--TUTTO SULL'ATARI--
Gli anni settanta: l'ascesa di un impero dei videogiochi
Fondata negli Stati Uniti nel 1972 da Nolan Bushnell e Ted Dabney, all'Atari si può attribuire l'inizio dell'industria videoludica con il gioco Pong. La versione domestica di Pong, che si connetteva ad un televisore, fu una delle prime console. Atari Inc. fu originariamente chiamata Syzygy, un termine astronomico. Tuttavia, poiché esisteva almeno una compagnia con quel nome (si dice fosse stata una ditta produttrice di candele o di tetti), Bushnell elencò diverse parole del Go, scegliendo Atari, che è spesso tradotta come "informare un giocatore avversario che è in pericolo", ma in realtà significa solo "[questa particolare pietra] può essere presa dall'avversario"; se detto all'avversario è unicamente una cortesia data, non equivale a "scacco!", che rappresenta una seria minaccia al Re negli scacchi. Il Go non ha questo pezzo. Il nome "Atari" è probabilmente anche più facile da scandire e pronunciare per molti mercati. Bushnell vendette Atari alla Warner Communications nel 1976 per circa 28-32 milioni di dollari, usando parte del denaro per comprare la Folgers Mansion. Ha lasciato la divisione nel 1979. Durante il periodo della Warner, Atari raggiunse il suo più grande successo, vendendo milioni di console Atari 2600. Al suo apice, Atari contribuiva per un terzo alle entrate annuali della Warner e divenne la compagnia con lo sviluppo più veloce nella storia degli Stati Uniti (all'epoca).
Gli anni ottanta: ostacoli in vista
Sebbene l'Atari 2600 si fosse garantito la parte del leone sul mercato dei videogiochi da casa, sperimentò la sua prima dura competizione nel 1980 dall'Intellivision di Mattel, pubblicizzato per le sue capacità grafiche superiori rispetto al 2600. Ciononostante, il 2600 rimase lo standard industriale, grazie alla superiorità sul mercato e all'Atari, caratterizzata dalla (notevolmente) più grande varietà di giochi disponibili. Tuttavia, Atari incontrò dei problemi agli inizi degli anni ottanta.
Le sue divisioni per home computer, console, e giochi arcade operavano indipendentemente e raramente cooperavano. Davanti ad una forte competizione e alla guerra dei prezzi nel mercato degli home computer e delle console per videogiochi, l'Atari non fu mai capace di proseguire il successo del 2600. Nel 1982, Atari rilasciò versioni deludenti di due giochi altamente pubblicizzati, Pac-Man e E.T., causando un accumulo di invenduti e la caduta dei prezzi. Nel 1982 inoltre, Atari fu coinvolta in un caso giudiziario, perso dopo una sconfitta arrivata nel 1982, con Activision, fondata da dipendenti Atari che la stessa mal pagava, aprendo ufficialmente il 2600 allo sviluppo da parte di terzi. Il mercato si saturò velocemente, abbassando ulteriormente i prezzi. In aggiunta, nel dicembre 1982, i dirigenti Atari Ray Kassar e Dennis Groth furono accusati di insider trading (accuse rivelatesi più tardi infondate). Larry Emmons, impiegato N.3, si ritirò nel 1982. Era a capo del settore ricerca e sviluppo del piccolo gruppo di talentuosi ingegneri in Grass Valley, California.
La console Atari 5200, rilasciata come un sostituto di nuova generazione al 2600, era basata sui computer Atari 800 (ma era incompatibile con le cartucce di giochi dell'Atari 800), e le sue vendite non soddisfecero mai le aspettative della compagnia. Secondo alcune voci, a metà strada tra realtà e leggenda metropolitana, sembra che nel 1983, in risposta ad un massiccio numero di ordinazioni tornate indietro dai distributori, Atari interrò milioni di cartucce invendute (la maggior parte di esse consistenti in Pac-Man e E.T. the Extra-Terrestrial) in una discarica del deserto del Nuovo Messico. Howard Scott Warshaw (il programmatore di E.T., Yars' Revenge, Raiders of the Lost Ark, e Saboteur) mette in dubbio l'accuratezza di questa leggenda metropolitana.
Tuttavia, Atari continuava ad avere una posizione formidabile nel mercato mondiale dei videogame. Era la prima produttrice di console in ogni mercato escluso il Giappone, il cui leader di mercato era Nintendo, che aveva rilasciato la sua prima console da gioco, il Famicom, abbreviazione di "FAMIly COMputer" (meglio nota al resto del mondo come NES) nel 1983. Il NES provocò un terremoto in Giappone, e Nintendo cominciò a guardare ad altri mercati. Avvicinarono Atari e proposero un accordo di licenza: Atari avrebbe prodotto e venduto il sistema, pagando a Nintendo una royalty. L'affare era in corso, e le due compagnie decisero di firmare l'accordo nell'estate del 1983 in occasione del CES. Sfortunatamente, nella stessa occasione Coleco presentava il suo nuovo Adam computer, e l'unità che era in mostra aveva Donkey Kong della Nintendo. Ma l'Atari possedeva i diritti di pubblicazione su Donkey Kong per computer. Il CEO di Atari Ray Kassar si infuriò, accusando la Nintendo di fare il doppio gioco con la licenza di Donkey Kong. Nintendo attaccò a sua volta la Coleco. Il mese successivo, Ray Kassar fu costretto a lasciare la Atari, e i dirigenti occupati nell'affare Famicom furono costretti a ricominciare tutto daccapo.
Tali problemi furono seguiti dal malfamato crack dei video giochi del 1983, che causò perdite per più di 500 milioni di dollari. Il prezzo di mercato di Warner cadde da $60 a $20, e la compagnia iniziò a cercare un compratore per la sua problematica divisione. Per quanto riguarda la Nintendo, Atari non poteva più permettersi l'affare Famicom, e alla fine la Nintendo fu costretta a andare avanti da sola.
Nel luglio 1984, Warner vendette le divisioni home computing e game console di Atari a Jack Tramiel, il recentemente allontanato fondatore della Commodore International, concorrente dell'Atari, sotto il nome Atari Corp. per $240 milioni in stock della nuova compagnia. Warner mantenne la divisione arcade, proseguendo sotto il nome Atari Games e alla fine vendendola a Namco nel 1985. Warner vendette anche la neonata Ataritel a Mitsubishi. Sotto la guida di Tramiel, Atari Corp. usò il rimanente stock di magazzino delle console per mantenere a galla la compagnia mentre completavano lo sviluppo del loro computer a 16-bit, l'Atari ST.
