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Neural

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DEUS EX SERIES


Deus Ex è una serie di videogiochi cyberpunk sviluppati inizialmente da Ion Storm, la software house di Warren Spector, e passati in seguito in mano ad Eidos Montreal. I titoli della saga rientrano nella categoria degli Immersive Sim, genere essenzialmente creato dalla stessa Ion Storm, ed offrono una totale libertà di azione e numerosissime possibilità e modalità differenti per portare a termine le missioni proposte.

ll primo capitolo è universalmente riconosciuto come una delle pietre miliari della storia dei videogiochi.

"Nel periodo di Underworld, System Shock e Deus Ex, sviluppai un particolare interesse per gli ambienti ristretti ma profondamente simulati. Preferirei sempre fare qualcosa che sia largo un centimetro ma profondo un chilometro piuttosto che largo un chilometro ma profondo un centimetro. Voglio creare mondi, ma con la parola "mondo" mi riferisco ad un ambiente dove sia possibile interagire con ogni singolo oggetto. In cui gli NPC abbiano una ragione di esistere oltre a volerti ammazzare. In cui si possa aprire ogni porta e ci sia una motivazione per farlo. Per me creare un mondo significa questo. Non si tratta di grandezza ed estensione, ma di profondità ed interattività."

-
Warren Spector







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Sviluppatore: Ion Storm

Distributore: Eidos Interactive

Piattaforme: PC Windows, Mac OS, Playstation 2

Data di uscita: 17 giugno 2000


Deus Ex, generato da un'idea del 1994 di Warren Spector, sviluppato da Ion Storm e pubblicato nel 2000 da Eidos Interactive, è il primo titolo della saga nonché una delle pietre miliari dei videogiochi su PC e del genere degli Immersive Sim. Nel titolo, il giocatore veste i panni di JC Denton, un agente speciale della UNATCO (United Nations Anti-Terrorist Coalition), una forza speciale impegnata nella lotta al terrorismo internazionale che, nel 2052, anno in cui il gioco è ambientato, si vede impegnata nella lotta all'epidemia di una malattia chiamata "Morte Grigi, per la quale esiste un vaccino che è però disponibile in quantità limitate. Durante le sue indagini, JC Denton si vedrà coinvolto in un enorme complotto internazionale che coinvolge molteplici organizzazioni come gli Illuminati o le triadi di Hong Kong.

A livello meccanico, il titolo impernia meccaniche action su una profonda struttura RPG, offrendo infinite possibilità di approccio alle missioni proposte e numerosi potenziamenti possibili, sia attraverso punti abilità sia attraverso gli innesti cibernetici installabili sul protagonista (col limite di uno per parte del corpo). Inoltre, ogni azione intrapresa dal giocatore, sia a livello fisico sia durante i dialoghi, crea un effetto a catena che va a modificare gli altri eventi del gioco, offrendo così al giocatore un'avventura estremamente dinamica.

Deus Ex è stato un titolo rivoluzionario per l'epoca e ha modificato, insieme gli altri titoli prodotti da Ion Storm, il modo stesso di concepire i videogiochi. Il titolo è stato più volte definito il gioco PC più importante di sempre, tra cui PC Gamer.

Il gioco, pubblicato per PC e in seguito per PS2, è ora disponibile sugli store digitali nella sua versione Game of the Year.


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Sviluppatore: Ion Storm

Distributore: Eidos Interactive

Piattaforme: PC Windows, XBOX

Data di uscita: 2 dicembre 2003



Deus Ex Invisibile War è il secondo titolo della saga Deus Ex e vede la riconferma al timone di Ion Storm. Il gioco è stato pubblicato da Eidos Interactive nel 2003.

