Riflessione Perché vi piacciono gli RPG?

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Bobonoel

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Mi sono deciso ad aprire questo thread per avere risposte alla domanda in oggetto: sono un videogiocatore di vecchia data, cominciai con il C64 a 6 anni e poi dal 1992 ho iniziato con le console senza più fermarmi. Ho visto e giocato tantissimi titoli di quasi ogni genere, ma uno di questi che in qualche modo nonostante diversi tentativi non sono mai riuscito a digerire sono stati gli RPG, soprattutto quelli di stampo giapponese. Ne ho iniziati diversi (tendenzialmente capolavori, come FF VII soprattutto) ma dopo al massimo un'ora li ho sempre abbandonati per un motivo, almeno per me, molto semplice: non sono mai riuscito a capire quale fosse il divertimento. Dico davvero, e lo chiedo agli amanti del genere, cosa vi diverte così tanto nel passare da un menu all'altro, nello scorrere statistiche su statistiche, confrontare valori, ecc?

E' una cosa che non sono mai riuscito a capire, sicuramente per un limite mio, quindi mi piacerebbe avere delle opinioni da chi questi giochi li adora, e sono davvero tanti.

 
Mi sono deciso ad aprire questo thread per avere risposte alla domanda in oggetto: sono un videogiocatore di vecchia data, cominciai con il C64 a 6 anni e poi dal 1992 ho iniziato con le console senza più fermarmi. Ho visto e giocato tantissimi titoli di quasi ogni genere, ma uno di questi che in qualche modo nonostante diversi tentativi non sono mai riuscito a digerire sono stati gli RPG, soprattutto quelli di stampo giapponese. Ne ho iniziati diversi (tendenzialmente capolavori, come FF VII soprattutto) ma dopo al massimo un'ora li ho sempre abbandonati per un motivo, almeno per me, molto semplice: non sono mai riuscito a capire quale fosse il divertimento. Dico davvero, e lo chiedo agli amanti del genere, cosa vi diverte così tanto nel passare da un menu all'altro, nello scorrere statistiche su statistiche, confrontare valori, ecc?
E' una cosa che non sono mai riuscito a capire, sicuramente per un limite mio, quindi mi piacerebbe avere delle opinioni da chi questi giochi li adora, e sono davvero tanti.
Per le grandi storie ovviamente :ahsisi:

Il gameplay è "secondario" per quanto mi riguarda, la base deve essere una storia in grado di appassionare.

Non deve essere divertente. Deve essere in grado di coinvolgere e trasmettere qualcosa (tra cui anche il divertimento).

E poi a me piacciono un sacco i numeri, quindi le statistiche sono un piacevole diversivo :ahsisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Storia e mondo di gioco.

Gameplay del tutto secondario per quanto mi riguarda.

 
Mi sono deciso ad aprire questo thread per avere risposte alla domanda in oggetto: sono un videogiocatore di vecchia data, cominciai con il C64 a 6 anni e poi dal 1992 ho iniziato con le console senza più fermarmi. Ho visto e giocato tantissimi titoli di quasi ogni genere, ma uno di questi che in qualche modo nonostante diversi tentativi non sono mai riuscito a digerire sono stati gli RPG, soprattutto quelli di stampo giapponese. Ne ho iniziati diversi (tendenzialmente capolavori, come FF VII soprattutto) ma dopo al massimo un'ora li ho sempre abbandonati per un motivo, almeno per me, molto semplice: non sono mai riuscito a capire quale fosse il divertimento. Dico davvero, e lo chiedo agli amanti del genere, cosa vi diverte così tanto nel passare da un menu all'altro, nello scorrere statistiche su statistiche, confrontare valori, ecc?
E' una cosa che non sono mai riuscito a capire, sicuramente per un limite mio, quindi mi piacerebbe avere delle opinioni da chi questi giochi li adora, e sono davvero tanti.
Sono titoli che si sviluppano su un di un abnorme numero di ore e quindi la trama, personaggi hanno una costruzione molto lenta, così come il gameplay all'inizio può essere "A mala pena ti colpisco con la mia spada" per poi diventare "Ti so affettare in maniera chirurgica" dopo ore ed ore :sisi:

Consiglio di provare South Park, è un JRPG, ma ha la durata di un gioco normale (dura a dire tanto facento tuttotutto 20 ore) e si sviluppa rapidamente.

