Cosa c'è di nuovo?

Daymare: 1998 | Team Italiano | pc, ps4, Xboxone | Pubblisher trovato!

C

Chris Kennedy

Però qualche momento jump-scare lo aveva,soprattutto nella parte notturna del villaggio. Ho amato profondamente il 4,al punto da finirlo un sacco di volte. Chiuso l'OT :asd:

 

Steffy91

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Vogliamo parlare di RE 5-6-Revelations-Revelations 2? :sad2: il 7 promette bene è vero,ma l'ultimo giocone che meriti quel nome in copertina risale al lontano 2004
Il primo Revelations a me era piaciuto! Il 7 è assolutamente meritevole del nome che porta...

In ogni caso per rispondere a Julie io non parteciperò alla campagna kickstarter anche se non sembra male...

 

McCowan

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Torniamo a parlare di Daymare, ci sono topic per la saga RE :stema:

so di essere stato io il primo ad uscire dal seminato, ma fate finta di niente:asd:
 
F

f5f9

Vogliamo parlare di RE 5-6-Revelations-Revelations 2? :sad2: il 7 promette bene è vero,ma l'ultimo giocone che meriti quel nome in copertina risale al lontano 2004
vabbè, dal quarto la saga ha progressivamente perso le impostazioni iniziali e progressivamente è diventata un'altra cosa, ovviamente, per noi fan, è stato un gran doloreperò, se presi come giochi a sé stanti, il quinto non era male, divertiva, il sesto non era un granché neanche come action ma un po' di baracconate sfiziose le aveva

e poi la trama a "mosaico" non era affatto male

per quanro riguarda i revelation: il primo anche a me era piaciuto, il secondo mi ha letteralmente entusiasmato, mi sembra abbia recuperato molto delle caratteristiche iniziali della saga

il sette lo prenderò quando uscirà in un bundle: un RE in prima persona (come un amnesia qualunque) nun se po' vedè :l4gann:

Il primo Revelations a me era piaciuto! Il 7 è assolutamente meritevole del nome che porta...In ogni caso per rispondere a Julie io non parteciperò alla campagna kickstarter anche se non sembra male...
chi non lo backera è una brutta (anzi: bruttissima) persona :sisi:ma come: ci lamentiamo che (anche) in campo videoludico siamo l'ultima ruota del carro e poi sabotiamo le pochissime occasioni di redenzione che arrivano? :morris82:

in più pare che venga fuori una cosetta degna, può essere un inizio

 

Steffy91

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vabbè, dal quarto la saga ha progressivamente perso le impostazioni iniziali e progressivamente è diventata un'altra cosa, ovviamente, per noi fan, è stato un gran doloreperò, se presi come giochi a sé stanti, il quinto non era male, divertiva, il sesto non era un granché neanche come action ma un po' di baracconate sfiziose le aveva

e poi la trama a "mosaico" non era affatto male

per quanro riguarda i revelation: il primo anche a me era piaciuto, il secondo mi ha letteralmente entusiasmato, mi sembra abbia recuperato molto delle caratteristiche iniziali della saga

il sette lo prenderò quando uscirà in un bundle: un RE in prima persona (come un amnesia qualunque) nun se po' vedè :l4gann:

chi non lo backera è una brutta (anzi: bruttissima) persona :sisi:

ma come: ci lamentiamo che (anche) in campo videoludico siamo l'ultima ruota del carro e poi sabotiamo le pochissime occasioni di redenzione che arrivano? :morris82:

in più pare che venga fuori una cosetta degna, può essere un inizio
Vedi, caro f5f9 per quanto mi riguarda ho diverse ragioni per cui non backererò questo progetto...la prima è che è questione di priorità e in questo momento purtroppo o per fortuna ho poco tempo per giocare e se devo "investire" in un gioco, vado su altro. Cosa questa che si riallaccia alla seconda motivazione per cui non lo farò, che è per l'appunto il fatto che non ci penso proprio a sganciare 30 eurelli "al buio" per giocarci oltretutto tra un anno e mezzo o forse più. Terza motivazione, le operazioni nostalgia mi piacciono fino ad un certo punto e il miglioramento delle meccaniche nei titoli odierni mi fa solo piacere...:rickds: Rimpiango giusto la difficoltà degli enigmi... Ma questo è solo il mio pensiero personalissimo dato dal mio ugualmente personalissimo modo di videogiocare oggi! Se per te e tanti altri questo titolo vale i soldi, la fiducia e l'attesa ben venga e anzi speriamo che ce la facciano...:sisi:

