Riflessione Costo dei videogiochi: parliamone seriamente

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20 Apr 2021
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Ben lungi dal prendere parte agli schieramenti di turno, e tanto meno dal voler fomentare discorsi collerici e superficiali, volevo sapere un po' cosa ne pensavate di questo rincaro sul prezzo dei videogiochi: i famosi 80 euro al day one.

Ora, è chiaro a tutti che i costi di produzione (non solo dei AAA) siano stellari e che pertanto un parallelo aumento dei prezzi è quanto di più plausibile ci si possa aspettare in un mercato di costante crescita. Ma, all'atto pratico, in che misura questo rialzo di 10 euro giustifica la fluttuazione dei costi produttivi? Qualcuno sa, per esempio, come vengono ripartiti i proventi tra team di sviluppo e publisher? E inoltre, il discorso cambia quando le due figure coincidono? Insomma, cerchiamo di delineare una prospettiva il più analitica possibile della questione.
 
Ben lungi dal prendere parte agli schieramenti di turno, e tanto meno dal voler fomentare discorsi collerici e superficiali, volevo sapere un po' cosa ne pensavate di questo rincaro sul prezzo dei videogiochi: i famosi 80 euro al day one.

Ora, è chiaro a tutti che i costi di produzione (non solo dei AAA) siano stellari e che pertanto un parallelo aumento dei prezzi è quanto di più plausibile ci si possa aspettare in un mercato di costante crescita. Ma, all'atto pratico, in che misura questo rialzo di 10 euro giustifica la fluttuazione dei costi produttivi? Qualcuno sa, per esempio, come vengono ripartiti i proventi tra team di sviluppo e publisher? E inoltre, il discorso cambia quando le due figure coincidono? Insomma, cerchiamo di delineare una prospettiva il più analitica possibile della questione.

E' fondamentalmente l'ennesima presa in giro a chi supporta i prodotti al day one o si fa prendere dalla fregola di avere gli ultimi giochi usciti.
E' un altro atteggiamento che danneggia l'industria perche' purtroppo questa pratica non e' arrivata da sola o in virtu' di una sana e comprensibile inflazione, ma all'interno di un contesto in cui i titoli al lancio sono sistematicamente buggati, incompleti e dulcis in fundo scontati del 70% in 6 mesi. Questo vale soprattutto per i titoli piu' famosi e dai costi produttivi piu' elevati, della serie oltre al danno pure la beffa!
A questo aggiungiamo che il gamepass sta riducendo evidentemente il valore percepito del prodotto videoludico, che i medesimi tripla A su PC costano meno e che molti prodotti indipendenti hanno ben poco da invidiare alle grande produzioni e costano anche un quarto se non meno. Non sorprende quindi che tale pratica affliggera' pesantemente le vendite di ogni titolo su PS5, a meno che non si tratti di un prodotto pensato per essere venduto a letteralmente chiunque.
 
Ben lungi dal prendere parte agli schieramenti di turno, e tanto meno dal voler fomentare discorsi collerici e superficiali, volevo sapere un po' cosa ne pensavate di questo rincaro sul prezzo dei videogiochi: i famosi 80 euro al day one.

Ora, è chiaro a tutti che i costi di produzione (non solo dei AAA) siano stellari e che pertanto un parallelo aumento dei prezzi è quanto di più plausibile ci si possa aspettare in un mercato di costante crescita. Ma, all'atto pratico, in che misura questo rialzo di 10 euro giustifica la fluttuazione dei costi produttivi? Qualcuno sa, per esempio, come vengono ripartiti i proventi tra team di sviluppo e publisher? E inoltre, il discorso cambia quando le due figure coincidono? Insomma, cerchiamo di delineare una prospettiva il più analitica possibile della questione.
Mi piacerebbe dare una risposta sensata e completa per giustificare 80 euro per un videogame, ma in tutta sincerità non ne ho. Se poi penso che la mia ex con un lavoro di ufficio ( non part time) veniva pagata 1050 euro al mese ..80 euro per un videogame è assurdamente alto.
Si potrebbe anche intavolare un discorso sul perchè " spesso " il gioco in Digital costi come quello inscatolato ( i costi del packaging non li leviamo ?).
Premetto non che i vecchi 70 euro siano pochi , dipende comunque dalle tasche . Diciamo che il mercato mi ha portato ad evitare , preorder , day one ecc..senza prima aver visto il gioco nell'effettivo e infatti negli ultimi 2 anni rispetto al passato ho acquistato decisamente di meno.
Se a Ogni next-gen ( o ogni 2 anni ) aumentano di 10 euro il valore dei prodotti nel 2025 1/4 della popolazione potrà permettersi 1 gioco ogni 6 mesi