Invisibile War è ambientato 20 anni dopo il suo predecessore e presenta un mondo in fase di ricostruzione dopo un evento catastrofico definito come il Collasso. Il giocatore veste i panin di Alex D, un membro dell'Accademia Tarsus che, in seguito ad un attacco terroristico avvenuto nella città di Chicago, si trova costretto a fuggire a Seattle con gli altri membri dell'organizzazione. Da qui, il titolo si apre a diverse strade possibili, permettendo al giocatore di scegliere con quale delle numerose associazioni disponibili collaborare. A livello meccanico, il titolo mantiene l'ossatura del suo predecessore presentando, però, un'impostazione virata verso il free roaming, che permette di completare gli obiettivi in qualsiasi ordine e di cercarne di nuovi nel mondo di gioco. Nel gioco è anche possibile personalizzare maggiormente il protagonista, scegliendone il sesso e l'aspetto.


Invisibile War viene spesso ritenuto come l'esponente più debole della saga, presentando una storia più breve e meccaniche RPG meno sviluppate rispetto al capitolo originario. Sarà anche l'ultimo Deus Ex sviluppato da Ion Storm, prima della sua chiusura.


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Sviluppatore: Eidos Montreal

Distributore: Square Enix

Piattaforme: PC Windows, Mac OS X, Playstation 3, XBOX 360, WII U

Data di uscita: 23 agosto 2011



Pubblicato nel 2011, quasi 10 anni dopo l'ultimo capitolo, Deus Ex Human Revolution è il primo capitolo del nuovo ciclo di vita della serie, i cui diritti sono ora in mano a Square Enix, che ne ha affidato lo sviluppo ad Eidos Montreal.

Human Revolution è a tutti gli effetti un prequel del primo capitolo, essendo ambientato nel 2027. A livello tematico, il gioco si basa estensivamente sul tema del transumanesimo e ci presenta una società in cui gli innesti cibernetici hanno ormai preso piede nella vita quotidiana dei cittadini e sono il fulcro del mercato e delle campagne pubblicitarie del periodo. Tale diffusione è andata però a generare un forte sconvolgimento della struttura sociale, che vede prosperare chi, in cima, può permettersi di far sfoggio di un gran numero di innesti, relegando invece in uno stato di incertezza e costante povertà chiunque, per scelta etica o per impossibilità economica, non ne possiede.


Il giocatore vestirà i panni di Adam Jensen, un impiegato delle Industrie Sarif, che viene incaricato di proteggere un laboratorio di ricerca di Detroit. Durante un incontro tra Adam e David Sarif, il CEO dell'azienda, il centro viene attaccato da uomini armati e, durante le colluttazioni, Jensen perde coscienza mentre cerca di salvare Megan Reed, la sua ex-ragazza che lavora proprio in quello stesso centro. Da questa premessa, il gioco porterà il protagonista in diversi angoli del mondo, dalla stessa Detroit a Hengsha, in cina, passando per Montreal e Singapore.

A livello meccanico il gioco offre una vasta scelta di approcci disponibili, permettendo di potenziare il personaggio attraverso innesti meccanici acquisibili utilizzando i punti Praxis, i quali si trovano nel mondo di gioco o si ottengono completando missioni. A seconda della build del personaggio, il titolo può essere giocato in modi molto diversi, da quello più action, armi in pugno, a quello stealth, evitando di farsi vedere dai nemici, da quello incentrato sull'hacking a quello che sfrutta le abilità sociali, che permette di farsi strada attraverso i dialoghi.

Il titolo è stato pubblicato in tre versioni, l'originale del 2011, la Ultimate Edition del 2012, rilasciata unicamente su Mac, e la Director's Cut, che ha introdotto diversi cambiamenti all'engine di gioco, andando anche a ridurre l'effetto del tanto polarizzante filtro giallo che contraddistingue il gioco, e ha fatto numerose modifiche all'intelligenza artificiale nemica, andando a migliorare significativamente le boss fight che, in precedenza, permettevano una scarsa libertà di approccio.


