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Questa riflessione riguarda principalmente i giochi di combattimento, ma ho sentito che il problema è sentito anche in altri generi, come gli sparatutto.
Una delle serie che ho sempre seguito è Tekken. Il capitolo più controverso della saga è Tekken Tag Tournament 2 (TTT2).
TTT2 presenta diversi problemi per i giocatori “competitivi”, e uno di questi è legato alla dimensione del roster: è troppo grande, ci sono troppi moveset da imparare, specie in un gioco basato sulla conoscenza dell'avversario come questo.
Tekken ha sempre avuto un’estetica che richiama un po’ gli anime, quindi ha sempre attirato un certo pubblico casual. E molti giocatori casual hanno adorato TTT2 proprio per l’enorme numero di personaggi, dato che rappresentava praticamente un fanservice, riportando in scena personaggi dimenticati come Boskonovitch.
Quindi ci troviamo di fronte a una situazione particolare:
Ma poi c’è un caso completamente diverso.
Recentemente è uscito un gioco di Dragon Ball: Sparking Zero. Ha un roster enorme ed è, a tutti gli effetti, un gioco pensato per un pubblico casual.
Non entrerò nei dettagli sui problemi che affliggono Sparking Zero (anche nella modalità offline), ma molta gente è infuriata per il fatto che il gioco online sia sbilanciato e chiaramente non progettato per il gioco competitivo.
Ma neanche i titoli precedenti, come Tenkaichi o Raging Blast, lo erano! Io ho sempre considerato questi giochi come esperienze di combattimento casual, pensate principalmente per i fan dell’anime.
Negli ultimi anni, però, qualcuno ha provato a trasformare Tenkaichi 3 in un gioco di combattimento competitivo (cosa che personalmente trovo assurda), e ora che è uscito Sparking Zero, sento continuamente lamentele sul bilanciamento.
Ma io non ho mai avuto l’impressione che Sparking Zero o Tenkaichi 3 fossero pensati per tornei seri. Quindi mi chiedo: perché gli altri lo fanno? Perché preoccuparsi di rendere competitivi giochi di questo tipo, quando esistono titoli progettati apposta per il gioco ad alto livello, come il già citato Tekken?
Negli ultimi anni, sento crescere una dissonanza sempre più marcata tra giocatori casual e giocatori competitivi. Più andiamo avanti, più sembra che questi due gruppi abbiano interessi completamente opposti.
Una delle serie che ho sempre seguito è Tekken. Il capitolo più controverso della saga è Tekken Tag Tournament 2 (TTT2).
TTT2 presenta diversi problemi per i giocatori “competitivi”, e uno di questi è legato alla dimensione del roster: è troppo grande, ci sono troppi moveset da imparare, specie in un gioco basato sulla conoscenza dell'avversario come questo.
Tekken ha sempre avuto un’estetica che richiama un po’ gli anime, quindi ha sempre attirato un certo pubblico casual. E molti giocatori casual hanno adorato TTT2 proprio per l’enorme numero di personaggi, dato che rappresentava praticamente un fanservice, riportando in scena personaggi dimenticati come Boskonovitch.
Quindi ci troviamo di fronte a una situazione particolare:
- Da un lato, i giocatori competitivi vogliono roster più piccoli, perché sono più adatti al gioco ad alto livello.
- Dall’altro, i giocatori casual vogliono roster più grandi, perché si divertono a provare tanti personaggi diversi.
Ma poi c’è un caso completamente diverso.
Recentemente è uscito un gioco di Dragon Ball: Sparking Zero. Ha un roster enorme ed è, a tutti gli effetti, un gioco pensato per un pubblico casual.
Non entrerò nei dettagli sui problemi che affliggono Sparking Zero (anche nella modalità offline), ma molta gente è infuriata per il fatto che il gioco online sia sbilanciato e chiaramente non progettato per il gioco competitivo.
Ma neanche i titoli precedenti, come Tenkaichi o Raging Blast, lo erano! Io ho sempre considerato questi giochi come esperienze di combattimento casual, pensate principalmente per i fan dell’anime.
Negli ultimi anni, però, qualcuno ha provato a trasformare Tenkaichi 3 in un gioco di combattimento competitivo (cosa che personalmente trovo assurda), e ora che è uscito Sparking Zero, sento continuamente lamentele sul bilanciamento.
Ma io non ho mai avuto l’impressione che Sparking Zero o Tenkaichi 3 fossero pensati per tornei seri. Quindi mi chiedo: perché gli altri lo fanno? Perché preoccuparsi di rendere competitivi giochi di questo tipo, quando esistono titoli progettati apposta per il gioco ad alto livello, come il già citato Tekken?
Negli ultimi anni, sento crescere una dissonanza sempre più marcata tra giocatori casual e giocatori competitivi. Più andiamo avanti, più sembra che questi due gruppi abbiano interessi completamente opposti.