Gli aventi diritto erano circa 5 milioni e mezzo, e quelli che effettivamente hanno votato (o meglio i voti che sono stati contati, visto che come hai detto tu si poteva votare quante volte si voleva) sono circa 2.200.000, quindi non 7 milioni. E parlare di guerra civile in questo momento mi sembra veramente esagerato.
Ottima spigazione.Spiego brevemente cosa sta succedendo nella famosa regione autonoma... spagnola (per quanto ancora non si sa). Già negli anni '20 si alimenta un forte sentimento nazionalista e un desiderio, ancora embrionale, di diventare uno Stato a sè. Finalmente, quasi un secolo dopo, il popolo catalano decide di fare il grande passo: annuncia e organizza un referendum per proporre l'indipendenza dal Regno di Spagna. Il governo di Madrid, ovviamente, non la prende bene e invia unità ausiliarie della Guardia Civile e della Polizia Nazionale per sequestrare le schede del referendum (di fatto illegale secondo la legge spagnola) e arrestare alcuni politici sovversivi catalani e i rispettivi organizzatori dell'iniziativa. Non solo, ma avvengono anche perquisizioni in edifici governativi a Barcellona. Col sequestro di oltre dieci milioni di schede e con l'impossibilità di realizzare seriamente un referendum che abbia un controllo accurato dei partecipanti, le alte sfere della Catalogna invitano la popolazione di scaricare la scheda su internet, di segnare SÌ oppure NO, e di recarsi in una delle tante urne disseminate nella città.
Tuttavia, non essendoci alcuno staff imparziale a timbrare le schede e a identificare i votanti (anche per evitare irruzioni della polizia spagnola) i catalani possono votare anche due volte in palestre diverse; è facile: basta stampare una scheda in più, andare prima in un seggio, poi in un altro... et voilà. C'è chi l'ha fatto davvero e, anzi, addirittura esagerando c'è un ragazzo immortalato dai fotografi che pare abbia votato quattro volte (il web straripa di foto sputtanatrici che provano questo fenomeno). Insomma, a parte questo, avrebbe vinto il SÌ (col 90%).
Però ci sono due fattori da considerare:
1. A parte che quel 90% potrebbe essere stato ingrassato da doppio-votanti, ma okay. Anche tenendo per buono la percentuale, il problema è che rappresenta il 41% degli elettori. Insomma, su 7 milioni di elettori, 700'000 hanno comunque votato NO. I non votanti, invece, se ne sono stati a casa perchè tanto, come ha annunciato il portavoce del governo spagnolo, è un referendum invalido. Quindi perchè andare a votare?
2. La Catalogna non è la Spagna, però a dover votare per l'indipendenza dovrebbe essere l'intera popolazione spagnola visto che - almeno per ora - è un unico Paese. Se il Ticino volesse diventare indipendente, dovrebbe votare tutta la Svizzera e non solo il cantone interessato. Vige la democrazia, no? Su scala nazionale, i catalani sono solo (circa) il 4,3%. Ma è la maggioranza che dovrebbe dettare la linea, o no? Esiste una Costituzione votata da TUTTI e va rispettata.
Il problema vero è che il governo catalano (filo-indipendentista) ha già annunciato che diventerà una "regione indipendente" (da non confondersi con "regione autonoma"). La base legale, ovviamente, non esiste.
Ora, in realtà non stiamo parlando di "catalani contro lo Stato iberico", perchè in Catalogna esiste un vasto numero di persone che l'indipendenza non la vogliono, perchè si identificano come spagnoli. E questi individui? Perchè dovrebbero accettare una "regione indipendente" non votata democraticamente da nessuno?
La verità è che il governo centrale di Madrid da un lato deve far rispettare la legge, dall'altra deve fronteggiare una matassa di problemi intestinali di una regione che sta cominciando a fare quello che gli pare, dando il cattivo esempio ad altre regioni spagnole che - magari più timidamente - sognano l'indipendenza dalla finestra. La polizia spagnola allora ecco che esagera, usa una forza brutale e insensata che nulla ha a che fare con uno Stato di diritto. Ma dopo questo, dopo i classici scontri tra manifestanti e forze dell'ordine nazionali, c'è il serio rischio che scoppi la guerra civile. E la guerra civile non sarà combattuta semplicemente tra Regno di Spagna e Catalogna, ma più probabilmente tra catalani indipendisti e catalani unionisti.
In tutto questo, ci sono poi gli internauti che già parlano di "ritorno al franchismo", ignorando che la Spagna altro non fa che tutelare se stessa e tentare di dare valore anche a quel 95,7% di cittadini spagnoli che non sono stati minimamente considerati dalla Catalogna per una sua eventuale indipendenza.
Mi piace il tuo discorso.No, per vari motivi.
1. Questa è una ragione mia e personalissima, ma non ho il minimo rispetto per le istanze separatiste di un popolo che vive in condizioni libere e relativamente agiate. Non lo rispetto perché è una banale e stupida velleità nazionalista per alcuni, e un calcolo miope di convenienza economica per altri, solo che si fa passare la cosa per un profondo discorso sulla giustizia, sull'autodeterminazione, addirittura qualcosa che in passato poteva giustificare violenza e terrorismo.