Nel 1985 rilasciarono l'aggiornamento della loro linea di computer a 8-bit computer, la serie Atari XE, insieme alla linea Atari ST. Poi, nel 1986, Atari si lanciò sulle console progettate sotto Warner Atari - Atari 2600jr e Atari 7800 console (che vide un limitato numero di rilasci nel 1984). Atari si riprese, realizzando un profitto di $25 milioni quell'anno. La linea Atari ST ebbe molto successo (soprattutto in Europa, non tanto negli U.S.A.), vendendo alla fine più di 4 milioni di unità. Era specialmente popolare tra i musicisti, poiché aveva delle porte MIDI incluse. Nonostante questo, alla fine il suo concorrente più prossimo nel mercato, l'Amiga, superò, anche se non di molto, le sue vendite. Atari in seguito rilasciò anche una linea di IBM PC compatibili insieme a un computer palmare compatibile MS-DOS chiamato l'Atari Portfolio, uno dei primi, se non il primo, sistemi di questo tipo.
Nel 1989, Atari rilasciò inoltre l'Atari Lynx, la prima console portatile con grafica a colori. Essa fu molto apprezzata da pubblico e critica, tuttavia una carenza di parti impedirono al sistema di essere rilasciato in tutta la nazione per il Natale 1989. Come risultato, il Lynx cedette la sua fetta di mercato al Game Boy Nintendo, che aveva solo un display in bianco e nero ma era largamente disponibile. Nel 1989 Atari Corp. fece causa a Nintendo, per $250 milioni, per monopolio illegale, ma perse. I principali difetti imputati al Lynx da parte dei sostenitori del rivale erano l'ingombro, il peso e soprattutto la durata delle batterie. Di fatto, nonostante avesse un hardware notevolmente superiore ai due concorrenti (il già citato Game Boy e il Game Gear della SEGA), il Lynx incontrò poca fiducia da parte degli sviluppatori ed uscirono un numero limitato di titoli rispetto alle console rivali.
Gli anni novanta: il declino
Via via che la fortuna degli ST e dei PC compatibili Atari decadeva, le console e il software tornarono a essere il principale obiettivo della compagnia. Nel 1993, Atari rilasciò la sua ultima console, l'Atari Jaguar. Dopo un periodo di successo iniziale, nemmeno questo soddisfece le aspettative. La sua potenza non poteva reggere il confronto con la Playstation della Sony Computer Entertainment o con il Saturn della SEGA e mancava del grande supporto da parte di terze parti che i suoi competitori giapponesi si erano facilmente assicurati per le loro console. Dal 1996, una serie di processi riusciti seguita da validi investimenti aveva lasciato Atari con milioni di dollari in banca, ma il fallimento del Lynx e del Jaguar aveva anche lasciato Atari senza prodotti da vendere. In aggiunta, Tramiel e la sua famiglia volevano uscire dal mercato. Il risultato fu una rapida successione di cambi di proprietari.
Nel luglio 1996, Atari si fuse con JTS Inc., un fabbricante di dischi rigidi di breve vita, per formare la JTS Corp. Il ruolo di Atari nella nuova compagnia divenne principalmente il controllo delle proprietà dell'Atari e un minimo supporto, di conseguenza il nome scomparve totalmente dal mercato. Sebbene l'Atari originale avesse cessato di esistere, continuò una buona fetta di sviluppo sotterraneo per i sistemi di gioco e computer Atari degli anni settanta e ottanta, e molte delle convention sul retro-gaming (come World Of Atari, Classic Gaming Expo, Philly Classic, e Midwest Gaming Classic), si incentrano sull'Atari. Ci sono anche siti web dedicati alle release di nuovi prodotti per le console e i computer originali Atari, come AtariAge.Com. Il VCS, la console di maggior successo, è tuttora nei cuori di milioni di appassionati nel mondo.
Nel frattempo, Atari Games era stata acquistata dai suoi impiegati nel 1986, che fondarono anche Tengen per portare i loro giochi arcade in casa. La nuova Time Warner alla fine cominciò a raccogliere sempre più azioni della compagnia, finché alla fine non possedettero di nuovo completamente la compagnia nel 1994. A quel punto Atari Games cessò di esistere e divenne parte di Time Warner Interactive. Nel 1996, Time-Warner vendette TWI a WMS Industries, Inc., che possedeva Midway dal 1988 fino a quel punto . WMS portò le proprietà sotto Midway Games (che ora è chiamata NetherRealm Studios) e dichiarò nuovamente il nome Atari Games. Nel 1998, Midway fu venduta ai suoi azionisti e ne uscì come una compagnia separata.
Nel 1998, Midway mantenne una causa a porte chiuse con Hasbro che alla fine portò alla ridenominazione di Atari Games in Midway Games West. Midway abbandonò l'industria dei giochi nel 2001, e chiuse Midway Games West nel 2003 - chiudendo il capitolo su ciò che rimaneva della sezione giochi arcade originale dell'Atari. Nel marzo 1998, JTS vendette i diritti sul nome Atari alla Hasbro Interactive per 5 milioni di dollari; meno di un quinto di ciò che Warner Communications aveva pagato 22 anni prima. Tale transazione riguardava in primo luogo la marca e la proprietà intellettuale, che ora cadeva sotto la divisione Atari Interactive di Hasbro Interactive. Il nome della marca cambiò proprietario di nuovo nel dicembre 2000, quando l'editrice di software francese Infogrames scalò Hasbro Interactive.
Gli anni 2000: il riaffacciarsi dei classici Atari
Nell'ottobre 2001, Infogrames ha annunciato che avrebbe "reinventato" il marchio Atari con il lancio di tre nuovi giochi. Il 7 maggio 2003, Infogrames ha ufficialmente riorganizzato le sue sussidiarie USA come un'entità separata nota come Atari, Inc., ha rinominato le sue sedi operative europee in Atari Europe, e mantenuta la holding principale con il nome di Infogrames Entertainment.
Nel 2002 prese piede la moda dei TV game, una compagnia di giocattoli americana, Jakks Pacific, ha commercializzato una console plug-and-play chiamata Atari 10-in-1 TV Game, che molti credevano avrebbe alzato l'interesse verso i classici Atari. Dotata di porte A/V, funziona a batterie, non richiede l'uso di cartucce per via dei giochi memorizzati al suo interno, e ha la stessa forma di un joystick per Atari 2600.
