Riflessione I videogiochi sono arte?

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R.Zoro92

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Salve a tutti! Stavo discutendo con un mio amico amante di libri e cinema ed è nata una discussione sul fatto che i videogiochi siano arte o meno. Io li considero tali perché la parola "arte" , nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana che può essere svolta singolarmente o collettivamente, che porta a forme di creatività e di espressione estetica, reggendosi su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza.

Nonostante siamo nel 2020 e oramai i videogiochi sono diventati molto presenti nella quotidianità vengono ancora bistrattati da molte persone. Io li metto alla pari di libri, dipinti, cinema e manga. Voi che ne pensate? 

 
Perché no in fondo?

Possono esistere tipi diversi di arte, logicamente con risultati e ambizioni diverse, e le arti non è detto che debbano per forza piacere o 'essere apprezzate' allo stesso modo da tutti, cosa che vale allo stesso modo per il videogioco!

In fondo arte, per me almeno, non è altro che una 'creazione', diciamo per semplicità da parte dell'uomo, che ha il potenziale di restare impressa nella mentre e nel cuore di chi ne fruisce.

Insomma se una creazione ti lascia dentro qualcosa non si può far finta di nulla o considrare il tutto solo dal punto di vista commerciale (sebbene l'aspetto commerciale rivesta un ruolo primario dato che le aziende producono giochi anche per guadagnare)!

Logicamente ci sono diverse direzioni che i videogiochi possono prendere, di base ciò che distingue i videogiochi da cinena e letteratira, ad esempio, è semplicemente l'interattività, un rapporto attivo fra fruitore e 'opera', questo l'unico nocciolo fondamentale, da qui il videogioco può essere anche molto altro

 
Discorso ciclico che non si incontra da un po'; la difficoltà nel rispondere a questa domanda sta nel fatto che, sostanzialmente, a seconda del contesto non sono bastati secoli e secoli di creazioni umane a mettere d'accordo le persone sul significato e sull'entità del termine "arte", e su cosa sia "artistico" o no.

In senso generale, l'"arte", facendo capo al termine ars in latino, è semplicemente una "tecnica" produttiva altamente codificata e riconoscibile come appartenente ad un gruppo o ad una professione, un insieme di regole e competenze necessarie a produrre qualcosa, qualcosa che non potrebbe essere prodotto da chiunque senza avere queste conoscenze.

A questo significato generale poi si aggiungono le implicazioni derivate dall'estetica: travalicando l'aspetto meramente pragmatico, oggetto della sanzione di "artisticità" di un prodotto sono gli effetti che questa produce nell'osservatore, forse anche il suo impatto culturale, ma tutto questo non nell'ambito di una sfera puramente soggettiva, ma sempre in relazione paradigmatica con gli altri prodotti della stessa "arte" (o di altre affini). Infine, ovviamente, il discorso sull'estetica tende a privilegiare oggetti che fanno di quello estetico il loro fine principale: scherzando qualcuno potrebbe dire ad un falegname che ha realizzato una splendida porta che è "un artista", ma la porta è un oggetto che ha un fine principalmente pratico e non è visto come oggetto di un'esperienza estetica, a differenza di un dipinto, un film, un libro; certo, se la porta fosse realizzata in modo da colpire in qualche modo l'osservatore e non servisse come "porta" ma come oggetto fine a sé stesso, portatore di un qualche messaggio di chi l'ha creata, qualcuno potrebbe anche chiamarla "arte". Allo stesso modo, un dipinto, un libro o un film qualsiasi non sono per forza arte: certamente una persona è più incline a chiamare "arte" un romanzo che non un trattato di pedagogia, "Quarto potere" piuttosto che "Natale sul Nilo", e così via. 

A questa generalizzazione si possono trovare mille obiezioni, ma è proprio qui la difficoltà del dibattito. Dove inizia e dove finisce il confine per cui un oggetto che abbia comunque tutte queste caratteristiche (esprime un contenuto del suo autore, è un'eccellenza tecnica nel campo della propria arte ed ha un fine principalmente estetico) è considerabile un prodotto "d'arte"?

Non penso che troveremo facilmente la risposta qui dentro, quindi non possiamo che basarci su parametri dovuti alla sensibilità personale.

