Cast
Amy Adams: Camille Preaker
Patricia Clarkson: Adora Crellin
Eliza Scanlen: Amma
Elizabeth Perkins: Jackie
Madison Davenport: Meredith Wheeler
Chris Messina: Detective Richard Willis
Matt Craven: Vickery
Taylor John Smith: John Keene
Sinossi
Camille Preaker, una giornalista di Chicago che, nel tentativo di migliorare la sua vita dopo anni di autolesionismo che l'hanno fatta finire in un ospedale psichiatrico, fa ritorno nella sua città natale, Wind Gap, nel Missouri. Tuttavia, Camille rischia di cadere ancora più a fondo quando si ritrova a coprire una storia sconcertante: l'omicidio di una bambina e la scomparsa di un'altra.
Vista la penultima puntata, strepitosa, semplicemente strepitosa. Questa serie è un capolavoro, non vedo l'ora di vedere come si concluderà la settimana prossima, anche se ho un brutto presentimento sulla sorte dei personaggi
Vista la puntata finale, devastante e mozzafiato dall'inizio alla fine. Amy Adams, Patricia Clarkson, Eliza Scanlen sensazionali, e Jean-Marc Vallée strepitoso come sempre alla regia.
Purtroppo mi ero beccato uno spoiler online sul finale, da un idiota che fingeva di non aver letto il libro e faceva "teorie". Non importa comunque, è meraviglioso come sia stato messo in scena, e mi ha comunque sorpreso e lasciato a bocca aperta.
L'ultima battuta della serie rimarrà nella storia della TV, semplicemente geniale per la sua ingenua follia.
Un capolavoro che a quanto vedo sta passando un po' troppo in sordina, spero che l'arrivo a settembre su Sky Atlantic in Italia, possa dargli un po' di visibilità e possa farlo apprezzarlo ad un pubblico più ampio.
Vedere questa serie è un imperativo categorico, miglior serie del 2018 fino ad ora
Solitamente aspetto fine stagione per commentare ma posso dire già che è una serie strepitosa.
Grande atmosfera si respira a Wind gap.
Caratterizzazione dei personaggi grandiosa e anche piuttosto inusuale: qualche clichè tra i comprimari ma i personaggi principali mi stanno sorprendendo.
Solitamente aspetto fine stagione per commentare ma posso dire già che è una serie strepitosa.
Grande atmosfera si respira a Wind gap.
Caratterizzazione dei personaggi grandiosa e anche piuttosto inusuale: qualche clichè tra i comprimari ma i personaggi principali mi stanno sorprendendo.
In solo 8 episodi è riuscita a trasmettermi moltissime emozioni e mi ha catturato totalmente.
Le performance sono tutte strepitose, quella della Adams in primis che mi ha fatto letteralmente innamorare del suo personaggio.
Un thriller atipico, che gioca poco con il lato investigativo ma molto con i personaggi, attraverso i quali si prende anche molte pause.
Il tema principale infatti non è tanto la ricerca dell'omicida, l'evento in sé e la sua risoluzione. Questo pare più un pretesto per raccontare la vita dei suoi protagonisti.
Fino al finale, dove tutto si intreccia inesorabilmente.
Grande finale, mi è piaciuto molto la messa in scena con la sorpresa dei titoli di coda. Oltre che spiazzante è fondamentale per dare un "tono" a tutto.
Personalmente avevo già incominciato dalla quarta puntata ad indirizzarmi sulla soluzione che poi è stata data, anche se
le ultime due puntate mi avevano fatto dubitare fino a farmi quasi del tutto ricredere.
Di indizi che istigassero e annunciassero la reale soluzione comunque ne è disseminata ogni puntata.
