Intendevo dire quanto conta la persona/l'azienda che te la fa.Nel mio caso specifico la lettera è stata fatta da quello che fu il mio diretto superiore.
Va beh, mi pare di aver capito che non è granchè utile.Intendevo dire quanto conta la persona/l'azienda che te la fa.
Va beh, mi pare di aver capito che non è granchè utile.
buon per loro se riescono a guadagnare in questo modo, ma non capisco a chi possa servire questo servizio.Da me ci sono societa` pagate per scoprire e verificare quanto messo sul CV.
Sono all`estero non c`e` l`Inps. Serve solo a verficare se realmente quanto scritto sul CV sia vero. Hanno pure il permesso di contattare i vecchi capi ovviamente con autorizzazione.non serve a nulla. la cosa scandalosa sono magari aziende piccole e che offrono stage gratis dicendo che poi ti rilasciano una lettera di raccomandazione, come se a qualcuno fregasse qualcosa dell'opinione di una azienda sconosciuta.
buon per loro se riescono a guadagnare in questo modo, ma non capisco a chi possa servire questo servizio.
se parliamo di verifica titoli, molte aziende ti chiedono il certificato su marca da bollo quindi non ci sono dubbi.
se parliamo di esperienza maturata nelle aziende, basta controllare sul sito inps dove e quando hai lavorato e ti dice tutto
se parliamo di capacità tecniche, in genere ti fanno fare dei test prima dell'assunzione. ad esempio molte aziende di consulenza informatica al colloquio ti danno proprio un esercizio da fare e ti danno anche 1 o 2 ore di tempo
Guarda, non è per insistere ma non è assolutamente così:non so cosa intendi con tecnicamente, ma non occorre nessuna certificazione per fare il pm. non è un lavoro dove esiste un albo o un ordine.
UNI 11648 è lo standard al quale dovrebbero attenersi i corsi di PM, in modo tale da essere uniformati e garantire che una persona che ha frequentato uno di questi corsi abbia sicuramente appreso determinate abilità.
A conti fatti è uno standard fatto solo per garantire la concorrenza, dato che l'unica certificazione che viene considerata dalle grandi aziende è quella del PMI, principalmente perchè è stato il primo a creare questi corsi e chi ha questa certificazione generalmente assume persone con la stessa certificazione e snobba le altre.
Bisogna anche ammettere che ci sono altri corsi meno famosi ma che insegnano le stesse cose del PMI, quindi è più una questione di "snobbismo" che di reale superiorità. Lo standard UNi 11648 dovrebbe appunto risolvere questo problema.
In ogni caso, certificazione o meno, è molto difficile che al giorno d'oggi le aziende assumano come PM dei giovani senza esperienza, per questo dico che è molto più facile entrare in un altro modo e poi imparare dall'interno.
Basta farsi un giro su linkedin per vedere come tutte le aziende italiane che cercano PM, nei requisiti obbligatori chiedono anni di esperienza e non certificazioni. Poi se hai anche una certificazione non fa mai male, ma aver gestito correttamente progetti milionari fidati che vale molto di più di qualsiasi certificazione.
Guarda, non è per insistere ma non è assolutamente così:
"La norma UNI 11648:2016 di recente approvazione, definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Project manager, di equivalenti figure che gestiscono progetti o di altri ruoli organizzativi che svolgono equivalenti funzioni, in conformità con la UNI ISO 21500. Tale qualifica è prevista nelle Linee guida ANAC n. 3 di attuazione dell’art. 31, comma 5 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni."
PMI ormai è completamente superato, sopratutto da quando hanno rinnegato la loro metodologia per inseguire il mercato Agile: perfino negli USA il suo peso si assottiglia sempre più.
Non esistono corsi "meno famosi che insegnano le stesse cose del PMI": esistono diverse società di formazione che fanno diversi corsi per diverse metodologie.
Dire che Prince2 è uguale a PMP è fondamentalmente sbagliato su molteplici livelli.
Al massimo si può fare una comparazione tra PM2 e Prince2 dato che la UE ha attinto ha piene mani da Axelos.
