Il fantasy (termine mutuato dalla lingua inglese) è un genere letterario sviluppatosi dalla seconda metà dell'ottocento, i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l'immaginazione, l'allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale. In questo filone rientrano quelle storie di letteratura fantastica dove gli elementi fantastici non vengono spiegati in maniera scientifica. Dalla letteratura il fantasy si è presto esteso agli altri mass media, anzitutto il cinema, i giochi di ruolo, quindi i fumetti, i librogame, la televisione, la radio ed i videogiochi. Nelle arti figurative è rappresentata soprattutto dall'illustrazione fantasy legata al mercato editoriale. Quale genere, il fantasy viene di volta in volta associato o contrapposto agli altri sottogeneri della letteratura fantastica, ossia fantascienza e horror. Vari scrittori e critici anglosassoni preferiscono usare il termine cumulativo di speculative fiction (narrativa speculativa) a causa della sempre più frequente contaminazione tra i generi.
La letteratura fantasy molto spesso parla di magia, creature mitologiche e avventure.
Come tale ha una lunga storia e nasce, ovviamente, dal mito: la mitologia classica, greca e romana (famosi esempi sono l'Iliade e l'Odissea di Omero); la mitologia mesopotamica come l'epopea di Gilgamesh; le saghe epiche medievali e i testi di mitologia scandinava, quali Edda di Snorri, Edda Poetica e Beowulf e le raccolte dei miti celtici come il Mabinogion. Posto altrettanto importante ebbero i cicli romanzi normanni e francesi come il ciclo bretone o arturiano (re Artù e i cavalieri della tavola rotonda), specialmente ad opera di autori quali Chretien de Troyes e Wolfram von Eschenbach.
Attualmente il fantasy usa tutte le mitologie, anche quelle non europee come quella giapponese, quella azteca e quella egizia. Al ciclo arturiano e carolingio si ispirarono le epopee letterarie del Cinquecento italiano come l' Orlando furioso (1516) di Ludovico Ariosto e Gerusalemme liberata (1559) di Torquato Tasso ma prima di esse anche la tradizione dei poemi cavallereschi tra i quali è da citare l'Orlando Innamorato (1495) di Matteo Maria Boiardo.
Il XIX secolo vede la nascita della letteratura fantasy contemporanea, che deve tutto al romanticismo europeo.
In questo stesso periodo (tra Ottocento e Novecento) nasce il fantasy per l'infanzia, che muove i primi passi dalla fiaba popolare, ma più rapportandosi pro o contro la pedagogia del tempo che per rivolta antimodernista. Tra gli esempi sgargianti di questo periodo ci sono i capolavori Il meraviglioso mago di Oz di Lyman Frank Baum o le avventure di Peter Pan di James Matthew Barrie. In Italia Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi. Costituiranno una base imprescindibile del fantasy anche opere come Un americano alla corte di re Artù di Mark Twain, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e Gormenghast di Mervyn Peake. Nell'Inghilterra in preda alla Rivoluzione industriale e ad una fede nell'efficienza e nella modernità, nasce in risposta polemica un movimento che celebra la società medievale corporativa come risposta "a misura d'uomo" rispetto al caos modernista in cui l'uomo cade succube della macchina. Ispirato dal filosofo John Ruskin, il neogotico ha come protagonisti artisti del movimento dei Preraffaelliti, nonché uno dei maggiori scrittori ed architetti dell'Ottocento, William Morris. Altro esponente fondamentale fu lo scrittore e drammaturgo irlandese Lord Dunsany, che incoraggiato da William Butler Yeats scrisse molte opere ad ambientazione fantasy come The Gods of Pegana (prima creazione contemporanea di mondi con mitologie e cosmogonie definite) e The King of Elfland's Daughter. Da Lord Dunsany dei Gods of Pegana e da Edgar Allan Poe fu ispirato lo statunitense Howard Phillips Lovecraft nella creazione dei miti di Cthulhu. Queste storie costituiranno un importantissimo pilastro della letteratura fantasy e horror. Lovecraft fu il portabandiera di tutta una schiera di scrittori in equilibrio tra il commerciale e il letterario che riempirono per tutta la prima metà del novecento le riviste Pulp americane (Pulp magazine). Tra le pagine di queste riviste vede la luce il personaggio di Conan il Cimmero, protagonista dal 1932 di una serie di racconti e romanzi nati dalla mente dello scrittore statunitense Robert Ervin Howard e dei suoi continuatori. Questi racconti fonderanno il sottogenere dell'heroic fantasy.
Intanto ad Oxford un professore inizia ad inventare le lingue di popoli fantastici: J. R. R. Tolkien, con Lo Hobbit (1936) e Il Signore degli Anelli (1954-1955), porta all'apice la visione contemporanea della letteratura epica medievale, aggiungendovi la propria profonda etica cristiana cattolica di ispirazione agostiniana e antimodernista. Tolkien viene spesso considerato il padre del fantasy, ma in realtà ciò non è corretto. Tolkien è in realtà il padre esclusivamente dell'high fantasy, che è solo uno degli innumerevoli sottogeneri del fantasy. Ciò nonostante, Tolkien ha dato grande visibilità a tutto il fantasy .
Sulla scorta della grande popolarità raggiunta dalle opere di Tolkien, il fantasy ha vissuto una sorta di rinascita e molti autori (tra i più popolari Marion Zimmer Bradley, Terry Brooks e Terry Pratchett) si sono dedicati a questo genere, dando origine ad un vero e proprio filone commerciale, con innumerevoli romanzi fortemente ispirati dai luoghi comuni e dai cliché dell'immaginario Tolkieniano. Su un piano opposto anche Stephen King ha contribuito al fantasy con il ciclo de La torre nera. King è inoltre considerato uno degli antesignani del sottogenere new weird, insieme a Lewis Carroll, Howard Phillips Lovecraft e Mervyn Peake. Un discorso a parte merita la poetica fantasy di Neil Gaiman: se il fantasy classico alla Tolkien parla in qualche modo del "crepuscolo del mito" di fronte all'avanzata della modernità, Gaiman nei suoi cicli di romanzi e fumetti, parla di un fantastico mitologico che coabita con la modernità e le sue forme. Gaiman in questo modo spinge il genere fantasy verso nuove frontiere letterarie dandogli nuova linfa. Dalla seconda metà degli anni novanta in poi parte della letteratura fantasy ha avuto come target gli adolescenti, tra i quali hanno avuto grande successo la serie di romanzi di Harry Potter, dell'autrice britannica J. K. Rowling, le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi ed il Ciclo dell'eredità di Christopher Paolini; per quanto riguarda la frangia più cruda e realistica del filone letterario, è di notevole importanza la saga di successo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco dell'americano George Raymond Richard Martin. Altri autori che hanno proposto un approccio maturo al genere sono Steven Erikson e Ursula K. Le Guin.
