Sono i gufi che dicevano che noi vincevamo tutto.
Il rigore poteva starci ma tanto cambia un brazz ormai.
In Champions ora dobbiamo per forza crederci perchè siamo in semifinale (la seconda volta in tre anni nelle prime 4 d’europa), e dobbiamo giocarcela senza paura, ma davvero senza paura. Io non posso credere che l’Inter in 10 giorni butti davvero via tutto. Tirare fuori il massimo e anche qualcosa in più, ora è d’obbligo. Per noi tifosi, che lo meritiamo.
In più, guardando questa stagione in serie A, e rileggendo i risultati, l’Inter non si puó dire che abbia fatto male, sapendo che comunque non poteva ripetere la cavalcata dello scorso anno (anche semplicemente per una questione di “motivazioni” direi). Qualche salto a vuoto c’è stato, ma l’Inter ha sempre giocato il miglior calcio della A senza dubbio, pagando alla fine l’inaffidabilità dei “rincalzi” (tra giocatori che non hanno mai sfondato, e delusioni provenienti dal mercato).
Io quest’anno ho visto l’Inter allo stadio una decina di volte, e sono ancora convinto che quando ha testa gioca un calcio da top d’europa, e da squadra, pur non avendo interpreti di tale calibro. Perchè noi non abbiamo Yamal e
non abbiamo Mbappè, ma abbiamo giocato un grande calcio con in campo giocatori validi (non top players), ma che insieme sanno essere squadra e fare la differenza. Ho ancora negli occhi azioni che dal vivo non avevo mai visto, ma nemmeno nelle annate 2007-2010.
Adesso siamo lì, dietro al Napoli, perchè i partenopei han davvero trovato la stagione perfetta, guadagnando punti importantissimi soprattutto nella prima metà del campionato.
Merito di Conte senza dubbio, e del grande aiuto che dà il non giocare le coppe.
E nonostante questo vantaggio, da Gennaio a Marzo ci siam pian piano avvicinati, e li abbiamo superati. Ritengo inspiegabile il crollo (perchè è un crollo) del periodo pasquale con 3 sconfitte e senza segnare (dopo aver segnato forse 100 gol in tutte le competizioni). Non puó essere solo stanchezza fisica, non ci credo.
Quello che credo davvero (o almeno che voglio credere) è che i nostri, soprattutto dopo l’applauso dello stadio a fine partita oggi (applauditi quando hai perso in casa una partita praticamente decisiva), possano ritrovare nel finale quella cattiveria che è sparita ultimamente, e chiudere senza rimpianti la stagione, dando tutto fino all’ultimo.
Sono convinto che non molleremo, se poi andrà diversamente da quanto sperato, dobbiamo essere comunque orgogliosi di questi colori, di queste stagioni, del fatto che l’Inter ogni anno sia lì a giocarsela, e che se la giocherá ancora a breve.
Ricordiamoci (e i veri tifosi lo sanno) quanto si è sofferto negli anni post triplete, senza giocare quasi mai la champions e senza avvicinarci al tricolore. Non dimentichiamolo mai.
Anche a me rimane la delusione del secondo scudetto di fila che stiamo per mancare, sia chiaro, ma non per questo devo dimenticare come eravamo messi qualche anno fa. Quindi preferisco questa delusione, ma essere sempre lì, dove l’Inter merita di stare.
È in questi momenti che sento sempre di più il senso di appartenenza a questi colori.
Il giorno dopo la sconfitta di coppa italia ero a fare una partita tra amici. Uno mi fa “ma non hai vergogna a portarti dietro la borsa dell’Inter”?
La mia risposta è sempre la stessa: “si è tifosi soprattutto quando non si vince”.
Non vergognamoci se veniamo sfottuti da chi sta provando ancora ad elemosinare un quarto posto o da chi spera di portarsi a casa la coppa italia per trovare un posticino in europa league (e sto parlando di squadre che han speso nel mercato e che han rose al nostro stesso livello).
