Giochi di Ruolo | Nuovo sondaggio inside: "Vota il tuo personaggio preferito negli RPG"

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moon knight

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Apro questo topic con l'intento di discutere con il popolo di Games Dome sui Giochi di Ruolo, osservandone le preferenze e la molteplicità di sfaccettature del genere.

Penso che sia inutile introdurre la definizione di GDR, ma una parte di essa è sicuramente utile ai fini della discussione.

"Nella maggior parte di questi giochi un giocatore specialmente designato, detto master (o "GameMaster", "Custode", "Narratore", ecc.) secondo il regolamento e l'ambientazione del gioco, descrive lo scenario nel quale ogni altro giocatore interpreta la parte di un personaggio"

Una definizione, questa, che è riferita al GDR puro, quello da tavolo o quello on site, dove le caratteristiche principali del "gameplay" si focalizzano sull'interpretazione del giocatore contestualizzata al mondo di gioco. Una definizione che mi è cara, e che influenza le mie preferenze sui VG del genere, che mi portano a prediligere giochi di ruolo interpretativi.

Ho constatato che molti GDR ruotano intorno a meccaniche sterili, ovvero punti esperienza, inventari, statistiche, abilità cumulabili o in evoluzione e livelli, e che molto spesso, con mio dispiacere, mettono in ombra la componente interpretativa, in alcune occasioni addirittura assente. Ed è questo che ho constatato nei GDR Bethesda, TES in particolare, ove veniamo catapultati in un mondo di gioco controllando un personaggio anonimo, con scelte limitate, sopratutto nelle linee di dialogo (che sono costruite sul "accetta quest"/"chiedi informazioni"/"commercia"), e che influiscono in maniera assai limitata sul mondo di gioco, l'esatto contrario di quello che sarebbe lecito aspettarsi.

Al contrario, nonostante venga da molti considerato un action/TPS (sopratutto nelle ultime due iterazioni), la trilogia di Mass Effect mi ha colpito, perchè mantiene intatta l'anima del GDR, magari sacrificando o riducendo all'osso altre meccaniche, che in ogni caso reputo secondarie. Ho trovato il massimo dell'interpretazione possibile in questa trilogia, che mi ha messo davanti un party di personaggi ottimamente caratterizzati e scelte concrete, che modificano in maniera netta il mondo di gioco pur mantenendo intatta la componente "story driven".

Personalmente è questo tipo di GDR che preferisco. Un GDR interpretativo che mi permetta di immedesimarmi in maniera ottimale nel protagonista, anche sacrificando alcune componenti secondarie del gameplay.

Ci sono anche altri due fattori da considerare. In un GDR è necessario un party di npc che ti accompagnino nell'avventura, o è meglio un'avventura solitaria con il proprio personaggio come assoluto ed indiscusso protagonista?

In questo caso sento, personalmente, di preferire la prima soluzione. L'uomo è un animale sociale, ed in quanto tale un gruppo di compagni npc non fa altro che donare un aspetto più "realistico" (perdonatemi l'inadeguatezza del termine) che aiuta nell'immedesimazione.

Anche l'aspetto del combattimento, che non manca mai, è fondamentale. Esiste quello in real time, e quello a turni. Molto spesso ho letto che queste due tipologia offrano esperienze diverse, ma non mi trovo d'accordo. Il combattimento a turni è un aspetto del gameplay preso di peso dai GDR cartacei e on site che, a fronte delle evidenti limitazioni, sono il meglio possibile su quel tipo di piattaforma. Ma resta comunque, IMHO, un esperienza limitante, che non ha senso di esistere su una piattaforma visiva quale il VG, in quanto spezza qualunque tipo di sospensione dell'incredulità. Un altro lato del combattimento riguarda i cosìdetti punti vita. Una barra di salute facente parte sia dell'HUD personale che di quella nemica, che segna i punti rimanenti alla morte del personaggio. Anche in questo caso, trovo i punti vita una limitazione nel campo dei VG, un aspetto preso di peso dai GDR "originali" che in quel contesto erano anche giusti, equilibravano il combattimento tra due PG comandati da due giocatori umani. Ma in un GDR visivo? Trovo che stoni vedere un nemico prendere tre headshots di seguito (emblematico in Fallout 3) e trovarlo ancora in piedi perchè ha ancora dei punti vita.

