Cosa c'è di nuovo?

Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

Ran

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TarchiatoTasso Sta tranquillo che i modelli di donne scosciate e prosperose esisteranno sempre. Continuano ad esserci, ti stai solo lamentando che non siano ovunque 😂
 

TarchiatoTasso

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TarchiatoTasso Sta tranquillo che i modelli di donne scosciate e prosperose esisteranno sempre. Continuano ad esserci, ti stai solo lamentando che non siano ovunque 😂
Affatto. Mi sto lamentando di censure e mirate esclusioni in editor teoricamente "inclusivi". Non mi aspetto le hot chicks e gli uomini oliati in tlou :asd:
 

Shame_and_a_lie

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Potresti indicarmi dove esattamente ho detto qualcosa in contraddizione? Le mie idee sono sempre le stesse. Si, la società ci ha imposto canoni e lo fa da anni. Così come impone altre cose "il blu è da maschietto e il rosa da femmina". Le imposizioni non mi sono mai piaciute. Ora stanno cercando di cambiare le carte in tavola e che i nuovi canoni potrebbero iniziare ora. Cosa non va? Trovo che promuovere solo corpi oggettivamente perfetti e inarrivabili sia tossico per alcune aspetti, come cosplayer ho fatto l'esempio.
Per ora non abbiamo abbandonato alcun costrutto sociale per passare a un altro, siamo ancora ai costrutti sociali degli anni 70/80 e de li non ci muoviamo, almeno, in Italia.
Oltretutto appena si parla di trans c'è una pioggia di insulti, quindi non vedo come si possa dire che la transessualità sia stata accolta dalla società, perché palesemente non è così. Ed è stato dimostrato pure in questa discussione
Non va che sempre un imposizione di un canone rimane, e come tale è tanto tossica quanto quella prima, per quanto possa piacerti di più.

Per quello trovo ridicolo cambiare un' imposizione con un'altra perché il succo non cambierebbe di una virgola.
 

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Eccerto, alla fine si riduce tutto a "buonsenso" vs "ossessionati dalle tette" (aka pipparoli) :rickds::rickds::rickds:

Ma poi chi ha parlato di "valutazioni" dei videogiochi :asd:
Come al solito si guarda il dito e non la luna.
ovviamente non volevo dare del pipparolo a nessuno. Ma se l'argomento su cui si discuteva era quello, magari dovevo essere meno toscano nel citarlo :asd:

Infatti proprio quello chiedevo, volevo spostare il focus dal dito (l'editor) e volevo esempi più cicciosi che di robe woke che rovinano in modo significativo l'esperienza, ovvero la luna

direi che ti sei risposto da solo :asd:
appunto, magari è un problema mio. Voi che avete esempi concreti, fatemi capire l'entità del problema e come rovina l'esperienza. Secondo me è un argomento interessante, ma se si rimane sempre sul vago o ci si focalizza su aspetti marginali non si capisce quanto (se) è grave la situazione
 
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TarchiatoTasso

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Non va che sempre un imposizione di un canone rimane, e come tale è tanto tossica quanto quella prima, per quanto possa piacerti di più.

Per quello trovo ridicolo cambiare un' imposizione con un'altra perché il succo non cambierebbe di una virgola.
Perfection.

La platea di rappresentazioni va ampliata, non compressa verso altre direzioni. A meno che non ci si voglia "vendicare" negli intenti artistici ma a quel punto, beh, il velo "inclusivo" decade totalmente.
Post unito automaticamente:

ovviamente non volevo dare del pipparolo a nessuno. Ma se l'argomento era quello, ho risposto su quello, magari dovevo essere meno toscano nel dirlo :asd:

Infatti proprio quello chiedevo, volevo spostare il focus dal dito (l'editor) e volevo esempi più cicciosi che di robe woke che rovinano in modo significativo l'esperienza, ovvero la luna


appunto, magari è un problema mio. Voi che avete esempi concreti, fatemi capire l'entità del problema e come rovina l'esperienza
Di esempi ne ho fatti, tra censure retroattive, inspiegabili imbruttimenti nei design femminili e improvvisi afflati da "Braghettone" nel disegnare certi pg. Rovina l'esperienza ludica? No, assolutamente e non era quello il punto. Indica una tendenza puritana e censoria nell'estetica videoludica che a me sta sul gozzo? Hell yes.
Non volevi dare del pipparolo a nessuno ma intanto sei entrato nel discorso riassumendo tutto in "tette grosse", abbastanza ingeneroso.
 
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Final Dream

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In questo momento è tutto un discorso politico e non davvero di rappresentanza o economico. La maggior parte delle aziende fanno queste cose non perchè ci credono veramente, o pensano di farci soldi, ma per cose esterne.

Lo dimostra il fatto, tra le altre cose, di come si piegano a 90 per pubblicarli in territori come l'arabia.