Il videogioco difficilmente viene socialmente identificato come arte perché innanzitutto il suo fine principale è quello ludico (e quello secondario quello di prodotto commerciale), in secondo luogo perché gli aspetti di eccellenza tecnica che dovrebbero essere oggetto della valutazione in merito alla sua "artisticità" sono confusi persino tra gli appassionati: pensiamo ai giochi di Kojima, laddove c'è tanto chi pensa che siano alcune delle massime espressioni del medium, altri invece che ritengono che non dovrebbero neanche essere considerati videogiochi per la vera o presunta forte ibridazione con il cinema. C'è chi pensa che gli unici videogiochi degni di essere chiamati arte siano quelle esperienze un po' particolari ed eccentriche che tendono ad uscire dai canoni e dallo standard, molti dei quali oggi etichetteremmo sotto la dicitura "walking simulator".

Insomma, sembra quasi diffusa in una specifica parte dei giocatori l'idea che i videogiochi "artistici" siano quelli che siano meno videogiochi degli altri, o lo siano per aspetti che non hanno a che fare con la principale componente che caratterizza il videogioco (l'essere "ludico").

Infine, motivo di minore entità, aggiungo la mia idea che a differenza delle arti principali, nel videogioco non è ancora sufficientemente riconosciuta la dignità e l'autorità della personalità creatrice.

Finita tutta questa disamina, il mio pensiero personale: i videogiochi sono arte?

Per rispondere dal punto di vista estetico (che credo sia quello implicato nel topic), in senso assoluto, no. Come del resto non è arte qualsiasi film, qualsiasi libro, qualsiasi dipinto e qualsiasi canzone. 

Detto questo, ci sono dei videogiochi ai quali, dal mio punto di vista e secondo la mia sensibilità, può essere riconosciuto lo statuto di prodotto d'arte, in quanto realizzati secondo parametri di eccellenza, e in quanto veicoli ed espressione dei contenuti di una o più forti presenze creatrici, che sono stati in grado di colpirmi e creare in me un valore. Tuttavia, penso che sarebbe anche giusto dire "questo videogioco è arte" soltanto di videogiochi che sono in grado di fare questo sfruttando quelle che sono le caratteristiche principalmente del videogioco...un gioco potrebbe avere una colonna sonora eccellente, un comparto artistico fenomenale, ma non essere arte in quanto "videogioco" (che nella mia visione non significa escludere queste componenti dal giudizio, ma nemmeno isolarle: bisognerebbe considerare il tutto come un qualcosa che funziona in maniera unitaria e organica).

In questo senso, il più recente esempio concreto che mi viene in mente è Nier Automata. Il finale E mi ha davvero colpito, proprio perché Taro è riuscito a veicolare un messaggio personale, potente ed importante sfruttando la specificità del videogioco come medium, senza scimmiottare gli altri, e realizzandola con semplicità.

Fine WoT  :champagne:

 
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Finita tutta questa disamina, il mio pensiero personale: i videogiochi sono arte?

Per rispondere dal punto di vista estetico (che credo sia quello implicato nel topic), in senso assoluto, no.
L'arte è l'anello di congiunzione tra il genio tecnico e estetico.

L'architetto è artista? Diamine, sì.

Un programmatore coi controcosi è artista? Diamine, sì. La ma sua arte è invisibile e inudibile, e nonostante tutto la bellezza della sua creazione può essere compresa e avvertita non solo dagli addetti al mestiere ma anche da chi semplicemente vi interagisce.

 
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Direi di si, è una forma d'arte come lo è la musica, il cinema, il teatro. Il lavoro stesso è un'arte, o il disegno. Ogni cosa che ti viene in mente potrebbe rientrare nella categoria. Anche guidare  :asd:




 
L'arte è l'anello di congiunzione tra il genio tecnico e estetico.

L'architetto è artista? Diamine, sì.

Un programmatore coi controcosi è artista? Diamine, sì. La ma sua arte è invisibile e inudibile, e nonostante tutto la bellezza della sua creazione può essere compresa e avvertita non solo dagli addetti al mestiere ma anche da chi semplicemente vi interagisce.
Non è che tu abbia torto, però nel mio discorso cerco di fare mente locale e distinguere tra cosa soggettivamente possiamo ritenere arte, e cosa culturalmente viene investito di questo valore, posto che il secondo termine non è un riferimento totalmente oggettivo ma sempre in qualche modo convenzionale, perché in fondo mi sembra questo l'obiettivo dell'op.

Il punto problematico del discorso, quello che mi dà da pensare, volendo inquadrare il tutto in un'ottica di "giudizio sociale": il fatto che un programmatore coi controcosi sia un artista e il suo lavoro un'opera d'arte, rende tutti i programmatori artisti e la programmazione "arte"? In senso lato sì, ma dal punto di vista della critica estetica penso che l'argomento susciti più di una controversia.