Nel frattempo, si è andata a sviluppare una notevole sperimentazione nel fantasy, volta a liberare il genere dai suoi cliché. Si sono così sviluppati vari sottogeneri innovativi e originali. Addirittura molti scrittori del "nuovo fantasy" (in particolar modo new weird, bizarro fiction e science fantasy) hanno più volte osteggiato con violenza il lavoro di Tolkien e dei tanti autori da lui ispirati, considerati colpevoli di aver fossilizzato il genere nei suoi cliché fino a ridurlo in agonia. Esponenti di spicco del "nuovo fantasy" sono China Miéville, Jeff VanderMeer, Michael Swanwick, Mary Gentle, Michael Moorcock, Clive Barker, Carlton Mellick III, Steph Swainston, Philip Pullman e Alan Campbell. È rilevante anche il caso di Ana Marìa Matute, candidata tre volte al Nobel per la letteratura.
I giochi di ruolo Il fantasy è stata, negli anni 1970, l'ambientazione dei primi giochi di ruolo come il celebre Dungeons & Dragons e continua ad esserne uno dei generi principali; anche molti wargame tridimensionali come Warhammer Fantasy hanno ambientazioni di genere fantasy. Questi, a loro volta, hanno spesso dato origine a nuovi cicli narrativi (come nel caso del ciclo di romanzi ambientato in Dragonlance, scritti principalmente da Margaret Weis e Tracy Hickman, o in quelli ambientati nei Forgotten Realms da R. A. Salvatore) ed anche ai primi videogiochi testuali (detti adventure), oggi evolutisi in videogiochi di ruolo e in minor parte giochi di ruolo online (MUD e MMORPG). Dai romanzi di Andrzej Sapkowski vengono invece tratti anche i videogame The Witcher e The Witcher 2: Assassins of Kings. Le nuove strade del fantasy, come il new weird e lo steamfantasy, si sono poi riversati anche in videogiochi come Fable III, la saga di Final Fantasy, American McGee's Alice e Alice: Madness Returns.
I giochi di ruolo, assieme ai romanzi, hanno contribuito ad alimentare la popolarità del genere. Giungiamo quindi ai film fantasy (come le versioni cinematografiche dei libri di Tolkien, La Compagnia dell'Anello e successivi), che in Italia rientrano nel più vasto genere cinematografico del cinema fantastico. Fonte: wiki
L’errore in cui incorre normalmente chi non conosce la letteratura fantasy è quello di immaginarla come un genere senza radici, banale, scontato o peggio modaiolo. La letteratura fantasy, nell’immaginario collettivo anche a causa di certa odierna cinematografia, piuttosto discutibile, è spesso trattata alla stregua di un coacervo di storielle popolate da maghi, fate e mostri assortiti normalmente ambientate in un luogo inesistente o perlomeno poco probabile. Nulla di più errato! Anche solo a osservare la caratura degli scrittori che, nel corso della storia, si sono cimentati in opere annoverabili nel fantasy vengono senz’altro i brividi. Personalità importantissime hanno utilizzato il fantasy come strumento per narrare le loro storie o per divulgare il loro pensiero. Fin dalla notte dei tempi l’epica è stata il mezzo principe per raccontare le storie delle genti, dei re e delle regine, dei miti e dei riti di popoli e regioni. Attraverso la letteratura fantastica ci sono pervenute alcune tra le opere più pregevoli dell’intera storia umana, talmente ricche di significati e simboli da meritare l’appellativo di “immortali”. L’epopea di Gilgamesh in Mesopotamia, le omeriche Iliade e Odissea, i nordici Edda di Snorri o Beowulf e i racconti dei Mabinogion sono solo alcuni esempi delle epiche storie che da centinaia, a volte migliaia di anni affascinano milioni di lettori in tutto il mondo, in ogni epoca. Più vicino a noi vi è ad esempio il ciclo Arturiano, mentre grandissimi nomi della nostra letteratura come Ariosto, Tasso e Collodi si sono cimentati in opere di genere fantastico. Ma il fantasy cosiddetto moderno nasce in epoca piuttosto recente. Le spinte del neogotico e il pensiero neonaturalista del filosofo John Ruskin, in aperta polemica con l’era industriale e le sue alienazioni, aprono le porte a tutta una schiera di artisti, di ogni genere, che si cimentano in opere votate al recupero di un rapporto equilibrato con la natura e le sue leggi. La natura perciò non più vista come mero strumento per soddisfare i bisogni dell’uomo, ciò che sta accadendo ora, ma come ambiente in cui ricercare la propria armonia utilizzando l’indispensabile con profondo rispetto e gratitudine. Sfociano da questa corrente artistico/filosofica i due più importanti iniziatori del genere fantasy moderno: R.E. Howard scrittore statunitense che nel 1932 pubblica i racconti di Conan il Cimmero e J.R.R. Tolkien che pochi anni più tardi pubblica Lo Hobbit dando così la stura all’enorme saga, dalle infinite sfaccettature, che tutti conosciamo sotto il nome de Il Signore degli Anelli. Howard dà così inizio al sottogenere denominato Heroic Fantasy, mentre il professor Tolkien dà i natali al sottogenere denominato High Fantasy. Ma è solo nel 1976, attraverso uno degli esponenti più importanti della fantasy moderno, che questo tipo di letture vengono per così dire sdoganate trasformandosi da genere di nicchia, riservato solo ad una ristretta cerchia di appassionati, a vero fenomeno di massa. Con La spada di Shannara Terry Brooks pubblica il primo vero e proprio best seller del genere che rimane primo nelle classifiche dei romanzi più venduti per mesi. Nasce così il fantasy moderno e attraverso esso decine e decine di autori hanno fatto sognare, e continuano a farlo, milioni di lettori attraverso le suggestioni delle loro storie fantastiche. Eroi senza macchia né paura, maghi potentissimi e stregoni spietati, fate, gnomi, elfi, troll, terribili negromanti e tutto l’immenso corollario di creature che abitano questi racconti, sono supporto a storie fondate sull’amicizia, la lealtà, il coraggio e l’onore. I protagonisti si misurano in esperienze spesso al limite dell’immaginazione che fanno inevitabilmente emergere il meglio o il peggio di ogni attore della storia. L’High è probabilmente il più nobile dei generi emersi sotto il grande cappello denominato Fantasy perché direttamente connesso, per struttura e per tematiche, all’epica antica e conseguentemente alla mitologia. Il complesso dell’High Fantasy evolve spesso nella ricerca di oggetti magici, nella costituzione di gruppi