Senza giocare gli Zero Escape uno dei plot twist di AI non si capisce
Rimane godibilissimo al 95%. Diciamo che senza aver presente cosa succede in ZE una cosa accade "perché sì".
23 ore fa, Beastly-Zero ha scritto:
AI: The Somnium Files
Rivela contenuti nascosti
Questa era la mia rece in spaziocritic.
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AI: The Somnium Files: 9
Dallo stesso autore della trilogia di Zero Escape, questo AI: The Somnium Files è stato il classico fulmine a ciel sereno. Scoperta l'esistenza quasi per caso, ho seguito con interesse gli ultimi mesi di sviluppo e il lancio passato quasi inosservato tra gli altri pezzi da 90 della stagione autunnale. Peccato perché, personalmente parlando, questo gioco è il mio GOTY 2019.
Idealmente può essere considerato una piacevolissima e riuscita via di mezzo tra i toni cupi e claustrofobici della serie Zero Escape e la comicità più squisitamente nipponica di Ace Attorney. Ne deriva un gioco d'investigazione con tante scene decisamente violente e al cardiopalma, ma con anche moltissimi momenti più distesi in cui innamorarsi dei personaggi. I personaggi in generale sono davvero il picco dell'opera e quasi tutti sono approfonditi benissimo. Davvero personaggioni a 360 e non macchiette senza spessore. Dopo 25 ore circa si crea davvero un bel rapporto con loro e quasi dispiace che le loro vicende giungano al termine "così presto". In primis la strana coppia protagonista della vicenda, il detective Kaname Date e l'intelligenza artificiale impiantata nel suo occhio sinistro, AIBA.
Ho apprezzato molto sia le parti di indagine, con degli interrogatori piuttosto facili ma ben organizzati, sia la parte di PSync, ovvero l'esplorazione della psiche dei personaggi in cerca di indizi. Sicuramente non sarà così, ma questa alternanza decisamente fluida e mai forzata tra queste due fasi potrebbe quasi diventare uno standard per i giochi di questo tipo. Anche i QTE di cui sto leggendo peste e corna sul web non li ho trovati così fastidiosi anche perché saranno 5 in tutto il gioco. Per niente invasivi.
A livello di trama siamo giusto un gradino sotto a 999 e VLR. Forse la parte finale è più lineare e votata all'azione, mentre invece sia 999 che VLR avevano il plot twistone finale che sorprendeva tutti. Un pelino più intelliggibile e si può più o meno intuire dove vorrà andare a parare, ma comunque di gran classe e super in linea con lo stile di Uchikoshi.
Due soli difetti. Uno oggettivo e uno soggettivo.
Oggettivo: alcuni micro-caricamenti piuttosto fastidiosi durante i dialoghi. Può capitare di dover aspettare qualche secondo tra una finestra di testo e l'altra. Non succede spessissimo ma è comunque seccante.
Soggettivo: uno dei plot twist si capisce meglio se si hanno giocato i precedenti giochi di Uchikoshi. Niente di eclatante e tutto sommato si capisce bene anche così, ma aver giocato 999 e VLR diciamo lascia intuire meglio cosa sia successo in un punto
La scena finale è una delle cose più belle che abbia mai visto in un videogioco. Unisce i feels potentissimi maturati per tutto il gioco al più bel trash nipponico. Ho pianto, davvero."