Questione molto diversa da quella di anni fa, con protagonista sempre maschi bianchi etero e donne sessualizzate. :sisi:
 

Haezer

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A me fanno sorridere le arrampicate sugli specchi che si fanno per negare il fatto che il fondamentalismo woke sta permeando anche l'industria dei videogiochi... :asd:

Esatto.

Fa sorridere anche il fatto che vengano dati dei meriti ed una moralità a delle aziende a cui dell'inclusività e dei diritti in generale non frega un cazzo :asd:
"Wow, come sono inclusivi in Bioware, pensano anche alle persone trans ed alle loro difficoltà dovute ad interventi etc."

No, lo fanno per soldi, come qualsiasi altra loro azione. E spacciare queste questioni puramente speculatorie come una "missione morale" o "progressismo" è, per essere buono, da ingenui.

Volete vedere quanto frega a queste aziende delle vostre battaglie sui diritti ?
Durante il Pride Month andate sulle loro pagine social dedicate al mercato mediorientale :asd:

Un tempo ero il primo a farmi il sangue amaro quando vedevo certi obbrobri e censure nel mercato videoludico, ma una volta che entri nell'idea che tutto ciò che sta avvenendo sia solo una bolla, la si vive più serenamente. Questa ideologia morirà quando non sarà più profittevole per le aziende, cioè tra non molto mi sa.
 

TarchiatoTasso

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Esatto.

Fa sorridere anche il fatto che vengano dati dei meriti ed una moralità a delle aziende a cui dell'inclusività e dei diritti in generale non frega un cazzo :asd:
"Wow, come sono inclusivi in Bioware, pensano anche alle persone trans ed alle loro difficoltà dovute ad interventi etc."

No, lo fanno per soldi, come qualsiasi altra loro azione. E spacciare queste questioni puramente speculatorie come una "missione morale" o "progressismo" è, per essere buono, da ingenui.

Volete vedere quanto frega a queste aziende delle vostre battaglie sui diritti ?
Durante il Pride Month andate sulle loro pagine social dedicate al mercato mediorientale :asd:

Un tempo ero il primo a farmi il sangue amaro quando vedevo certi obbrobri e censure nel mercato videoludico, ma una volta che entri nell'idea che tutto ciò che sta avvenendo sia solo una bolla, la si vive più serenamente. Questa ideologia morirà quando non sarà più profittevole per le aziende, cioè tra non molto mi sa.
...O quando finiscono gli sgravi fiscali dei fondi esg (anche quelli fra non molto) :sisi:
 

Wideshut

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Ma a prescindere da tutto, ho visto dei video su YouTube raccapriccianti (non ho bisogno di farvi i nomi). Che me ne frega a me se sul nuovo Dragon Age hanno messo cicatrici sotto il petto? E se come opzione in più mettessero una gamba di legno o un uncino, a me che me ne fregherebbe? Posso farmi benissimo la mia omnia bellissima ed eterea, è un opzione in più e non capisco proprio perché debba dare fastidio a questi quattro dementi.

Questo è quasi cherry picking però. L'opzione in più non è mai stata un problema, pilotare interi sviluppi per proiezioni politiche, a prescindere da quali queste siano, lo è.
 

TarchiatoTasso

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Questo è quasi cherry picking però. L'opzione in più non è mai stata un problema, pilotare interi sviluppi per proiezioni politiche, a prescindere da quali queste siano, lo è.
Ma infatti spostare l'attenzione dallo sviluppo (intenti, politica) a "le lamentele degli youtubers" non funziona. Who cares.
(Top l'avatar dei machine girl :bananarap:)
 

Haezer

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...O quando finiscono gli sgravi fiscali dei fondi esg (anche quelli fra non molto) :sisi:

Sì, non l'ho citato direttamente ma sì :asd:
E ci saranno ripercussioni non solo in ambito creativo (Che è quello che più interessa, almeno a me) ma anche oltre, tipo le assunzioni basate sulla DIE o le consultation companies avranno vita breve secondo me.
Basta aspettare il cadavere in riva al fiume e non farsi travolgere dagli estremismi :sisi:
 

K12

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Di esempi ne ho fatti, tra censure retroattive, inspiegabili imbruttimenti nei design femminili e improvvisi afflati da "Braghettone" nel disegnare certi pg. Rovina l'esperienza ludica? No, assolutamente e non era quello il punto. Indica una tendenza puritana e censoria nell'estetica videoludica che a me sta sul gozzo? Hell yes.
Non volevi dare del pipparolo a nessuno ma intanto sei entrato nel discorso riassumendo tutto in "tette grosse", abbastanza ingeneroso.
però la censura verso la sessualizzazione è una cosa con cui i vg in occidente hanno convissuto sin dagli albori, ed è dovuta principalmente ad un certo puritanesimo degli americani, non è una cosa nuova introdotta dal woke. Anche se magari chi è più sensibile a temi woke lo fa per motivi diversi