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Sviluppatore: Eidos Montreal

Distributore: Square Enix

Piattaforme: PC Windows, Mac OS, Linux, Playstation 4, XBOX One

Data di uscita: 23 agosto 2016



Pubblicato nel 2016 da Square Enix e sviluppato ancora da Eidos Montreal, Deus Ex Mankind Divided è il secondo capitolo della pianificata trilogia di Adam Jensen. Il gioco è il diretto seguito di Human Revolution ed è ambientato nel 2029.

Dopo le vicende del capitolo precedente, il clima di folle consumismo legato ai potenziamenti cibernetici si è trasformata in una guerra tra fazioni, e le mirabolanti promesse di benessere sono state sostituite da una realtà in cui i potenziati sono visti con diffidenza ed aggressività e sono spesso costretti a vivere separati dal resto dei cittadini.

Le avventure di Jensen si svolgono quasi interamente in una visione distopica della città di Praga e, a livello meccanico, offrono un'esplorazione della mappa più improntata all'open-world rispetto a Human Revolution. Come da tradizione della saga, resta possibile potenziare ciberneticamente il nostro protagonista, con l'opzione aggiuntiva di utilizzare potenziamenti sperimentali, i quali vanno però gestiti con cautela per non creare instabilità nel sistema. Anche le meccaniche di shooting sono state riviste ed affinate, così da rendere possibile e gradevole seguire una via più action.

Mankind Divided offre anche una modalità aggiuntiva, chiamata Breach, la quale è stata successivamente rilasciata in versione standalone ed è successivamente stato arricchito da tre DLC storia: Misure Disperate, originariamente offerto come bonus pre-ordine e poi rilasciato gratuitamente, Frattura Interna e Passato Criminale.

Spin-off




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Sviluppatore: Eidos Montreal, N-Fusion

Distributore: Square Enix

Piattaforme: PC Windows, Android, iOS

Data di uscita: 11 luglio 2013 (iOS), 22 gennaio 2014 (Android), 18 marzo 2014 (PC)



Deus Ex: The Fall è un titolo sviluppato da Eidos Montreal e N-Fusion e pubblicato da Square Enix. Il gioco nasce come titolo mobile e funge da seguito diretto del romanzo Deus Ex: Icarus Effect. Il gioco utilizza un nuovo protagonista, Ben Saxon, un ex soldato britannico che si trova impegnato in una missione con un doppio obiettivo: riuscire a recuperare delle scorte di neuropozina, fondamentali per far sì che il corpo umano non rigetti i potenziamenti che egli stesso utilizza, e cercare di sventare una pericolosa macchinazione ordita dalle multinazionali farmaceutiche. Il titolo, ambientato tra Panama e Mosca, cerca di riproporre in salsa semplificata le meccaniche dei capitoli principali, cercando di adattarle ai dispositivi mobile. L'avventura, che già non aveva fatto esaltare pubblico e critica, è stata in seguito riproposta su PC, con un port criticato da molti a causa della pedissequa riproposizione dei controlli mobile su PC.


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Sviluppatore: Square Enix Montreal

Distributore: Square Enix

Piattaforme: Android, iOS, Windows 10

Data di uscita
: 18 agosto 2016


Deus Ex GO è uno spin-off sviluppato da Square Enix Montreal e pubblicato da Square Enix e pubblicato inizialmente su dispositivi Android e iOS e che, successivamente, ha visto una versione PC scaricabile dallo store di Windows 10. Il titolo, accanto ai suoi cugini Lara Croft Go e Hitman Go, fa parte della serie Go creata da Square Enix e si tratta a tutti gli effetti di un puzzle game a turni in cui il compito del giocatore è quello di completare i vari livelli proposti nel minor numero possibile di mosse e trovando i collezionabili nascosti per ottenere un punteggio maggiore. In ogni livello sono presenti nemici da evitare che si muovono soltanto quando si muove anche il giocatore stesso.
 
