Il "problema" è che doppiatori di colore, almeno in Italia, non ci sono proprio (non so com'è la situazione negli altri Stati europei).
Il che potrebbe anche dipendere da una discriminazione ad esclusione, così come per il numero di attori disponibili però non sono in grado di saperlo, non so quanti aspiranti attori vengano respinti ogni anno nè quanti di questi siano afro, di certo esiste un doppiatore Giapponese.
C'è poi un problema che non si presenta negli USA da loro si doppiano solo i cartoni o quasi, la maggior parte dei film stranieri sono sottotitolati , non hanno una base di doppiatori come ce ne sono in Europa , faticano anche a capire come siamo organizzati noi, ci sono varie compagnie di doppiaggio che usano i loro attori , ognuna ha i suoi e usa sempre quelli tranne alcuni esterni che sono le voci fisse degli attori famosi che vengono aggiunti per questo, nessuna compagnia ha attori etnici da usare specificamente per i rari films a maggioranza afro.
Oltre a ciò c'è un problema di accenti, un doppiatore non deve averne a meno che sia richiesto dal doppiaggio stesso , molti stranieri hanno accenti evidenti , molto riconoscibili che li bolla come stranieri , ci vorrebbero figli di emigrati di seconda o terza generazione come appunto Paola Egonu che l'accento ce l'ha, ma è veneto.
Va anche aggiunto che in USA molti neri parlano con una cadenza particolare molto simile agli accenti Americani del Sud che probabilmente si portano dietro dai tempi della schiavitù al Sud anche se lo fanno solo colloquialmente possono benissimo parlare un Inglese perfetto , in Italiano questo non esiste