Voi che ne pensate? Quale tipo di GDR preferite?
 
Ultima modifica da un moderatore:
A mio parere i giochi Bioware consentono un'interpretazione poco libera. Per lo più si tratta di scelte che non hanno ripercussioni, ti fanno vedere un filmatino, un dialogo con qualcuno e per il resto non avrai più a che fare con le conseguenze delle tue scelte. Proprio per questo preferisco di gran lunga i giochi Bethesda. E' vero che anche se diventi capogilda la gente ti tratta come l'ultimo arrivato, ma in molti casi quando si tratta di compiere delle scelte i risultati ci sono e sono tangibili //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Bhe, TES ha i suoi difetti però ti permette davvero di fare qualunque cosa e di impersonare chiunque, cosa che Mass Effect non ti permette. Forse sarebbe più giusto paragonare The Witcher a TES, o Fable a TES, giochi che condividono l'ambientazione medievale. TES ha la sua forza nel lore e nelle quest secondarie, gli altri giochi nella trama. In TES c'è davvero un mondo da scoprire. Il suo grosso problema è proprio quella che qualunque cosa tu faccia, a parte qualche linea di dialogo, le cose cambiano poco, e questo rovina un po' l'immedesimazione.

Di mio dico che preferisco i TES, però spero molto che nel futuro il brand migliori i punti in cui è debole da sempre (come il fatto che i compagni che ti porti in giro sono inutili).

 
Il problema dei gdr a tripla A di oggi è che non vogliono essere gdr:asd:

Bioware ormai non ne fa più(gdr ce lo scrivono solo sulla confezione) e bethesda da oblivion in poi ha fatto capire che non le interessa creare un mondo di gioco coerente con le nostre azioni, w la quantità e le 200000 cose da fare in una partita sola(di cui fatte bene ce ne saranno sì e no una decina).

Se usciamo dall'ambito tripla A invece si trovano progetti ottimo e/o interessanti, come i the witcher e New Vegas, oppure buoni dal punto di vista rpg ma carenti sotto altri aspetti come alpha protocol, i risen, GOT,ecc.

Nel prossimo biennio però dovrebbero esserci un sacco di progetti interessanti da parte dei maestri del genere, infatti sono in arrivo PE, Wasteland 2, il nuovo torment(senza dimenticare cyberpunk dei CD)... che possa iniziare una nuova golden age?

A tal proposito posto un pezzo di un'intervista di fargo

"I think you are about to see the golden age of RPGs come rushing back in the next few years, with what I'm seeing from Obsidian, CD Projekt and of course what we are working on. But most certainly there was a purity to the development of RPGs in the 90's in which we were very attuned to our players. You could not make nearly the money on a game back then as you can today, and the budgets were a fraction of today's big spends. The risk factors changed greatly as we left the 90's and the pressure ramped up and created a lot of craziness. But I honestly see that purity and being in sync with the RPG players coming back full circle -- in fact it is even stronger than ever."

http://polygamia.pl/Polygamia/1,112250,14171391,Brian_Fargo___The_golden_era_of_computer_RPGs_is_yet.html

 
A mio parere i giochi Bioware consentono un'interpretazione poco libera. Per lo più si tratta di scelte che non hanno ripercussioni, ti fanno vedere un filmatino, un dialogo con qualcuno e per il resto non avrai più a che fare con le conseguenze delle tue scelte. Proprio per questo preferisco di gran lunga i giochi Bethesda. E' vero che anche se diventi capogilda la gente ti tratta come l'ultimo arrivato, ma in molti casi quando si tratta di compiere delle scelte i risultati ci sono e sono tangibili //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
E l'ho specificato. Le scelte non si ripercuotono sullo story driven. Ma tuttavia ti permettono di modellare il contorno del mondo di gioco e della storia del protagonista. Puoi interpretarne il carattere, e a seconda delle scelte aiutare l'una o l'altra fazione, o lasciar morire un personaggio invece che un altro, ecc... La storia non cambia, ma il fattore d'interpretazione ne esce rafforzato, IMHO.