Nel 2004, la stessa compagnia ha ideato anche gli Atari Paddle Games, altro TV game questa volta dedicato ai giochi che richiedevano l'uso dei "paddle", ovvero dei controlli a potenziometro.
Come affermato, nessuno dei giochi era rilasciato direttamente da Atari: tuttavia, sempre nel 2004, Atari Inc. ha commercializzato un suo TV game: l'Atari Flashback. Il prodotto richiamava l'aspetto estetico di un Atari 7800 miniaturizzato, era dotato di due joystick rimpiccioliti e simili a quelli del 7800 e di venti videogiochi inseriti nel sistema. Al contrario degli altri apparecchi simili, il Flashback non usava batterie per l'alimentazione, bensì un adattatore AC incluso.
Il Flashback vendette piuttosto bene, ma aveva incontrato le critiche di molti appassionati delle console Atari, che arguivano come il dispositivo fosse troppo piccolo, poco robusto e dotato di joystick peggiori rispetto agli originali dell'Atari 7800. Inoltre, essendo il sistema basato su una base hardware diversa NES anziché su un Atari 7800, alcuni giochi non ricreavano alla perfezione il sonoro, la grafica o altri particolari degli originali. Per questo molti ritennero che il Flashback non riproponesse la vera esperienza Atari.
Per incontrare quindi le richieste degli appassionati, Atari nell'agosto 2005 ha quindi commercializzato una nuova console, l'Atari Flashback 2, che ricrea l'aspetto di un Atari VCS ed è basato sullo stesso hardware miniaturizzato in un unico chip. La console è dotata di due controller pressoché identici agli originali per Atari 2600 ed è dotata di 40 giochi memorizzati nel firmware, di cui 7 sono inediti. Con una facile modifica è possibile installarle una porta per le cartucce del 2600, in modo che si possa giocare ai vecchi giochi eventualmente posseduti. Nel 2007 la società affronta diversi problemi finanziari culminati con un passivo di dodici milioni di dollari che spingono l'amministratore delegato David Pierce a dimettersi nell'ottobre dello stesso anno. Il nuovo amministratore delegato ad interim Curtis G. Solsvig III decide di abbandonare la produzione interna di videogiochi concentrandosi sulla commercializzazione di prodotti sviluppati da studi terzi. Al fine di recuperare liquidità la società ha concesso alla società Lyon di sfruttare il marchio Test Drive per cinque milioni di dollari. Nel maggio del 2008 Infogrames, già proprietaria della maggioranza della società, completa l'acquisizione delle azioni Atari per undici milioni di dollari.
2010 in poi..... La Bancarotta
Il 21 gennaio 2013 l'azienda avvia la pratica di bancarotta e chiede protezione contro i creditori in base all'articolo 11 della legge fallimentare statunitense.
Sistemi Principali
Pong
PONG è uno dei primi videogiochi commercializzati. Si trattava di un simulatore di ping-pong (da cui il nome "PONG"), dalla grafica estremamente semplificata in bianco e nero.
Il gioco è estremamente semplice. Nello schermo compaiono soltanto una pallina (in realtà quadrata) e due barrette luminescenti controllate o da un giocatore ed il computer, oppure da due giocatori in contemporanea. Lo scopo è cercare di oltrepassare la barretta avversaria con la pallina.
L'Atari 2600, pubblicizzata nei primi anni di commercializzazione come Atari VCS (Video Computer System), è stata una console per videogiochi prodotta da Atari. Venne presentata al pubblico nell'ottobre del 1977 e fu tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi.
Viene ricordata anche come la prima console di successo, ne furono infatti venduti circa 30 milioni di esemplari nonché probabilmente una delle più longeve, venne prodotta infatti fino al 1991.
La console venne sviluppata da Atari con un lavoro di due anni di ricerca. Il nome Atari 2600, derivato dal numero di progetto Atari CX2600, venne utilizzato a partire dal 1982, quando Atari presentò il modello successivo, l'Atari 5200.
La console venne presentata nell'ottobre del 1977 e inizialmente non fu un grande successo per via del ridotto parco giochi a disposizione. Atari, per venire incontro alle richieste degli acquirenti, espanse il parco giochi acquisendo i diritti di alcuni famosi giochi da bar: tra i giochi realizzati va segnalata la conversione di Space Invaders, che spinse le vendite della console rendendola un grande successo per Atari, tanto che alla fine degli anni settanta ed i primi anni ottanta il nome Atari fu sinonimo di console.
La produzione della console venne interrotta nel 1991, quattordici anni dopo l'inizio della produzione, rendendo l'Atari 2600 una delle console più longeve del mercato.
Specifiche Tecniche
CPU: MOS 6507 a 1,19 MHz
Processore Audio + Video: TIA (MOS6526). 160 × ~192 pixel, 128 colori (128 su schermo, massimo 4 per linea senza utilizzo di trucchi software), 2 canali mono per l'audio.
1 generatore di onde quadre, 1 generatore di rumore bianco
RAM (fornita dal MOS RIOT) (MOS6532 - Ram/IO/Timer): 128 byte (memoria aggiuntiva poteva essere fornita dalle cartucce)
ROM (cartucce giochi): 4 KB di capacità massima (32 KB o più tramite lo scambio dei banchi ROM)
Input (gestito dal MOS RIOT):
Due connettori DE-9
Sei interruttori per gestire la console
Output: Modulatore RF per il collegamento al televisore.
Titoli Principali
Adventure
Alien Fox
Anteater
Asteroids-
Asteroids Deluxe
Astrosmash
Battlezonee
Berzerk-
Breakout
Bump 'n' Jump
BurgerTime
California Games
Centipede
Commando
Congo Bongo
Custer's Revenge
Defender
Dig Dug
Donkey Kong
Donkey Kong Jr.
Double Dragon
E.T. the Extra-Terrestrial
Frogger
Galaxian
Ghostbusters
Gorf
Gyruss
H.E.R.O.
Jr. Pac-Man
Klax
Kung-Fu Master
Lock 'n' Chase
Masters of the Universe: The Power of He-Man
Missile Command
Montezuma's Revenge
Moon Patrol
Mouse Trap
Mr. Do!