Ultima modifica:

saitama

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il remake del primo deus ex sarebbe tantissima roba :sisi:

tanto con la saga di adam jensen mi sa che non sanno più dove andare a parare

 

Clyde

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Ottimo lavoro NeuralProxy.

Peccato che sia una serie finita nel congelatore. Aveva una cura nel world building quasi senza eguali tra le produzioni occidentali.

Secondo me il ciclo iniziato con Adam Jensen, se le cose fossero andate come avrebbero voluto, sarebbe arrivato fino a portare ad un eventuale remake del primo Deus Ex. Ricordo che è un argomento che è spuntato fuori qualche volta durante i booth stage delle varie fiere. Cioè di cosa avrebbero fatto in un eventuale remake del primo Deus Ex.

Certo che allungando il brodo creando capitoli inconcludenti come Mankind Divided chissà quanti anni sarebbero serviti prima di chiudere l'eventuale ciclo di Jensen per arrivare al periodo del primo Deus Ex. Da Human Revolution a Mankind Divided sono passati 5 anni di sviluppo, un arco di tempo d'attesa così per vedere che Adam non ha fatto mezzo progresso nella sua ricerca. A quel punto ho capito che una rivisitazione dell'avventura di JC Denton rimane solo un miraggio.

Sarebbe stato interessante anche vedere cosa sarebbe successo dopo. Avrebbero continuato la timeline post Deus Ex 1? Avrebbero creato un capitolo che avrebbe decanonizzato Invisible War?

Giusto per parlare, si sa che è come camminare sul ghiaccio discutere di ste cose.

Sono anche sorpreso di come Square-Enix abbia scelto di lasciare Human Revolution come titolo della scorsa generazione, ossia adatto per questa sezione retrogames-oldgen. Niente remaster o riedizione magari per trainare Mankind Divided o anche solo per tenere vivo l'interesse sulla serie.

 

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Mi manca il primo da giocare, com'è la versione play 2?

Sono anche sorpreso di come Square-Enix abbia scelto di lasciare Human Revolution come titolo della scorsa generazione, ossia adatto per questa sezione retrogames-oldgen. Niente remaster o riedizione magari per trainare Mankind Divided o anche solo per tenere vivo l'interesse sulla serie.
Avevano già pubblicato la director's cut. La migliore versione è quella su Wii U secondo me, per via dell'interfaccia diretto sul pad.

 

Clyde

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Avevano già pubblicato la director's cut. La migliore versione è quella su Wii U secondo me, per via dell'interfaccia diretto sul pad.
Vero, però era lo stesso relegata alla generazione PS3/360.

 

Geddoe

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Non mi sembra vero ma sono già passati dieci anni da Human Revolution(e cinque da Mankind Divided) :sadfrog:
 

Clyde

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Non mi sembra vero ma sono già passati dieci anni da Human Revolution(e cinque da Mankind Divided) :sadfrog:
E siamo ancora nella situazione in cui non sapppiamo se la serie continuerà o no. Che spreco di potenziale assurdo.:sadfrog:
 