 

Julie

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Oggi ho fatto la mia donazione ma ho visto che la campagna kickstarter non è andata per il meglio... In ogni caso auguro tanta fortuna a questi ragazzi, forza! :conte2:

 

makino

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Speriamo bene, soprattutto spero che capcom gli dia una mano o un buon publisher

 
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DAYMARE 1998 NON RAGGIUNGE L'OBIETTIVO SU KICKSTARTER

La campagna Kickstarter di Daymare 1998 non ha riscosso il successo sperato: nelle scorse ore, nelle scorse ore la raccolta fondi è stata sospesa dagli autori dopo aver raccolto 40.284 euro da parte 11.87 backers, una somma decisamente inferiore rispetto ai 180.000 euro richiesti dal team italiano.

Nonostante la raccolta fondi non sia andata a buon fine, il gioco sta continuando a riscuotere un discreto successo su Steam Greenlight e gli stessi ragazzi di Invader Studios si dicono fiduciosi riguardo la possibilità di riuscire a commercializzare questo interessante survival horror.

Fonte S.C.

 

Julie

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Mc mi hai anticipata di poco...:rickds: Ma poi voi che siete esperti, se il kickstarter non va i soldi tornano ai backers o cosa? In ogni caso è più che probabile che vada in porto...qualcuno gli darà retta!
Credo che funzioni in questo modo: finché la campagna kickstarter non si conclude con successo i soldi non vengono scalati a nessuno :sisi:

Mi dispiace troppo comunque, spero che a questi ragazzi le cose vadano per il meglio​.

 

McCowan

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DAYMARE: 1998 È STATO APPROVATO SU STEAM GREENLIGHT

La campagna Kickstarter di Daymare: 1998 non ha avuto successo, ma gli sviluppatori italiani di Invader Studios sono comunque riusciti ad ottenere l'approvazione del gioco su Steam Greenlight.

"Vogliamo condividere questa grande notizia con tutti voi. Grazie alla passione dei nostri sostenitori Valve ha annunciato che Daymare: 1998 è stato approvato su Greenlight", scrivono gli sviluppatori in un post ufficiale. "Noi di Invader Studios siamo molto soddisfatti di questa notizia. Non pensavamo che il progetto sarebbe stato approvato così rapidamente e vi siamo grati per il supporto".

Lo sviluppo del progetto è quindi destinato a proseguire e presto saranno condivisi ulteriori dettagli. Come già sappiamo Daymare: 1998 è un survival horror ispirato ai capostipiti del genere risalenti agli anni '90. Kazuhiro Aoyama, director di Resident Evil 3: Nemesis svolgerà il ruolo di associate producer, mentre il compositore Akari Kaida, autore delle colonne sonore di Resident Evil, Dino Crisis, Onimusha 3: Demon Siege e Okami, si sta occupando delle musiche.

Fonte S.C.

 

Julie

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Per fortuna :bruniii:

 

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DAYMARE 1998: UNA NUOVA DEMO GIOCABILE SARÀ MOSTRATA ALLA MILAN GAMES WEEK

Invader Studios ha annunciato che una nuova demo giocabile di Daymare 1998 sarà mostrata in occasione della Milan Games Week, in programma dal 29 settembre al primo ottobre 2017 a Milano.

Non è chiaro al momento quali saranno i contenuti della nuova demo che verrà mostrata alla fiera di Milano, restiamo quindi in attesa di saperne di più. Daymare 1998 è un survival horror che riprende la struttura e il concept alla base dei primi episodi di Resident Evil, presentandosi come un vero e proprio erede spirituale della saga targata Capcom. Per saperne di più vi rimandiamo alla nostra prova di Daymare 1998, ricordandovi che il gioco è in fase di sviluppo per PC, Xbox One e PlayStation 4.

Fonte S.C.

