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Ai vari uomini di legge ed esperti in casini domestici del forum! Vorrei chiedervi un parere su una questione immobiliare che riguarda un mio amico, che da qualche mese mi sta triggerando da pazzi e mi sta smuovendo un pauroso senso di giustizia.
In pratica questo mio amico vive con due coinquilini in una casa in affitto, con regolare contratto registrato 3+2. A Marzo di quest'anno, senza alcuna forma di preavviso scritto e comunicazione formale, l'agente immobiliare (e non la padrona di casa) gli comunica che la casa è stata venduta, e che avrebbero dovuto andarsene (nosense totale visto che il contratto regolarmente firmato e registrato scade nel 2024, e non c'è alcuna clausola che permetta una risoluzione di questo tipo del contratto, vendita inclusa - anzi, è specificato il contrario).
Premessa: abitano in 3 in una casa a 4 stanze; ho potuto leggere il contratto di due di loro, ovvero un contratto di locazione ad uso abitativo di PORZIONE dell'immobile, che però non specifica quale porzione sia loro ceduta, in quanto in quella sezione si limita ad elencare i 4 vani e gli spazi comuni (cioè tutti gli spazi della casa); inoltre, nella sezione USO c'è scritto che la casa è destinata all'uso dei conduttori e di chi attualmente vive con loro.
In sostanza, con la vendita di questa casa sono cominciate varie fasi di tormento.
In un primo periodo l'agente immobiliare ha iniziato un vero e proprio stalking, chiamando non dico tutti i giorni ma 3-4 volte a settimana, dicendo che se ne sarebbero dovuti andare, che il nuovo padrone di casa voleva mettere suo nonno dal 1 maggio nella stanza vuota, che il padrone di casa poteva mettere chi voleva nella stanza vuota e che quindi gli conveniva muoversi.
Il tizio ha sempre utilizzato una modalità pseudo viscida-affabile, dicendo che li avrebbe aiutati a trovare casa, che non li avrebbe lasciati per strada, che gli conveniva cercare casa prima possibile perché il nuovo padrone a breve avrebbe cominciato dei lavori di ristrutturazione ecc. (cosa che io so che non può ASSOLUTAMENTE fare in una casa abitata a meno che non sia roba grave). Con queste premesse per un periodo ha cercato di convincerli a firmare un recesso spontaneo dal contratto entro agosto, senza dargli nessun tipo di garanzia (per fortuna dopo essersi informati si sono rifiutati).
Alla fine, plot twist: i nuovi padroni di casa ci hanno ripensato, non vogliono più mettere il nonno nella casa, vogliono farne una casa studenti e metterci loro figlio. Dopo due mesi di torture e comunicazioni solo tramite quel cialtrone dell'agente immobiliare si incontrano, parlano, e a quanto pare gli inquilini accordano il permesso a dei lavori di ristrutturazione nelle varie stanze (muri ridipinti nello specifico) e all'acquisto di mobilio nuovo, sottoponendosi quindi a una sorta di trasloco "soft".
Quello che i nuovi padroni non gli avevano detto è che tipo 5 giorni fa hanno preso e si sono trasferiti in casa (marito, moglie e un figlioletto), dicendo di punto in bianco che sarebbero rimasti in casa fino alla fine dei lavori, ovvero 19 agosto (senza chiedere niente a nessuno obv).
Queste presenze sono a dir poco invadenti: dormono a porta aperta, fanno un casino assurdo alle 6 di mattina, entrano senza alcun ritegno nelle stanze degli inquilini senza chiedere nulla, con il loro figlioletto di merda che apre, mette le mani nella roba e curiosa; fanno scenate super cringe tra di loro, in generale si comportano come se gli inquilini non esistessero.
Questa situazione ovviamente è diventata a dir poco esasperante, anche perché la casa dovrebbe essere il luogo del riposo, e in questo modo di riposo non c'è nulla, anche perché sono attualmente in 6 in una casa con un bagno solo. A proposito del bagno, non parliamo di come sti tizi utilizzino la vasca come una discarica, di come il marmocchio utilizzi senza ritegno l'asciugamano degli inquilini per pulirsi le scarpe ecc.
Bonus finale: alla fine i 3 poveri malcapitati hanno scoperto che la vecchia proprietaria aveva venduto casa a sti tizi con la promessa che sarebbe stata vuota di arredi e disabitata...tutte cose false. Dal momento che i nuovi padroni si si sono alterati, quantomeno per il mobilio, quei due sono venuti in casa (ovviamente sempre senza concordare e senza chiedere nulla a nessuno) e hanno cominciato a riprendersi i mobili in mezzo a tutto questo casino, entrando nelle stanze, smontando ecc.
Insomma, questa situazione onestamente mi fa ribollire il sangue, anche perché pur non essendo un uomo di legge, sono assai convinto che ci siano diverse cose non lecite:
1 - vendere una casa abitata senza dare alcun preavviso agli inquilini
2 - molestare delle persone con un contratto regolare con minacce indirette per spingerli a firmare un recesso
3 - vendere una casa a due persone promettendogli che sarebbe stata vuota e disabitata (quando ciò è falso)
4 - violare continuamente in questo modo plateale la privacy di persone che pagano un regolare affitto
E sono sicuro che ci sia anche altro di discutibile. Voi che dite?