Se devo trovare qualcosa che veramente non mi è piaciuto è la scena
in cui Camille fa sesso con il ragazzo sospettato, l'ho trovato un po' forzata. Ok l'empatia per la perdita e il contesto, ma che lei si faccia "leggere" così, che decida di spogliarsi dopo averci mostrato le sue immense difficoltà nel farlo, mi è sembrato tutto un po' forzato. Questa piccola parte l'ho trovata veramente fuori luogo, forse serviva anche per (ri)sottolineare le fragilità di Camille e per creare il presupposto per l'allontanamento di "Kansas City" (che sapevo aver visto in qualche altra serie HBO, infatti ha recitato in Six Feet Under).
Peccato vedere serie con questa qualità a nemmeno 2 pagine di discussione e Gotham, Defenders e simili a decine. Meriterebbe molta più attenzione.
Serie spettacolare, sia per la scrittura che le interpretazioni. Amy Adams e Patricia Clarkson sono state straordinarie a raccontarci questa folle e dolorosa storia familiare. Ci voleva un'attrice di spessore per il difficile ruolo da protagonista e la Adams riesce a pieno.
L'ultimo episodio l'ho visto stando sulla punta della sedia e urlando tutto il tempo contro lo schermo. Un senso di disagio e silente dolore attraversa tutta la serie, facendoti vivere le stesse sofferenze della protagonista. Serie da vedere assolutamente.
Riguardo il finale
fin dall'inizio la sorella ha mostrato di avere una doppia faccia e me lo sentivo che c'entrava qualcosa. La madre era totalmente fuori, ma non ce la vedevo a strappare i denti dalle ragazze: per quello ci voleva rabbia oltre che pazzia.
Serie spettacolare, sia per la scrittura che le interpretazioni. Amy Adams e Patricia Clarkson sono state straordinarie a raccontarci questa folle e dolorosa storia familiare. Ci voleva un'attrice di spessore per il difficile ruolo da protagonista e la Adams riesce a pieno.
L'ultimo episodio l'ho visto stando sulla punta della sedia e urlando tutto il tempo contro lo schermo. Un senso di disagio e silente dolore attraversa tutta la serie, facendoti vivere le stesse sofferenze della protagonista. Serie da vedere assolutamente.
Riguardo il finale
fin dall'inizio la sorella ha mostrato di avere una doppia faccia e me lo sentivo che c'entrava qualcosa. La madre era totalmente fuori, ma non ce la vedevo a strappare i denti dalle ragazze: per quello ci voleva rabbia oltre che pazzia.
La chiave di lettura era tutta nella ricerca di attenzioni. Di tutte e 3 le protagoniste, in forme differenti.
Penso che il punto forte di questa mini-serie sia anche le modalità con cui sono fornite le soluzioni. Se gli altri esponenti del genere si basano su più indizi dosati in modo quasi guidato in seguito a ricerche o brillanti intuizioni dei detective/mentalisti di turno, qui si hanno quasi fin da subito tutti gli elementi (certo sempre più riccorrentemente sottolineati con l'intercedere della storia) per venirne a capo, che sono però puramente inerenti alla personalità dei personaggi. Non si basano insomma su elementi materiali o sconcertanti prove oggettive.
La ricerca di attenzioni dicevo... di Amma in particolare: dalle quotidiane interazioni con Camille e Adora, alla recita, per finire con l'ultima (s)cena. La nuova amica cattura l'attenzione dei commensali. Anche lì, sul finire, un ennesimo indizio, oltre alla reazione di Amma. Sulla mano della futura terza vittima una scritta in pennarello: Call mama.
Geniale come sul finire la serie sposti l'attenzione su un tema del passato la cui risoluzione sembra, ed illude, assorbire e spiegare anche gli omicidi del presente. Gli assassini, che sono stati il tema di fondo di tutta la serie, sono completamente travolti dai nuovi eventi e quasi dimenticati (almeno da me). L'attenzione è distolta, lo spettatore è portato a non ragionare più, è soddisfatto dalla soluzione. Trovato un carnefice lo si incolpa automaticamente di tutto il male.
Tutte queste non richieste considerazioni sono figlie di un rewatch, che consiglio. Molti dettagli e chicche sono sicuramente più intelliggibili.