Ho ragionato un po' ma sinceramente lato console per quello che è il mio vissuto mi è difficile ricordare un successo immeritato, se non quello rappresentato proprio da questa generazione di PlayStation. Per essere immeritato dovrebbe essere acquisito senza meriti oppure ottenuto con scorciatoie, come nell'esempio che hai fatto prima.
Di insuccessi immeritati è per me più semplice forse: Dremcast, GameCube, non hanno fatto abbastanza per riuscire a essere di "successo", ma hanno dato qualcosa, romanticamente, alla storia; letteralmente, a chi li ha utilizzate. Nel suo piccolo, da sola, PS Vita.
E' un mercato che è sempre stato estremamente competitivo, dove attraverso la concorrenza e le cose valide introdotte dai competitor si è arrivati a cambiare le regole (ps one: cd, distribuzione non più negozio giocattoli; X360: live; Wii: WiiSport e Galaxy), a innovare, a migliorare l'industria. Quando si arriva al successo non è stato mai per caso, per questi prodotti. E in questo le persone dietro a PlayStation 6 diranno se questa fase è stata estemporanea oppure, in continuità, diventerà la norma.
I giochi che ci piacciono tanto sono titoli che costa enormemente produrre, che tengono bloccate risorse e budget per anni, per poi vendere se va bene una manciata o poco di più di milioni di copie. Saranno sempre meno, sempre più indirizzati ad un pubblico vecchio e settoriale, ad un mercato sempre più aperto. Nel mentre sarà passata la generazione e sarà ora di prendere il nuovo giocattolo, per rigiocare gli stessi giochi patchati mentre la giostra ricomincia.
Sony adesso è specializzata in questo, ma non è detto che sempre le andrà bene. Il focus è su Marathon e Destiny, sulla sprite di fuoco, su portal, sul far avere la sottoscrizione attiva per giocare online, per avere i salvataggi incloud, per far acquistare controller colorati, la versione enthusiast della console, e ogni altra cosa che respireremo. Certe cose sono anacronistiche, altre soltanto paracule, altre puro fumo negli occhi