Ufficiale Ad astra

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Visto e mi ha deluso per l'inconsistenza della trama, le molteplici forzature e il finale, banale e rushato.

Niente di nuovo nel calderone, almeno, niente di così interessante che non fosse già trattato. Il pretesto sembra presentarsi bene di fronte a tutto l'alone di mistero che circonda il padre pioniere mandato in missione ai confini dell'eliosfera. Speigatemi perchè si sia fermata a Nettuno, gliene mancava di strada. Peccato che il film trascuri gli eventi per concentrarsi in molteplici monologhi sull'esistenza e sui rapporti interpersonali.

Un padre che se ne va perchè indifferente alla famiglia dove il figlio, menomato dalla figura paterna, reprime se stesso perchè teme di assomigliare a lui è un tema arcinoto. Non credo servisse un viaggio di miliardi di km per eviscerarlo. Ho almeno apprezzato le ultime battute "vedeva la ciò che non c'era, ma si è perso quello che aveva davanti", sicuramente un bel monito per tutti che ricorda di apprezzare quello che si ha e di non consumarsi a cercare qualcosa che non esiste perchè probabilmente l'abbiamo già trovato.

Tuttavia è stato fin troppo pedante e banale nello svolgimento. Alcune cose ho trovato strane:

- Come detto doveva arrivare ai confini dell'eliosfera, non ci sono andati neanche vicini.

- Le cause e i principi delle tempeste elettromagnetiche, si sa solo che moriranno tutti.

- Scelgono lui perchè con un profilo invidiabile e fortunatamente figlio del comandante della missione perduta, ma non possono rivelargli nulla, per evitare di coinvolgerlo emotivamente. Come se dirgli che suo padre era ancora vivo non lo avesse già coinvolto.

- Lo sollevano dall'incarico sperando che torni sulla Terra tranquillo. Eh brighella! Per mettergli i piedi in testa ci vuole Ben Affleck.

- Dicono di aver infarcito la nave per Nettuno di armi nucleari, all'interno di vede solo un bussolotto trasportabile a mano.

- Tornare sulla terra sfruttando l'esplosione atomica è da The Core in piena regola.

- I rapporti psicologici basati sul "sto bene, ho dormito 8 ore" erano cringissimi.

Nel complesso le varie vincende mi sono sembrate rushate, trattate superficialmente. Tanti passaggi poco curati, per arrivare ad un finale senza colpi di scena, niente da scoprire. Solo un vecchio morente che è morto facendo ciò che desiderava e un figlio alla ricerca di un padre che non ha mai trovato.

Un'impalcatura fin troppo arzigogolata per quanto visto.
che delusione, non mi aspettavo un interstellar 2 o the martian 2, ma ha quasi addormentato la sala... Troppo racconto con voce fuori campo, scene d'azione (se si possono chiamare così) centellinate, troppo improntato sulla riflessione e sull'impatto psicologico dei viaggi nello spazio, e a me non ha fatto riflettere perché troppo lento, storia troppo banale..

da dimenticare al più presto.

Per chi non è ferrato in materia, ecco una rappresentazione delle zone interessate dall'energia del sole, notare l'orbita di nettuno e dove sta l'eliopausa.. 

heliosphere.jpg

 
Ultima modifica da un moderatore:
Visto ieri sera. Mi accodo a chi parla di delusione, peccato perchè nella prima parte del film le premesse erano davvero buone ma poi risulta tutto buttato al vento e banalizzato.
Quello che ho apprezzato è stato il potere evocativo delle location e il solito Brad Pitt, per il resto sa di occasione mancata.

Superfluo anche solo nominare Interstellar e The Martian che ad oggi sono insuperabili.

 
Visto ieri sera. Mi accodo a chi parla di delusione, peccato perchè nella prima parte del film le premesse erano davvero buone ma poi risulta tutto buttato al vento e banalizzato.
Quello che ho apprezzato è stato il potere evocativo delle location e il solito Brad Pitt, per il resto sa di occasione mancata.

Superfluo anche solo nominare Interstellar e The Martian che ad oggi sono insuperabili.
concordo. regia e immagini+sonoro belle. pitt bravo.

ma il film in se non cattura. poteva essere benissimo più corto di mezz'ora. magrai ne avrebbe guadagnatoil tutto

 
Ho recuperato in ritardo questo film e mi è piaciuto tantissimo. Un'epopea di fantascienza come ne ho viste poche, che incastra benissimo il mistero della frontiera con il viaggio personale del protagonista. Mi spiace che non abbia auto grande riscontro perchè è un film che merita davvero a mio parere.
 
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Titolo: Ad astra

Tagline: Le risposte che cerchiamo sono fuori dalla nostra portata.

Genere: Fantascienza, Dramma

Regista: James Gray

Cast: Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, John Ortiz, Liv Tyler, Donald Sutherland, Greg Bryk, Loren Dean, Kimberly Elise, John Finn, LisaGay Hamilton, Donnie Keshawarz, Bobby Nish, Sean Blakemore, Freda Foh Shen, Kayla Adams, Ravi Kapoor, Elisa Perry, Daniel Sauli, Kimmy Shields, Kunal Dudheker, Alyson Reed, Sasha Compère, Justin Dray, Alexandria Rousset, Natasha Lyonne, Zoro Saro Manuel Daghlian, Jacob Sandler, Elizabeth Willaman, Robert J. Yowell, Nicholas Walker, Amanda Tudesco, Lisa Shows, Brynn Route, Valeri Ross, Rochelle Rose, Eloy Perez, Melvin Payne Jr., Jean-Pierre Mouzon, Jen Morillo, Noelle Messier, Anne McDaniels, Kento Matsunami, Mallory Low, Sheila M. Lockhart, Donna Lee, Halszka Kuza, Matthew Jones, Bayani Ison, Danny Hamouie, Georgia James Gray, Eleanor Goodall, Luis Richard Gomez, Eliza Gerontakis, Vivian Fleming-Alvarez, Lorell Bird Dorfman, Lawrence Dex, Bayardo De Murguia, Rodney Damon Collins

Data di pubblicazione: 2019-09-17

Durata (min): 123

Trama: Da qualche parte nello spazio profondo, un campo elettrico scarica la sua forza alla velocità della luce e minaccia la sopravvivenza della Terra. L'origine viene presto identificata e il Maggiore Roy McBride incaricato della missione che dovrebbe liquidare il problema. Ma le cose non sono così semplici perché Roy, soldato decorato oltre i confini della Terra, è il figlio di Clifford McBride, pioniere dello spazio partito ventinove anni prima per cercare segni di vita su Nettuno. Arenata tra i suoi satelliti, la nave del padre è la causa delle scariche elettriche che colpiscono la Terra. Astronauta performante e figlio devoto, Roy è il cavallo di Troia per stanare Clifford. Un cavallo indomabile che cerca risposte all'abbandono e una via altra per tornare finalmente a casa.



 
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