E questa mia sensazione trova conferma nel fatto che anche con l'indipendenza non si vuole modificare sostanzialmente la forma di governo.
Quella che viene fatta passare come autodeterminazione a me sembra solo un cretino senso di appartenenza.
2. La Costituzione spagnola esplicitamente pone come indiscutibile l'unità dello stato. Su questo, in sedi tipo facebook e simili, sento dire minchiate tipo "la democrazia deve prevalere sulla legge", "ebbasta con queste Costituzioni che sono vecchie" etc. Sia chiara una cosa: la costituzione spagnola, come molte altre carte europee e non, è una costituzione moderna e quindi rigida. Con "rigidezza" si fa riferimento a un concetto semplicissimo: per modificarla non basta semplicemente la volontà del popolo, servono maggioranze qualificate e procedure specifiche. L'idea è, banalmente, impedire che una situazione contingente porti una maggioranza a essere nelle condizioni di eliminare principi fondamentali, fregandosene di qualsiasi minoranza.
E questi principi fondamentali sono posti a tutela di diritti fondamentali, la costituzione non è una legge vuota buttata lì a ***** per dare qualche principio generale. Oltretutto il percorso storico che ha reso evidente la necessità di una costituzione rigida è quello dei totalitarismi degli anni venti/trenta che poi hanno portato a quel che sappiamo, Weimar in primis. Ma non importa, perché c'è l'idea di fondo che la costituzione non conta poi tanto perché i catalani, in qualche modo, sono i "buoni".
3. L'indipendenza legale è possibilissima, si chiama riforma costituzionale. Il problema è che in Spagna il processo di revisione costituzionale è politicamente molto oneroso (personalmente lo trovo assurdamente difficile): non ricordo le maggioranze, mi pare di ricordare qualcosa tipo 3/5 ma sto tirando quasi a indovinare, fatto sta che la procedura prevede una votazione a maggioranza qualificata, le dimissioni delle camere e poi una nuova votazione sempre a maggioranza qualificata. So che dipende anche dalla parte di costituzione che si vuole modificare, comunque nel caso specifico la procedura è estremamente gravosa.
I leader catalani sanno benissimo che non avranno mai la forza politica di superare uno sbarramento simile (perché, uh, non è vero che sono tutti d'accordo con loro, che sono un unico popolo unito etc.), quindi cercano di legittimare le loro istanze buttandola in caciara, parlando di giustizia e di tante altre cazzate
4. Il referendum è stato studiato talmente a ***** che per me è incredibile che si stupiscano della sua poca credibilità. Oltretutto un referendum del genere senza un quorum mi pare una follia.
5. Quella mentecatta di mia sorella vive a Barcellona e sta dalla parte dei separatisti. Capisco che non la conosciate e quindi non sembra un grande argomento, ma credetemi sulla parola: la sua opinione è un motivo sufficiente per schierarsi dalla parte opposta
Non mi stupirebbe che sia anche pieno zeppo di no global o blackblok mascherati da catalani.Guardando i servizi che hanno documentato la protesta in piazza, direi che il buon 90% (o addirittura di più) dei presenti è rappresentato dai soliti facinorosi dai 18 ai 25 anni.
Bert sostiene che l'opinione di sua sorellaè un motivo sufficiente per stare dalla parte opposta, beh per me un motivo sufficiente è appurare che sono tutti ragazzini che evidentemente fanno caciara perchè si annoiano
Ovvio, sono gli stessi che vanno a protestare ai G8 e in qualunque luogo lo si possa fare solo per il gusto di far caciara. Se si chiedesse ad un ragazzotto di quelli del perchè della protesta, non ti saprebbe rispondere, probabilmente neanche sa cosa sia la CatalognaNon mi stupirebbe che sia anche pieno zeppo di no global o blackblok mascherati da catalani.
Ti risponderebbe a paperella "autodeterminazione del popoli" "democrazia" come gli hanno insegnato i propri leader.Ovvio, sono gli stessi che vanno a protestare ai G8 e in qualunque luogo lo si possa fare solo per il gusto di far caciara. Se si chiedesse ad un ragazzotto di quelli del perchè della protesta, non ti saprebbe rispondere, probabilmente neanche sa cosa sia la Catalogna
No, per vari motivi.
1. Questa è una ragione mia e personalissima, ma non ho il minimo rispetto per le istanze separatiste di un popolo che vive in condizioni libere e relativamente agiate. Non lo rispetto perché è una banale e stupida velleità nazionalista per alcuni, e un calcolo miope di convenienza economica per altri, solo che si fa passare la cosa per un profondo discorso sulla giustizia, sull'autodeterminazione, addirittura qualcosa che in passato poteva giustificare violenza e terrorismo.
E questa mia sensazione trova conferma nel fatto che anche con l'indipendenza non si vuole modificare sostanzialmente la forma di governo.
Quella che viene fatta passare come autodeterminazione a me sembra solo un cretino senso di appartenenza.