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Maglam Lord - Recensioni degli Utenti

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Maglam Lord
Il mio nome è Killizerk

L'ultima fatica dei ragazzi dei Felistella, è un JRPG Action in cui vestirete i panni di una specie classificata, ormai, in via di estinzione e no, non si parla degli adorabili panda ma del Signore dei Demoni in persona.

La trama di gioco parte subito senza troppi preamboli: il Signore dei Demoni (i cosiddetti Maglam) è stato sconfitto dagli Dei e costretto alla fuga. Dopo essere stato salvato in extremis, si risveglia dopo diversi anni in un mondo completamente diverso da quello che si ricordava: le guerre sono soltanto un lontano ricordo, la tecnologia ha compiuto enormi progressi ma soprattutto, la sua specie è ormai in via di estinzione. Una volta fatta la conoscenza di Mamie, una ragazza con l'incarico di sorvegliare la nostra protagonista (avrete la possibilità di sceglierne il sesso a inizio gioco), presto scopriremo anche che i nostri poteri non sono più potenti come un tempo e che, allo stesso tempo, il mondo non sembra essere così tanto al sicuro.

La storia di Maglam Lord parte con delle buone premesse e riesce costantemente a tenere alta l'attenzione del giocatore grazie a una scrittura solida e diversi momenti, lungo il corso del gioco, molto interessanti. Il cast di comprimari che si aggregherà a Killizerk non brilla certo di originalità, ma Charme e gli altri riusciranno comunque a restarvi impressi per l'intera durata dell'avventura senza mai stufare.

Una spada per domarli...​

Maglam Lord è un titolo diviso in due parti ben distinte tra loro.

La prima è una componente Visual Novel che è forse la più preponderante e che occuperà gran parte delle ore di gioco. In tali fasi avrete la possibilità di poter scegliere la caratterizzazione di Killizerk attraverso tre tipi di risposta da dare in molti dei dialoghi presenti ovvero Demonic, Funny e Cool: rispettivamente la risposta più da "cattivo", quella più ironica e comica e infine, la risposta da classico protagonista che fa il duro di un manga shonen. I dialoghi sono davvero tanti e spesso non farete altro per diverse ore di gioco: a disposizione avrete i soliti comandi per le VN come la possibilità di velocizzare le conversazioni, rileggere in ogni momento le frasi che sono state dette nel caso vi siate persi qualcosa e anche l'opzione per rendere automatico il proseguimento dei dialoghi.

La seconda parte, invece, ospita un cuore da JRPG d'azione che alterna fasi di esplorazione e battaglie in tempo reale che ricordano, alla lontana, i vecchi Tales of con i loro combattimenti in 2D. In entrambe le fasi, lo stile grafico del cast di protagonisti che potrete controllare, passerà dagli sprite in due dimensioni dei dialoghi a dei modelli chibi abbastanza dettagliati ma non particolarmente carini da vedere. Nel menù principale del gioco, avrete la possibilità di scegliere tra le missioni principali, che serviranno per proseguire con la trama, e le classiche secondarie che vi daranno modo di farmare soldi, punti esperienza e materiale per forgiare nuovo equipaggiamento. Come da classico del genere, sarà vostro compito cercare di potenziare al massimo le armi che avete a disposizione e di acquistare le migliori armature per l'intero cast di protagonisti. Le armi si suddividono in tre semplici tipologie: spada, ascia e lancia. Ognuna sarà più efficace per una certa tipologia di nemici e dovrete quindi prestare sempre attenzione a tutte e tre le classi.

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... una forgia per ghermirli...​

L'intero sistema di crafting si rivela essere molto profondo, forse pure fin troppo se paragonato alla qualità mediocre e ripetitiva delle fasi di combattimento. Una volta iniziata la missione del caso, dovrete esplorare delle mappe divise in tante piccole sezioni, facendovi strada tra i nemici fino ad arrivare al classico boss di fine livello. Questa sarà quindi la struttura di ciascun livello per quasi l'intera diretta del gioco, cosa che magari poteva anche andare bene se sorretta da un buon sistema di combattimento ma purtroppo, Maglam Lord, fallisce proprio in questo.

Una volta in battaglia, potrete controllare solo uno dei protagonisti e avrete a disposizione un solo tasto per le combo di attacco base, un tasto per la schivata e uno per la protezione, una manciata di tasti per eventuali magie e oggetti curativi e un tasto per il salto. Come avrete potuto notare, nulla di particolarmente innovativo o perlomeno interessante, visto che bene o male buona parte dei combattimenti si affronterà sempre nello stesso modo. E per quanto possa risultare divertente nella sua semplicità all'inizio, diciamo che una volta superate le 15 ore di gioco (sulle 25/30 necessarie per finire), comincerete ad avvertire un forte senso di ripetitività e stanchezza.

... e nel buio per non vederli​

Anche tecnicamente il gioco presenta due facce della stessa medaglia. Da una parte, durante le fasi Visual Novel, i dialoghi saranno accompagnati visivamente da artwork di buona fattura ma purtroppo dall'altra parte, nelle vere e proprie fasi di azione lo stile grafico cambia, peggiorando l'intero colpo d'occhio. Lo stili chibi non rende giustizia ai protagonisti e sia i livelli che il design dei vari nemici, non vanno oltre i soliti cliché visti e rivisti ma soprattutto, è proprio la qualità grafica in sé ad essere bruttina con mappe scarne, prive di chissà quali dettagli, una renderizzazione delle texture di bassa qualità e più in generale, una vistosa ripetizione degli asset di gioco a cui vengono giusto cambiati i colore per provare (senza successo) a differenziarli un pochino. Abbastanza anonime le tracce che compongono la colonna sonora del gioco ma in compenso, il doppiaggio inglese è di buon livello e fa il suo senza mai "disturbare" troppo le orecchie del giocatore. Da segnalare l'assenza completa dell'italiano, con testi e audio solo in inglese.


+ Trama interessante
+ Sistema di crafting ben approfondito
+ Dura il giusto

- Combattimenti alla lunga tediosi e ripetitivi
- Comparto tecnico scarno



Maglam Lord è un prodotto davvero di nicchia. Rientra in quel sottogenere dei JRPG farciti fino al midollo di fasi Visual Novel che potrebbero non essere adatte a tutti e purtroppo, per quanto siano evidenti gli sforzi della Software House, non riesce a brillare di luce propria per colpa di un combat system non all'altezza e ripetitivo e di un comparto tecnico decisamente inferiore agli standard del genere. Consigliato ai fan più accaniti del genere e che hanno ormai spolpato i concorrenti ben più agguerriti di questo Signore dei Demoni.



VOTO: 6,5
 
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