Per quanto riguarda le scelte dei giochi Bethesda, fin'ora ne ho notata qualcuna solo in Fallout 3. Sto riprendendo Skyrim, spero di ricredermi da questo punto di vista.

Bhe, TES ha i suoi difetti però ti permette davvero di fare qualunque cosa e di impersonare chiunque, cosa che Mass Effect non ti permette. Forse sarebbe più giusto paragonare The Witcher a TES, o Fable a TES, giochi che condividono l'ambientazione medievale. TES ha la sua forza nel lore e nelle quest secondarie, gli altri giochi nella trama. In TES c'è davvero un mondo da scoprire. Il suo grosso problema è proprio quella che qualunque cosa tu faccia, a parte qualche linea di dialogo, le cose cambiano poco, e questo rovina un po' l'immedesimazione.
Di mio dico che preferisco i TES, però spero molto che nel futuro il brand migliori i punti in cui è debole da sempre (come il fatto che i compagni che ti porti in giro sono inutili).
Ma il mio non era tanto un paragone tra i due giochi, quanto tra due modi diversi di concepire il GDR, dei quali i due VG sopracitati fungono dal fulgido esempio.

Per quanto riguarda eventuali miglioramenti dei giochi Bethesda su quei fattori, ci spero pure io.

Ecco, un altro elemento che potenzialmente aumenta l'interpretazione, dal mio punto di vista, è il background. Scegliere il background, e quindi il bagaglio di esperienze passate, è condizione importantissima per potenziare il fattore d'interpretazione. Background che è totalmente assente nei titoli Bethesda, che ti consegano un personaggio, anonimo, vuoto, senza alcun tipo di esperienza passata. Come se fosse nato al momento di inizio gioco.

Tranne Fallout 3, il mio preferito tra i GDR Bethesda anche da questo punto di vista.

 
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Insomma, vogliamo veramente ridurre il genere ad avere come suoi massimi esponenti TES e Mass Effect? Ma veramente?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Insomma, vogliamo veramente ridurre il genere ad avere come suoi massimi esponenti TES e Mass Effect? Ma veramente?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Leggi il commento di sopra. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

Non li intendo come massimi esponenti, ma come ottimi esempi di due pensieri ruolistici contrastanti nel genere.

 
I gdr sono un genere per cui ho parametri diversi rispetto ad altre tipologie di gioco.

Infatti potrà avere la miglior componente gdr del mondo, ma se non c'è un'ottima storia che riesce a catturarmi per me quel gdr non è un prodotto riuscito. L'esempio da te portato, mass effect (precisando che ho giocato solo il primo) è perfettamente calzante al tipo di gdr che mi piace. Viceversa però, se c'è una grande trama, che ti mette nei panni di personaggi dal grande carisma, ma il gameplay non mi soddisfa, il prodotto lo cestino senza se e senza ma (questo è il caso del primo the witcher per quel che mi riguarda).

Voto "equilibrato"

Riguardo i combattimenti, preferisco un migliaio di volte quelli a turni, ma diciamo che dipende da caso a caso: in un gioco fantascientifico come mass effect vedere i turni sarebbe stato "strano", mentre nelle produzioni giapponesi li pretendo.

E come te preferisco il party all'"eroe solitario".

 
Ultima modifica:
E l'ho specificato. Le scelte non si ripercuotono sullo story driven. Ma tuttavia ti permettono di modellare il contorno del mondo di gioco e della storia del protagonista. Puoi interpretarne il carattere, e a seconda delle scelte aiutare l'una o l'altra fazione, o lasciar morire un personaggio invece che un altro, ecc... La storia non cambia, ma il fattore d'interpretazione ne esce rafforzato, IMHO.Per quanto riguarda le scelte dei giochi Bethesda, fin'ora ne ho notata qualcuna solo in Fallout 3. Sto riprendendo Skyrim, spero di ricredermi da questo punto di vista.

Ma il mio non era tanto un paragone tra i due giochi, quanto tra due modi diversi di concepire il GDR, dei quali i due VG sopracitati fungono dal fulgido esempio.

Per quanto riguarda eventuali miglioramenti dei giochi Bethesda su quei fattori, ci spero pure io.