di ricerca, nell’evoluzione personale del protagonista e si svolge immerso nel viaggio. Questo è uno degli archetipi fondamentali che abitano ogni narrazione dell’High Fantasy. Il sentiero che conduce alla scoperta di qualcosa o al recupero di qualche oggetto prezioso o magico, ma questi sono solamente pretesti per la vera ricerca. Il Sentiero è percorso per la ricerca del sé, per la trasformazione del sé. I protagonisti del fantasy scoprono in realtà la loro natura e attraverso le esperienze vissute nel viaggio della vita crescono e si formano. Vi è un altro punto fondamentale, indispensabile da comprendere, impresso nel concetto di viaggio nel Fantasy. Il viaggio raramente viene eseguito in solitaria, esso acquista significato solamente se in compagnia di altri, se vissuto con gli altri e per gli altri. Il percorso di crescita personale non ha senso se condotto da eremita, solo attraverso la fiducia negli altri e la costruzione di un gruppo solido e solidale certi ostacoli possono essere superati. Desidero però chiudere questo mio intervento sul Fantasy con un ultimo spunto di riflessione sull’aspetto ludico e fascinoso insito in questo genere. È innegabile il grande magnetismo che suscitano questi racconti. Da sempre la narrazione fantastica tiene i lettori incollati al testo perché tocca corde riconoscibili nell’animo di ognuno di noi. Le forti emozioni e lo schierarsi dalla parte del bene, della luce in netto contrasto con le tenebre, generano nel lettore un senso di appartenenza. Emerge così il nostro substrato creativo, emerge l’immaginazione, quella parte di noi che purtroppo questa società nichilista e materialista ha quasi completamente annientato. La creatività è la base della progettazione e una società che non è in grado di progettare, di immaginare futuro, è irrimediabilmente destinata a degenerare fino al decadimento totale. Purtroppo i tempi moderni vanno verso questa direzione. La letteratura fantasy genera di per sé immaginazione, non è evasione dalla realtà ma ampliamento della stessa, allargamento dei suoi confini in una visione che la trascende trasformandola. Demetrio Battaglia scrittore fantasy
I generi
Il dark fantasy è un sottogenere della letteratura fantasy che designa le opere nelle quali l'atmosfera è cupa e tetra e vicina all'apocalisse. Questo sottogenere unisce elementi fantasy a quelli horror. Il bene lascia posto al male e gli eroi sono spesso stancati ed abbattuti dalle prove che hanno subito. Partendo dunque da una mentalità pessimista, l'autore ci presenta di solito una trama che evolve nell'orrore presentando ai lettori i dettagli dei combattimenti. Ciò conferisce loro una dimensione più violenta e spesso abbastanza vicino a l'orrore senza tuttavia farne parte. Questa dimensione nuova della letteratura fantasy si allontana della classificazione classica bene/male. Tendenza verso l'horror La dark fantasy, è considerata una variante del genere horror, ma rapidamente si sta trasformando in un genere a sé. La differenza tra i due generi è che gli esseri soprannaturali e i mostri dell'horror, in particolare i vampiri, sono creature potenzialmente comprensive e con motivazioni umane. Alcune opere di questo genere non si svolgono in un universo tipicamente fantasy, ma in un contesto attuale ed urbano. Lovecraft ne è stato il precursore, poiché questi racconti (oltre a quelle del Mondo dei sogni) avvenivano sempre in un ambiente contemporaneo, anche se le città sono di pura invenzione (Arkham ad esempio). Contrariamente al genere fantastico classico, quest'opere non sempre utilizzano le creature del folclore occidentale (vampiri, lupi mannari, maghi, fantasmi, morti viventi) ma delle creature derivate dai miti ancestrali (miti gitani per Mulengro, miti amerindiani per Manitou) o le ragioni derivate dal fantasy per causare la paura: (le fate di Faëries). Queste opere possono a volte essere definite dark fantasy urbane, quest'ultimo non può essere definito un vero e proprio sottogenere. Anne Rice è tra gli scrittori più di successo nel genere, con le sue Cronache dei vampiri, ma anche altri come Poppy Z. Brite, Caitlin R. Kiernan, Thomas Ligotti, e C.S. Friedman hanno avuto successo. Michelle Sagara West spesso usa più figure demoniche, come nella sua tetralogia The Sunderede la sua serie The Sun Sword (La Spada del Sole). Stephen Marley nei suoi romanzi di Chia Black Dragon (Il Dragone Nero di Chia) ha creato serie dark fantasy che sono citate come primo esempio del genere nel The Encyclopedia of Fantasy (L'enciclopedia del Fantasy) di Clute/Grant's. Generalmente la definizione dark fantasy, può essere usata come sinonimo per l'horror soprannaturale, per distinguere le storie horror che contengono gli elementi del soprannaturale, a quelli plausibili dell'horror classico. Per esempio, una storia su una mummia o su un vampiro che esce dalla tomba sarebbe descritta molto probabilmente all'interno della letteratura dark fantasy, mentre una storia su un assassino è più semplicemente horror. Per questo c'è una notevole somiglianza tra "dark fantasy" e "Fantasy contemporaneo". Tendenza verso il Fantasy Dark fantasy in questo contesto si riferisce a storie che si focalizzano su elementi che di solito si trovano nel genere horror ma che si svolgono in un ambiente più simile alla sword and sorcery o all'high fantasy. Può o meno ambientarsi in un proprio mondo fantastico. La maggior parte delle opere di dark fantasy si svolgono generalmente in un ambiente del fantasy classico, cioè un mondo secondario più o meno diverso da il nostro. La dark fantasy può anche essere un'opera dove l'eroe è schierato dalla parte del Male (più spesso del caos che del male) o che sia debole di fronte a minacce sovrannaturali terrificanti (Cronache del ghiaccio e del fuoco). L'eroe può essere egoista, scuro, anteporre il suo scopo a tutto, anche alle vite umane (Roland). In questo senso, il dark fantasy di solito è considerato un sottogenere del fantasy. Le storie di Elric di Melniboné di Michael Moorcock sono probabilmente il miglior esempio di questa forma di dark fantasy. Un altro esempio di fantasy mescolato con l'horror è la serie di romanzi Ravenloft. Altri media Spesso è difficile essere d'accordo su ciò che è dark fantasy è