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Q, Larry Cohen
Qualche tempo fa avevo visto un altro film con un mostro che si muove tra spazi inesplorati di New York e ravviva le passioni di diversi personagi. Sia quello che questo sono fantastici, non capisco perché non abbia sentito parlare prima di Larry Cohen. Probabilmente perché appena c'è qualcosa di anche solo lontanamente "serie B" all'immagine i conflitti umani vengono immediatamente declassificati. Qui c'è una bellissima emersione del destino del protagonista. E' tutto un andare e venire tra scene madri che non si mostrano mai come tali, la sua parabola è minimale e già vista, ma grazie alla cura e delicatezza con cui sono scelti i momenti di azione, i giudizi incrociati, tutto si lega senza mai stritolarsi retoricamente.
Qualche tempo fa avevo visto un altro film con un mostro che si muove tra spazi inesplorati di New York e ravviva le passioni di diversi personagi. Sia quello che questo sono fantastici, non capisco perché non abbia sentito parlare prima di Larry Cohen. Probabilmente perché appena c'è qualcosa di anche solo lontanamente "serie B" all'immagine i conflitti umani vengono immediatamente declassificati. Qui c'è una bellissima emersione del destino del protagonista. E' tutto un andare e venire tra scene madri che non si mostrano mai come tali, la sua parabola è minimale e già vista, ma grazie alla cura e delicatezza con cui sono scelti i momenti di azione, i giudizi incrociati, tutto si lega senza mai stritolarsi retoricamente.