Cmq capisco il tuo punto di vista. Se non rovina l'esperienza ludica però tenderei a pensare che la situazione non è poi cosi grave come la si dipinge
 

Wideshut

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però la censura verso la sessualizzazione è una cosa con cui i vg in occidente hanno convissuto sin dagli albori, ed è dovuta principalmente ad un certo puritanesimo degli americani, non è una cosa nuova introdotta dal woke. Anche se magari chi è più sensibile a temi woke lo fa per motivi diversi

Per me c'hai preso, il problema non è tanto "il woke", è la smania dei produttori - quelli americani più di tutti - di voler comandare sui team di creativi in modo opprimente quando non diventa censura vera e propria delle idee degli artisti. Una cosa contro cui i videogiochi si sono sempre dovuti scontrare, solo che oggi lo zoccolo duro di queste produzioni è rappresentato da ciò con cui si identifica generalmente il woke.
 

TarchiatoTasso

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però la censura verso la sessualizzazione è una cosa con cui i vg in occidente hanno convissuto sin dagli albori, ed è dovuta principalmente ad un certo puritanesimo degli americani, non è una cosa nuova introdotta dal woke. Anche se magari chi è più sensibile a temi woke lo fa per motivi diversi

Cmq capisco il tuo punto di vista. Se non rovina l'esperienza ludica però tenderei a pensare che la situazione non è poi cosi grave come la si dipinge
Lo dicevo anche io una pagina fa. Infatti è una censura che si è spostata da destra a sinistra negli ultimi anni dietro il beneplacito della stampa e della critica, con mio GRANDE rammarico. Una delusione personale leggere, da "amici", frasi che fino a dieci anni fa avrebbero proferito giusto vecchi tromboni conservatori.

Per me a prescindere dall'influenza sulle meccaniche ludiche rimane grave: una privazione, un taboo (che prima non c'era) è a detrimento del videogioco tutto (ma si potrebbe estendere ad altro intrattenimento).
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Sì, non l'ho citato direttamente ma sì :asd:
E ci saranno ripercussioni non solo in ambito creativo (Che è quello che più interessa, almeno a me) ma anche oltre, tipo le assunzioni basate sulla DIE o le consultation companies avranno vita breve secondo me.
Basta aspettare il cadavere in riva al fiume e non farsi travolgere dagli estremismi :sisi:
Ma infatti, perlomeno da parte mia, non ci sono discorsi estremisti. I rage baiter anti-woke sono un'altra roba :asd:
 
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Sparda

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games dome
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Leggevo i vostri post e riflettevo su una cosa: mi sembra che ci sia una sovrapposizione di più livelli di discussione e tematiche, che se non opportunamente divise penso che faccia loro un gran disservizio:

-la prima cosa che mi sento di dire è che in tutte le discussioni di "woke" e videogiochi, purtroppo, il 90% delle volte "l'inclusione" non c'entra nulla. A mio parere le iniziative veramente inclusive nei vg sono state per esempio tutte quelle relative alle opzioni di accessibilità, ma per quanto riguarda le forme di rappresentazione siamo ancora in alto mare (ci torno subito);

-la mia idea è che in generale il fruitore di videogiochi non è stupido o poco sveglio; quando un prodotto veicola un contenuto artefatto e stucchevole se ne accorge. Per esempio, un fanservice estremo e dozzinale sfocia molto facilmente nello squallore quando non nella comicità (involontaria). Una storiella scritta male, moralista e dagli intenti retorici convince ben poche persone. Il polpettone blockbuster che gioca "safe" non conquista e non convince nessuno, anzi annoia. Allo stesso modo, un tentativo di "rappresentatività" goffo e ostentato viene percepito come paraculo e poco altro.

-il bisogno di ampliare le forme di rappresentazione nei videogiochi è reale; ci sono diversi casi in cui ho apprezzato la qualità, la credibilità e la sensibilità con cui questo è stato fatto, ad esempio TLOUII. Le protagoniste non erano personaggi "etichetta", erano personaggi veri e come tali sono stati apprezzati. Ci sarebbero diversi altri esempi, ma in generale è più facile che si tratti di giochi autoriali e ben scritti.

-alle SH non frega una mazza dell'"inclusione" o della "rappresentatività". Qualsiasi prodotto non nasca da un guizzo prevalentemente artistico e/o autoriale sta soltanto adulando il tipo di utenza che di volta in volta gli è più conveniente, e verrà adottata qualsiasi misura posticcia necessaria per raggiungere un determinato traguardo di marketing e vendite.