Ms. Pac-Man
Night Driver
Pac-Man
Pac-Man
Pengo
Phoenix
Pitfall!
Pole Position
Pooyan
Popeye
Q*bert
Raiders of the Lost Ark
Rampage
Smurf: Rescue in Gargamel's Castle
Space Invaders
Star Raiders
Summer Games
Swordquest
Tron: Deadly Discs
Vanguard
Stati Uniti
Winter Games
Wizard of Wor
Yars' Revenge
Zaxxon
L'Atari 5200 è stata una console a colori prodotta da Atari nel 1982. Venne creata per competere con la console Intellivision di Mattel e dovette competere anche con la ColecoVision che venne rilasciata poco dopo la 5200. Era tecnologicamente superiore alle concorrenti ma era anche relativamente costosa, ed ebbe scarso successo anche per via di alcuni errori di marketing, di progettazione e della sua massa imponente. In origine era previsto che sostituisse col tempo il leggendario predecessore Atari 2600, ma alla fine questi finì col superarlo in longevità a causa del rapido declino che ebbe la 5200.
Specifiche Tecniche
CPU: Custom 6502C @ 1.79 MHz.
Hardware di supporto: 2 custom VLSI chips
Risoluzione massima dello schermo: 320×192, 16 (out of 256) colori on-screen per scan line. La palette può essere cambiata ad ogni linea di scan usando ANTIC display list interrupts, permettendo la visualizzazione di tutti i 256 colori alla volta.
Grafica: ANTIC e GTIA
Audio: 4 canali audio via chip POKEY che gestisce anche lo scanning della tastiera, serial I/O, high resolution interrupt timers (single cycle accurate), e un generatore di numeri casuali
RAM: 16 kB
ROM: 32 KB ROM per giochi in cartucce standard, espandibile usando tecniche di bank switching.
2 KB on-board BIOS per lo startup del sistema e il routing degli interrupt
Misure: 13" x 15" x 4.25"
Titoli Principali
Asteroids
Berzerk
Breakout
BurgerTime
Centipede
Choplifter
Congo Bongo
Defender
Dig Dug
Frogger
Galaxian
Gorf
Gyruss
H.E.R.O.
Missile Command
Montezuma's Revenge
Moon Patrol
Ms. Pac-Man
Pac-Man
Pengo
Pitfall!
Pole Position
Popeye
Q*bert
Qix
Robotron: 2084
Space Invaders
Star Raiders
Vanguard
L'Atari 7800 era una console prodotta da Atari, immessa sul mercato dal 1984 al 1992 come successore dell'Atari 5200.
La console era dotata di joystick digitale, della retrocompatibilità con i giochi dell'Atari 2600 e di un prezzo agevolato, infatti la console al momento della sua introduzione costava $140.
Specifiche Tecniche
CPU: 6502C, variante del MOS 6502
Velocità: 1,79 MHz, abbassata a 1,19 MHz quando i chip TIA o RIOT sono attivati
(nota: Questo chip custom 6502 della Atari conosciuto come SALLY può essere bloccato per permettere il controllo del bus da parte di altre periferiche)
RAM: 4 KB (2 integrati 6116 da 2Kx8)
ROM: 4 KB, contenente il BIOS
Video: controller grafico custom MARIA
risoluzione di 160x240 (160x288 PAL) o 320x240 (320x288 PAL)
25 colori da una tavolozza di 256 (16 colori * 16 livelli di luminosità), la modalità grafica limitava però il numero di colori utilizzabili ed il numero di colori degli sprite
Direct Memory Access (DMA)
Velocità: 7,16 MHz
I/O: Joystick e interruttori della console gestiti dai chip 6532 RIOT e TIA
Porte: 2 porte joystick, 1 porta cartucce, 1 connettore per espansione, ingresso alimentazione, uscita segnale video
Suono: chip audio/video TIA, come nel 2600. Nei giochi dell'Atari 2600 questo chip era usato per generare entrambi i segnali audio e video, mentre nei giochi specifici era usato solo per generare l'audio.
Chip audio opzionale POKEY su cartucce per audio migliorato.
Titoli Principali
Asteroids
Centipede
Choplifter
Commando
Dig Dug
Donkey Kong
Donkey Kong Jr.
Double Dragon
Galaga
Impossible Mission
Karateka
Klax
Kung-Fu Master
Ms. Pac-Man
Nebulus
One on One: Dr. J vs. Larry Bird
Q*bert
Rampage
Robotron: 2084
Winter Games
L'Atari Lynx è una console portatile a colori sviluppata da Atari nel 1989 e diretta concorrente del Game Boy, una console portatile monocromatica sviluppata da Nintendo nello stesso anno.
La macchina fu originariamente sviluppata con il nome di "Handy" da Epyx e terminata nel 1987. Nello stesso anno Atari acquistò i diritti della console, per poi sostituire il joypad in rilievo con uno normale a tasti e modificare l'altoparlante interno. La console fu venduta negli Stati Uniti al costo di 179,95 dollari.
Facevano parte del gruppo dei progettisti che svilupparono la macchina anche Dave Needle e R.J. Mical, due dei progettisti fondamentali del computer Amiga; infatti l'ambiente di sviluppo del Lynx era basato proprio sui computer Amiga. Questo era fonte di imbarazzo per Atari dato che i computer Amiga erano concorrenti diretti dei computer Atari ST. Il Lynx fu una console molto innovativa quando venne presentata; è stata la prima con display a colori retro illuminato, supportava il gioco in rete (fino a 17 giocatori utilizzando il ComLynx), gestiva la distorsione e lo zoom in hardware, oltre a essere la prima console a permettere la generazione della grafica 3D con un limitato utilizzo della CPU.
Nonostante la netta superiorità tecnica del Lynx rispetto al Game Boy, l'aggressiva strategia di marketing e la migliore portabilità della propria macchina consentirono alla Nintendo di dominare il mercato delle console portatili relegando il Lynx al margine del mercato; oltretutto, rispetto al Game Boy, il Lynx soffriva di alcuni difetti come la ridotta durata delle batterie, il peso e più in generale le dimensioni. La console utilizzava 6 batterie stilo (rispetto alle quattro del Game Boy) e forniva un'autonomia minore per via dello schermo a colori e dell'illuminazione.
