Saga Parasite Eve Saga

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PARASITE EVE SAGA


Parasite Eve (パラサイト・イヴ Parasaito Ivu) è una serie creata dalla Squaresoft costituita da due titoli principali e da uno spin-off.
La saga segue la vicenda narrata nel romanzo Parasite Eve di Hideaki Sena del 1995 che rappresenta un prequel della serie videoludica.
Dal romanzo sono stati tratti un film (Parasite Eve di Masayuki Ochiai) e un manga composto da tre volumi (Parasite Eve di Hideaki Sena – Shikakuno). Il manga rappresenta una valida alternativa al romanzo se si vuole conoscere la storia che precede le avventure di Aya Brea.​

PARASITE EVE

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Sviluppatore: Squaresoft

Distributore: Squaresoft

Piattaforme: PlayStation

Data di uscita: 29 marzo 1998 (Giappone), 8 settembre 1998 (Nord America)



Trama


New York, notte di Natale del 1997. Mentre la cantante lirica Melissa Pierce sta recitando la sua parte, molti degli spettatori presenti all'interno della Carnegie Hall prendono improvvisamente fuoco. Dopo questo drammatico evento, Aya Brea, una poliziotta rimasta illesa che si trovava casualmente sul luogo, si impegna in una durissima caccia che la porterà a confrontarsi con strane creature e con la stessa fonte del problema facendo luce sul proprio passato.​

Gameplay


Parasite Eve è un jrpg con una componente survival che spesso è stato accostato alla saga di Resident Evil. L'uso dei fondali prerenderizzati, il movimento della protagonista e l'atmosfera di gioco sono alcuni degli elementi che possono richiamare la famosa serie di Capcom, ma il titolo Squaresoft rimane a tutti gli effetti un jrpg.

Gli scontri infatti si attivano in momenti specifici e i nemici non sono subito visibili nello scenario. Quando inizia una battaglia il giocatore, prima di poter compiere una determinata azione, dovrà attendere che la barra AT (Active Time), si sia riempita. Nell'attesa Aya potrà muoversi liberamente per evitare i colpi dei nemici e per trovare una posizione ottimale in vista del successivo attacco. Una volta riempita la citata barra, la protagonista potrà innanzitutto attaccare utilizzando una delle armi a disposizione (il gioco ci mostrerà sempre il raggio d'azione entro il quale il colpo andrà a segno).

Aya potrà inoltre utilizzare dei poteri speciali (di attacco o di supporto) che ricordano un po' le magie dei classici jrpg. Questi poteri derivano dal risveglio dei mitocondri della protagonista e dovranno essere utilizzati con attenzione dato che consumano la barra PE (Parasite Energy) che si caricherà automaticamente nel corso dello scontro. Ricordiamo inoltre che eliminando i vari nemici Aya otterrà punti esperienza che le permetteranno di salire di livello e di aumentare così le proprie statistiche.

Nonostante la sua qualità che si evince soprattutto nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, Parasite Eve è stato oggetto di alcune critiche dovute in particolare alla lentezza del sistema di combattimento e non è mai stato distribuito in Europa.​

Curiosità


Dopo aver finito il gioco per la prima volta si sblocca il New Game Plus (EX Game) che tra le aggiunte più significative presenta una nuova ambientazione. Nella parte finale di questa locazione affronteremo un nuovo boss e assisteremo a quello che può essere definito come il vero finale dell'avventura.​

PARASITE EVE II

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Sviluppatore: Squaresoft

Distributore: Squaresoft

Piattaforme: PlayStation

Data di uscita: 16 dicembre 1999 (Giappone), 12 settembre 2000 (Nord America), 25 agosto 2000 (Europa)

Trama

Parasite Eve II si apre con un grave incidente che avviene il 4 settembre 2000 all'Akropolis Tower, un enorme edificio di Los Angeles. L'F.B.I. decide di far intervenire il M.I.S.T., una squadra speciale istituita dopo l'incidente avvenuto tre anni prima a New York, la cui funzione è quella di prevenire ulteriori attacchi da parte dei mitocondri. Di tale squadra fa parte anche Aya Brea, la protagonista del gioco. Sul luogo la attendono nuove e sconosciute creature di origine mitocondriale.​

Gameplay


Parasite Eve II riprende la struttura del capitolo precedente presentandosi come un jrpg con un'impronta survival anche se uno spazio maggiore viene dedicato all'azione.