Lascio spazio a chi sa fare un analisi piu complessa e completa della situazione
 
Paradossalmente il videogioco è l'oggetto non necessario con il prezzo più stabile negli anni che si sia mai visto.
Un gioco per NES nel 1989 mi costava 130 mila lire, ed era una vera e propria salassata, ti arrivavano a Natale, alla "promozione", al compleanno e, se ti andava bene, qualche volta "gli zii" dimenticati ti facevano il sorpresone bonus portandoti il Days of Thunder di turno (Tie in orrendo dell'omonimo orrendo film con Tom Cruise) per un totale di 4 giochi l'anno.
 
Paradossalmente il videogioco è l'oggetto non necessario con il prezzo più stabile negli anni che si sia mai visto.
Un gioco per NES nel 1989 mi costava 130 mila lire, ed era una vera e propria salassata, ti arrivavano a Natale, alla "promozione", al compleanno e, se ti andava bene, qualche volta "gli zii" dimenticati ti facevano il sorpresone bonus portandoti il Days of Thunder di turno (Tie in orrendo dell'omonimo orrendo film con Tom Cruise) per un totale di 4 giochi l'anno.

Mito, non ti vedevo su questi lidi da un decennio.
 
Il costo di "acquisto" di un videogame per le home console principali non è aumentato in maniera significativa negli ultimi 30 anni.

I prezzi al D1 sono analoghi.

I prezzi post D1 sul mercato sono molto più bassi oggi perchè prima c'erano solo 2 negozietti in croce.

"In media" costano molto meno oggi i vg per PS5/SeX che ai tempi per NES/MS/SNES/MD/N64/PS1/PS2.
 
Fidatevi,si tornerà presto ai 70 euro perché si accorgeranno di un notevole calo dei preorder

Tra mercato enorme free to play su console,il mercato mobile,il modello Xbox game pass che sta abbassando il valore percepito dei giochi e i giochi stessi che già dopo 4 mesi si trovano quasi a metà prezzo anche tra i tripla a

Diciamo che ci stanno provando grazie al boom dei videogiochi dell'ultimo decennio ma secondo me si rivelerà ben presto un boomerang

Magari un Cod,fifa,GTA o le grandissime produzioni single player e multi a 80 euro farebbero gli stessi numeri ma altri titoli?

Per me una grossa idea e il banco di prova vero ce l'avremo con Ratchet e Clank...gioco esclusivamente single player da poche ore..platform e cartunesco......se fara buoni numeri allora vuol dire che l'aumento e' ben calcolato....ma se sarà un flop commerciale allora rivedranno molte cose per me
 
