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Stavo spulciando le novità dello Store e ho visto che oggi è uscito il suddetto titolo. A dire il vero pensavo che il thread in sezione lo avevamo già, ma a quanto pare mi sbagliavo. Dai video mi pare bello, anche se su OC non ha esordito proprio bene: https://opencritic.com/game/10598/chronos-before-the-ashes
Completata la mini maratona a tema Time Splitters, avevo voglia di un'esperienza diversa.
è passato tanto tempo da quando non tocco un Souls ed in cerca di un'esperienza simile ma diversa, mi sono buttato su questo titoletto che ho in backlog da un po'.
Non ho mai giocato Remnant pur avendo visto qualcosa all'epoca ma rimane un "buona la prima" per cosi dire.
Visto il mio essere disabituato al genere, ho optato per una difficoltà più bassa, nel caso mi prenda non ho problemi a rigiocarlo eventualmente a difficoltà superiori.
La cosa che più colpisce è sicuramente l'atmosfera.
Terminato il racconto dell'anziana all'inizio (che giustifica anche la meccanica di invecchiamento, il portale si apre una sola volta l'anno) veniamo subito gettati nell'azione.
Una versione un po' legnosetta e semplificata del gameplay standard del genere.
Poche stat, niente armature, un numero di armi e scudi che immagino sia molto limitato.
E la stamina che non si consuma se non parando o correndo, questa forse è la scelta che più mi ha colpito in assoluto.
Accanto a tutto questo ci sono delle cure molto limitate che non si rigenerano se non alla morte (sebbene si abbia un full heal ad ogni level up), ed una meccanica simil magia legata alle gemme, al momento ne ho recuperate due.
A colpire davvero però è l'atmosfera...straniante di tutta l'esperienza.
Spada e scudo alla mano ci si aspetterebbe un titolo dalle pseudo tinte fantasy, invece sin dalle prime battue prima ancora di arrivare a quella che è la prima area ci troviamo in un...
simil istituto di ricerca.
Dove pazienti, detti "sognatori" sono soggetti ad esperimenti di vario genere...contro la loro volontà presumo.
Quasi come se il mondo che poi andiamo ad esplorare sia il sogno e quello del laboratorio sia quello "reale"
è una sensazione di disagio, quasi di uncanny valley per usare un termine improprio.
Le aree non sono molto grandi ma ho apprezzato la presenza di piccoli puzzle di varia natura che portano a situazioni...diverse.
Passare da...
uno specchio per diventare minuscoli e recuperare una chiave in una libreria.
Passare nello stesso (ma con una combinazione diversa di rune) per diventare giganteschi ed affrontare il primo Boss.
Il "ciclope".
Non mi dà l'idea di essere un titolo particolarmente longevo ma credo che narrativamente possa dare soddisfazioni sebbene...
cosi a naso la "voce" dell'albero che rompe i sigilli beh...credo possa essere il Drago stesso.
Sconfiggendo lui, temo proprio che possa arrivare nel mondo reale. Il modo in cui le sue "spire" hanno distrutto il primo sigillo non promettono nulla di buono.
Finito (due volte) e platinato.
Non pensavo durasse così poco.
è un titolo molto essenziale...si vede tanto che inizialmente era stato concepito come esperienza VR only.
Pad alla mano è un Souls in versione lite, per opzioni, profondità, esplorazione e via discorrendo.
Le armi sono solo sei, tre agility based e tre strenght based, tutte abbastanza diverse fra di loro. I movimenti sono abbastanza legnosi e molto spesso il nostro personaggio è semplicemente troppo lento per reagire.
è una cosa che si nota a tutti i livelli di difficoltà, perché a cambiare è solo ed esclusivamente la quantità di danno che fanno i vari avversari.
A spiccare davvero tanto per quanto mi riguarda è l'atmosfera, davvero riuscita.
I dialoghi sono pochi ma il doppiaggio è ottimo. Nonostante le aree possano essere anche estremamente luminose, ti fanno sentire sempre a disagio.
Il big plot twist che non è tanto big, è sgamabile ed in bella vista...
basta esplorare con un po' d'attenzione. "L'albero" con cui parliamo è il famigerato drago, i guardiani che affrontiamo lo tenevano prigioniero e sono le...pseudo controparti?
Dei pazienti visitabili nel reparto 16. Uno di loro (Labyrinth) può anche essere concretamente indebolito interagendo con lui.
Ed il protagonista senza nome, diventa alla fine uno schiavo del Drago?
C'è sicuramente più di un errore e Remnant sicuramente spiegherà meglio ma per sommi capi è cosi.
Ci sono anche tante note che lo confermano e spiegano anche certi strani avvenimenti
vedi il morire fa passare un anno.
Complessivamente rimane un prodotto più che sufficiente ma molto "ingessato" pieno di potenziale inespresso.
In saldo però lo si trova sempre a pochissimo, per cui se si è curiosi non si spende molto.
...ah, e noto che gira che ti rigira l'ho giocato solo io^^