La nuova frontiera della serialità tv è la fantascienza: la serie più attesa del genere si intitola Wayward Pines è diretta dal maestro M. Night Shyamalan e arriverà in tv in tutto il mondo a partire dal 2015. Ancora una volta è il cinema a prestare alla televisione uno dei suoi volti più noti e infatti, per questa attesissimo «sci-fi drama», il protagonista sarà Matt Dillon. Prodotta da Fox International Channels (editore di canali pay presenti in più di 250 paesi) Wayward Pines andrà in onda contemporaneamente in tutto il mondo. Un modello produttivo e distributivo innovativo perché per la prima volta le serie non vengono prodotte da un network americano e poi vendute all’estero, ma pensate per un gruppo di canali presenti in tutto il pianeta. «Abbiamo ragionato molto su questo nuovo sistema già adottato con Walking Dead, The Bridge, American Horror Story o Da Vinci’s Demons - ha detto al ComicCon di San Diego l’executive producer Donald De Line - soprattutto per cercare di contrastare lo streaming on line illegale che in molti mercati sta diventando ormai la consuetudine».
Maestro nel creare atmosfere suggestive e inquietanti, sempre al limite tra la realtà e la fantasia, e la particolare abilità di costruire finali ad effetto, il regista, sceneggiatore e produttore indiano Shyamalan, che in Italia conosciamo soprattutto grazie a Il sesto senso e L’ultimo dominatore dell’aria, si è detto entusiasta della serie: «Lavorare con questo tipo di televisione è eccezionale. Innanzitutto perché si può contare su professionalità e tecnologie al pari del cinema di serie A e gli attori sono la ciliegia di una torta buonissima».
Basata sull’omonimo best seller di Blake Crouch (in Italia edito da Sperling), la storia ha per protagonista l’agente dei servizi segreti Ethan Burke (Matt Dillon), che arriva nella cittadina di Wayward Pines nell’Idaho. La sua missione è quella di ritrovare due agenti federali scomparsi. Purtroppo, man mano che si avvicina alla verità, Burke intraprende un viaggio senza ritorno che lo porterà lontano dalla vita di padre e marito che conduceva prima di questa missione. Oltre a Dillon nel cast un’ottima Carla Gugino, Melissa Leo, Toby Jones, Terence Howard e Juliette Lewis.
Al ComicCon è stata proiettata la puntata pilota di Wayward Pines e numerose sono le analogie con un simbolo della serialità televisiva come Twin Peaks. Ci sono gli agenti federali, tutto accade ed è circoscritto nel perimetro di un piccolo paesino sperduto nel mezzo di un altrettanto sperduto stato americano, il limite fra fantascienza e realtà è sottile ma soprattutto ci sono cadaveri, tanti cadaveri uccisi, pare senza un perché. «Le prime due puntate - racconta Matt Dillon - servono a far entrare lo spettatore dentro la storia e non “spingono” sull’acceleratore della violenza. C’è molto mistero, accadimenti apparentemente inspiegabili».
Mentre scorrono le immagini della prima puntata affiorano alla memoria atmosfere alla Lost, considerato un altro punto cardinale del «sci-fi drama». «Il bello - continua Dillon - è che per girare una puntata di un’ora impieghiamo dai sette ai dieci giorni e spesso alcune scene servono per puntate diverse e distanti fra loro. Tutto è nelle mani degli sceneggiatori che hanno il bandolo di una matassa che neanche a noi attori è permesso svolgere».
Al termine dell’incontro Dillon ha rivelato di non volersi fermare alla tv tanto che come regista ha scritto un documentario sulla musica afrocubana. «È la storia di un cantante cubano - svela - El Grand Fellove, rifugiato in Messico negli Anni 80. Dieci anni fa avevo iniziato a girare le prime immagini del documentario ma gli impegni cinematografici, la vita privata, i tanti viaggi per lavoro mi avevano distratto. Ora sono pronto a riprenderlo e conto di terminarlo prima della fine dell’anno».
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