Per me non è il problema che i giochi costino 70,80 euro o anche più, il problema che l'industria dagli ultimi anni della 360 in poi non valorizza i suoi prodotti, se un gioco lo vendi a 80 euro e dopo 4 mesi lo svaluti fino a farlo arrivare a 30 euro con il brazzo che vedrai tanta gente al d1.
Le case devono capire che i giochi si vendono anche nel lungo periodo e non solo nel primo mese e poi fanno partire il mercatino delle pulci a chi offre meno, una situazione alla nintendo è esagerata ma una situazione come quella che sta vivendo oggi ps5 per me è la soluzione per rendere l'industria sostenibile, voglio demon souls al lancio? lo paghi 80 euro(anche 70 con le varie promo),lo vuoi oggi lo trovi a 55-60 nuovo, lo vuoi usato? Lo trovi a 35-40 euro, in questa situazione uno va di D1 dato che il gioco ha ricevuto una svalutazione corretta.
Se invece capita come in era ps4 che prendi tlou 2 a 75(anche qui lo trovavi dai 50 a salire)e dopo 4 mesi lo vedi a 29 euro nuovo e a 20 usato la gente con il piffero ti va di D1 e puoi portare il prezzo del gioco anche a 100 euro, non si va comunque di D1.
Poi naturalmente ad oggi i giochi in media costano di meno rispetto a tanti anni fa perchè quelli mantenevano il loro prezzo quasi sempre
 
Ultima modifica da un moderatore:
Come viene presentato e giustificato attualmente No ...

Assolutamente non Difendibile.

Ci sarebbe tantissimo da scrivere, discutere e smentire ma non ho ne tempo ne voglia... Vi lascio qua sotto video a riguardo (anche di qualche hanno fa quando l'aumento era solo un idea che aleggiava) da Upper Echelon Gaming e Jim Sterling (quando era ancora relativamente "" "" sano di mente "" "") che analizzano abbastanza esaustivamente (sterling in maniera poco ortodossa) il fenomeno.

UPPER ECHELON GAMIMG:





JIM STERLING









 
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Fidatevi,si tornerà presto ai 70 euro perché si accorgeranno di un notevole calo dei preorder

Tra mercato enorme free to play su console,il mercato mobile,il modello Xbox game pass che sta abbassando il valore percepito dei giochi e i giochi stessi che già dopo 4 mesi si trovano quasi a metà prezzo anche tra i tripla a

Diciamo che ci stanno provando grazie al boom dei videogiochi dell'ultimo decennio ma secondo me si rivelerà ben presto un boomerang

Magari un Cod,fifa,GTA o le grandissime produzioni single player e multi a 80 euro farebbero gli stessi numeri ma altri titoli?

Per me una grossa idea e il banco di prova vero ce l'avremo con Ratchet e Clank...gioco esclusivamente single player da poche ore..platform e cartunesco......se fara buoni numeri allora vuol dire che l'aumento e' ben calcolato....ma se sarà un flop commerciale allora rivedranno molte cose per me

Figuriamoci, un aumento del 7% ben preparato e graduale sicuramente non intaccherà in maniera significativa le vendite, alias é al 100% irreversibile. Nessun gioco flopperà per quei 5-6€ in più. Vedi già la scorsa gen dove zitti zitti si é passati da 69.99 a 70.98 a 74.98, e non mi pare si siano pentiti della scelta. Lo scalino forte semmai lo sentono gli americani, che da 59.99$ sono passati a 69.99$. Ma se ho una PS5 e i giochi ps5 costano così, la massa é pronta a comprare e renderlo il nuovo standard.
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Come viene presentato e giustificato attualmente No ...

Assolutamente non Difendibile.

Ci sarebbe tantissimo da scrivere, discutere e smentire ma non ho ne tempo ne voglia... Vi lascio qua sotto video a riguardo (anche di qualche hanno fa quando l'aumento era solo un idea che aleggiava) da Upper Echelon Gaming e Jim Sterling (quando era ancora relativamente "" "" sano di mente "" "") che analizzano abbastanza esaustivamente (sterling in maniera poco ortodossa) il fenomeno.

