giocato 2 orette circa e interrotto perché me lo voglio godere con calma.
personalmente lo ritengo uno dei migliori giochi svolti di recente, più che altro per l'impatto che suscita.
il gameplay è particolare e non riesco ad associarlo a nulla di già giocato, non posso definirlo un action poiché le fasi "d'azione" sono veramente poche come i combattimenti sono definiti in alcuni punti specifici quindi sarebbe sbagliato aspettarsi un hack & slash stile ryse per esempio, perché si rimarrebbe delusi.
per come la vedo io, ed effettivamente per come l'avevano proposto i NT, è un gioco basato sulla narrazione e sulle emozioni date da due aspetti principali ossia le animazioni facciali e non del personaggio principale Senua e dal comparto sonoro che in questo gioco fa davvero da padrone con tanti rumori, voci fuori campo e di contorno che servono ad inquadrare situazioni, trama e personaggio.
per cercare di descrivere il gioco potrei dire che ci si muove lungo percorsi ben definiti e a modo loro lineari dove si deve interagire in determinati modi in base alla situazione ossia combattere dei nemici, aprire delle porte usando alcuni "enigmi" se li si vuole chiamare così e avanzando lungo il percorso tra scale, discese e qualche passerella ma nulla di paragonabile ai salti e alle arrampicate alla tomb raider, anche perché non è quello il fulcro del gioco.
probabilmente a molti parrà riduttivo e posso essere d'accordo sul fatto che si rimane delusi ad aspettarsi un gameplay tutto azione e adrenalina visto che hellblade è l'esatto contrario, qui si deve compiere un percorso in tutti i sensi che è un percorso del personaggio stesso, della sua mente, delle sue ombre e ossessioni.
tutto ciò che avviene all'interno del mondo di hellblade è legato a Senua, al suo passato, alla sua vicenda e al suo aspetto più interno e oscuro. durante il percorso si può interagire con delle pietre runiche che raccontano e illustrano la mitologia nordica e servono ad inquadrare meglio la storia e il contesto, anche perchè attraverso queste pietre runiche si capiscono determinate situazioni che difatto hanno generato la storia di senua e ciò che vuole ottenere.
non direi molto di più di questo perchè rischio di spoilerare e una storia del genere credo debba essere scoperta poco alla volta. il gioco stesso nella sua semplicità non lascia nulla al caso e tutte le azioni come i luoghi e i fatti servono ad uno scopo; forse non c'è molto o moltissimo come in altri giochi ma si capisce subito che tutto quello che c'è non è a caso ed è stato meticolosamente studiato e progettato dagli sviluppatori.
lato estetico ho poco da dire, il gioco è spettacolare e le espressioni di senua sono fantastiche. la sua espressività mescolata ai suoni di contorno descrivono perfettamente lo stato d'animo e l'angoscia provata.
leggo di critiche al fatto che se si muore troppo si cancella il salvataggio e tocca ricominciare ma chi ha mosso questa critica vuol dire che non ha capito un bel niente del gioco; è vero, lo dicono apertamente dopo il primo combattimento che se muori troppe volte la partita finisce e si perdono tutti i progressi ma c'è una spiegazione specifica per questa cosa ed è coerente con il gioco e il tipo di narratività; io stesso sono stato sconfitto due volte durante un combattimento ed ho dovuto sudare un po' per passare indenne la terza volta, memore il fatto di non poter morire troppe volte e non per il fatto in se dei salvataggi cancellati quanto per il fatto che morire significa per Senua una specifica cosa e non voglio che accada, quindi ben venga se uno sviluppatore ha il coraggio di proporre una "limitazione" del genere all'interno del gioco, in quanto è perfettamente compatibile e direi anche ovvia col tipo di gioco proposto. permettere al personaggio di morire un centinaio di volte significherebbe snaturare il gioco stesso.
hellblade non è un gioco d'azione, non è un gioco d'avventura e nemmeno di esplorazione... hellblade è un gioco sul personaggio e sulle sue paure, le sue turbe e forse è un gioco che in un qualche modo cerca di esplorare il proprio lato più interno ed intimo.
sono contentissimo dell'acquisto, è un titolo atipico in grado di coinvolgere ed emozionare e per me è il miglior risultato ottenibile.