Poi in alcuni RPG non è richiesto un tempo assurdo nei menù, parlo delle iterazioni più action e moderne (Mass Effect dal 2 primo esempio che mi viene in mente)

Giocare 1 oretta di un RPG è praticamente vedere 10 minuti di Breaking Bad, non capisci nulla di quello accade e sei limitato nelle tue azioni da giocatore. E'il detto "Non si può valutare un libro da una copertina", stesso discorso per un RPG: Non puoi valutarlo con pochissime ore.

 
Il mio jrpg di apertura al mondo fu FFIX tipo in quinta elementare (pokemon venne prima ma lo considero qualcosa di diverso). La cosa allucinante ai tempi fu che il gioco era davvero immenso, sembrava avere infinite possibilita', infiniti livelli, infiniti filmati, e il senso di graduale progressione narrativo uguale ai libri (che ai tempi erano il mio top hobby), oltre al fatto che ti premiava tantissimo le tue ore passate ad allenarti o il tuo cambio di approccio, anche senza richiederti chissa' quali fatiche o riflessi. E pure tecnicamente sembrava di giocare ad un film con inquadrature bellissime e musiche non ne parliamo, libidine pura quando partiva la cg di turno. Ai tempi nessun altro gioco mi dava tutta quella roba. E credo che anche oggi, a livello di immersione, non c'e' altro genere che tenga per quanto oggi sembrano quasi tutti progettini di serie B tecnicamente quindi l'effetto mind blowing della squaresoft non so proprio come replicarlo nei miei cuginetti che vorrei introdurre al genere (pokemon e mario rpg hanno miseramente fallito, ritentero' con Kingdom Hearts quando prenderanno al ps4)

E' una bella domanda comunque, capisco la noia e la lentezza sono parte piu' o meno grande di qualsiasi jrpg ma alla fin fine pure quello contribuisce a farti immergere nel mondo di gioco e poi quando arriva la scena memorabile sei li perfettamente predisposto ad assorbirla e a stampartela in testa come uno dei momenti piu' belli della tua vita :asd:

 
Il Gameplay prima di tutto, come in qualsiasi altro videoGIOCO. Se il Gameplay è legnoso e raffazzonato, può anche essere un GDR hurr durr puro quanto vuoi (coff coff Elex coff coff), ma resterà pur sempre un prodotto mediocre. Oltre al gameplay, adoro la profondità d'interazione con il mondo di gioco e la possibilità di plasmare il personaggio a proprio piacimento (sia per comportamento che per approccio ed interazione), per non parlare dell'immedesimazione che un'ottima ambientazione riesce a dare.

In tutto questo, la storia se c'è è un bene, se non c'è pazienza. Per questo motivo adoro i GDR alla Bethesda, mentre apprezzo di meno quelli più lineari e vincolati come i The Witcher, benché siano anch'essi oggettivamente dei gioconi :sisi:

 
Questione di gusti.

Io li apprezzo proprio per le parti gestionali, gli schemi e personalizzazioni, lo sviluppo nel potenziamento, le scelte per l'inserimento nel party, etc. Mi piace avere questo tipo di controllo.