UPPER ECHELON GAMIMG:





JIM STERLING










Non ho visto i video ma sono generalmente della stessa idea: il gaming oggi macina molti più soldi vendendo di più, incassando anche da DLC e abbonamenti, finisce in tribunale e nelle discussioni parlamentari da quanto sta allungando le mani. Quei 5€ in più non sono quelli che tengono in piedi le SH ingorde, sono semplicemente lo step successivo dell'inculata sistemica che cercano da sempre di imbastire, riuscendoci
 
Ultima modifica:
Ad ogni modo, la produzione di massa ha fatto crollare il relativo valore degli usati. Come un Grendel che si morde la coda, più giochi girano e prima il titolo perderà di valore. Più vengono comprati e più la software house di turno - che non guadagna un cacio bucato dagli usati - sfornerà nuovi cloni dove a cambiare sarà solo il numero finale del titolo (oppure, verrà aggiunta la dicitura Part II, Prequel, il pre-Sequel, The Second Opinion e CiccioPaStIcCiOciriprovaARIDAJE); il tutto, a breve distanza l'uno dall'altro - anche a discapito di qualità e/o originalità (vedasi l'ondata di rrrremasterrr acccaddddì) -, sicché tutti a comprare il nuovo inondando il mercato del vecchio.
Infatti, basta vedere un minimo di quotazioni su pricecharting.com per rendersi conto della parabola a scendere degli usati, che non valgono più di un sottobicchiere pennarelloneronato al tempo di PSX a Via Sannio sui tappetini venduti dai soggetti provenienti da un contesto migratorio.
Fatalità, un "Driver" per PSX farlocco costava ben 10 mila lire. Più di un usato per OneX.
 
Figuriamoci, un aumento del 7% ben preparato e graduale sicuramente non intaccherà in maniera significativa le vendite, alias é al 100% irreversibile. Nessun gioco flopperà per quei 5-6€ in più. Vedi già la scorsa gen dove zitti zitti si é passati da 69.99 a 70.98 a 74.98, e non mi pare si siano pentiti della scelta. Lo scalino forte semmai lo sentono gli americani, che da 59.99$ sono passati a 69.99$. Ma se ho una PS5 e i giochi ps5 costano così, la massa é pronta a comprare e renderlo il nuovo standard.
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Non ho visto i video ma sono generalmente della stessa idea: il gaming oggi macina molti più soldi vendendo di più, incassando anche da DLC e abbonamenti, finisce in tribunale e nelle discussioni parlamentari da quanto sta allungando le mani. Quei 5€ in più non sono quelli che tengono in piedi le SH ingorde, sono semplicemente lo step successivo dell'inculata sistemica che cercano da sempre di imbastire, riuscendoci
Da 70 a 80 per me si supera ampiamente il valore percepito per andare di day One e di preordine

Col tempo mi sa che a questa cifra rimarranno solo i blockbuster tripla a con enorme marketing dietro(possibilmente open world)e gli online annuali più famosi e venduti

Già tra 1 anno subito vivamente che si troverà un Ratchet e Clank a 80 euro al lancio....miei 2 centesimi
 
Paradossalmente il videogioco è l'oggetto non necessario con il prezzo più stabile negli anni che si sia mai visto.
Un gioco per NES nel 1989 mi costava 130 mila lire, ed era una vera e propria salassata, ti arrivavano a Natale, alla "promozione", al compleanno e, se ti andava bene, qualche volta "gli zii" dimenticati ti facevano il sorpresone bonus portandoti il Days of Thunder di turno (Tie in orrendo dell'omonimo orrendo film con Tom Cruise) per un totale di 4 giochi l'anno.
Verissimo. Se poi malauguratamente avevi qualche altra passione e/o voglia di un altro tipo di intrattenimento che prendeva momentaneamente il sopravvento sui videogiochi, potevi essere sicuro che il regalo dell'occasione speciale sarebbe appartenuto a quest'ultimo tipo di categoria perché ritenuto meno corrosivo per la psiche del pischello (i videogiochi erano il male) e sicuramente più conveniente per le tasche dei genitori.

Così il 28 dicembre già ti ritrovavi a maledire il castello di He-Man moralmente barattato al posto di un gioco Nes, sulla cui copertina sbavavi passando davanti al negozio di giocattoli che lo aveva in vetrina.
 