AgilePM è un'ottima certificazione, ma dipende che ci devi fare: costruire una piattaforma petrolifera in mezzo all'oceano con una metodologia Agile potrebbe comportare non pochi problemi ecco perché in determinate aziende si è ancorati a PMP.
American Express ad esempio ha abbandonato tutti per utilizzare Praxis Framework (tanto per fare un esempio).
Sulla tipologia di assunzione nelle aziende, ti do assolutamente ragione ma purtroppo l'Italia va a rotoli anche per questo motivo: un giovane non farà mai esperienza se non gli viene data la possibilità di farla.
In realtà la mia società gestisce progetti da diversi anni e ciò che è palese per te può non esserlo per altri: per un girino è palese che i confini del suo mondo siano quelli del piccolo stagno dove sguazza per una parte della sua vita.Credo tu non abbia capito il significato di quello che mi hai citato...
Lo standard in questione definisce il ruolo del pm e serve appunto per le scuole. Non stabilisce che per fare quel lavoro ti serve essere iscritto ad un albo (che non esiste) o altro.
Non esiste nemmeno il titolo di pm, non è come essere un ingegnere o un avvocato, è semplicemente un lavoro. Potenzialmente un'azienda può assumere un clown come PM se lo vuole, non esiste alcun limite o divieto.
Non mi è chiaro se stai ancora studiando queste cose o se hai già iniziato a lavorare perché molte cose che ti sto dicendo sono abbastanza palesi per chi ci lavora.
Ad esempio ora lamenti che le aziende chiedono esperienza, ma parliamo di un lavoro dove hai delle responsabilità enormi, è ovvio che non potrebbe farlo un ragazzo senza esperienza, anche perché ogni azienda ha delle dinamiche interne diverse e che non puoi studiare sui libri.
Generalmente si parte come analista se sei un interno o come pmo se sei un consulente e poi dopo qualche anno di pratica puoi iniziare a proporti come PM, ma partire da 0 sarebbe un suicidio.
Comunque se qualcuno vuole fare questo lavoro, sicuramente gli consiglierei di prendere una certificazione perché è il modo più semplice per entrare anche solo come pmo e poi arrivare in futuro a fare il pm.
Il discorso pmi e agile non l'ho capito dato che ormai il futuro è l'agile, e lo dico con tristezza dato che odio gestire i progetti agile che sono la solita americana che sulla carta è fighissima e poi nella realtà italiana con gli utenti over 50 che non hanno alcuna intenzione di aggiornarsi, diventa una tortura dove lavori il doppio e perdi più tempo (cioè il contrario dei principi agile). Ma se punti ad aziende internazionali, ora conoscere l'agile è fondamentale
In realtà la mia società gestisce progetti da diversi anni e ciò che è palese per te può non esserlo per altri: per un girino è palese che i confini del suo mondo siano quelli del piccolo stagno dove sguazza per una parte della sua vita.
Se non sei certificato, ad esempio da Accredia, secondo UNI 11648 il PM in ambito pubblico o per progetti europei (dell'UE o finanziati da essa) non lo potresti fare: uso il condizionale perché eventuali casini uscirebbero solo in fase di controlli specifici (cosa che succede più spesso di quanto non si pensi).
Poi, che aziende private (indipendentemente se grosse o piccole) evitino di preoccuparsene è un altro paio di maniche ma un adeguamento da parte loro sarà inevitabile.
Comunque, per una persona di esperienza come te non credo che l'esame sia un ostacolo insormontabile pertanto ti consiglierei di farlo.
Sulla questione Agile vs Monolitico si potrebbe aprire un bel dibattito: il futuro è agile solo per il PMI dato che ha bisogno di vendersi.
In realtà l'esperienza mi porta a scegliere una metodologia a seconda del progetto che io ed i miei collaboratori siamo chiamati a gestire, pertanto conoscere più metodologie è fondamentale per fare questo lavoro, sia che tu lavori in un contesto indipendente oppure sia un Portfolio Manager di una grossa multinazionale.
