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Hololens è stato mostrato al pubblico per la prima volta in una conferenza tenuta da Microsoft nel gennaio 2015. Fin da subito è riuscito ad ottenere le attenzioni sia del mercato business che consumer vista la sua unicità. Attualmente nulla è come Hololens. Il casco funziona in maniera indipendente: al suo interno infatti troviamo Windows Mixed Reality, piattaforma di Windows 10 per la realtà aumentata, virtuale e mista. Il visore integra una CPU (Intel Atom x5-Z8100* con GPU integrata) oltre che un chip chiamato Holographic Processing Unit (HPU), 2GB di ram e 64GB di rom. Non mancano accelerometro, giroscopio e magnetometro oltre ai 4 sensori (due per lato) che permettono di muoversi tra gli ologrammi distribuiti nell'ambiente circostante. Lo sviluppo è culminato con l'uscita sul mercato dell'edizione per sviluppatori nella primavera del 2016 ad un prezzo di 3000 dollari US.
LA PROVA
Durante la mia permanenza a New York ho visitato il Microsoft Store sulla Quinta dove ho testato Hololens.
Arrivato in negozio inizio a chiedere informazioni sul visore e con mia grande sorpresa è possibile provarlo. Salgo al secondo piano e vedo davanti a me la postazione di prova. Li c'è una ragazza che mi invita a registrarmi su un foglio Excel dove devo indicare nome e professione. Sono il primo della giornata (si può testare dalle 11 alle 19) e non nascondo di avere molto hype. Sono lì, pronto a provare questa delizia della tecnologia dopo due anni dalla presentazione; sto per testare un prodotto che poche persone hanno avuto modo di assaporare; gli ologrammi prenderanno vita intorno a me come nei migliori film di fantascienza. Ma questa volta è tutto reale, sono io il protagonista che utilizzerà l'innovazione tecnologica.
La gentile nonché gradevole ragazza, dai tratti misti indiani ed occidentali, configura Hololens per la prova; non posso quindi essere io a navigare nei menù e utilizzarlo come voglio, il test è uguale per tutti e ci accontentiamo cosi. Lei mi passa il casco dopo la calibrazione ed è subito magia: intorno a me iniziano a prendere vita droni da abbattere con le mie dita. Mi inizia a spiegare le dinamiche di questo gioco, RoboRaid (sviluppato da Microsoft), il primo fps giocabile in realtà mista; ma sia per l'emozione di indossare Hololens per la prima volta, sia per il suo inglese frenetico, capisco ben poco delle istruzioni di gioco e devo cosi affidarmi alle mie abilità di videogiocatore. Intorno a me come detto, spuntano diversi droni che devo abbattere con le mie dita. Il visore riconosce la chiusura di indice e pollice e spara i colpi; lasciando premute le dita viene caricato un colpo maggiore che causerà superiori danni ai boss. Appunto: le mani non devono scendere mai sotto l'altezza del petto e non devono essere troppo vicine al corpo altrimenti i sensori non prenderanno i segnali delle dita. I nemici escono dalle pareti e dal tappeto intorno a me, colpirli è facile e schivare i colpi muovendosi e abbassandosi è davvero intuitivo oltre che divertente. Nonostante passi luce attraverso le vetrate del negozio, non ho problemi nel visualizzare le immagini di gioco nitidamente. La durata della prova è limitata al primo livello che completo senza difficoltà. 15 minuti (tempo massimo del test) passano veloci e devo lasciare il testimone ad un altrettanto emozionato ragazzo tedesco.
Sebbene io porti gli occhiali non ho avuto problemi nell'indossare il casco che non è neanche scomodo in testa essendo regolabile con una rotellina. Non mi ha dato fastidio alla vista e non ho avuto problemi di stomaco.
Hololens è ancora in fase beta, lo sviluppo continua e nel 2019 dovrebbe uscire una seconda versione, magari per il mercato consumer. Nel frattempo sviluppatori, Nasa, ospedali, professionisti vari lo stanno già utilizzando nei loro settori ed il riscontro è nettamente positivo
Matteus
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