Verso la metà degli anni novanta la console venne dimessa dall'Atari. Il Lynx soffrì anche per l'arrivo del Game Gear, altra console portatile a colori sviluppata da SEGA. Le diverse scelte strategiche portarono il Lynx ad una morte prematura. Per esempio, il gruppo di marketing Atari aveva imposto una console di grandi dimensioni per dare impressione all'acquirente di spendere i propri soldi per un prodotto più grande e quindi migliore della concorrenza (infatti buona parte dell'interno del Lynx era vuoto[senza fonte]). Nintendo invece decise di puntare sulla portabilità della console, scelta che si rivelò vincente dato che l'utente medio del prodotto (rivolto ad un pubblico di giovanissimi) voleva poterlo trasportare con facilità e quindi prediligeva un prodotto compatto e leggero per poterlo poggiare ad esempio in tasca, nello zaino o in un marsupio.
Nel 1991 Atari ha presentato una nuova versione del Lynx, l'Atari Lynx II, tecnologicamente identica alla precedente, ma fornita di uno schermo più luminoso, un dispositivo di risparmio energetico e un case più piccolo e realizzato con una plastica migliore. Il nuovo Lynx era dotato anche di una presa per le cuffie stereo a differenza del precedente che utilizzava una presa mono.
Specifiche Tecniche
MOS 65SC02 microprocessore funzionante a 4MHz (~3.6MHz reali)
8-bit CPU, 16-bit
Sottosistema Audio
4 canali audio
8-bit DAC per ogni canale
Video DMA per la gestione del display LCD
4096 color (12-bit) palette
16 colori simultaneamente per ogni riga (ad ogni fine riga i colori potevano essere modificati)
Orologi di sistema
Gestione Interrupt
UART (per ComLynx)
512 bytes per avviare la console e caricare i giochi da cartuccia
Suzy (16-bit custom CMOS chip funzionante a16MHz)
Blitter unità per gestire la copia della grafica
Sottosistema grafico
Gestione hardware del disegno
Illimitato numero di sprite gestiti con rilevazione delle collisioni
Copia, riscalatura e distorsione in hardware
Compressione e decompressione in hardware dati sugli sprite
Scrolling gestito in hardware
Gestione variabile della frequenza di aggiornamento video (massimo 75 Hz)
Risoluzione standard 160 x 102 (16,320 pixel). Possibilità di utilizzare un'alta risoluzione interpolata di 480 x 102.
Coprocessore matematico
Moltiplicazione e divisione hardware a 16 bit
Gestione parallela delle moltiplicazioni e divisioni
RAM: 64Kbyte 120ns DRAM
Cartuccia - 128, 256 e 512Kbyte esistenti, fino a 2Mbyte possibili
Porte:
Porta microfono (mini-DIN 3.5mm stereo; nel Lynx I mono))
ComLynx (rete seriale tra Lynx)
LCD Display da 3.5" di diagonale
Sei batterie AA per 4- 5 ore di autonomia
Titoli Principali
A.P.B.
Alpine Games
Awesome Golf
Baseball Heroes
Basketbrawl
Batman Returns
BattleWheels
Battlezone 2000
Bill & Ted's Excellent Adventure
Block Out
Blue Lightning
Bubble Trouble
California Games
Championship Rally
Checkered Flag
Chip's Challenge
Crystal Mines II
Crystal Mines II: Buried Treasure
Crystal Mines II: Buried Treasure Expansion
Cybervirus
Cybervirus: CinciClassic Version
Desert Strike
Dinolympics
Dirty Larry: Renegade Cop
Double Dragon
Dracula the Undead
ElectroCop
European Soccer Challenge
Fat Bobby
Fidelity Ultimate Chess Challenge
Gates of Zendocon
Gauntlet: The Third Encounter
Gordo 106
Hard Drivin'
Hockey
Hydra
Hyperdrome
Ishido: The Way of the Stones
Jimmy Connors Tennis
Joust
Klax
Krazy Ace Minature Golf
Kung Food Atari
Lemmings
Lexis
Loopz
Lynx Casino
Lynx Othello
Malibu Bikini
Ms. Pac-Man
NFL Football
Ninja Gaiden
Ninja Gaiden III: The Ancient Ship of Doom
Pac-Land
Paperboy
Pinball Jam Atari
Pit-Fighter Atari
PokerMania
Ponx
Power Factor
Qix
Raiden
Rampage
Rampart
Remnant
RoadBlasters
Robotron: 2084
Rygar
Scrapyard Dog
SFX
Shadow of the Beast
Shanghai
S.I.M.I.S.
Sokomania
Steel Talons
S.T.U.N. Runner
Super Asteroids/Missile Command
Super Off-Road
Super Skweek
Switchblade II
T-Tris
Todd's Adventures in Slime World
Toki
Tournament Cyberball 2072
Turbo Sub
Viking Child
Warbirds
World Class Soccer
Xenophobe
Xybots
Zarlor Mercenary
Zaku
L'Atari Jaguar è stata la prima console a 64 bit, introdotta nel 1993 dalla Atari.
Pur essendo potenzialmente più potente di tutte le piattaforme allora in commercio, la console registrò tuttavia un numero di vendite eccessivamente basso decretando il definitivo ritiro di Atari dal mercato delle console.
Nel 1990, la Flare Technology, azienda di Martin Brennan e John Mathieson, affermò di poter sviluppare grazie ai finanziamenti di Atari una piattaforma di gioco superiore, con requisiti avanzati.
Il Jaguar fu rilasciato nel novembre del 1993 al prezzo di vendita di $249.99, attraverso un accordo di produzione da 500 milioni di dollari con IBM. Il sistema fu inizialmente venduto negli Stati Uniti, mentre il commercio a livello mondiale avvenne nel 1994.
Il sistema fu venduto con lo slogan "Do the math", cioè "Fate i conti", in riferimento al processore a 64 bit supportato dalla piattaforma se confrontato con i sistemi a 32 bit. Inizialmente le vendite furono soddisfacenti, superando considerevolmente il 3DO, che fu rilasciato durante il 1993.
Furono annunciate diverse periferiche tra cui il Voice Modem ed il casco VR, ma le uniche periferiche rilasciate furono l'Atari Jaguar CD ed il JagLink, un semplice dispositivo di networking tra console. Prototipi funzionanti delle apparecchiature annunciate esistono, come ad esempio il Jaguar Voice Modem, ed una versione totalmente funzionante del casco VR con rilevazione del movimento della testa ad infrarossi, ed un adattatore stereo per connettere il Jaguar all'impianto Hi-Fi.