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Utente cancellato 136615

Giocando ora il primo, molto bello, credo di essere circa a metà
 
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Utente cancellato 136615

Ho finito Deus Ex alla fine anch’io. Provai per la prima volta a giocarlo nel 2020, poco prima della pandemia, ma ne rimasi deluso perché essenzialmente feci una serie di errori. Il primo fu quello di giocarlo con la GMDX, il secondo quello di approcciarmi al gioco come se si trattasse di un titolo stealth che seguiva le regole dei videogiochi moderni. Per il mio secondo tentativo quindi mi sono limitato a giocare tramite le patch della community, ignorando qualsiasi mod, e approciandomi in maniera più creativa, capendo i veri punti di forza del titolo. Inizio subito col dire che Deus Ex, tra tutti gli immersive sim, è forse l’unico dove il combattere sia Stealth che in maniera violenta sono trattati allo stesso modo, e dove in certi casi capiterà perfino di utilizzare lanciarazzi e pistole silenziate contemporaneamente, il tutto senza alcun disincentivo, ma solo incentivi. Per esempio in molto titoli contemporanei il giocatore violentemente, uccidendo tutti i nemici e facendoci scoprire, viene scoraggiato, mentre l’agire stealth stordendo anziché eliminare viene premiato, e molto spesso anche la costruzione del mondo è realizzato per favorire esplicitamente solo il secondo approccio. In Deus Ex, no. Girando per le immense mappe si possono trovare lunghi condotti di areazione così come barili di TNT perfettamente posizionati. In un videogioco come Dishonored, per citarne uno, una volta che ci viene scoperti a difficoltà elevate non resta che fuggire, mentre su Deus Ex si può combattere e ritornare furtivi, il tutto senza alcun problema, nessun malus o bonus, è semplicemente il gioco che ragiona così. Tutto questo imho ha reso DX il più immersivo tra i giochi di infiltrazione e spionaggio, soprattutto anche per la gestione dei gadget e, l’immensa, libertà di movimento, favorita paradossalmente dal pessimo comparto tecnico/grafico e artistico: nessuno posizionerebbe una stazione di polizia nel centro di un mercato o una metropolitana occupata dai terroristi vicino ad un ospedale, eppure in Deus Ex ciò assume un senso, e non risulta un problema perché la bassa qualità grafica non rende “inverosimile” ciò che vediamo. Ci sono indubbiamente dei grossi problemi, prima di tutto la lunghezza e la longevità. Una volta infatti che si è completata la missione ad Hong Kong, il giocatore ha praticamente visto tutto, usate tutte le armi e incontrati tutti i nemici, e tutte le missioni successive non sono che un rimescolamento di cose già viste. Abbiamo poi le troppe abilità inutili, e i potenziamenti cibernetici che perdono molto spesso senso (li avrò usato 2-3 volte per tutto il gioco, ed ero alla massima difficoltà). Per il resto ho capito perché sia stato considerato il più grande videogioco di tutti i tempi.

Ora sto continuando Human Revolution, ma già per alcune cose vedo un peggioramento rispetto al titolo originale
 

K12

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Ho appena finito Deux Ex Manking Divided con tutte le sue espansioni. Devo dire che concordo con l'opinione generale sul gioco. E' una spanna sotto il suo predecessore. Le meccaniche, come lecito aspettarsi, sono un (leggero) miglioramento rispetto ad HR, ma le location sono meno affascinanti e soprattutto la trama è molto meno ambiziosa. Volevo scrivere un parere sul titolo, ma è venuto fuori un mega-papiro :morristenda: Dopo le 140 ore di gioco che mi segna Steam, me ne sono venute in mente tante di cose da scrivere