Ecco, un altro elemento che potenzialmente aumenta l'interpretazione, dal mio punto di vista, è il background. Scegliere il background, e quindi il bagaglio di esperienze passate, è condizione importantissima per potenziare il fattore d'interpretazione. Background che è totalmente assente nei titoli Bethesda, che ti consegano un personaggio, anonimo vuoto, senza alcun tipo di esperienza passata. Come se fosse nato al momento di inizio gioco.

Tranne Fallout 3, il mio preferito tra i GDR Bethesda anche da questo punto di vista.
New Vegas ti permette di interpretare un ruolo in maniera abbastanza approfondita //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

I tes magari un po' di meno, soprattutto Skyrim. Però nei Mass Effect a parte quelle pochissime scelte, del tipo salvi un tizio invece di un altro, non hai conseguenze tangibili. A parte, ripeto, un filmato o un paio di tizi che ti ringraziano. Dragon Age 1 è già meglio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Sarò sincero, ma io tutto questo gran lore non ce lo ricordo, nei TES.

E se c'era, di certo il gioco non mi ha stimolato nell'approfondirlo.

A me piacciono molto come "simulatori di passeggiata/cazzeggio" alla stregua di un Just Cause a caso, per il resto lasciano il tempo che trovano. Dò una certa importanza alla trama, quindi non sono prodotti che si sovrappongono totalmente a quelle che sono le mie preferenze.

 
A mio avviso né i TES né i titoli Bioware riescono ad incarnare quella sensazione tipica di GDR che invece ho potuto apprezzare in titoli come Gothic 2. I TES non possiedono in alcun modo un qualsiasi rapporto tra causa-effetto. Insomma, posso interpretare l'assassino più temuto per poi ritrovarmi ad essere il fidato luogotenente di Tullius --> no sense //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Qualcuno potrebbe appellarsi sia al fatto che i TES sono degli open world e come tali debbono esser considerati (tale per cui OP=libertà totale di interpretazione=decido io cosa fare o non fare in rapporto alle quests/gilde) o anche alle difficoltà insite nell'aspetto tecnico di giochi così vasti. Io dico: costava molto realizzare una ventina di linee di dialogo predefinite per poter dare la sensazione al giocatore di non esser l'ultimo niubbo del gioco? Ovvero: è possibile che io, divenuto arcimago, venga apostrofato come novizio imbecille? :rickds:

Per tali motivi, i TES non mi soddisfanno. Il lore rimane comunque avvincente se sviscerato a dovere (vedere Morrowind e i collegamenti successivi).

Per quanto concerne la saga di Bioware, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un GDR atipico. Insomma, pur potendo scegliere gli approcci da seguire durante lo svolgimento dei dialoghi, e delle vicende, siamo in un certo qual modo costretti a divenire gli eroi dell'universo. Dove l'interpretazione in questo caso? A mio avviso si riduce in contemplazione. Un ottimo background, un gioco epico ma ben poco modellabile. Cosa ci resta?

Non ci resta che attendere The Witcher 3 e sperare che si tratti di un buon compromesso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Il problema dei gdr a tripla A di oggi è che non vogliono essere gdr:asd:Bioware ormai non ne fa più(gdr ce lo scrivono solo sulla confezione) e bethesda da oblivion in poi ha fatto capire che non le interessa creare un mondo di gioco coerente con le nostre azioni, w la quantità e le 200000 cose da fare in una partita sola(di cui fatte bene ce ne saranno sì e no una decina).

Se usciamo dall'ambito tripla A invece si trovano progetti ottimo e/o interessanti, come i the witcher e New Vegas, oppure buoni dal punto di vista rpg ma carenti sotto altri aspetti come alpha protocol, i risen, GOT,ecc.

Nel prossimo biennio però dovrebbero esserci un sacco di progetti interessanti da parte dei maestri del genere, infatti sono in arrivo PE, Wasteland 2, il nuovo torment(senza dimenticare cyberpunk dei CD)... che possa iniziare una nuova golden age?

