E' un anno abbondante che ogni tanto vengo qui, leggo le vostre storie, e vorrei raccontare la mia.
Il fatto che siamo tutti "sconosciuti" (non in senso offensivo, si intende) mi renderebbe più facile raccontare ciò che è accaduto.
Oltre al fatto che la diretta interessata, un tempo presente qui sul forum, pare essersi cancellata l'account, mi facilita ulteriormente il volervi far sapere i fatti miei e suoi.
L'anno scorso sono uscito da una relazione di sei anni di cui tre di convivenza con questa persona (i veterani del forum si ricorderanno di Harley Quinn, che per un pò ha bazzicato queste stesse pagine). Non è stata una rottura semplice per diverse ragioni: le è stata diagnosticata una malattia degenerativa l'anno prima e durante il lockdown 2020 è finita in ospedale per altre complicazioni. Al suo ritorno a casa nell'arco di tre giorni le ho detto che era finita. Quindi si capisce molto bene che la situazione, ai tempi, fu tutt'altro che semplice da sostenere. E non sto a rivangare tutta la relazione che ho ampiamente psicanalizzato con una professionista e mi ha fatto capire che non la amavo da molto tempo, ma che le restavo accanto più per abitudine e il volerle stare accanto nella sua malattia che per vero affetto. Ma procediamo.
I mesi successivi esserci lasciati non sono stati semplici, ma grazie al lavoro che è arrivato doppio rispetto al passato (e che continua a migliorare anche ora) è stata una manna dal cielo, mi ha permesso di tenermi focalizzato sul costruire la mia carriera di libero professionista. La nostra compagnia di amici ovviamente si era divisa e ci si vedeva in compagnia o solo con me, o solo con lei. Ho ricominciato a vedere vecchie conoscenze tra cui questa mia amica di vecchia data che conosco da 10 e passa anni, anche lei allontanata dal gruppo dopo esser stata lasciata dal nostro amico e per aver fatto scelte relazionali discutibili (si è messa con un alcolizzato che ha messo a disagio e in imbarazzo tutti noi in diverse occasioni), e che tornata single ho voluto rivedere più volentieri. Inoltre era anche la migliore amica della mia ex (conosciuta tramite me, ricordiamolo).
All'inizio dell'estate 2020 vengo a sapere che la mia ex si è messa insieme a un ragazzo (alla faccia del sentirmi dire durante la nostra relazione "se tu mi lasci io sono morta, senza di te non posso vivere") e io ho continuato tranquillamente a farmi i fatti miei, lavorare e uscire con le amicizie nuove nate negli ultimi due anni.
Io e questa mia amica non ci siamo mai visti diversamente che come amici, anzi, ci siamo sempre trovati brutti l'un l'altro. Io stavo tentando con una vecchia compagna di università e tinder di trovare qualche avventura (senza successo), mentre lei ogni settimana si trovava qualcuno con cui andava a letto. Una situazione di due amici single con il suo personale modo di divertirsi, insomma. Una sera la vado a prendere per uscire insieme, lei si è messa in tiro come mai l'avevo vista prima d'ora. Era oggettivamente davvero bella, ma per tutta la sera non l'ho mai guardata diversamente come ho sempre fatto negli anni precedenti. Abbiamo bevuto, ci siamo quasi ubriacati, lei ha cercato di mandarmi certi segnali che però io non ho voluto recepire.
Solo dopo quella sera lì le cose sono iniziate a cambiare, è nato qualcosa per me e alla fine nell'arco di poco tempo l'ho conquistata. La resistenza è stata dura da parte sua per via dell'amicizia che la legava con la mia ex, ma se ricordate lei stava già con qualcun altro, inoltre io non provavo determinate sensazioni verso qualcuno in modo così sincero e genuino da anni. Ho fatto la mia scelta e alla fine anche lei l'ha fatto. P.s. Naturalmente dopo il nostro primo bacio lei è andata subito dalla mia ex a dirle che stava nascendo qualcosa, le ha chiesto se per lei sarebbe mai stato un problema che potesse evolversi la questione e la mia ex le ha dato il via libera.