Il gioco parte subito con una nota di tristezza: nella schermata iniziale compare un messaggio che ti dice che l'app Deux Ex Universe è stata dismessa e quindi i contenuti esclusivi sbloccabili con la sinergia app-gioco bisogna andare a vederseli su youtube... Insomma, il gioco ti accoglie con i cocci di quello che doveva essere il franchise multi-mediatico di deus ex e che adesso, dopo il suo fallimento, si è rivelato per quello che era: un passo più lungo della gamba che ha mandato in ibernazione la saga fino a data da destinarsi.
Questa velleità di creare un universo multi-mediale si traduce in un'eccessiva tirchiaggine nello svelare avvenimenti e pezzi di lore all'interno del gioco. Ad esempio, in più punti del gioco si accenna in modo super vago ai fatti avvenuti nel lasso di tempo tra HR e MD, ma non vengono mai narrati in modo chiaro, nemmeno nei contenuti extra. Per sapere cosa è successo, bisogna comprare il libro Deus Ex Black Light. Questo risulta particolarmente irritante, perchè da una sensazione di incompletezza alla trama del gioco. Ed a proposito di trama principale: quella di MD ha il sapore di un filler, concentrata al 90% sulle indagini sull'attentato alla stazione di Praga, come in una puntata di un poliziesco. La storia del mondo deus ex, poi nemmeno fa grossi passi avanti, l'unico sviluppo è l'apartheid tra potenziati e naturali, ma questo si vedeva già dai trailer, anzi addirittura dal titolo del gioco. Probabilmente Eidos non voleva sprecare troppe cartucce di lore in MD, ma voleva conservarne un bel po per il sequel o per altri libri o giochi per cellulare. Le ambizioni più ridotte della narrativa si traducono anche in un cattivo meno memorabile rispetto agli altri capitoli.
Si tratta di un semplice mercenario, le cui intenzioni poi non sono nemmeno cosi approfondite. Non si capisce se è un sincero combattente pro-potenziati manipolato dagli Illimunati o se è semplicemente un mercenario infiltrato nell'ARC. L'unico aspetto che lo rende memorabile è extra-videoludico, ovvero che si tratta di un ucraino che in gioventù è stato coinvolto nella guerra civile tra filorussi e nazionalisti. Una coincidenza pazzesca per chi come me ha giocato MD nel 2022 in piena invasione russa dell'Ucraina.:|

Riguardo il gameplay, si tratta di un more of the same di HR, con qualche aggiunta sfiziosa tipo i potenziamenti sperimentali. Il che non è assolutamente un male, anzi. Come gli altri capitoli della serie, offre vari approcci per affrontare il gioco. Io ho scelto quello ossessivo-compulsivo da completista, ovvero puntare a completare tutte le side-quests, collezionare tutti gli ebooks, software breach e praxis sparsi in giro e massimizzare il guadagno di esperienza. Quindi in sostanza spolpare più contenuti possibili del gioco. Questo si è tradotto in: approccio stealth, focus sul hacking, esplorazione di ogni angolo sperduto del mondo di gioco, un tempo incalcolabile dedicato alla lettura di mail, palmari e qualsiasi testo presente nel gioco ed un abuso smisurato del vero super-potere di Jensen, ovvero il save spam. Col senno di poi, questo modo di giocare forse non è proprio il migliore per affrontare un titolo dispersivo come MD. Praga rispetto a Detroit ed Hengsha è più grande e più densa. Dopo il prologo, quando ho potuto iniziare ad esplorare la città, ho speso decine di ore a depredare appartamenti, magazzini e cubicoli vari, il gioco si è trasformato in un "topo d'appartamenti simulator". E spesso il loot non è stato proprio soddifacente, specialmente se si opta per un approccio stealh. Tutta la mole di armi letali che si trovano, conviene venderla o stasharla nell'appartamento di Jensen a muffire. Il godimento del titolo nel mio caso è aumentato di molto durante le missioni, in cui gli ambienti sono meno dispersivi e c'è più focus sull'azione e sulle strategie per eludere guardie e misure di sicurezza.
Le location del gioco le ho trovate meno ispirate rispetto ad HR, ma comunque fanno la loro figura. Come nel predecessore, anche qui si sente che sono "vive", grazie ai dialoghi degli NPC e al materiale che si legge in mail e palmari. Ad esempio a Praga si respira forte il senso di oppressione verso i potenziati.
La parte migliore del titolo poi sono di gran lunga le side-quests, ne sono una decina, e tutte ben sviluppate. Quasi tutte hanno storie anche più interessanti rispetto alla trama principale e nessuna di loro è una mera fetch quest. Si tratta di missioni con vari sotto obiettivi che portano alla luce aspetti oscuri della città di Praga (spacciatori, serial-killer, sette occulte, giornali clandestini, ecc...) e spesso costringono il giocatore a delle scelte che influiscono sullo svolgimento della missione.