Nel tempo il Jaguar si rivelò complesso da programmare e con una quantità di titoli a disposizione limitata, pertanto la console non raggiunse mai il successo delle controparti a 32 bit, e rimase in commercio fino al 1996.
Dopo che l'Atari fu acquisita dalla Hasbro Interactive alla fine degli anni novanta, la stessa Hasbro rilasciò il codice di criptatura del Jaguar. Molte software house di videogiochi, tra cui Telegames e Songbird Productions, hanno rilasciato materiale inedito allo scopo di soddisfare gli appassionati.
Il Jaguar ebbe un buon successo tra gli appassionati di console, si tennero anche diverse Convention dove vennero mostrati alcuni titoli rari e mai rilasciati sul mercato. Attualmente la Songbird Production continua a produrre giochi per Jaguar e a renderli disponibili sul mercato.
Nel 1995, venne divulgato che Atari stesse sviluppando il prototipo del Jaguar II, progetto che non fu mai ultimato e rilasciato.
Per competere con le console a 32 bit di Nintendo, SEGA e Sony, il Jaguar venne sviluppato come la prima piattaforma a 64 bit, in passato infatti il numero di bit di una console avevano la stessa importanza che ha oggi il numero di poligoni renderizzati. Tuttavia a causa delle limitazioni tecniche non fu possibile sfruttare completamente il processore della piattaforma.
Il Jaguar non disponeva al suo interno di un'unica CPU a 64 bit, bensì sfruttava una serie di processori con un bus di ampiezza variabile da 16 a 64 bit.
Specifiche Tecniche
Central Processing Unit:
Tom @25.59 MHz
Performance complessiva in MIPS: 26.59 MIPS[3]
Graphics Processing Unit con architettura 32 bit / RISC / 4 Kbyte cache
Object 64 bit – non programmabile; può riprodurre una grande varietà di architetture grafiche
Blitter 64 bit processor - operazioni logiche ad alta velocità; z-buffering / gouraud shading
Jerry @26.6 MHz
Digital Signal Processor con architettura 32 bit / RISC / 8 Kbyte cache
Sonoro in qualità CD-ROM stereo-16 bit
Motorola 68000 @13.29 MHz (coprocessore ad uso generalizzato)
Memoria: 2 MB RAM
Supporto di Memorizzazione: Cartucce elettroniche
Titoli Principali
Alien vs Predator
Barkley Shut Up and Jam!
Cannon Fodder
Defender
Doom
Dragon's Lair
Kasumi Ninja
Myst Cyan Worlds
Pinball Fantasies
Primal Rage
Rayman
Sensible Soccer
Syndicate
Theme Park
Wolfenstein 3D
Worms
Zool
Zool 2
L'Atari ST è stata una famiglia di home/personal computer dell'Atari Corporation commercializzati dal 1985 al 1993.
Il primo modello della famiglia Atari ST ad essere commercializzato, l'Atari 520ST, è stato presentato nel gennaio 1985 al Winter Consumer Electronics Show e commercializzato a partire dal giugno 1985.
L'Atari ST era un home computer di seconda generazione, basato sul processore Motorola 68000, equipaggiato con 512KByte di RAM (o più, a seconda dei modelli) e dotato di un floppy disk da 3.5". Per molti aspetti, come l'interfaccia grafica a finestre, il mouse ed il già citato processore Motorola 68000, l'Atari ST era simile ai ben più costosi Apple Macintosh ed al Commodore Amiga.
L'Atari ST riuscì inizialmente ad imporsi nel mercato degli home computer di seconda generazione, poiché uscì prima del suo diretto rivale: il Commodore Amiga. Inoltre, l'Amiga 1000 (il primo computer della serie Amiga) disponeva di 256 KByte di RAM, mentre l'Atari ST era già dotato di 512 KByte di RAM fin dalla sua prima versione messa in commercio. A differenza dell'Amiga, l'Atari ST non disponeva di chip custom progettati per l'accelerazione delle funzioni grafiche tipicamente usate nei videogiochi, programmi di grafica e montaggio video, né disponeva di chip audio avanzati (la qualità audio di un Atari ST era grossomodo equivalente a quella di un Commodore 64). Tuttavia, la presenza di porte MIDI incorporate, lo resero un computer di successo nell'ambito musicale professionale e amatoriale. Inoltre, in alcuni paesi, in particolare in Germania, l'Atari ST guadagnò grande popolarità come computer economico per applicazioni CAD e Desktop Publishing (software d'impaginazione).
Dopo che l'Atari si ritirò dal mercato dei computer, si creò un mercato per dei "cloni", ovvero, delle macchine prodotte da terzi, ma compatibili con il software scritto per il TOS, il sistema operativo usato dall'Atari ST e successivi. Come per molti computer del passato, l'Atari ST viene attualmente emulato da numerosi software gratuiti, disponibili per le più svariate piattaforme.
Un'attiva comunità di appassionati programmatori ed utenti perpetua ancora oggi la tradizione di un computer economico, veloce e pratico.
L'Atari, in particolare il modello ST-1040, ha dato probabilmente il contributo informatico più rilevante all'utilizzo e alla diffusione di massa del "personal computer" nell'ambito della produzione musicale tramite sequencer (col supporto di diversi software che sfruttavano al massimo le potenzialità di questo piccolo calcolatore, come pr es. "Cubase" della Steinberg). Atari inoltre montava 'di serie' l'interfaccia MIDI, che consentiva agli strumenti musicali dotati di questo collegamento di 'dialogare' tra loro tramite un codice digitale (MIDI).
Specifiche Tecniche
CPU: Motorola 68000 @ 8MHz;
RAM: 512 KiB o 1 MiB;
Suono: Yamaha YM2149, 3 voci onda quadra più 1 voce rumore bianco;
Modalità video:
bassa risoluzione: 320 × 200 (16 colori), palette di 512 colori;
media risoluzione: 640 × 200 (4 colori), palette di 512 colori;
alta risoluzione: 640 × 400, monocromatico;
Drive: floppy disk da 3½" a singola faccia (nei modelli F e FM), capacità di 360kB se formattato a 9 settori e 80 tracce;
Porte:
monitor RGB e monocromatico (DIN 13-pin);
TV out (nei modelli M e FM);
MIDI In e MIDI Out (DIN 5-pin);
seriale RS-232 (DB-25 maschio);
parallela Centronics per stampante (DB-25 femmina);
floppy disk drive;
DMA ACSI (simile a SCSI), per hard disk e stampanti laser;
2 porte per joystick/mouse (DE-9 maschio);
porta per cartucce ROM da 128kB;
Sistema operativo: Atari TOS (acronimo di The Operating System) dotato di interfaccia grafica GEM (acronimo di Graphical Environment Manager).