ciò che è semplicemente fantasy. La più chiara distinzione probabilmente può essere vista nei giochi di ruolo, che hanno avuto un grande successo, specialmente quelli includono sia elementi fantasy sia horror. Ne sono esempio alcune ambientazioni di Dungeons & Dragons (Ravenloft, Dark Sun, Planescape), Warhammer Fantasy Roleplay, Midnight, Stormbringer e Elric RPG. L'ambientazione del gioco di ruolo Diablo, della Blizzard Entertainment, può essere considerato dark fantasy, così come la serie di videogiochi di ruolo Dragon Age. Il videogioco American McGee's Alice potrebbe essere considerato dark fantasy poiché utilizza uno scenario di un mondo buono diventato cattivo, anche se l'ambientazione rimanda più al new weird. Anche il suo seguito, Alice: Madness Returns fonde atmosfere dark e new weird. Ci sono alcuni esempi di film o telefilm che rientrano nella categoria del dark fantasy. Le serie di film Nightmare e Venerdì 13 sono esempi del genere che enfatizzano l'aspetto horror del dark fantasy. Il labirinto del fauno, Brazil, La città perduta, e Dark City sono esempi di film che enfatizzano l'aspetto fantasy del genere. Buffy l'ammazzavampiri e il suo spin-off Angel sono esempi di dark fantasy in televisione, poiché contengono molti elementi tradizionali del fantasy (combattimenti con spade, battaglie per salvare il mondo, e stregoni potenti), ma usando vampiri, demoni, e forze demoniache al posto di elfi nani e draghi dell'high fantasy. Molti fumetti e manga sono ambientati in mondi dark fantasy, come Berserk di Kentarō Miura e altri. Esempi di opere: Howard Phillips Lovecraft - Ciclo di Cthulhu Michael Moorcock - Il Ciclo di Elric Stephen King - La torre nera Andrzej Sapkowski - The Witcher
Il fantasy eroico (nell'originale inglese heroic fantasy) è un sottogenere letterario della narrativa fantasy. Ha la caratteristica di raccontare storie di eroi e delle loro conquiste. Può essere facilmente confuso con il filone sword and sorcery, che si differenzia principalmente per la presenza di avvenimenti magici e di maghi. L'ambientazione del fantasy epico è spesso medioevale o pseudomedioevale, e i frequenti conflitti avvengono con l'assenza delle armi da fuoco che porta i personaggi ad uno scontro corpo a corpo, fonte di gesta "eroiche" da parte del protagonista. Frequente è anche il classico scontro tra bene e male: difatti la maggior parte delle volte al centro della storia vi è una conquista territoriale od un tentativo di conquistare, in cui è il Bene a difendere le sue terre dall'attacco del Male. Esempi di opere: La Saga dei Nani - Markus Heitz
L'High Fantasy o epic fantasy è un sottogenere della narrativa fantasy. È caratterizzato dalla lotta tra il bene ed il male, descritti in modo molto chiaro e netto in un mondo immaginario. Il padre indiscusso dell'High Fantasy è John Ronald Reuel Tolkien con Il Signore degli anelli, tuttavia non sono da dimenticare altri scrittori che hanno ambientato i loro romanzi in questo genere come William Morris e Lord Dunsany. L'High Fantasy è altamente ispirato alla mitologia norrena, infatti in molti racconti di questo genere ci sono nomi e personaggi riconducibili ad essa (ad esempio Loki ne Il destino del regno di Herbie Brennan). L'eroe è spesso un ragazzo sprovveduto (infatti l'High Fantasy si differenzia dall'Heroic Fantasy poiché il protagonista non è un possente guerriero, ma un personaggio non previsto sia dallo schieramento del Bene che quello del Male tranne forse da saggi o da veggenti particolarmente descritti), che non conosce nulla dei fatti che avvengono fuori dal suo villaggio natale, ma che improvvisamente viene a conoscenza dei conflitti che ci sono tra Bene e Male e si ritrova coinvolto nella lotta fra di essi poiché si accorge di essere l'unico in grado di sconfiggere il nemico. Questa proiezione al di fuori del suo quotidiano avviene a causa di un elemento importante (Gandalf affida l'anello a Frodo, Eragon trova l'uovo di drago, ecc.), che condurrà ad una ricerca dalle implicazioni diverse (trovare un oggetto, distruggere un oggetto, trovare un mago potente, ecc.). Spesso l'eroe viene aiutato dal suo maestro, per lo più un mago: Gandalf nel Signore degli anelli, Brom in Eragon, Allanon in Shannara. L'High Fantasy si distingue dall'Heroic Fantasy per il fatto che i protagonisti non sono mai completamente soli. Possono appartenere ad un gruppo, o avere semplicemente degli amici a loro fianco (Sam Gamgee, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc nel Signore degli Anelli). Il gruppo di cui fa parte l'eroe è spesso composto da personaggi dai grandi poteri e capacità anche di popoli diversi, infatti l'High Fantasy è caratterizzato anche dalla presenza di popoli diversificati pure nell’aspetto. L'High Fantasy prevede molti protagonisti che svolgono le proprie vicende anche separati spazialmente ma che spesso l'autore segue parallelamente. I romanzi dell'High Fantasy si differenziano dagli altri per la presenza di un mondo ben preciso, compreso di mappe e di date (ovviamente non riconducibili alla vita reale: non si può dire che la storia del Signore degli anelli sia avvenuta 1000 anni fa, ma solo che è accaduta dal 3001 al 3021 della Terza Era, ma ciò è ben diverso dal dire "una volta tanto tempo fa" come succede nelle fiabe e nelle favole), che è caratterizzato da un'ambientazione medievale ed è proprio da questo periodo storico che il genere prende molto per quanto riguarda l'ambientazione. Il mondo dell'High Fantasy è creato in modo da sembrare realistico, senza contare però della presenza di elementi magici e di popolazioni non esistenti nella realtà. Esso viene in parte descritto dettagliatamente rispetto al percorso che compiono i personaggi descritti. L'esistenza di popoli differenti è una delle maggiori particolarità del genere. I popoli sono principalmente i Nani, gli Elfi, gli Umani o un altro popolo immaginario scelto o creato dall'autore del libro. Non sono escluse discordie fra popoli, pur essendo di uguale schieramento, come spesso accade fra gli Elfi ed i Nani in qualsiasi libro del genere che comprenda entrambi i popoli. Inoltre non bisogna dimenticare i popoli antagonisti, spesso dominati da una sorta di dittatura da un capo onnipotente con elevate