Verissimo. Se poi malauguratamente avevi qualche altra passione e/o voglia di un altro tipo di intrattenimento che prendeva momentaneamente il sopravvento sui videogiochi, potevi essere sicuro che il regalo dell'occasione speciale sarebbe appartenuto a quest'ultimo tipo di categoria perché ritenuto meno corrosivo per la psiche del pischello (i videogiochi erano il male) e sicuramente più conveniente per le tasche dei genitori.

Così il 28 dicembre già ti ritrovavi a maledire il castello di He-Man moralmente barattato al posto di un gioco Nes, sulla cui copertina sbavavi passando davanti al negozio di giocattoli che lo aveva in vetrina.
il Castello di He-Man, che poi era il Castello di Grayskull, fu davvero una grandissima fottitura immane al tempo, una sorta di plasticone stampato spessore carta velina color cacarella di piccione con lo scorbuto con un ascensore interno manovellato che non avrebbe elevato neanche l'animo umano, figuriamoci He-Man imbottito di steroidi; ma la probatio diabolica era tener su le lance di plastica sulla rastrelliera, altrettanto di plastica.
Le ho subito perse tutte.
Di quel Castello è sopravvissuto solo il trono, con gli adesivi scollati, ovviamente.

Ahhh gli anni '80, quando i giochi erano fatti per durareh!

Sì, certo.
 
Da 70 a 80 per me si supera ampiamente il valore percepito per andare di day One e di preordine

Col tempo mi sa che a questa cifra rimarranno solo i blockbuster tripla a con enorme marketing dietro(possibilmente open world)e gli online annuali più famosi e venduti

Già tra 1 anno subito vivamente che si troverà un Ratchet e Clank a 80 euro al lancio....miei 2 centesimi
In realtà non é così, vedi N che oramai riesce a mettere pure la roba dubbia tipo spin off scrausi dei pokémon o le rom a 60€ e la gente li compra a quel prezzo per anni. N ha proprio abbattuto il concetto di prezzo budget, e Sony gli età andando dietro.
 
il Castello di He-Man, che poi era il Castello di Grayskull, fu davvero una grandissima fottitura immane al tempo, una sorta di plasticone stampato spessore carta velina color cacarella di piccione con lo scorbuto con un ascensore interno manovellato che non avrebbe elevato neanche l'animo umano, figuriamoci He-Man imbottito di steroidi; ma la probatio diabolica era tener su le lance di plastica sulla rastrelliera, altrettanto di plastica.
Le ho subito perse tutte.
Di quel Castello è sopravvissuto solo il trono, con gli adesivi scollati, ovviamente.

Ahhh gli anni '80, quando i giochi erano fatti per durareh!

Sì, certo.
Non a caso ho intercettato il 28 dicembre come data del ripensamento. Una "Pasqua natalizia" o una epifania morale precedente all'epifania da calendario. Durava tre giorni insomma.
 
In realtà non é così, vedi N che oramai riesce a mettere pure la roba dubbia tipo spin off scrausi dei pokémon o le rom a 60€ e la gente li compra a quel prezzo per anni. N ha proprio abbattuto il concetto di prezzo budget, e Sony gli età andando dietro.
La nintendo e' un mondo a parte con una clientela fidelizzata e molti diversa per la quasi totalita dai gusti occidentali di chi compra la ps/Xbox o gioca su pc

Su console ps/Xbox e PC un animal crossing vende neanche 500 Mila copie ad esempio secondo me

Ma comunque ci si potrà fare già un idea dalle vendite di Ratchet e Clank....anche se avrà la fortuna di uscire in un periodo morto
 