Per quanto riguarda i DLC/Extra:

Desperate Measures sembra ne più ne meno che contenuto tagliato dal gioco base. Si svolge nel mezzo dell'indagine sull'attentato alla stazione ed il "cattivo" non è niente meno che un anonimo ufficiale della Tarvos...

System Rift invece è molto bellino. La location in cui si svolge è una parte molto suggestiva della Praga di MD e finalmente ci fa ammirare le famose Lame della Palisade Bank, che "hanno trasformato la skyline di Praga" secondo la lore del gioco, ma che nel titolo principale non ci è dato vedere. Il gameplay ha un maggiore focus sull'hacking e sull'affrontare trappole e nemici meccanici. Anche la trama è carina, introduce un personaggio interessante come ShadowChild ed è un ottimo prologo per la modalità Breach.

Modalità Breach che a parte un po di spaesamento iniziale si è rivelata una piccola perla, affossata però in parte dalle meccaniche free-to-play inserite a forza nel titolo. Essendo divisa in piccoli livelli, offre ancora più libertà rispetto al gioco base. Non c'è bisogno di focalizzarsi su un solo tipo di approccio per tutto il gioco, ma si può scegliere di affrontare i livelli in modo stealth, aggressivo o facendo un mix di entrambi. Nel mio caso non ho disdegnato l'uso di armi letali, che per tutto il gioco base ho trascurato. La lore, che poi è il nettare della saga deus ex, qui viene dispensata tramite missioni in cui bisogna estrarre i segreti sporchi delle grandi multinazionali. E l'interazione con gli altri NPC è gestita tramite chat simil-skype, un modo economico e geniale da parte di Eidos di sviluppare le trame delle missioni. Purtroppo come si diceva, ci sono alcune meccaniche che rendono frustrante il gioco specialmente nelle fasi finali. Non si possono comprare strumenti base tipo biocelle o kit salute, perchè questi si trovano solo acquistando loot box, cosi come le armi. Già contro i primi boss, le armi comuni si rivelano degli sparapiselli in grado di fare soltanto il solletico. Le armi più potenti si trovano solo nei loot box più costosi, da comprare farmando denaro in-game oppure con soldi veri. Per fortuna avevo collezionato tutti i softawere breach nel gioco base, che mi hanno fatto sbloccare alcuni loot box avanzati ed in uno di questi c'era un revolver classe S che mi ha spianato la strada per gran parte del gioco. Salvo poi arrivare alle fasi finali, in cui anche il mio revolver ha iniziato a fare danni ridicoli agli avversari. A quel punto la libertà di approccio va a farsi benedire e bisogna tornare di prepotenza allo stealth e usare principalmente atterramenti o hacking per i nemici meccanici. Alla fine ho tirato a chiudere gli ultimi darknet files ed ho abbandonato breach senza puntare all'impossibile 100%

Criminal Past: altro ottimo DLC. Il super-carcere come location non è niente male e anche la trama nelle fasi iniziali sembra promettere molto. La particolarità di questo DLC è che (specialmente nelle fasi iniziali) si ha a che fare con una maggiore ristrettezza di risorse rispetto agli altri contenuti, sia dal punto di vista dei potenziamenti che di di armi e strumenti. Anche un multi-tool può rivelarsi prezioso. Il finale è un po meh, ma il DLC rimane tutto sommato solido.


Insomma, tirando le somme, Mankind Divided è un ottimo titolo, molto soddisfacente dal punto di vista del gameplay, anche se potrebbe risultare troppo dispersivo per chi opta per un approccio da esploratore/completista. Purtroppo la mancata volontà di far fare un deciso passo avanti alla storia della serie ha tarpato le ali al titolo, che a questo punto ha il sapore di un filler. I punti forti del gioco sono le sue side quests e due DLC su tre. La modalità breach invece può rappresentare un ottimo passatempo o un'esperienza frustrante a seconda dei loot box che si ottengono.
 
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