capacità magiche che sottomette chi è in potere di comandare. Questi popoli antagonisti sono spesso Goblin, Orchi e Troll oppure anche creature inventate dall’autore (come i Ra'zac nel Ciclo dell'Eredità) e sovente hanno grandi capacità fisiche ma poche intellettuali. Elemento fondamentale dell'High Fantasy è la presenza di battaglie campali, combattute da grandi eserciti e spesso non si tralasciano descrizioni cruente e sanguinose. Le guerre sono anch'esse ambientate in clima medievale ma hanno anche elementi magici che decidono le sorti di una guerra. In questo genere la magia spesso è la causa del potere sia di personaggi del Male che del Bene e spesso serve al Male per ostacolare il protagonista del romanzo (Sauron e Saruman nel Signore degli Anelli ad esempio). Spesso la magia ha bisogno di grandi conoscenze per poter essere messa in pratica ed anche di elevata forza fisica e mentale e può avere pure conseguenze spiacevoli se usata in modo errato, infatti bisogna utilizzarla in modo saggio per far sì che funzioni al meglio. Infine, caratteristico di questi generi è il fatto che la vittoria finale non si ottiene con le armi, esse sono un aiuto ma non si può sconfiggere il Male con esse, altrimenti, se un personaggio uccide con un colpo di spada (o di un'altra arma) il principale cattivo questo diventa Heroic Fantasy, invece nell'High Fantasy si sconfigge il nemico con la magia. Esempi di opere: Il ciclo di Shannara - Terry Brooks La spada della verità - Terry Goodkind Il Signore degli Anelli - John Ronald Reuel Tolkien Ciclo dell'Eredità - Christopher Paolini Cronache del Mondo Emerso - Licia Troisi La guerra degli elfi - James Herbert Brennan La Ruota del Tempo - Robert Jordan Le cronache di Narnia - Clive Staples Lewis
Lo sword and sorcery (abbreviato S&S, letteralmente significa "spada e stregoneria") è un sottogenere della narrativa fantasy caratterizzata da intrepidi eroi in conflitto violento contro una varietà di cattivi, principalmente maghi, streghe, spiriti malvagi ed altre creature sovrannaturali. Questo sottogenere ha radici antiche, come molta della fantasy, trae ispirazione dalla mitologia ed epica classica, come l'Odissea di Omero, ma i suoi progenitori immediati sono i romanzi di cappa e spada di Alexandre Dumas (I tre moschettieri (1844), ecc.) e di Rafael Sabatini (cioè, Scaramouche (1921), a loro volta discendenti della commedia dell'arte italiana) - sebbene in questi manchi l'elemento sovrannaturale - e nei primi romanzi di fantascienza come Il serpente Ouroboros (1922) di E. R. Eddison o La Fortezza Inespugnabile, se non da Sacnoth (1910) di Lord Dunsany. Inoltre molti dei primi scrittori di sword-and-sorcery, come Robert E. Howard e Clark Ashton Smith, furono molto influenzati dai racconti orientali delle Mille e una notte, le cui storie di mostri magici e stregoni malvagi esercitarono una profonda influenza sul genere. Ma la sword-and-sorcery vera e propria inizia nelle riviste pulp, principalmente Weird Tales. Nonostante i lavori di C. L. Moore e di altre la sword-and-sorcery è stata a lungo dominata dai maschi. I personaggi femminili erano normalmente damigelle nei guai che dovevano essere salvate e protette. La serie antologica Storie di spade e magia curata da Marion Zimmer Bradley (a partire dal 1984) tentarono di bilanciare le cose. La Bradley incoraggiò autrici e protagoniste femminili: le storie presentarono abili spadaccine e potenti maghe. La serie fu immensamente popolari e la Bradely continuò a curarla fino alla sua morte. Oggi protagoniste femminili attive che partecipano su un piede di parità con gli eroi maschili sono una caratteristica regolare delle storie di sword-and-sorcery, sebbene ci si affidi anche a loro per il sex appeal. Esempi di Opere: I racconti di Conan il barbaro - Robert E. Howard La serie di storie di Fafhrd e il Gray Mouser - Fritz Leiber
Il romanzo gotico è un genere narrativo sviluppatosi dalla seconda metà del Settecento e caratterizzato dall'unione di elementi romantici e dell'orrore. L'espressione "letteratura gotica", riferita alla tendenza culturale sviluppatasi dalla metà del XVIII secolo, è entrata nell'uso comune a partire soprattutto dai paesi anglosassoni ed individua solitamente storie ambientate nel Medioevo in castelli diroccati, sotterranei e altri ambienti cupi e tenebrosi. Tipici di questo genere letterario sono il tema della morte, della possessione demoniaca, del male, delle antiche profezie. Le atmosfere comuni ai romanzi gotici sono il terrore (e di conseguenza il sublime), i conflitti interiori senza soluzione. I personaggi sono spesso ambigui, misteriosi, preda di passioni violente o tormentati da pene d'amore. Una delle figure fondamentali è la vergine perseguitata, già presente nella Clarissa di Richardson: nel Castello di Otranto di Walpole, e più ancora con la Radcliffe e Lewis, giovani donne sono costrette a fuggire da biechi seduttori. Il romanzo gotico è per lo più ambientato nel Medioevo o nel XIX secolo: epoca buia e misteriosa la prima, più mistica e "borghese" la seconda. La minaccia si manifesta spesso in paesi cattolici e proviene dall'autorità politica e religiosa e da episodi di corruzione. L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri (1797) di Ann Radcliffe e Il monaco (1795) di Matthew Lewis sono esempi illuminanti. Soprattutto il secondo, tra i più trasgressivi, contiene giudizi sulla Chiesa di Roma visti dalla prospettiva inglese. Il gothic revival ricorda così agli inglesi anche la loro scelta di allontanarsi dal papato per un re di sicura fede protestante, disposto a governare con un parlamento ed una costituzione che ne limitano i poteri (Glorious Revolution). La letteratura gotica è nata in Inghilterra ed è ambientata in castelli, chiese, monasteri, abbazie e perlopiù in paesi cattolici. La tematica religiosa è perciò forte come le sue implicazioni nei secoli a cavallo del gothic revival cominciati con l'ascesa di Enrico VIII e la rottura con l'autorità religiosa di Roma. In questo lungo periodo scrittori non cattolici ed anche cattolici sono spesso caduti in disgrazia. Allora prima ancora che storia della letteratura è storia d'Inghilterra e in particolare della sua evoluzione religiosa che rende opportuno aprire una parentesi su quel periodo storico. Esempi di opere: Dracula - Bram Stoker Il ciclo dei vampiri - Anne Rice Racconti vari - Howard Phillips Lovecraft
