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Salve ragazzi, chiedo qui perché purtroppo mi intendo poco di queste cose e sto cercando da un bel pò senza raggiungere risultati soddisfacenti. Ricordo inoltre che la sezione era bazzicata da qualche avvocato, quindi magari potrebbe capitargli sott'occhio la questione e potrei avere un parere più esperto.
Allora, cerco di riassumere in breve la storia: a fine aprile mi sono fatto spedire un pacco contenente Nintendo Switch con vari accessori e giochi e delle cuffie da Milano a Napoli. Ho eseguito l'ordine dal sito "paccofacile" e ho scelto la spedizione con corriere SDA. Dopo un paio di giorni mi arriva il pacco, e tutto il contenuto (tranne le cuffie) era sparito. Il pacco era stato chiaramente aperto, e presentava addirittura dello scotch marrone che non era mai stato utilizzato dal mittente. Ci tengo a sottolineare che al momento dell'ordine avevo assicurato il pacco fino a 250€.
Ho immediatamente sporto denuncia presso i carabinieri e avviato procedura di reclamo sia su paccofacile che su SDA. SDA mi ha risposto che, dato che l'ordine è stato effettuato tramite paccofacile, la segnalazione doveva essere aperta da loro. Successivamente, dopo vari giorni e dopo aver mandato foto dettagliate del pacco e del suo contenuto, sia al momento della spedizione che dell'arrivo, paccofacile ha acconsentito ad aprire la procedura di reclamo presso SDA. Dopo 14 giorni e dopo un mio sollecito, mi viene detto che SDA ha rigettato la richiesta di rimborso perché non ha rinvenuto anomalie nella spedizione (!) e ritiene che il pacco non fosse stato impacchettato in modo corretto. E questo è successo oggi.
A questo punto, dato che ho ricevuto quasi 500€ di danno e il pacco era addirittura assicurato (mi sarei accontentato di ricevere i 250€ dell'assicurazione), non ho sicuramente intenzione di fargliela passare liscia così. Stavo cercando quindi di capire come proseguire e ho individuato 3 possibilità:
1) Avviare una procedura di conciliazione con Poste Italiane, tuttavia sono quasi certo che, cosi come è stato fatto per il reclamo, mi verrebbe detto che tale procedura deve essere avviata da paccofacile, rendendo quindi la cosa abbastanza complicata
2) Rivolgermi ad un'associazione consumatori (dovrei fare la tessera?)
3) Rivolgermi ad un avvocato
Non essendomi mai trovato in una situazione simile prima, chiedo quale secondo voi possa essere la strada migliore.
Inoltre vorrei cercare di capire a quanto ammontano generalmente le spese dell'avvocato in una situazione simile, dato che non ho proprio idea di quali cifre si possa parlare.
Qualsiasi aiuto sarebbe ben accetto, vi ringrazio in anticipo.
Allora, cerco di riassumere in breve la storia: a fine aprile mi sono fatto spedire un pacco contenente Nintendo Switch con vari accessori e giochi e delle cuffie da Milano a Napoli. Ho eseguito l'ordine dal sito "paccofacile" e ho scelto la spedizione con corriere SDA. Dopo un paio di giorni mi arriva il pacco, e tutto il contenuto (tranne le cuffie) era sparito. Il pacco era stato chiaramente aperto, e presentava addirittura dello scotch marrone che non era mai stato utilizzato dal mittente. Ci tengo a sottolineare che al momento dell'ordine avevo assicurato il pacco fino a 250€.
Ho immediatamente sporto denuncia presso i carabinieri e avviato procedura di reclamo sia su paccofacile che su SDA. SDA mi ha risposto che, dato che l'ordine è stato effettuato tramite paccofacile, la segnalazione doveva essere aperta da loro. Successivamente, dopo vari giorni e dopo aver mandato foto dettagliate del pacco e del suo contenuto, sia al momento della spedizione che dell'arrivo, paccofacile ha acconsentito ad aprire la procedura di reclamo presso SDA. Dopo 14 giorni e dopo un mio sollecito, mi viene detto che SDA ha rigettato la richiesta di rimborso perché non ha rinvenuto anomalie nella spedizione (!) e ritiene che il pacco non fosse stato impacchettato in modo corretto. E questo è successo oggi.
A questo punto, dato che ho ricevuto quasi 500€ di danno e il pacco era addirittura assicurato (mi sarei accontentato di ricevere i 250€ dell'assicurazione), non ho sicuramente intenzione di fargliela passare liscia così. Stavo cercando quindi di capire come proseguire e ho individuato 3 possibilità:
1) Avviare una procedura di conciliazione con Poste Italiane, tuttavia sono quasi certo che, cosi come è stato fatto per il reclamo, mi verrebbe detto che tale procedura deve essere avviata da paccofacile, rendendo quindi la cosa abbastanza complicata
2) Rivolgermi ad un'associazione consumatori (dovrei fare la tessera?)
3) Rivolgermi ad un avvocato
Non essendomi mai trovato in una situazione simile prima, chiedo quale secondo voi possa essere la strada migliore.
Inoltre vorrei cercare di capire a quanto ammontano generalmente le spese dell'avvocato in una situazione simile, dato che non ho proprio idea di quali cifre si possa parlare.
Qualsiasi aiuto sarebbe ben accetto, vi ringrazio in anticipo.