Cosa c'è di nuovo?

Greak Memories of Azur - Recensioni degli Utenti

ufficiale
Greak Memories of Azur
Tre fratelli, un solo cuore

Greak Memories of Azur, titolo di debutto dei ragazzi messicani di Navegante Entertainment, è un platform 2D a scorrimento laterale con elementi da metroidvania e con una direzione artistica veramente ispirata. Questo mix, abbastanza rodato a dire il vero, soprattutto all'interno del panorama indie, mi ha da subito stuzzicato e alla prima buona occasione l'ho recuperato retail, pertanto eccomi qui a parlarvene.

Fin dal video iniziale il giocatore riesce a percepire la cura certosina che gli sviluppatori hanno infuso amorevolmente nel loro progetto, con l'introduzione dell'universo narrativo all'interno del quale si svolgono le vicende di Greak e dei suoi due fratelli. La storia e soprattutto il background narrativo, infatti, sono descritti in maniera meticolosa e impeccabile, a sottolineare l'impegno degli sviluppatori nel creare un contesto intrigante nonostante i limiti di budget... e ci sono riusciti alla grande.

Pad alla mano, come si può facilmente intuire anche dall'introduzione, Navegante non vuol inventare nulla. Inizieremo il gioco nei panni di Greak, il fratello più piccolo, con l'obiettivo di ricongiungerci con Adara e Raydel, sorella e fratello maggiore del protagonista. Tra salti, combattimenti, un minimo di esplorazione e backtracking le 5/6 ore per concludere il titolo voleranno, senza mai stupire il giocatore ma al tempo stesso regalandoli una classica esperienza platform solida e ben strutturata. Da precisare che i tre protagonisti hanno caratteristiche diverse ed è proprio attraverso le loro abilità specifiche e il loro utilizzo che emerge maggiormente la contaminazione metroidvania, nonché il pregio maggiore della produzione, ma anche il difetto più evidente. Il primo è sicuramente l'ottima varietà delle situazioni di gioco, il secondo invece riguarda la gestione dei tre personaggi.

9usdGvF.jpg


Per quanto riguarda la varietà di situazioni, ci troveremo ad affrontare sia i cliché del genere, sia dei buoni "remix" degli stessi, che regalano un ottimo ritmo all'incedere dell'avventura. In riferimento al difetto, invece, dovremmo controllare tutte e tre i fratelli, o singolarmente o come se fossero un unico personaggio, il problema è che nel secondo caso la gestione risulta essere un po' macchinosa, non solo per i controlli, ma soprattutto per come è strutturato il mondo di gioco... per fare un esempio banale, è possibile incappare in situazioni in cui uno dei protagonisti riesce a raggiungere la piattaforma successiva, e gli altri due no, proprio per una questione di "spazi". Nella migliore delle ipotesi questo si traduce in "separare" i personaggi, controllare quelli rimasti indietro e raggiungere l'altro, andando di fatto a perdere il flow dell'azione, molto importante in un platform, nella peggiore si vanno a perdere anche punti vita.
A tal proposito, bisogna anche precisare che ogni personaggio ha i suoi punti vita e se ne muore uno solo è game over, oltre al fatto che anche gli inventari sono separati. Insomma la presenza dei tre personaggi è croce e delizia: da un lato la varietà è assicurata, dall'altro la gestione può portare a storcere il naso in alcuni punti, soprattutto durante le boss fight che proprio per questo motivo risultano parecchio bruttine.

Artisticamente il gioco è davvero un bel vedere. Dalle animazioni traspare tutta la cura e l'amore di cui sopra e lo stile scelto riesce ad essere dolce e malinconico allo stesso tempo, visti i temi trattati. Forse qualche "sfondo" risulta essere troppo spoglio, ma nulla che faccia perdere la "magia". Anche il comparto sonoro è promosso, con musiche veramente bellissime. Tecnicamente il gioco viaggia a 60 fps fissi e la versione PS5 sfrutta, in minima parte, anche il DualSense.

La longevità, soprattutto in rapporto al prezzo a cui viene venduto, è più che buona, tuttavia c'è da segnalare che, anche se come detto ha qualche elemento da metroidvania, il gioco risulta essere molto diretto, immediato, asciutto.


+ Buona varietà ludica
+ Background narrativo
+ Comparti artistico e sonoro


- Qualche macchinosità di troppo nella gestione dei tre personaggi
- Boss fight bruttine


In definitiva, Greak Memories of Azur è un buonissimo titolo che personalmente consiglio caldamente, magari da giocare tra un "titolone" e il successivo. Ad un primo sguardo può sembrare l'ennesimo indie molto "classico" e con una buona direzione artistica, e in un certo senso effettivamente lo è, ma grazie alla sua varietà merita sicuramente una chance, nonostante qualche macchinosità di troppo.


VOTO: 7,5
 
Top