Sono trentino (anche se al momento all'estero), in AA in generale (parlo per esperienze di amici, notizie lette e sentito dire sia chiaro) è più flessibile e snello burocraticamente. Se ricordo bene, lavori nelle vendite/business in generale, giusto? Salvo casi specifici, il tedesco è un asset pressoché imprescindibile.Com'è il mercato del lavoro in Alto Adige? Si differenzia dal resto del Nord (per qualità, stipendi,....)?
Escludendo gli effetti del coronavirus
Infatti mi prenderò tutto il 2021 per studiare il tedesco e arriverò quindi a 4 lingue parlate.Sono trentino (anche se al momento all'estero), in AA in generale (parlo per esperienze di amici, notizie lette e sentito dire sia chiaro) è più flessibile e snello burocraticamente. Se ricordo bene, lavori nelle vendite/business in generale, giusto? Salvo casi specifici, il tedesco è un asset pressoché imprescindibile.
La disoccupazione è bassa ma, escluso il turismo, è tutto concentrato tra Merano, Bolzano e qualcosina a Bressanone.
La vita costa, specie se vuoi stare a Bolzano ma i servizi in generale sono eccellenti.
Detto ciò, dipende tanto dalla tua esperienza e dal tuo livello linguistico.
@Valefix è di Merano se ricordo bene, anche se non so di cosa si occupi.
Come mai sei tornato qui dalla Germania?Io sto iniziando a sentire un po' di paura,
fatto il colloquio di gruppo idiota che ovviamente mi hanno confermato che l'azienda non è stata convinta da nessuno ( fanno ridere proprio, come fai a conoscere uno in quella situazione e con la fretta che c'era nell'aria?) ,
Sono in ballo con un altro colloquio ma devono ancora decidere nel senso che la candidatura è stata inviata ma ancora non si fanno sentire.
La paura deriva dal fatto che ho 32 anni, il lavoro lo trovo ma se prima avevo poche certezze per un contratto ora sono proprio a terra. Sfioro la depressione.
Più che altro perché continuo a pensare di tornare in Germania ma dovrei ricominciare tutto da zero,
D'altro canto i miei non lavorano e anche andarmene penserei a loro.
Che paese..
Storia lunga:Come mai sei tornato qui dalla Germania?
Mi dispiace per gli avvenimenti, pensavo avessi perso il lavoro li.Storia lunga:
-infarto di mio padre mentre ero in ferie da loro (quando avevo le ferie venivo qui a trovarli), dopo essersi ristabilito sono comunque dovuto tornare in Germania per le ferie finite e avevo il corpo li e la mente qui
-ricoverato io poichè ho scoperto una notte tra atroci dolori allo stomaco, di essere intollerante al lattosio, ma questo dopo SVARIATI mesi, anni, quindi ero in Germania a vivere, da solo, ma avevo sempre problemi allo stomaco, non uscivo più di casa, frustrazione, solitudine, ripensamenti per stare vicino alla famiglia, sono diventato fragile insomma in quel periodo, mi son detto "dai diamo una possibilità al paese, troverò lavoro li cosi starò vicino a loro, parlerò la mia lingua troverò casa e ragazza ecc...",
venuto qui trovato lavoro ma dopo 1 anno per problemi aziendali interni mi hanno lasciato a casa (3 turni, 1600 euro o più con straordinari, ero felicissimo e già pronto a trovare un appartamento),
mi hanno troncato, e quando ho trovato l'altro è scoppiata la pandemia, mi hanno lasciato a casa pure qua, e ora sono frustrato
No anzi, avevo il lavoro fisso, distavo a 10 minuti dal posto di lavoro e lavoravo 4 ore al giorno,Mi dispiace per gli avvenimenti, pensavo avessi perso il lavoro li.
Io ho in progetto di andare in Svizzera o Austria almeno per qualche mese per imparare il tedesco, e poi rimanerci nel caso trovassi le giuste opportunità, di sicuro maggiori rispetto a qui (parlo di centro sud Italia).