Come dicevo, è una generalizzazione che solleva più di un'obiezione (per esempio il fatto che in effetti ci sono diversi esempi di prodotti che coniugano fine principalmente pratico con fine estetico), il fatto però è che la mia impressione è che non basta che qualcosa sia il prodotto di arte in senso lato perché gli sia riconosciuto culturalmente il valore di "oggetto artistico" (con tutto che io potrei riconoscerglielo senza problemi).

Per me c'è una grandissima percentuale di videogiochi che sono culturalmente esclusi da questa definizione; del resto, soggettivamente un qualcosa come le "performance" mi lascia completamente indifferente il 70% delle volte.

 
Se lo é diventata ufficialmente (?) il cinema, perché non anche i vg tra qualche decennio? :asd:

Alla fine comunque é solo una definizione, e non importa se qualche grossa organizzazione di esperti c'è la definisce così oppure no. Chi conosce i vg da decenni, ci sa trovare l'arte e sa fruire come se fosse arte. Una scena di Ueda, piuttosto che una musica di Uematsu, o uno schizzo di Shinkawa, o una storia di Takahashi, o una situazione di Levine, o una inquadratura di Kojima, o un'idea ludica di Kamiya, o un rompicapo di Blow, difficile negare che abbiano dietro dei visionari con capacità di coinvolgere sopra la norma, non ricorderemo i loro nomi se non fosse così. Se l'industria videoludico cresce tutta assieme, e non segue unicamente i filoni modaioli  che generano reddito, difficile negare che ci sia un'anima artistica alla base. 

Chiamiamola arte, chiamiamola fenomeno culturale, chiamiamola esperienza, chiamiamola come vogliamo... Pur con tutti i difetti che si possono imputare a questo media, chi non la sperimenta si sta perdendo tanta bella roba

 
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Se lo é diventata ufficialmente (?) il cinema, perché non anche i vg tra qualche decennio? :asd:

Alla fine comunque é solo una definizione, e non importa se qualche grossa organizzazione di esperti c'è la definisce così oppure no. Chi conosce i vg da decenni, ci sa trovare l'arte e sa fruire come se fosse arte. Una scena di Ueda, piuttosto che una musica di Uematsu, o uno schizzo di Shinkawa, o una storia di Takahashi, o una situazione di Levine, o una inquadratura di Kojima, o un'idea ludica di Kamiya, o un rompicapo di Blow, difficile negare che abbiano dietro dei visionari con capacità di coinvolgere sopra la norma, non ricorderemo i loro nomi se non fosse così. Se l'industria videoludico cresce tutta assieme, e non segue unicamente i filoni modaioli  che generano reddito, difficile negare che ci sia un'anima artistica alla base. 

Chiamiamola arte, chiamiamola fenomeno culturale, chiamiamola esperienza, chiamiamola come vogliamo... Pur con tutti i difetti che si possono imputare a questo media, chi non la sperimenta si sta perdendo tanta bella roba
Ufficialmente lo sono già da vari anni, al MOMA ci sono espoizioni dedicate ai vg. Il dibattito è più intenso tra i giocatori, ma tra i critici c'è già una fronda che ha aperto i cancelli.

 
Discorso complesso e articolato.

Tirando a breve Sicuramente si.

il concetto di arte poi è un argomento infinito, tecnicamente qualsiasi cosa creata dalla uomo e che qualcun altro possa ritenere piacevole può essere definita arte a seconda dei propri gusti. Non credo esistano dei preconcetti per definire l'arte. Tipo una "ricetta" che possa far definire quella cosa inconfutabilmente e per tutti Arte.

Ed è proprio per questo motivo che è stata creata la merda d'artista.

 
Come sempre, dipende da gioco a gioco, da chi c'è dietro e tanto altro. Tendo ad associare il videogioco al concetto di "arte" soprattutto quando dietro di essi si ritrova una precisa espressione autoriale (gli esempi più lampanti che mi vengono in mente sono i giochi di Kojima, Ueda, Yoko Taro, ecc...).

Anche perché la direzione artistica nei videogiochi è uno degli aspetti più rilevanti in fin dei conti, basti pensare ai lavori che vengono svolti sul design di ambienti e personaggi, la scrittura che c'è dietro, le composizioni musicali e il modo in cui queste vengono utilizzate... La potenza creativa ed espressiva del videogioco è totale e non ho problemi a ritenerlo arte a tutti gli effetti quando le condizioni citate sono presenti.

