Mr Wolf
Master of forum
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Silent Hill nelle sue ispirazioni è occidentalissimo, eh, è un mistone di Twin Peaks e Jacob's Ladder/Allucinazione Perversa. Il fatto è che, sebbene i riferimenti culturali siano occidentali, vengono filtrati attraverso un'ottica giapponese che si riflette nella scrittura, nelle storie e nel gameplay.Eh, appunto, RE è la traspozione videoludica dell'opera di Romero, è una serie fortemente derivativa il cui riferimento è un regista americano.Già SH ha maggiormente una identità nipponica, puntando più sull'horror di atmosfera che su quello materiale, ma anche lì siamo lontani da Project Zero che porta il folklore giapponese nei videogiochi.
Per quanto riguarda MGS è vero solo in parte, il cinema americano ha tanti capolavori antimilitaristi ed il fatto che nei videogiochi occidentali non ci sia stato (almeno per quanto ne so) un esponente antimilatirista non mi sembra frutto di una scelta culturale. Altrimenti non avremmo avuto FMJ, Forrest Gump, Nato il 4 luglio ecc. ecc. ecc.. Lo stesso Kojima ha fatto propri temi presi da Hollywood: Outer Haven è la risposta all'ansia e la difficoltà/impossibilità di reintegrazione di Rambo, ad esempio.
Sì, indubbiamente il cinema americano è costellato da pellicole antimilitariste, specie quelle riguardanti il conflitto in Vietnam. Il fatto è che nei videogiochi quella non è mai stata la norma e MGS è probabilmente stato uno dei primi, se non il primo, ad andare controcorrente nel media. Tra l'altro, come già detto, non solo quello tradisce la sua anima giapponese: a parte l'antimilitarismo c'è tutto il pippone antinucleare, poi le cazzatone a livello di gameplay, le storie molto sopra le righe con pseudovampiri che corrono sull'acqua o tipi che hanno combattuto contro i nazisti usando calabroni. Gli occidentali, anche quando vogliono fare controcultura in tal senso (Spec Ops The Line), non creano universi narrativi altrettanto bizzarri, solitamente puntano al "realismo".