 

makino

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Daymare 1998, hands-on dell'horror di Invader Studios




A cura di Marcello “Pavo” Paolillo







Ne abbiamo seguito lo sviluppo con passione e curiosità, lodandone la volontà e la cura al dettaglio. Ora, dopo una lunga genesi che ha visto il progetto trasformarsi e crescere sempre più - specie dopo il "fallimento" della campagna Kickstarter del gioco, involontariamente responsabile di un'ulteriore carica di energia al team di sviluppo - Daymare: 1998 è arrivato a un punto di svolta realmente importante. Una nuova demo giocabile, mostrata al grande pubblico solo alcuni giorni fa, ha permesso nuovamente di saggiare la bontà di un prodotto definito scherzosamente dagli stessi sviluppatori di Invader Studios come "un Tripla A de noantri", ma che in realtà ha ben poco da invidiare alla pletora di survival in terza persona a sfondo horror presenti sul mercato, dal ben noto Dead Space al più recente The Evil Within 2. Cosa rende però Daymare: 1998 così speciale? Semplice: il gusto per la tradizione.

Daymare 1998, hands-on dell'horror di Invader Studios

C'era una volta l'orrore

Così come avevamo già avuto modo di notare dalle precedenti build mostrate alla stampa, la nuova porzione giocabile di Daymare: 1998 ripropone quanto di buono visto in precedenza, ingranando però la quinta sotto tutta una serie di aspetti circostanziali molto più importanti di quanto si creda. Il gioco, per chi non lo sapesse, eredita le meccaniche survival horror con una forte componente di puzzle-solving tipiche dei giochi di fine anni 90 / inizio 2000, ma con una visuale di gioco in terza persona decisamente moderna e dinamica, che tutti noi abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene dopo l'uscita del seminale quarto capitolo della saga di Biohazard. La demo prende il via negli angusti meandri degli Aegis Laboratories, un misterioso centro di ricerca militare con sede nel Pacifico. Nei panni di un agente del team H.A.D.E.S. dovremo cercare di arginare un'infezione che trasforma gli esseri umani in creature rivoltanti e seriamente pericolose (qualcuno ha forse detto B.O.W.?). L’ambientazione ci farà tornare indietro di almeno una ventina di anni, un'epoca in cui i videogiochi horror proponevano laboratori infestati da zombie e altre mostruosità, resi ancora più affascinanti ora grazie al sapiente utilizzo dell’Unreal Engine 4 che - non ci stancheremo mai di ripeterlo - rendono il prodotto in sviluppo negli studi romani di Invader uno spettacolo visivo degno delle grandi case di sviluppo internazionali (nonostante mancassero ancora le limature del caso, oltre all'assenza di un HUD a schermo e altri dettagli marginali): le animazioni del protagonista, dei nemici e i vari effetti ambientali di contorno (siano essi fuoco o acqua) immergevano in un contesto scenografico realmente sorprendente, sin dal primo istante di gioco.

Tuttavia, Daymare: 1998 non è il solito esempio di figlio illegittimo senz'arte né parte, visto che le somiglianze con i più alti esponenti del settore del secolo scorso toccano anche il versante del gameplay, forse il più corposo di sempre quando si parla di titoli "indipendenti" nati da una costola della saga di Resident Evil. Questo è dettato innanzitutto dal fatto che in Invader Studios militano persone che di survival horror ne hanno giocati, e tanti. Attenzione però: non si tratta certo di un mero tentativo di copia incollare idee altrui, ma di un'abilissima attività di fusione di tutto ciò che funzionava unito ad un altrettanto sapiente "cosa vorremmo vedere in un gioco del genere, ma non abbiamo mai visto prima?". Vien da sé, quindi, che il gioco prodotto e sviluppato da Michele Giannone e soci si fonda su basi ludiche e concettuali solidissime. Ed anche solo per questo c'è da essergliene profondamente grati.

Daymare 1998, hands-on dell'horror di Invader Studios

Dove avrò messo la mia chiave esagonale?