Poi chiaramente ci sono tanti videogiochi che di artistico hanno ben poco e sono puro intrattenimento.

 
Del resto EA parla chiaro...e se nel loro nome lo hanno voluto ribadire, un motivo ci sarà :asd:

 
Non vedo argomenti che possano andare contro l'argomentazione "il videogioco è arte".

Per me è un discorso meno complesso di quel che pare... è un discorso che a suo tempo sono sicuro venne fatto pure per il cinema ed entrambe hanno in comune l'essere il prodotto di un complesso di altre forme d'arte che unite danno vita al cinema/videogioco.

Per quanto riguarda le generalizzazioni, possono essere fatte anche negli altri campi e appunto nel cinema con cui il videogioco è affine nel suo venire alla luce, ci sono sì i film d'autore che i film da box office.

Anche se si guarda all'arte "classica" si può dire che non ogni disegno è un dipinto, non composizione è una melodia e non ogni incisione è una scultura.

Poi come ha scritto Sparda, arte è soggettivo, ognuno gli da il significato che sente è non esiste una concettualizzazione aprioristica e probabilmente mai esisterà.

Personalmente ritengo arte tutto ciò che crea un immaginario e artista chiunque sia in grado di produrlo.

Detto questo, ci sono dei videogiochi ai quali, dal mio punto di vista e secondo la mia sensibilità, può essere riconosciuto lo statuto di prodotto d'arte, in quanto realizzati secondo parametri di eccellenza, e in quanto veicoli ed espressione dei contenuti di una o più forti presenze creatrici, che sono stati in grado di colpirmi e creare in me un valore. Tuttavia, penso che sarebbe anche giusto dire "questo videogioco è arte" soltanto di videogiochi che sono in grado di fare questo sfruttando quelle che sono le caratteristiche principalmente del videogioco...un gioco potrebbe avere una colonna sonora eccellente, un comparto artistico fenomenale, ma non essere arte in quanto "videogioco" (che nella mia visione non significa escludere queste componenti dal giudizio, ma nemmeno isolarle: bisognerebbe considerare il tutto come un qualcosa che funziona in maniera unitaria e organica).
Ecco questo è molto importante e si ricollega a quello che ho scritto sul fatto che videogioco e cinema sono la sintesi di altre forme d'arte.

Ed è anche uno dei problemi per cui questa domanda è ciclica e non si trova una risposta univoca perchè si considerano "artistici" videogiochi secondo parametri non dei videogiochi ma secondo altre forme d'arte come cinema, fotografia o letteratura :asd:  

Il punto è che il videogioco deve fare il videogioco. 

Giocatevi Don't Look Back di Terry Cavanagh: quel gioco, in 20 minuti, ha dentro l'essenza del perchè il videogioco è arte ed è anche un bell'esempio sul mio concetto di sintesi perchè ha una narrativa assolutamente non convenzionale ma fortissima, un gameplay che è il veicolo della narrativa e una musica d'atmosfera a dir poco :asd:  

 
Non esiste una categoria espressiva che possa essere definita arte. I libri non sono arte, il cinema non è arte, la pittura non è arte. Esistono film, libri, dipinti, serie tv, fumetti, videogiochi che sono artistici e altri che non lo sono. Quelli artistici sono un numero davvero esiguo rispetto al totale. E' normale che sia così: per fare arte occorrono la volontà di farlo e il talento, un binomio che si riscontra raramente

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il mio concetto di arte è molto particolare, per me qualsiasi cosa che suscita un' emozione particolare è arte quindi dato che i videogiochi possono emozionare allora la risposta è sì.

Ad esempio se guardo un film horror e suscita in me paura e inquietudine allora anche in questo caso si può definire arte perché lo scopo dell'opera è stato raggiunto.

Diciamo che proprio come hanno detto gli altri è una cosa difficile da spiegare ed è molto soggettiva.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Io sottolineerei il fatto che ha un linguaggio proprio che lo differenzia dalle altre Arti.

La letteratura ha la scrittura, in prosa o poesia; io Cinema ha regia e soprattutto montaggio; la Musica ha le note e tutto ciò che ne consegue.

Il videogioco (che è un termine forse riduttivo perché appunto crea un contesto solamente ludico, e non artistico/autoriale che invece già esiste) ha il Gameplay e, in generale, l’interazione. Mica poco.

Poi non tutti i prodotti di ogni Arte sono artistici, ma dipende dal fine.

 
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