A tal proposito posto un pezzo di un'intervista di fargo

"I think you are about to see the golden age of RPGs come rushing back in the next few years, with what I'm seeing from Obsidian, CD Projekt and of course what we are working on. But most certainly there was a purity to the development of RPGs in the 90's in which we were very attuned to our players. You could not make nearly the money on a game back then as you can today, and the budgets were a fraction of today's big spends. The risk factors changed greatly as we left the 90's and the pressure ramped up and created a lot of craziness. But I honestly see that purity and being in sync with the RPG players coming back full circle -- in fact it is even stronger than ever."

http://polygamia.pl/Polygamia/1,112250,14171391,Brian_Fargo___The_golden_era_of_computer_RPGs_is_yet.html
Morrowind è considerato un giocone perché tra Daggerfall e TES III c'è stato un grosso upgrade grafico. L'ambientazione è originalissima, così come la storia ma tutto questo andare contro ad Oblivion proprio non lo capisco.

Sarò sincero, ma io tutto questo gran lore non ce lo ricordo, nei TES.E se c'era, di certo il gioco non mi ha stimolato nell'approfondirlo.

A me piacciono molto come "simulatori di passeggiata/cazzeggio" alla stregua di un Just Cause a caso, per il resto lasciano il tempo che trovano. Dò una certa importanza alla trama, quindi non sono prodotti che si sovrappongono totalmente a quelle che sono le mie preferenze.
Sei te che non lo hai approfondito, probabilmente se ti dico Yokuda ti viene in mente una multinazionale giapponese. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 


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A mio avviso né i TES né i titoli Bioware riescono ad incarnare quella sensazione tipica di GDR che invece ho potuto apprezzare in titoli come Gothic 2. I TES non possiedono in alcun modo un qualsiasi rapporto tra causa-effetto. Insomma, posso interpretare l'assassino più temuto per poi ritrovarmi ad essere il fidato luogotenente di Tullius --> no sense //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Qualcuno potrebbe appellarsi sia al fatto che i TES sono degli open world e come tali debbono esser considerati (tale per cui OP=libertà totale di interpretazione=decido io cosa fare o non fare in rapporto alle quests/gilde) o anche alle difficoltà insite nell'aspetto tecnico di giochi così vasti. Io dico: costava molto realizzare una ventina di linee di dialogo predefinite per poter dare la sensazione al giocatore di non esser l'ultimo niubbo del gioco? Ovvero: è possibile che io, divenuto arcimago, venga apostrofato come novizio imbecille? :rickds:

Per tali motivi, i TES non mi soddisfanno. Il lore rimane comunque avvincente se sviscerato a dovere (vedere Morrowind e i collegamenti successivi).

Per quanto concerne la saga di Bioware, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un GDR atipico. Insomma, pur potendo scegliere gli approcci da seguire durante lo svolgimento dei dialoghi, e delle vicende, siamo in un certo qual modo costretti a divenire gli eroi dell'universo. Dove l'interpretazione in questo caso? A mio avviso si riduce in contemplazione. Un ottimo background, un gioco epico ma ben poco modellabile. Cosa ci resta?

Non ci resta che attendere The Witcher 3 e sperare che si tratti di un buon compromesso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
Quoto su TES, hai centrato in pieno il problema della saga.

 
Sei te che non lo hai approfondito, probabilmente se ti dico Yokuda ti viene in mente una multinazionale giapponese. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Può essere, eppure la mia memoria non è proprio uno schifo, e nel fantasy più o meno classico ci sguazzo, prima che a qualcuno vengano dei dubbi. Quindi, se non ricordo nulla forse è anche perché il lore che traspare dal gioco potrebbe essere meglio gestito.

Ora come ora, sforzandomi, dell'ambientazione di Skyrim ricordo solo le mire espansionistiche dell'Impero Aldmer, che mi avevano colpito per la pochezza della loro introduzione, ed Ysgramor ed i Compagni. Nient'altro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Può essere, eppure la mia memoria non è proprio uno schifo, e nel fantasy più o meno classico ci sguazzo, prima che a qualcuno vengano dei dubbi. Quindi, se non ricordo nulla forse è anche perché il lore che traspare dal gioco potrebbe essere meglio gestito.
Ora come ora, sforzandomi, dell'ambientazione di Skyrim ricordo solo le mire espansionistiche dell'Impero Aldmer, che mi avevano colpito per la pochezza della loro introduzione, ed Ysgramor ed i Compagni. Nient'altro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Dipende da come lo affronti il gioco, se fai solo le quest a manetta senza mai fare domande a nessuno è ovvio che di lore ne troverai poco. Se invece leggi i libri che trovi, parli con la gente ed esplori di più il territorio scoprirai tutto un mondo. Imho è così che vanno affrontati i TES.