In pratica questo mio amico vive con due coinquilini in una casa in affitto, con regolare contratto registrato 3+2. A Marzo di quest'anno, senza alcuna forma di preavviso scritto e comunicazione formale, l'agente immobiliare (e non la padrona di casa) gli comunica che la casa è stata venduta, e che avrebbero dovuto andarsene (nosense totale visto che il contratto regolarmente firmato e registrato scade nel 2024, e non c'è alcuna clausola che permetta una risoluzione di questo tipo del contratto, vendita inclusa - anzi, è specificato il contrario).
Premessa: abitano in 3 in una casa a 4 stanze; ho potuto leggere il contratto di due di loro, ovvero un contratto di locazione ad uso abitativo di PORZIONE dell'immobile, che però non specifica quale porzione sia loro ceduta, in quanto in quella sezione si limita ad elencare i 4 vani e gli spazi comuni (cioè tutti gli spazi della casa); inoltre, nella sezione USO c'è scritto che la casa è destinata all'uso dei conduttori e di chi attualmente vive con loro.
In sostanza, con la vendita di questa casa sono cominciate varie fasi di tormento.
In un primo periodo l'agente immobiliare ha iniziato un vero e proprio stalking, chiamando non dico tutti i giorni ma 3-4 volte a settimana, dicendo che se ne sarebbero dovuti andare, che il nuovo padrone di casa voleva mettere suo nonno dal 1 maggio nella stanza vuota, che il padrone di casa poteva mettere chi voleva nella stanza vuota e che quindi gli conveniva muoversi.
Il tizio ha sempre utilizzato una modalità pseudo viscida-affabile, dicendo che li avrebbe aiutati a trovare casa, che non li avrebbe lasciati per strada, che gli conveniva cercare casa prima possibile perché il nuovo padrone a breve avrebbe cominciato dei lavori di ristrutturazione ecc. (cosa che io so che non può ASSOLUTAMENTE fare in una casa abitata a meno che non sia roba grave). Con queste premesse per un periodo ha cercato di convincerli a firmare un recesso spontaneo dal contratto entro agosto, senza dargli nessun tipo di garanzia (per fortuna dopo essersi informati si sono rifiutati).
Alla fine, plot twist: i nuovi padroni di casa ci hanno ripensato, non vogliono più mettere il nonno nella casa, vogliono farne una casa studenti e metterci loro figlio. Dopo due mesi di torture e comunicazioni solo tramite quel cialtrone dell'agente immobiliare si incontrano, parlano, e a quanto pare gli inquilini accordano il permesso a dei lavori di ristrutturazione nelle varie stanze (muri ridipinti nello specifico) e all'acquisto di mobilio nuovo, sottoponendosi quindi a una sorta di trasloco "soft".
Quello che i nuovi padroni non gli avevano detto è che tipo 5 giorni fa hanno preso e si sono trasferiti in casa (marito, moglie e un figlioletto), dicendo di punto in bianco che sarebbero rimasti in casa fino alla fine dei lavori, ovvero 19 agosto (senza chiedere niente a nessuno obv).
Queste presenze sono a dir poco invadenti: dormono a porta aperta, fanno un casino assurdo alle 6 di mattina, entrano senza alcun ritegno nelle stanze degli inquilini senza chiedere nulla, con il loro figlioletto di merda che apre, mette le mani nella roba e curiosa; fanno scenate super cringe tra di loro, in generale si comportano come se gli inquilini non esistessero.
Questa situazione ovviamente è diventata a dir poco esasperante, anche perché la casa dovrebbe essere il luogo del riposo, e in questo modo di riposo non c'è nulla, anche perché sono attualmente in 6 in una casa con un bagno solo. A proposito del bagno, non parliamo di come sti tizi utilizzino la vasca come una discarica, di come il marmocchio utilizzi senza ritegno l'asciugamano degli inquilini per pulirsi le scarpe ecc.
Bonus finale: alla fine i 3 poveri malcapitati hanno scoperto che la vecchia proprietaria aveva venduto casa a sti tizi con la promessa che sarebbe stata vuota di arredi e disabitata...tutte cose false. Dal momento che i nuovi padroni si si sono alterati, quantomeno per il mobilio, quei due sono venuti in casa (ovviamente sempre senza concordare e senza chiedere nulla a nessuno) e hanno cominciato a riprendersi i mobili in mezzo a tutto questo casino, entrando nelle stanze, smontando ecc.
Insomma, questa situazione onestamente mi fa ribollire il sangue, anche perché pur non essendo un uomo di legge, sono assai convinto che ci siano diverse cose non lecite:
1 - vendere una casa abitata senza dare alcun preavviso agli inquilini
2 - molestare delle persone con un contratto regolare con minacce indirette per spingerli a firmare un recesso
3 - vendere una casa a due persone promettendogli che sarebbe stata vuota e disabitata (quando ciò è falso)
4 - violare continuamente in questo modo plateale la privacy di persone che pagano un regolare affitto
E sono sicuro che ci sia anche altro di discutibile. Voi che dite?