Per me non è il problema che i giochi costino 70,80 euro o anche più, il problema che l'industria dagli ultimi anni della 360 in poi non valorizza i suoi prodotti, se un gioco lo vendi a 80 euro e dopo 4 mesi lo svaluti fino a farlo arrivare a 30 euro con il brazzo che vedrai tanta gente al d1.
Le case devono capire che i giochi si vendono anche nel lungo periodo e non solo nel primo mese e poi fanno partire il mercatino delle pulci a chi offre meno, una situazione alla nintendo è esagerata ma una situazione come quella che sta vivendo oggi ps5 per me è la soluzione per rendere l'industria sostenibile, voglio demon souls al lancio? lo paghi 80 euro(anche 70 con le varie promo),lo vuoi oggi lo trovi a 55-60 nuovo, lo vuoi usato? Lo trovi a 35-40 euro, in questa situazione uno va di D1 dato che il gioco ha ricevuto una svalutazione corretta.
Se invece capita come in era ps4 che prendi tlou 2 a 75(anche qui lo trovavi dai 50 a salire)e dopo 4 mesi lo vedi a 29 euro nuovo e a 20 usato la gente con il piffero ti va di D1 e puoi portare il prezzo del gioco anche a 100 euro, non si va comunque di D1.
Poi naturalmente ad oggi i giochi in media costano di meno rispetto a tanti anni fa perchè quelli mantenevano il loro prezzo quasi sempre
Infatti chi lo fa fare alla gente di comprare un gioco a prezzo pieno e pure buggato al lancio quando, nel giro di sei mesi, il prezzo crolla?
Ma il top degli ultimi anni è il periodo da settembre a dicembre, vicino al Black Friday e alle offerte di fine anno, dove un gioco non fa in tempo ad uscire che già te lo ritrovi a 40€ :morris2:

Però ci sarebbe da capire perché i publisher sono così aggressivi(?) sul prezzo; probabilmente hanno visto che i soldi veri li fanno nel periodo del D1 e dopo li svalutano per attaccare altre fasce di mercato, ma con questo genere di svalutazioni rischiano di perdersi tanti clienti del D1, quindi soldi.

Di per sé un aumento di 10€ - in quanti anni? 10?20? - non mi sembra eccessivo.
 
I videogiochi "una volta" costavano uno sfacielo.
Pure 150.000 lire per le cartucce dell'N64, che erano effettivamente 1/10 della busta paga per molta gente.
Quando abbiamo fatto il passaggio all'Euro c'è stato un periodo veramente ottimo per i prezzi dei VG, era difficile trovare qualcosa sopra i 39,99€; ricordo comprai Dragon Quest VIII al day one proprio a quel prezzo.

Durante la settima generazione, in Italia, il prodotto ludico è passato sotto due grandi gruppi: i titoli ad alto budget che raggiungevano anche i 69,99€, ed i titoli "minori" che non superavano la soglia dei 39,99€. Con la chiusura della settima generazione si sono visti invece sopraggiungere altre due fascie di prezzo, notoriamente percepite tra fisico e digitale: i 19,99€ delle edizioni "best of" (retaggio della linea Platinum voluta da Sony che vendeva giochi al prezzo massimo consigliato di 49.900 lire) ed i famosi 10€ dei primi titoli only digital.

Ed è durante la settima generazione console che il mondo del PC esplode con il modello della vendita digitale, letteralmente sovvertendo qualunque logica legata ai prezzi, alle fluttuazioni, e persino i semplici trend del "gioco X venderà perchè è seguito di serie Y superfamosa". Internet, e Steam, hanno aperto le porte al vastissimo mondo del digital delivery nel gaming.

I "prezzi" alti che vediamo oggi sulle console sono dovuti solo alle somme dei costi per le produzioni, ormai si parla quasi di miliardi di dollari d'investimento nell'effettivo, e le orribili strategie di chiusura e controllo dei sistemi digitali, oltre all'onnipresente tassa per la pubblicazione.

Il 30% del costo finito per un videogioco è tanto, e nel mercato digitale è ingiustificabile.
Epic, per quanto ora può dimostrare solo un investimento in perdita per lo più dovuto alla scellerata aspettativa che il mercato sia diviso in fronti (developers/consumatori), sta comunque facendo tremare Valve con una tassazione che arriva ad essere meno della metà, con un impressionante 12% di trattenute.

