Ok che insultare gli sviluppatori è sempre sbagliato, e per fortuna va di moda mantenere reazioni pacate ai rinvii senza fare inutili pressioni al team. E proprio su questa nuova consapevolezza io mi chiedo: ma per quale assurdo motivo si ostinano a mettere una data vicina nel rinvio, quando al primo già potevano mantenerne una più vaga? Un 2021 generico, in pratica.
Per ricollegarsi al topic, questi hanno menzionato le versioni xbox series S, series X, e Ps5. Sanno che in molti vorrebbero giocarci da subito al massimo sulle nuove console. Ma chi glielo fa fare tutto sto casino adesso? Stanno cercando di realizzare un port/patch da PC ultra high end all'ultimo minuto? Ero rimasto che la patch migliorativa per il gioco potesse arrivare qualche mese o addirittura anni dopo. E allora? L'occasione per un repackaging con una espansioncina e nuovo flusso di introiti, distribuendo il lavoro nel tempo.
L'ultimo comunicato proprio non l'ho capito. Dal punto di vista organizzativo stanno messi male. Fanno una pessima figura (ma sempre migliori rispetto al rilascio di un gioco monco) e sembrano costantemente sul filo dell'equilibrista: se cadono da una parte, i costi per un rinvio son tanti e dunque varrebbe la pena far uscire cyberpunk quanto prima; se pendono dall'altra parte, si rendono conto che il gioco non è ancora pronto davvero e forse non avrebbe il successo a cui puntano, perché la shitstorm è dietro l'angolo (anche se sappiamo che la gente glielo compra lo stesso a occhi chiusi, e la stampa ha già deciso che i voti partiranno da 9.5 per arrivare agli 11 senza troppi problemi).
Situazione ansiogena, dunque, forse figlia di un apparato organizzativo e retributivo da rivedere. A quanto leggevo, gli sviluppatori stanno praticamente vivendo nel loro studio. Perché non partecipano direttamente agli introiti futuri? Non c'è questa possibilità? Hanno tutti dei debiti assurdi da dover ripagare adesso e non tra qualche mese?
Non prendiamoci in giro, perché questi dopo i the witcher stanno bene economicamente. Non credo che un rinvio ulteriore sia problema di costo. Che senso avrebbe parlare di costi esagerati per qualche mese o un anno in più? A morir di fame è difficile, e un pasto o due stupido si strappa con pochi soldi. Specie nelle grandi quantità, questi ormai vivono lì e il buon Jason fa bene a sottolineare la puntuale incapacità organizzativa e la mala abitudine di sovralavoro.
C'è da dire che in tempi universitari anche io so stato a studiare dalla mattina alle 4 sino alle 2 di notte, per alzarmi alle 6 e dare l'esame. Ma questo perché aprivo il libro tre giorni prima dell'esame. E ci son tanti mestieri autonomi che vede le persone alzarsi alle 4 di notte, fare pausa pranzo, ritornare a casa alle 8. Non voglio fare retorica, quello che sto dicendo è che quando lo fai per te stesso, non ci sono orari, e il risultato alla fine ripaga.
E allora mettiamoci d'accordo: o c'è qualcuno, il publisher, l'azienda, che sfrutta i poveri lavoratori, e allora Jason Schreier ha ragione; oppure loro stessi stanno lavorando e facendo crunch per avere i migliori guadagni possibili, e allora non mi sembra una cosa così scandalosa, mentre, nel mentre, ogni rinvio è imputabile alla loro scarsa capacità organizzativa, mentre torno a ripetere che non credo minimamente che stiano sopportando chissà quali costi in più che non siano sopportabili (infatti li sopportano, rinviando di continuo il gioco).