Vi lascio immaginare quando è diventato chiaro a tutti che io e lei ci stavamo frequentando com'è andata a finire.
La mia ex ha scagliato contro di lei tutte le amiche che avevano in comune additandola come persona scorretta e che ha approfittato di lei per arrivare a me; io sono diventato quella persona senza morale con cui non bisogna aver più a che fare. In definitiva lei, che attualmente è la mia compagna, è stata tagliata ulteriormente fuori da quella che anni prima era la sua di compagnia, mentre a me è andata leggermente meglio perchè i ragazzi non vogliono entrare in queste dispute e, occasionalmente, ci esco ancora senza che nascano discussioni (per quanto la "compagnia di coppie" al momento attuale comprende tutta la vecchia guardia tranne io e lei, il tutto sempre ben condiviso sui social).
Nel mentre, tra un mese sarà un anno che sto con questa persona (che ho deciso di farla venire a convivere da me da alcuni mesi), e ancora ci trasciniamo dietro l'odio e il disprezzo di queste persone con cui, un tempo, condividevo praticamente ogni venerdì e sabato della mia vita.
Sinceramente non so per quanto andrà avanti questa situazione che, francamente, trovo ridicola affrontata da persone adulte di 30 anni quando le priorità sono ben altre. Fatto sta che provo una grande delusione per queste persone che, mai una volta, sono venute a chiedere il mio di parere in tutta questa faccenda ma si sono interessate di una sola voce, quella della mia ex, e ora o mi odiano (come fai a "odiare" una persona che a te non ha mai fatto nulla) o mi ignorano come se non esistessi quasi più.
E niente, questo è quanto. Avevo voglia da molto tempo di darvi in pasto una bella storia da leggere e con cui trarre le vostre considerazioni.
Il fatto che siamo tutti "sconosciuti" (non in senso offensivo, si intende) mi renderebbe più facile raccontare ciò che è accaduto.
Oltre al fatto che la diretta interessata, un tempo presente qui sul forum, pare essersi cancellata l'account, mi facilita ulteriormente il volervi far sapere i fatti miei e suoi.
L'anno scorso sono uscito da una relazione di sei anni di cui tre di convivenza con questa persona (i veterani del forum si ricorderanno di Harley Quinn, che per un pò ha bazzicato queste stesse pagine). Non è stata una rottura semplice per diverse ragioni: le è stata diagnosticata una malattia degenerativa l'anno prima e durante il lockdown 2020 è finita in ospedale per altre complicazioni. Al suo ritorno a casa nell'arco di tre giorni le ho detto che era finita. Quindi si capisce molto bene che la situazione, ai tempi, fu tutt'altro che semplice da sostenere. E non sto a rivangare tutta la relazione che ho ampiamente psicanalizzato con una professionista e mi ha fatto capire che non la amavo da molto tempo, ma che le restavo accanto più per abitudine e il volerle stare accanto nella sua malattia che per vero affetto. Ma procediamo.
I mesi successivi esserci lasciati non sono stati semplici, ma grazie al lavoro che è arrivato doppio rispetto al passato (e che continua a migliorare anche ora) è stata una manna dal cielo, mi ha permesso di tenermi focalizzato sul costruire la mia carriera di libero professionista. La nostra compagnia di amici ovviamente si era divisa e ci si vedeva in compagnia o solo con me, o solo con lei. Ho ricominciato a vedere vecchie conoscenze tra cui questa mia amica di vecchia data che conosco da 10 e passa anni, anche lei allontanata dal gruppo dopo esser stata lasciata dal nostro amico e per aver fatto scelte relazionali discutibili (si è messa con un alcolizzato che ha messo a disagio e in imbarazzo tutti noi in diverse occasioni), e che tornata single ho voluto rivedere più volentieri. Inoltre era anche la migliore amica della mia ex (conosciuta tramite me, ricordiamolo).