Ma quindi, come ha fatto Steam, il prodotto di Valve, a campare così a lungo e diventare una specie di monopolio nel mondo del gaming PC?
Perchè ha "decentralizzato" il valore di un videogioco, non chiudendo il suo ecosistema, ma lasciando agire terzi nei rapporti di compravendita di chiavi, codici per l'attivazione di un gioco, direttamente tra pubblishers e developers. Situazione che ha visto la nascita di mercati terzi e persino di mercati, definiti grigi, dove avvengono compravendite fuori da Steam tra utente con in possesso chiavi, ottenute legalmente od illecitmante, attraverso il fenomeno dei Bundles (in cui per una dozzina di euro si può ottenere decine di giochi digitali).

Il prezzo dei giochi digitali sulle console dovrà scendere. Lo capiranno con le buone o c'arriveranno con le cattive, ma il confronto con il mercato PC è sempre più diretto e fà sempre più paura, tanto che ormai il team Xbox di Microsoft ha abbracciato l'idea di un ecositemta per ottenere un Win/Win. Nintendo conta ancora sulla sua fama alla Apple, e si sente intoccabile, ma Sony con il brand Playstation ancora fatica a trovare una risonanza che possa giustificare i prezzi che vuole imporre.

Il fisico su console costerà sempre tanto, ma se il prezzo del digital è allineato a quello fisico, il problema è generato dai day one buyers, ancora oggi visti come l'unico modo per ottenere il massimo profitto da un titolo. Servizi con giochi letterlamente a noleggio sono poi il male assoluto, per tutti, per i consumatori che in realtà non possiedono nulla, neppure un diritto di fruizione indipendente da una tassazione continuativa, ed i developers, che non hanno un guadagno diretto sulle vendite.

Soluzioni ?
  • No al day one fisico e digitale
  • No ai servizi in abbonamento
  • Richiesta d'apertura del mercato digital console
  • Rivalutazione delle tasse per la presenza dei giochi negli storefront digitali
 
La nintendo e' un mondo a parte con una clientela fidelizzata e molti diversa per la quasi totalita dai gusti occidentali di chi compra la ps/Xbox o gioca su pc

Su console ps/Xbox e PC un animal crossing vende neanche 500 Mila copie ad esempio secondo me

Ma comunque ci si potrà fare già un idea dalle vendite di Ratchet e Clank....anche se avrà la fortuna di uscire in un periodo morto
Se vuoi fare un esempio in campo Sony, mettiamo Crash 4 che ha venduto poco per il prezzo... Ma semplicemente perché la gente era abituata da Activision a 40 euro per le trilogy e 70€ era quasi il doppio. E con un gap del genere il cliente frena. Ma se sono solo 5-10€ in più certo non sposta gli equilibri tra successo e flop. Un esempio su tutti: quelli in fila davanti a te al GS che mettono le garanzie ai giochi, quei poveretti già li pagano da tempo 80.98 i giochi :asd:
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Infatti chi lo fa fare alla gente di comprare un gioco a prezzo pieno e pure buggato al lancio quando, nel giro di sei mesi, il prezzo crolla?
Ma il top degli ultimi anni è il periodo da settembre a dicembre, vicino al Black Friday e alle offerte di fine anno, dove un gioco non fa in tempo ad uscire che già te lo ritrovi a 40€ :morris2:

Però ci sarebbe da capire perché i publisher sono così aggressivi(?) sul prezzo; probabilmente hanno visto che i soldi veri li fanno nel periodo del D1 e dopo li svalutano per attaccare altre fasce di mercato, ma con questo genere di svalutazioni rischiano di perdersi tanti clienti del D1, quindi soldi.

Di per sé un aumento di 10€ - in quanti anni? 10?20? - non mi sembra eccessivo.
In realtà guadagnano anche dalle fasce budget, magari 10€ a copia anziché 30€, e quando si accorgono che deprezzano quadruplicano le vendite gli conviene farlo. Tranne a N che é riuscita nel piano malefico di obbligare i suoi clienti a comprare la sua roba praticamente sempre fullprice, ma FORTUNATAMENTE almeno Sony e MS hanno un altro modello di buisness
 
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