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Ahahahah top. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifTStark ha detto:Idolo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif
Non ti posso dare la certezza,ma a sensazione ti direi di no conoscendo gli elementiDimmi che le statistiche sono photoshoppate.
NoCarlins ha detto:Dimmi che le statistiche sono photoshoppate. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/blaugh.gif
Solo chi non smette di lottare alla fine vince, grande!!“Dopo il fischio finale e i festeggiamenti, mentre mi avviavo verso il settore occupato dai nostri tifosi, ho avuto un momento di smarrimento. Ho pensato a quel giorno in cui volevo lasciare il calcio. Avevo 21 anni e i medici mi fecero firmare un documento in cui mi impegnavo a lasciare tutti i miei soldi a mia mamma in caso di morte. Avevo la peritonite ed era andata ad infettare un rene. Potevo morire...
Volevo mollare tutto perché vedevo lo sguardo di mi mamma disperata. Volevo stare il più vicino possibile a lei, e non vederla una volta al mese. Giocavo nel Groningen. Non guadagnavo molto... Ero sul letto con tubi attaccati su tutto il corpo. Lei si avvicinò accarezzandomi il viso, e io le dissi:
“Voglio stare con te e non lasciarti mai più.” Lei mi disse: “Non mollare, vedrai che ti salverai, e diventerai il più forte calciatore. Promettilo Virgil.”
In quel momento decisi che sarei diventato qualcuno, e l’ho fatto su di un letto di ospedale, mentre lottavo tra la vita e la morte. I medici mi operarono e riuscii a salvarmi. Se sono arrivato a tanto è anche grazie a mia madre. Questa vittoria è soprattutto merito suo.”
Firmato Virgil Van Dijk
Vabbè, parole stupende. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif" userid="37024"] “Dopo il fischio finale e i festeggiamenti, mentre mi avviavo verso il settore occupato dai nostri tifosi, ho avuto un momento di smarrimento. Ho pensato a quel giorno in cui volevo lasciare il calcio. Avevo 21 anni e i medici mi fecero firmare un documento in cui mi impegnavo a lasciare tutti i miei soldi a mia mamma in caso di morte. Avevo la peritonite ed era andata ad infettare un rene. Potevo morire...
Volevo mollare tutto perché vedevo lo sguardo di mi mamma disperata. Volevo stare il più vicino possibile a lei, e non vederla una volta al mese. Giocavo nel Groningen. Non guadagnavo molto... Ero sul letto con tubi attaccati su tutto il corpo. Lei si avvicinò accarezzandomi il viso, e io le dissi:
“Voglio stare con te e non lasciarti mai più.” Lei mi disse: “Non mollare, vedrai che ti salverai, e diventerai il più forte calciatore. Promettilo Virgil.”
In quel momento decisi che sarei diventato qualcuno, e l’ho fatto su di un letto di ospedale, mentre lottavo tra la vita e la morte. I medici mi operarono e riuscii a salvarmi. Se sono arrivato a tanto è anche grazie a mia madre. Questa vittoria è soprattutto merito suo.”
Firmato Virgil Van Dijk