Riassumendo varie recensioni apparse su siti italiani e stranieri, pare che i recensori abbiamo travisato il senso di questo titolo.
Adr1ft simula l'assenza di gravità, nonostante ciò, e nonostante i numerosi esempi reali (Apollo 13) o simulati (qualunque film di fantascienza dai fratelli Lumiere ad oggi) molti lamentano un'eccessiva lentezza del gioco. Il problema del movimento in assenza di gravità è l'INERZIA: con una propulsione minima, nel vuoto, è possibile arrivare alla fine dell'universo, posto che si abbia abbastanza tempo per arrivarci. Se parto a 100km/h nello spazio, ho bisogno di altrettanta spinta per tornare a zero e/o per cambiare direzione. Inoltre per generare spinta ho bisogno di propellente, che a sua volta ha una massa che si oppone alla spinta generata (più "benzina" mi porto dietro, più ne consumo per spostarmi; se scelgo invece di portarne poca, l'autonomia cala). Quindi mettiamoci l'anima in pace ed esploriamo i resti della stazione spaziale pian piano. Per inciso qualche esimio recensore non ha ancora capito che il protagonista del gioco è in realtà una protagonista.
Tornando al gioco, il presupposto iniziale è che anche la tuta della protagonista sia danneggiata (e le è andata bene viste le condizioni della stazione spaziale), quindi è necessario approvvigionarsi frequentemente di bombolette di ossigeno (molto simili esteticamente al first-aid spray di Resident Evil) provvidenzialmente sparse per tutta la stazione. Tralasciamo i commenti sul fatto che in una stazione spaziale ci dovrebbero essere un certo numero di serbatoi di ossigeno da qualche metro cubo piuttosto che 3000 bombolette da 30 secondi, e abbracciamo la finzione del gioco.
Lo scopo del gioco è riattivare il sistema di evacuazione di emergenza, diviso in quattro location. Il gioco è quindi "artificialmente" prolungato dalla necessità di ripetere la stessa missione quattro volte in ambienti sostanzialmente simili.
Fin qui quanto raccolto online. Se date un'occhiata ai diversi video su YT (ne ho trovato uno carino di GamerDad) noterete che la ragion d'essere di questo titolo è mostrare il panorama meraviglioso della terra vista dall'orbita. Se Elon Musk vuole vendere ai sui colleghi miliardari gite suborbitali, un motivo ci sarà. Ed in effetti in questo campo Adr1ft non delude: le visuali dagli oblò della stazione e ancora meglio quelle durante le EVA (attività extra-veicolari) soffrono solo della impellente necessità di reperire continuamente ossigeno. La versione per PS4 comprende già la modalità "free", inizialmente non presente nella versione PC (uscita con qualche mese di anticipo) ma aggiunta successivamente con una patch. In pratica è possibile esplorare i vari ambienti del gioco senza il patema dell'approvvigionamento di aria.
Molti si chiedono se questo titolo valga 20,00 euro. Personalmente ritengo che chiunque sia disposto a spendere 70 euro ogni anno per FIFA o COD possa non essere il pubblico ideale per questo tipo di gioco. Io sono stato uno dei pochi ad acquistare ICO all'uscita: nessuno aveva capito il tipo di gioco e ci sono voluti dieci anni perché il giocatore medio arrivasse ad apprezzare le visuali ed i ritmi di quello che oggi viene definito un classico. Non sto dicendo che Adr1ft sia paragonabile ad ICO, ma che con o senza il visore VR (che personalmente ritengo una moda destinata a durare 3 mesi come le varie telecamerine) vale la pena di essere provato.
Al momento non è stato confermato se il gioco (che su PS4 gira a 30fps con alcuni effetti in meno rispetto a quanto offerto dalla versione PC) vedrà una patch VR ad ottobre (facendo una stima grossolana ci si potrebbe aspettare un frame rate di 15fps, troppo pochi per non vomitare sul tappeto). Tutto dipende da quanto gli sviluppatori potranno investire in una versione VR, quindi se volete sperare dovete acquistare il gioco ora...
Difetti: mi stavo dimenticando i difetti. Uno è la faccenda delle bombolette di ossigeno disposte in modo troppo poco casuale, il secondo il fatto che la protagonista "nuota" nel vuoto (cambia direzione muovendo le braccia), cosa non realmente possibile in assenza di attrito con l'aria. Il terzo è connaturato al movimento in uno spazio tridimensionale: i due controller analogici comandano la rotazione e l'imbardata, con risultati non particolarmente apprezzabili specialmente nelle prime fasi di gioco. Ma quest'ultimo è un problema di difficile soluzione: nello spazio non esiste il sopra o il sotto, quindi molti giochi risolvono con una gravità simulata o mantenendo aggrappato il giocatore al pavimento a scapito del realismo.
Questo gioco è per: adulti che non sono alla ricerca dello splatter (pare che i più assidui giocatori di titoli vietati ai minori di 18 anni siano scolari delle medie) quanto piuttosto di una nuova esperienza; appassionati di film di fantascienza.
Questo gioco NON è per: teen-ager che si esaltano con COD e che scopriranno Adr1ft su un emulatore nel 2030 o 2040
Provatelo se vi è piaciuto: Flow, Flower, Abzu, Ico
AGGIORNAMENTO: la mia accorata recensione mi ha convinto ad acquistare il gioco. Confermo che si tratta di qualcosa di diverso rispetto alla solita pappa che tanto piace ai giocatori di oggi: i controlli sono realmente complicati nella prima fase (devo vedere se è cambiato qualcosa dopo l'aggiornamento 1.01 disponibile da ieri), ma molto realistici. Basta pochissimo per esagerare con la spinta e trovarsi intrappolati in una serie di capriole che portano alla morte certa. Frustrante? Forse. Realistico? Certamente.
Nonostante il signposting (indicazioni abbastanza chiare riguardo gli obiettivi da seguire) alcuni percorsi non sono immediatamente chiari, quindi si tende a morire con una certa (a volte fastidiosa) frequenza. Ciò detto, non ho mai amato i giochi troppo lineari, quindi non mi dispiace "sbattere la testa" per qualche minuto per trovare il percorso giusto.
In ogni caso questo non è un gioco da 5 come No Man's Sky non è un gioco da 7,5