Ma in realtà è un argomento molto studiato e anzi, ormai dopo 60 anni di studi con l'elettrofisiologia e strumentazioni quali la polisonnografia, le parasonnie al giorno d'oggi non vengono neanche più chissà quanto studiate, in quanto non c'è molto altro da studiare.
La "scienza" ha dato da almeno 30 anni, senza esagerare, una risposta soddisfacente, andando a studiare il ruolo funzionale (andare direttamente a manipolare alcune circuiterie in aree associative come le giunzioni parietali - giri SM e ANG - ), così come alcune aree temporo mesiali (ippocamppo e paraippocampo, con le loro rispettive proiezioni radiali verso le porzioni frontali) mostrando un ruolo abbastanza netto per quanto riguarda queste aree nella visione in terza persona di se stessi, ricostruzione di ambienti 3D (quello che vedi in queste situazioni è una ricostruzione data direttamente dalla memoria implicita e i paradossi sono dati appunto da fallaci tratti mnesici della stessa) e altre allucinazioni ipnagogiche figlie di stati di coscienza alterate, tra cui, appunto, il sonno.
Poi oh, ognuno è libero di credere a quello che vuole, ma dopo anni e anni di studi sul funzionamento cererbale qualche certezza credo di averla :P
Il tuo ragionamento sarebbe giusto nel caso in cui fossimo certi che è il cervello a creare la coscienza. Ma siamo sicuri che sia così?
E se fosse la coscienza a creare la realtà, e il cervello agisse semplicemente come un filtro?
La scienza, ora come ora, non è in grado di spiegare la coscienza.
Non entro nel particolare perché non ho le competenze in merito. Rispetto tantissimo il percorso che hai fatto e sicuramente sai molto più di me in merito, ma avere "certezze", riguardo qualsiasi cosa, è un atteggiamento poco scientifico. Quando si approccia qualsiasi tipo di argomento bisogna avere sempre la mente aperta... però mi rendo conto che per molte persone è difficile ammettere che quello che hanno studiato per tutta una vita potrebbe essere falso o non del tutto corretto.
Se le esperienze extra-corporee fossero soltanto delle allucinazioni, come spiega la scienza le esperienze di individui che sono stati in grado di trarre informazioni, confermate nella realtà, durante questi viaggi? Ultimamente sto parlando con una ragazza che ha avuto questo tipo di esperienze, e lei è stata in grado di posizionare una carta da gioco in un posto della sua casa, senza vederne le figura, e vederla durante uno di questi viaggi, confermando poi, nella realtà, quello che aveva visto. Come può essere semplicemente una allucinazione?
Roberto Monroe, nei suoi libri, descrive tantissime esperienze simili... come per esempio andare a trovare una persona durante il viaggio e verificare, in seguito, che le attività che stava facendo o gli abiti che indossava combaciavano.
Ovviamente, come ho detto prima, non ho alcuna autorità in merito... in fondo non sono uno scienziato e ho cominciato soltanto a grattare la superficie dei viaggi astrali.
E forse sarei molto scettico se tutte le persone che sono convinte di questa cosa fossero tutti dei zoticoni come me, e se tutte gli scienziati avessero un'opinione comune sull'argomento, ovvero che si tratta soltanto di allucinazioni prodotte dal cervello. Ma fortunatamente non è così.
Molti studiosi che hanno dedicato una vita intera alle scienze, come Peter Fenwick (neuropsicologo), Joyce Hawkes (biofisica), Sam Parnia (rianimazione e anestesia) a un certo punto hanno cominciato a mettere in dubbio molte cose.
Metto in spoiler un interessantissimo dibattito sull'argomento (tra di loro c'è anche uno studioso che è del tuo stesso avviso):