Per farti capire, ti sei perso cose come la Regina Potema, le varie quest daedriche, il pugnale fortunato, la storia dei Rinnegati, le leggende Dwemer e Falmer.

 
Ho constatato che molti GDR ruotano intorno a meccaniche sterili, ovvero punti esperienza, inventari, statistiche, abilità cumulabili o in evoluzione e livelli, e che molto spesso, con mio dispiacere, mettono in ombra la componente interpretativa, in alcune occasioni addirittura assente.

...componenti secondarie del gameplay.

Trovo che stoni vedere un nemico prendere tre headshots di seguito (emblematico in Fallout 3) e trovarlo ancora in piedi perchè ha ancora dei punti vita.
Trovo che hai un'idea un po' distorta del genere, per carità niente di sbagliato (ognuno ha le sue priorità nei VG) ma mi innervosisce un po' che questa mentalità abbia contribuito all'imbastardimento eccessivo del genere.

Io personalmente ritengo che un gameplay solido (e per rispondere alle ultime due domande di solito preferisco che gli action siano in solitaria e quelli a turni siano party based) sia una condizione sufficiente per avere fra le mani un GDR ottimo, mentre non posso affermare lo stesso a priori per un titolo il cui l'unico pregio sia la narrativa o la possibilità di interpretazione.

Poi ovvio sempre meglio avere una solida narrativa in giochi che devono mantenere l'interesse del giocatore per 40+ ore (o varie possibilità d'interpretazione per stimolare la rigiocabilità) ed è innegabile che siano proprio i giochi con questa caratteristica a rimanere più dentro dopo averli finiti.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Dipende da come lo affronti il gioco, se fai solo le quest a manetta senza mai fare domande a nessuno è ovvio che di lore ne troverai poco. Se invece leggi i libri che trovi, parli con la gente ed esplori di più il territorio scoprirai tutto un mondo. Imho è così che vanno affrontati i TES.
Per farti capire, ti sei perso cose come la Regina Potema, le varie quest daedriche, il pugnale fortunato, la storia dei Rinnegati, le leggende Dwemer e Falmer.
No aspè, non direi di "essermeli persi", tanto più che molte delle cose che nomini non mi sono nuove, e le quest daedriche le ho fatte tutte (credo). Ci ho pur sempre giocato 100 ore.

Semplicemente, non trovo questo lore particolarmente intrigante, e il fatto che l'approfondimento dello stesso sia così poco "organico" e legato soprattutto all'iniziativa del giocatore non aiuta. Diciamo che sì, c'è, ma non trovo stimoli nell'approfondirlo. Ovviamente è un parere personale, e d'altronde sono forse troppo ben abituato alla carta stampata.

 
Vicino a The Witcher "Saga"

Lontano da ES "Saga".

Partendo dalla base che The Witcher e The Witcher 2 sono una delle più genuine forme di GDR post-moderno, diciamo così.

Premettendo che il pubblico console preferisce stare a picchiare dragoni e chimere che si spawnano a caso, oppure raccogliere mazze da mettere in cassapanche e anelli da mettere dentro comodini, The Witcher è probabilmente un sopravvissuto degno di nota e plauso.

Skyrim continua a non convincermi.

 
Amo il gioco di ruolo di ogni tipo/dimensione/religione/razza/gusti sessuali:asd:

L'unico che veramente non mi scende è quando le cose cominciano a farsi mooooolto strategiche, sono più un tipo d'azione che di riflessione:asd:

Da Heroes of M&M a Dragon Age, non riesco proprio a giocarci, mi annoio e sono una sega, sviluppo i personaggi male e mi crepano di mazzate anche i ratti di lvl 4 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

 
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