 
Non sono molto d'accordo sul fatto che il gameplay sia secondario, è l'esatto contrario a volte. Un KH 2 senza quel BS (giocato a difficoltà sostenute) crollerebbe, mi vengono in mente alcuni Tales of che senza quella figata di BS rimarrebbero con un susseguirsi di cliché e stereotipi banali salvati da qualche personaggio carismatico di tanto in tanto. O ancora il recente Xeno X che senza quel gameplay e senso di esplorazione rimarrebbe con dei bambolotti demmerda come personaggi ed un prologo noioso, prolisso, mal gestito e spacciato per tramone. Oppure svariati SMT che privati della componente dei demoni e senza un progressione che enfatizza tale sistema di gioco resterebbero con un thriller/horror di serie B. C'è la serie degli Atlier che fonda la sua stessa esistenza su un sistema di alchimia che è tutto da "giocare", personaggi e trama ce stanno perché ci devono essere :asd: Così come i giochi Level-5 tendono mooooolto di più al giocato che al narrato secondo me.

Poi ovviamente ci sono anche quelli che puntano ad un intreccio narrativo ben fatto, però ho ormai notato che non è proprio il focus, i jrpg puntano più a farti vivere un viaggio o un avventura, trasmettendo sensazioni con una determinata atmosfera, senza badare poi molto alla scrittura in sé o ad un tramone da oscar. Evitando generalizzazioni eccessive, che poi arriva comunque il Nier Automata che ha una sceneggiatura che spazza la maggioranza della roba presente nel mondo videoludico, imho. Ma quello è Yoko Taro.

Similmente anche i Wrpg variano molto. Ci sono quelli che necessitano di una scrittura ben fatta (decisamente di più rispetto ad un Jrpg) e altri che fanno della "giocosità" il punto forte, mi viene in mente il recente Divinity, seppur migliorato tantissimo sul fronte scrittura specie i personaggi.

Ciò che può tenere lontano un giocatore da questi giochi è la pesantezza generale che possono trasmettere. Sono lunghi, alcuni wrpg (specie quelli più classici) richiedono un grosso dispendio di tempo in letture di dialoghi e building dei personaggi, così come molti jrpg partono lenti con una progressione lunga, magari spezzata anche da molte cutscenes tipo i FF (coff coff tranne il XV coff coff). Ci sta che stucchino, o ci entri dentro e ne rimani catturato o lo droppi dopo due secondi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Rispondendo al titolo, perché sono titoli lenti, ragionati, estremamente tattici negli esponenti meno mainstream e sempre corretti nei confronti del giocatore. Perché costruiscono e ti mettono di fronte ad un mondo tutto nuovo, pieno di sfaccettature che non lascia spazio a domande di nessun tipo. È il genere che più ti fa ''entrare'' nel videogioco, nonché il più completo del medium.

Devi diventare un po' bambino, deve esserci qualcosa che stuzzica la tua fantasia e che ti porta a fantasticare. Se manca tutto questo è un genere che non reggi, a prescindere dai menu e dalle statistiche. Tanto oggi come oggi i GDR passano dai Pillars agli Skyrim, titoli per tutti i tipi di giocatori

 
Se il Gameplay è legnoso e raffazzonato, può anche essere un GDR hurr durr puro quanto vuoi (coff coff Elex coff coff), ma resterà pur sempre un prodotto mediocre.
Per questo motivo adoro i GDR alla Bethesda
C'è qualcosa che non va.

 
Il Gameplay prima di tutto, come in qualsiasi altro videoGIOCO. Se il Gameplay è legnoso e raffazzonato, può anche essere un GDR hurr durr puro quanto vuoi (coff coff Elex coff coff), ma resterà pur sempre un prodotto mediocre. Oltre al gameplay, adoro la profondità d'interazione con il mondo di gioco e la possibilità di plasmare il personaggio a proprio piacimento (sia per comportamento che per approccio ed interazione), per non parlare dell'immedesimazione che un'ottima ambientazione riesce a dare.
In tutto questo, la storia se c'è è un bene, se non c'è pazienza. Per questo motivo adoro i GDR alla Bethesda, mentre apprezzo di meno quelli più lineari e vincolati come i The Witcher, benché siano anch'essi oggettivamente dei gioconi :sisi:
Giochi Bethesda e buon gameplay non si può sentire, i tes hanno il combat system più ridicolo di sempre e solo F4 ha un gunplay simil decente ma comunque scialbo.