Questa volta, infatti, Aya non dovrà attendere il riempimento della barra AT per agire, ma potrà muoversi liberamente nell'ambientazione e attaccare i nemici con le armi a disposizione rendendo il sistema di combattimento più action rispetto al capitolo precedente.

La protagonista potrà utilizzare ancora i poteri derivanti dai suoi mitocondri sfruttando la Parasite Energy. Questa particolare energia permetterà ad Aya di difendersi, attaccare, curare e riprendersi da stati alterati, ma consuma MP (Mitochondria Points). Il tempo richiesto per emettere Parasite Energy varia a seconda dell'abilità considerata e il giocatore deve fare attenzione a non venire colpito durante l'attesa. Se infatti la protagonista viene attaccata prima che l'effetto si sia realizzato, il caricamento viene interrotto.

Le battaglie inoltre consentono di ottenere punti esperienza e di salire di livello come avveniva nel capitolo precedente.

Questo secondo episodio utilizza i classici fondali prerenderizzati e presenta diverse ambientazioni tra le quali risulta particolarmente riuscita la cittadina di Dryfield situata nel deserto del Mojave.​

Curiosità



Se si termina il gioco con il grado S, si potrà acquistare ed utilizzare il Gun Blade di Squall, il protagonista di Final Fantasy VIII.

Nel gioco sono presenti una rivista intitolata Aeris e un antivirus di nome Cloud, due chiari riferimenti ai protagonisti di Final Fantasy VII.

In un dialogo fra Aya ed Hal, uno dei personaggi presenti nel gioco, si fa riferimento ad un mostro a forma di cactus che ricorda chiaramente Kyactus, creatura ricorrente nella saga di Final Fantasy.

Nel gioco sono presenti tre finali differenti (True/Good Ending, Normal Ending e Sad/Bad Ending) che per essere sbloccati richiedono il compimento di determinate azioni durante l'avventura.​

THE 3RD BIRTHDAY

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Sviluppatore: Square-Enix

Distributore: Square-Enix

Piattaforme: PlayStation Portable

Data di uscita: 22 dicembre 2010 (Giappone), 29 marzo 2011 (Nord America), 1 aprile 2011 (Europa)

Trama


La storia di The 3rd Birthday ha inizio dopo che Aya viene ritrovata in stato confusionale e senza memoria, nell’inverno del 2010, nei pressi della cattedrale di St. Thomas a Manhattan.
La protagonista viene quindi reclutata da un’organizzazione paramilitare che si occupa di svolgere una serie di missioni speciali nell’area metropolitana di New York. La zona, infatti, è stata attaccata da creature chiamate Twisted create da strane strutture fuoriuscite dal terreno e nominate Babel. L’obiettivo di Aya sarà quello di indagare su questi strani accadimenti e distruggere tali imponenti strutture.
Nell'universo di Parasite Eve, The 3rd Birthday si presenta come uno spin-off collocato dopo la vicenda narrata nel secondo capitolo.​

Gameplay

La componente action, che già in Parasite Eve II cominciava ad assumere una discreta importanza, si presenta in questo nuovo capitolo ancor più evidente. The 3rd Birthday, infatti, può essere definito uno sparatutto in terza persona con elementi rpg e rappresenta un titolo che per struttura e atmosfera costituisce un vero e proprio cambiamento rispetto ai primi due capitoli ancora vicini alla classica impostazione survival.

In questo episodio viene introdotta una particolare abilità chiamata Overdive che consente ad Aya di poter controllare i corpi dei propri compagni. Durante gli scontri sarà quindi possibile passare liberamente da un corpo ad un altro rendendo più dinamici i vari combattimenti. Tramite l'abilità Crossfire sarà anche possibile impartire degli ordini agli altri personaggi.