Innanzitutto, a spiccare in questa ennesima demo giocabile è il nuovo metodo per ricaricare le nostre armi da fuoco: previa pressione di un semplice tasto, potremo infatti far cadere a terra il nostro caricatore (magari non ancora esaurito) e sostituirlo al volo con uno contenente il massimo delle munizioni possibili, con la possibilità successivamente di recuperare da terra quello lasciato cadere intenzionalmente in precedenza. Niente più "ricariche infinite", ma un senso logico di conservazione dei (pochi) proiettili a disposizione, in modo da non spingere a uno sperpero di munizioni. Ma non solo: anche l’inventario riprende a piene mani dal classico sistema "a slot" dei primi capitoli della saga di Resident Evil, con una manciata di riquadri da gestire al meglio con armi, cure e oggetti di vario tipo. Attenzione: trovandosi su di un dispositivo digitale locato sul braccio del protagonista, ispezionare l’inventario non metterà automaticamente in pausa il gioco, cosa questa che genererà momenti di panico nel caso in cui sceglierete il momento sbagliato per prendere un determinato item dal vostro bagaglio personale. Questa gradita punta di realismo è stata rafforzata dalle due brevi sezioni di gioco che siamo stati in grado di provare, culminanti nientemeno che con una boss fight che strizzava l'occhio a una ben nota Bio-Organic Weapons ricorrente nei primi Resident Evil (serve davvero dirvi di chi stiamo parlando?). Si parte da una misteriosa camera dei laboratori Aegis, con l’obiettivo primario di far salire un ascensore: per farlo dovremo risolvere un primo puzzle ambientale, ripristinando la corrente disattivando alcuni terminali che hanno mandato in cortocircuito il sistema. Ovviamente, far salire il montacarichi non sarà semplice, visto che ben presto verremo assaliti da una frotta di mostruosità ambulanti pronte a farci la pelle (il cui numero ci ha messo seriamente a dura prova). Potremo colpire i vari nemici in varie parti del corpo (il sistema di mira necessitava ancora di varie correzioni) e il feedback restituito è senza dubbio quello di un ottimo TPS, seppur estremamente tradizionale.

Poco dopo, nuovo laboratorio e nuovo enigma: una stanza contenente quattro teche di vetro, la cui temperatura potrà essere alzata o abbassata tramite azoto. Un piccolo schermo posizionato accanto ad ogni teca ci suggerirà il grado specifico da far raggiungere ad ognuna di queste. Chiaramente, una volta risolto l'enigma, il boss di fine demo accennato poche righe più in alto apparirà prepotente, velocissimo e apparentemente invulnerabile, se non fosse per alcune utili tubature di azoto presenti sul soffitto, utilissime per rallentare il suo cammino. Enigmi, creature mostruose, laboratori e ascensori: tutto sembra essere uscito da un gioco di fine anni 90, con tutto il fascino che ne consegue. Cos'altro aggiungere, quindi? Che Daymare: 1998 proporrà la storia di ben tre personaggi diversi in tre locazioni differenti, per avventure della durata di circa cinque ore, ma con la possibilità di vedere le loro storie intrecciate dando così senso logico a una narrazione che promette di non scadere nei cliché del caso (non troppo, perlomeno). Perché se dopotutto parliamo di un virus letale capace i trasformare la gente in mostri, è altrettanto giusto sottolineare che in questi casi non è certo l'originalità narrativa la prerogativa base del progetto di Invader Studios, così legato alla tradizione da fare quasi spavento. In senso buono, ovviamente.

Fonte Spaziogames

P.S

Parliamone, a voi piace questa idea di omaggiare i vecchi survival? state seguendo il progetto? io dagli ultimi video visti me sto innamorando, leggete l'articolo e diteci la costra.

 

kigeki

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Io sto seguendo il progetto con interesse purtroppo viene snobbato dai più .

 

McCowan

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Ho visto con piacere il video di presentazione, e le aspettative sono alte.

Unico appunto sui tre protagonisti, tutti con unbackground militare o cmq da poliziotto, abile con le armi, spero riescano a diversificarli.

Che dire? Questi ragazzi condividono la nostra stessa passione, e come ho scritto tempo fa sulla loro pagina, seguiamo il progetto con attenzione.

Horror Paradise farà del suo meglio, attraverso queste pagine e il canale youtube/twitch per farlo conoscere a quanta più gente possibile. :stema:

 

McCowan

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Il gioco sarà presente alla Gamescom, e vista l'uscita entro l'anno, sarà una delle ultime occasioni ufficiali in cui vederlo/giocarlo

 

Diego_

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Io ho i fari puntati su Daymare, e anzi, sono sicuro dell'acquisto. Da una vita che attendo un 3rd person horror fatto BENE (se escludiamo TEW, comunque ardito e ben riuscito esperimento) e qui vedo, oltre al giusto citazionismo residentieviliano, una certa vena di Dead Space che al sottoscritto non può che fare ribollire il sangue.

Da supportare assolutamente, a maggior ragione essendo frutto di sforzi di un team esiguo e indipendente

 
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