Grazie al suo design bi-direzionale, la porta parallela Centronics può essere usata per collegare dei joystick. Diversi giochi sfruttano appositi adattatori, da collegare alla porta stampante, in grado di fornire due porte joystick 9-pin addizionali.
I primissimi modelli includevano il sistema operativo su floppy disk ma ben presto vennero sostituiti da modelli dotati di sistema operativo in ROM. Dopo circa 6 mesi dall'uscita del primo ST, venne incorporato nella macchina anche un modulatore RF che consentiva alla macchina di collegarsi ad un TV a colori (solo per la bassa risoluzione). Questi modelli erano chiamati 520STm.
Titoli Principali
1943 : The Battle of Midway
A Mind Forever Voyaging
Out Run
After Burner II
Air Support
Airborne Ranger
Altered Beast
Another World
Antago
Arkanoid
Arkanoid 2:Revenge of Doh
Armour-Geddon
Artura
Atomino
Atomix
Awesome
B-17 Flying Fortress
Baal
Back to the Future Part III
Bad Dudes Vs. DragonNinja
Ballistix
Barbarian
Barbarian II
Barbarian: The Ultimate Warrior
Batman - The Movie
Batman Returns
Battle Chess
Battle Isle
Battle Valley
Battlezone
Beverly Hills Cop
Beyond Zork
Bill's Tomato Game
Bionic Commando
Black Dragon
Blasteroids Atari Games
Blood Money
The Blues Brothers
Boulder Dash
Brataccas
Bubble Bobble
Bubble Ghost
Cabal TAD
Cadaver
Caesar
California Games
Cannon Fodder
Captain Blood
CarVup
Castles
Championship Manager
Chase H.Q.
Chuck Rock
Civilization
The Colonel's Bequest
Continental Circus
Creatures
Cybernoid
Cybernoid II: The Revenge
Defender of the Crown
Denaris
Deuteros: The Next Millennium
Donald Duck's Playground
Double Dragon 3: The Rosetta Stone
Double Dragon II: The Revenge
Dragon Breed
Dragon's Lair
Driller
Dungeon Master
Elvira 2: The Jaws of Cerberus
Elvira: Mistress of the Dark
Emlyn Hughes International Soccer
Escape from the Planet of the Robot Monsters
Exile Peter Irvin e Jeremy Smith
Exolon
Final Fight
Fire and Ice
Flood
Football Champ
Football Manager
Formula One Grand Prix
Frontier: Elite II
Fusion
Future Wars
Gauntlet
Gauntlet II
Gauntlet III: The Final Quest
Gemini Wing
Ghosts 'n Goblins
Goal!
Gods The Bitmap Brothers
Golden Axe
Grand Monster Slam
Great Courts
Great Courts 2
Hack Jay
Harlequin
Heimdall
Indiana Jones and the Last Crusade: The Graphic Adventure
International Karate
International Karate +
It Came from the Desert
Europa Mirrorsoft
James Pond
James Pond 2: Codename RoboCod
Jim Power in Mutant Planet
Karateka
Kennedy Approach
Kick Off
Kick Off 2 Dino Dini
King of Chicago Doug Sharp
King's Quest I: Quest for the Crown
King's Quest II: Romancing the Throne
King's Quest III: To Heir Is Human
King's Quest IV: The Perils of Rosella
King's Quest VI: Heir Today
Klax
Lamborghini American Challenge
Laser Squad
Last Ninja 2: Back with a Vengeance
Last Ninja 3: Real Hatred Is Timeless
Leander Traveller's Tales
Leisure Suit Larry 3: Passionate Patti in Pursuit of the Pulsating Pectorals
Leisure Suit Larry Goes Looking for Love (in Several Wrong Places)
Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards
Lemmings 2: The Tribes
Lethal Weapon
Life & Death
Liverpool: The Computer Game
Loom
Loopz
Lotus Esprit Turbo Challenge
Lotus Turbo Challenge 2
Lotus: The Ultimate Challenge
Lure of the Temptress
Stati Uniti Konami
M.U.D.S.
Magic Pockets
Maniac Mansion
Realtime Associates
Marble Madness
Mean Streets
Mega Lo Mania
Menace
Mercenary
Michael Jackson's Moonwalker
MicroLeague
Microprose Soccer
MIDI Maze Xanth
Moonfall The evil 3 21st
Nebulus
Nebulus 2: Pogo a gogo
NightHunter
Ninja Spirit Irem
Nitro
North & South
NorthStar
Oh No! More Lemmings!
One on One: Dr. J vs. Larry Bird
Out Run
Oxxonian
Pac-Land
Pang
Paperboy
Paradroid
Parasol Stars: The Story of Bubble Bobble 3
Pegasus
Persian Gulf Inferno
Pipe Mania The Assembly Line
Pit-Fighter
Player Manager
Police Quest II: The Vengeance
Police Quest: In Pursuit of the Death Angel
Pool of Radiance
Populous
Populous II: Trials of the Olympian Gods
Powermonger
Predator
Predator 2
Prehistorik
Premier Manager
Premier Manager 2
Prince of Persia
Pushover
R-Type
R-Type II
Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble 2
Rambo III
Rampage
Renegade
Rick Dangerous
Rick Dangerous 2
Risky Woods
Road Rash
Robocop
Robocop 2
Robocop 3
Robotron: 2084
Rock 'n' Roll
Rocket Ranger
Europa Mirrorsoft
Rodland
Rolling Ronny
Rubicon
Run the Gauntlet
S.D.I.
S.D.I.
Saint Dragon
Sensible Soccer
Shadow Dancer
Shadow of the Beast
Shadow of the Beast II
Shadow of the Beast III
Shinobi
Sid Meier's Pirates!
Silent Service
Silkworm
SimCity
The Simpsons: Bart vs. the Space Mutants
Sly Spy
Space Ace Advanced
Space Gun
Space Harrier
Space Quest: The Sarien Encounter
Space Quest II: Vohaul's Revenge
Space Quest III: The Pirates of Pestulon
Chase H.Q. 2 S.C.I.