Quoto su Witcher, lì il gameplay nel primo è proprio da ginocchiata sui denti, negli altri due un pelo meglio ma sempre mediocre...

Per me l'apice rimarrà sempre l'era di BG e cugini, il party potevi farlo in 20 modi diversi e poteva funzionare sempre, offrendo comunque un'ottima sfida.

 
Il Gameplay prima di tutto, come in qualsiasi altro videoGIOCO. Se il Gameplay è legnoso e raffazzonato, può anche essere un GDR hurr durr puro quanto vuoi (coff coff Elex coff coff), ma resterà pur sempre un prodotto mediocre. Oltre al gameplay, adoro la profondità d'interazione con il mondo di gioco e la possibilità di plasmare il personaggio a proprio piacimento (sia per comportamento che per approccio ed interazione), per non parlare dell'immedesimazione che un'ottima ambientazione riesce a dare.
In tutto questo, la storia se c'è è un bene, se non c'è pazienza. Per questo motivo adoro i GDR alla Bethesda, mentre apprezzo di meno quelli più lineari e vincolati come i The Witcher, benché siano anch'essi oggettivamente dei gioconi :sisi:
Non ho giocato Elex, ma da quel che ho visto non è così legnoso come dici. Certo ha un po' un aspetto grezzo e non sarà responsivo quanto un Dark Souls, Nioh o Nier Automata ma quelli hanno una tendenza molto più virata all'action. Il genere non ha mai brillato per fluidità tranne qualche eccezione.

Gli stessi GDR Bethesda sono tutto tranne che piacevoli nel feeling che trasmettono durante il combattimento. Non so Fallout 4 ma gli altri li ho giocati un po' tutti.

 
E' vero che il gameplay è sacrosanto ed è l'ABC da cui partire per creare un vg quanto meno interessante, tuttavia è vero anche che nei rpg (jrpg soprattutto) è forse la cosa a cui do meno importanza :unsisi:

La storia, imho, viene prima di tutto, su questo non ci piove. Puoi farmi un rpg/jrpg con un gamplay della madonna, ma se la storia è molto meh allora difficilmente mi prenderebbe. Discorso inverso, un prodotto del genere con un gameplay anche appena sufficiente ma dotato di una storia emozionante e appassionante lo accetterei più che volentieri. Poi certo, se ha entrambe le cose tanto meglio :asd:

 
Perché è un genere che ti fa entrare nel videogioco stesso e ti fa letteralmente vestire i panni del protagonista, ti fa sentire i progressi che fa il tuo personaggio nel corso delle svariate ore di gioco...se a questo uniamo anche una buona trama e una buona caratterizzazione dei personaggi e delle ambientazioni, si può ben capire perché sia uno dei generi più apprezzati...

 
Per la possibilità di scelta, sia per quanto riguarda la parte narrativa (scegliere con chi schierarsi, chi ostacolare ecc.) sia per quanto riguarda la possibilità di approccio alle situazioni. Il battle system passa in secondo piano se vengono soddisfatte queste condizioni. Ovviamente voglio scelte con conseguenze tangibili, non voglio dover stare troppo a pensare se unirmi alla gilda dei guerrieri o a quella dei maghi se poi il gioco non mi impedisce di scegliere entrambe, e poi perché no, diventare contemporaneamente maestro della gilda dei ladri e degli assassini (giusto Oblivion? :asd:). Oltre a questo, visto che parliamo di giochi che in media durano 40 e passa ore, una buona storia è utile a tenere alta l'attenzione :sisi:

 
Non sono molto d'accordo sul fatto che il gameplay sia secondario, è l'esatto contrario a volte. Un KH 2 senza quel BS (giocato a difficoltà sostenute) crollerebbe, mi vengono in mente alcuni Tales of che senza quella figata di BS rimarrebbero con un susseguirsi di cliché e stereotipi banali salvati da qualche personaggio carismatico di tanto in tanto. O ancora il recente Xeno X che senza quel gameplay e senso di esplorazione rimarrebbe con dei bambolotti demmerda come personaggi ed un prologo noioso, prolisso, mal gestito e spacciato per tramone. Oppure svariati SMT che privati della componente dei demoni e senza un progressione che enfatizza tale sistema di gioco resterebbero con un thriller/horror di serie B. C'è la serie degli Atlier che fonda la sua stessa esistenza su un sistema di alchimia che è tutto da "giocare", personaggi e trama ce stanno perché ci devono essere :asd: Così come i giochi Level-5 tendono mooooolto di più al giocato che al narrato secondo me.

Poi ovviamente ci sono anche quelli che puntano ad un intreccio narrativo ben fatto, però ho ormai notato che non è proprio il focus, i jrpg puntano più a farti vivere un viaggio o un avventura, trasmettendo sensazioni con una determinata atmosfera, senza badare poi molto alla scrittura in sé o ad un tramone da oscar. Evitando generalizzazioni eccessive, che poi arriva comunque il Nier Automata che ha una sceneggiatura che spazza la maggioranza della roba presente nel mondo videoludico, imho. Ma quello è Yoko Taro.

Similmente anche i Wrpg variano molto. Ci sono quelli che necessitano di una scrittura ben fatta (decisamente di più rispetto ad un Jrpg) e altri che fanno della "giocosità" il punto forte, mi viene in mente il recente Divinity, seppur migliorato tantissimo sul fronte scrittura specie i personaggi.

Ciò che può tenere lontano un giocatore da questi giochi è la pesantezza generale che possono trasmettere. Sono lunghi, alcuni wrpg (specie quelli più classici) richiedono un grosso dispendio di tempo in letture di dialoghi e building dei personaggi, così come molti jrpg partono lenti con una progressione lunga, magari spezzata anche da molte cutscenes tipo i FF (coff coff tranne il XV coff coff). Ci sta che stucchino, o ci entri dentro e ne rimani catturato o lo droppi dopo due secondi.
Ero nel bel mezzo della scrittura di un papiro poi però ho riletto i vari commenti...e leggendo quello di Mark mi sono reso conto che sarebbe stato superfluo.

 
C'è qualcosa che non va.
Giochi Bethesda e buon gameplay non si può sentire, i tes hanno il combat system più ridicolo di sempre e solo F4 ha un gunplay simil decente ma comunque scialbo.Quoto su Witcher, lì il gameplay nel primo è proprio da ginocchiata sui denti, negli altri due un pelo meglio ma sempre mediocre...

Per me l'apice rimarrà sempre l'era di BG e cugini, il party potevi farlo in 20 modi diversi e poteva funzionare sempre, offrendo comunque un'ottima sfida.
Non ho giocato Elex, ma da quel che ho visto non è così legnoso come dici. Certo ha un po' un aspetto grezzo e non sarà responsivo quanto un Dark Souls, Nioh o Nier Automata ma quelli hanno una tendenza molto più virata all'action. Il genere non ha mai brillato per fluidità tranne qualche eccezione.Gli stessi GDR Bethesda sono tutto tranne che piacevoli nel feeling che trasmettono durante il combattimento. Non so Fallout 4 ma gli altri li ho giocati un po' tutti.
E' inutile miei cari, il BS di Skyrim è ottimo che vi piaccia o no :thorin: Sempre meglio di The Witcher 2: rotto, legnoso e sbilanciato come pochi... ma ehi, tanto il Gameplay non conta vero? :thorin:

 
va anche detto che il pessimo bs di skyrim si può aggiustare(parzialmente) con le mod

non assolve bethesda, ma oggi è una cosa che si può risolvere

 
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