Il fantasy contemporaneo è un sottogenere letterario che mescola caratteristiche della fantascienza moderna o del mondo reale con il fantasy, dove creature fatate o mitologiche vivono in un centro urbano o comunque in un ambiente contemporaneo, possedendo un livello tecnologico pari (o superiore) a quello terreno. La magia e la tecnologia si uniscono e si fondono. In questo genere si intravedono caratteristiche degli altri generi letterari come: - La letteratura fantastica (per l'irrazionalità del soprannaturale) - L'horror (per la sua rappresentazione) - Il fantasy (per la magia, e le sue creature mitologiche) Il fantasy contemporaneo prende numerose varianti: - La magia e il soprannaturale sono sempre esistiti ma sono stati allontanati o nella periferia del nostro mondo, o nelle fogne, o la metropolitana, o nei tetti, o comunque lontano dalla vista della quasi totalità del genere umano. - Le creature fatate e la magia compaiono nel nostro mondo, evolvendosi a tal punto da avere la tecnologia (a volte più sviluppata di quella terrestre). La loro comparsa può essere improvvisa, o spesso la loro tecnologia è progredita contemporaneamente alla nostra. - Hanno un mondo a parte ma hanno spesso una relazione con il nostro mondo. Questa variante compare spesso nella letteratura per ragazzi, come ad esempio le celebri saghe di Harry Potter, di Percy Jackson e di Artemis Fowl o Queste Oscure Materie. Come nel primo caso, tipicamente in questo filone il mondo "magico" si impegna attivamente per mantenere segreta la propria esistenza. Esempi di opere: Harry Potter - J.K. Rowling
Fonte: wiki Low Fantasy: Sebbene sia un termine molto vago, caratteristiche che possono sminuire gli aspetti epici o drammatici, comprende la non enfatizzazione magica, l'ambientazione del mondo reale, favorendo il realismo, una narrazione cinica e il dark fantasy. L'esempio archetipo di low fantasy è una storia che si svolge in un'ambientazione quasi-storica in cui i protagonisti non hanno una chiara iniziativa morale e potrebbero essere ossessionati o guidati da un oscuro passato o da un difetto del carattere, e dove gli elementi convenzionali del fantasy come ad esempio la magia, gli elfi, o i nani sono scarsi o assenti. Ci sono molte discussioni su ciò che costituisce la linea di demarcazione tra low e high fantasy, ma invariabilmente nell'high fantasy vi è una dicotomia morale di bene altruistico male non redimibile, e nel low fantasy ci sono molte sfumature di grigio, dove il "protagonista" è spesso un antieroe. Per esempio, elfi immorali o nani mercenari potrebbero comunemente apparire in un racconto di low fantasy, ma raramente nell'high fantasy. Il Signore degli Anelli è considerato la quintessenza del racconto di high fantasy che tutti gli altri emulatori o studiosi evitano, e così elfi e nani e una comunanza di magia sono considerate le caratteristiche dell'high fantasy, ma in verità è la netta separazione del bene e del male che lo blocca nel regno dell'high fantasy. Shadowrun, e il suo predecessore Shadowbane, sono entrambi esempi di fantasy che comprende elfi e nani, in un'ambientazione senza una chiara dicotomia tra bene e male. Molti dei giochi di ruolo della White Wolf, Inc. sarebbe anche considerati low fantasy, mentre comprese le razze e i temi magici e / o "fantastici", a causa dell'ambiguità morale dell'ambientazione. Inoltre, Guerre stellari manca delle tipiche razze dell'high fantasy ed ha un'ambientazione fantascientifica, ma ancora mantiene il tema dell'high fantasy dello scontro bene-male. Il genere Sword and Sorcery è lo stile di scrittura fantasy maggiormente associato al low fantasy. Esempi di opere: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - G.R.R. Martin La Saga dei Drenai - David Gemmell Il Romanzo di Excalibur - Bernard Cornwell
Il fantasy eroico (nell'originale inglese heroic fantasy) è un sottogenere letterario della narrativa fantasy. Ha la caratteristica di raccontare storie di eroi e delle loro conquiste. Può essere facilmente confuso con il filone sword and sorcery, che si differenzia principalmente per la presenza di avvenimenti magici e di maghi. L'ambientazione del fantasy epico è spesso medioevale o pseudomedioevale, e i frequenti conflitti avvengono con l'assenza delle armi da fuoco che porta i personaggi ad uno scontro corpo a corpo, fonte di gesta "eroiche" da parte del protagonista. Frequente è anche il classico scontro tra bene e male: difatti la maggior parte delle volte al centro della storia vi è una conquista territoriale od un tentativo di conquistare, in cui è il Bene a difendere le sue terre dall'attacco del Male. Esempi di opere: La Saga dei Nani - Markus Heitz
L'High Fantasy o epic fantasy è un sottogenere della narrativa fantasy. È caratterizzato dalla lotta tra il bene ed il male, descritti in modo molto chiaro e netto in un mondo immaginario. Il padre indiscusso dell'High Fantasy è John Ronald Reuel Tolkien con Il Signore degli anelli, tuttavia non sono da dimenticare altri scrittori che hanno ambientato i loro romanzi in questo genere come William Morris e Lord Dunsany. L'High Fantasy è altamente ispirato alla mitologia norrena, infatti in molti racconti di questo genere ci sono nomi e personaggi riconducibili ad essa (ad esempio Loki ne Il destino del regno di Herbie Brennan). L'eroe è spesso un ragazzo sprovveduto (infatti l'High Fantasy si differenzia dall'Heroic Fantasy poiché il protagonista non è un possente guerriero, ma un personaggio non previsto sia dallo schieramento del Bene che quello del Male tranne forse da saggi o da veggenti particolarmente descritti), che non conosce nulla dei fatti che avvengono fuori dal suo villaggio natale, ma che improvvisamente viene a conoscenza dei conflitti che ci sono tra Bene e Male e si ritrova coinvolto nella lotta fra di essi poiché si accorge di essere l'unico in grado di sconfiggere il nemico. Questa proiezione al di fuori del suo quotidiano avviene a causa di un elemento importante (Gandalf affida l'anello a Frodo, Eragon trova l'uovo di drago, ecc.), che condurrà ad una ricerca dalle implicazioni