Speedball The Bitmap Brothers
Speedball 2: Brutal Deluxe
Star Raiders
Stormlord
Strider
Stunt Car Racer
Summer Games
Summer Games 2
Supaplex Think!
Super Cars
Super Hang-On
Ivan "Ironman" Stewart's Super Off Road
Super Sprint
SWIV Random
Teenage Mutant Ninja Turtles
Tempest
Terminator 2 - Judgment Day
Test Drive
The Amazing Spider-Man
The Chaos Engine
The Duel: Test Drive II
The First Samurai
The Great Giana Sisters
The Killing Game Show
The Last Ninja
The Manager
The Ninja Warriors
The Secret of Monkey Island
The Sentinel
The Simpsons: Bart vs. the World
The ultimate ride
Thundercats
Tiger Road
Titus the Fox
Total Eclipse
Transylvania
Trantor: The Last Stormtrooper
Turbo Out Run
Turrican
Turrican II: The Final Fight
Tusker
U.N. Squadron
Ultima III: Exodus
Ultima IV: Quest of the Avatar
Ultima V: Warriors of Destiny
Ultima VI: The False Prophet
Utopia
Fester's Quest
Weird Dreams
Winter Games
Wishbringer
Wizball
Wizkid
Wolfchild
Wonder Boy in Monster Land
World Games
Wrath of the Demon
WWF European Rampage Tour
WWF WrestleMania
X-Out
Xenon
Xenon 2 Megablast
Z-Out
Zak McKracken and the Alien Mindbenders
Zombi
Zool
Zork I: The Great Underground Empire
Zork II: The Wizard of Frobozz
Zork III: The Dungeon Master
L'Atari Falcon030 è stato l'ultimo personal computer prodotto da Atari Corporation.
Progettato con il nome in codice "Sparrow", il computer era basato sul processore Motorola 68030, che svolgeva le funzioni principali della CPU, e da un secondo processore, il Motorola 56000 digital signal processor, che lo rendeva unico rispetto agli altri microcomputer dell'epoca.
Il Falcon fu rilasciato nel tardo 1992 e cancellato dalla produzione meno di un anno dopo poiché Atari Corporation subì una profonda ristrutturazione logistico-organizzativa per il rilascio ed il supporto dell'allora nuovo modello di punta, la console per videogiochi Atari Jaguar. L'Atari Falcon aveva molte caratteristiche interessanti per l'epoca, con grafica e sonoro fortemente potenziati rispetto alle versioni precedenti delle macchine Atari, mentre l'uso del medesimo case dell'1040ST si traduceva in un minor costo di produzione e, conseguentemente, un minor costo per l'acquirente finale. Le ragioni principali di quest'ultima scelta furono più che altro il fatto che il nuovo case, il tanto chiacchierato "microbox", non era ancora pronto quando Atari Corporation presentò il Falcon. Alla fine, il microbox non risultò essere pronto per la commercializzazione nemmeno quando la Atari decise di uscire dal mondo dei Personal Computer, nel 1993.
Le performance del Falcon non erano del tutto all'altezza di quanto ci si poteva aspettare da un computer di quel prezzo, principalmente per il fatto che Atari aveva deciso di interfacciare il 68030 a 32bit con un bus a 16bit, decisione presa per mantenere una totale retrocompatibilità con l'Atari ST, il quale disponeva di un più che dignitoso parco software.
Atari produsse un buon numero di prototipi dei "Falcon040", la versione potenziata del Falcon030, basata sul potente Motorola 68040 dotato di FPU e inserito in versioni semidefinitive del case "microbox", ma cancellò il progetto in modo da indirizzare gli sviluppatori sull'Atari Jaguar.
È interessante notare che il case "microbox" progettato da Atari è molto simile a quello di Playstation 2 di Sony, principalmente per il fatto che entrambi possono funzionare sia in posizione verticale che orizzontale. Questa caratteristica è citata perfino nel brevetto della PS2
Poco dopo il rilascio, Atari incluse il sistema operativo MultiTOS in aggiunta al già presente TOS. TOS veniva caricato nella ROM, mentre MultiTOS veniva fornito su floppy disk e poteva venire caricato durante il boot da hard disk.
Nel 1995, la compagnia musicale C-Lab acquistò i diritti del progetto dell'hardware Falcon e cominciò la produzione di una versione proprietaria. Il Falcon Mk I fu il diretto discendente del Falcon030di Atari dotato di TOS 4.04. Il Falcon Mk II incluse un buon numero di aggiornamenti al progetto originale, divenendo più adatto all'utilizzo in studi di registrazione (queste modifiche sono conosciute non ufficialmente come "Cubase modifications"). Una delle caratteristiche era di poter accettare un ingresso di linea senza necessità di un preamplificatore o di un mixer. Il Falcon Mk X fu montato in un case 19" 1U rack, con una tastiera esterna e abbastanza spazio per l'installazione di un hard disc SCSI.
Attualmente, il Falcon è una delle macchine Atari più popolari nel campo delle modifiche hardware. Grazie alle sue possibilità di espansione, sono stati prodotti numerosi acceleratori. Alcuni di questi overcloccano la CPU e/o il bus, mentre altri effettuano l'upgrade della CPU alla Motorola 68040 o alla più potente Motorola 68060.
Specifiche Tecniche
Processore: Motorola 68030 a 16 MHz con istruzioni a 256 byte e cache dati.
FPU: opzionale Motorola 68881 oppure Motorola 68882
DSP: chip DSP Motorola 56001 a 32 MHz.
Grafica: CPU video "VIDEL".
Palette di 262,144 colori possibili.
risoluzione di 640 x 480 con 256 colori.
risoluzione di 640 x 400 con 65,536 colori.
co-processore grafico BLiTTER.
Retrocompatibilità con tutte le risoluzioni ST.
Audio:
8 canali stereo (16 mono) con audio DMA 16 bit audio fino a 50 kHz
suono SDMA /Co-processore DMA
Yamaha YM2149 a 3 canali PSG.
Memoria: 1, 4, oppure 14 MB di RAM con 512 KB ROM.
Velocità bus: 16 MHz, Ampiezza Bus: 16bit
Drive e I/O
2.5 inch IDE - interno
Floppy disk 3.5 inch - 1.44 MB - interno
Connettore esterno SCSI-II