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Retro Controversia: Rule of Rose

Quindici anni...
Quindici anni fa il sottoscritto leggeva ancora riviste di videogiochi ed andava alle scuole medie.
Quindici anni fa, l'internet non era ancora nelle case di tutti noi, gli smartphone sembravano fantascienza e con loro le orde di titoli mobile only che hanno portato sui gaming l'interesse di masse impensabili di persone.
Quindici anni fa l'accoppiata violenta/videogiochi era forse ancora più comune e sdoganata di quanto viviamo oggigiorno.
Fu proprio in questo periodo che in Giappone vide la luce uno dei titoli più "discussi" del epoca, ostracizzato e marchiato come immorale da benpensanti che non lo avevano neppure giocato.
Il famigerato, maledetto: Rule of the Rose, il gioco in cui
"Vince chi seppellisce per prima la bambina"(Titolo a caratteri cubitali di Panorama ai tempi).
L'eretico, l'immorale...diventato oggi giorno merce rarissima per i collezionisti, allora molti si dimenticarono persino di provarlo.
...ma era davvero cosi scabroso? immorale? improponibile?
Ma soprattutto, polemiche a parte, cosa ha lasciato ai giocatori questa storia di abusi, bambini e promesse infrante?
...a voi

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