diverse (trovare un oggetto, distruggere un oggetto, trovare un mago potente, ecc.). Spesso l'eroe viene aiutato dal suo maestro, per lo più un mago: Gandalf nel Signore degli anelli, Brom in Eragon, Allanon in Shannara. L'High Fantasy si distingue dall'Heroic Fantasy per il fatto che i protagonisti non sono mai completamente soli. Possono appartenere ad un gruppo, o avere semplicemente degli amici a loro fianco (Sam Gamgee, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc nel Signore degli Anelli). Il gruppo di cui fa parte l'eroe è spesso composto da personaggi dai grandi poteri e capacità anche di popoli diversi, infatti l'High Fantasy è caratterizzato anche dalla presenza di popoli diversificati pure nell’aspetto. L'High Fantasy prevede molti protagonisti che svolgono le proprie vicende anche separati spazialmente ma che spesso l'autore segue parallelamente. I romanzi dell'High Fantasy si differenziano dagli altri per la presenza di un mondo ben preciso, compreso di mappe e di date (ovviamente non riconducibili alla vita reale: non si può dire che la storia del Signore degli anelli sia avvenuta 1000 anni fa, ma solo che è accaduta dal 3001 al 3021 della Terza Era, ma ciò è ben diverso dal dire "una volta tanto tempo fa" come succede nelle fiabe e nelle favole), che è caratterizzato da un'ambientazione medievale ed è proprio da questo periodo storico che il genere prende molto per quanto riguarda l'ambientazione. Il mondo dell'High Fantasy è creato in modo da sembrare realistico, senza contare però della presenza di elementi magici e di popolazioni non esistenti nella realtà. Esso viene in parte descritto dettagliatamente rispetto al percorso che compiono i personaggi descritti. L'esistenza di popoli differenti è una delle maggiori particolarità del genere. I popoli sono principalmente i Nani, gli Elfi, gli Umani o un altro popolo immaginario scelto o creato dall'autore del libro. Non sono escluse discordie fra popoli, pur essendo di uguale schieramento, come spesso accade fra gli Elfi ed i Nani in qualsiasi libro del genere che comprenda entrambi i popoli. Inoltre non bisogna dimenticare i popoli antagonisti, spesso dominati da una sorta di dittatura da un capo onnipotente con elevate capacità magiche che sottomette chi è in potere di comandare. Questi popoli antagonisti sono spesso Goblin, Orchi e Troll oppure anche creature inventate dall’autore (come i Ra'zac nel Ciclo dell'Eredità) e sovente hanno grandi capacità fisiche ma poche intellettuali. Elemento fondamentale dell'High Fantasy è la presenza di battaglie campali, combattute da grandi eserciti e spesso non si tralasciano descrizioni cruente e sanguinose. Le guerre sono anch'esse ambientate in clima medievale ma hanno anche elementi magici che decidono le sorti di una guerra. In questo genere la magia spesso è la causa del potere sia di personaggi del Male che del Bene e spesso serve al Male per ostacolare il protagonista del romanzo (Sauron e Saruman nel Signore degli Anelli ad esempio). Spesso la magia ha bisogno di grandi conoscenze per poter essere messa in pratica ed anche di elevata forza fisica e mentale e può avere pure conseguenze spiacevoli se usata in modo errato, infatti bisogna utilizzarla in modo saggio per far sì che funzioni al meglio. Infine, caratteristico di questi generi è il fatto che la vittoria finale non si ottiene con le armi, esse sono un aiuto ma non si può sconfiggere il Male con esse, altrimenti, se un personaggio uccide con un colpo di spada (o di un'altra arma) il principale cattivo questo diventa Heroic Fantasy, invece nell'High Fantasy si sconfigge il nemico con la magia. Esempi di opere: Il ciclo di Shannara - Terry Brooks La spada della verità - Terry Goodkind Il Signore degli Anelli - John Ronald Reuel Tolkien Ciclo dell'Eredità - Christopher Paolini Cronache del Mondo Emerso - Licia Troisi La guerra degli elfi - James Herbert Brennan La Ruota del Tempo - Robert Jordan Le cronache di Narnia - Clive Staples Lewis
Lo sword and sorcery (abbreviato S&S, letteralmente significa "spada e stregoneria") è un sottogenere della narrativa fantasy caratterizzata da intrepidi eroi in conflitto violento contro una varietà di cattivi, principalmente maghi, streghe, spiriti malvagi ed altre creature sovrannaturali. Questo sottogenere ha radici antiche, come molta della fantasy, trae ispirazione dalla mitologia ed epica classica, come l'Odissea di Omero, ma i suoi progenitori immediati sono i romanzi di cappa e spada di Alexandre Dumas (I tre moschettieri (1844), ecc.) e di Rafael Sabatini (cioè, Scaramouche (1921), a loro volta discendenti della commedia dell'arte italiana) - sebbene in questi manchi l'elemento sovrannaturale - e nei primi romanzi di fantascienza come Il serpente Ouroboros (1922) di E. R. Eddison o La Fortezza Inespugnabile, se non da Sacnoth (1910) di Lord Dunsany. Inoltre molti dei primi scrittori di sword-and-sorcery, come Robert E. Howard e Clark Ashton Smith, furono molto influenzati dai racconti orientali delle Mille e una notte, le cui storie di mostri magici e stregoni malvagi esercitarono una profonda influenza sul genere. Ma la sword-and-sorcery vera e propria inizia nelle riviste pulp, principalmente Weird Tales. Nonostante i lavori di C. L. Moore e di altre la sword-and-sorcery è stata a lungo dominata dai maschi. I personaggi femminili erano normalmente damigelle nei guai che dovevano essere salvate e protette. La serie antologica Storie di spade e magia curata da Marion Zimmer Bradley (a partire dal 1984) tentarono di bilanciare le cose. La Bradley incoraggiò autrici e protagoniste femminili: le storie presentarono abili spadaccine e potenti maghe. La serie fu immensamente popolari e la Bradely continuò a curarla fino alla sua morte. Oggi protagoniste femminili attive che partecipano su un piede di parità con gli eroi maschili sono una caratteristica regolare delle storie di sword-and-sorcery, sebbene ci si affidi anche a loro per il sex appeal. Esempi di Opere: I racconti di Conan il barbaro - Robert E. Howard La serie di storie di Fafhrd e il Gray Mouser - Fritz Leiber
