non potrà che invecchiare bene.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma la chiudo qua perché già così credo che nessuno sia arrivato a fine post.
Per quanto mi riguarda tanto di cappello, BG3 è senza ombra di dubbio il mio personale GOTY, è arrivato e ha spazzato via ogni indecisione delle settimane scorse riguardo a cosa giocare, e chissà per quanto tempo ancora catalizzerà la mia attenzione.
Grazie per questo post pieno di dettagli, di hype e di critica giusta.

Due domande:

- i libri/documenti non li puoi portare nelle successive run vero? È una delle cose che mi dà più fastidio, io capisco non fare il Ng+ con il lv massimo ecc per via della logica di gioco ( anche se sarebbe ideale lasciarti tutto il Gear MA con livello specifico come requisito e razza, problema risolto ) , ma roba come collezionabili, libri di lore e documenti, io vorrei averli tutti collezionati nell'inventario dopo tutte quelle ore di esplorazione e fatica, al massimo me lo fai trovare ok un baule universale di gioco, ma iniziare da ZERO come se non avessi fatto nulla in quel momento e magari ci ho fatto 200 ore alla prima run, be.... mi girano le balle.

- a proposito di ore, hai detto che ci hai fatto sulle 150 ore e " più run ", però ho letto anche in giro che c'è gente che era a 140 ore e doveva ancora fare l'atto III, quindi per curiosità chiedo, è nel tuo stile di gioco che hai volutamente deciso di giocarla più breve, lasciando posti e side, ma con più run, o il gioco non è poi così lungo in termini di singole run?
Perché ho letto parecchie persone che raggiungevano le 100 ore tranquillamente nel mezzo dell'atto II.
 
Ultima modifica:
- i libri/documenti non li puoi portare nelle successive run vero? È una delle cose che mi dà più fastidio, io capisco non fare il Ng+ con il lv massimo ecc per via della logica di gioco ( anche se sarebbe ideale lasciarti tutto il Gear MA con livello specifico come requisito e razza, problema risolto ) , ma roba come collezionabili, libri di lore e documenti, io vorrei averli tutti collezionati nell'inventario dopo tutte quelle ore di esplorazione e fatica, al massimo me lo fai trovare ok un baule universale di gioco, ma iniziare da ZERO come se non avessi fatto nulla in quel momento e magari ci ho fatto 200 ore alla prima run, be.... mi girano le balle.
Che run successive?
 
A pardon leggendo " 150 ore di run " l'ho interpretato come " di run multiple " ma poi ho riletto " non l'ho ancora finito " quindi nulla buono così :sisi:
Considera che se completi un playthrough, quel personaggio è "finito".

Per dire io ci ho impiegato solo 120 ore, ma mi sono mancato sicuramente delle quest o delle cose, ma BG3 è quel tipo di gioco che è anche corretto non completare tuttotutto.
Ridendo e scherzando puoi anche uccidere Shadowhearth nei primi 20 minuti e perderti tutto il suo filone di Quest uniche

Inviato dal mio A063 utilizzando Tapatalk
 
Grazie per questo post pieno di dettagli, di hype e di critica giusta.

Due domande:

- i libri/documenti non li puoi portare nelle successive run vero? È una delle cose che mi dà più fastidio, io capisco non fare il Ng+ con il lv massimo ecc per via della logica di gioco ( anche se sarebbe ideale lasciarti tutto il Gear MA con livello specifico come requisito e razza, problema risolto ) , ma roba come collezionabili, libri di lore e documenti, io vorrei averli tutti collezionati nell'inventario dopo tutte quelle ore di esplorazione e fatica, al massimo me lo fai trovare ok un baule universale di gioco, ma iniziare da ZERO come se non avessi fatto nulla in quel momento e magari ci ho fatto 200 ore alla prima run, be.... mi girano le balle.

- a proposito di ore, hai detto che ci hai fatto sulle 150 ore e " più run ", però ho letto anche in giro che c'è gente che era a 140 ore e doveva ancora fare l'atto III, quindi per curiosità chiedo, è nel tuo stile di gioco che hai volutamente deciso di giocarla più breve, lasciando posti e side, ma con più run, o il gioco non è poi così lungo in termini di singole run?
Perché ho letto parecchie persone che raggiungevano le 100 ore tranquillamente nel mezzo dell'atto II.
No io ho finito il gioco con 200 ore di run, sono stato uno dei più lenti del forum :asd:

Comunque questo gioco non ha il ng+ e onestamente non serve; secondo me non è un gioco che gratifica nel completismo (anche perché con la mole di oggetti e soprattutto eventi e dialoghi nascosti sarebbe una cosa da manicomio), ma piuttosto che gratifica proprio nella scoperta di scene e di soluzioni totalmente inedite. Per esempio su youtube è pieno di video tipo "cosa succede se in questo momento faccio X" (perché ovviamente ci sono scelte più popolari e "ordinarie" di altre, e la cosa divertente invece è rischiare e fare scelte assurde in certi momenti).
 
Considera che se completi un playthrough, quel personaggio è "finito".

Per dire io ci ho impiegato solo 120 ore, ma mi sono mancato sicuramente delle quest o delle cose, ma BG3 è quel tipo di gioco che è anche corretto non completare tuttotutto.
Ridendo e scherzando puoi anche uccidere Shadowhearth nei primi 20 minuti e perderti tutto il suo filone di Quest uniche

Inviato dal mio A063 utilizzando Tapatalk
This, ogni run è una storia a sé e basta.

Sarà anche antipatico per i completisti, ma il gioco è quasi fatto apposta per non riuscire a fare tutto in una run. Ed è anche questo uno dei tanti pregi del gioco :sisi:
 
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