La componente rpg risulta particolarmente evidente nel sistema di personalizzazione del personaggio. Nel corso degli scontri il giocatore potrà ottenere delle sfere che dovranno essere inserite in un apposito menu al fine di modificare i parametri delle armi e delle abilità della protagonista. Questo sistema ricorda un po' la sferografia adottata in Final Fantasy X.

Qualitativamente The 3rd Birthday rappresenta il capitolo più debole della serie. Se da un lato il gameplay più action può essere maggiormente apprezzato da chi criticava la lentezza dei primi episodi, la mancanza di una certa profondità nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi e la stessa atmosfera di gioco rendono i primi due capitoli di un altro livello.​

Curiosità

Nel gioco è possibile sbloccare il costume di Lightning, protagonista di Final Fantasy XIII.

Il gioco era originariamente previsto per cellulari, ma successivamente venne annunciato per PSP.​
 
Ultima modifica:
Bel lavoro e bella serie.

Conservo uno splendido ricordo del secondo del capitolo fu uno dei pochissimi rpg che riuscii a giocare insieme a mio fratello, lui che è sempre stato cosi refrattario al genere.

Del terzo invece...no, meglio dimenticare quel aborto :sadfrog:

 
Bel lavoro e bella serie.

Conservo uno splendido ricordo del secondo del capitolo fu uno dei pochissimi rpg che riuscii a giocare insieme a mio fratello, lui che è sempre stato cosi refrattario al genere.

Del terzo invece...no, meglio dimenticare quel aborto :sadfrog:
Purtroppo il terzo è uscito in quel modo, un vero peccato.

Ai tempi speravo sempre in un nuovo capitolo per PS2 con caratteristiche simili ai primi due episodi.

 
Volendo elaborare, a livello grafico 3rd era notevole per essere un titolo PSP ed il gameplay, per quanto non rientrasse nelle mie corde, poteva divertire.

Il plot però è abominevole.

Una storia pretenziosa, orribile  senza né capo né coda, narrata nel peggior modo possibile, dei personaggi è meglio non parlarne proprio.

Capisco che non potessero utilizzare i temi dei due capitoli precedenti per problemi con diritti d'autore et simili, ma  a tutto c'è un limite.

 
Una domanda: durata dei primi due?

Perchè se non sono di durata monstre potrei pensare di iniziarli, anche perchè ho sempre avuto curiosità su questa saga :asd:

Chissà se riesco a ritrovare le guide di PSM :morty:

 
Ho finito solo il primo, che per rispondere alla domanda di Y2Valian mi è durato poco meno di 10 ore, piaciuto abbastanza, il boss finale mi ha messo ansia. Avevo giocato per un bel po'  al D1 il 3rd Birthday non capendoci molto del plot in primis perché non avevo la conoscenza che ho oggi dell'inglese, secondo perché pensavo ci fossero comunque riferimenti ai primi 2.

Però si, per essere un titolo PSP era impressionante graficamente e il gameplay da TPS faceva il suo, carina anche l'idea del poter portare la propria coscienza su un altro soldato impersonandolo, per avere un vantaggio strategico in battaglia, o più semplicemente quando si era prossimi alla morte.

PE2 lo avrei anche iniziato due estati fa finito il primo, non fosse che come l'ho avviato era in spagnolo  :sard:

 
Una domanda: durata dei primi due?

Perchè se non sono di durata monstre potrei pensare di iniziarli, anche perchè ho sempre avuto curiosità su questa saga :asd:

Chissà se riesco a ritrovare le guide di PSM :morty:


In media? Il primo PE dura sulla decine d'ore.

Però ha un dungeon a cui è collegato un boss ed un ending segreto che si sblocca solo nel NG+ quindi anche più di venti ore.

Anche PEII si finisce tranquillamente una decina d'ore.

A seconda del tuo gusto potrebbe piacerti molto più o molto meno del primo visto che è meno RPG e molto più  "Resident Evil" ;)  

Tranquillo del plot non ci ha capito niente nessuno.