All'inizio dell'estate 2020 vengo a sapere che la mia ex si è messa insieme a un ragazzo (alla faccia del sentirmi dire durante la nostra relazione "se tu mi lasci io sono morta, senza di te non posso vivere") e io ho continuato tranquillamente a farmi i fatti miei, lavorare e uscire con le amicizie nuove nate negli ultimi due anni.
Io e questa mia amica non ci siamo mai visti diversamente che come amici, anzi, ci siamo sempre trovati brutti l'un l'altro. Io stavo tentando con una vecchia compagna di università e tinder di trovare qualche avventura (senza successo), mentre lei ogni settimana si trovava qualcuno con cui andava a letto. Una situazione di due amici single con il suo personale modo di divertirsi, insomma. Una sera la vado a prendere per uscire insieme, lei si è messa in tiro come mai l'avevo vista prima d'ora. Era oggettivamente davvero bella, ma per tutta la sera non l'ho mai guardata diversamente come ho sempre fatto negli anni precedenti. Abbiamo bevuto, ci siamo quasi ubriacati, lei ha cercato di mandarmi certi segnali che però io non ho voluto recepire.
Solo dopo quella sera lì le cose sono iniziate a cambiare, è nato qualcosa per me e alla fine nell'arco di poco tempo l'ho conquistata. La resistenza è stata dura da parte sua per via dell'amicizia che la legava con la mia ex, ma se ricordate lei stava già con qualcun altro, inoltre io non provavo determinate sensazioni verso qualcuno in modo così sincero e genuino da anni. Ho fatto la mia scelta e alla fine anche lei l'ha fatto. P.s. Naturalmente dopo il nostro primo bacio lei è andata subito dalla mia ex a dirle che stava nascendo qualcosa, le ha chiesto se per lei sarebbe mai stato un problema che potesse evolversi la questione e la mia ex le ha dato il via libera.
Vi lascio immaginare quando è diventato chiaro a tutti che io e lei ci stavamo frequentando com'è andata a finire.
La mia ex ha scagliato contro di lei tutte le amiche che avevano in comune additandola come persona scorretta e che ha approfittato di lei per arrivare a me; io sono diventato quella persona senza morale con cui non bisogna aver più a che fare. In definitiva lei, che attualmente è la mia compagna, è stata tagliata ulteriormente fuori da quella che anni prima era la sua di compagnia, mentre a me è andata leggermente meglio perchè i ragazzi non vogliono entrare in queste dispute e, occasionalmente, ci esco ancora senza che nascano discussioni (per quanto la "compagnia di coppie" al momento attuale comprende tutta la vecchia guardia tranne io e lei, il tutto sempre ben condiviso sui social).
Nel mentre, tra un mese sarà un anno che sto con questa persona (che ho deciso di farla venire a convivere da me da alcuni mesi), e ancora ci trasciniamo dietro l'odio e il disprezzo di queste persone con cui, un tempo, condividevo praticamente ogni venerdì e sabato della mia vita.
Sinceramente non so per quanto andrà avanti questa situazione che, francamente, trovo ridicola affrontata da persone adulte di 30 anni quando le priorità sono ben altre. Fatto sta che provo una grande delusione per queste persone che, mai una volta, sono venute a chiedere il mio di parere in tutta questa faccenda ma si sono interessate di una sola voce, quella della mia ex, e ora o mi odiano (come fai a "odiare" una persona che a te non ha mai fatto nulla) o mi ignorano come se non esistessi quasi più.
E niente, questo è quanto. Avevo voglia da molto tempo di darvi in pasto una bella storia da leggere e con cui trarre le vostre considerazioni.
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La tua domanda casca a pennello con la mia storia, che coincidenza.PS: che ne pensate degli amici che si mettono con vostre ex?