Ora, il mio pensiero è: giocare la partita di temi seri come "l'inclusione" e la "rappresentatività" sul terreno delle megacorp videoludiche è un'operazione fallimentare in partenza. Il predominio dei corpi iper-sessualizzati era negativo in quanto modelli unici ed esclusivi di riferimento, che creavano standard irreali e penalizzanti (per tutti) e contribuivano a rafforzare alcuni stereotipi sui videogiochi stessi (ad es., "il videogioco è un passatempo da maschi").
Tenendo conto di questo, l'odierno bisogno di varietà nelle forme di rappresentazione è reale, perché creare alternative credibili e verosimili a questi superuomini e donne perfetti che popolano il media può fargli fare un salto qualitativo. Ma la megacorp che produce il prodotto di massa adotta questa strategia non per fini "nobili" ma commerciali, e pertanto ha una probabilità molto elevata di tirare fuori un prodotto posticcio e artefatto.
Il mio ragionamento è: l'obiettivo dell'ampliamento delle forme di rappresentazione (almeno nei videogiochi) dovrebbe essere favorire un cambiamento di punti di vista nel mondo, "normalizzare" in un media come questo modelli e tipi che in realtà sono già la normalità. Tirare fuori "in serie" prodotti posticci e di bassa qualità che paiono rispondere ad un'agenda sistematica a mio parere fa un disservizio alla causa e crea ostilità nel pubblico generalista che si vuole "sensibilizzare", perché (vedere punto 2) le persone percepiscono la sviolinata in sottotesto e non se la bevono. Per estensione, tutto ciò che è ""inclusione"" diventa tirannico, pesante e stupido.
Qualcuno potrebbe dirmi "e chi cazzo se ne frega che l'uomo bianco etero o chicchessia si offende? Si è goduto la sua egemonia indiscussa per secoli, è giusto che adesso se ne stia da parte e capisca che non è il centro del mondo". Ma la mia visione rimane centrata sul messaggio da inviare: cosa mi interessa veramente, "rivendicare" un diritto e "punire", o far arrivare il mio messaggio nel modo più efficace e ampio possibile al maggior numero di persone?

Per cui secondo me in questi discorsi si scontrano principalmente due correnti:

1 - da una parte chi è infastidito/a da quello che a tutti gli effetti sta diventando un nuovo tipo di bigottismo, soprattutto nei prodotti di massa. Badate bene che non penso nemmeno che la colpa sia da imputare completamente al "woke" soprattutto per quel che riguarda la nudità, ma trovo che sia invece soprattutto una conseguenza della crescita esponenziale del mercato dei videogiochi.

2 - dall'altra chi è irritato/a dalla continua riduzione di qualsiasi tentativo di ampliare le forme di rappresentazione ad un'agenda woke, al punto di farne un pensiero fisso e ossessivo, dando vita a paranoie complottiste e vedendo "woke" ovunque.

Poi ovvio nel mentre si inseriscono agilmente misogini/razzisti/omofobi/misandre/incel e chi più ne ha più ne metta, ma in linea di massima mi sembra che a scontrarsi e a cercare di comunicare siano spesso i tipi 1 e 2, senza però riuscirci.

Il rischio che vedo? Che la parola "inclusione", da invito ad accogliere, rischi di venire deformata (da entrambe le fazioni) in una parola pesante e opprimente, che finisce per separare ancora di più.
 

Skodo

Signore
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Mi sembra un pò una forzatura quella di scindere totalmente il "fattore woke" con la qualità ed il successo di un videogioco, specialmente in questo caso.
Mi pare ovvio che se l'unico obiettivo dello sviluppatore è quello di infilare nella propria creazione tematiche lgbt e di fare il predicozzo ai cattivi maschi bianchi etero cis patriarcali, questo si riflette anche sulla qualità della scrittura, della narrazione, del gameplay che vengono sviluppate in maniera superficiale e di conseguenza sulla qualità del titolo in generale.
 

Inuyasha1550

Legend of Gallowmere
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Mi sembra un pò una forzatura quella di scindere totalmente il "fattore woke" con la qualità ed il successo di un videogioco, specialmente in questo caso.
Mi pare ovvio che se l'unico obiettivo dello sviluppatore è quello di infilare nella propria creazione tematiche lgbt e di fare il predicozzo ai cattivi maschi bianchi etero cis patriarcali, questo si riflette anche sulla qualità della scrittura, della narrazione, del gameplay che vengono sviluppate in maniera superficiale e di conseguenza sulla qualità del titolo in generale.
Anche perchè nel caso specificio è veramente difficile ignorare il peso di un/a director "gendermancer" (testuale) che fin dalla primissima ora non ha nascosto il suo intento di fare del gioco un vero e proprio paradiso per una specifica categoria di persone, alla quale guardacaso appartiene, così come l'odio totale verso un'altra categoria che è stata però fortemente presente nella serie fino a oggi
 
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