...e quando te lo spiegano, ti farà ancora più pena.

 
In media? Il primo PE dura sulla decine d'ore.

Però ha un dungeon a cui è collegato un boss ed un ending segreto che si sblocca solo nel NG+ quindi anche più di venti ore.

Anche PEII si finisce tranquillamente una decina d'ore.

A seconda del tuo gusto potrebbe piacerti molto più o molto meno del primo visto che è meno RPG e molto più  "Resident Evil" ;)  

Tranquillo del plot non ci ha capito niente nessuno.

...e quando te lo spiegano, ti farà ancora più pena.
Pensavo fossero molto più lunghi stile RPG, invece se si collocano su durate simili è molto buona come cosa.

Avevo visto, comunque, che decisero di cambiare il sistema di gioco tra i due titoli principali

Rifinisco la run B di Automata e poi ci posso fare un bel pensiero per entrambi.

 
PE2 è molto rigiocabile.

Per via dei numerosi livelli di difficoltà(Con un tipico sistema di Unlock e punteggi, tutt'altro che raro per l'epoca) che modificano anche radicalmente i nemici presenti nelle varie aree; da un punto di vista narrativo però una singola run "può"(virgolette dovute visto che non posso entrare nei dettagli) bastare.

Il primo capitolo invece necessita di una seconda run a mio modo di vedere, per via del dungeon extra e dell'ending ad esso collegato :sisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Volendo elaborare, a livello grafico 3rd era notevole per essere un titolo PSP ed il gameplay, per quanto non rientrasse nelle mie corde, poteva divertire.

Il plot però è abominevole.

Una storia pretenziosa, orribile  senza né capo né coda, narrata nel peggior modo possibile, dei personaggi è meglio non parlarne proprio.

Capisco che non potessero utilizzare i temi dei due capitoli precedenti per problemi con diritti d'autore et simili, ma  a tutto c'è un limite.
Sono d'accordo, in particolare sulla storia e sui personaggi.

Dal punto di vista tecnico è sicuramente buono per essere un titolo sviluppato su portatile.

Ho finito solo il primo, che per rispondere alla domanda di Y2Valian mi è durato poco meno di 10 ore, piaciuto abbastanza, il boss finale mi ha messo ansia. Avevo giocato per un bel po'  al D1 il 3rd Birthday non capendoci molto del plot in primis perché non avevo la conoscenza che ho oggi dell'inglese, secondo perché pensavo ci fossero comunque riferimenti ai primi 2.

Però si, per essere un titolo PSP era impressionante graficamente e il gameplay da TPS faceva il suo, carina anche l'idea del poter portare la propria coscienza su un altro soldato impersonandolo, per avere un vantaggio strategico in battaglia, o più semplicemente quando si era prossimi alla morte.

PE2 lo avrei anche iniziato due estati fa finito il primo, non fosse che come l'ho avviato era in spagnolo  :sard:
Hai sconfitto anche il boss del dungeon che si sblocca dopo aver finito il gioco?

Pensavo fossero molto più lunghi stile RPG, invece se si collocano su durate simili è molto buona come cosa.

Avevo visto, comunque, che decisero di cambiare il sistema di gioco tra i due titoli principali

Rifinisco la run B di Automata e poi ci posso fare un bel pensiero per entrambi.
Diciamo che il secondo è più action rispetto al primo. Gli scontri quindi sono più veloci senza però abbandonare quella componente strategica data dall'uso dei poteri mitocondriali.

 
No, francamente non ricordo se comparissero avvisi, ma ci fossero stati probabilmente lo avrei fatto.

Ora non ricordo neanche più nulla :asd:
Se hai l'occasione di rigiocarlo ricordati del dunegeon extra e di questo boss che sono importanti per conoscere la conclusione della storia. ;)

 
Io li ho finiti tutti e tre, il migliore resta il primo come trama/atmosfera (voto 9) mentre già con il secondo c'è stato un calo (voto 7,5).

Il terzo per Psp ha stravolto tutto e non mi è piaciuto molto perché preferisco i classici Jrpg a turni

 
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