Il romanzo gotico è un genere narrativo sviluppatosi dalla seconda metà del Settecento e caratterizzato dall'unione di elementi romantici e dell'orrore. L'espressione "letteratura gotica", riferita alla tendenza culturale sviluppatasi dalla metà del XVIII secolo, è entrata nell'uso comune a partire soprattutto dai paesi anglosassoni ed individua solitamente storie ambientate nel Medioevo in castelli diroccati, sotterranei e altri ambienti cupi e tenebrosi. Tipici di questo genere letterario sono il tema della morte, della possessione demoniaca, del male, delle antiche profezie. Le atmosfere comuni ai romanzi gotici sono il terrore (e di conseguenza il sublime), i conflitti interiori senza soluzione. I personaggi sono spesso ambigui, misteriosi, preda di passioni violente o tormentati da pene d'amore. Una delle figure fondamentali è la vergine perseguitata, già presente nella Clarissa di Richardson: nel Castello di Otranto di Walpole, e più ancora con la Radcliffe e Lewis, giovani donne sono costrette a fuggire da biechi seduttori. Il romanzo gotico è per lo più ambientato nel Medioevo o nel XIX secolo: epoca buia e misteriosa la prima, più mistica e "borghese" la seconda. La minaccia si manifesta spesso in paesi cattolici e proviene dall'autorità politica e religiosa e da episodi di corruzione. L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri (1797) di Ann Radcliffe e Il monaco (1795) di Matthew Lewis sono esempi illuminanti. Soprattutto il secondo, tra i più trasgressivi, contiene giudizi sulla Chiesa di Roma visti dalla prospettiva inglese. Il gothic revival ricorda così agli inglesi anche la loro scelta di allontanarsi dal papato per un re di sicura fede protestante, disposto a governare con un parlamento ed una costituzione che ne limitano i poteri (Glorious Revolution). La letteratura gotica è nata in Inghilterra ed è ambientata in castelli, chiese, monasteri, abbazie e perlopiù in paesi cattolici. La tematica religiosa è perciò forte come le sue implicazioni nei secoli a cavallo del gothic revival cominciati con l'ascesa di Enrico VIII e la rottura con l'autorità religiosa di Roma. In questo lungo periodo scrittori non cattolici ed anche cattolici sono spesso caduti in disgrazia. Allora prima ancora che storia della letteratura è storia d'Inghilterra e in particolare della sua evoluzione religiosa che rende opportuno aprire una parentesi su quel periodo storico. Esempi di opere: Dracula - Bram Stoker Il ciclo dei vampiri - Anne Rice Racconti vari - Howard Phillips Lovecraft
Il fantasy contemporaneo è un sottogenere letterario che mescola caratteristiche della fantascienza moderna o del mondo reale con il fantasy, dove creature fatate o mitologiche vivono in un centro urbano o comunque in un ambiente contemporaneo, possedendo un livello tecnologico pari (o superiore) a quello terreno. La magia e la tecnologia si uniscono e si fondono. In questo genere si intravedono caratteristiche degli altri generi letterari come: - La letteratura fantastica (per l'irrazionalità del soprannaturale) - L'horror (per la sua rappresentazione) - Il fantasy (per la magia, e le sue creature mitologiche) Il fantasy contemporaneo prende numerose varianti: - La magia e il soprannaturale sono sempre esistiti ma sono stati allontanati o nella periferia del nostro mondo, o nelle fogne, o la metropolitana, o nei tetti, o comunque lontano dalla vista della quasi totalità del genere umano. - Le creature fatate e la magia compaiono nel nostro mondo, evolvendosi a tal punto da avere la tecnologia (a volte più sviluppata di quella terrestre). La loro comparsa può essere improvvisa, o spesso la loro tecnologia è progredita contemporaneamente alla nostra. - Hanno un mondo a parte ma hanno spesso una relazione con il nostro mondo. Questa variante compare spesso nella letteratura per ragazzi, come ad esempio le celebri saghe di Harry Potter, di Percy Jackson e di Artemis Fowl o Queste Oscure Materie. Come nel primo caso, tipicamente in questo filone il mondo "magico" si impegna attivamente per mantenere segreta la propria esistenza. Esempi di opere: Harry Potter - J.K. Rowling
Fonte: wiki Low Fantasy: Sebbene sia un termine molto vago, caratteristiche che possono sminuire gli aspetti epici o drammatici, comprende la non enfatizzazione magica, l'ambientazione del mondo reale, favorendo il realismo, una narrazione cinica e il dark fantasy. L'esempio archetipo di low fantasy è una storia che si svolge in un'ambientazione quasi-storica in cui i protagonisti non hanno una chiara iniziativa morale e potrebbero essere ossessionati o guidati da un oscuro passato o da un difetto del carattere, e dove gli elementi convenzionali del fantasy come ad esempio la magia, gli elfi, o i nani sono scarsi o assenti. Ci sono molte discussioni su ciò che costituisce la linea di demarcazione tra low e high fantasy, ma invariabilmente nell'high fantasy vi è una dicotomia morale di bene altruistico male non redimibile, e nel low fantasy ci sono molte sfumature di grigio, dove il "protagonista" è spesso un antieroe. Per esempio, elfi immorali o nani mercenari potrebbero comunemente apparire in un racconto di low fantasy, ma raramente nell'high fantasy. Il Signore degli Anelli è considerato la quintessenza del racconto di high fantasy che tutti gli altri emulatori o studiosi evitano, e così elfi e nani e una comunanza di magia sono considerate le caratteristiche dell'high fantasy, ma in verità è la netta separazione del bene e del male che lo blocca nel regno dell'high fantasy. Shadowrun, e il suo predecessore Shadowbane, sono entrambi esempi di fantasy che comprende elfi e nani, in un'ambientazione senza una chiara dicotomia tra bene e male. Molti dei giochi di ruolo della White Wolf, Inc. sarebbe anche considerati low fantasy, mentre comprese le razze e i temi magici e / o "fantastici", a causa dell'ambiguità morale dell'ambientazione. Inoltre, Guerre stellari manca delle tipiche razze dell'high fantasy ed ha un'ambientazione fantascientifica, ma ancora mantiene il tema dell'high fantasy dello scontro bene-male. Il genere Sword and Sorcery è lo stile di scrittura fantasy maggiormente associato al low fantasy. Esempi di opere: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - G.R.R. Martin La Saga dei Drenai - David Gemmell Il Romanzo di Excalibur - Bernard Cornwell
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